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Atletica UISP on line

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<str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g> <str<strong>on</strong>g>UISP</str<strong>on</strong>g> <strong>on</strong> <strong>line</strong> - <str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g> <str<strong>on</strong>g>UISP</str<strong>on</strong>g> <strong>on</strong> <strong>line</strong> - Sbilanciamoci 2010:per un’Italia capace di futurodi D<strong>on</strong>atella VassalloVarare una finanziaria significadecidere le sorti di una nazi<strong>on</strong>e.Senza la giusta lungimiranzarischi di n<strong>on</strong> vedere al di làdell’emergenza del momento e dic<strong>on</strong>tinuare a difendere gli interessidegli speculatori e dei palazzinariche stanno demolendo le basi materiali,etiche e sociali del Bel Paese.Dimenticando, ad esempio, che adifferenza di altri Stati, la nostra crisiè strutturale e n<strong>on</strong> c<strong>on</strong>giunturale. Eche, se n<strong>on</strong> agisci a f<strong>on</strong>do, in lungo ein largo, metti solo delle pezze. Magarianche nel posto sbagliato.Questa è la strada che l’ultima manovradel governo Berlusc<strong>on</strong>i-Trem<strong>on</strong>tiha deciso di far imboccare all’Italia.Nel nostro Paese la caduta del Piltocca ormai il 6%, ma, mentre altripaesi invest<strong>on</strong>o in media oltre il 3%del loro Prodotto Interno Lordo perfr<strong>on</strong>teggiare la crisi e rilanciare l’ec<strong>on</strong>omia,noi abbiamo destinato dellebriciole (n<strong>on</strong> più dello 0,8% del Pil),e tutte le altre (poche) risorse destinates<strong>on</strong>o in realtà spostamenti dipartite di bilancio, grazie ai tagli delFAS (F<strong>on</strong>do Aree Sottoutilizzate), allepolitiche sociali (F<strong>on</strong>do Nazi<strong>on</strong>alePolitiche Sociali e F<strong>on</strong>do per la n<strong>on</strong>autosufficienza) ai vari interventi inmateria ambientale (parchi, mobilitàsostenibile, energie rinnovabili).Di c<strong>on</strong>tro, i tagli previsti nei prossimitre anni a sanità, scuola, enti locali,previdenza e ambiente superano i30 miliardi di euro.Salari e redditi per i lavoratori dipendentisubiranno una drastica riduzi<strong>on</strong>e,nel 2010 finirà il periodo dicassa integrazi<strong>on</strong>e per centinaia dimigliaia di lavoratori, la disoccupazi<strong>on</strong>esalirà dal 9,4% al 10,3%, moltedecine di migliaia di piccole e medieimprese rischiano di chiudere e lacrisi sarà ancora più pesante per lefamiglie, per il loro standard di vita eper i c<strong>on</strong>sumi.Grazie allo scudo fiscale si sdoganeràuna cultura dell’illegalità già dilagantementre si accentueranno ledisuguaglianze ec<strong>on</strong>omico-sociali ele tendenze anti-comunitarie. La politicain materia di immigrazi<strong>on</strong>e seguiràancora le <strong>line</strong>e dell’esclusi<strong>on</strong>ee della xenofobia, facendo leva su unbisogno di sicurezza collettiva (verao presunta) creato e amplificato daimedia.In materia di istruzi<strong>on</strong>e si taglierannoin un triennio oltre 100.000 unità tradocenti e pers<strong>on</strong>ale tecnico, valorizzandoun modello di insegnamentoall’insegna del c<strong>on</strong>trollo burocraticoe della cieca ubbidienza alle regole.L’università seguiterà ad annasparenei pochi f<strong>on</strong>di disp<strong>on</strong>ibili (l’Italiastanzia per questo settore circa lo0,9% del proprio Pil rispetto all’1,5%della media Ocse) dimenticando chesenza la garanzia di un accesso democraticoe meritocratico al sapereperderemo ogni