LO SPETTACOLO. Va in scena il 13 e 14 febbraio l’ultima fatica del comico fiorentinoL’amore al tempo di Andrea Muzzi“L’amore è geco” è il testo teatrale scrittoe interpretato dal comico. Due date al Puccini <strong>per</strong>assistere a uno spettacolo che ha il merito di parlaredelle questioni di cuore riuscendo a non banalizzarleCaterina Gentileschi“<strong>Un</strong> uomo innamorato ha unaforza incredibile, niente lopuò fermare. <strong>Un</strong> uomo innamoratoè capace di rovesciarequalunque potere e disarmare qualunque esercito.L’Iraq ha <strong>per</strong>so la guerra <strong>per</strong>ché SaddamHussein era circondato solo da uomini. Se glifacevano vedere due gnocche con il cavolo che<strong>per</strong>deva!”. E’ un Andrea Muzzi <strong>nuovo</strong> quelloche scrive e interpreta “L’amore è geco”, spettacoloideato insieme al giovane autore MarcoVicari, che approderà sul palcoscenico del teatroPuccini il 13 e il 14 febbraio (la seconda dataè riservata ai soci Coop). “I protagonisti dellastoria sono due precari – spiega l’autore e protagonista- e proprio <strong>per</strong>ché sono precari hannoun sacco di cose da fare. Questi due precari siimprovvisano rivoluzionari e tentano di metteresu una battaglia <strong>per</strong> l’amore ma cercanodi coinvolgere il pubblico <strong>per</strong>ché sono troppoimpegnati nei loro mille lavoretti <strong>per</strong> essere inprima linea, così invogliano il pubblico a partirepoi, dicono, loro li seguiranno volentieri”. E’una sorta di omaggio all’amore quello che Muzziregala al pubblico fiorentino e non solo (è intour da gennaio in tutta la toscana). “Mi vieneda sorridere <strong>per</strong>ché non avrei mai pensato cheun tema universale come l’amore diventasseanche argomento di dibattito politico come èavvenuto il mese scorso, dopo l’aggressione alpresidente del consiglio e il suo invito a combatterel’odio con l’amore”. Ma come mai un titolocosì curioso? Perché l’amore è geco? “A parte ilgioco di parole – continua Muzzi – ovviamentescherzoso, “L’amore è geco” <strong>per</strong>ché il gecoè un animaletto misterioso. Ho sco<strong>per</strong>to che ungruppo di scienziati americani hanno cercato dicapire come fa a rimanere attaccato alle su<strong>per</strong>ficiverticali, senza <strong>per</strong>ò riuscire a darsi una validarisposta. Per l’amore vale lo stesso principio: èuna cosa misteriosa e speciale che non va analizzatae studiata, va presa come viene”. Sulpalcoscenico insieme a Muzzi, l’attrice DilettaOpulista che va in scena nella prima parte dellospettacolo, e Nicola Costanti, unico cantautoreitaliano a vincere <strong>per</strong> due volte il premio Tenco( 1998, miglior esordiente, 2003 miglior autore),che collabora musicalmente con molti artisti, tracui Benvenuti e Pieraccioni. “Sono un comico,non un filosofo – continua Muzzi – ma pensoociologo, giornalista e scrittore. Pippo Russo,Sagrigentino di nascita ma fiorentino d’adozione,innamorato della città e “su<strong>per</strong>tifoso” della Fiorentina.Grande animatore di Facebook, due romanzialle spalle (<strong>Il</strong> mio nome è Nedo Ludi e Memo), unodi prossima uscita e un altro già in cantiere. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>lo ha incontrato <strong>per</strong> parlare di Firenze e di libri.Partiamo da Firenze…E’ stato un innamoramento immediato e incondizionato.Sin da quando misi piede qui mi sentii a casa,come se in questa città ci fossi nato. E le tracce diquesto amore sono ben visibili nel mio <strong>nuovo</strong> romanzo.Le suggestioni che questa città mi regalasono nella bellezza di certi suoi scorci, che addomesticanola luce del giorno. Ma anche la sua gente haqualcosa di particolare, un voler mettere “tutto in discussione”che è al tempo stesso la sua ricchezza e ilsuo limite. Anche in città chiudono le piccole libreriee si rafforzano i giganti della distribuzione.Riflessi sulla vita culturale e sul mercato?