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Un nuovo parcheggio per Ponte a Ema - Il Reporter

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Boletín Oficial de Castilla y LeónNúm. 98 Lunes, 26 de mayo de 2014Pág. 37650Estos precios han sido dados a conocer a la Comisión Delegada para AsuntosEconómicos de acuerdo con lo dispuesto en el artículo 4.1.f) del Decreto 86/2007, de 23de agosto, por el que se crea y regula la Comisión Delegada para Asuntos Económicos.Así mismo, la aprobación de los mismos ha sido informada favorablemente con fecha24 de abril de 2014 por la Dirección General de Tributos y Financiación Autonómica.En su virtud, la Junta de Castilla y León, a propuesta de la Consejera de Cultura yTurismo, y previa deliberación del Consejo de Gobierno en su reunión de 22 de mayo de 2014,adopta el siguienteACUERDOAprobar los precios públicos para la prestación directa por la Administración de laComunidad de Castilla y León del servicio de visita a los museos de titularidad estatalgestionados por la Comunidad de Castilla y León, así como a sus anexos y filiales, que serecogen en el Anexo.Valladolid, 22 de mayo de 2014.El Presidente de la Juntade Castilla y León,Fdo.: Ju a n Vi c e n t e He r r e r a Ca m p oLa Consejera de Cultura y Turismo,Fdo.: Alicia Ga r c í a Ro d r íg u e zCV: BOCYL-D-26052014-15


il giornale del tuo quartiereL’INTERVENTO. Partiti i lavori <strong>per</strong> la creazione di un’area destinata a <strong>parcheggio</strong>A <strong>Ponte</strong> a <strong>Ema</strong> arrivano nuovi posti autoIn tutto ne sono previsti84, di cui 46 privati (einterrati) e 38 pubbliciin su<strong>per</strong>ficie, tra viaFerrero, via Chiantigianae via dell’Antella.Novità anche <strong>per</strong> lafermata degli autobusGiulia BrestolaniQuaranta o cinquant’anni fa, forse,nessuno avrebbe mai immaginatoche la possibilità di parcheggiarel’auto con facilità, al giornod’oggi, sarebbe diventata merce semprepiù rara. “Vanno a ruba come il pane”, commentaqualche anziano indicando posti autoche vengono occupati a ripetizione da conducentiin cerca di un “buco” in cui piazzarela macchina. “Colpevoli” di far salire allestelle i prezzi delle case, o di costare pocomeno di un’abitazione quando si tratta digarage, i posti auto sono la gioia e il doloredei fiorentini del terzo millennio. Gioia<strong>per</strong> chi ce l’ha, dolore <strong>per</strong> chi ogni sera sicimenta nella caccia al <strong>parcheggio</strong>… e afar parte di quest’ultima categoria sono inmolti, tant’è vero che fra le richieste che icittadini avanzano incessantemente all’amministrazionec’è quella dell’incremento diparcheggi pubblici. Più posti auto <strong>per</strong> tutti,insomma. Va in questa direzione l’interventoche da poco è partito a <strong>Ponte</strong> a <strong>Ema</strong>, <strong>per</strong>la creazione di una nuova area destinata a<strong>parcheggio</strong>. E sicuramente gli abitanti dellazona avranno notato l’inizio dei lavori neltriangolo di terreno compreso tra via Ferrero,via Chiantigiana e via dell’Antella. Doveprima c’era un’area lasciata a se stessa - cheattirava sporcizia - domani nasceranno nuoviposti auto. In tutto ne sono previsti 84,di cui 46 privati e interrati, e 38 pubblici insu<strong>per</strong>ficie. Lo scavo sarà profondo solo tremetri, in modo da non andare a impattaresulle falde acquifere. “È un progetto che vaavanti dal 2004, dalla mia prima legislatura,e finalmente lo vedo partire – spiega ilpresidente del Q3 Andrea Ceccarelli - comeQuartiere siamo intervenuti solo nella fasedi definizione dell’utilizzo dello spazio, vistoche l’o<strong>per</strong>a è realizzata interamente dauna società privata.” La proprietà, la Edilchiantigianasrl di Barberino del Mugello,realizzerà infatti i suoi 46 garage interratidestinati alla vendita, “in cambio” di unaqualche utilità pubblica. Nel caso specifico,dei 38 posteggi pubblici in su<strong>per</strong>ficie.L’area del cantiere“Inizialmente abbiamo anche pensato di destinarelo spazio a verde cittadino – spiegail presidente Ceccarelli - ma poi abbiamooptato <strong>per</strong> il <strong>parcheggio</strong> <strong>per</strong> vari motivi:primo <strong>per</strong>ché è sicuramente più utile di ungiardino, secondo <strong>per</strong>ché comunque a <strong>Ponte</strong>a <strong>Ema</strong> il verde pubblico non manca, terzo<strong>per</strong>ché la gestione di un’area verde ha costimolto elevati”. Dagli abitanti arrivanosubito i primi commenti, che si dividonotra favorevoli e sfavorevoli, o meglio “nonTRA STORIA E LEGGENDApienamente soddisfatti”. Sì, <strong>per</strong>ché chi hada obiettare sul nascituro <strong>parcheggio</strong> portale seguenti motivazioni: “Tanto i posti autoprivati se li potranno <strong>per</strong>mettere solo quellicon i soldi...”, oppure “era meglio se facevanoun giardino con le panchine!”. Ma i favorevolirispondono a tono. “Sì, è vero, i postiauto privati probabilmente li compreranno ipiù facoltosi, ma questo crea ugualmente unvantaggio <strong>per</strong> tutti, <strong>per</strong>ché le loro macchinenon occu<strong>per</strong>anno più i posteggi pubblici”. ESCHEDAA febbraio una particolare iniziativa <strong>per</strong> i residenti della circoscrizione“Quel terreno era unricettacolo di rifiuti”“Costruzione di garage interrati con sovrastantesistemazione a verde e <strong>parcheggio</strong>delle aree esterne”: è quantorecita il cartello esplicativo dei lavori,appeso al cancello in via Chiantigianache delimita l’area di scavo <strong>per</strong> il<strong>parcheggio</strong>. “Si tratta di un interventoriqualificante <strong>per</strong> il quartiere, <strong>per</strong>chéquel terreno era ormai diventato un ricettacolodi rifiuti – spiega il direttoredei lavori architettonici del <strong>parcheggio</strong>,Enrico Carretti – al piano interratoverranno realizzati box in muraturacon ampi spazi di manovra, mentre insu<strong>per</strong>ficie, oltre al <strong>parcheggio</strong> pubblico,verrà attrezzato un piccolo spaziocon panchine e illuminazione”. Costocomplessivo, presunto, dell’o<strong>per</strong>azione:565mila euro. Almeno così recital’avviso di notifica preliminare, anchequesto appeso all’ingresso del cantiere.Ma a fine lavori è presumibile che i costieffettivi a carico di Edilchiantigianasrl siano sensibilmente su<strong>per</strong>iori, vistal’entità dell’o<strong>per</strong>a.3ancora: “I parcheggi, oggi come oggi, sonomolto più utili dei giardini, oltretutto proprioa due passi, in piazza Bacci, ci sonoaiuole e panchine <strong>per</strong> sedersi”. In base alpiano di avanzamento dei lavori, l’o<strong>per</strong>a dovrebbeessere terminata entro l’estate. Nelfrattempo, il Quartiere prenderà accordi conAtaf <strong>per</strong> spostare la fermata dell’autobus neipressi del <strong>nuovo</strong> <strong>parcheggio</strong>, e avere quindispazio a sufficienza <strong>per</strong> mettere una pensilina,tanto richiesta dagli abitanti della zona.<strong>Un</strong> tour <strong>per</strong> scoprire le curiosità del quartieren via di Ripoli c’è un pezzettino di Co-di Arezzo, un triangolo verde cheImuneporta ancora memoria del luogo in cui iprigionieri fatti dall’esercito fiorentinonella storica battaglia di Campaldino seppellironocoloro che non erano sopravvissutialle ferite e al viaggio. Di posti così,a Firenze, ce n’è uno dietro quasi ogni angolo,solo che nella frenesia dei fitti giornisettimanali capita raramente di potersifermare a osservarli. Dal prossimo mese,<strong>per</strong>ò, i cittadini del quartiere 3 potrannoaffidarsi alla guida di Franco Ciarleglio,autore de “Lo struscio fiorentino”, e goderselicon tutta calma. E gratis. A febbraio,infatti, uscirà l’edizione ampliatadella piccola guida su curiosità e aneddotidisseminati <strong>per</strong> le vie della città, intitolatastavolta “<strong>Il</strong> grande struscio fiorentino”(Polistampa). Per questa occasione, il Q3organizzerà, oltre a un paio di presentazionidel libro (una a Villa Bandini e l’altraal punto di lettura del Galluzzo), un tourin quattro tappe alla sco<strong>per</strong>ta di simboli ecredenze popolari, tra storia e leggenda.Gli appuntamenti saranno distribuiti suquattro mattine domenicali e le passeggiatesi articoleranno prevalentemente all’internodelle vecchie mura della città. “Perpartecipare basta rivolgersi all’ufficiocultura del quartiere – chiarisce ElisabettaTinagli, presidente della commissionecultura del Quartiere 3 – o prenotare direttamentein occasione della presentazionedel libro”. <strong>Un</strong>a ventina, al massimo trentai posti disponibili <strong>per</strong> ogni passeggiata.“Sono disponibile a organizzare fino aquattro appuntamenti all’anno - fa sa<strong>per</strong>el’autore del libro – ognuno suddivisoin quattro tappe”. E, se l’iniziativa avràsuccesso, “la riproporremo in primavera/estate”, gli fa eco la Tinagli./F.P.Copia in abbonamento postale<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>è un <strong>per</strong>iodico di 8 edizioniche mensilmenteviene distribuito dain 198.200 copie<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Gavinana, Galluzzo, Firenze sudraggiunge 18439 famiglie nel quartiere 3 di Firenze.Editore e Concessionaria Pubblicitaria:Web&Press Edizioni s.r.l.Direzione ed amministrazione:via Kassel 17- 50126 Firenzetel. 848.80.88.68Direttore Responsabile: Matteo FranciniService editoriale e grafico:Tabloid soc.coop., Firenze (FI)scrivimi@ilreporter.itStampato da Rotopress International, Loreto (AN)Periodico d’informazione localeAnno IV n.1 del 4 gennaio 2009N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze.Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di co<strong>per</strong>tina euro 0,10€Associato alla <strong>Un</strong>ione StampaPeriodica ItalianaDati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs196/2003 (codice in materia di protezione dei dati <strong>per</strong>sonali), ilconsenso <strong>per</strong> il trattamento dei dati <strong>per</strong>sonali, non è richiesto inquanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti odocumenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativavigente in materia di protezione dei dati <strong>per</strong>sonali (art.13 del d.lg196/2003). La informiamo che i suoi dati <strong>per</strong>sonali, non sensibili,sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fi ne dell’inviopresso la Sua residenza del <strong>per</strong>iodico gratuito “il <strong>Reporter</strong>”.<strong>Il</strong> responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporaneala sospensione dell’invio della sua copia esercitandol’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


il giornale del tuo quartiere5L’INTERVISTA. A tu <strong>per</strong> tu con Giorgio Moretti, da pochi mesi <strong>nuovo</strong> presidente di Quadrifoglio“Innovazione <strong>per</strong> contenere le tariffe”A Firenze si produce la stessa quantità di spazzaturadi New York: “Vogliamo sfruttare le tecnologie piùavanzate”. Ancora s<strong>per</strong>imentazioni <strong>per</strong> “sweepy jet”Simele KruklidisGiorgio Moretti è da pochi mesi il<strong>nuovo</strong> presidente di Quadrifoglio,azienda che da anni si occupa dimantenere Firenze pulita. <strong>Un</strong> lavoronon da poco, considerando che la quantità di rifiutiche produciamo è pari a quella di una metropolicome New York. Le innovazioni e i progettiprevisti <strong>per</strong> i prossimi anni sono tanti, mal’obiettivo principale è garantire tariffe basse.Ci fa un bilancio dell’attività dell’azienda?Quadrifoglio assicura ai cittadini qualità ed efficienzanei servizi, riuscendo nel contempo atenere sotto controllo i costi. Proprio <strong>per</strong> questaragione, credo che siamo di fronte ad unabuona azienda. Rispetto ad altre città italiane,<strong>per</strong> Firenze le tariffe sono notevolmente più accessibili:facendo ad esempio un paragone conRoma, qui si spende circa la metà. Presto potrannovederlo anche i cittadini: infatti, <strong>per</strong> trasparenza,dalle prossime bollette sarà possibilemettere a confronto tutte le tariffe. Dunque, sedovessi fare un bilancio complessivo dell’attivitàdell’azienda, direi che il mio giudizio è piùche positivoCi sono nuovi progetti in cantiere?Innanzitutto, <strong>per</strong> contenere le tariffe che purtroppotenderanno ad aumentare, vorremmosfruttare le tecnologie più avanzate, come il termovalorizzatore.Ecco <strong>per</strong>ché molti dei nostriinvestimenti saranno dedicati all’innovazione.Nei prossimi mesi, inoltre, continueremo a s<strong>per</strong>imentarela pulizia delle strade “sweepy jet”,che <strong>per</strong>mette di lasciare l’auto in sosta senza alcundisagio <strong>per</strong> i residenti. La procedura è qualitativamentepiù alta, anche se ancora piuttostocostosa. Dal 2010 impiegheremo sette nuovemacchine <strong>per</strong> questo tipo di prestazione, s<strong>per</strong>andopasso dopo passo di <strong>per</strong>fezionare il nostroservizio.L’ecologia, il riciclo e la raccolta differenziatasono diventati temi di grande attualità: comesi comportano i fiorentini a tal riguardo?Giorgio MorettiNon c’è dubbio che la situazione sia cambiatarispetto a qualche anno fa, ma questo non basta,è necessario migliorare ancora. Oggi abbiamoraggiunto, tutti insieme, l’obiettivo del 40% dirifiuti riciclati e la s<strong>per</strong>anza è di arrivare prestoal 50%. E’ pur vero che, a causa della grandeaffluenza di turisti, è molto difficile mantenerepulita Firenze. In media, qui si produce la stessaquantità di spazzatura di New York: il paragonedovrebbe rendere l’idea della mole di rifiuti chedobbiamo gestire, nonostante il grande impegnoche tutti impieghiamo.IL PUNTO NEL QUARTIERE. Dopo carta, plastica e vetro, l’opportunità di una seconda vita tocca ai rifiuti “umidi”E il cassonetto marrone “conquista” Gavinana e dintorninche nel quartiere 3 sprechi e spazzatura generica hanno leAore contante: il 2009 si è concluso con un <strong>nuovo</strong> passo avantinella raccolta differenziata. Così, dopo il recu<strong>per</strong>o di cartone,plastica e vetro, questa volta l’opportunità di una seconda vita ètoccata finalmente ai rifiuti “umidi”. L’ultima novità introdottadal Quadrifoglio nelle strade del quartiere è infatti il cassonettomarrone, destinato a recu<strong>per</strong>are gli scarti organici casalinghi. DaiEntro il prossimo marzosarà completato <strong>per</strong> interoil sistema di raccoltagusci d’uovo alla buccia della frutta, tutto il materiale raccolto èpoi inviato alle “biocelle” di compostaggio dell’impianto di CasePasserini <strong>per</strong> la trasformazione finale in ammendante <strong>per</strong> l’agricoltura.Nel quartiere, a causa di lavori stradali in corso o cantieria<strong>per</strong>ti, solo qualche tratto di strada è rimasto “escluso” dal posizionamentodel <strong>nuovo</strong> cassonetto, ma dall’azienda è arrivata confermache entro il prossimo marzo sarà completato <strong>per</strong> intero il sistemadi raccolta. I residenti avranno a disposizione tre cassonetti:uno giallo, uno blu e uno marrone, più la campana celeste <strong>per</strong> laplastica e il vetro. Come spiegato da Quadrifoglio, “con circa settantamilatonnellate di rifiuti umidi l’anno trasportati in impiantodi compostaggio è evidente che i cittadini rispondono bene allaraccolta dell’organico; questo prefigura la possibilità di diminuirei cassonetti indifferenziati”. D’altronde, in pochissimo tempo si èpassati dal 34% di rifiuti organici raccolti a un 40% in continuacrescita. Pare dunque che la lotta ai rifiuti sia arrivata a buon punto.Niente di <strong>nuovo</strong>, invece, sul fronte della raccolta porta a porta: lanumerosità degli insediamenti residenziali rende infatti impossibilel’applicazione di tale sistema, poiché si arriverebbe ad esporre instrada centinaia di sacchetti di immondizia. <strong>Un</strong> altro passo avantiriguarda invece la pulizia delle strade con il <strong>nuovo</strong> metodo “sweepyjet”, che <strong>per</strong>mette di lasciare le auto parcheggiate: determinatal’idoneità dell’impatto acustico e dei tempi di svolgimento dellavoro, anche il quartiere 3 dovrebbe s<strong>per</strong>imentare presto questatipologia rivoluzionaria di pulizia. Ma dal Quadrifoglio avvertonoche “non potrà essere in ogni caso eliminato il divieto di sosta.Comunque, già ridurlo a una volta al mese dovrebbe garantire unminor disagio <strong>per</strong> i residenti”./S.K.Dal I° gennaio le pensioni avranno soltanto l’aumento automatico di pochi euro mensili.Le pensioni minime aumenteranno di € 2.77: da € 458.20 a € 460.97.Questi 2 euro e 77 centesimi non coprono nemmeno l’aumento di pasta, latte, pane.A gennaio ci saranno anche trattenute in più.SRLTRASFORMAZIONE VASCA DA BAGNOIN PIATTO DOCCIAPRIMADOPO1080469Continuiamo a chiedere con più forza di abbassare le tasseai pensionati <strong>per</strong> recu<strong>per</strong>are il reale potere d’acquisto.LEGA SPI CGIL QUARTIERE 3Assistenza <strong>per</strong> anziani e pensionatiO<strong>per</strong>atori previdenziali<strong>per</strong> pratiche pensionisticheAssistenza <strong>per</strong> compilazione modulisticaSedeVia <strong>Un</strong>ione Sovietica, 33 – 50126 Firenzetel. 055 688069 - fax 055 688110E.mail - spiq3@firenze.tosc.cgil.itOrariTutti i giorni (escluso sabato e festivi) 9-12.30 • È presente settimanalmenteLunedì e mercoledì 9-12.30/15-18 (lunedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 11)Martedì e giovedì 9.30-12.30/14-16.30 un o<strong>per</strong>atore previdenziale al Galluzzo,• L’o<strong>per</strong>atore previdenziale è presentelunedì e mercoledì dalle ore 9. alle 12.30• L’o<strong>per</strong>atore sociosanitario è presente martedìe giovedì ore 9.30-12.30/14-16.30• Ogni lunedì un nostro incaricato, dalle ore 9 alleore 11, è presente, presso il “Porto” piazza Eliadella Costa.via Senese 206, presso la sede del Quartiere 3.Presso la sede è presente il CentroAssistenza Fiscale CGIL che svolgele seguenti o<strong>per</strong>azioni:Denunce redditi, 730,Modello <strong>Un</strong>ico, ISEE, RED,ICI ed altre pratiche fiscaliIL MODO PIÙ SEMPLICE PER DIFENDERE I TUOI DIRITTI • ISCRIVITI AL SINDACATO PENSIONATI CGIL!SOTTOSCRIVI UN ABBONAMENTO A “LIBERETÀ”! SPI CGIL IL SINDACATO AL SERVIZIO DELLE PERSONESENZA OPERE MURARIE IN 6 - 8 ORE PRONTA ALL USOinfo@tecnobad.itESPOSIZIONEFirenze - via del Sansovino, 218tel. 055 7390483 - Elio cell. 347 3709941


6 Gennaio 2010 Gavinana • Galluzzo • Firenze sudPOLTRONE. I vertici della maggior parte delle aziende pubbliche fiorentine sono cambiatiLe facce nuove delle società partecipateAngelo Lenosiquestione di merito”.Poche parole, banalinella forma, rivoluzionarienella sostanza. “<strong>Un</strong>aPoche parole <strong>per</strong> indicare nuovi metodi ecriteri nella nomina dei vertici delle societàpartecipate dal Comune di Firenze.<strong>Un</strong> impegno formalizzato da Matteo Renzinel terzo dei famigerati “Cento punti”.Questione di merito, appunto: “Allaguida delle aziende pubbliche sarannonominate professionalità indipendenti, aprescindere dalla tessera di partito”, cosìrecitava la promessa elettorale. <strong>Un</strong>a promessamantenuta, una piccola rivoluzionein corso ai vertici di alcune delle principalisocietà a partecipazione pubblica:Ataf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi,Publiacqua. Facce nuove (tanto <strong>per</strong> utilizzarelo slang renziano) in questi mesihanno preso il posto dei “soliti noti”. Adinaugurare il <strong>nuovo</strong> corso è stato, a pochesettimane dall’insediamento di Renzia Palazzo Vecchio, Filippo Bonaccorsi.Ex dirigente alla mobilità in Provincia, iltrentanovenne avvocato ha preso il posto,in un colpo solo, della presidente uscentedi Ataf Maria Capezzuoli (ex sindacoDs di Impruneta) e del direttore generaleFilippo Allegra, manager sì es<strong>per</strong>to, maanche piuttosto costoso (oltre 250milaeuro l’anno). Ecco quindi la soluzione fatta(quasi) in casa: un dirigente pubblicoes<strong>per</strong>to di trasporti, le cui competenzesono già state saggiate da Renzi in Provincia,e <strong>per</strong> di più molto meno caro diAtaf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi, Publiacqua:l’anno <strong>nuovo</strong> si è chiuso con la sostituzionedei dirigenti, con qualche sorpresa eclatantecome la scelta di Carlo Bevilacqua, pescatoinaspettatamente tra le fila del Pdl<strong>Il</strong> <strong>nuovo</strong> presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi con il sindaco RenziPULIZIA E IGENE...• Impianti aspirazione centralizzata• Impianti antincendio e antintrusione• impianti elettrici e illuminotecnici• Impianti domoticiSOPRALLUOGHIE PREVENTIVIGRATUITIVannetti Andrea & C. S.n.c.VIA GRAN BRETAGNA, 159 FIRENZE Tel. e Fax 055 6811263e-mail vannetti.andrea@virgilio.it1070618ZOOMoltrone, poltroncine, seg-<strong>per</strong>sino strapuntini, Pgiole,purché comodi e ben retribuiti.Questa, nell’immaginario collettivo,la <strong>per</strong>cezione dell’universodelle società partecipate:“<strong>Un</strong> <strong>parcheggio</strong> <strong>per</strong> politicantinon eletti o a mandato scaduto”(come recita il sito internetrelativo allo stato di attuazionedei 100 punti). <strong>Un</strong>a <strong>per</strong>cezionecondivisa e avvalorata dai fattise, come è vero, sino ad oggi iposti di vertice nelle municipalizzatesono stati occupati sistematicamenteda esponenti dipartiti (di maggioranza), sceltipiù secondo criteri di equilibriopolitico che di comprovatacompetenza. <strong>Un</strong>’abitudine certonon solo fiorentina, ma non <strong>per</strong>questo non da stigmatizzare. E ilprimo a farlo è stato proprio, sindalla campagna elettorale delleprimarie, Matteo Renzi. L’ondatadi nuove nomine avviataa luglio e proseguita in <strong>per</strong>iodoprenatalizio, pare destinata aproseguire nei prossimi mesi.Verso il rinnovo delle caricheAllegra. Poche settimane ed è la volta diQuadrifoglio: via Marco Maria Samoggia(uomo di comprovata fede Pd), al suo postoGiorgio Moretti, imprenditore di successo,chiamato ad amministrare la “societàpubblica più interessante dal puntodi vista industriale”, come ebbe a direRenzi in occasione della presentazione.<strong>Un</strong>a nomina a sorpresa, e ancor più sorprendentel’annuncio di Moretti di volersvolgere il suo ruolo di amministratore diun’azienda partecipata senza alcun compenso.Ancora qualche tempo, ed ecco lamandata di fine anno dei rinnovi dei Consiglidi amministrazione: su tutte FirenzeParcheggi e Publiacqua. Con una sorpresa(l’ennesima, e forse la più eclatante) eun’eccezione che conferma la regola. Allapresidenza della partecipata che gestiscei parcheggi di struttura, il dimissionarioAlessandro Lo Presti (ex consiglierecomunale Ds) cede il passo all’avvocatotributarista Carlo Bevilacqua. <strong>Un</strong> professionistaconosciuto e stimato da Renzi(e sin qui niente di <strong>nuovo</strong>), nonostante lediverse appartenenze politiche. Sì <strong>per</strong>chéBevilacqua (ecco la sorpresa) sino al giugnoscorso è stato presidente del gruppodi Forza Italia in consiglio provinciale.Per una nomina che spiazza, una che ricalcail clichè tradizionale: al vertice diPubliacqua (attualmente occupato dall’exassessore diessino Amos Cecchi) Renziha infatti indicato il nome di ErasmoD’Angelis, storico esponente di Legambientee consigliere regionale uscente (enon riconfermato) in quota Pd, unico casodi “usato garantito” in un parco dirigentiquasi interamente rinnovato.Nei prossimi mesi attese altre nomine<strong>Il</strong> valzer di nomi continuaLe novità non sono finitesocietarie vanno anche colossicome la Centrale del Latte,enti strategici come Aeroportodi Firenze e Casa spa (societàdi gestione del patrimonio immobiliarepubblico), e ancoraSilfi (illuminazione) e la Societàservizi alla strada Sas (entrambea guida diessina ed entrambedestinate nel medio <strong>per</strong>iodoa confluire, assieme a FirenzeParcheggi, in un’unica societàattiva nella mobilità). Cambieràsicuramente il numero uno diMukky Paolo Bambagioni (exprimo cittadino di Signa sotto leinsegne del Ppi), con ogni probabilitàfuturo consigliere regionale,ma <strong>per</strong> sa<strong>per</strong>e il nome delsuccessore occorrerà attenderele elezioni di fine marzo. Ancoraincertezza sugli altri incarichi inscadenza, ma c’è da scommetteresu qualche altra sorpresa,destinata a suscitare inevitabilmentequalche lamentela da partedegli esclusi e plausi da partedi chi legge nelle nuove nomineun rinnovato modo di gestire lacosa pubblica./A.L.