possibilità di farripartire l’ascensore sociale, bloccandoil Paese nella trasmissi<strong>on</strong>e diprivilegi corporativistici.Le politiche ambientali, destinatariedi appena lo 0,5% della manovracomplessiva, privilegeranno il sostegnoalle Grandi Opere (Tav e P<strong>on</strong>tesullo Stretto) e il rilancio del nucleareanziché gli interventi a favore dellef<strong>on</strong>ti rinnovabili, della mobilità sostenibile,della ordinaria manutenzi<strong>on</strong>ee della prevenzi<strong>on</strong>e degli ecodisastri.Eppure poss<strong>on</strong>o esserci modelli alternatividi sviluppo, solo a volerli. Lodimostra la campagna “Sbilanciamoci!”che lo scorso 1° dicembre ha presentato,c<strong>on</strong> coraggio e intraprendenza,il suo Rapporto di oltre 120pagine c<strong>on</strong> proposte alternative allafinanziaria e alle altre misure anticrisipresentate nel 2009 dal governoper uscire dalla crisi ec<strong>on</strong>omica.40 miliardi da spendere in due anniper sostenere un’ec<strong>on</strong>omia diversa,imperniata sui principi della sostenibilitàambientale, della qualità sociale,della cooperazi<strong>on</strong>e e del serviziopubblico.Queste, in c<strong>on</strong>creto,le loro proposte:- promuovere adeguate politiche dellavoro e allargare lo spettro di applicazi<strong>on</strong>edegli ammortizzatori socialia tutti i lavoratori delle piccole mediee imprese e ai co.pro./interinali,eccetera, sulla base delle regole esistentiper i lavoratori a tempo indeterminatodelle grandi imprese (cassaintegrazi<strong>on</strong>e e copertura fino a 8mesi all’80% dello stipendio);- promuovere un piano nazi<strong>on</strong>ale di“piccole opere” e per l’ambiente attraversouna serie di interventi legatiai lavori pubblici nel campo energetico,della mobilità, del riassettodel territorio. Ecco alcuni obiettivida realizzare entro il 2011: 500.000impianti fotovoltaici, 500 treni per ipendolari, 20 progetti di mobilità sostenibile(1.000 piste ciclabili, 5.000vetture in car sharing, 2.000 nuovevetture per il trasporto pubblico locale)nelle grandi città, la messa insicurezza di almeno 9.000 scuole italianeche n<strong>on</strong> rispettano le principalinorme in materia (legge 626, ecc.).Questi interventi sosteng<strong>on</strong>o le impresee creano posti di lavoro;· promuovere un allargamento dellepolitiche di welfare - n<strong>on</strong> c<strong>on</strong> interventicaritatevoli come la social carde i b<strong>on</strong>us bebé - ma attraverso interventie servizi sociali mirati, permanentie c<strong>on</strong>tinuativi, come l’aperturadi 5.000 nuovi asili nido, di 1.000strutture di servizio su base territorialea favore di disabili e anziani n<strong>on</strong>autosufficienti, l’introduzi<strong>on</strong>e dei LivelliMinimi di Assistenza già previstidalla legge 328 del 2000, la promozi<strong>on</strong>edel diritto allo studio (borse,alloggi, ecc.); si tratta di politicheche in un’accezi<strong>on</strong>e ampia del welfarecomprend<strong>on</strong>o anche le politicheper la cooperazi<strong>on</strong>e allo sviluppo, lapace, il servizio civile;- sostenere il sistema delle impreseattraverso politiche di incentivo nelcampo dell’innovazi<strong>on</strong>e e della ricerca,di sostegno all’accesso al credito,di aiuto (c<strong>on</strong> interventi di defiscalizzazi<strong>on</strong>eo b<strong>on</strong>us) finalizzato al mantenimentodell’occupazi<strong>on</strong>e e allastabilizzazi<strong>on</strong>e dei rapporti di lavoroprecario, alla promozi<strong>on</strong>e di pattiterritoriali per il sostegno al sistemalocale delle imprese;- arginare il crescente