<strong>Un</strong>a libreria chiusa è una <strong>per</strong>dita incalcolabile. Tantopiù nel caso delle piccole librerie, così come <strong>per</strong> ipiccoli negozi di musica. Però vedo anche che dellepiccole librerie continuano a aprire, in questo <strong>per</strong>iodo.Forse siamo davanti a un <strong>per</strong>iodo di transizione.Tra pochi mesi esce il tuo terzo romanzo. Di cosaparla?<strong>Il</strong> mio terzo romanzo, “La memoria dei pesci”, saràancora una volta diverso dai primi due. <strong>Un</strong> romanzosociale, che prova a interpretare l’attuale condizioneumana, soffermandosi su quella che mi pare lapiù acuta malattia delle società avanzate: l’ansia diche la risata sia il modo migliore <strong>per</strong> trasmetterealcuni messaggi, come quello che vogliamo fararrivare con questo spettacolo”. “<strong>Un</strong> innamoratoè un uomo libero, non lo assoggetti a nessunalegge – si legge in una nota della piece - Per questovogliono controllarci. Ribellatevi. Ricordateviche il matrimonio è un sacramento che uniscedue <strong>per</strong>sone <strong>per</strong> sempre: la sposa e il ristoratore.Perché <strong>per</strong> pagare le rate del pranzo una vitanon basta!”. <strong>Un</strong> modo di parlare d’amore senzabanalizzare l’argomento. <strong>Un</strong>a risata continuadall’inizio alla fine. Fa ridere tutto, tranne lachiusura, che invita alla riflessione, prendendoin prestito una citazione del grande Enzo Biagi.LA RECENSIONE. <strong>Un</strong> tuffo in uno dei luoghi più suggestivi e selvaggi della ToscanaTre americane in viaggio <strong>per</strong> scoprire la Maremmahades of Maremma, letteralmente “Ombre di Maremma” (Ingorda Editore), così si intitola il libro scrittoSdalla studentessa Charlotte Bailey insieme a Johanna Marshall e Lana Turner, dell’<strong>Un</strong>iversità internazionaleFua - Florence <strong>Un</strong>iversity of the Arts. Per mesi le autrici hanno assaporato, studiato e attraversato da cima a fondola Maremma, arrivando a realizzare un libro dalle grandi potenzialità, nel quale il racconto è affiancato dalleimmagini più belle, <strong>per</strong> un viaggio indimenticabile alla sco<strong>per</strong>ta della regione più selvaggia della Toscana dovemare e montagna si fondono. “E un libro che si scosta dalla linea classica delle guide toscane – ha spiegato Bailey- la Maremma è un luogo fantastico, un’es<strong>per</strong>ienza che coinvolge tutti i sensi. La vista con i colori caratteristicie vivaci della natura, l’udito con il vento che accarezza la terra, l’olfatto con i profumi dei luoghi lontani dallecaotiche città, gli odori dei piatti tipici da generazioni, la sensazione della natura che ti entra nel profondo, il gustoche si prova assaporando le ricette vecchie di generazioni, il tatto che viene stimolato accarezzando e giocandocon le o<strong>per</strong>e del Giardino dei Tarocchi”. <strong>Il</strong> libro si trova nelle librerie fiorentine Pa<strong>per</strong>back exchange (Via delleOche, 4 rosso), MB bookshop (Borgo Ognisanti, 4) e Edison (Piazza Della Repubblica)./L.V.Z.L’INTERVISTA. A colloquio con Pippo Russo, agrigentino di stanza a FirenzeFirenze, i libri e... La memoria dei pescicostruire un’immagine edificante di se stessi. Conquesta realtà si confronta Brando, il protagonista diuna storia ambientata a Firenze nel 2011.Ma stai anche lavorando al seguito di “<strong>Il</strong> mionome è Nedo Ludi”...Vero, e si tratta di un ripensamento rispetto alle intenzioniiniziali. A tutti quelli che mi sollecitavano ascrivere un sequel rispondevo che no, <strong>per</strong> me