A cura del Consiglio di Quartiere 3Sede del Quartiere 3Via Tagliamento, 4 - FirenzeTel: 055-2767739Fax: 055-2767740E-mail: q3@comune.fi.it“PARLA CON IL PRESIDENTE”“Filo diretto” fra i residenti ed il Presidente del Quartiere3 Andrea Ceccarelli che risponderà <strong>per</strong>sonalmente a tutticoloro che vorranno chiamarlo <strong>per</strong> segnalare problemi, porredomande e proporre iniziative.<strong>Il</strong> Presidente potrà essere contattato lunedì 11 e 25 gennaiodalle ore 10.30 alle ore 12.00 ai numeri 055.2767732 oppure393.1997738, o all’indirizzo Skype “Presidente quartiere 3”Firenze,o ancora sul suo blog http://quartiere3fi.splinder.com/.TEATRODOMENICHE DA FAVOLA:Rassegna teatrale ragazzi 2009/10: teatro, musica e laboratori.A cura dell’Associazione IL Paracadute di Icaro – ConservatorioStatale L. Cherubini – Dipartimento di Scienze dell’Educazione<strong>Un</strong>iversità di Firenze- - Museo marino Marini.“LABORATORIO DI ARTI”04/01/2010- alle ore 15,00MUSEO MARINO MARINI - Piazza San PancrazioInfo: 055/219432 - www.ilparacadutediicaro.it - www.teatroeverest.it“IL PALAZZO INCANTATO”24/01/2010 – alle ore 16,30TEATRO EVEREST - via Volterrana, 4b FirenzeInfo: 055/2321754; www.ilparacadutediicaro.it - www.teatroMOSTRE“LIFE LIVE” FOTOGRAFIE DI ANTONIO ANCAROLAA cura dell’Associazione Galluzzo Immagine e Oratorio <strong>Il</strong> Pellicanodal 09/01/2010 al 24/01/2010Orario: Sabato 16,00-19,00 - Domenica 10,00-12,00 e 16,00-19,00SALA ESPOSITIVA PALAZZO DEL PODESTA’Via del Podestà 161 – FirenzeInfo:055/6585139-34www.galluzzoimmagine@altavista.orgBAMBINI E SCUOLALUDOTECA IL CASTOROPiazza Artusi, 23 - 50126 FIRENZE - Tel. 055 6810517Gennaio: Scaldiamo l’Inverno?Tutti i Lunedì e Martedìh. 10.30 LABORATORIO di MANIPOLAZIONE con <strong>Il</strong>aria.h. 17.30 LABORATORIO CREATIVO con Alessandro.Tutti i Mercoledìh. 17.30 LABORATORIO di GIOCODANZA: corpo, spazio, movimento…asuon di musica! 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Nell’ambito di tale campagna disensibilizzazione ha scelto il nostro quartiere <strong>per</strong> iniziare unalunga serie di incontri in giro <strong>per</strong> la città dove spiegare checosa è l’affido, riflettere sulle difficoltà e le bellezze di questoservizio e ascoltare testimonianze di <strong>per</strong>sone che hanno vissutoe vivono sulla propria pelle questo tipo di es<strong>per</strong>ienze.L’affidamento familiare si decide quando il bambino o il ragazzoè privo temporaneamente di un ambiente familiareidoneo e quindi ha bisogno di una famiglia in grado di assicurargliil mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioniaffettive indispensabili <strong>per</strong> crescere. Lo scopo dell’affidamentoè quindi quello del rientro nel nucleo familiare originarionel momento in cui le cause che lo hanno determinato sisono risolte. Per questo non è da confondere con l’adozioneche invece si realizza quando c’è un abbandono materiale omorale irreversibile. Così l’affidamento è solo temporaneomentre l’adozione è <strong>per</strong> sempre.<strong>Il</strong> 23 novembre al Centro Sportivo del Galluzzo, una seratanella quale ha fatto da padrone la partita Fiorentina-Lione,o<strong>per</strong>atori del Centro Affidi, famiglie affidatarie e cittadini desiderosidi conoscere il <strong>per</strong>corso dell’affidamento si sono incontrati<strong>per</strong> scambiarsi opinioni, es<strong>per</strong>ienze, paure, disservizidi questo complicato, ma coinvolgente servizio.<strong>Il</strong> quartiere 3 è stato orgoglioso di ospitare il primo incontroe di sostenere questa iniziativa, e si augura di ospitare taleprogetto anche nella zona di Gavinana, <strong>per</strong>ché crede nellacultura dell’accoglienza e della solidarietà.Come sottolineava Lucia Dallai, responsabile del Centro Affididi Firenze, chiunque può diventare affidatario, famiglie con osenza figli, coppie conviventi, ma anche <strong>per</strong>sone singole. Perquesto tutti siamo chiamati a pensarci affidatari.L’affidamento non è un servizio riservato alle <strong>per</strong>sone coraggioseo alle famiglie <strong>per</strong>fette, ma è una scelta di investimentosu relazioni affettive da cui si riceve e si restituisce. <strong>Il</strong> ragazzoo il bambino cammina con uno zaino che contiene la sua storiafatta di fatiche e dolori, ma anche di affetti ed es<strong>per</strong>ienzeda rispettare e salvare. Non è possibile togliere il peso, ma <strong>per</strong>un certo tratto della strada è possibile portarlo insieme. Accogliereun bambino in affido è un’occasione <strong>per</strong> contribuirealla sua crescita, è una disponibilità all’accoglienza sia concretache emotiva, è un modo <strong>per</strong> contribuire ad una societàpiù solida e matura <strong>per</strong>ché fatta di uomini e donne migliori.Per chi desidera avere maggiori informazioni il Centro Affidi,con sede in via Palazzuolo 12, è a<strong>per</strong>to tutte le mattine edanche il martedì e il giovedì pomeriggio. Gli o<strong>per</strong>atori sonodisponibili <strong>per</strong> raccogliere le disponibilità e avviare un <strong>per</strong>corsoformativo. <strong>Il</strong> numero telefonico è 055 2616436.CULTURAORIGINE E SVILUPPO DEI PALAZZI DI FIRENZE”Lezioni in aulaGiovedì 14 e 21 gennaio ore 16.00Sala Paradiso Villa BandiniVia del Paradiso, 5 - via di Ripoli, 118VISITE CULTURALI GUIDATE:28 gennaio ore 10.00Palazzo Davanzati4 febbraio ore 15.30Palazzo della GherardescaGiovedì 11 febbraio ore 15.30Palazzo Magnani FerroniA cura dell’Associzione Culturale AkropolisCosto intero corso euro 30, 00 - Max 20 iscrittiInfo e iscrizioni:Ufficio cultura Q3 Villa Bandini0556585134-139e-mail cultura.q3@comune.fi.itAss. Akropolis 055461428e-mail akropolis.cultura@libero.itMUSICA“L’ITALIANA IN ALGERI DI ROSSINI”Martedì 19 gennaio ore 17.00Sala Paradiso Villa BandiniVia di Ripoli, 118/via del Paradiso, 5Mercoledì 20 gennaio ore 17.00Palazzo del PodestàVia del Podestà, 161 GalluzzoCONVERSAZIONI MUSICALI:Stagione autunno-inverno 2009/10A cura degli Amici del Teatro del Maggio Musicale FiorentinoIngresso LiberoInfo Ufficio cultura Q3 Villa Bandini0556585134-139e-mail cultura.q3@comune.fi.itSALUTE“GUADAGNARE SALUTE”3 incontri con la cittadinanzaSala Pardiso Villa BandiniVia di Ripoli118/via del Paradsio, 5dalle ore 17.30 alle ore 19.00Ingresso LiberoMartedì 26 gennaio 2010“A come Alimentazione: tra bisogno primario, piacere, e fattoreprottettivo”Martedì 9 febbraio 2010“M come Movimento: strategie <strong>per</strong> vincere pigrizia e stress”Martedì 23 febbraio“Sicurezza Alimentare in ambito domestico”In collaborazione con la Società della Salutee con il Centro di Consulenza NutrizionaleDipartimento della Prevenzione ASL 10 Firenze


il giornale del tuo quartiereNon tutto, <strong>per</strong>ò, è semplice come sembra: unpo’ di tempo fa furono trovati bocconi avvelenati,e c’è chi si lamenta <strong>per</strong> lo sporco sui marciapiedi.Molte le cliniche presenti, non le pensioni9TECLA BUCCIARELLIArtigiana, 61 anni“Servonopiù controllie severità”“Credo che i servizi offerti siano buoni e ci siano moltearee verdi, parchi, giardini, zone direttamente pensate<strong>per</strong> gli animali. Ci vuole solamente maggior controllo neiconfronti di chi tratta male gli animali o l’incuria in cuisono lasciate certe strade. Maggiore severità nei confrontidi infrange leggi esistenti”ne della colonia felina che orbita in quellazona. Si tratta di un gruppo di una quindicinadi gatti che vengono amorevolmenteseguiti da alcune <strong>per</strong>sone che abitano neicondomini adiacenti; più volte è stato richiestol’intervento del Comune <strong>per</strong> provvederealla sterilizzazione delle gatte. Gliabitanti, tranne alcune <strong>per</strong>sone, sono benliete della presenza della colonia felina,ma sono preoccupati dall’eventualità cheil numero degli animali cresca in manieraesponenziale e che ignoti possano avvelenarli.La richiesta alle autorità competentiè già stata inoltrata, e <strong>per</strong> ora non cisono novità; va detto che la sterilizzazioneè già avvenuta nelle zone del Galluzzo,quindi molti auspicano che tra pocotoccherà anche alla colonia di Gavinana.Non molto tempo fa, a Sorgane, nell’areacani di via Isonzo, furono ritrovati bocconiavvelenati. <strong>Un</strong> cane fu salvato dopoaverli ingeriti. Questo comportamento èun reato e come tale va punito. Le strutturesanitarie invitano a segnalare casi comequesti. Nell’area si contano varie clinicheveterinarie, alcune all’avanguardia e disponibilianche a fornire indicazioni einformazioni. Molti animali orfani o trovatelliriescono a trovare una nuova casagrazie alla dedizione e allo scambio dinotizie che avvengono proprio fra i clientidelle cliniche veterinarie. La carenzamaggiore, ma non solo nel quartiere 3,è quella riguardante le pensioni <strong>per</strong> animali.Quelle che esistono sono quasi tuttenelle colline fiorentine o in campagna.Gli unici servizi presenti sono i dog sittero pet sitter più in generale, che si offronodi prendersi cura a livello privato deglianimali in assenza dei proprietari.ALESSIO NUTINICommerciante, 23 anni“Nasconoamicizie econoscenze”“Mi trovo bene in questo quartiere. Ci sono clinicheveterinarie buone, che forniscono anche informazioni,aiuti. I negozi sono sufficienti e specializzati. Poimolto spesso capita che portando il cane nelle areespecifiche si faccia conoscenza fra padroni e nascaun’amicizia”Ecco gli interventi in programma questo mese sullestrade del quartiere:VIA DEI MARTELLININel mese di gennaio è prevista l’asfaltatura di untratto di via dei Martellini. Contestualmente verrannorealizzati alcuni lavori di rifacimento dei sottoservizi daparte di Toscana Energia e dell’illuminazione pubblicada parte di Silfi.VIA GRAN BRETAGNANon è ancora stata stabilita la data precisa di iniziolavori <strong>per</strong> il rifacimento della corsia preferenziale di viaGran Bretagnia, prevista comunque <strong>per</strong> i primi mesidel 2010.APPALTIA questi interventi si aggiungono due appalti cheriguardano lavori finalizzati all’abbattimento dellabarriere architettoniche presenti in tutta la città.1084981Scopri la Bellezza del Mondo così com’eGradal Individual FF & GT2 3D una nuova generazionedi lenti progressive ZEISS create <strong>per</strong> una naturale<strong>per</strong>cezione dello spazioCon l’acquisto di un paio di lenti progressive ZEISS, avra’l’opportunita’ di sceglierne subito un altro, con unvantaggio del 50% del suo valore * o ricevere in omaggiouna coppia di lenti <strong>per</strong> computer Clarlet Business.* VALORE DELLA 2° COPPIA: UGUALE O INFERIORE ALLA PRIMA Valida dal 15.01.2010 al 15.03.2010OTTICA SPIZZONEVia Masaccio, 31/r - Via del <strong>Ponte</strong> Rosso, 43/r FirenzeTel. 055 587064 www.spizzone.com


10 Gennaio 2010ECONOMIA/1. Nel 2009 si è registrato un calo pesante delle assunzioni e il mercato del lavoro è in affannoMa l’anno nero è davvero finito?Per ora il tracollo è stato evitato grazie a un articolato sistema di ammortizzatori sociali, ma l’assessoreregionale al lavoro avverte: “<strong>Il</strong> 2010 non sarà facile, molti nodi devono ancora venire al pettine”attualitàBenedetta StrappiLA NOVITÀche si è appena conclusosi è trascinato dietro unpesante fardello. Quello dellaL’annocrisi, che <strong>per</strong> tutti gli ultimimesi ha im<strong>per</strong>ato sulle vite della maggiorparte della famiglie, come un’odiosa spadadi Damocle che ha soffocato portafoglie buonumore. A Firenze, come nellaToscana tutta e nel resto d’Italia, tantinuclei familiari si sono ritrovati con unostipendio solo, costretti a fare i conti conla giostra dell’economia mondiale che nel2009 ha cominciato a girare impazzita.I dati Istat rielaborati dall’Osservatorioregionale del mercato del lavoro insiemeai dati sugli avviamenti forniti dai centri<strong>per</strong> l’impiego parlano chiaro. Nel corsodei primi 9 mesi del 2009 in Toscana si èregistrato un calo delle assunzioni del 15<strong>per</strong> cento, il che significa, in termini assoluti,90mila <strong>per</strong>sone in meno al lavororispetto allo stesso <strong>per</strong>iodo del 2008. <strong>Un</strong>acifra che, <strong>per</strong> farsi un’idea, equivale adun’intera cittadina rimasta a spasso, senzaun’occupazione e dunque senza stipendio.Le <strong>per</strong>sone in cerca di lavoro, iscritteai centri <strong>per</strong> l’impiego della Toscana,a fine ottobre scorso erano 50.753 (17,2<strong>per</strong> cento) in più rispetto a ottobre 2008.Decisamente in affanno appare l’occupazionefemminile: il 62 <strong>per</strong> cento dei disoccupatiiscritti al collocamento è compostoda donne. Scendendo nel dettaglio,la contrazione degli avviamenti al lavororisulta particolarmente forte <strong>per</strong> il settoredei contratti a tempo indeterminato (-28,3<strong>per</strong> cento), anche se pure quelli a tempodeterminato registrano una flessione paria -12,8 <strong>per</strong> cento. Altra spia del malesseredella nostra economia è il ricorso allacassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria:rispetto al 2008 è cresciuto del354 <strong>per</strong> cento. Per la cassa integrazionestraordinaria in deroga le richieste <strong>per</strong>venutealla Regione (che gestisce in propriole procedure di autorizzazione su richiestadelle aziende e sulla base di accordisindacali) sono state, a partire dal 4 maggio2009, 7.395, <strong>per</strong> un totale di 18.063lavoratori e poco meno di 9 milioni e 600mila ore. In media sono state richieste530 ore di cassa integrazione in derogaa lavoratore. Tra le situazioni più criticheche si è cercato di tamponare pubblicamenteci sono quelle dei lavoratoriprecari, privi di ammortizzatori sociali:proprio pensando a loro sono stati estesigli incentivi alle aziende che rinnovano<strong>per</strong> un anno i contratti a termine in scadenza.Oltre a questo, grazie ad una seriedi accordi stipulati con le parti sociali, lacassa integrazione in deroga potrà essereconcessa <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo su<strong>per</strong>iore ai seimesi e anche gli incentivi della Regioneai contratti di solidarietà sono stati estesie potenziati. Infine, uno sguardo all’annoappena cominciato: “<strong>Il</strong> 2010 non sarà unanno facile – ha spiegato l’assessore regionaleal Lavoro Gianfranco Simoncini –l’occupazione in Toscana non è ancora altracollo ma dobbiamo ricordare che stannofunzionando in maniera massiccia gliammortizzatori sociali che hanno aiutatoa mitigare l’impatto sociale della crisi.Ma molti problemi devono ancora venireal pettine e quindi dobbiamo attrezzarci<strong>per</strong> integrare e adeguare il pacchetto deiprovvedimenti anticrisi”.La rete di sportelli verrà ampliata con altri punti di primo ascoltoAllarme usura: il fenomeno cresce e la Toscana vara una nuova leggea crisi che si è mangiata i redditi dei toscani ha tra i suoiLstrascichi negativi anche l’aumento del <strong>per</strong>icolo usura.Chi si occupa di combatterla parla chiaro: ci sono segnaliinquietanti, che fanno pensare che questa tremenda praticasi stia ulteriormente diffondendo. E così la Regione è corsaai ripari, approvando una legge che apre nuove prospettive<strong>per</strong> la lotta allo strozzinaggio. <strong>Il</strong> primo punto prevede nuovisportelli anti-usura: “Grazie a quanto è stato fatto in questianni, in particolare con il volontariato, esiste già una rete importantecostituita dai 24 sportelli della Fondazione toscana<strong>per</strong> la prevenzione dell’usura – spiega il vicepresidente dellaRegione Federico Gelli – ma ora la nostra presenza sul territoriopotrà essere ampliata e diventare ancora più capillare, conservizi di primo ascolto affidati anche agli Uffici relazioni <strong>per</strong>il pubblico e ad altri uffici delle pubbliche amministrazioni,nonché a realtà del volontariato con cui stipuleremo appositeconvenzioni”. Oltre a questo ampliamento, la legge prevedenuove attività di studio e di monitoraggio del fenomeno, conla creazione di una banca dati. Si punterà molto anche sullacomunicazione e sulla sensibilizzazione, con campagne rivoltespecialmente ai giovani: l’obiettivo è quello di educarli a unuso consapevole del denaro e delle carte di credito e metterliin guardia dai rischi del gioco d’azzardo e da quelli derivantidall’indebitamento dovuto ai pagamenti a rate. <strong>Un</strong>a lotta atutto campo, insomma, <strong>per</strong> cercare di estirpare quella piagaodiosa che è lo strozzinaggio. <strong>Il</strong> problema del resto ha dimensionicolossali, con fatturati degni di una grande azienda: sistima che in Italia il giro di affari annuo dell’usura si aggiriintorno ai 30 miliardi di euro e che il 36 <strong>per</strong> cento di esso siacontrollato dal crimine organizzato./B.S.Mario Razzanelli • Capogruppo Lega Nord, Comune di FirenzeCari amici e concittadini,un grazie a tutti voi che mi avete consentito di tornarein Palazzo Vecchio <strong>per</strong> continuare a lavorare <strong>per</strong> lanostra Firenze e che mi avete sostenuto nelle battaglieintraprese <strong>per</strong> difendere la nostra città dal degrado fisicoe culturale al quale era stata condannata dalla passataamministrazione. Abbiamo ottenuto dei risultati storicimerito di tutti i fiorentini che ci hanno creduto:• La pedonalizzazione di Piazza duomo;• La revisione del progetto della tramvia;• La ria<strong>per</strong>tura della discussione sul progetto TAV esulla Stazione Foster la cui costruzione sembravaormai data <strong>per</strong> scontata;• La revisione del “Piano Strutturale” <strong>per</strong> impedirela cementificazione incontrollata della città.Dopo la positiva es<strong>per</strong>ienza della lista civica “Firenzec’è” e dopo il distacco dall’Udc maturato durante l’ultimacampagna delle elezioni comunali <strong>per</strong>ché non potevorinnegare il mio lavoro di opposizione alla sinistra degliultimi cinque anni ed appoggiare, secondo le richieste delmio ex partito, direttamente la lista di Matteo Renzi , eranecessario trovare un alleato ed un appoggio politico a livellonazionale <strong>per</strong> dare forza e respiro alla politica locale.Era necessario un partito concreto ed in grado di metterele sue radici nel territorio.Ho scelto la Lega Nord <strong>per</strong>ché questo movimento è l’unicoad avere proprio queste caratteristiche. <strong>Un</strong> partito:• vicino a i problemi della gente;• politicamete trasversale;• che parla un linguaggio chiaro e comprensibile;• in difesa della nostra cultura, dei nostri valori edelle nostre tradizioni che ha avuto il coraggio discendere in Piazza <strong>per</strong> difendere il Crocifisso;• unico partito del centro destra, tranne l’UDC, chepartecipò alla raccolta delle firme <strong>per</strong> i referendumsulla tramvia;• composto da <strong>per</strong>sone entusiaste del proprio lavoro,con un senso pratico <strong>per</strong> i problemiche mi è piaciuto e col qualemi sono identificato;• che ha detto basta agli sprechi fattiunicamente <strong>per</strong> mantenere dei bacinidi voto di scambio;• che sostiene il federalismo e non solo quello fiscalecome soluzione <strong>per</strong> riportare correttamente l’ Italiaal ruolo che le compete responsabilizzando le zonedel paese che ancora soffrono <strong>per</strong> colpa di politichedi tutti i tipi dove i soldi vengono troppo spessospesi unicamente <strong>per</strong> mantenere i voti e con essi ilpotere.<strong>Il</strong> legame con la Lega Nord è sorto <strong>per</strong>che la Lega haaderito in pieno al programma della lista civica “FirenzeC’è” condividendone contenuti e programmi.L’associazione “Firenze C’e” con i suoi ottocento sociproseguirà liberamente la propria attività. <strong>Un</strong> caro salutoa tutti i fiorentini ai quali chiedo di appoggiarmi <strong>per</strong>far crescere questa realtà politica nell’interesse di Firenzee dei fiorentini.


attualitàECONOMIA/2. Carla e Lorenzo Braccialini raccontano presente e futuro della loro impresa“Questa crisi può offrire delle chances”L’azienda fiorentinaha appena inauguratoun avveniristicostabilimento a Scandiccied è riuscita a chiudereil 2009 con un fatturatodal segno piùGiulia RighiAll’inizio quelle borse sembravanoquasi un affare di famiglia. Era tantotempo fa: correva l’anno 1954 e CarlaBraccialini, oggi presidente onorariodella Braccialini S.r.l, insieme al marito Robertoaveva scelto di usare ago e filo <strong>per</strong> dar forma aquell’idea di borsa che le rimbalzava in testa. Cominciada quell’es<strong>per</strong>imento il <strong>per</strong>corso che neglianni ha fatto di quest’azienda fiorentina una realtàdi fama internazionale, con negozi sparsi in ogniangolo del pianeta e un fatturato col segno piùanche nell’anno nero dell’economia. Ecco comeCarla Braccialini e suo figlio Lorenzo, direttoremarketing e comunicazione, raccontano la loroazienda.Come vi siete mossi <strong>per</strong> uscire dai venti di crisiche nell’ultimo anno hanno soffiato forte?Braccialini combatte la crisi puntando sulla distribuzione:ampliamento in mercati nuovi, con unpresidio comunicativo forte ed un aggiornamentocontinuo di prodotto; non ultimo con a<strong>per</strong>ture dinuovi store in punti strategici come l’aeroporto diFiumicino a Roma.<strong>Un</strong> settore come il vostro si trova a dover farei conti con una competizione feroce e talvoltasleale, fatta di contraffazione. Come ci si reinventa<strong>per</strong> sopravvivere sul mercato?<strong>Il</strong> problema della competizione feroce e della contraffazioneè sempre esistito nel nostro settore mala Braccialini ha nel suo dna degli anticorpi potenti.Siamo abituati ad essere copiati da tanti anni,non c’è bisogno di reinventarsi <strong>per</strong> sopravvivere,ma bensì di fare sempre meglio le cose, con semprepiù entusiasmo ed impegno rispetto ai nostricontraffattori, investendo in ricerca e difendendoCarla Braccialiniil know-how.Qual è la vostra sfida <strong>per</strong> il futuro immediato?Quella di combattere la contrazione dei consumimantenendo vivo l’appeal che in questo momentoesiste sul marchio Braccialini. Sappiamo che inun momento di crisi come questo, <strong>per</strong> chi è davverobravo, si liberano delle chance importanti <strong>per</strong>guadagnare terreno.E’ appena stato inaugurato lo stabilimento diScandicci, come nasce l’idea di un progettotanto particolare?Nasce da un sogno, che è quello di unire l’aspettoestetico, etico e di comunicazione in un progettoin grado di rappresentare la filosofia stessadell’azienda: basso impatto ambientale, qualitàdel lavoro, vivibilità e benessere mentale (improntatoai principi del Feng Shui, l’antica artegeomantica taoista della Cina) con una straordinariasensibilità ai servizi interni allo stabilimento(mensa/salotto, asilo nido, area relax..) ed un forteimpatto visivo che crea un importante elementodi comunicazione con l’esterno. La sede dovevaessere qualcosa di unico, originale che rispecchiasseil mondo Braccialini e le sue borse.ZOOM11L’AZIENDA IN CIFRE<strong>Il</strong> fatturato di Braccialini dal 2000 al 2008 ècresciuto di otto volte, con una media del40 <strong>per</strong> cento annuo, puntando sui proprimarchi e su accordi con maison internazionali.Ha complessivamente 200 dipendentie coinvolge nell’export 40 paesi. Nel2008 Braccialini e la controllata DadorosaSrl (marchio Gherardini) hanno fatturato70 milioni. <strong>Il</strong> core business dell’azienda èrappresentato da borse, piccola pelletteria,cinture e scarpe. I marchi propri sono Braccialini,Tua by Braccialini e quelli in licenzasono Gherardini, Looney Tunes (WarnerBros.), AmazonLife e Vivienne Westwood.ANNO NUOVO SEDE NUOVAProprio poche settimane fa, con una grandefesta, è stata inaugurata la nuova sede diBraccialini a Scandicci. <strong>Il</strong> progetto – nato erealizzato dall’architetto Sandro Cammilli –riproduce uno stabilimento-giardino ispiratoai principi del feng shui, su una su<strong>per</strong>ficiedi 10mila metri quadrati, su due piani, ed èpensato <strong>per</strong> accogliere, assieme al <strong>nuovo</strong>centro logistico di 4mila mq (distante pochichilometri) gli oltre 200 dipendenti. La facciataprincipale è interamente sovrastata daun giardino verticale allestito con piante diedera a pronto effetto, che funzionerà ancheda stabilizzatore termico consentendouna riduzione dei consumi energetici.LA STORIALa storia di Braccialini comincia nel 1954,quando Roberto e Carla Braccialini apronoil primo laboratorio artigianale di borse.Con lei, dopo la scomparsa del marito, giàdagli anni ’80 cominciano a collaborare i figli.Nel 1993 apre la prima boutique a Firenze,nel 2001 il primo negozio monomarca aMilano e Tokyo, nel 2005 il primo in franchisingin terra araba e altri due monomarca aDubai. Nel 2007 viene acquisito Dadorosa,licenziatario di un altro grande marchio fiorentino,Gherardini e nel 2008 viene inauguratoil grande showroom milanese. Nel2009, infine, la nomina di Carla Braccialini aCavaliere del Lavoro.COMPROORO E ARGENTOANCHE MONETE D’OROVALUTIAMO INTERE EREDITA’PAGAMENTO IN CONTANTIALLE MASSIME VALUTAZIONIVetri MaurizioA Firenze in Via Rattazzi, 4/d tel. 055 676888 - lun./ven. 9.00-13.00/15.00-19.30 sab. 9.00-13.00e in Via Scipione Ammirato, 22r tel. 055 663526 - lun./ven. 9.00-13.00 solo mattina1003823CENTRO ASSISTENZA FUNERARIA• Servizi funebri• Cremazioni• Fiori• NecrologiTel. 055.6580040 (diurno e notturno)Via G.Caponsacchi 5/r, Via A.F Doni 41/r Firenze1027252


12 Gennaio 2010usi e costumiLA CURIOSITÀ. In via Baccio da Montelupo c’è uno speciale hotel che ospita solo e soltanto “cose”Anche gli oggetti vanno in albergo<strong>Un</strong> po’ deposito, un po’ libreria, all’occorrenza archivio o semplice ripostiglio:in questo particolare deposito viene stipato tutto quello che in casa non sta più.Per affittare un box si parte da 50 euro (più Iva) al mese <strong>per</strong> due metri quadratiLuca Serranò<strong>Un</strong> albergo silenzioso chenon risente della crisi. <strong>Un</strong>“ricovero” <strong>per</strong> oggetti diqualsiasi forma e dimensione.L’Hotel delle cose, il grandepalazzo giallo che s’affaccia su viaBaccio da Montelupo, è un luogo chenon assomiglia a nessun altro. <strong>Un</strong>alunga serie di box (da 2 a 300 metriquadri) che si trasformano all’occorrenzain garage, librerie, archivie semplici “sgabuzzini”. Ogni localecol suo volto, il suo odore e le suestorie. <strong>Un</strong>a scelta imprenditoriale ches’è dimostrata vincente anche in altreparti d’Italia, e che il gruppo Carcano,attivo nel settore dei trasporti, sembravoglia replicare nella zona di Firenzesud. “Le richieste non mancano”spiega Filippo Fallai, che insieme aMirko Degl’Innocenti porta avantila struttura. “C’è chi trasloca e cercauna sistemazione temporanea <strong>per</strong> leproprie cose e chi ha bisogno di unospazio ulteriore <strong>per</strong> la propria professione”.Poi, continua: “Ci sono icollezionisti e quelli che trasformanoi box in un archivio. Senza dimenticare– conclude – che molti ricorronoai nostri locali <strong>per</strong> puro sentimentalismo,<strong>per</strong> non staccarsi dagli oggetticui sono maggiormente affezionati”.In alcuni casi, ad ogni modo, il valoreemotivo va di pari passo con quelloeconomico. Non mancano autod’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato,tutti protetti da un avanguardisticosistema d’allarme. I prezzivanno da 50 euro mensili più iva (<strong>per</strong>un box di quasi 2 metri quadri) fino araggiungere cifre consistenti <strong>per</strong> i localipiù grandi. Otto metri quadri, <strong>per</strong>esempio, arrivano a costare oltre duecentoeuro al mese. Per i box di oltrecento metri quadri si va fuori listino:“Ma quanto si spende <strong>per</strong> affittare unmagazzino in proprio? - dice FilippoFallai - la nostra carta vincente è proprioquesta. A patto che sia legale inostri locali sono a disposizione <strong>per</strong>qualsiasi attività”. <strong>Un</strong> luogo singolare,l’Hotel delle cose, una sorta dicombinazione tra una deposito e unalbergo vero e proprio, dove gli oggettisi trasformano in ricordi <strong>per</strong>petrandovite e storie passate. A pochimetri dall’ingresso, dopo una breverampa di scale, c’è anche un’esposi-Non mancanoauto d’epocae preziosi oggettid’antiquariato,tutti protetti daun avanguardisticosistema d’allarmeCENTRO SOCIALE SORGANE - CIRCOLO ARCIVia Tagliamento, 2 - 50126 FIRENZE (CAPOLINEA BUS 23a)Ristorante - Pizzeria• ven sab dom dalle 19.30 in poiSERVIZIO RISTORAZIONE• dal lun al ven dalle 12 alle 14.00si organizzano pranzi e cene a tema<strong>per</strong> eventi particolari, compleanni,battesimi, comunioni...menufisso9 euroTUTTI I LUNEDI’ Balli di gruppo - folkloristici dalle ore 21BALLO LISCIOTUTTI I GIOVEDI’ “TANGO ARGENTINO”INGRESSO LIBERO E GRATUITOCON I SEGUENTI INTERPRETI:venerdi’ 8/1 SANTA FE - venerdi’ 15/1 NUOVE EMOZIONIvenerdi’ 22/1 NOVA RES - venerdi’ 29/1 MOULIN ROUGEPer informazioni sulle attivita’ sopraelencate telefonare nel pomeriggiodalle ore 15.00 alle ore 18.00 al n. Tel. 055.6820200INIZIATIVE RIVOLTE ESCLUSIVAMENTE AI SOCI ARCI1047870zione di modernariato (<strong>per</strong>iodo 1920-1980) curata da Giovanni Guerri:“Vorremmo allargare l’offerta - raccontaancora Fallai - magari ospitandovere e proprie botteghe artigianali,sulla scia di quanto s<strong>per</strong>imentato neinostri centri di Bergamo e Brescia.<strong>Il</strong> sogno è accompagnare all’attivitàdi trasloco e deposito quella di opificio,innescando un circolo virtuosoche si contrapponga alla meccanicitàdell’usa e getta”.LA DECISIONEIn viale GuidoniLa scuola occupatadiventa un giardinostato un brutto incendio aÈ mettere la parola fine sullesorti di quell’edificio di vialeGuidoni che da scuola che fu(Caterina De’ Medici) si eratrasformato in rifugio <strong>per</strong> decinee decine di <strong>per</strong>sone, <strong>per</strong> lamaggior parte di origine somala.Dopo quell’episodio (doppio,<strong>per</strong> la verità, <strong>per</strong>ché gli incendisono stati due) si è decisodi correre ai ripari e il sindacoMatteo Renzi ha firmato in locoun’ordinanza che cambia radicalmentela destinazione d’usodi quell’area.Al posto di quellemacerie carbonizzate presto cisarà un giardino. La palazzinanon era infatti recu<strong>per</strong>abile, lefiamme avevano compromessodefinitivamente una situazionegià assai precaria, e così si èscelto di demolirla <strong>per</strong> lasciarespazio a un <strong>nuovo</strong> fazzolettodi verde. Gli occupanti,rimasti senza casa proprio neigiorni del gran freddo, sonostati invece sistemati in altrestrutture. All’avvio dei lavorierano presenti il sindaco MatteoRenzi e gli assessori ai lavoripubblici Massimo Matteie alle politiche sociosanitarieStefania Saccardi. Prima di cominciarecon l’abbattimento èstata avviata un’o<strong>per</strong>azione dipulizia e rimozione dei mobiliche affollavano gli interni dellastruttura. Quattro ditte hannopreso parte a questa impegnativao<strong>per</strong>azione di sgombero:laCoo<strong>per</strong>ativa di Rifredi che si èoccupata della rimozione deimateriali contenuti nella struttura;il Quadrifoglio invece chesi è occupato del conferimentodegli scarti in discarica; la dittaEredi Sabini incaricata di realizzarela chiusura dell’edificioe la ditta Migliorini Piero cheha curato la chiusura in retemetallica delle finestre al pianoterra. <strong>Un</strong>a volta conclusa lafase preliminare di sgomberodelle masserizie sono riprese leo<strong>per</strong>azioni di demolizione e siè dato avvio alla preparazionedel giardino./B.S.