impoverimentodel paese e rilanciare la domandainterna c<strong>on</strong> il sostegno al potered’acquisto dei lavoratori, delle famigliee dei disoccupati attraverso- oltre a tutte le politiche di welfareprecedentemente elencate - una seriedi misure:a) l’introduzi<strong>on</strong>e della 14ª per i pensi<strong>on</strong>atisotto i mille € lordi mensili,b) la restituzi<strong>on</strong>e del fiscal drag ai lavoratoridipendenti;c) la reintroduzi<strong>on</strong>e del Reddito Minimod’Inserimento (cancellato nella14ª legislatura) per i disoccupati eper chi n<strong>on</strong> gode di altre forme diammortizzatori sociali.E i modi pertrovare le risorse:- accentuare la lotta all’evasi<strong>on</strong>e fiscalee politiche di giustizia fiscale.È impossibile quantificare gli introitidalla lotta all’evasi<strong>on</strong>e fiscale, masicuramente si poss<strong>on</strong>o quantificarele risorse che in due anni entrerebberodalle seguenti misure;- innalzamento della tassazi<strong>on</strong>e dellerendite al 23%;- aumento dell’imposizi<strong>on</strong>e fiscale al45% per i redditi oltre i 70.000 € e al49% per i redditi oltre i 200.000;- introduzi<strong>on</strong>e o accentuazi<strong>on</strong>e diuna serie di tasse di scopo (SUV, dirittitelevisivi sullo sport spettacolo,porto d’armi, pubblicità).In due anni queste misure produrrebbero8 miliardi di entrate;- introdurre una tassa straordinariae una tantum per i grandi patrim<strong>on</strong>i(sopra i 5 mili<strong>on</strong>i di euro, il 10% piùricco della popolazi<strong>on</strong>e) che rappresentiuna sorta di c<strong>on</strong>tributo straordinarioin una fase di difficoltà peril paese da quelle categorie socialiche rappresentano la parte più riccadel paese. Si tratta in sostanza di unatassa patrim<strong>on</strong>iale il cui obiettivo sarebbela raccolta, c<strong>on</strong> un’imposizi<strong>on</strong>eminima del 3 per 1000, di un introitodi 10 miliardi e 500 mili<strong>on</strong>i di €;· puntare sulla riduzi<strong>on</strong>e delle spesemilitari. Si tratta di una scelta obbligatarispetto a Forze armate sovradimensi<strong>on</strong>aterispetto ai loro compiticostituzi<strong>on</strong>ali e agli obblighiinternazi<strong>on</strong>ali. La sola cancellazi<strong>on</strong>edel programma di acquisizi<strong>on</strong>e delcacciabombardiere JSF produrrebbeun risparmio in 10 anni di ben 16miliardi di euro, mentre la riduzi<strong>on</strong>edel 20% delle spese militari, semprein due anni, un risparmio di ben 6miliardi di €;- rinunciare al programma dellegrandi opere, che in larga misura s<strong>on</strong>oinutili, costosissime e in gran partesbagliate. Rinunciare al progettosul p<strong>on</strong>te sullo Stretto e alle altregrandi opere previste (tra le quali,da n<strong>on</strong> dimenticare, anche se per ilmomento senza <strong>on</strong>eri finanziari, lecentrali nucleari) comporterebbe unrisparmio di 3,5 miliardi in due anni;- intervenire su quella parte dellaspesa pubblica che potrebbe essereridotta. Indichiamo due misure chepotrebbero essere perseguite: il passaggi<strong>on</strong>ella Pubblica Amministrazi<strong>on</strong>eall’open source che porterebbeun risparmio di ben 4 miliardi sudue anni (c<strong>on</strong>tratti e acquisizi<strong>on</strong>i dilicenze) e l’abolizi<strong>on</strong>e dei c<strong>on</strong>tributialle scuole private (ben 1 miliardo e400 mili<strong>on</strong>i in due anni) a favore degliinvestimenti di queste risorse nelsistema pubblico dell’istruzi<strong>on</strong>e.Si può fare, solo a volerlo.

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