la storiafiniva lì e non poteva esserci un seguito. Ma poilo scorso luglio, assieme al mio caro amico MicheleMorrocchi ho a<strong>per</strong>to il “Nedo Ludi fans Club” suFacebook. E c’è stata una valanga d’adesioni: siamogià quasi a 700. Tanto affetto mi ha fatto capire che“dovevo” scrivere il sequel. E quando ho cominciatoa pensarlo ho sco<strong>per</strong>to che ce l’avevo già dentro./Ciro BecchimanziIL PROGRAMMASei mostre <strong>per</strong> un 2010a base di arte e culturan anno di mostre che portano apreUche coniuga o<strong>per</strong>e d’arte e storie daraccontare, nell’anno in cui si celebranoalcune importanti ricorrenze. E’ statapresentata a Roma “Firenze 2010. <strong>Un</strong>anno ad arte”, nuova stagione espositivadel Polo museale fiorentino, organizzatain partnership con l’Ente cassa di risparmioe Firenze Musei. Si comincia il 25marzo con “Pregio e bellezza. Cammei eintagli dei Medici” (fino al 27 giugno) alMuseo degli argenti di Palazzo Pitti, doveverranno esposte le preziose gemme rinascimentaliche indossava la famiglia chegovernava la città. Si prosegue con l’attesissimoarrivo (dal 22 maggio al 17 ottobre),dell’antologica dedicata a Caravaggioe i caravaggeschi che a quarant’annidalla mostra curata dalla storica dell’arteEvelina Borea, porta alla Galleria degliUffizi e alla Palatina un centinaio di capolavorirealizzati dall’artista e dai suoiseguaci, proprio nell’anno in cui ricorreil quarto centenario della morte del pittore.La terza tappa è fissata alla Galleriadell’Accademia, dove dall’8 giugno all’1novembre, prenderà vita “Virtù d’amore.Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino”,organizzata in collaborazione con ilmuseo Horne, nella quale verrà espostauna selezione sofisticatissima dei cassonie delle spalliere che arredavano le camereda letto rinascimentali: da quello realizzato<strong>per</strong> la nascita di Lorenzo il Magnifico,conservato al Metropolitan Museumdi New York, a quelli dipinti da pittoriche hanno fatto la storia, come Botticellie Filippo Lippo. La curiosa esposizioneche segue è “Parigi val bene una messa.L’omaggio dei Medici a Enrico IV re diSpagna” che dopo aver fatto tappa al Muséenational du château de Pau, porteràalle Cappelle Medicee le 19 tele che CosimoII commissionò a pittori accademicifiorentini <strong>per</strong> celebrare le esequie del redi Francia e Navarra il 16 settembre 1610nella Basilica di San Lorenzo. <strong>Il</strong> 20 lugliosarà la volta di “Vinum nostrum. Arte,scienza e miti del vino nelle civiltà delMediterraneo Antico”, dedicata alla culturadel vino nell’antichità e organizzatainsieme al Museo Galileo. A chiudere lastagione ci pensano “I grandi bronzi delbattistero. Rustici e Leonardo” (dal 10settembre al 10 gennaio 2011) che verrannoesposti al Bargello prima di tornareal Museo dell’O<strong>per</strong>a del Duomo.<strong>Un</strong>o dei dipinti in mostra
cultura 35LA MANIFESTAZIONE/1. Di <strong>nuovo</strong> in città le proposte della fiera che inaugura l’anno della modaGennaio è sinonimo di Pitti ImmagineBarbara BiondiCinquantanovemila metri quadratidi spazi allestiti, 739 aziende conpiù di 800 marchi, più di 20milacompratori attesi. Sono questi inumeri della moda in città, olimpo fashionche a Firenze a un solo sinonimo: Pitti Immagine.