ISTITUTO del1080536SACRO CUORE di FirenzeViale Michelangiolo, 27 - FIRENZEL'ISTITUTO DEL SACRO CUORE, nella sua secolare attività, nella formazione integrale degli allievi dai tre anni fino al coronamentodegli studi su<strong>per</strong>iori (liceo a indirizzo classico, scientifico e linguistico) <strong>per</strong>segue i seguenti obiettivi:• Educare tutta la <strong>per</strong>sona mediante una solida formazione intellettuale, un'attenta coscienza critica e l'abitudine al ragionamentoSensibilizzazione ai valori umani e spirituali.• Risvegliare la capacità di selezionare, ordinare e <strong>per</strong>sonalizzare gli stimoli esterni <strong>per</strong> un giusto orientamento della vita, secondo la propria specificavocazione.• Educare alla libertà, alla coerenza, alla responsabilità.• Aiutare ciascuno a sviluppare la propria originalità• Studio accurato delle lingue straniere a tutti i livelli.Per gli studi su<strong>per</strong>iori conoscenza ed usi dei linguaggi specifici e dell'informatica.Particolare attenzione alle discipline umanistiche, scientifiche edeconomico-giuridiche,• L'ambiente che si apre a tutti gli allievi è sereno e, <strong>per</strong> la sua stessa posizione naturale, assai privilegiato.<strong>Il</strong> Convitto che si apre alle allieve dalla scuola primaria al liceo, in un ambiente sereno e familiare favorisce la formazione<strong>per</strong>sonale in un clima di fraternità e di impegno.ServiziGli allievi usufruiscono delle attrezzature di cui la scuoladispone:laboratorio di informaticalaboratorio di scienze e di fisicalaboratorio linguisticobibliotecheteatropalestrastrumenti audiovisivicampi da gioco a<strong>per</strong>ti anche in ore extrascolasticheservizio di trasporto e di mensaMa soprattutto gli allievi, dai più piccoli della Scuola dell'Infanziaai più grandi del Liceo usufruiscono della splendida posizionedell’Istituto; le loro ricreazioni si svolgono abitualmentenell’ampio parco che si offre ai giochi delle differenti età, senzaalcuna preclusione.ConvittoL'Istituto del Sacro Cuore offre un ambientesereno e familiare che favorisce la formazionespirituale, intellettuale, e <strong>per</strong>sonale di ciascunaragazza. Ogni singola alunna è presa nella suainterezza, con i suoi talenti e le sue difficoltà, ed èguidata alla piena maturazione e crescitanecessarie <strong>per</strong> la costruzione della <strong>per</strong>sona, nelrispetto delle diverse <strong>per</strong>sonalità. Ciascuna èaiutata e sollecitata nel suo impegno scolastico<strong>per</strong>ché possa mettere a frutto tutte le potenzialità.Le religiose che sono accanto alle ragazze nei varimomenti della giornata favoriscono il clima difamiglia così necessario <strong>per</strong> creare e ricreareequilibri in una fascia di età particolarmentedifficile. <strong>Il</strong> convitto è a<strong>per</strong>to alle alunne dellaScuola Primaria, della Scuola Media e del Liceo.PENSIONATOUNIVERSITARIOL' istituto del SacroCuore è lieto di offrirea un piccolo gruppo diuniversitarie unPensionato dove si respiri un'atmosfera difamiglia.È appunto in questo clima che esse potrannostudiare serenamente e raggiungere itraguardi della maturità umana e cristiana.


14 Gennaio 2010FOCUS/1. Secondo le stime siamo terzi in Italia <strong>per</strong> numero di contagiati conclamati e sieropositiviIn città l’Aids colpisce più che maiNessuno la nomina più, eppure la malattia c’è, eccome: a Firenze gliammalati sono 1.159 e i positivi al virus Hiv presupposti sono 2.400.È un’emergenza silenziosa e dunque il test è importantissimo <strong>per</strong>tutti: è gratis e si può fare insieme alle classiche analisi del sangueIL DENTISTA RISPONDEQUESTO MESE GLI IMPIANTI: quando e <strong>per</strong>chè metterliA cura delDott. Giuseppe GarrubbaParlando di impianti le cose da diresono tante. Questo mese vi spiegheròquando e <strong>per</strong>ché è bene ricorrere aquesto tipo di protesi e nei mesisuccessivi il loro impiego.<strong>Un</strong> dentista coscienzioso consigliaal suo paziente il lavoro su impiantidopo aver spiegato bene di cosa sitratta e rilevato la sua motivazione verso questatipologia di protesi. Dopo un accurato studio dellabocca e radiografia del paziente, si valuterà l'osso esi progetterà quanti impianti inserire e dove metterli.Questi lavori danno molti benefici a patto checomunque ci sia uno spessore minimodi osso e il paziente non sia affettoda malattie importanti: grave diabete,gravi insufficienze respiratorie,malattie cardiovascolari rilevantietc...Ciò non <strong>per</strong>ché esso siaparticolarmente complesso o di<strong>per</strong> sé <strong>per</strong>icoloso ma <strong>per</strong>ché alcunemalattie rendono difficile il cicatrizzarsidei tessuti e situazioni precariesconsigliano interventi pur minimicome questi.Tutti gli altri possono sceglierequesta protesi che <strong>per</strong>mette ditornare ad avere una situazioneparagonabile a quella dei propridenti.Spesso mi trovo a parlare conpazienti che si rammaricano di avertrascurato la loro bocca, o che<strong>per</strong> colpa di malattie parodontali(piorrea) si sono ritrovati senza molti o addiritturatutti i denti. Si può tornare ad avere denti fissi edesteticamente naturali che occupano lo stesso spaziodei propri. Oggi questo è possibile <strong>per</strong>ché la tecnicaimplantare ha fatto passi in avanti.Quindi fondamentale è: che ci sianole condizioni <strong>per</strong> poter mettere gliimpianti, affidarsi ad un dentista chetragga soddisfazione dal fare bene ilproprio lavoro e che abbia allespalle un laboratorio odontotecnico(<strong>per</strong> la protesi) che sappia copiarela natura <strong>per</strong> costruire denti nuoviparagonabili ai propri.Salute a tutti.DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30 • 15.00 - 20.00 <strong>Il</strong> sabato 9.00 - 12.30www.curailtuosorriso.it1066430Paola FerriSolo stime, non esistono datiprecisi attraverso i qualiindagare l’incidenza delvirus Hiv sulla popolazionefiorentina o toscana. Eppure le stimeparlano di una Firenze balzataL’INTERVISTAStefano Corso, Lila Toscana“Si combattesu più fronti”revenzione, assistenza, auto-e tutela legale. L’Aids Paiutosi combatte su più fronti, comespiega Stefano Corso, presidentedella Lila (Lega Italiana Lottaall’Aids) Toscana.Quali sono le principali attivitàdella Lila in ambito di prevenzione?Facciamo informazione mirata aseconda delle fasce di età. Nonsi tratta soltanto di fare lezionispecifiche nelle scuole, ma dicoinvolgere anche gli adulti, allaluce dei dati che vedono l’etàmedia dei contagiati in aumento.Al momento stiamo conducendoun progetto <strong>per</strong> fare prevenzionenelle palestre, sui luoghi di lavoro,nei centri di aggregazionegiovanile. Ma non solo: cerchiamodi rendere partecipi i medicidi famiglia, affinché consiglinoai pazienti il test <strong>per</strong> l’Hiv.Quante <strong>per</strong>sone assistete a Firenze?Attualmente sono un’ottantinale <strong>per</strong>sone che seguiamo attraversodiversi tipi di sostegno,dall’accompagnamento in ospedale<strong>per</strong> coloro che hanno problemia spostarsi, all’assistenzadomiciliare, fino ai gruppi diauto-aiuto e alla tutela giuridica.Sono molti, infatti, coloro che<strong>per</strong>dono il lavoro non appenarivelano di essere sieropositivi.E si ritrovano in gravi difficoltàeconomiche, oltre che psicologiche.Basti pensare che l’assegnodi invalidità corrisponde a 250euro, una cifra con cui diventadifficile sopravvivere. Inoltrecapita sempre più spesso che sirivolgano a noi delle coppie miste,formate da un partner sieropositivoe uno sieronegativo, incerca di consulenze.In materia di figli, <strong>per</strong> esempio?Sì, con le nuove terapie e prendendotutte le precauzioni delcaso, il rischio di trasmettere ilvirus al figlio è sceso al di sottodell’1 <strong>per</strong> cento e sono diverse lecoppie che decidono di affrontarlo.Chi scopre precocementedi essere sieropositivo ha dellebuone prospettive di vita, sia intermini di qualità che di durata.Più tardi lo si scopre e più debilitantisaranno le cure. /F.P.saluteimprovvisamente dal quinto al terzoposto in questa amara classifica, con1.159 casi di Aids conclamata (quellisì, documentati) e circa 2.400 sieropositivipresupposti. Cifre checollocano il capoluogo toscano benal di sopra della soglia di incidenzaconsiderata usuale, attestata sull’1<strong>per</strong> mille. Stando a questi dati a Firenzesi su<strong>per</strong>erebbe il 2,7 <strong>per</strong> mille.<strong>Un</strong> universo sommerso quello deicontagiati, sepolto da una coltre dipregiudizi e paure sedimentate neglianni. Dopo l’iniziale ondata mediatica,gli spot da elettroshock, i filmda premio oscar e le iniziative disensibilizzazione, è come se l’Aidsfosse sprofondata nell’abisso in cuigli stessi mass media tendono a relegaretutto ciò che non fa più notizia.Primo dicembre a parte (ovverodurante la giornata mondiale dellalotta all’Aids), se ne parla poco opunto. Sono rimaste le lezioni nellescuole, quelle sì, <strong>per</strong> fare prevenzionetra ragazzi e ragazzini semprepiù precoci e sempre meno avvezziall’uso delle precauzioni (bastipensare che secondo alcune recentistatistiche solo il 40 <strong>per</strong> cento deigiovani tra 15 e 25 anni ne fa uso).Ma forse la prevenzione sbaglia bersaglio,o meglio dovrebbe ampliareil target, <strong>per</strong>ché il maggior numerodei contagiati si colloca nella fasciacompresa tra i 30 e i 45 anni. Esono più del 60 <strong>per</strong> cento coloro chescoprono di essere sieropositivi almomento del ricovero in ospedale,quando ormai l’Aids è conclamata.<strong>Un</strong> ritardo che li costringe a ricorrerea cure più pesanti, con forti ri<strong>per</strong>cussionisulla futura qualità di vita.Nonché sulla spesa sanitaria. In medial’Asl spende 10mila euro l’anno<strong>per</strong> ogni malato di Hiv. E il contolievita ad ogni giro: in Toscana siparla di 100 nuovi casi di Aids conclamataall’anno, che si vanno adaggiungere a quelli già riconosciuti,la cui prospettiva di vita, con lenuove terapie, si è allungata. Ma lacura è tanto più efficace quanto primail virus viene riconosciuto. Daqui il progetto lanciato dal Comunedi Firenze, in collaborazione con laAsl 10 e la Lila Toscana, chiamato“Hiv-Aids, una malattia dimenticata”.La prima parte dell’iniziativa,quella che prevede una campagna diinformazione a tappeto tra scuole,presidi Asl, autobus e via dicendo,è già partita. Obiettivo quello dispingere coloro che si accingono afare normali analisi del sangue adeffettuare, gratuitamente, anche iltest <strong>per</strong> l’Hiv. “Lo scopo è quello diarrivare a 10mila test, in modo dacapire la reale incidenza del virussulla popolazione fiorentina – spiegal’assessore alle politiche sociali epresidente della Società della SaluteStefania Saccardi – e la novità staproprio nel coinvolgere la cosiddettapopolazione normale, non soltantole categorie a rischio, in modo daavere un dato reale e non soltantostime basate su dati parziali”.


saluteFOCUS/2. La struttura, unica nel suo genere, è dedicata alle <strong>per</strong>sone più fragili che hanno contratto il virusMa a Casa Vittoria la vita continuaFrancesca Puliti15Casa Vittoria si trova lungoi viali di circonvallazione,luogo di passaggio<strong>per</strong> molti, ma in cui raramenteci si ferma a lungo. Gli automobilistici passano davanti tutti igiorni, augurandosi di arrivare il piùin fretta possibile a destinazione, oalmeno al semaforo successivo, senzaguardarsi troppo intorno. CasaVittoria – unica struttura del generein Toscana convenzionata con laAsl - è una palazzina dedicata aimalati di Aids più fragili. Quelli chenon hanno alle spalle una famigliain grado di sostenere le cure, quelliche hanno <strong>per</strong>so il lavoro e nonhanno un posto dove andare, quelliche sono stati gettati nello sconfortodalla sco<strong>per</strong>ta della malattia quandoera già in stato avanzato. Qui i volontaridella Caritas, loro sì, si fermanoa lungo, ci passano le giornatee ricostruiscono una sorta di famigliaallargata. La vita si svolge comein una vera e propria casa, i ritmi,segnati dalle terapie, dalle riabilitazioni,dai riposi forzati, cercano diassomigliare il più possibile a quellidi una famiglia normale. E’ una piccolacomunità, 12 i posti letto, dicui 7 convenzionati con l’Asl 10 egli altri a carico della Caritas. Quiarrivano i casi più gravi, “ma solouna <strong>per</strong>sona al momento è costrettaa letto – racconta la dottoressa LuisaSanvito, responsabile della struttura– mentre gli altri possono svolgereattività normali, seppur con qualchedifficoltà”. E così si cerca di riportarlialla vita, quella vita in cui hanno<strong>per</strong>so la fiducia. Attraverso giteall’a<strong>per</strong>to, piccoli lavoretti, attivitàriabilitative. “Al centro del progettoc’è la <strong>per</strong>sona nel suo complesso– continua la dottoressa Sanvito– non si tratta soltanto di terapiefarmaceutiche, ma di un <strong>per</strong>corso<strong>per</strong>sonalizzato, basato soprattuttosulla relazione umana che si viene acreare”. Da quando ha a<strong>per</strong>to, ventianni fa, Casa Vittoria ha accolto 119<strong>per</strong>sone, 94 uomini e 25 donne, ene ha accompagnate alla morte 62.È una piccola comunità convenzionatacon la Asl, una sorta di famiglia allargatache accoglie chi ha bisogno d’aiuto nellalotta quotidiana contro questa patologiaSolo negli ultimi 12 mesi la “famiglia”ha <strong>per</strong>so tre pezzi, due giovanisulla trentina e un uomo di circa 60anni. Già, <strong>per</strong>ché i malati che arrivanoultimamente sono in gran partesulla sessantina, un dato che emergeanche dalle statistiche e che gettauna luce diversa sulla diffusionedella malattia. “Non esistono categoriea rischio, ma comportamentia rischio – sottolinea la dottoressa– la <strong>per</strong>cezione del rischio si è abbassata”.I casi meno gravi (<strong>per</strong>sonesieropositive, ma non in Aids conclamata)vengono ospitati invece aCasa Helios, un’altra struttura gestitadalla Caritas. Anche qui si respirail clima di una comunità, in cuiognuno tenta di sconfiggere i propridemoni, quelli di un marchio, diun’esclusione sociale, ricominciareda capo. Non è facile, ma a voltesuccede. “<strong>Un</strong>o di loro si è sposatoproprio pochi giorni fa”, raccontala Sanvito. E i suoi occhi velati daun po’ di commozione sono più checomprensibili.L’OPINIONE. Luisa Sanvito, Consulta nazionale lotta Aids“I pregiudizi sonoaumentati nel tempo”embro della Consulta na-<strong>per</strong> la lotta all’Aids,MzionaleLuisa Sanvito presiede al Coordinamentoitaliano delle casealloggio <strong>per</strong> chi soffre di questasindrome.Dottoressa, che condizione vivono,socialmente parlando, isieropositivi e i malati di Aids?Soffrono di una ghettizzazionesempre più marcata, purtroppo.Continuiamo a dividere i malatiin buoni e cattivi, a segnare questiultimi con un marchio che è difficilecancellare. Basti pensare chequesta discriminazione li segueanche post mortem. A causa diuna legge vecchissima ormai senzapiù senso, coloro che muoionodi Aids non possono essere esposti,né tantomeno vestiti come sideve. Ad amici e parenti vienenegato anche il piccolo confortodi accomiatarsi in maniera menotraumatica dal defunto.Crede che i pregiudizi siano aumentatinel tempo?Sì, a causa della crescitadell’ignoranza. C’è stata unarimozione collettiva del problema,ma nascondere la malattia èancora più <strong>per</strong>icoloso. Lo dimostranoi dati, che parlano di unaumento dei contagiati e di uncambiamento anche nelle modalitàdi trasmissione.In che senso?E’ aumentata l’età media deicontagiati, in Toscana si aggiraattorno ai 40 anni. Per quel cheriguarda il contagio è nettamentediminuita la <strong>per</strong>centuale dellatrasmissione tramite siringa, legataalla tossicodipendenza (passatadal 69 <strong>per</strong> cento del 1988all’odierno 8,6 <strong>per</strong> cento), mentrel’infezione <strong>per</strong> via sessuale èsalita dal 13,3 <strong>per</strong> cento dei primitempi al 73 <strong>per</strong> cento. Inoltre sistima che in Italia, sul totale deisieropositivi, un quarto sia ignarodi esserlo.Le terapie si sono evolute? Aquando il vaccino?Le terapie hanno fatto passi dagigante, ma dall’Aids non si guarisce.E non credo che ci sia l’interesseeconomico ad elaborare ilvaccino: le case farmaceutiche siarricchiscono sui costosi farmacisomministrati a sieropositivi emalati conclamati. /F.P1062890


16 Gennaio 2010PALLONE/1. <strong>Un</strong>a nuova tendenza sui campetti di casa nostra: sempre più “fischetti” da tutto il mondoSe l’arbitro viene da (molto) lontanonesi e rumeni intenti a far rispettare le regole di gioco acalciatori di ogni età e categoria. “Sì, tra i nostri arbitri cisono molti stranieri, provenienti da ogni parte del mondo:la maggior parte dall’Africa, a partire da Camerun, Senegale Burundi, ma anche da Albania e Romania o da Francia eSpagna”, conferma Paolo Tepsich, presidente della sezionefiorentina dell’Aia, l’associazione italiana arbitri. Sonocirca una ventina, ogni anno, i fischietti stranieri in attivitàin città, sui 395 tra arbitri e assistenti affiliati all’Aia di Firenze,una delle più grandi a livello nazionale (“ma invitotutti i ragazzi e le ragazze a provare a diventare direttori digara, a fare quest’es<strong>per</strong>ienza nuova che li può molto arricchire:<strong>per</strong> partecipare al corso servono solo tanta passionee un’età di almeno 15 anni”, aggiunge Tepsich): un numerocostante da un po’ di tempo a questa parte, dovuto a un’alta“mobilità” tra chi viene e chi va. “Anche all’ultimo corso, su37 partecipanti, tre o quattro non erano italiani – racconta ilpresidente della sezione fiorentina dell’Aia – molti di lorosono studenti universitari che, durante il <strong>per</strong>iodo di <strong>per</strong>manenzada noi, un po’ <strong>per</strong> la passione <strong>per</strong> il calcio, un po’ <strong>per</strong>chéspinti dal rimborso che offriamo, decidono di diventarearbitri. Ma ci sono anche gli studenti Erasmus e i fissi”. Sequesti sono dunque i motivi che spingono ad avvicinarsi almondo dei fischietti, al resto ci pensa il passaparola: duechiacchiere con il compagno di studi, magari connazionale,ed ecco che un altro aspirante arbitro bussa alla porta diTepsich. “E poi qui si integrano bene con gli altri, <strong>per</strong> lorodiventa una sorta di seconda famiglia”, rivela. <strong>Il</strong> segreto,quindi, è presto svelato. Ma come si comportano una voltasui campi da gioco? “Possono avere un po’ di difficoltà conArrivano da Paesiafricani come Camerune Senegal, ma non solo.Molti sono studenti,che una volta qui siavvicinano a questomondo <strong>per</strong> passione erimborsi. “Razzismo neiloro confronti? No,c’è più maturitàa livello dilettantisticoche professionistico”Matteo FranciniSe è cosa risaputa che tanti giovanistranieri, a partire dagli africani,vengano in Italia con il sogno didiventare famosi calciatori emulandole gesta dei vari Weah ed Eto’o, menonoto è invece il fatto che molti di loro, unavolta arrivati qui, decidano di “armarsi” dicasacca nera e fischietto e calcare i campinon <strong>per</strong> segnare o evitare gol, bensì <strong>per</strong> segnalarefuorigioco e tirare fuori cartellini.Questo, almeno, è quanto succede a Firenze,da sempre fucina di grandi arbitri, daGino Menicucci ai più “recenti” Rocchi ePierpaoli, passando <strong>per</strong> Cristina Cini, primaassistente donna nel calcio professionisticoitaliano. Sarà forse <strong>per</strong> quest’aria da grandifischietti che si respira in città (e che haportato, ai tempi di Menicucci, al record disette fiorentini ad arbitrare contemporaneamente,la stessa domenica, altrettante partitedi serie A), fatto sta che, una volta qui,anche i giovani venuti da fuori decidono ditentare la carriera arbitrale. Così, capita chenei campetti di tutta la provincia e non solosi vedano camerunensi e senegalesi, alba-C’è anche chi continua questacarriera una volta tornatonel proprio Paese d’originesocietàla lingua, ma atleticamente sono davvero forti, soprattuttogli africani – dice il presidente dell’Aia fiorentina – c’è chiè arrivato a dirigere partire a livello regionale, di Prima categoriao di C1 di calcio a cinque. E c’è anche chi continuauna volta tornato nel proprio Paese”. E se qualcuno pensache il fatto di essere straniero, e magari di pelle nera, possasottoporre l’arbitro di turno (figura spesso già non troppoamata da calciatori e spettatori) a un rischio eccessivo diinsulti, anche di stampo razzista, questo qualcuno si sbaglia– fortunatamente – di grosso. “In tanti anni c’è stato solo uncaso clamoroso di offese razziste a un direttore di gara, acui sono seguite tutta una serie di scuse anche a livello istituzionale– conclude Tepsich – <strong>per</strong> il resto non ci sono maistati problemi: <strong>per</strong> fortuna, si dimostra più maturità a livellodilettantistico che professionistico”. Forse, negli stadi di serieA, qualcuno dovrebbe prendere esempio.1012618A SAN VALENTINO!!SE VUOI IL SOLITO FIORENON VENIRE DA NOI.....di Rolando SusiniCi trovi in Via di Mantignano, 9L (Mantignano) - FirenzeTel. e Fax 055.7875340Cell. 338.7026872 - 333.6611630e-mail: rolando.susini@fastwebnet.itScuola"l'eleganza deimovimenti...la leggerezza dellospirito...tutto questoè....danza...."Claudia Morandiniballerina professionista internazionaleAccademica di Danzadiretta da Laura Checcucci LisiCORSI DI:• DANZA CLASSICA• DANZA MODERNA• GINNASTICASTRETCHINGE TONOVia Scipione Ammirato, 96FIRENZETel. 055 6236044www.danzafirenze.it email: scuola@danzafirenze.it


società 17PALLONE/2. Tanti, e in continuo aumento, gli immigrati presenti nelle formazioni giovanili toscane<strong>Un</strong>o straniero <strong>per</strong> compagno di squadraDai pulcini agli juniores, ormai non c’è compagine che, a Firenzee dintorni, non abbia tra le sue fila marocchini o albanesi, rumenio <strong>per</strong>uviani. E così i baby calciatori imparano l’integrazioneIvo Gagliardi<strong>Un</strong> rumeno in porta, un marocchino e un<strong>per</strong>uviano fianco a fianco a centrocampo,un albanese come centravanti. Non stiamoparlando di una selezione “resto del mondo”,di quelle che giocano nei vari tornei di beneficenza,ma di come potrebbe facilmente presentarsiuna qualsiasi squadra giovanile fiorentina. Se infattiin serie A, tanto <strong>per</strong> fare l’esempio più noto, l’Inter èda molti considerata un’eccezione (essendo Internazionaledi fatto, oltre che di nome), pur non arrivandoa una <strong>per</strong>centuale così alta di stranieri in formazione– anche se qualche caso “estremo” non manca e nonè mancato – nelle baby squadre di casa nostra, daipulcini agli juniores, gli stranieri non sono più unararità. Anzi. Certo, non si tratta di campioni strapagatifatti arrivare da ogni angolo del mondo, ma di bambinie ragazzi che l’universale (o quasi) passione <strong>per</strong>il calcio unisce nella stessa formazione, su ogni campettodi centro città e <strong>per</strong>iferia. Dove - e chi conoscel’universo del pallone giovanile lo sa bene - la multietnicitàè ormai una realtà, e l’integrazione non unachimera impossibile da raggiungere, ma un qualcosadi concreto costruito allenamento dopo allenamento,partita dopo partita. I numeri parlano chiaro: in Toscana,il settore giovanile e scolastico della Figc (laFederazione italiana gioco calcio), quello <strong>per</strong> intendersiche comprende bambini e ragazzi dai primi calciagli juniores, conta 43.655 tesserati (a Firenze sono10.541). Di questi, 2.651 sono stranieri, una gran partedei quali (2.160) extracomunitari. “E il loro numeroè in continuo aumento – spiega Antonio Torelli, segretariodella delegazione provinciale fiorentina – spessoinfatti si verifica quasi una ‘corsa allo straniero’ daparte delle società, e in qualche caso abbiamo dovutobloccare i tesseramenti <strong>per</strong> mancanza di documenti o<strong>per</strong> situazioni irregolari. Ma il loro è un inserimentotranquillo nelle squadre, non ci sono grossi problemidi integrazione”. Per quanto poi riguarda le nazionalitàpiù rappresentate sui nostri campetti da calcio, sonodue gli elementi da tenere in considerazione: le comunitàpiù numerose e la loro “cultura” calcistica. Così,a farla da padrone sono i giovani albanesi (ben 1.009tesserati in Toscana), seguiti da marocchini (392) erumeni (368). Comunità da anni presenti nella nostraregione, e la cui passione <strong>per</strong> il pallone spinge bambinie ragazzi a tesserarsi nel club più vicino a casa,proprio come i giovani “autoctoni”. “Queste sono dasempre le tre nazioni più rappresentate – continua Torelli– ma sono tanti i Paesi presenti”. Per fare qualcheesempio, i tesserati <strong>per</strong>uviani sono 82, i macedoni 50,i polacchi 38 e i filippini 21. E ancora: 23 brasiliani,22 indiani, 40 ucraini e 48 senegalesi. Non mancanonemmeno i rappresentanti di Cina (11), Usa (10) eGiappone (1), anche se la minore popolarità del calcioin quei Paesi fa sì che, una volta in Italia, siano menocoloro che decidano di darsi al pallone. Ma, quali chesiano le nazioni più rappresentate, la strada è ormaitracciata: oltre che a stoppare la palla e a tirare in porta,nelle società di casa nostra si impara anche altro.Come a stare tutti insieme.930736


18 Gennaio 2010CONTI IN TASCA. Per pranzare fuori un solo ticket spesso non è più sufficienteeconomiaQuel buono pasto che non basta maiSimele KruklidisSe c’è una cosa che proprionon va giù quandosi resta a pranzo fuoriè trovarsi di fronte a unconto salato. Ecco <strong>per</strong>ché in genereogni bravo fiorentino, dopolunghi anni di es<strong>per</strong>ienza, arrivaa formulare una lista di locali eristoranti “affidabili”, in cui mangiarbene ma ad un prezzo modi-VADEMECUMI consigli anti-truffaVia ai saldi,ecco le regolei risiamo, eccoli che torna-I saldi, evento da sem-Cno.pre atteso e che in tempi di crisicome questo profuma più chemai di buono, sono tornati. Levendite promozionali sono ricominciatee allora vale la penadi ricordare quella serie di accorgimentiche le associazionidi consumatori ci ripetono ognianno e che <strong>per</strong>mettono di fareacquisti in tutta serenità. <strong>Il</strong> regolamentoprevede che possonoessere messe a saldo “tuttele merci a carattere stagionaleo di moda, suscettibili di notevoledeprezzamento se nonvengono vendute entro un certo<strong>per</strong>iodo. Le merci a saldo devonoessere separate dalle mercinon a saldo”. Le regole <strong>per</strong> levendite a saldo sono quelle disempre: le merci scontate dovrannoindicare il prezzo pieno,la <strong>per</strong>centuale di sconto e ilprezzo finale e si applicano lenorme del codice civile e correlateche prevedono l’obbligodella sostituzione di mercidifettate e la garanzia. Non èquindi ammissibile la dicitura“non si cambia la merce a saldo”se non riferita ai casi in cuiquesta facoltà spetta comunqueall’esercente (cioè nei casi incui il cambio è determinato daripensamenti di chi compra enon da difetti del prodotto: adesempio se è stata sbagliatala taglia oppure se si cambiasemplicemente idea). Devonoessere accettati i pagamenticon carte di credito, bancomate mezzi simili negli eserciziche li accettano normalmente,e dunque non è ammissibilela dicitura: “sulle merci a saldonon viene accettata la cartadi credito” e simili. La violazioneda parte degli esercenticommerciali di tale normativacomporta sanzioni da 500 a3.000 euro. D’altro canto, <strong>per</strong>chi compra, è indispensabile ècomunque conservare lo scontrinofiscale, vero lasciapassare<strong>per</strong> esercitare i propri diritti diacquirente./B.S.co. Fino a qualche tempo fa, unvalido alleato di questa strategiaera il famoso buono pasto degliimpiegati che forniva co<strong>per</strong>turaeconomica <strong>per</strong> un pranzo ricco eabbondante. Naturalmente, conil caro vita degli ultimi anni, anchesu questo fronte le cose sonocambiate: così, <strong>per</strong> farla breve,quel pasto completo che sapevasaziarci nella pausa dal lavoro siè presto trasformato in panino ebottiglietta d’acqua o, in alternativa,in primo piatto seguito dalcaffè. Consumare un pasto velocevuol dire infatti spendere intornoai 5 euro, mentre un pranzopiù consistente si aggira intornoai 10 o poco più. In base a recentistudi effettuati dall’Adoc,l’associazione a difesa ed orientamentodei consumatori, è infattiemerso che oggi il valore deiticket, circa 5,29 euro, non è neppurelontanamente equiparabileal costo della vita. Tale adeguamentoè invece avvenuto in altripaesi europei, tanto che la Spagnacon i suoi buoni pasto da 9Per evitare spese di troppo tornano in voga vecchie abitudini, come quella di portarsi ilcestino da casa con dentro le “provviste” <strong>per</strong> la giornata, mentre sulla rete aumentano isiti che offrono guide ai locali fiorentini dove si spende meno. Ecco le idee più ingegnose987731euro l’uno su<strong>per</strong>a il Bel Paese del70 <strong>per</strong> cento. Anche a Firenze lasituazione non è rosea, soprattutto<strong>per</strong> chi lavora in centro e nonha la disponibilità di mangiare amensa: se non si tiene d’occhio ilprezzo del menu si corre infattiil rischio di “sprecare” i buoni,dato che ne servono almeno duea coprire la spesa di un unicopasto. Per questa ragione non hatardato ad arrivare in tavola unsano ed economico rimedio anticrisi:il buon vecchio cestino dapranzo riempito a casa con cura ededizione. Quanto ai ticket che siaccumulano nel portafogli, unasoluzione a molti gradita è usarli<strong>per</strong> fare la spesa. Nella maggiorparte dei su<strong>per</strong>mercati e mercaticittadini, è possibile effettuarequalsiasi acquisto con questaforma alternativa di pagamento.Per quelli che invece non voglionorinunciare al piacere delpranzo fuori, anche dal web sonoarrivati interessanti aiuti: bastadigitare le parole chiave <strong>per</strong> trovaresiti internet ad hoc, che siimpegnano giorno dopo giornoin una scrupolosa valutazionedel rapporto qualità/prezzo neiristoranti e nei locali fiorentinipiù famosi. <strong>Un</strong>’ulteriore tattica<strong>per</strong> trovare la soluzione più adattaalle proprie esigenze, evitandoinutili sprechi di buoni, pazienzae denaro. Quando si tratta di risparmio,a pranzo o a cena, tuttofa brodo.


