FINESTRAsul Consiglio ComunaleLA PRIMA VOLTAIl 12 dicembre rappresenta per la storia repubblicana“una scadenza drammatica” maproprio per questo “bisogna tornare a ciòche può costruire la convivenza civile e democratica”:così il Presidente della CameraFausto Bertinotti ha espresso il senso dellasua presenza a Milano per l’anniversariodella strage di piazza Fontana, il 12 dicembre1969.È la prima volta che un Presidente dellaCamera partecipa alla commemorazione.“Sono passati ormai molti anni, eppurequesta memoria che si rinnova costituisceun significato importante: è l’idea di nonrassegnarsi ai vuoti, a ciò che ci manca”.Il Presidente della Camera ha sottolineatocome “per un lungo periodo sia statooscurato il valore della Costituzione. Ora- aggiunge - bisogna riscoprirlo come ideadi progetto per il futuro”. E sulla strage: “Èstato fatto un lavoro per la ricerca della verità,tutto il materiale deve essere preservatoe messo a disposizione degli storici. LaProvincia di Milano ha commissionato unaindagine fra i giovani da cui emergono datipreoccupanti. La responsabilità delle stragiè da attribuire alle Brigate Rosse per il 43%degli intervistati, seguita dalla mafia (38%),e dagli anarchici (25%). Nello stesso tempo,però, cresce la percentuale di coloroche rispondono ‘non so’ (26%). Il fattoche non ci siano responsabili costituisce unvuoto che pesa negativamente sulla storiadel Paese”. Bertinotti ha concluso facendoun appello alla Rai perché aiuti i giovani diventandoluogo di inchiesta e verità. “AllaRai chiedo di aiutare i giovani a diventarecittadini sgombrando il terreno da una comunicazionedegradante. Diventi, invece,luogo di inchiesta e verità”.Giampietro CamitoCapogruppoRifondazione Comunista Buccinasco“NON SOLO CLASSICA”:UN SUCCESSO DI QUALITÀSi è conclusa brillantemente nel mese dinovembre, con due concerti di alto livelloartistico, la stagione concertistica “Nonsolo classica”, organizzata dall’Assessoratoalla Cultura e dalla Scuola di Musica.La programmazione, che spaziava trai vari generi musicali, ha richiamato unpubblico sempre numeroso e partecipe,che con i suoi applausi ha sottolineato ilnotevole gradimento di tutte le proposte.L’11 novembre, sul palco di CascinaRobbiolo, in un’atmosfera di sapore settecentescola soprano Barbara Fasol, il tenoreAndrea Bragiotto e il baritono ValterCarignano, accompagnati con maestria dalpianista concertatore Paolo Negri, hannoelegantemente e finemente proposto ilSingspiel “Bastiano e Bastiana” di W.A.Mozart, che ha riscosso notevole successoe approvazione da parte del folto pubblico.Sabato 18 novembre, come ultimo appuntamentodella rassegna concertistica, LuciaGreco al flauto traverso, Paola Senatore alpianoforte e Gianluigi Picone alla chitarrahanno ripercorso il 1900 in senso musicaleproponendo autori e generi moltovari e interessanti. Dal tardoromanticismodi Dvorak e Rachmaninov a Piazzolla eVilla Lobos, attraverso l’impressionismofrancese di Debussy e Ravel fino ai contemporaneiMargola, Picone, Sauguet ePopp. Stili differenti nello stesso periodostorico proposti con maestria e moltanaturalezza.Prof.ssa Fiorenza RonchiDirettrice Scuola di Musica16
ASSOCIAZIONISFATIAMO I LUOGHI COMUNISUL TAEKWON-DONon uno sport aggressivo, ma un insegnamento a superare i proprilimiti e le debolezze e un mezzo per migliorare la parte migliore di noiDa istruttore, mi sono trovato spesso a dovercombattere contro idee preconfezionatee precostituite riguardo il mondodelle arti marziali il quale, contrariamentea quanto si possa pensare, mi ha arricchitodi serenità, mi ha insegnato ad accettare emigliorare alcuni lati estremi del mio caratteree mi ha costretto a crescere e cambiarecontinuamente.Uno dei luoghi comuni più diffusi nelmondo delle arti marziali riguarda l’ideadi conflitto e di aggressività che ricopre lafigura stessa del praticante: un essereaggressivo e sprezzante, arrogante e micidiale,una macchina di distruzione in lottacon il mondo e con gli altri, mai schiavo dinessuno e mai in pace con se stesso.Certo il combattimento include un latoaggressivo, ma in fondo non richiede piùaggressività di quella che dobbiamo utilizzareper attraversare la città nell’ora di punta,nel discutere con il capo ufficio o nel doverdifendere le proprie idee da un consorte infuriato.Fermiamoci a riflettere sul senso del combattimento,su che cosa distingue ciò chepratichiamo per sentirci diversi e per arricchircie ciò che siamo costretti a sopportareper sopravvivere in un mondo sempre piùaggressivo.Le arti marziali nella loro essenza rappresentanouna lotta contro i propri limiti ele proprie debolezze. Per chi pratica con lospirito giusto, rappresentano un lungo viaggioche ha come punto di partenza le emozionie che nasconde un piccolo segreto: lasaggezza del corpo. Si propongono comeuna risposta all’esigenza di sentirci di nuovopadroni della nostra vita, di riportare tuttoa un ritmo più lento e sereno.Nelle arti marziali tutto inizia con il corpo.Allenarsi e combattere significa, tra le altrecose, abbandonare la nostra mente razionale,ripetere movimenti fino a renderlimeccanici, fino a eseguirli senza pensare.A questo punto il corpo prende il soppravventoe i fiumi di energia che sonoin noi si liberano.Le arti marziali non rappresentano un fine,ma un mezzo per migliorare il dialogocon la parte più intima di noi. Esse ci permettonoanche di modificare la nostra percezionedel mondo. La forza interiore chenoi alleniamo deve trovare espressione inogni aspetto della nostra vita.Ci sono tre grandi cose al mondo: glioceani, le montagne e un bambino impegnato.Il taekwon-do alimenta la vita.Orlando SaccomannoAssociazione Sportiva Hwarange-mail: orlandotkd@alice.itcell. 335.1740472PIPPO: 21 ANNI DI VITA FELICECON UN QUATTRO ZAMPELe vacanze estive, ormai archiviate, hannoriproposto come ogni anno il fenomenodell’abbandono degli animali domestici.Noi dell’associazione “Tom & Jerry” vogliamoraccontarvi una storia controcorrente:presso l’ufficio Tutela Animali, è venutoa trovarci Domenico Borrello, il quale ciha parlato del suo adorato cane Pippo,che lo ha lasciato da poco.Pippo era stato preso da una cucciolata inuno stabilimento di Caronno Pertusella ben21 anni fa; da allora aveva sempre vissutoin compagnia di tanti amici umani, con unbel giardino a disposizione in una villettadel quartiere San Marino. Pippo, un piccoloincrocio di bassotto, seguiva Domenicoovunque (a piedi e in auto). Nel quartierelo conoscevano tutti e gli volevano ungran bene. Era un cane “buongustaio” chemangiava tutto quello che si cucinava in famiglia.Pippo se n’è andato alla venerandaetà di 21 anni e sembrerebbe, a dettadel veterinario, essere stato uno dei cani piùlongevi di Lombardia!Domenico Borrello lo ricorda e lo ricorderàper sempre come compagno inseparabile diben 21 anni di vita.associazione Tom & Jerrytel. 333 8518265e-mail info@tomejerry.orgsito Internet www.tomejerry.org17