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comfort termoigrometrico in ambienti interni: correlazioni tra valori ...

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studi [4, 6].In particolare l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e ha co<strong>in</strong>volto le seguenti aule:− Aula F della Facoltà di Ingegneria dell’Università diPerugia, sede di Perugia;− Aula 2 della Facoltà di Ingegneria dell’Università diPerugia, sede di Terni;− Aula 8 della Facoltà di Ingegneria dell’Università diPavia, sede di Pavia.Le misure sono state effettuate utilizzando cen<strong>tra</strong>l<strong>in</strong>emicroclimatiche, durante le stagioni autunnale, <strong>in</strong>vernale eprimaverile comprese <strong>tra</strong> il 2004 e il 2005, rispettivamente neimesi di novembre, febbraio e marzo, maggio e giugno. Lametodologia di misura prevede l’acquisizione delle grandezzestabilite dalla UNI EN ISO 7730:2006, dalla UNI EN ISO10551:2002 e dall’ASHRAE Standard 55/1992, at<strong>tra</strong>verso lequali è possibile ricavare gli <strong>in</strong>dici di benessere <strong>tra</strong>dizionali,nonché def<strong>in</strong>ire il <strong>comfort</strong> secondo il nuovo approccioadattivo.Contemporaneamente all’acquisizione dei dati sperimentaliè stato distribuito nelle aule, per la compilazione da parte deglioccupanti, un questionario, elaborato a partire dal modellocontenuto nella UNI EN ISO 10551, <strong>in</strong>tegrato con ulterioridomande riguardo alle possibilità di azione sui controlli dellecondizioni termoigrometriche <strong>in</strong>terne. Esso si divide <strong>in</strong> treparti fondamentali:−−dati personali (età, sesso);aspetti termici (attività svolta negli ultimi m<strong>in</strong>uti,composizione dell’abbigliamento, sensazione termica,ecc.);− controlli ambientali personali (possibilità di <strong>in</strong>terveniresulle condizioni microclimatiche dell’ambienteat<strong>tra</strong>verso l’apertura o la chiusura di porte e f<strong>in</strong>estre, laregolazione dell’impianto, ecc.).Sia l’<strong>in</strong>izio dei rilievi che la distribuzione dei questionarisono avvenuti dopo circa mezz’ora dall’<strong>in</strong>gresso degli studentiall’<strong>in</strong>terno delle aule, al f<strong>in</strong>e di consentire il loro adattamentoalle condizioni climatiche esistenti. Ciascuna giornata dimisura è composta da più rilievi, effettuati <strong>in</strong> successione <strong>in</strong>postazioni diverse <strong>in</strong>dividuate <strong>in</strong> relazione alla disposizionedegli studenti all’<strong>in</strong>terno delle aule, alla presenza di superficiverticali fredde o pareti ve<strong>tra</strong>te e alla facilità di collocazionedella strumentazione.Si riporta, <strong>in</strong> Tab. 1, un riepilogo delle caratteristiche delleaule e dei rilievi effettuati.Tab. 1: caratteristiche peculiari delle aule considerate e deirilievi effettuati.Aula F Aula 2 Aula 8Ubicazione Perugia Terni PaviaCapienza 300 96 160F<strong>in</strong>estre sì no sìGrad<strong>in</strong>ata no no sìImpianto tutt’aria misto tutt’ariaGiornate 5 4 6Periodirilieviautunno(nov.-dic. ’04)primavera(mag. ’05)<strong>in</strong>verno(feb.-mar.’05)primavera(mag. ’05)<strong>in</strong>verno(mar. ’05)primavera(mag.