P a l a z z oMedici Riccardiuna meraviglia ritrovata con il suo con il <strong>nuovo</strong> <strong>per</strong>corso musealePalazzo Medici RiccardiVia Cavour, 3Firenzewww.palazzo-medici.itOrario di a<strong>per</strong>tura:Tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00escluso il mercolediBiglietteria 055 2760340


20 Gennaio 2010Tre alloggi su cinque senza un regolarecontratto di locazione, residenze dicomodo e <strong>per</strong>messi ztl falsi. Aumentanoi controlli “<strong>per</strong> ristabilire la legalità comeprincipio di convivenza civile”Francesca PulitiSettanta indagini in due mesi, 27 contratti di affitto in nero rilevati e sanzioni<strong>per</strong> 131mila euro. “Non si tratta di un’o<strong>per</strong>azione spot – afferma l’assessorealla casa Claudio Fantoni – intensificheremo i controlli grazie allacollaborazione con la Guardia di Finanza e all’incremento dell’organicodel nucleo di polizia tributaria”. <strong>Il</strong> baritono di Palazzo Vecchio fa la voce grossacon gli evasori e presenta i risultati dei primi mesi di attività dell’Osservatorio sullacasa, costituito con l’obiettivo di realizzare una banca dati utile all’individuazionedegli affitti in nero. E non solo: le violazioni riscontrate dagli agenti della poliziamunicipale sono le più diverse, dall’abuso edilizio (65 irregolarità rilevate nell’arcodel 2009), all’evasione della Tia (a quota 105), fino alle residenze di comodoottenute solo <strong>per</strong> avere il <strong>per</strong>messo di circolare con l’auto nel centro storico (32 icasi sco<strong>per</strong>ti). Con tre case su 5, tra quelle controllate, senza regolare contratto dilocazione, quella degli affitti in nero rimane comunque la piaga più difficile daestirpare.Assessore, come intende procedere riguardo alla questione affitti?Innanzitutto vorrei chiarire che al momento non abbiamo dati statistici in proposito.L’attività dell’Osservatorio sulla casa si basa sull’incrocio delle banche dati di catasto,Ici, anagrafe e patrimonio, a cui ben presto si aggiungerà quella dell’Agenziadelle Entrate. Questa attività produce dati su cui o<strong>per</strong>are indagini e a partire daquesti abbiamo deciso di intensificare i controlli. Non solo <strong>per</strong> recu<strong>per</strong>are l’evasionefiscale, ma <strong>per</strong> contrastare un fenomeno dalle forti ricadute sociali. Gli affitti inClaudio FantonipoliticaPALAZZO VECCHIO/1. L’assessore alla casa Claudio Fantoni dichiara guerra all’evasione“Affitti in nero, ora si fa sul serio”onclusa la campagna <strong>per</strong> le primarie e lasciato alle spal-qualche strascico di polemica su un’affluenza nonCletroppo entusiasmante (115mila i toscani alle urne, ovvero40mila in meno rispetto all’ultima consultazione del genere),la squadra dei candidati al consiglio regionale è prontaa scendere in campo. Sette i seggi pronti ad accogliere i futuriconsiglieri del Pd eletti nella circoscrizione fiorentina.Ed ecco i “magnifici sette” che hanno incassato il maggiornumero di preferenze. In ordine di arrivo si classifica primoVittorio Bugli con 3.678 voti, ex diessino residente a Empoli,di cui è stato sindaco <strong>per</strong> due mandati. Dietro di lui tre exmargheritini, Gianluca Parrini (3.238 schede <strong>per</strong> lui), PaoloBambagioni (2.990), presidente della Mukki con un passatoda sindaco di Signa, e Nicola Danti (2.830), consigliere regionaledal 2007. Alla quinta posizione un volto ben noto aFirenze, l’ex assessore a sport e cultura Eugenio Giani, ovveroil campione di preferenze alle ultime elezioni comunali,titolare al momento della poltrona di presidente del Consiglioin Palazzo Vecchio. Si classifica sesta l’unica donna riuscitaa spuntarla: è Alessia Ballini, assessore provinciale anero contribuiscono a tenere alti quelliregolari e privano chi accetta il compromessodi una serie di diritti civili. <strong>Il</strong> nostroobiettivo dunque non è sanzionare<strong>per</strong> sanzionare, ma ristabilire la legalitàcome principio di convivenza civile.A proposito di legalità, come la mettiamocon le numerose occupazioniabusive?Ribadisco che la strada da <strong>per</strong>correreè una soltanto, quella della legalità.Come amministrazione cittadina abbiamoil dovere, anche morale, di daredelle risposte all’emergenza abitativa.Ma lo faremo – e lo stiamo già facendo– aumentando lo stock degli alloggi diedilizia residenziale pubblica e accelerandole procedure di assegnazione. Intal senso va la decisione di effettuarel’assegnazione tramite planimetria,che consente un notevole risparmio ditempo. Stiamo consegnando decine edecine di appartamenti, via via che siconcludono i lavori di manutenzione.E il famoso fondo di garanzia a caricodel Comune <strong>per</strong> le 100 giovanicoppie impossibilitate ad accendereun mutuo, che compariva tra i 100punti di Renzi, che fine ha fatto?La giunta ha già deliberato in propositolo scorso ottobre, si tratta adesso solamentedi aspettare che le pratiche burocratichefacciano il loro corso. <strong>Il</strong> bandodovrebbe uscire proprio nelle prossimesettimane.OBIETTIVO REGIONALI. È stato Bugli a incassare il maggior numero di preferenze alle primarie. Per Sel prima la PetragliaPronta la squadra del Pd. Ecco chi sono i “magnifici sette”sport, pari opportunità, gemellaggi e coo<strong>per</strong>azione internazionale,due mandati da primo cittadino di San Piero a Sievealle spalle. Settima posizione <strong>per</strong> Simone Naldoni, segretarioprovinciale del Pd nonché assessore ai servizi socialia Scandicci e presidente della Società della salute dell’areanord-ovest. Sul fronte Sinistra ecologia e libertà, l’unico altropartito che aveva accettato la sfida-primarie, ad arrivaredavanti a tutti è invece stata Alessia Petraglia. Quasi doppiatoil secondo in classifica, Maurizio De Santis. E adessocomincia la corsa vera, obiettivo le elezioni di marzo. /F.P.962983Vendita direttaalla cantinaconsegne sabato8:00 - 12:00giorni feriali telefono328 851 0039055 8555040consegne11:30 - 12:0016:30 - 17:00Rosso e bianco leggero 12°<strong>per</strong> famigliaIgt toscano 2007 13°Chianti classico DOCGconfezionipratiche ed economichebottiglie, fiaschibag in boxViticultore Roberto Pandolfini9 Via di Tizzano,bivio provinciale Grassina <strong>per</strong> Capannuccia, al cartello Greve 100 metri a sinistra1077524


politicaPALAZZO VECCHIO/2. Giovanni Galli, capogruppo Pdl in Comune“Non mollo l’opposizione.E ora voglio vedere i fatti”Francesca PulitiMolla, non molla, resiste. Sono circolatesu tutti i giornali le voci che davanoGiovanni Galli prossimo alla rotturacon il Pdl. Sarebbe stato il terzo candidatoa sindaco del centrodestra ad abbandonareil Salone dei Dugento dopo la sconfitta elettorale.E invece no, l’ex portierone viola non ha nessunaintenzione di arrendersi. Resta al suo posto eresta con il Pdl. Anche se nel frattempo ha presonuovamente possesso di un’altra poltrona, quelladegli studi Mediaset, dove è tornato a fare l’opinionistadi calcio. Pentito della discesa nell’agonepolitico forse? “Assolutamente no – afferma Galli– sono una <strong>per</strong>sona a cui piace conoscere le cose,affrontarle di <strong>per</strong>sona. Quella in Palazzo Vecchio èun’es<strong>per</strong>ienza che mi arricchisce moltissimo”.Da outsider della politica che era, come ha vissutoquesti primi mesi in Consiglio comunale?In questo <strong>per</strong>iodo ho cercato di capire come funzionala macchina pubblica e devo ammettere che se <strong>per</strong> certiaspetti sono rimasto positivamente colpito, altri mi hannolasciato <strong>per</strong>plesso.A cosa si riferisce?Sono rimasto deluso dal fatto che di fronte alle esigenzeconcrete dei cittadini, spesso in Consiglio comunale ladiscussione scivoli sul piano ideologico, come se fossimosempre in campagna elettorale. E’ l’aspetto prettamentepolitico che mi ha fatto sorgere alcuni dubbi sulruolo che rivesto in Consiglio. Riflessioni che ho fatto avoce alta e sono state travisate dalla stampa.Riguardo a un suo possibile abbandono del gruppodel Pdl?Esattamente. Ma non ho mai detto questo, ho soltantoespresso il mio imbarazzo <strong>per</strong> alcune situazioni che sierano venute a creare. Ad esempio mi è sembrato assurdoche il Consiglio abbia bocciato la mozione di OrnellaDe Zordo che chiedeva di fermare il taglio deglialberi nell’area degli ex Macelli, dove sarebbe dovutanascere la stazione dell’Alta Velocità, dal momento cheera stato deciso che la stazione non sarebbe più statacostruita là.A proposito di Tav, come pensa che sia stata gestitala vicenda?Da parte del sindaco e della maggioranza con poca chiarezza.Al di là della comunicazione del sindaco non c’èniente a livello progettuale, non ci sono atti ufficiali daimpugnare. La collocazione della stazione è stata rimessain discussione mille volte, senza che si procedesse aGiovanni Gallimettere niente <strong>per</strong> iscritto. Ma credo che la gente sia ingrado di accorgersene, non penso che si faccia ubriacaredalla pedonalizzazione di piazza Duomo. <strong>Un</strong>’o<strong>per</strong>azionemeritevole, ma gestita in modo discutibile.In che senso?La chiusura di piazza Duomo al traffico implicava l’interoriassetto della viabilità urbana. Invece non c’è statanessuna pianificazione e il caos nelle strade cittadine lodimostra. Renzi ha un sacco di belle idee, ma ogni tantoè costretto a scontrarsi con la realtà. Come nel casodella Cittadella viola. Finora il sindaco ha venduto “ariafritta”, ha deciso cosa fare in un’area che non è sua e sucui pendono, oltre a un’inchiesta giudiziaria, una seriedi progetti ben diversi.Pensa che Firenze riuscirà a presentarsi all’appuntamentodegli Europei del 2016 con lo stadio <strong>nuovo</strong>?Credo che sia più facile ristrutturare il Franchi che averelo stadio <strong>nuovo</strong> pronto <strong>per</strong> allora. La prima scadenza,infatti, è fissata <strong>per</strong> il 10 febbraio, data entro la qualepresentare la candidatura con annesso il progetto dellanuova struttura. <strong>Il</strong> che significa che <strong>per</strong> allora tutti i problemilegati Castello dovrebbero essere stati risolti. Lapartita del <strong>nuovo</strong> stadio è una grande opportunità, mapuò rivelarsi un <strong>per</strong>icoloso boomerang.PALAZZO VECCHIO/3. Mario Razzanelli, consigliere del Carroccio“Tra me e la Lega Norduno sposalizio alla pari”ha fatto un ingressoNtrionfale dal portone principale,eppure ci è arrivata lo stessonel palazzo del potere, la LegaNord. Ce l’ha portata Mario Razzanelli,a pochi mesi dalle elezioniamministrative che lo avevanovisto guadagnarsi nuovamenteuno scranno grazie alla lista civicaFirenze C’è. C’è stato un(breve) momento, durante la lungamarcia verso le scorse amministrative,in cui Razzanelli erasembrato un plausibile candidato<strong>per</strong> il centrodestra. Abbastanza“civico” da poter essere apprezzatoanche dagli elettori del Pdle forte di un referendum (quellosulla tramvia, ma non ci sarebbeneanche bisogno di ricordarlo)che aveva smosso gli equilibricittadini. Ma il matrimonio non èandato in porto. A sposare la causadi Mario (o viceversa) è statainvece la Lega, qualche tempodopo. A novembre il cambio ditarga e nome del gruppo e la “discesadella Lega oltre gli Appennini”.Come ha spiegato questo passaggioai suoi elettori?Dopo il successo della lista civica,dovevo trovare una “casa”,un appoggio politico a livellonazionale. La Lega Nord è statol’unico partito che abbia appoggiatofin dall’inizio la mia battagliacontro la tramvia, mentre Anosteggiava il referendum e ForzaItalia si è limitato a concedere lalibera scelta ai suoi elettori. Nonsolo, la Lega è un partito vicinoai problemi concreti della gente.Che poi può condividere o menociò che propone, ma sicuramentecapisce quello a cui si riferisce.In questo senso posso dire di essereleghista da sempre, <strong>per</strong>chémi sono sempre occupato deiproblemi concreti della gente.Quindi la sua linea politica noncambia?Mario Razzanelli21Assolutamente no, <strong>per</strong>ché il mioprogramma si identifica in quellodella Lega, anche nello spirito.Tant’è vero che ho ricevuto piùcongratulazioni <strong>per</strong> questo “matrimonio”che <strong>per</strong> la vittoria delreferendum sulla tramvia.Allora <strong>per</strong>ché non l’ha fattoprima delle amministrative?Avevo cominciato un <strong>per</strong>corsocon un altro partito, l’Udc, mami sono scontrato con gerarchiee veti. Tra cui, quello più eclatante,l’appoggio prima proclamatoe poi ritirato alla mia lista civicaalle amministrative di giugno. Lamia candidatura stonava <strong>per</strong>chénon mi prestavo all’accordo conil Pd, che il partito voleva s<strong>per</strong>imentarea Firenze.I rumors la accreditano comecandidato alle prossime regionali…Non ho mai fatto nessuna richiestain tal senso alla Lega, si trattadi uno “sposalizio” alla pari, fatto<strong>per</strong> convinzione e non in base allerispettive doti. Ma se arrivasse laproposta lo farei sicuramente.Con l’intenzione di far crescerequesto movimento. <strong>Un</strong>a cosa ècerta, adesso non devo più guardarmidai colpi bassi e dalle coltellatealla schiena. /F.P.http://www.lalocandina.it1037635BOUTIQUE E TOILETTE PER CANI E GATTIMANGIMI DI ALTA QUALITA’La Giustasoluzione <strong>per</strong>il lavoro chestai cercando848.80.88.68<strong>per</strong> la tua pubblicitàTANTE IDEE REGALO PER I VOSTRI AMICIA QUATTRO ZAMPESCODINZOLANDO PET SHOP TAVARNUZZESERVIZIO A DOMICILIOVia Montebuoni, 207 Tavarnuzze (FI)Tel/Fax 055 2022914e-mail: scodinzolando.snc@libero.it


22 Gennaio 2010Anche la Provincia di Firenze ha ilsuo Diamante, un vero e propriogioiello fotovoltaico. Si tratta diuna centrale energetica di nuovagenerazione realizzata da Enel Ingegneria eInnovazione dalla forma appunto di un diamanteche illuminerà le notti del Parco di VillaDemidoff a Pratolino. Sviluppato dalla RicercaEnel in collaborazione con l’<strong>Un</strong>iversità diPisa, il Diamante (alto 12 metri) è un sistemaenergetico innovativo che consente, <strong>per</strong> la primavolta, di testare la generazione di elettricitàcon pannelli fotovoltaici, integrandola con unsistema in grado di accumularla sotto forma diidrogeno e di renderla disponibile anche quandoil sole non c’è. Con una forma architettonicache lo rende particolarmente adatto <strong>per</strong> essereinserito in contesti paesaggistici di pregioarchitettonico e naturalistico, il Diamante, cheha una potenza installata di 11 kWp, forniràenergia <strong>per</strong> l’illuminazione notturna del parcoMediceo e quindi del colosso dell’Appenninodel Giambologna, della peschiera della maschera,della grotta di Cupido, del viale deglizampilli e <strong>per</strong> l’alimentazione delle bicicletteelettriche messe a disposizione dei frequentatoridella villa. I 38 pannelli fotovoltaici diultima generazione installati sulla struttura<strong>per</strong>mettono di produrre energia elettrica sfruttandol’irraggiamento del sole. La parte dienergia non utilizzata viene accumulata generandoidrogeno, che è stoccato all’internodi tre serbatoi sferici alloggiati nel Diamante.Utilizzando l’idrogeno in celle a combustibile,la struttura è in grado quindi di produrre energiaelettrica anche durante la notte o in assenzadi sole. “Diamante, in molti sensi, non è soloun esercizio tecnologico o di design – spiegaSauro Pasini, responsabile della ricerca Enel –ma è una sorta di pre-prototipo industriale. <strong>Il</strong>sistema, infatti, è tarato su un piccolo condominio,una casa da due o tre famiglie e l’ideaè stata quella di svilupparlo come piccola centraledi generazione <strong>per</strong>manente di energia rinnovabile.Per ora Diamante è un oggetto checi è costato un occhio della testa solo <strong>per</strong> fartagliare triangolarmente i pannelli fotovoltaicie sviluppare il sistema a idrogeno di estremasofisticazione, che ha bisogno di un suo bilanciamentotermico <strong>per</strong> accumulare ed erogareenergia. Ma con le prossime batterie sarà tuttodiverso, diverrà una vera e propria proposta diinvestimento <strong>per</strong> famiglie, condomini e anchepiccole imprese”. “Come Provincia di Firenze– ha detto il Presidente Andrea Barducci – abbiamochiesto che l’installazione del diamanteenergetico nel parco di Pratolino non resti unfatto isolato. Abbiano già dato la disponibilitàad Enel <strong>per</strong> un nostro impegno concreto cheporti all’installazione di altri impianti di questogenere anche nel Parco delle cascine e aiRenai di Signa”.provinciaFUORI PORTA. A Villa Demidoff, a Pratolino, una innovativa centrale energetica fotovoltaica<strong>Un</strong> “gioiello” che illumina un parco interoAlto dodici metri, “Diamante” è stato sviluppatodalla Ricerca Enel in collaborazione conl’<strong>Un</strong>iversità di Pisa: produce energia sfruttando iraggi del sole, e trasforma in idrogeno quella chenon viene utilizzataGinevra Donnici<strong>Il</strong> presidente Barducci con il direttoreIngegneria e Innovazione di Enel Livio VidoARTE E DINTORNIA Palazzo Medici venti gigantografieGli scatti di Candida Höfer in una mostrasaltare la bellezza dei luoghi dove l’uomo è divenuto grande allontanando <strong>per</strong>ò la presenzaEumana. Sembra essere un paradosso ma è l’idea che sta alla base delle fotografie della tedescaCandida Höfer, artista specializzata in immagini di grande formato. La Galleria di PalazzoMedici Riccardi espone, fino al 24 gennaio, venti gigantografie meticolosamente composte,che ritraggono interni vuoti e spazi sociali di una Firenze elegante, raffinata e unica. Le immaginichiave della mostra sono sale di biblioteche, musei, teatri, caffè e università, oltre a dimoree palazzi storici. <strong>Il</strong> progetto che ha portato a questa mostra (realizzata dalla Fondazione PalazzoStrozzi in collaborazione con la Provincia di Firenze) ha avuto inizio con un inventario degliinnumerevoli spazi pubblici possibili a Firenze: da questa lista la Höfer ha svolto una selezionepreliminare, <strong>per</strong> compiere in seguito una serie di prolungate visite in città nel 2007 e 2008,documentando accuratamente questi spazi. Alla fine ha individuato venti luoghi capaci di esprimerela sua visione suFirenze: alcuni ambientidel Museo di SanMarco, gli Uffizi e laloro biblioteca, il Teatrodella Pergola, PalazzoPitti, Palazzo Corsini,la Villa di Poggio aCaiano, le BibliotecheMarucelliana e Riccardiana,l’Accademia conuno scorcio del David diMichelangelo, PalazzoVecchio e Palazzo MediciRiccardi. Elementocomune agli scatti èl’esplorazione di internievocativi e deserti, prividi presenze umane che“sono una distrazionealla visione dello spazio”come afferma lafotografa tedesca. L’artistaha prodotto questiritratti di interni senzaPalazzo Medici Riccardi in uno scatto di Candida Höferritoccare digitalmenteo alterare le immagini.Saranno quindi incontridi luce ravvicinati esfolgoranti quelli chevivranno i visitatori intransito tra via Cavoure via Ginori (ingressogratuito 9-19, chiusomercoledì)./G.D.1010104


SOVRAPPESO E OBESITÀ:I SERVIZI PUBBLICI SUL TERRITORIO<strong>Il</strong> sovrappeso e l’obesità si stanno ponendo sempre più all’attenzione della medicina generale nonsolo <strong>per</strong> il suo aumento di incidenza ma soprattutto <strong>per</strong> il riconoscimento del loro ruolo come fattoredi rischio <strong>per</strong> le patologie croniche: basti pensare al crescente numero di diabetici e di i<strong>per</strong>tesi.<strong>Il</strong> fenomeno è molto diffuso nel nostro Paese e la sua prevalenza è in costante aumento con unapreoccupante espansione nell’età infantile, attribuibile al fatto che la vita moderna promuove stilidi vita estremamente sedentari con livelli assai ridotti di attività fisica.L’attenzione al peso va posta fin dall’infanzia <strong>per</strong>ché il bambino obeso ha molte probabilità diessere un adulto obeso. L’attenzione all’infanzia comporta chiaramente un coinvolgimento deigenitori e degli adulti di riferimento <strong>per</strong> tutti i significati che il cibo assume all’interno delle relazionifamiliari (sociale, culturale, educativo), non solo alimentare.La correzione del peso deve essere eseguita con cautela, soprattutto nel <strong>per</strong>iodo dell’infanzia edell’adolescenza, senza restrizioni alimentari brusche e troppo severe (da evitare il “fai da te”…)che potrebbero ri<strong>per</strong>cuotersi negativamente sulla salute.Consigli <strong>per</strong> tutelare la salute (dalle linee guida nazionali)Controlla se il tuo peso è giusto<strong>Un</strong> peso stabile che rientri nei limiti della norma contribuisce a far vivere meglio e più a lungo.Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti indicati in tabella, è necessario riportarlo gradatamentead un peso ragionevole.<strong>Il</strong> parametro più utilizzato <strong>per</strong> valutare lo stato nutrizionale di una <strong>per</strong>sona è l’Indice di Massa Corporeache si ottiene dividendo il peso corporeo (espresso in Kg) <strong>per</strong> l’altezza al quadrato (espressain metri). Confronta il valore ottenuto con i tuoi dati con i valori della tabella sottostante:IMC INFERIORE A 18,5IMC DA 18,5 A 24,9IMC DA 25 A 29,9IMC DA 30 A 34,9IMC DA 35 A 39,9IMC SUPERIORE A 40SOTTOPESONORMOPESOSOVRAPPESOOBESITÀ LIEVEOBESITÀ MODERATAOBESITÀ GRAVEControlla la tua Circonferenza vitaAltro elemento importante <strong>per</strong> valutare il tuo stato nutrizionale è la Circonferenza Vita in quantorappresenta un valido indice del grasso presente a livello addominale.Se il valore è su<strong>per</strong>iore a 102 cm <strong>per</strong> gli uomini e a 88 cm <strong>per</strong> le donne, il rischio di malattie cardiovascolaririsulta sensibilmente aumentato.Segui una dieta variata e bilanciata <strong>per</strong> mantenere il peso sotto controllo.• Vale a dire includere tutti gli alimenti in maniera equilibrata:• Evitare di fare pasti copiosi: meglio frazionare l’alimentazione della giornata in tre pasti principali(colazione, pranzo e cena) e due piccoli spuntini (ciascuno di circa 100 calorie);• Ridurre il consumo di alimenti di origine animale ricchi di grassi: latte e derivati, formaggio,insaccati, il grasso visibile della carne e dolci in genere;• Privilegiare il consumo di pesce, soprattutto di quello azzurro, in quanto ricco di grassi protettivinei confronti del cuore;• Ridurre il consumo di sale da cucina come condimento, se ne raccomanda il consumo di5-6 gr. al giorno equivalente a circa un cucchiaino da caffè. Sono da limitare anche estratti dicarne e dadi da brodo, ma anche salse <strong>per</strong> condimenti tipo maionese, ketchup, senape, salsadi soia....., si possono invece utilizzare spezie e aceto anche balsamico <strong>per</strong> insaporire i cibi;• Consumare almeno 5 porzioni fra frutta e verdura al giorno di stagione <strong>per</strong> assicurarsi un’adeguata assunzione di fibra alimentare necessaria <strong>per</strong> controllare il peso e <strong>per</strong> ridurre l’assorbimentodi grassi e zuccheri introdotti con la dieta;• Bevi ogni giorno acqua in abbondanza, mediamente 1,5/2 litri, frequentemente e in piccolequantità, anche quando non avverti lo stimolo della sete. Ricorda che il calcio presente nell’acquaviene assorbito dall’organismo come il calcio presente nel latte.• Sono da evitare tutti i su<strong>per</strong>alcolici e gli alcolici in genere in quanto pur non essendo unnutriente l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie che sommandosi a quelle apportatedagli alimenti possono contribuire a fare ingrassare;• Mantenere uno stile di vita attivo attraverso una regolare e quotidiana attività motoria (camminareo pedalare almeno mezz’ora tutti i giorni).Cosa fare se la valutazione dello stato nutrizionale non risulta adeguataRivolgiti al pediatra o al medico di famiglia <strong>per</strong> avere i consigli utili su come affrontare le problematicherelative al peso corporeo i quali decideranno sulla base della storia familiare e <strong>per</strong>sonalel’opportunità di effettuare approfondimenti attraverso l’invio e la collaborazione con i servizi specialisticipubblici del territorio.Sul territorio è possibile trovare servizi dedicati e in rete a seconda delle tue caratteristichefisiche e alle tue esigenze clinicheSe il tuo peso rientra nel normopeso o nel lieve sovrappeso e sei interessato a recu<strong>per</strong>are e/o mantenereun buono stato di salute allora il Counseling Nutrizionale fa al caso tuo. <strong>Il</strong> programmaprevede un <strong>per</strong>corso di salute attraverso incontri a piccoli gruppi sulle tematiche della correttaalimentazione e di un salutare stile di vita.Per informazioni telefonare nei giorni: mercoledì e giovedì dalle 9 alle 10,30 al n. 055 2496794.<strong>Il</strong> servizio è prenotabile tramite CUP metropolitano e non è prevista richiesta medica.Se invece il tuo peso si colloca già nel sovrappeso conclamato e/o obesità puoi rivolgerti a Ambulatoriodi Dietetica Professionale della tua zona.(vedi tabella)AMBULATORI MATTINA POMERIGGIO AMBULATORI MATTINA POMERIGGIOOSPEDALE. MERCOLEDÌ/VIA GRAMSCI SESTOSM.ANNUNZIATA VENERDÌFIORENTINOLUNEDÌ/MARTEDI //PRESIDIO P.PALAGIOSPEDALE DELVENERDÌ //(EX IOT) -FIRENZEMUGELLOLUNEDÌMARTEDÌPRESIDIO L.NOMERCOLEDÌ/PRESIDIO VIASANTA ROSA//GIOVEDÌ/VENERDIBETTINI-PELAGOFIRENZEVENERDÌ //OSPEDALE NUOVOS.G.DI DIO-FIRENZEPRESIDIO VIADELL’OSTERIAFIRENZEPRESIDIO V.LEMORGAGNIFIRENZEPRESIDIO B.GOOGNISSANTIFIRENZEMERCOLEDÌ/VENERDÌMARTEDÌMERCOLEDÌ //LUNEDÌPRESIDIO VIARIALDOLI-SCANDICCIPRES.ALFACOLUMBUS LASTRAA SIGNALUNEDÌ-MERCOLEDÌ-VENERDIMARTEDÌ//OSPEDALESERRISTORI FIGLINEPRESIDIOCAMEREATALUNEDÌ-2° E4°GIOVEDÌMERCOLEDÌ/GIOVEDÌ//MARTEDÌ //GIOVEDI //La prenotazione va effettuata tramite CUP (telefono da rete fissa 840003003 e da rete mobile199175955) metropolitano con richiesta medica.VALUTA LE TUE CONOSCENZE IN AMBITO NUTRIZIONALE, RISPONDENDO VERO O FALSO AD UN SEMPLICE TEST SUI PREGIUDIZI ALIMENTARI1) Saltare la prima colazione o il pranzo aiuta a <strong>per</strong>dere peso2) L’olio di semi è più leggero dell’olio di oliva3) Per scendere di peso basta eliminare la pasta dalla dieta4) Praticare un'intensa attività fisica è sufficiente a <strong>per</strong>dere peso5) Mangiare frutta, in gran quantità, aiuta a mantenere la linea6) Tutti gli alimenti di origine alimentare contengono colesterolo7) Chi ha genitori obesi è destinato inevitabilmente ad essere grasso8) l’ananas fa dimagrire9) Per condire la pasta è più salutare utilizzare la margarina invece del burro10)Per dimagrire più facilmente è necessario usare alimenti light11) L’acqua oligominerale aiuta a <strong>per</strong>dere di peso12) Gli ingredienti riportati in etichetta sono elencati in ordine decrescente13)La vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro contenuto nei cibiRisposte esatte: Da 1 a 5 = Falso (F), 6 =Vero (V), da 7 a 11= F, 12 e 13 = VLa Società della Salute di Firenze, <strong>per</strong> attuare le linee di indirizzo regionali e nazionali sul tema alimentazione e salute ha costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare con medici, dietiste, nutrizionisti, psicologi con l’obiettivodi fornireal cittadino una risposta integrata attraverso interventi di educazione sanitaria, assistenziale e clinica. Per ulteriori approfondimenti relativi ai servizi territoriali sopraindicati è possibile consultare il sito della Società della Salute di Firenzewww.sds.firenze.it e <strong>per</strong> conoscere le “linee guida <strong>per</strong> una sana alimentazione italiana” vedere il sito dell’Istituto Nazionale di Ricerca <strong>per</strong> gli Alimenti e la Nutrizione www.inran.itInformazione a cura della Società della Salute