“Pitti Uomo fa da apripista e dàuna risposta forte alle trasformazioni delmercato, rivoluzionando la progettazionedel salone – dice Raffaello Napoleone, amministratoredelegato di Pitti Immagine -.Così a questa edizione il padiglione centralesi presenta con un <strong>nuovo</strong> layout, affidato auno dei nomi più interessanti nel panoramainternazionale dell’architettura e del design,Patricia Urquiola. E cambia di conseguenzal’aspetto complessivo della fiera, che siafferma definitivamente come luogo di ricerca,s<strong>per</strong>imentazione e novità oltre che diincontro e scambio <strong>per</strong> la Pitti community”.Nuovo volto dunque <strong>per</strong> l’evento che inaugural’anno della moda (dal 12 al 15 gennaio).Tra i progetti speciali, le anteprime e ilanci internazionali che saranno protagonistialla Fortezza da Basso sono da segnalare: lospeciale allestimento con il quale Everlastfesteggerà i 100 anni del marchio, ideatodall’architetto Elio Di Franco, l’importantespazio espositivo, all’esterno dell’ArenaStrozzi, con cui il marchio Add presenteràil suo stile e la nuova collezione, il debuttoa Pitti Uomo di un marchio cult del jeanswearcontemporaneo, l’olandese Denham,l’esordio internazionale di Fornarina SportGlam, la nuova linea fitness-chic di Fornarinae infine la presentazione worldwide dellacollezione di un prestigioso marchio heritagescozzese come Barbour. Ma non solo,c’è “What’s Fashion About?”, ed è un <strong>nuovo</strong>tributo alla community internazionale deibuyer e dei visitatori della manifestazioneil tema conduttore di questo Pitti Uomo,legato alle parole, alle idee e al gossip delmondo della moda. “Ci sarà un fitto montaggiodi interviste realizzate da un gruppodi blogger itineranti” spiega Agostino Poletto,vice-direttore generale di Pitti Immagine“ancora una volta saranno protagonisti i PittiPeople, la variegata community di buyer,stampa e visitatori che con il loro stile e leloro idee contribuiscono a rendere unico ilPitti Uomo”. Nel piazzale della Fortezza daBasso ci sarà un’installazione fatta da unimponente nastro su cui si accumulerannoparole, frasi e suggestioni, raccolte tra alcunidei protagonisti di Pitti Uomo. Grandeattesa <strong>per</strong> gli ospiti vip, che come ogni edizione,animano le serate fiorentine di Pitti.Protagonisti assoluti saranno Giles Deacon,designer britannico che presenterà la suacollezione in un maxi-evento alla manifatturaRichard Ginori e Corneliani, storicobrand legato all’abbigliamento maschile. Danon <strong>per</strong>dere anche il fiume di appuntamentidi Pitti_W, sezione dedicata alla moda “pourelle”.LA MANIFESTAZIONE/2. Tornano anche le kermesse dedicate ai piccoli e ai tessuti d’autoreBimbo e Filati: nuove tendenze e grandi ritorniembrano rincorrersi. Dopo le novità <strong>per</strong>Si grandi, seguono a ruota i suggerimenti<strong>per</strong> le tendenze dei bambini più modaioli.Tra le importanti novità di questo PittiBimbo (dal 21 al 23 gennaio alla Fortezza)ci sono le presentazioni speciali di griffecome Junior Jean-Paul Gaultier e PaulSmith Kids, il rientro di Diesel Kids, chel’azienda presenterà in uno spazio dedicatoassieme a Diesel Footwear e alla nuovacollezione di John Galliano, e poi i nuoviingressi delle collezioni bambino di grandinomi internazionali come Adidas, CustoBarcelona, Desigual e Notify. Insommasempre di più la moda dei più piccini fainvidia alle griffe dei grandi. Addio tutinee felpe da strascicare dovunque, benvenutaattenzione ai marchi, ai colori più trendy ealle novità in fatto di gusti e abbinamenti.<strong>Il</strong> successo di Pitti Bimbo è legato ancheagli importanti momenti di comunicazione,sfilate e iniziative legate al mondo deipiù piccoli che a ogni edizione affiancanola manifestazione. Sempre più seguite lesfilate, da cui partono non soltanto le tendenzedi collezione ma anche preziose indicazionidi styling e di abbinamento traabiti e accessori. E Pitti non è Pitti senzal’immancabile appuntamento con i Filati(dal 27 al 29 gennaio), che chiuderà comedi consueto la stagione invernale del calendariodella moda fiorentina. “La forza diPitti Filati è nel suo essere un vero laboratoriodi ricerca – dice Agostino Poletto,vice-direttore generale di Pitti