-giu.’05)Questionari 349 52 169Per le condizioni di <strong>comfort</strong> all’<strong>in</strong>terno delle aule nel corsodella campagna sperimentale, facendo riferimento allaresistenza termica media degli occupanti calcolata daiquestionari, si sono ottenuti per la stagione autunnale <strong>valori</strong>molto buoni: il PMV risulta <strong>in</strong>fatti sempre compresonell’<strong>in</strong>tervallo -0.5 ÷ +0.5 proprio della Categoria “B” <strong>in</strong>dicatanell’Appendice A della UNI EN ISO 7730, <strong>tra</strong>nne che per duerilievi del 2/12/2004, dove raggiunge <strong>valori</strong> poco al di sopra diquesto limite (PMV = 0.6 e PMV = 0.78, Categoria “C”). Unasituazione più o meno analoga è stata riscon<strong>tra</strong>ta anche nelcorso della stagione <strong>in</strong>vernale, durante la quale il PMV rien<strong>tra</strong>all’<strong>in</strong>terno degli stessi limiti, risultando poco al di fuori solo <strong>in</strong>corrispondenza di due rilievi, nelle giornate del 4/3/2005 edell’8/3/2005 (rispettivamente PMV = 0.64 e PMV = -0.65).Molto più variabile è <strong>in</strong>vece l’andamento del <strong>comfort</strong> relativoalla stagione primaverile, che dipende dalle condizionimeteorologiche, con <strong>valori</strong> che si mantengono all’<strong>in</strong>ternodell’<strong>in</strong>tervallo raccomandato o poco al di fuori di esso per lamaggior parte delle giornate, per poi raggiungere PMV = -1.62<strong>in</strong> corrispondenza della giornata del 27/5/2005.3. ANALISI TEORICA3.1 Il modello di WrayIl modello proposto da William O. Wray [7] nasceorig<strong>in</strong>ariamente come metodo di valutazione delle condizionidi <strong>comfort</strong> termico all’<strong>in</strong>terno di edifici riscaldati con sistemisolari passivi, tuttavia ogni considerazione può essere estesa aqualsiasi tipo di ambiente che presenti una disuniformitàtermica abbastanza marcata.In con<strong>tra</strong>pposizione ai due <strong>in</strong>dici proposti dall’ASHRAEHandbook [8] per caratterizzare gli <strong>ambienti</strong> termicamentenon uniformi (Temperatura Operativa e TemperaturaOperativa Umida), giudicati da Wray troppo poco generali enon esplicitamente correlati con le condizioni di <strong>comfort</strong>, egli<strong>in</strong>troduce un unico <strong>in</strong>dice termico più generale, chiamatoTemperatura Equivalente Uniforme (T eu ). La T eu è def<strong>in</strong>itacome la temperatura uniforme (T eu =T mr =T a ) di un ambienteconf<strong>in</strong>ato immag<strong>in</strong>ario all’<strong>in</strong>terno del quale una personapercepirebbe la stessa sensazione termica dell’ambiente realenon uniforme che si sta considerando. Il fondamento teoricodal quale Wray ricava la T eu è l’equazione del <strong>comfort</strong> termicodi Fanger [9]. Nelle ipotesi di temperatura superficiale dellapelle e di grado di secrezione del sudore correlati con il livellodi attività metabolica (per mezzo di opportune relazioniempiriche) e l<strong>in</strong>earizzando i term<strong>in</strong>i del quarto ord<strong>in</strong>e dovutialla <strong>tra</strong>smissione del calore per irraggiamento, l’equazione diFanger assume la forma:L = A−0.49−0.0014− fcl−0.41[ 43−0.052A−1.92φ( Ta− 273)+ 25.3φ] +( 0.86 A−50) + 0.0023A[ 44−1.92φ( T − 273)+ 25.3φ]hc−73A ( 307−Ta) + 1.58⋅10fclTav( Tcl−Tmr)( T −T)claRisolvendo l’Eq. (1) nelle ipotesi di L = 0 e T mr = T a = T u ,Wray def<strong>in</strong>ì la Temperatura Uniforme di Comfort T u come latemperatura uniforme di un ambiente chiuso nel quale ilsoggetto si trovi <strong>in</strong> condizioni ottimali di <strong>comfort</strong> termico(carico termico nullo), la quale rappresenta l’obiettivo daraggiungere per ottenere le condizioni di benessere. Dia(1)

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