a tu <strong>per</strong> tuLA STORIA. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha incontrato Joseph Levi, rabbino capo di FirenzeLa vita “silenziosa” della comunità ebraica<strong>Il</strong> suo ufficio è a duepassi dalla maestosasinagoga di via Farini.E il rione diSant’Ambrogiodiventa un laboratoriodi convivenzatra ebrei e musulmaniLuca SerranòCon una storia secolare alle spalle,la comunità ebraica fiorentinacontinua silenziosa il suo <strong>per</strong>corsonel cuore della città. <strong>Un</strong>a presenzadiscreta ma non certo secondaria, chesolo negli ultimi anni s’è un poco rarefatta.<strong>Il</strong> rabbino capo di Firenze, Joseph Levi, quidal 1996, ci accoglie nel suo ufficio a duepassi dalla sinagoga di via Farini, il maestosotempio che ogni anno accoglie decinedi migliaia di visitatori da tutto il mondo.“Sono tempi duri <strong>per</strong> chi ama la pace - esordisceamareggiato - <strong>per</strong> fortuna la storia e lacultura di Firenze hanno fatto barriera al climad’odio che si respira altrove”. <strong>Un</strong>a sensazionediffusa anche tra le altre “minoranze”religiose che hanno messo radici in rivaall’Arno, tutte riconoscenti <strong>per</strong> l’ospitalitàricevuta. “In realtà siamo qua dal ‘400 - tienea ricordare il rabbino Levi - e nonostantedifficoltà e restrizioni abbiamo contribuitonon poco al benessere di questa città”. <strong>Un</strong>astoria, quella della comunità ebraica di Firenze,che ovviamente trova il suo culminedrammatico nel <strong>per</strong>iodo delle <strong>per</strong>secuzioninazifasciste, con centinaia di <strong>per</strong>sone deportatenei campi di concentramento. Le nuovegenerazioni, non a caso, tengono viva lamemoria di quell’immane tragedia. “Finoagli anni ‘80 avevamo anche una scuola invia delle Oche - racconta Levi - tra medieed elementari c’erano oltre cento studenti.<strong>Il</strong> calo demografico, poi, ci ha costretto aJoseph Levichiudere i battenti”. Le cifre parlano di unleggero calo nelle iscrizioni alla comunità(circa 350 famiglie) e di una diminuzionedell’immigrazione ebraica dall’estero. <strong>Un</strong>asituazione <strong>per</strong> alcuni aspetti opposta a quelladella vicina Borgo Allegri, dove la moscheaattira un numero sempre maggiore di fedeli.“Tra noi c’è un buon rapporto - spiega ancorail rabbino capo Joseph Levi - siamo vicinidi casa e abbiamo molti punti di contatto.Penso che un po’ di merito vada all’imamIzzedin Elzir, che col suo carisma tiene unitatanta gente, e in fondo anche a me. Insieme– prosegue - abbiamo promosso iniziativeimportanti. Penso alle visite guidate <strong>per</strong> scolarialla moschea e alla sinagoga, ma anchea tutti gli incontri interreligiosi che ci hannovisto fianco a fianco”. Da più parti, in effetti,si indica il centro di Firenze e in particolareil rione di Sant’Ambrogio come un interessantelaboratorio di convivenza tra ebrei emusulmani. La vicinanza tra i due luoghi diculto s’è dimostrata un fattore positivo, e nonostantesulla scena internazionale non sianomancati momenti di tensione (la carneficinaavvenuta a Gaza un anno fa) la “coabitazione”prosegue senza particolari intoppi.Vista la rispettiva esigenza di un pane diversoda quello nostrano, poi, era stata decisal’a<strong>per</strong>tura di un panificio “arabo-israeliano”,SCHEDA25<strong>Un</strong>a presenza iniziatacon Cosimo il VecchioLa presenza ebraica a Firenze ha origine nel1437, quando Cosimo il Vecchio chiamò gliebrei <strong>per</strong> fondare alcuni banchi di pegnoal fine di immettere risorse nel “mercato”.Dopo anni di relativa tranquillità, l’avventodi Savonarola peggiorò le cose, con espulsionie punizioni sommarie all’ordine delgiorno. Quasi un secolo dopo, nel 1570, CosimoI de’ Medici dette il via alla costruzionedel ghetto (compreso tra piazza Repubblica,via Tosinghi, via Roma e via Brunelleschi),sulla cui porta d’ingresso campeggiavauna frase assai sinistra: “Cosimo dei Medici,Granduca di Toscana, e suo figlio … volleroche gli ebrei fossero racchiusi in questoluogo, separati dai cristiani ma non espulsi,affinché potessero, <strong>per</strong> mezzo dell’esempiodei buoni, sottoporre le durissime cervici alleggerissimo giogo di Cristo”. Nonostantemille restrizioni, gli ebrei riuscirono comunquea ritagliarsi una certa indipendenza,contribuendo non poco a una delle più floridestagioni della storia di Firenze. Per unacompleta parificazione agli altri cittadini sidovette comunque aspettare il 1859.progetto sfumato solo all’ultimo momento.“Certo sono un po’ penalizzati - si rammaricaJoseph Levi - quella moschea è troppopiccola <strong>per</strong> loro”. <strong>Il</strong> grande tempio di viaFarini, al contrario, è un mirabile esempiodi architettura in stile moresco. L’inaugurazioneavvenne nel 1882, e da allora non hasmesso di fungere da pietra angolare dell’interacomunità ebraica fiorentina. “Ma il centroè diventato invivibile - spiega il rabbinocapo - molti di noi si sono trasferiti fuori enon sempre riescono ad arrivare in sinagoga”.<strong>Il</strong> tempio, d’altra parte, è anche la cornicedi una profonda affermazione identitaria.“<strong>Un</strong>o dei problemi su cui ci interroghiamoè proprio l’assimilazione delle culture locali- conclude il rabbino capo - certo nonc’è opposizione tra essere ebrei e fiorentini,tutt’altro, ma occorre essere uguali e diversial tempo stesso”.


26 Gennaio 2010IL PERSONAGGIO. Quattro chiacchiere con l’autrice, alla sco<strong>per</strong>ta della sua storiaAlberta, voce narrante della poesiaAcclamata e conosciuta anche oltre i confini nazionali, AlbertaBigagli ha raccontato a <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>, dal suo “regno” di via Ghibellina,le sue vicende e ispirazioni, partendo da quando era dattilografal’incontroLudovica Valentina Zarrilli“La donna è la metàessenziale rispettoalla terra / La donnaè la metà essenzialerispetto alla vita”. “Ho fattola fatturista, la stenodattilografa ela telefonista quando la Telecomera conosciuta da tutti come Teti”,ma oggi se si digita Alberta Bigaglisu un qualsiasi motore di ricerca,si trovano circa 15mila voci cheparlano di lei. Sì, <strong>per</strong>ché la signoraBigagli, classe 1928, ha comin-Alberta Bigagliciato a lavorare da giovanissima<strong>per</strong> “campare”, portandosi sempredentro un amore folle, quello <strong>per</strong>la poesia. “Perché con la poesianon si mangia”. Alberta Bigagli aottantuno anni ha la risata sonoradi una ventenne e gli occhi curiosidi chi preferisce ascoltare piuttostoche parlare. Ha all’attivo 15pubblicazioni (di cui 9 di poesia) eun’o<strong>per</strong>a omnia che l’editore Passiglipubblicherà alla fine del 2010e nella quale verranno raccolti tuttii suoi lavori. Scrittrice, critico ericercatrice, Alberta è laureata inpsicopedagogia, dal 2005 scrive ecoordina una pubblicazione <strong>per</strong>iodicache si chiama “Voce Viva”, èsocio-fondatore di “900-Libera cattedradi poesia” del Centro arti visivePerseo a cui partecipano gruppidi affezionatissimi, fa parte delnucleo fondante dell’AssociazioneScrittrici Toscane voluta dall’Istitutouniversitario di Italianistica e alcunedelle su o<strong>per</strong>e sono catalogate<strong>per</strong>sino alla Library of Congress diWashington, negli Stati <strong>Un</strong>iti. Lasua è una scrittura liquida, senzafronzoli e sviolinature. Componepoesie come ritratti, si fa vocenarrante delle storie che sfiora ognigiorno. Nel corso della sua vita neha fatte tante, talmente tante chediventa difficile riassumerle. “Mipiace non andare all’infinito nellostesso luogo – spiega la poetessa– cerco di frequentare un posto<strong>per</strong> al massimo cinque anni, <strong>per</strong>non far nascere gelosie”. Seguendoquesto principio Alberta ha zizgatatonel mare magnum fiorentino (enon solo) spostandosi da un luogoall’altro, ascoltando le <strong>per</strong>sone chesi trovava via via di fronte, “<strong>per</strong>chél’uomo va cercato dov’è, non sipuò mica aspettarlo”. E’ stato cosìche Alberta (dal 1976 in avanti) havarcato la soglia dell’Ospedale Psichiatricodi San Salvi proponendoun linguaggio espressivo che si èandato concretizzando nel metodo“tu parli io ascolto”. Dopo San Salviè stata all’Ospedale psichiatricogiudiziario di Montelupo (dalle cuies<strong>per</strong>ienze è nato il volume “Olin-do del fuoco” da cui è stato tratto unadattamento teatrale) e al carcere diPrato. Cervello reattivo e presente,la poetessa continua ancora oggila sua ricerca di storie, di volti, diatteggiamenti che traduce in versiruvidi. Niente rime, ma dettagli,scorci di storie, pennellate di <strong>per</strong>sonalità.Indaga anime con l’occhioclinico di un dottore e la semplicitàdi chi non ha bisogno di infiorettature,trasformando “storie di ordinariafollia” in momenti di liricaintensa.1037632


noi e gli altriFRATELLANZA MILITARE. Nata nel 1872, l’associazione garantisce ancora oggi sostegno a chi ne ha più bisogno<strong>Un</strong> secolo al servizio della città137 anni al servizio della città e dei fiorentini.La Fratellanza militare di Firenzenasce nel 1872 ad o<strong>per</strong>a di un gruppodi reduci di guerra che prestavano soccorsoagli aderenti all’associazione, ma bastanopochi anni <strong>per</strong> trasformarla in associazione volontariaa<strong>per</strong>ta a tutta la cittadinanza, nessunoescluso. “Si chiama Fratellanza Militare <strong>per</strong>chéè un retaggio della guerra d’indipendenza maoggi di militare non c’è più niente, ci spostiamocon le ambulanze non coi carri armati”. SorrideStefano Naldi, segretario dell’associazione,che spiega con entusiasmo tutti i servizi che riescono,con tanto impegno, a offrire alla città.11mila soci reali (ovvero soci che annualmenteversano una quota di 15 euro) di cui circa 700impegnati in attività di volontariato <strong>per</strong> un totaledi 140mila ore di servizio offerte alla cittadinanza.“I volontari sono tanti ma potrebberoessere molti di più, ci sarebbe ancora moltissimoda fare – continua Naldi -. Riusciamo asoddisfare una buona <strong>per</strong>centuale delle richiesteche riceviamo, ma quello che facciamo nonè ancora abbastanza. Ci piacerebbe coinvolgeredi più i giovani”. La domanda è altissima e l’offertaè differenziata. La fratellanza è in contattodiretto col 118 e mette a disposizione le ambulanzee il <strong>per</strong>sonale volontario <strong>per</strong> il primosoccorso (vengono svolti dei corsi formativi<strong>per</strong> chi svolge attività di questo genere a bordodelle ambulanze), ma si mette a disposizioneanche <strong>per</strong> attività di carattere sociale, comel’accompagnamento degli anziani, l’assistenzadomiciliare o l’aiuto ai disabili. “A chi si mettea disposizione <strong>per</strong> il servizio volontario – continuaNaldi – chiediamo una disponibilità di dueore settimanali”. Studenti, casalinghe, professionisti,pensionati, l’identikit del volontario èquantomai variegato. “Ogni volontario è fondamentale,<strong>per</strong>ché la differenziazione consente dicoprire tutte le necessità”. Tutti questi servizisono forniti gratuitamente, chi vuole può lasciareun’offerta, ma non è obbligatorio, mentre<strong>per</strong> consentire alla Fratellanza di autofinanziarsisono stati intrapresi le cosiddette “attivitàcommerciali marginali” di onoranze funebri edi servizio ambulatoriale. Dal 31 gennaio prossimoi due locali che la Fratellanza affittava allaAsl (via Sant’Agostino e cia di San Salvi) cesserannodi esistere e i cittadini potranno rivolgersiai nuovi ambulatori che la Asl designerà.“Siamo consapevoli che certe scelte possonotalvolta arrecare disagio alla cittadinanza – hadetto il presidente della Fratellanza Filippo Allegri- ma come associazione di volontariatoviste le troppe problematiche nate nel continuarea gestire tale servizio abbiamo preferitointerrom<strong>per</strong>e tale rapporto ed iniziare da subitoa pensare ad un <strong>nuovo</strong> servizio altrettanto utile<strong>per</strong> la popolazione che s<strong>per</strong>iamo a breve di potercomunicare”./L.F.<strong>Un</strong>dicimila soci sparsi sul territorio fiorentino e 700 volontari che prestano attivamenteservizio mettendosi a disposizione di chi è in difficoltà. <strong>Il</strong> segretario Stefano Naldi:“Facciamo tanto, ma insieme ai giovani si potrebbe fare molto di più”271037816


28 Gennaio 2010<strong>Il</strong> progetto prevede che trotto e galoppo vengano accorpati in un’unica struttura destinataa ospitare anche un mini casinò, un ristorante e una sala eventi. Tra i lavoratori si respira<strong>per</strong>ò qualche incertezza, acuita dal recente licenziamento di 18 dipendentil’inchiestaIL CASO/1. Gli impianti del Visarno e Le Mulina stanno <strong>per</strong> subire un cambiamento radicaleIppodromi, un lungo invernoin attesa della grande svoltaLuca SerranòAnno cruciale, il 2010, <strong>per</strong> l’ippica fiorentina.Nonostante la firma della convenzionetra il Comune e l’ente gestorerisalga a un anno fa, infatti, gli impiantidel Visarno e Le Mulina s’apprestano a subire uncambiamento radicale. La svolta si deve all’amministratoredelegato di Ippodromi fiorentini s.p.a.,Concetto Mazzarella, che già nei mesi scorsi avevapresentato a grandi linee il suo piano di rilancio.Punto qualificante del progetto è l’accorpamentodelle corse di trotto e di galoppo in un’unica struttura,il Visarno, destinata ad ospitare anche un minicasino, un ristorante e una sala-eventi. L’impianto deLe Mulina, così, potrebbe tornare nella disponibilitàdel Comune o essere convertito ad altra destinazione.“E se invece il trotto scomparisse del tutto?”,sussurra sibillino un o<strong>per</strong>atore dell’ippodromo. “Civuole poco, basta spostare le corse altrove”. <strong>Un</strong>asensazione diffusa ma senza alcun riscontro, cheben spiega il clima di incertezza che si respira tragli addetti ai lavori. Oltre un mese fa, d’altra parte,Ippodromi fiorentini s.p.a. ha a<strong>per</strong>to le pratichedi licenziamento <strong>per</strong> 18 dipendenti (su 48), tra cuimolte donne e molti giovani. “Ci avevano offerto uncontratto di solidarietà ma non abbiamo accettato -spiegano dalla r.s.u - <strong>per</strong>ché pagare colpe altrui?”.Ippodromi fiorentini s.p.a. ha motivato la riduzionedi <strong>per</strong>sonale con l’ostracismo dei lavoratori e la crisicomplessiva del settore. Lo stesso Concetto Mazzarella,proprietario dell’ippodromo di Siracusa, hapoi indicato nell’austerity imposta dall’<strong>Un</strong>ire (tagliai costi, diminuzione del numero di corse) una dellecause principali del ridimensionamento. Oltre ai 18licenziati, ad ogni modo, a pagare le spese del crollodelle scommesse è soprattutto lo storico impiantodi via del Pegaso, fino a pochi anni fa tra i più “remunerativi”di tutta la penisola. <strong>Un</strong> declino su cuimolti o<strong>per</strong>atori si dividono, chi prendendosela conla concorrenza, chi lamentando le condizioni quasifatiscenti della struttura. Di certo c’è che la girandoladi cessioni di ramo d’azienda che ha interessatol’ente gestore (da Ippodromi & Città a Cascine S.r.l.fino all’attuale Ippodromi fiorentini s.p.a.) prima edopo l’assegnazione del bando di gara (30/09/2008),ha comportato il rinvio di molti lavori necessari al<strong>per</strong>fetto funzionamento de Le Mulina. La deliberadi giunta adottata l’11/11/2008, relatore Tea Albini,indicava nel 31/11/2009 il limite ultimo <strong>per</strong> ristrutturare“la palazzina ex biglietteria distrutta daun incendio… e la Palazzina Scuderie”. Interventimai ultimati, ma che un provvedimento dirigenzialedel settembre scorso ha ulteriormente prorogatoall’aprile 2011, proprio alla luce del cambio di gestione.“Che almeno si investa sul Visarno”, commentasconsolato un vecchio scommettitore, mentresi passa tra le dita uno scontrino stropicciato. Pocodistante, un gruppetto di fantini conversa allegramentee due o<strong>per</strong>ai si divertono a fare arrabbiare labarista. Loro, più di altri, sentiranno la mancanza delvecchio Le Mulina, luogo di vizio solo <strong>per</strong> alcuni.ROLANDO VERSARI63 anni, barista“Servonolimiti <strong>per</strong> lemacchinette”“Tanti miei colleghi si sono attrezzati con video pokere slot machine, una scelta che non condivido e che infondo ritengo un po’ <strong>per</strong>icolosa. Troppa gente si rovinacon quelle macchinette, servono limiti ulteriori e regoleprecise”.TOMMASO CAVERNI28 anni, studente“Moltigiocanosolo <strong>per</strong>divertirsi”“La questione è complicata. Molti miei coetanei giocanosolo <strong>per</strong> divertirsi, senza accanimento, e credo sianopochi quelli che ne rimangono invischiati. Certo lo Statodeve deporre l’ipocrisia e affrontare il problema, non èaccettabile che lotterie e scommesse invadano la nostravita quotidiana.”GIOVANNI RIGACCI53 anni, edicolante“Servirebbequalcheregola in più”“Qualche regola in più non farebbe certo male. Ormaisi può giocare dap<strong>per</strong>tutto, alla stazione come al bar, e<strong>per</strong> quanto sia contrario ad ogni forma di proibizionismocredo si debba valutare attentamente la questione. Nonvorrei che le nuove generazioni crescessero col mitodell’azzardo”.1003444


l’inchiestaIL CASO/2. Le corse dei cavalli non attirano più, ma il gioco d’azzardo è in ottima salute<strong>Un</strong> esercito di <strong>per</strong>sone“risucchiate” dal vizioLuca SerranòCon l’avvento di internet e il boom dellescommesse sportive le corse dei cavallihanno <strong>per</strong>so centralità nell’immaginariodegli amanti del gioco. Quote troppo basse,feroce concorrenza (soprattutto on line) e i dubbi strisciantisul regolare svolgimento delle gare hanno infattirelegato l’ippica ad un ruolo marginale. <strong>Il</strong> flussodi puntate a livello nazionale cala al ritmo di svariatimilioni di euro l’anno (500 in meno tra il 2007 e il2008), mentre gli ippodromi hanno <strong>per</strong>so gran partedella loro clientela. Lontani i tempi in cui a Firenzec’era la fila <strong>per</strong> pagare l’ingresso a Le Mulina, distanteanni luce il <strong>per</strong>iodo d’oro delle agenzie ippiche. Ormainegli innumerevoli centri autorizzati alla raccoltadi scommesse è il calcio a farla da padrone, mentresono le slot machine (tarate al 75 <strong>per</strong> cento) a preannunciarsicome l’affare del secolo. Pochi spicciolidi manutenzione e un numero altissimo di potenzialigiocatori hanno spinto le principali agenzie come isemplici tabaccai a ricorrere a queste “macchine daprofitto”. In via Martelli, a tal proposito, si è giuntia costruire una stanza ad hoc ad uso e consumo deifumatori, mentre un progetto simile sembra in cantiereanche <strong>per</strong> i vecchi locali di via del Prato. A breve,grazie ad un sofisticato sistema di collegamento tra29le macchine, dovrebbe partire anche una sorta di su<strong>per</strong>enalotto nazionale delle slot machine, con tantodi montepremi milionario. La necessità di porre unlimite al gioco “selvaggio”, a questo punto, cominciaa farsi largo tra gli stessi addetti ai lavori, stanchidi scacciare ragazzi minorenni e di vedere padri difamiglia scialacquare gran parte del proprio stipendio.“Sono scene che preferirei non vedere - spiegail direttore di un noto centro scommesse che vuolmantenere l’anonimato - se tra i giocatori di cavallimanca il ricambio generazionale, in tutti gli altri casila clientela è davvero troppo giovane. E’ una situazioneche mi ricorda il <strong>per</strong>iodo del cambio lira- euro:quanti sprechi e quanta incoscienza in quegli anni”.Davvero complicato arginare un fenomeno in cosìrapida espansione, anche alla luce delle frantumazionedell’offerta in mille opportunità. Lo Stato, d’altraparte, beneficia non poco dell’“azzardo” legalizzato,accantonando quella vocazione proibizionista tantevolte praticata. Si calcola infatti che circa l’80 <strong>per</strong>cento degli italiani scommetta regolarmente, mentresono 700 mila i giocatori affetti da vizio conclamato.Cifre che aiutano a inquadrare ancor meglio la crisidell’ippica, che rispetto alle altre declinazioni delmondo del gioco (poker on line, slot machine, lotterie,concorsi a pronostico) segna decisamente il passo.L’Italia raccontata in “Febbre da cavallo”, d’altraparte, è poco più di uno sbiadito ricordo.GIANCARLO PAOLIERI31 anni, tabaccaio“<strong>Il</strong> grattae vinci? Facompagniaagli anziani”“Noi siamo attrezzati <strong>per</strong> scommesse e lotterie, il liberomercato lo consente e non vedo <strong>per</strong>ché dovremmo rinunciarvi.Metà dell’incasso giornaliero viene dai Gratta eVinci, un gioco che in fondo tiene compagnia alle <strong>per</strong>soneanziane come la radio o la tv”.MARCO GIOVANNONI54 anni, commerciante“Menodannosoaprire nuovicasinò”“Proprio non capisco come si sia arrivati a tutto questo.Fino a pochi anni fa ero un assiduo giocatore, e capiscocosa scatta nella mente di chi tenta la fortuna. Pensosarebbe stato meno dannoso aprire nuovi casinò, laframmentazione dell’offerta rischia di calamitare anchele <strong>per</strong>sone più indifese”.ALESSIO GRANA29 anni, events manager“Non civedo nientedi male”“Non ci vedo niente di male, la società non offre altrevalvole di sfogo e la gente si diverte come può. Quel chefa più rabbia, semmai, è il moralismo a giorni alterni delloStato. Credo proprio che lo schema vizi privati-pubblichevirtù sia la quintessenza della politica italiana”.La MUSICA è nientese nessuno la puòSENTIRE.Hear the World è un’iniziativainternazionale ideata da Phonak<strong>per</strong> aumentare la consapevolezzasull’importanza dell’udito, un problemache colpisce più del 16% della popolazionemondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox,Dionne Warwick, Harry Belafonte,Laura Pausini e altri artisti di famainternazionale hanno unito le loro forzea favore di Hear the World.Nel contesto di questa iniziativa, Phonakha istituito la Hear the World Foundation,un’entità non-profit <strong>per</strong> supportareprogetti dedicati all’aiuto di chi è affettoda deficit uditivo.www.hear-the-world.comCampagnadi prevenzioneHEAR the WORLD.CI CONTATTIPER CONTROLLAREGRATUITAMENTEIL SUO UDITO.Centro Acustico Ricasoli supporta l‘iniziativa Hear the World.Plácido Domingo, tenore e direttore d‘orchestraVia Ricasoli, 24-26 Rosso - Firenze - Tel. 055 212447 - 055 215259centroacusticofirenze@audioprotesisti.it


30 Gennaio 2010oroscopoAriete 20 marzo • 20 aprile Toro 21 aprile • 21 maggioCon il 2010 si annunciano buone nuove in arrivo<strong>per</strong> gli arieti, ma ci vorrà un po’ di pazienza,<strong>per</strong>ché il trionfo vero arriverà solo questaprimavera e più ancora in estate, stagione speciale<strong>per</strong> gli affari di cuore dei nati del segno.Benissimo andrà in questo <strong>per</strong>iodo ai cuorisolitari, che potrebbero finalmente trovarecompagnia, mentre le coppie rodate arriverannoa un banco di prova. Sul fronte lavorativoi primi mesi dell’anno porteranno una riccaraccolta di quanto seminato l’anno scorso, conbelle soddisfazioni <strong>per</strong> chi ha faticato tanto <strong>per</strong>guadagnare quello scatto in avanti.Per i nati sotto il segno del toro quest’anno nonmancheranno le soddisfazioni, specialmentesul fronte lavorativo. In questo settore infatti viaspettano dodici mesi movimentati, dinamici,densi di incontri: l’importante è prestare moltaattenzione anche ai minimi dettagli in fase dipianificazione, dopo la strada sarà in discesa.<strong>Un</strong>a buona abitudine sarà quella di contarefino a dieci prima di dire cose di cui ci si puòpentire. Per i cuori solitari non mancherannonuovi e promettenti incontri, mentre chi è giàin compagnia potrebbe trovarsi di fronte a unbivio e fare quel passo che rimanda da tempo.Le stelle della Maga LulaQualcuno ci crede, qualcuno no. Per qualcuno le stelle sono solo puntini luminosida guardare dal basso, <strong>per</strong> altri sono oracoli da ascoltare con orecchio attento.Ma insomma, crederci o non crederci, un’occhiata all’oroscopo si finisce<strong>per</strong> darla sempre. Scettica oppure convinta, s<strong>per</strong>anzosa oppure rassegnata.<strong>Un</strong>a ricerca recente ha raccontato che a Firenze il 31 <strong>per</strong> cento degli intervistatiha ammesso di consultare l’oroscopo riguardo a diversi argomenti, dallavoro all’amore. <strong>Un</strong> altro 31 <strong>per</strong> cento si è dichiarato scettico, ma ha spiegatoche questo non gli impedisce di buttare uno sguardo alle previsioni degli astri.Ma c’è un dato più impressionante ancora: il 4.5 <strong>per</strong> cento ha ammesso di basarele scelte della giornata sul responso delle stelle. Insomma, gli astri vannosempre di moda e non smettono di affascinare: e allora sentiamo cosa hannoda raccontarci e che ci promettono <strong>per</strong> l’anno che è appena iniziato. Se poiavevano ragione, si vedrà…Bilancia 23 settembre • 22 ottobre Scorpione 23 ottobre • 22 novembreAvete tentennato tanto durante l’anno passato,e invece il 2010 adesso si presenta comel’anno della svolta. Quello delle rivoluzioninella vostra vita, dei cambiamenti che untempo vi spaventavano e che adesso invecevi sembrano tanto semplici. Anche il portafogliobeneficerà di queste trasformazioni efinalmente avrete la serenità <strong>per</strong> pensare allequestioni lasciate in sospeso. L’importante è<strong>per</strong>ò che voi non vi facciate prendere la manodalle vostre faccende finendo <strong>per</strong> distrarvi edimenticare le <strong>per</strong>sone che avete accanto eche richiedono le vostre attenzioni.Si parte bene e si finisce meglio, questa volta.L’anno <strong>nuovo</strong> farà vedere di che pasta è fattofin dai primi giorni, regalandovi un po’ di sollievodopo un 2009 tribolato. Lavoro e finanzesaranno illuminati da una luce nuova, e quellaboccata d’ossigeno che aspettavate da cosìtanto tempo finalmente arriverà regalandovifinalmente un po’ di serenità. Importante è nontirare i remi in barca e continuare a impegnarsia fondo, con tanta pazienza, chiedendo aiutoe consigli a chi avete intorno se ce n’è bisogno esenza fare troppo dietrologie quando qualcosasembra non andare <strong>per</strong> il verso giusto.992414INFORMAZIONE PROFESSIONALECOMPLETAMENTEGRATUITA