Immagine– l’osservatorio privilegiato delle tendenzedella moda del futuro. <strong>Il</strong> nostro pubblicoprovenienti da tutto il mondo viene a Firenze<strong>per</strong> vedere l’eccellenza della filaturainternazionale, a caccia di suggestionicreative sempre nuove”. Che la festa abbiainizio./B.B.AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATEL'infertilità è un problema sempre più diffuso, soprattutto a causa delle maternità rinviate nel tempo.Ma anche le soluzioni sono sempre più efficaci, rapide e sicure.INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDIGINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'<strong>Un</strong>iversità di Siena, dottore in medicina all’<strong>Un</strong>iversità di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto profilo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichidi responsabilità, di importanti consulenze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospedale di Bergamo, di rilevanti pubblicazioni scientifiche, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. <strong>Il</strong> professore, dirige il centro "SienaFertility" a Monteriggioni oltre ad offrire la sua es<strong>per</strong>ienza nello studio fiorentino di via Lorenzo il Magnifico. A lui chiediamo quali sono le più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimidecenni ha conosciuto le maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono semplificati e la diagnosi è diventata più precisa grazie alle ecografie transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anchedal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed efficace: oggi possiamo scegliere il migliore s<strong>per</strong>matozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione <strong>per</strong> prevenire malattie ereditarie".Qual è la sua filosofia di intervento?"<strong>Il</strong> mio atteggiamento, messo a punto in anni di lavoro, privilegia i metodi di diagnosi e terapia a bassa invasività, basati su trattamenti accuratamente <strong>per</strong>sonalizzati sul singolo caso. Ad esempio evito la strada del bombardamento ormonale e uso invece basse dosidi farmaci, comunque adeguate a raggiungere lo scopo".Cosa pensa della legge 40?"È un provvedimento che dovrebbe essere migliorato e che certamente, penalizza le tante <strong>per</strong>sone che soffrono di infertilità costringendole ad impegnativi viaggi oltre confine.DIAGNOSI IN UN SOLO GIORNO E TRATTAMENTI MININVASIVIMembro fondatore e tesoriere della Mediterranean Society for Reproductive Medicine, organismo rivolto agli specialisti di tutti i Paesi affacciati sul Mediterraneo <strong>per</strong> i quali organizza corsi di formazione, convegni, progettiscientifici e reti di comunicazione on-line, il dr. Pieraldo Inaudi è da sempre al fianco di chi soffre di problemi di infertilità. "Nel mio studio come presso il centro Siena Infertility si parte da un'accurata diagnosi finalizzata ascegliere il trattamento più efficace ma meno invasivo e costoso. Anche la diagnosi stessa viene eseguita in un giorno solo proprio <strong>per</strong> ridurre i viaggi e le spese, limitare le assenze dal lavoro, minimizzare lo stress". Inquanto alla possibilità di recarsi all'estero? "Siamo collegati con centri elvetici e francesi <strong>per</strong> trattamenti di fecondazione in vitro con congelamento e di microchirurgia <strong>per</strong> la ricanalizzazione tubarica o dei deferenti. Iosono abilitato anche in Svizzera e non abbandono di certo le mie pazienti".1086784PROF. PIERALDO INAUDI OSTETRICO - GINECOLOGO MEDICINA DELLA RIPRODUZIONEStudio Monteriggioni (SI) Via S. Pertini 7 Tel. 0577 51394 Fax 0577 588249 - Studio Firenze Via Lorenzo <strong>Il</strong> Magnifico 64 Tel. e Fax 055 4633294 e-Mail: inaudi1@interfree.it