201031Gemelli 22 maggio • 21 giugno Cancro 22 giugno • 22 luglio Leone 23 luglio • 22 agosto Vergine 23 agosto • 22 settebreVietato farsi scoraggiare da un inizio annopoco promettente sul fronte lavorativo e suquello amoroso, <strong>per</strong>ché nel vostro caso il buongiornonon si vede dal mattino, ma arrivacomunque. E alla svelta. Fin dai primi mesidell’anno la ruota comincerà a girare nel versogiusto e la parola d’ordine diverrà “emozioni”.Forti in campo sentimentale, rassicuranti suquello professionale, vi accompagneranno <strong>per</strong>tutto il 2010. Mese d’oro in questo senso saràagosto, trionfo di belle novità: l’importante ètenere a freno certe inclinazioni impulsive, chese assecondate potrebbero far danni.Per tutto l’anno la parola d’ordine sarà oculatezza,un po’ su tutti i fronti. A patto di non scordarsimai una buona dose di prudenza questo2010 si preannuncia sereno, con ottimi picchidi buonumore e fortuna alle stelle. Saranno dodicimesi propizi <strong>per</strong> le relazioni sociali e pienidi energie, e questo potrebbe essere positivo <strong>per</strong>chi sceglie di dedicarsi a progetti nuovi. Questoè <strong>per</strong> voi anche l’anno del cuore, e le belle novitàsono in vista sia <strong>per</strong> chi cerca sia <strong>per</strong> chi è già infelice compagnia, e i momenti in cui sarete giùdi corda saranno ampiamente controbilanciatidall’affetto di chi vi circonda.Questo <strong>per</strong> il leone sarà l’anno della riscossa,della rivincita su un 2009 che non è stato moltoclemente. La ruota gira e questa volta ha scelto difarlo con decisione, senza indugi. Si annuncia unbuon <strong>per</strong>iodo sotto diversi settori: chi vuol cambiarelavoro e medita da tempo un radicale cambiamentotroverà pane <strong>per</strong> i suoi denti, chi invececontinuerà un cammino già intrapreso potrà farloserenamente. Discorso simile vale <strong>per</strong> la vita dicoppia: il 2010 promette interessanti novità e unasvolta positiva <strong>per</strong> chi la sta aspettando, sia che sitratti di fare un passo col partner, sia che si trattidi trovare compagnia <strong>per</strong> un cuore solitario.Qualche grattacapo ci sarà, è vero, ma in arrivoc’è pure una ottima dose di forza <strong>per</strong> far fronteagli imprevisti. Avete delle questioni in sospeso ei primi mesi dell’anno saranno propizi <strong>per</strong> metteredei punti e andare a capo senza tanti indugi.Si tratta di cercare di essere risoluti e di nonfarsi trattenere dalla paura del <strong>nuovo</strong>: un po’ diaudacia non guasterà. In campo sentimentalel’anno <strong>nuovo</strong> esordisce con qualche intoppo, maregalerà a breve miglioramenti <strong>per</strong>cepibili e cambiamentipositivi, e con la primavera si aprirà lastagione del cuore, con picchi di felicità molto altie grandi dosi di buonumore.Sagittario 23 novembre • 21 dicembre Capricorno 22 dicembre • 20 gennaio Acquario 21 gennaio • 19 febbraio Pesci 20 febbraio • 19 marzoNiente paura, l’inizio dell’anno non sarà brillantema questo non vuol dire niente. In brevetempo infatti le cose cominceranno ad andare<strong>per</strong> il verso giusto e ottimismo e buonumore tornerannoad accompagnare le vostre giornate.Guadagnerete un po’ di serenità interiore e questovi consentirà di avvicinarvi più serenamenteagli altri: col partner sfumeranno le tensioni esul lavoro abbandonerete quell’atteggiamentoostile che ha caratterizzato gli ultimi mesi. <strong>Il</strong> <strong>per</strong>iodomigliore un po’ su tutti i fronti sarà quelloestivo, e sarà proprio durante la bella stagioneche arriverà quello che aspettavate da tanto.<strong>Il</strong> 2010 <strong>per</strong> i nati sotto il segno del Capricornoarriva carico di promesse ma un po’ dispettoso:dispenserà emozioni e successi un po’ su tutti ifronti ma i risultati raggiunti saranno semprefrutto di un impegno costante. Vietato dunqueabbassare la guardia e sedersi sugli allori: è essenzialeinvestire le proprie energie senza riservee la ricompensa poi non tarderà a farsi vedere,anzi, lo farà in pompa magna. Bel momento<strong>per</strong> chi cerca l’amore, che una volta trovato potrebbediventare quello che si aspettava da unavita intera. Delicatezza con gli amici o si rischiadi ferirli involontariamente.Dovete convincervi a sognare un po’ di più, avedere il bicchiere un po’ più pieno e a sorridereanche quando ne avete poca voglia. Fatto questola strada sarà più in discesa e arriverannole soddisfazioni. L’anno <strong>nuovo</strong> si preannunciapositivo e specialmente a partire da febbraioil buonumore vi guiderà come un Virgilio deitempi nostri. Cercherete la spensieratezza e trovereteamici in grado di assecondarvi in questovostro desiderio, e la stessa sintonia si registreràcon il partner, dopo un <strong>per</strong>iodo un po’ travagliato.Per gli affari ottimi i primi mesi dell’anno,che potrebbero portare belle sorprese.Cambiano le carte in tavola, il 2010 ha deciso disparigliarle e fortunatamente può farlo senzal’impiccio di pianeti che si divertono a fare i dispetti.Sul piano professionale si apre la stagionedei cambiamenti, dei progetti che passano dallacarta alla realtà e che vi restituiscono quell’energiache sul finire dell’anno passato sembravaessere stata risucchiata. L’importante è manteneresempre una profonda lucidità. Anche <strong>per</strong> lefaccende sentimentali pare arrivato il momentodi fare un passo avanti e di dare concretezza airapporti già avviati, mentre i cuori in cerca dicapanna troveranno di che rallegrarsi.I GENITORI SI SEPARANO....COME DIRLO AI FIGLI?Quando la separazione diventa l'unica possibilità<strong>per</strong> ridare equilibrio ad una famiglia, è fondamentaleche entrambi i genitori si impegnino <strong>per</strong>discernere il ruolo di coniugi, che andrà aconcludersi, dal ruolo genitoriale, che invececontinuerà <strong>per</strong> tutta la vita.È condizione essenziale che i genitori riescano afare un passo indietro rispetto al grado diElisabetta Romeo conflittualità che può esserci nella coppia in unasituazione di questo genere, riconoscendosivicendevolmente come figure entrambe necessariee fondamentali <strong>per</strong> la crescita dei figli.Tra loro dovrà instaurarsi una collaborazione che avrà come unicoobbiettivo il benessere e la tutela dei figli, a partire dal decidereinsieme come e quando sarà opportuno comunicare la decisionedella separazione ai propri bambini, evento troppo spessosottovalutato.<strong>Un</strong>a separazione ben gestita fin dall'inizio ridurrà al minimo glieffetti negativi legati alla separazione stessa e favorirà un miglioreadattamento del bambino alla nuova situazione familiare.1085699DOTT.SSA ELISABETTA ROMEOPsicologa (Ordine degli Psicologi della Toscana. Iscrizione all’Albo n° 4123)Cell. 389 9909033 E-mail: romeoelisabetta@virgilio.it


32 Gennaio 2010tempi moderniZOOM/1. Sono molte le realtà che utilizzano il “marchio Firenze” <strong>per</strong> promuovere la propria immagineIn città una pubblicità tira l’altraAllo studio del Comune ci sono provvedimenti<strong>per</strong> regolare la materia: “D’ora in poi sponsorizzazionimirate <strong>per</strong> i restauri e le riqualificazionie gare pubbliche <strong>per</strong> la concessione di spazi”Serena Wiedenstrittvolta è finita con una retromarciada parte di chi voleva farsipubblicità utilizzando l’immagineL’ultimadi Firenze. La filosofia del “do utdes” aveva portato alla co<strong>per</strong>tura del ponte piùfamoso del mondo con uno striscione promozionaledi una catena della grande distribuzionein cambio di finanziamenti <strong>per</strong> il restaurodel Corridoio Vasariano. Ma l’o<strong>per</strong>azione harischiato di ritorcersi contro l’inserzionista cheha ritirato la pubblicità, confermando il sostegnoai lavori. Non è <strong>per</strong>ò la prima volta cheuna pubblicità in cambio di una sponsorizzazionefa discutere, né Firenze è l’unica a doveraffrontare questi dilemmi. Non va meglioa Venezia, dove la facciata della chiesa di SanSimeon aveva ospitato niente di meno che unapubblicità di una casa di moda, scatenando leproteste dei religiosi, né a Roma, dove qualcunoaveva pensato di tappezzare il Pantheon. Maa parte i casi clamorosi, come si deve regolarechi vuole fare pubblicità “usando”, con misura,la città? E quale è la logica che ispira l’amministrazioneRenzi? “Alcuni provvedimentisono già allo studio - spiega l’architetto GianniBordoni, responsabile Pubblicità e Insegne delComune di Firenze - il principio è che Firenzeha un grande potenziale, vista la sua fama internazionale.Chi vuol fare pubblicità a Firenzepuò sfruttare un brand di tutto rispetto, ma cideve essere una contropartita <strong>per</strong> la città. D’orain poi non si tratterà di affittare uno spazioa una ditta, in cambio di introiti che vanno afare cassa, ma di sponsorizzazioni mirate <strong>per</strong>interventi di restauro di beni monumentali o diriqualificazione di aree specifiche. In pratica,deve essere chiaro il legame fra la concessionedi uno spazio e il vantaggio <strong>per</strong> la città. Delresto se i fondi <strong>per</strong> i restauri non arrivano dalGoverno, è opportuno che la città li trovi in altromodo”. Per quanto riguarda gli introiti dapubblicità in generale (dalla pubblica affissionenegli spazi gestiti dal Comune agli impiantipubblicitari fino alle insegne) Firenze guadagnaogni anno dai 6,5 ai 7 milioni di euro.Ma anche qui si cambierà: “Modificheremo lemodalità di assegnazione degli spazi - continuaBordoni – e al più presto si procederà a gare dievidenza pubblica <strong>per</strong> la concessione”. In altreparole, se prima lo spazio si doveva richiedere,ora i diversi circuiti e le localizzazioni più ambitesaranno a disposizione, in esclusiva, di chioffre di più. E non solo, un’altra novità riguardale insegne: dal 2010 chi apre un negozio potràchiedere l’autorizzazione direttamente con ladichiarazione di inizio attività.PROMOZIONEGennaio 2010Ad ogni trattamentopulizia visoin OMAGGIO1 trattamento viso ossigenante(antirughe, illuminante, effetto lifting)L’OFFERTE È VALIDA PER UOMO E DONNAfino al 31 gennaioNUOVI ORARILUN - VEN 9.00 - 19,00SABATO 10.00 - 18,00Via Gianpaolo Orsini, 6/a - Firenze055 68021191045056ZOOM/2. Parte la lotta alle “vele” abusiveMa che cosa è inregola e che cosa no?o studente straniero che inLvia Calzaioli distribuisce ilvolantino con la pubblicità dellapizzeria e la piantina <strong>per</strong> arrivarciè un fuorilegge. Così come sonovietate le “vele” – i grandi camionche trasportano cartelloni promozionali– in piazza della Libertà.Nelle zone centrali la pubblicitàè particolarmente regolamentata,chiariscono dall’ufficio delComune in piazza Artom, cuitutti i cittadini sono chiamati arivolgersi prima di intraprendereiniziative promozionali. Se sututto il territorio la promozioneè contingentata in modo da nonsnaturare la città, le regole sonoancora più severe <strong>per</strong> quanto riguardail centro storico. È infattivietata sia la pubblicità fonica– quella con gli altoparlanti sultettuccio della macchina – siaquella sulle <strong>per</strong>sone: <strong>per</strong> capirsi,niente uomini sandwich in piazzadella Signoria. Fuorilegge anchela distribuzione “hand to hand”e tutte le forme di volantinaggioche insistono su spazi pubblici(altro discorso, insomma, <strong>per</strong> lapubblicità dei concerti di organodistribuita sul sagrato della chiesa).Tornando alle vele, ne è <strong>per</strong>messala circolazione ma non lasosta: spiegano da piazza Artomche la vela ferma in una piazzafiorentina equivale ad un grandecartellone pubblicitario fisso,con la differenza che non vienepagato lo spazio al Comune. Siaggira quindi la norma che vietauna pubblicità così grande in spaziche non la possono contenere:“Firenze non è Parigi – chiarisconodall’ufficio preposto – qui nonabbiamo i grandi boulevard conmarciapiedi da 12 metri che possonocontenere il dehors dei caffè,lo spazio <strong>per</strong> i pedoni e quello<strong>per</strong> i 6 metri <strong>per</strong> 3 pubblicitari”. Esul rispetto delle regole il Comuneannuncia il pugno duro: “Intendiamocontrastare non tantoil singolo inserzionista quanto ilsistema delle vele e procedere inogni caso con la verifica di compatibilità.Purtroppo la pubblicitàè legata al codice della strada: sipuò rimuovere una insegna se è<strong>per</strong>icolosa, altrimenti si deve ricorrerea procedure ostative cherichiedono più tempo”. /S.W.


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LO SPETTACOLO. Va in scena il 13 e 14 febbraio l’ultima fatica del comico fiorentinoL’amore al tempo di Andrea Muzzi“L’amore è geco” è il testo teatrale scrittoe interpretato dal comico. Due date al Puccini <strong>per</strong>assistere a uno spettacolo che ha il merito di parlaredelle questioni di cuore riuscendo a non banalizzarleCaterina Gentileschi“<strong>Un</strong> uomo innamorato ha unaforza incredibile, niente lopuò fermare. <strong>Un</strong> uomo innamoratoè capace di rovesciarequalunque potere e disarmare qualunque esercito.L’Iraq ha <strong>per</strong>so la guerra <strong>per</strong>ché SaddamHussein era circondato solo da uomini. Se glifacevano vedere due gnocche con il cavolo che<strong>per</strong>deva!”. E’ un Andrea Muzzi <strong>nuovo</strong> quelloche scrive e interpreta “L’amore è geco”, spettacoloideato insieme al giovane autore MarcoVicari, che approderà sul palcoscenico del teatroPuccini il 13 e il 14 febbraio (la seconda dataè riservata ai soci Coop). “I protagonisti dellastoria sono due precari – spiega l’autore e protagonista- e proprio <strong>per</strong>ché sono precari hannoun sacco di cose da fare. Questi due precari siimprovvisano rivoluzionari e tentano di metteresu una battaglia <strong>per</strong> l’amore ma cercanodi coinvolgere il pubblico <strong>per</strong>ché sono troppoimpegnati nei loro mille lavoretti <strong>per</strong> essere inprima linea, così invogliano il pubblico a partirepoi, dicono, loro li seguiranno volentieri”. E’una sorta di omaggio all’amore quello che Muzziregala al pubblico fiorentino e non solo (è intour da gennaio in tutta la toscana). “Mi vieneda sorridere <strong>per</strong>ché non avrei mai pensato cheun tema universale come l’amore diventasseanche argomento di dibattito politico come èavvenuto il mese scorso, dopo l’aggressione alpresidente del consiglio e il suo invito a combatterel’odio con l’amore”. Ma come mai un titolocosì curioso? Perché l’amore è geco? “A parte ilgioco di parole – continua Muzzi – ovviamentescherzoso, “L’amore è geco” <strong>per</strong>ché il gecoè un animaletto misterioso. Ho sco<strong>per</strong>to che ungruppo di scienziati americani hanno cercato dicapire come fa a rimanere attaccato alle su<strong>per</strong>ficiverticali, senza <strong>per</strong>ò riuscire a darsi una validarisposta. Per l’amore vale lo stesso principio: èuna cosa misteriosa e speciale che non va analizzatae studiata, va presa come viene”. Sulpalcoscenico insieme a Muzzi, l’attrice DilettaOpulista che va in scena nella prima parte dellospettacolo, e Nicola Costanti, unico cantautoreitaliano a vincere <strong>per</strong> due volte il premio Tenco( 1998, miglior esordiente, 2003 miglior autore),che collabora musicalmente con molti artisti, tracui Benvenuti e Pieraccioni. “Sono un comico,non un filosofo – continua Muzzi – ma pensoociologo, giornalista e scrittore. Pippo Russo,Sagrigentino di nascita ma fiorentino d’adozione,innamorato della città e “su<strong>per</strong>tifoso” della Fiorentina.Grande animatore di Facebook, due romanzialle spalle (<strong>Il</strong> mio nome è Nedo Ludi e Memo), unodi prossima uscita e un altro già in cantiere. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>lo ha incontrato <strong>per</strong> parlare di Firenze e di libri.Partiamo da Firenze…E’ stato un innamoramento immediato e incondizionato.Sin da quando misi piede qui mi sentii a casa,come se in questa città ci fossi nato. E le tracce diquesto amore sono ben visibili nel mio <strong>nuovo</strong> romanzo.Le suggestioni che questa città mi regalasono nella bellezza di certi suoi scorci, che addomesticanola luce del giorno. Ma anche la sua gente haqualcosa di particolare, un voler mettere “tutto in discussione”che è al tempo stesso la sua ricchezza e ilsuo limite. Anche in città chiudono le piccole libreriee si rafforzano i giganti della distribuzione.Riflessi sulla vita culturale e sul mercato?<strong>Un</strong>a libreria chiusa è una <strong>per</strong>dita incalcolabile. Tantopiù nel caso delle piccole librerie, così come <strong>per</strong> ipiccoli negozi di musica. Però vedo anche che dellepiccole librerie continuano a aprire, in questo <strong>per</strong>iodo.Forse siamo davanti a un <strong>per</strong>iodo di transizione.Tra pochi mesi esce il tuo terzo romanzo. Di cosaparla?<strong>Il</strong> mio terzo romanzo, “La memoria dei pesci”, saràancora una volta diverso dai primi due. <strong>Un</strong> romanzosociale, che prova a interpretare l’attuale condizioneumana, soffermandosi su quella che mi pare lapiù acuta malattia delle società avanzate: l’ansia diche la risata sia il modo migliore <strong>per</strong> trasmetterealcuni messaggi, come quello che vogliamo fararrivare con questo spettacolo”. “<strong>Un</strong> innamoratoè un uomo libero, non lo assoggetti a nessunalegge – si legge in una nota della piece - Per questovogliono controllarci. Ribellatevi. Ricordateviche il matrimonio è un sacramento che uniscedue <strong>per</strong>sone <strong>per</strong> sempre: la sposa e il ristoratore.Perché <strong>per</strong> pagare le rate del pranzo una vitanon basta!”. <strong>Un</strong> modo di parlare d’amore senzabanalizzare l’argomento. <strong>Un</strong>a risata continuadall’inizio alla fine. Fa ridere tutto, tranne lachiusura, che invita alla riflessione, prendendoin prestito una citazione del grande Enzo Biagi.LA RECENSIONE. <strong>Un</strong> tuffo in uno dei luoghi più suggestivi e selvaggi della ToscanaTre americane in viaggio <strong>per</strong> scoprire la Maremmahades of Maremma, letteralmente “Ombre di Maremma” (Ingorda Editore), così si intitola il libro scrittoSdalla studentessa Charlotte Bailey insieme a Johanna Marshall e Lana Turner, dell’<strong>Un</strong>iversità internazionaleFua - Florence <strong>Un</strong>iversity of the Arts. Per mesi le autrici hanno assaporato, studiato e attraversato da cima a fondola Maremma, arrivando a realizzare un libro dalle grandi potenzialità, nel quale il racconto è affiancato dalleimmagini più belle, <strong>per</strong> un viaggio indimenticabile alla sco<strong>per</strong>ta della regione più selvaggia della Toscana dovemare e montagna si fondono. “E un libro che si scosta dalla linea classica delle guide toscane – ha spiegato Bailey- la Maremma è un luogo fantastico, un’es<strong>per</strong>ienza che coinvolge tutti i sensi. La vista con i colori caratteristicie vivaci della natura, l’udito con il vento che accarezza la terra, l’olfatto con i profumi dei luoghi lontani dallecaotiche città, gli odori dei piatti tipici da generazioni, la sensazione della natura che ti entra nel profondo, il gustoche si prova assaporando le ricette vecchie di generazioni, il tatto che viene stimolato accarezzando e giocandocon le o<strong>per</strong>e del Giardino dei Tarocchi”. <strong>Il</strong> libro si trova nelle librerie fiorentine Pa<strong>per</strong>back exchange (Via delleOche, 4 rosso), MB bookshop (Borgo Ognisanti, 4) e Edison (Piazza Della Repubblica)./L.V.Z.L’INTERVISTA. A colloquio con Pippo Russo, agrigentino di stanza a FirenzeFirenze, i libri e... La memoria dei pescicostruire un’immagine edificante di se stessi. Conquesta realtà si confronta Brando, il protagonista diuna storia ambientata a Firenze nel 2011.Ma stai anche lavorando al seguito di “<strong>Il</strong> mionome è Nedo Ludi”...Vero, e si tratta di un ripensamento rispetto alle intenzioniiniziali. A tutti quelli che mi sollecitavano ascrivere un sequel rispondevo che no, <strong>per</strong> me la storiafiniva lì e non poteva esserci un seguito. Ma poilo scorso luglio, assieme al mio caro amico MicheleMorrocchi ho a<strong>per</strong>to il “Nedo Ludi fans Club” suFacebook. E c’è stata una valanga d’adesioni: siamogià quasi a 700. Tanto affetto mi ha fatto capire che“dovevo” scrivere il sequel. E quando ho cominciatoa pensarlo ho sco<strong>per</strong>to che ce l’avevo già dentro./Ciro BecchimanziIL PROGRAMMASei mostre <strong>per</strong> un 2010a base di arte e culturan anno di mostre che portano apreUche coniuga o<strong>per</strong>e d’arte e storie daraccontare, nell’anno in cui si celebranoalcune importanti ricorrenze. E’ statapresentata a Roma “Firenze 2010. <strong>Un</strong>anno ad arte”, nuova stagione espositivadel Polo museale fiorentino, organizzatain partnership con l’Ente cassa di risparmioe Firenze Musei. Si comincia il 25marzo con “Pregio e bellezza. Cammei eintagli dei Medici” (fino al 27 giugno) alMuseo degli argenti di Palazzo Pitti, doveverranno esposte le preziose gemme rinascimentaliche indossava la famiglia chegovernava la città. Si prosegue con l’attesissimoarrivo (dal 22 maggio al 17 ottobre),dell’antologica dedicata a Caravaggioe i caravaggeschi che a quarant’annidalla mostra curata dalla storica dell’arteEvelina Borea, porta alla Galleria degliUffizi e alla Palatina un centinaio di capolavorirealizzati dall’artista e dai suoiseguaci, proprio nell’anno in cui ricorreil quarto centenario della morte del pittore.La terza tappa è fissata alla Galleriadell’Accademia, dove dall’8 giugno all’1novembre, prenderà vita “Virtù d’amore.Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino”,organizzata in collaborazione con ilmuseo Horne, nella quale verrà espostauna selezione sofisticatissima dei cassonie delle spalliere che arredavano le camereda letto rinascimentali: da quello realizzato<strong>per</strong> la nascita di Lorenzo il Magnifico,conservato al Metropolitan Museumdi New York, a quelli dipinti da pittoriche hanno fatto la storia, come Botticellie Filippo Lippo. La curiosa esposizioneche segue è “Parigi val bene una messa.L’omaggio dei Medici a Enrico IV re diSpagna” che dopo aver fatto tappa al Muséenational du château de Pau, porteràalle Cappelle Medicee le 19 tele che CosimoII commissionò a pittori accademicifiorentini <strong>per</strong> celebrare le esequie del redi Francia e Navarra il 16 settembre 1610nella Basilica di San Lorenzo. <strong>Il</strong> 20 lugliosarà la volta di “Vinum nostrum. Arte,scienza e miti del vino nelle civiltà delMediterraneo Antico”, dedicata alla culturadel vino nell’antichità e organizzatainsieme al Museo Galileo. A chiudere lastagione ci pensano “I grandi bronzi delbattistero. Rustici e Leonardo” (dal 10settembre al 10 gennaio 2011) che verrannoesposti al Bargello prima di tornareal Museo dell’O<strong>per</strong>a del Duomo.<strong>Un</strong>o dei dipinti in mostra


cultura 35LA MANIFESTAZIONE/1. Di <strong>nuovo</strong> in città le proposte della fiera che inaugura l’anno della modaGennaio è sinonimo di Pitti ImmagineBarbara BiondiCinquantanovemila metri quadratidi spazi allestiti, 739 aziende conpiù di 800 marchi, più di 20milacompratori attesi. Sono questi inumeri della moda in città, olimpo fashionche a Firenze a un solo sinonimo: Pitti Immagine.“Pitti Uomo fa da apripista e dàuna risposta forte alle trasformazioni delmercato, rivoluzionando la progettazionedel salone – dice Raffaello Napoleone, amministratoredelegato di Pitti Immagine -.Così a questa edizione il padiglione centralesi presenta con un <strong>nuovo</strong> layout, affidato auno dei nomi più interessanti nel panoramainternazionale dell’architettura e del design,Patricia Urquiola. E cambia di conseguenzal’aspetto complessivo della fiera, che siafferma definitivamente come luogo di ricerca,s<strong>per</strong>imentazione e novità oltre che diincontro e scambio <strong>per</strong> la Pitti community”.Nuovo volto dunque <strong>per</strong> l’evento che inaugural’anno della moda (dal 12 al 15 gennaio).Tra i progetti speciali, le anteprime e ilanci internazionali che saranno protagonistialla Fortezza da Basso sono da segnalare: lospeciale allestimento con il quale Everlastfesteggerà i 100 anni del marchio, ideatodall’architetto Elio Di Franco, l’importantespazio espositivo, all’esterno dell’ArenaStrozzi, con cui il marchio Add presenteràil suo stile e la nuova collezione, il debuttoa Pitti Uomo di un marchio cult del jeanswearcontemporaneo, l’olandese Denham,l’esordio internazionale di Fornarina SportGlam, la nuova linea fitness-chic di Fornarinae infine la presentazione worldwide dellacollezione di un prestigioso marchio heritagescozzese come Barbour. Ma non solo,c’è “What’s Fashion About?”, ed è un <strong>nuovo</strong>tributo alla community internazionale deibuyer e dei visitatori della manifestazioneil tema conduttore di questo Pitti Uomo,legato alle parole, alle idee e al gossip delmondo della moda. “Ci sarà un fitto montaggiodi interviste realizzate da un gruppodi blogger itineranti” spiega Agostino Poletto,vice-direttore generale di Pitti Immagine“ancora una volta saranno protagonisti i PittiPeople, la variegata community di buyer,stampa e visitatori che con il loro stile e leloro idee contribuiscono a rendere unico ilPitti Uomo”. Nel piazzale della Fortezza daBasso ci sarà un’installazione fatta da unimponente nastro su cui si accumulerannoparole, frasi e suggestioni, raccolte tra alcunidei protagonisti di Pitti Uomo. Grandeattesa <strong>per</strong> gli ospiti vip, che come ogni edizione,animano le serate fiorentine di Pitti.Protagonisti assoluti saranno Giles Deacon,designer britannico che presenterà la suacollezione in un maxi-evento alla manifatturaRichard Ginori e Corneliani, storicobrand legato all’abbigliamento maschile. Danon <strong>per</strong>dere anche il fiume di appuntamentidi Pitti_W, sezione dedicata alla moda “pourelle”.LA MANIFESTAZIONE/2. Tornano anche le kermesse dedicate ai piccoli e ai tessuti d’autoreBimbo e Filati: nuove tendenze e grandi ritorniembrano rincorrersi. Dopo le novità <strong>per</strong>Si grandi, seguono a ruota i suggerimenti<strong>per</strong> le tendenze dei bambini più modaioli.Tra le importanti novità di questo PittiBimbo (dal 21 al 23 gennaio alla Fortezza)ci sono le presentazioni speciali di griffecome Junior Jean-Paul Gaultier e PaulSmith Kids, il rientro di Diesel Kids, chel’azienda presenterà in uno spazio dedicatoassieme a Diesel Footwear e alla nuovacollezione di John Galliano, e poi i nuoviingressi delle collezioni bambino di grandinomi internazionali come Adidas, CustoBarcelona, Desigual e Notify. Insommasempre di più la moda dei più piccini fainvidia alle griffe dei grandi. Addio tutinee felpe da strascicare dovunque, benvenutaattenzione ai marchi, ai colori più trendy ealle novità in fatto di gusti e abbinamenti.<strong>Il</strong> successo di Pitti Bimbo è legato ancheagli importanti momenti di comunicazione,sfilate e iniziative legate al mondo deipiù piccoli che a ogni edizione affiancanola manifestazione. Sempre più seguite lesfilate, da cui partono non soltanto le tendenzedi collezione ma anche preziose indicazionidi styling e di abbinamento traabiti e accessori. E Pitti non è Pitti senzal’immancabile appuntamento con i Filati(dal 27 al 29 gennaio), che chiuderà comedi consueto la stagione invernale del calendariodella moda fiorentina. “La forza diPitti Filati è nel suo essere un vero laboratoriodi ricerca – dice Agostino Poletto,vice-direttore generale di Pitti Immagine– l’osservatorio privilegiato delle tendenzedella moda del futuro. <strong>Il</strong> nostro pubblicoprovenienti da tutto il mondo viene a Firenze<strong>per</strong> vedere l’eccellenza della filaturainternazionale, a caccia di suggestionicreative sempre nuove”. Che la festa abbiainizio./B.B.AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATEL'infertilità è un problema sempre più diffuso, soprattutto a causa delle maternità rinviate nel tempo.Ma anche le soluzioni sono sempre più efficaci, rapide e sicure.INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDIGINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'<strong>Un</strong>iversità di Siena, dottore in medicina all’<strong>Un</strong>iversità di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto profilo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichidi responsabilità, di importanti consulenze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospedale di Bergamo, di rilevanti pubblicazioni scientifiche, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. <strong>Il</strong> professore, dirige il centro "SienaFertility" a Monteriggioni oltre ad offrire la sua es<strong>per</strong>ienza nello studio fiorentino di via Lorenzo il Magnifico. A lui chiediamo quali sono le più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimidecenni ha conosciuto le maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono semplificati e la diagnosi è diventata più precisa grazie alle ecografie transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anchedal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed efficace: oggi possiamo scegliere il migliore s<strong>per</strong>matozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione <strong>per</strong> prevenire malattie ereditarie".Qual è la sua filosofia di intervento?"<strong>Il</strong> mio atteggiamento, messo a punto in anni di lavoro, privilegia i metodi di diagnosi e terapia a bassa invasività, basati su trattamenti accuratamente <strong>per</strong>sonalizzati sul singolo caso. Ad esempio evito la strada del bombardamento ormonale e uso invece basse dosidi farmaci, comunque adeguate a raggiungere lo scopo".Cosa pensa della legge 40?"È un provvedimento che dovrebbe essere migliorato e che certamente, penalizza le tante <strong>per</strong>sone che soffrono di infertilità costringendole ad impegnativi viaggi oltre confine.DIAGNOSI IN UN SOLO GIORNO E TRATTAMENTI MININVASIVIMembro fondatore e tesoriere della Mediterranean Society for Reproductive Medicine, organismo rivolto agli specialisti di tutti i Paesi affacciati sul Mediterraneo <strong>per</strong> i quali organizza corsi di formazione, convegni, progettiscientifici e reti di comunicazione on-line, il dr. Pieraldo Inaudi è da sempre al fianco di chi soffre di problemi di infertilità. "Nel mio studio come presso il centro Siena Infertility si parte da un'accurata diagnosi finalizzata ascegliere il trattamento più efficace ma meno invasivo e costoso. Anche la diagnosi stessa viene eseguita in un giorno solo proprio <strong>per</strong> ridurre i viaggi e le spese, limitare le assenze dal lavoro, minimizzare lo stress". Inquanto alla possibilità di recarsi all'estero? "Siamo collegati con centri elvetici e francesi <strong>per</strong> trattamenti di fecondazione in vitro con congelamento e di microchirurgia <strong>per</strong> la ricanalizzazione tubarica o dei deferenti. Iosono abilitato anche in Svizzera e non abbandono di certo le mie pazienti".1086784PROF. PIERALDO INAUDI OSTETRICO - GINECOLOGO MEDICINA DELLA RIPRODUZIONEStudio Monteriggioni (SI) Via S. Pertini 7 Tel. 0577 51394 Fax 0577 588249 - Studio Firenze Via Lorenzo <strong>Il</strong> Magnifico 64 Tel. e Fax 055 4633294 e-Mail: inaudi1@interfree.it


IL PERSONAGGIO. <strong>Un</strong> inizio (molto) difficile in viola, ora farne a meno è quasi impossibileGoleador e talismano, la rinascita di Vargas<strong>Il</strong> <strong>per</strong>uviano non è solo la principale fonte di assist <strong>per</strong> l’attacco gigliato, ma quando segna lui la squadranon <strong>per</strong>de. Tante le “big” che lo vorrebbero, ma El Loco giura: “Al mio orizzonte vedo solo la Fiorentina”Cristina GuerriSe non fosse stato <strong>per</strong> il suo stratosferico inizio di stagione(e in parte <strong>per</strong> il finale della precedente), JuanVargas avrebbe potuto essere uno dei papabili vincitoridel “Bidone d’oro 2009”, andato poi all’ex viola FelipeMelo. E invece il <strong>per</strong>uviano, 27 anni il prossimo ottobre, è larivelazione di questa Fiorentina. A detta degli es<strong>per</strong>ti il vero Vargasè sempre stato quell’infallibile dispensatore di assist sbocciatoa Catania, mentre i mesi bui del primo anno in viola sonoriconducibili al difficile <strong>per</strong>iodo di adattamento che il giocatorestava attraversando. <strong>Un</strong> <strong>per</strong>iodo durato quasi tutto il campionatoe coinciso con la sua posizione arretrata. Quella posizione che,<strong>per</strong> lo stesso Vargas, non avrebbe influito sulle prestazioni (negative)del giocatore. “Mi piace molto giocare in avanti - ha dichiaratol’esterno - <strong>per</strong>ò non rinnego il ruolo di difensore. Anzi,sono pronto a rifarlo in qualsiasi momento. Sono convinto chese oggi, in un <strong>per</strong>iodo così positivo, dovessi tornare a correresulla linea difensiva, otterrei buoni risultati, proprio come faccioin fase offensiva”. Vargas non è solo la principale fonte degliassist <strong>per</strong> l’attacco viola. E’ anche un vero e proprio talismanogoleador.<strong>Il</strong> <strong>per</strong>ché? Basta analizzare le partite in cui il mancinoha segnato. <strong>Il</strong> primo, vero, gol della stagione è datato 18 agosto,Sporting Lisbona- Fiorentina (2-2), pari determinante <strong>per</strong>il passaggio ai gironi di Champions. Poi il gol a Torino controla Juventus (1-1), il gol vittoria a Udine (0-1) e la rete contro ilLione (1-0) decisiva <strong>per</strong> il passaggio agli ottavi. Finita qui? No,anche con l’Atalanta (2-0) il <strong>per</strong>uviano è andato a segno con unbellissimo tiro dalla lunga distanza. Tutto questo significa chequando “El Loco” segna, la Fiorentina non <strong>per</strong>de. Con le sue su<strong>per</strong>-prestazioni,l’ex Catania è stato inserito tra i 10 calciatori piùconosciuti secondo la classifica Iffhs, l’Istituto di storia e statisticacalcistica, ma soprattutto ha attirato l’attenzione dei club piùforti del mondo, come Real Madrid, Manchester City e Barcellona.Queste le big interessate del giocatore, che dovranno <strong>per</strong>òsborsare tra i 20 e i 25 milioni <strong>per</strong> acquistarlo. Interesse che nontocca neanche lontanamente Vargas, il cui unico obiettivo è quellodi fare bene con la maglia viola: “E’ un problema che non miriguarda. Quello che accadrà più avanti lo valuterò al momentoopportuno. Adesso, lo ripeto, vedo al mio orizzonte solo la Fiorentina.Voglio crescere qui, voglio spingere la squadra viola inalto, poi a giugno, o magari fra qualche anno, si vedrà. So beneche circolano certe voci. Ma si tratta di chiacchiere e come talivanno considerate. Non è il momento, lo ripeto, di parlare deldomani”. Parole confermate anche da Jorge Cysterpiller, agentedel giocatore: “Lui sta benissimo a Firenze, adesso deve pensaresolo alla Fiorentina anche se ci sono molte squadre interessate alui. Con Corvino ancora non abbiamo parlato di clausole rescissorie.Nel suo ruolo lui è uno dei migliori al mondo. Per ora Juannon ha mai espresso la volontà di lasciare la Fiorentina”.CENTRO ORTOPEDICO SANITARIOBECHERELLIFINOAL 15%ES.: Cinturalana normale€34€28Renzo&Giusi...... i pasticceri dell’ImprunetaPRODUZIONE PROPRIA, specialità dolciarie artigianali dal 1988torte e dolci di ogni genere e forma.. anche <strong>per</strong>sonalizzate con fotografie!!!venditaal dettaglioe all’ingrosso• Prova domiciliare di carrozzine • Consegne a domicilio gratuiteNoleggio prodotti • Convenzionati ASL <strong>per</strong> invalidi civili su tutti i nostri articoli(la spesa è completamente a carico dell'asl)VIA TORCICODA 91/R - 50142 Firenze(Zona Isolotto)Tel. 055 7089041073766tel.055 2373032Cell.337 939049Via 1° Maggio, 22 Tavarnuzze - Impruneta (FI)STEFANI srlPASTICCERIA.STEFANI@GMAIL.COM1022653


sportIL BILANCIO. Si è chiuso un 2009 da incorniciare <strong>per</strong> i viola. Soprattutto oltre i confini nazionaliE la Fiorentina diventò a misura d’EuropaÈ stata l’unica italiana a vincere il proprio girone diChampions e la seconda in assoluto, dietro al RealMadrid, <strong>per</strong> gol fatti. Sesta nell’anno solare in serie ACristina GuerriVERSO GLI OTTAVIAncora i tedeschi sul cammino della squadra di PrandelliC’è il Bayern Monaco, missione rivincita37Irisultati parlano chiaro: si è chiusoun 2009 da incorniciare <strong>per</strong> laFiorentina. Dopo il quarto postoraggiunto la scorsa stagione, i violaterminano l’anno con la storica qualificazioneagli ottavi di Champions League.Anche se le partite - tra preliminari,Champions e campionato - giocate daiviola sono state veramente tante, il 2009non è l’anno solare con più gare disputatenell’era dei Della Valle. Quello conpiù partite rimane il 2008 (58), mentre il2009 resta fermo a 47 (potevano essere48 se Fiorentina-Milan non fosse stata rimandatacausa neve). Confrontando i numeridel campionato con quelli europei,sembra che la Fiorentina viaggi moltopiù in Europa che nella serie A italiana.Anche non dimenticando la sfortunataapparizione in Coppa Uefa dell’annoscorso (quando i viola furono eliminatidall’Ajax nei sedicesimi di finale),la Fiorentina chiude la fase a gironi diChampions League con una sola sconfitta(quella di Lione) e ben 5 vittorie. E non èfinita qui. Perché la squadra di Prandelliè stata l’unica italiana su quattro a vincereil proprio girone di qualificazione, econ le 14 reti fatte è la seconda squadra inassoluto (dietro al Real Madrid) <strong>per</strong> il numerodei gol realizzati. Anche <strong>per</strong> CesarePrandelli è stato un 2009 da incorniciare.Con la vittoria contro la Sampdoria, infatti,il tecnico ha raggiunto Fulvio Bernardiniin testa alla classifica degli allenatoripiù vincenti della storia viola, a quota 99successi. Poco tempo dopo, nel turno cheha visto la Fiorentina di scena a Livorno(0-1), Prandelli ha ottenuto la sua centesimavittoria in 197 partite (record assoluto)alla guida della squadra gigliata.La 101esima vittoria <strong>per</strong>ò, siamo sicuri,resterà quella più bella <strong>per</strong> il tecnico diOrzinuovi: lo strepitoso 2-0 contro il Liverpooldel 29 settembre. <strong>Un</strong> record lo haraggiunto anche Alberto Gilardino. Conla rete del 2-1 ad Anfield, l’attaccanteex Milan ha raggiunto Gabriel Batistutain vetta alla classifica dei marcatori europeidella Fiorentina. Dopo i 6 centridella stagione scorsa (preliminare con loSlavia Praga compreso), infatti, la puntadei viola ha già toccato quota 4 reti dopola prima fase dell’edizione di quest’anno.In campionato, invece, la Fiorentinaviaggia a velocità più moderata. I violaterminano l’anno solare al sesto postocon 60 punti (comanda l’Inter con 81),mentre nel 2008 si erano piazzati quarticon 70 lunghezze.ra sicuramente l’avversaria da evitare.EMa la mano di Emilio Butragueño - exattaccante del Real Madrid e della nazionalespagnola - ha voluto far incontrare nuovamenteFiorentina e Bayern Monaco. Oltreai bavaresi, Porto, Stoccarda, Olympiakos eCska Mosca erano tra le possibili avversarie<strong>per</strong> gli ottavi di Champions League. <strong>Il</strong> destinoè stato ancora una volta crudele con laFiorentina, chiamata, dopo Lione e Liverpool,a una nuova impresa <strong>per</strong> raggiungere unrisultato storico: i quarti di finale della piùprestigiosa competizione europea <strong>per</strong> club.L’andata, Bayern Monaco-Fiorentina, si giocheràil 17 febbraio nello strepitoso AllianzArena (già teatro, l’anno passato, di un 3-0a favore dei tedeschi); il ritorno il 9 marzoal Franchi. “Forse era meglio arrivare secondi”,aveva commentato a caldo lo spogliatoioviola. Diverso il pensiero di SebastienFrey, voglioso di rivincita nei confronti delclub tedesco. “Vorrei - aveva espresso subitodopo la vittoria ad Anfield - incontrare subitoi tedeschi: con loro c’è un conto in sospeso”.<strong>Un</strong> conto in sospeso ce l’avrà anche ManuelVargas, autore della sua peggiore prestazionein maglia viola (<strong>per</strong> lui, lo scorso anno,90 minuti di errori e orrori). Più moderatoil commento di Karl Heinz Rummenigge,presidente dei tedeschi: “Poteva andarci peggio,ma non dobbiamo sentirci strafavoriti”.Tutt’altro che positivo, infatti, il <strong>per</strong>corso intrapresofin qui dal club tedesco. Dopo unmodestissimo inizio, il Bayern è ora terzo incampionato e ha ottenuto il secondo postonel girone europeo dietro al Bordeaux. E <strong>per</strong>la Fiorentina - Lione insegna - la vendetta èun piatto che va servito freddo./C.G.PORTE E FINESTRE IN ALLUMINIO ESSENZA LEGNOINFISSO in pvcdoppia antacon ribalta-vetriisolanti termicied acustici su misura,varie colorazioni, soloA PERTIRE DA €360 mqPAGABILI ANCHEA RATEVETRI TERMICI€210 AL MQ€190 mq IVA COMPRESAesternoinalluminiointerno inciliegio ofrassinoResistenti a pioggia, sole e neve, conservano la lorotradizionale bellezza senza bisogno di manutenzionea partire da €720 al mq €600 al mqFINESTRA ITALIA TI RIMBORSA 40 EUROPER OGNI FINESTRA INSTALLATAPERSIANA IN ALLUMINIOstecca fissa (o orientabile)in colori base su misuraA partire da € 280 mqPAGAMENTO A RATE• Spessore 4/12/4 bassoemissivo (risparmio energetico)• Inclusa posa in o<strong>per</strong>a• Su misura• Minimo fatturabil 0.50mqShow-room: Via F. 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38 Gennaio 2010sport nel quartiereNUOVE DISCIPLINE. Pallanuoto e pallacanestro si uniscono in uno sport di “ultima generazione”Ciullini, il “papà” del waterbasketCarlo Marrone<strong>Il</strong> basket è stato inventato <strong>per</strong> caso, comeallenamento invernale <strong>per</strong> i giocatoridi rugby. Sempre <strong>per</strong> caso è nata unasua evoluzione: il waterbasket. Si trattadell’unione fra la pallanuoto e la pallacanestro,e il suo ideatore-fondatore è un nostro concittadino,Riccardo Ciullini, che a <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>racconta com’è nata questa disciplina e quelleche sono le sue potenzialità dal punto di vistasociale.Come le è venuto in mente di creare questosport?Da sempre ho amato il basket e ho pensato che,se la pallanuoto corrisponde al calcio in acqua,forse era possibile fare lo stesso anche con lapallacanestro, così ho cercato di progettarel’elemento fondamentale: un canestro galleggiantedotato di tabellone.Come si è evoluto il progetto?Dopo aver creato questo prototipo, ho studiatoun sistema di regole, come fuorigioco, misuredel campo e altezza dell’acqua, che trasformasseroquesta pratica in uno sport a tutti gli effetti.Ha fatto tutto da solo?L’idea è stata mia, ma è evidente che progetticosì importanti sono il frutto di un bel lavoro disquadra. In questa avventura mi ha accompagnatoun gruppo di amici, quelli che nel 2003hanno costituito insieme a me la WaterbasketFirenze.Ci sono stati dei riconoscimenti ufficiali?Sì, con questa idea ho vinto la medaglia d’argentoal Salone Internazionale delle Invenzionidi Ginevra e un riconoscimento come inventoredi questo sport dall’allora sindaco Domenici.Inoltre, nel 2003 siamo stati subito ricono-Se il fiorentino Riccardo ne è l’ideatore, la città del Giglio è la “culla” di questaspecialità, un gioco spettacolare che cela un messaggio importante: in acquasiamo tutti uguali. Molte le difficoltà, ma anche le s<strong>per</strong>anze <strong>per</strong> il futuroRiccardo Ciullinisciuti dalla Federazione Italiana Pallacanestro,poi dal Coni e dal Comitato Paralimpico.Come mai il Comitato Paralimpico?Perché nel nostro campionato Aics le squadresono miste (uomini e donne, ndr), non ci sonolimiti di età e grazie a un apposito corpetto idiversamente abili giocano insieme agli altriatleti. La nostra filosofia è opposta rispetto aquelle degli altri sport: niente barriere, nientedivisioni, <strong>per</strong>ché in acqua siamo tutti uguali eil waterbasket ne vuole essere una dimostrazione.Ci sono molti giocatori?<strong>Il</strong> primato in termini di giocatori ce l’ha Firenze.Infatti, nella nostra società, c’erano cosìtanti giocatori che siamo stati costretti a crearedue squadre: Firenze Nord e Firenze Sud. Poici sono squadre a Napoli, Verona, Civitavecchiae Pesaro.Per arrivare a questa realtà, quali difficoltàha dovuto affrontare?Non è stato facile. La burocrazia, la mancanzadi un qualunque sostegno economico sonostate solo alcune delle difficoltà che siamo statichiamati ad affrontare. <strong>Il</strong> “muro” più grandesono stati i dubbi e i pregiudizi della gente.Facendo un bilancio?<strong>Il</strong> bilancio è molto positivo: primo, <strong>per</strong>ché cel’abbiamo fatta; secondo, <strong>per</strong> il valore socialeche promuoviamo; terzo, <strong>per</strong>ché chi ha vistoalmeno una partita è rimasto a bocca a<strong>per</strong>ta daquanto è divertente e spettacolare.1070086


40 Gennaio 2010L’ACCORDO. Fusione tra Fiorentina e Arezzo Baseball: sogno A1<strong>Il</strong> baseball può tornare a volareLorenzo MossaniSerie A. Finalmente una bellanotizia <strong>per</strong> il baseball “madein Florence”. Troppi annisono passati da quando Fasodi Elio e Le Storie Tese esclamò in unconcerto: “Fiorentini, avete una squadradi A1, dovete essere felici, è unbellissimo sport!”. Da allora ci sonostati solo problemi e tante delusioni.Nella prossima stagione la FiorentinaBaseball giocherà insieme all’ArezzoBaseball, detentore del titolo attualedella A2. La società aretina, <strong>per</strong> vocedel proprio presidente Fabrizio Casalini,ha convinto uno scettico PierCesare Vita, presidente del gloriososodalizio biancorosso, titubante soprattutto<strong>per</strong> i costi. Ma Firenze habisogno di lottare ancora <strong>per</strong> qualcosad’importante ed è una piazza ambiziosa,quindi l’unione delle forze eranecessaria <strong>per</strong> far tornare pubblicoe sponsor al diamante del Campo diMarte. Giocare l’A2 insieme ad Arezzovuol dire spese dimezzate: questoassume un valore ancora maggiorese si pensa che, da sola, la Fiorentinaavrebbe dovuto giocare il campionatodi B. Segnali positivi arrivano anchedallo sponsor, Banca Etruria, che siè detta pronta <strong>per</strong> un campionato divertice, aumentando il budget <strong>per</strong> laprossima stagione sportiva. La squadrasarà composta da una “fusione” dicirca 10 giocatori dell’attuale ArezzoBaseball insieme a un’altra decina diappartenenti attualmente alla FiorentinaBaseball. Le magliette porterannoPinto in azionei due loghi. Ovvia la soddisfazionedelle due società, le parole di FabrizioCasalini sono chiare: “Lo spirito diquesta nuova collaborazione nasce dauna serie di esigenze e necessità oggettive.L’unione delle due forze, siasocietarie che sportive, porterà ad affrontarela prossima importantissimastagione con più motivi di interesse,sia tecnici che economici”. Per la FiorentinaBaseball, alla quale purtroppoil campo non aveva regalato la promozione,questa è davvero un’occasioneirripetibile. Così il “nove” che usciràdalla fusione potrebbe direttamentecompetere con le migliori squadredella categoria. <strong>Un</strong>’ipotetica squadracon: Pinto in terza, Bindi interbase,Cappuccini e/o Parri in prima, PipoRistori in seconda, un parco lanciatoriunito da far invidia a qualsiasi squadra.Soddisfatte le due società che hannoraggiunto un accordo di collaborazionein vista delle prossime stagionisportive. L’accordo avrà durata di unanno, ma i due club si propongono diattuare una progettualità che miri allaprosecuzione dell’accordo anche <strong>per</strong>le annate sportive 2011 e 2012, <strong>per</strong> affrontareal meglio il <strong>nuovo</strong> campionatodi Serie A. <strong>Il</strong> sogno sarebbe quellodi raggiungere il Grosseto in Serie A1.IL CIRCOLO. Tante attività nel verde delle CascineDall’equitazione alla danza,al “Filo” c’è spazio <strong>per</strong> tuttimmerso nel verde del parco del-Cascine, il circolo ricreativo “<strong>Il</strong><strong>Il</strong>eFilo” sta diventando uno dei centriculturali più attivi in città. Tante lediscipline che rendono questa associazioneunica nel suo genere. Ogni sociofondatore è responsabile di un settore.L’idea di avere un responsabile <strong>per</strong>ogni disciplina è venuta al momentodella fondazione del circolo, <strong>per</strong> evitaredi creare quelle chiusure, caratteristichedi molte associazioni monodisciplinariche aumentano la coesionedel gruppo, ma ne diminuiscono laforza. L’idea di a<strong>per</strong>tura all’esterno siriscontra anche nelle attività: semprea<strong>per</strong>te a tutti, soci e non. <strong>Un</strong> <strong>nuovo</strong>socio <strong>per</strong>ciò non è considerato soloun numero, ma avrà buone possibilitàdi diventare responsabile di un <strong>nuovo</strong>settore, allargando ulteriormente ilOgni sociofondatoreè responsabiledi un settoreraggio di azione del club. Le disciplinein cui il circolo ricreativo “<strong>Il</strong> Filo”è specializzato sono veramente tante,molte delle quali definite, ingiustamente,di nicchia: fattore che porta le<strong>per</strong>sone a non prenderle neanche inconsiderazione. <strong>Il</strong> caso del polo puòessere preso ad esempio. Vista la fortunadella scuola di equitazione e lapossibilità di avere a disposizione unsportippodromo come quello del Visarno,provare a organizzare una squadra dipolo è stato il passaggio successivo:molto soddisfatti dell’o<strong>per</strong>azione sisono detti il presidente Ceccherelli eil responsabile Zaccaria. Multidisciplinarietàanche nella diffusione dellacultura. Sono attivi corsi di moda,arte, spettacolo e cucina, e negli ultimitempi è stata data molta importanzaal risparmio energetico. Gli sport piùseguiti dai soci sono il bridge, la velae la danza, ma come dice la denominazionedel circolo, “Filo”, tutto puòcambiare ed essere aggiunto a questopanorama di discipline. La solidarietàe le attività sociali sono semprepresenti, e le collaborazioni con entibenefici sono molteplici. <strong>Il</strong> tempo liberoè poco, ma <strong>per</strong> chi ha voglia dinon <strong>per</strong>dere più il “filo”, vagando diclub in club, questo è il luogo adatto:e, se qualcuno ha un’idea, il “filo” sipotrebbe allungare./L.M.


sportFOOTBALL AMERICANO. La stagione riparte a marzo: l’obiettivo rimane lo scudetto di A2I “primi” dieci anni dei Guelfi Firenze41Simone SpadaroSolo a primavera tornerà il campionatodi football americano, con i GuelfiFirenze in serie A2. Nella passatastagione, la squadra del presidenteAlessandro Dallai, dopo un ottimo campionato,si è dovuta inchinare, in semifinale, agliShark Palermo. Ma l’obiettivo di vincere loscudetto di serie A2 rimane immutato anche<strong>per</strong> la stagione che avrà inizio il prossimo 14marzo <strong>per</strong> concludersi, come sempre, a luglio.“<strong>Il</strong> mondo del football americano italiano èdiviso in due federazioni – spiega il presidenteDallai – noi siamo affiliati alla Fidaf, che èl’unica riconosciuta e che sta <strong>per</strong> entrare, didiritto, anche nel Coni. Esiste poi la Fif, che èuna federazione in cui alcune società si sonostaccate <strong>per</strong>ché volevano creare squadre congli stranieri. <strong>Un</strong>a scelta ideologica che noi nonabbiamo condiviso. Ci sembra giusto, proprio<strong>per</strong> far crescere questo sport, giocare senza glistranieri. C’è ancora troppa differenza tra giocatoriamericani e italiani. La scelta di allestiresquadre composte da soli italiani può esseremolto utile a tutto il movimento”. E i risultatisi vedono. “Abbiamo due squadre, l’<strong>Un</strong>der 21e l’<strong>Un</strong>der 18, che si sono comportate moltobene nell’ultima stagione. Nel campionato nazionaleunder 21, i Guelfi sono stati sconfittisolo nei quarti di finale, a Bolzano dai Giants<strong>per</strong> 13 a 6, al termine di una battaglia durissimae avvincente. L’<strong>Un</strong>der 18 ha ricevutoinnumerevoli complimenti <strong>per</strong> il campionatodisputato. <strong>Il</strong> football americano – aggiungeDallai – sta incuriosendo e interessando moltissimigiovani. La prima squadra, anche seè ancora composta da uno ‘zoccolo duro’ diSCI. A regime la nuova stagione della “montagna dei fiorentini”: ecco gli eventi principaliAppuntamenti e ricorrenze, Abetone protagonistaarrivata la neve in Appennino. E gli impiantidell’Abetone, la “montagna deiÈfiorentini”, sono in funzione a ritmo continuo.Non solo la possibilità di sciare <strong>per</strong> tantiappassionati, sono molti gli appuntamentiagonistici previsti nel corso dell’inverno, tracui gare Fis e Master, i circuiti <strong>per</strong> le categoriegiovanili, e poi importanti manifestazioninazionali e internazionali. In particolare, il“Pinocchio sugli sci” dal 22 al 27 marzo e iCampionati italiani allievi e ragazzi, dal 29al 31 marzo. Da segnalare, dal 1° al 5 aprile,la 51esima edizione dei Campionati italianiUisp (<strong>Un</strong>ione italiana sport <strong>per</strong> tutti), chegiocatori che fondarono la società, può contare su un buon 40% di giovani.Sono tanti i fiorentini che si stanno avvicinando ai Guelfi Firenze e si appassionanoa questo sport”. La disciplina principe degli Stati <strong>Un</strong>iti potrebbe,addirittura, sbarcare alle Olimpiadi. “Al di là del fatto che sono ormai moltele società che allestiscono squadre <strong>Un</strong>der 15 e, qualcuna, anche l’<strong>Un</strong>der 13,questo sport, in una versione più soft, potrebbe essere disciplina olimpica.Proprio gli <strong>Un</strong>der 15 – continua Dallai – praticano il Flag Football, dove ilcontatto fisico è ridotto al minimo. Gli atleti giocano con una bandierinaattaccata alla muta ed il placcaggio viene effettuato proprio tirando la bandierina.Ecco <strong>per</strong>ché si chiama ‘flag’, ovvero bandiera in inglese. <strong>Il</strong> contattofisico è assai ridotto, e quindi anche i giovani, ancora in fase di crescita, possonocimentarsi nel football americano”. Non solo, ma nel 2010 ricorrono idieci anni di fondazione dei Guelfi. “E stiamo preparando la Coppa Toscanaallo stadio Ridolfi, la casa del football americano a Firenze. Entro febbraio– annuncia Dallai – organizzeremo una giornata di festa <strong>per</strong> tutti i fiorentinicon partite tra i Guelfi e le squadre di Massa, Grosseto e Pisa”. <strong>Un</strong> modo <strong>per</strong>far conoscere ancora meglio il football americano a Firenze.porteranno 400 <strong>per</strong>sone nella stazione pistoiese.<strong>Un</strong>a stagione anche ricca di ricorrenze,a partire dai 90 anni della campionessa CelinaSeghi, che saranno festeggiati nel mesedi marzo. Sempre nel 2010 cadono poi i 60anni dalla vittoria in discesa libera di ZenoColò ai Mondiali di Aspen, e i 90 anni delloSci club Abetone – Val di Lima. Come diconsueto, anche quest’anno saranno molte leoccasioni <strong>per</strong> iniziative di valorizzazione deilegami tra Firenze e l’Abetone, con gare di sciclub fiorentini e occasioni <strong>per</strong> manifestazionidi festa e d’amicizia tra il capoluogo toscanoe la “sua” montagna./Sim.Spa.IL CORSO. Più sicurezza <strong>per</strong> le donneImparare a difendersi. Gratisbbiamo dato il nostro patrocinioa questa prima“Afase s<strong>per</strong>imentale del corso, <strong>per</strong>chélo riteniamo un importanteservizio, <strong>per</strong>altro gratuito, fornitoalla cittadinanza. Ben venganoaltre iniziative come questa, cheaiutino noi donne a sentirci piùsicure”. Parole semplici quelledi Barbara Cavandoli, assessoreallo sport del Comune di Firenze,sempre più occupata ad affrontareproblemi sociali attraverso le disciplinesportive. Sono purtroppoin un aumento aggressioni, stupri,borseggi e rapine ai danni delledonne, che da oggi avranno unaiuto in più <strong>per</strong> la propria difesa.Da sabato 23 gennaio a sabato 20febbraio, dalle 14.30 alle 16.30,alla palestra Body Line Center divia dello Steccuto 5r inizierà, infatti,il <strong>per</strong>corso del tutto gratuitodi “Self Defence e antiaggressionefemminile”, dedicato principalmentea donne di tutte le età delquartiere 5, <strong>per</strong> poi essere esteso atutti gli altri quartieri fiorentini. Itecnici federali Toni Enrico e PaoloPinzauti, fondatori dell’associazioneno-profit Asd FlorenceSelf Dence Academy, proporranno10 ore di lezione: prevenzione,argomenti giuridici <strong>per</strong> non caderein eccesso di difesa, psicologiaapplicata e tecniche e tattiche diautodifesa, principalmente studiatesu situazioni reali che potrebberoaccadere sulla strada; difesada aggressioni o minacce da armibianche come coltello e bastone;difesa da aggressioni o coercizionea mano nuda; difesa da pistola,antistupro, antitaccheggioe antirapina sia su mezzi privatiche pubblici e a piedi. Le allieveimpareranno quindi a sviluppareuna mentalità difensiva che porterannocon sé <strong>per</strong> tutto il resto dellavita. Informazioni e iscrizionial Body Line Center in via delloSteccuto 5r./L.M.DUBBIO, CONTROLLO, RIPETIZIONE... “E’ più forte dime...Non posso fare a meno di controllare di aver chiuso bene laporta e poi tornare indietro, e indietro, e poi ancora indietro...”; “Inquel momento è come se esistesse solo quel pensiero, non riescoa distogliere la mente da esso nel modo più assoluto, e così devocontare, e ripetere...”; “Penso e faccio azioni così assurde...credodi essere solo al mondo!” “Sento che non sono sicura di aver lettobene e così rileggo, e rileggo, e mi rendo conto che il tempo passaed io sono sempre alla stessa pagina...”; “Temo che mi possaaccadere qualcosa di terribile e così sono costretto a dover faretutta una serie di movimenti...solo così mi tranquillizzo, ma poi èpeggio.”A chiunque sarà capitato di non essere certo di aver chiuso l’autoo spento il gas, di credere in qualche azione scaramantica che ciNON SEI SOLO...chiedi aiuto ad un professionistaRUBRICA DI PSICOLOGIA A CURA DELLADR.SSA DEBORA GILARDIApproccio cognitivo - ComportamentaleMaster in Disturbi dell'Alimentazione e ObesitàIscrizione all'albo degli Psicologi della Toscana al N.° 4388possa aiutare ad affrontare meglio una prestazione, di voler tenerein un certo ordine oggetti a cui teniamo particolarmente, maquando si inizia a <strong>per</strong>cepire disagio, la sensazione che non dipendapiù da noi stessi, e ci ritroviamo in uno degli esempi sopradescritti, allora è giunto il momento di chiedere aiuto ed affrontarela problematica ossessivo-complusiva. È un problema moltodiffuso, ma non ancora del tutto conosciuto dalla popolazione, chepuò interessare svariati campi e che provoca molta sofferenza poichéinvade la quotidianità e limita il raggio di azione della <strong>per</strong>sonache ne soffre. La <strong>per</strong>sona è aiutata dal professionista ad usciredal circolo vizioso delle ossessioni (pensieri intrusivi) e dellecompulsioni (azioni ripetute), attraverso l’utilizzo di opportunetecniche sia cognitive sia comportamentali, migliorando la propriaqualità di vita.Ricorda“Nessun uomo è un’isola”(J. Donne)La dottoressa riceve su appuntamento pressoPoliambulatorio Centro Medico delle Cure Via Sacchetti 9Re Studio Privato - Via Vanini, 11 FirenzeCONTATTARE Cell. 347 22 68 806 E-mail: debo.gilardi@alice.it1070809


42 Gennaio 2010lettereInviaci le tue lettere aredazione@ilreporter.itLettere e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma ancheveri e propri articoli scritti dai lettori.Tutto questo ed altro ancora sul portalewww.ilreporter.it. Tutte le lettere che nontrovano spazio in queste pagine sarannopubblicate sul sito. E poi spazio aicommenti e alle vostre opinioni“CICLODROMO DI SAN BARTOLO ACINTOIA, LA MIA RISPOSTA”L’intervento di realizzazione del ciclodromo“Graziella Cenni” di San Bartolo a Cintoia è statoformalmente ultimato il 16 marzo 2009, indata 8 gennaio 2009 sono state consegnate lechiavi dell’impianto alla Commissione Sport delQ4, affinché si potessero svolgere i preparatividell’inaugurazione avvenuta poi il 18 gennaio2009. <strong>Il</strong> Q4 ha provvisoriamente affidato le chiavidella pista alla Società sportiva Itala Ciclismoche gestisce con merito e in via transitoria, ilplesso. <strong>Il</strong> 16 novembre 2009 sono iniziati i lavoridi completamento dell’appalto <strong>per</strong> l’installazionedell’impianto di illuminazione, al fine diconsentire il pieno utilizzo della pista in orarinotturni e nel <strong>per</strong>iodo invernale, lavori dunqueche termineranno entro i primi mesi del2010. Successivamente l’Ufficio Tecnico Sportredigerà il Certificato di Regolare Esecuzionedell’appalto di realizzazione della pista. Ecco,questa in estrema sintesi l’iter sin qui osservatoed eseguito <strong>per</strong> portare a termine la strutturadel ciclodromo “Graziella Cenni” di San Bartoloa Cintoia. I Consiglieri Donzelli (del Comune) eFanelli (del Q4) rilevano su “<strong>Reporter</strong>” del mesedi dicembre l’assoluta mancanza dell’utilizzodell’impianto in discussione, raccontata così,sembrerebbe anche vera; i fatti <strong>per</strong>ò sonoriportati in testa a questo articolo, aggiungoinoltre che, non essendo del tutto ultimato enon avendo ancora le dovute certificazioni <strong>per</strong>il pieno utilizzo della struttura, diventa assaidifficile oltre che rischioso, pensare di aprire uncomplesso dove l’Amministrazione ne risponderebbein primis (e con essa tutti noi) a causadi problemi eventuali che potrebbero sorgere,con infortuni piccoli o grandi agli atleti o <strong>per</strong>sonedella società civile, causati dalla noncuranzae soprattutto dalla mancanza dei protocolliquesti sì imposti dai termini di legge. Vorreiinoltre ricordare al consigliere Fanelli, componente<strong>per</strong> la PdL della Commissione Sport delQ4 che avrebbe potuto aggiornarsi in qualsiasimomento sullo stato degli impianti, e comunquesarebbe bastato partecipare con più frequenza(sia detto fuori da ogni polemica) alleriunioni della Commissione <strong>per</strong> essere tenuti alcorrente ed informati dunque dello stato d’arte.<strong>Il</strong> ciclodromo era all’ordine del giorno della sedutadi commissione del 10 dicembre scorso,da aggiungere inoltre che <strong>per</strong> gli orari di a<strong>per</strong>turasono di interesse primario dell’Amministrazione,cui preme siano resi noti a tutti i cittadiniin maniera tempestiva, ma non prima di poteroffrire un impianto in totale messa in sicurezza<strong>per</strong> gli utenti, che curiosamente bisogna rilevaresiamo tutti noi, compresi i Consiglieri Donzelli(del Comune) e Fanelli (del Q4). Vorrei ricordarea tutti che il ciclodromo “Graziella Cenni” èil primo tassello di un polo sportivo nell’area diSan Bartolo a Cintola, e mi preme altresì ricordarequi, che nei primi mesi del 2010 sarà affidatala realizzazione del prossimo campo di footballamericano del quale è appena finito il bando digara. Affido allora ai Consiglieri Donzelli e Fanelli<strong>per</strong> memoria storica e futura che, le polemichestrumentali servono solo a loro, a noi resta diconcludere <strong>per</strong> tutti gli utenti un’avventura diimpianto sportivo, che rimane in testa ai nostripensieri e doveri non solo come cittadini masopratutto come amministratori. Non rimaniamocerto insensibili alle critiche, doverose e talvoltaanche giuste, quando queste <strong>per</strong>ò nasconodall’intento di costruire <strong>per</strong> il bene comune,e non di polemizzare inutilmente. Dice infattil’oracolo che “quando il saggio indica la luna, lostolto guarda il dito”.Donatella VillaniPresidente della Commissione Sport del Q4“IL MIO PINOCCHIO DIMENTICATO”Spettabile “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>”,ho 78 anni e sono un “figlio” purosangue delquartiere 2; nato a Varlungo in via della Loggettae vissuto sempre tra Campo di Marte,Rovezzano e Coverciano. La mia famiglia erapovera, ma io, appassionato di cartoni animati,cominciando da ragazzo, con le mie sole forzee la mia tenacia, riuscii alla fine ad entrare daprofessionista in questo fantastico mondo. Tuttoquesto partendo da semplice autodidatta,realizzando chilometri e chilometri di pellicolein disegni animati, arrivando addirittura a produrre(come autore) negli anni dal 1966 al 1971,il film lungometraggio “<strong>Un</strong> burattino di nomePinocchio” che realizzai (tutto a Coverciano invia Domenico Maria Manni) con una équipedi circa 50 tra tecnici, disegnatori, pittori ecc.Questo film che fu apprezzato ed esaltato datutti i media di allora nonché dalla critica, costòpoco meno di mezzo miliardo di lire (deglianni ’70!) equivalenti a diversi milioni di euro dioggi, ed ebbi anche la soddisfazione di vederloproiettare nelle sale cinematografiche di mezzomondo! Dico la mia in questo senso: è maipossibile che l’ignoranza umana sia tanto diffusa(anche in tanti giornalisti!) da citare, ogni voltache si parla di film su “Pinocchio”, solo quelliprodotti da altri autori: Disney, Comencini, Benigni,ecc. compreso <strong>per</strong>fino quello che D’Alòavrebbe intenzione di fare? Nessuno infatticita mai quel mio film che secondo gli es<strong>per</strong>tidel settore rimane una delle pietre miliari delcinema di animazione italiano; tanto <strong>per</strong> fareun esempio, questo è accaduto abbastanzarecentemente su articoli pubblicati da <strong>Il</strong> Tirrenoe La Stampa, ma ciò vale anche <strong>per</strong> tantissimealtre pubblicazioni o citazioni in Tv! Per carità,faccio la mia sommessa protesta non sulla GazzettaUfficiale, bensì solo sul giornale del mioquartiere, quindi quasi sottovoce, mica sonoin cerca dell’assegnazione del “fiorino d’oro”né, tantomeno, del “gonfalone d’oro”! Tuttavia,come autore, confesso che mi piacerebbe chequalche giornalista e (<strong>per</strong>ché no?) anche qualcheautorevole amministratore menzionassero,almeno quando si parla di lungometraggi suPinocchio, i meriti di un fiorentino che, anzianosì ma pur sempre “vivo, anzi vivissimo!”, gradirebbedi vedere pubblicamente riconosciutauna vita intera spesa nell’immenso lavoro cherichiede l’arte di quei disegni animati che hannofatto e fanno sorridere tanti bambini, maanche tantissimi adulti.Grazie <strong>per</strong> l’attenzione e l’ospitalità.Giuliano Cenci“TROPPA VELOCITA’ DAVANTI ALLASCUOLA”La fermata Sita in via De Nicola di fronte all’ITTMarco Polo si trova in tratto <strong>per</strong>corso a fortevelocità lontano dagli autovelox e l’attraversamentopedonale non è rialzato a banda largacome tutti quelli della zona (via Aretina , lungarnoColombo, ecc.); non solo, le righe bianchesono consunte e su metà della carreggiatacancellate da una toppa di asfalto recente. E’<strong>per</strong>ciò necessario un intervento immediato cheevidenzi l’attraversamento e moderi la velocitàprogrammando l’adeguamento con appositorialzo, colorazione azzurra o rossa e salvagentecentrale <strong>per</strong> poter attraversare in due fasi. Sonodue mesi che avevo fatto questa segnalazioneal Sindaco e alla Polizia Municipale senza che sisia visto il minimo intervento; noto con dispiacereche la nuova Amministrazione ha portatonovità sulle grandi questioni (Duomo, tramvia,Tav) ma sulle piccole cose im<strong>per</strong>versa ancoratrascuratezza e scaricabarile fra i vari uffici. Chefacciamo, aspettiamo il morto?Maurizio LandiVIA BARACCA E I PULLMAN IN SOSTAGentile redazione, ho letto con grande attenzione,sull’ultimo numero del Vs. giornale, lelettere sull’argomento in oggetto e vorrei aggiungereanche la mia indignazione a quelladei precedenti lettori, precisando anche qualchealtro aspetto del problema. Io abito in viaBaracca e i pullman, oltre a sostare col motoreacceso davanti ad un grande albergo, spessorimangono parcheggiati, occupando l’interospazio del marciapiede di fronte all’albergo, <strong>per</strong>tutta la notte. Quando mi capita di rientrare acasa a piedi, spesso con i miei nipotini, poco primadi cena sono costretta a scendere sul pianostradale, con grossi rischi <strong>per</strong> l’incolumità mia edei due bambini che devo tenere <strong>per</strong> mano.Inutile ricordare che in Via Baracca il traffico nonsolo è intenso, ma la maggior parte delle autonon rispetta assolutamente il limite di velocità,i motorini sfrecciano svirgolando tra le auto enon c’è nessun attraversamento pedonale “adosso”, come quelli che hanno collocato negliultimi tempi in molte strade. Oltre ai pullman,inoltre, sostano sul marciapiede, in corrispondenzadel muro di cinta del deposito Anas, unpaio di autotreni i cui autisti vanno a cena e apranzo nei ristoranti dall’altro lato della strada eforse si fermano anche a dormire nella cuccettadel loro mezzo, <strong>per</strong>ché anche a notte fonda imezzi sono ancora lì. Come già hanno fattopresente gli altri lettori, i vigili, da me varie volteinterpellati, quando rarissimamente passano apiedi <strong>per</strong> questa disgraziata strada, sostengonodi non poter fare nulla, <strong>per</strong>ché nelle ore seralinon sono più in servizio e se, talvolta, di giorno,hanno elevato qualche multa, queste non sonostate pagate, <strong>per</strong>ché i pullman erano stranieri edunque... Dunque, come in tante altre situazioni,i cittadini devono rassegnarsi e arrangiarsi,senza s<strong>per</strong>are che nessuna delle autorità competentiprenda provvedimenti incisivi. Può l’Assessorecompetente farsi un giretto da questeparti, magari con la macchia di servizio, in orarionotturno, <strong>per</strong> rendersi conto di <strong>per</strong>sona del problema?Chiedo troppo? Faccio un’altra domanda:<strong>per</strong>ché in questo tratto di Via Baracca (all’altezzadi Via don L. Perosi) non si sostituisconoalle normali strisce pedonali i dossi? Che cosanon lo consente? Oppure nessuno ci ha pensato,<strong>per</strong>ché ancora non c’è stato il morto? Possos<strong>per</strong>are in una risposta da chi istituzionalmentedeve occuparsi di questi problemi? Grazie <strong>per</strong>l’ospitalità e cordiali saluti.Carla VeroneseAUTOBUS, BIGLIETTI E REGOLESpett.le redazione il <strong>Reporter</strong>,sono il padre di Mattia, un ragazzo che pochigiorni fa è stato multato sull’autobus <strong>per</strong> averconvalidato in ritardo il biglietto. <strong>Il</strong> solito furbastrosi dirà. Mio figlio, al contrario di me, nonutilizza i mezzi pubblici: viaggia in motorino. Siè ritrovato in autobus solo a causa di un ditorotto che al momento gli impedisce di guidare.Io stesso gli ho fornito il biglietto (non i soldi:proprio <strong>per</strong> evitare che vadano spesi in altromodo). Salito sull’autobus, complice una certasvagatezza e l’impedimento della mano rotta,ha impiegato del tempo <strong>per</strong> trovare il bigliettoe convalidarlo. Lo ha fatto nel momento in cuil’autobus si è arrestato alla fermata dove attendevanoi controllori. Quando sono saliti a bordo,Mattia ha già timbrato il biglietto, ma nonimporta, uno dei due, forse appassionato di telefilmpolizieschi, da terra ha visto i movimentidel passeggero, attribuendogli una preveggenzache mio figlio è lungi dal possedere. Data lagiovane età e un carattere remissivo, lo zelantefunzionario ha avuto buon gioco nell’elevare lamulta che io ho pagato, esattamente come ilbiglietto, pur consapevole dell’illegittimità delverbale, laddove afferma, distorcendo la realtàdei fatti, che Mattia avrebbe timbrato dopol’inizio della verifica, a meno che l’attività di verificanon s’intenda già iniziata sul marciapiede,ancor prima di salire sull’automezzo. Ma non è<strong>per</strong> lamentare l’illegittimità dell’accertamentoche scrivo: se mio figlio si fosse premurato <strong>per</strong>tempo di trovare il biglietto, il problema nonsi sarebbe posto e anche una multa può insegnarea preparasi <strong>per</strong> tempo: oggi a timbrareun biglietto, domani a cose ben più importanti.Scrivo <strong>per</strong> lamentare quanto avvenuto in seguito,quando lo zelante controllore, a fronte dell’intransigenzamostrata con Mattia, è stato invecemolto più “comprensivo” nei confronti di un altropasseggero, questo sì sprovvisto di biglietto.<strong>Il</strong> passeggero, di nazionalità straniera (lo precisosolo <strong>per</strong> amor di verità), non è stato arrendevolecome mio figlio, al contrario. Risultato: lui hacontinuato pacifico il suo viaggio senza bigliettoe Mattia con la sua multa. Si ha un bell’insisterecon i figli sul valore della legalità quando poi, ilprimo controllore che passa impone un rispettodelle regole <strong>per</strong>fino eccessivo a qualcuno e leinfrange clamorosamente un attimo dopo conqualcun altro. Quale insegnamento può trarreun ragazzo da un comportamento tanto contraddittorio?Non finirà <strong>per</strong> convincersi che leregole si possono infrangere impunemente, apatto di essere determinati nel farlo? Vorrei poterdire che casi come questo sono l’eccezione,ma la mia quotidiana es<strong>per</strong>ienza di viaggiatoretestimonia il contrario.Cordiali saluti,Fabio DaddiLE NOTTI “IMPOSSIBILI” ALLE PIAGGEBuongiorno,scrivo <strong>per</strong> fare presente un problema che affliggechi come me abita alle Piagge di fronteal Vi<strong>per</strong> Theatre. <strong>Il</strong> venerdì e il sabato notte èimpossibile dormire e riposare in quanto il rumoreè talmente forte da non <strong>per</strong>metterlo. Lapolizia municipale ha già realizzato delle rilevazionifonometriche che hanno constatato cheil rumore prodotto dal Vi<strong>per</strong> è oltre il limite ditollerabilità. Ha quindi presentato un esposto alVi<strong>per</strong> <strong>per</strong> porvi rimedio ma i pannelli che hannoapplicato <strong>per</strong> attutire il rumore non hannomigliorato la situazione. E da allora non è statofatto più niente. Vi scrivo <strong>per</strong> chiedere il vostroaiuto, <strong>per</strong> sensibilizzare le istituzioni in qualchemodo. <strong>Il</strong> Vi<strong>per</strong> è una struttura che è importante<strong>per</strong> la comunità in quanto in settimana vengonosvolti dei corsi <strong>per</strong> i giovani e gli anzianied è giusto mantenerla. Non è <strong>per</strong>ò tollerabileavere una discoteca in un centro abitato. Inoltre,in aggiunta al rumore della discoteca fino alle 4del mattino, si aggiungono gli schiamazzi deiragazzi che rimangono fuori dal locale fino a


lettere43mattina.S<strong>per</strong>o che ci possiate aiutare in qualche modo,grazie,Mariella“MANTO DISSESTATOIN PIAZZA FARDELLA”Spettabile <strong>Reporter</strong>,già diverse volte ho sollecitato l’AmministrazioneComunale di Firenze a provvedere al rifacimentodell’asfalto di piazza Fardella, in zona Salviatino,Campo di Marte. La piazza ha un mantostradale completamente dissestato e potenzialmente<strong>per</strong>icoloso <strong>per</strong> chi viaggia e attraversa lestrisce. Inoltre, la rotatoria già subisce il frequentetransito giornaliero delle linee Ataf che hannoavvallato non di poco una parte dell’asfalto. Inpiù, si aggiungono altrettante buche sparse. Midomando: <strong>per</strong>ché questa bella piazzetta, nonirrilevante <strong>per</strong> le funzionalità urbane del suointorno, viene considerata cosi “marginale” dalComune di Firenze? Come è possibile vederefrequenti e dubbiosi lavori di asfaltatura nelleSAN FREDIANO, LA VOCE DEI RESIDENTIGentile Redazione,sono un residente del quartiere di San Frediano.Ho letto sul numero di novembre della nascitadella nuova Associazione San Frediano cheavrebbe ritrovato l’unione tra artigiani, commerciantie residenti. L’articolo riporta anche di varieproposte fatte alla nuova Amministrazione dalvicepresidente dell’associazione stessa, una dellequali mi ha fatto letteralmente trasecolare. Miriferisco alla richiesta di spostare la porta telematicasino all’angolo con Piazza del Carmine “<strong>per</strong>evitare la desertificazione di certe zone, miglioinviala tua segnalazionealla nostra redazioneredazione@ilreporter.itL’ONORE (E L’ONERE) DI “DIFFERENZIARE”Gentili amici della Redazione,da qualche mese in largo Cantù è stato installato un cassonetto <strong>per</strong> la raccolta differenziatadei rifiuti organici. Sensibile alla conclamata necessità di ampliare la raccoltadifferenziata, mi sobbarco (ho 82 anni d’età) l’onere di portare pressoché quotidianamentei rifiuti fino a Largo Cantù dalla mia abitazione in Via della Cernaia, nell’aspettativadell’estensione del servizio anche alla zona di Piazza della Vittoria. Le ripetute richieste intal senso rivolte al Quadrifoglio sono rimaste lettera morta: volete provarci voi?Ringraziando <strong>per</strong> l’attenzione,Mariateresa GalloGentile Mariateresa,innanzitutto le faccio i complimenti <strong>per</strong> il suo impegno e il suo senso civico che, daquello che ci racconta, neanche il passare degli anni riesce a scalfire. Quello dei rifiutiè un tema troppo spesso sottovalutato, se non quando l’argomento balza all’onoredelle cronache nazionali nei casi come quelli che abbiamo visto e stiamo vedendoa Napoli o Palermo. Tardi, troppo tardi. Se è vero che in quei casi, oltre ai comportamentidei cittadini, alle spalle ci sono altre e ben più gravi responsabilità, è anche veroche il primo passo <strong>per</strong> non arrivare a tanto deve essere compiuto – ogni giorno – datutti noi, i cittadini. Non è difficile, né troppo “faticoso”: basta dividere i rifiuti che quotidianamenteproduciamo in casa, con un minimo d’attenzione e la consapevolezzadi stare facendo – più di quanto spesso siamo portati a pensare - qualcosa di moltoimportante <strong>per</strong> l’ambiente. <strong>Il</strong> secondo passo, poi, è quello di gettare i rifiuti (già differenziati)nei rispettivi cassonetti. E qui, qualche volta, iniziano i problemi. Come nelcaso che lei ci ha raccontato. La vicinanza dei contenitori <strong>per</strong> ogni tipo di materiale(carta, plastica, organico, ecc.) alla propria abitazione è senza dubbio importante <strong>per</strong>incentivare tutti i cittadini a comportarsi correttamente, e va da sé che, al contrario,la loro lontananza dal portone di casa possa spingere a gettare indiscriminatamentetutta l’immondizia nel cassonetto blu (quello generico) chi non è dotato della necessaria“convinzione”. Nel numero di questo mese de “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>” abbiamo fatto,<strong>per</strong> ognuno dei cinque quartieri fiorentini, il punto della situazione sulla raccolta deirifiuti e sulla presenza dei necessari cassonetti, e nelle edizioni precedenti avevamoaffrontato lo stesso argomento a Fiesole e Impruneta. Quello che ne è venuto fuori èla volontà di investire in nuove tecnologie <strong>per</strong> rendere il servizio sempre più efficiente,oltre alla (gradita) notizia dell’arrivo di nuovi cassonetti (a patire da quelli <strong>per</strong> il materialeorganico) dove prima non c’erano. S<strong>per</strong>iamo che tutto questo diventi prestorealtà, e che alle intenzioni seguano i fatti. Noi saremo qui a controllare. Ma il necessarioimpegno che le aziende e gli enti preposti si devono assumere non deve esserevanificato da un comportamento non responsabile da parte di noi cittadini, che dobbiamofare la nostra parte. Basta poco, ma il messaggio che deve passare è questo:con un minimo d’attenzione, tutti possiamo fare molto <strong>per</strong> l’ambiente. E in questosenso il comportamento “virtuoso” suo e di tutti coloro che seguono il suo esempio èda lodare e promuovere.Matteo Francinivie circostanti (via Centostelle e via Lungo l’Affrico)e lasciare invece una piazza in uno stato cosìpietoso da tanti anni? Non è il modo in un sitodove è presente anche e soprattutto una scuolamedia, la “Dino Compagni”. Basta poco <strong>per</strong>rom<strong>per</strong>si una caviglia e provocare altri peggioriinconvenienti. Grazie dell’attenzione.<strong>Un</strong> cordiale saluto.Alessandro Nencionirando il commercio, quindi i problemi dovutial degrado e alla sicurezza”. A parte il fatto chepur sforzandomi non riesco proprio a capireche nesso ci possa essere tra la localizzazionedella porta telematica con il degrado e la sicurezzama mi pare proprio incredibile che questarichiesta possa essere auspicata dai residenti.Questa assurda proposta avrebbe il solo effettodi estromettere Piazza del Carmine dalla Z.T.L.forse <strong>per</strong> “migliorare il commercio” non certo<strong>per</strong> migliorare la vita dei residenti che già conla situazione attuale hanno sempre dei grossiproblemi di <strong>parcheggio</strong>. Ho parlato di questocon amici e conoscenti residenti nel quartiere(alcune decine di <strong>per</strong>sone) e tutti erano del miostesso parere, anzi approfitto di questo spazio<strong>per</strong> spiegare meglio le vere ragioni dei residenti,che vorrebbero non solo che la porta telematicarimanga dov’è ma auspicherebbero ancheun maggior controllo dei molti furbetti che laaggirano <strong>per</strong>correndo in contromano Via deiCardatori (passando tra l’altro davanti alla scuolamedia Machiavelli) e anche da Via di Cestello(sempre in contromano). Per quanto riguardal’ormai leggendario <strong>parcheggio</strong> sotterraneo diPiazza del Carmine i residenti sono assolutamentea favore a patto <strong>per</strong>ò che i posti sianoa loro riservati. Nell’articolo non è chiaro a cosasi riferisca l’assessore Massimo Mattei quandoriferisce che ha richiesto alla S.a.s di intervenirenelle situazioni più urgenti, mi <strong>per</strong>metto <strong>per</strong>ò diricordargli che i residenti sono molti di più degliartigiani e dei commercianti del quartiere e soprattuttovotano tutti a Firenze.Nel ringraziare dell’attenzione saluto cordialmente,Claudio NucciLA SOSTA SENZA I VIGILINISpettabile <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>,premesso che sono un automobilista e che infamiglia abbiamo due auto, vorrei dire la miasui “vigilini” e la loro “soppressione”. Certo possoparlare solo di via Mazzoni dove abito, ebbene,da quando non ci sono più i “vigilini” parcheggiarein quella strada è diventato quasi impossibileanche <strong>per</strong> i residenti. Tra le strisce blu c’èsosta senza pagamento di ticket e tra le striscebianche sostano tutti fuorché i residenti... tantonessuno controlla! Eppoi alle fermate dell’Ataf ipasseggeri salgono e scendono con difficoltàpoiché la fermata è occupata dalle auto in sosta.<strong>Il</strong> sindaco disse con enfasi che il compitoche svolgevano i “vigilini” possono anzi devonosvolgerlo i vigili urbani: giustissimo ma tra ildire e il fare... In via Mazzoni, infatti, questi tutoridell’ordine non li vediamo mai e se raramente,molto, molto raramente passano è il classico“passi e non baci” e così, come dicevo, è difficile<strong>per</strong> i residenti parcheggiare: le auto sostano sulmarciapiede, sulle strisce pedonali o in curva.Ora si parla di togliere i parcometri; fare striscerosa e/o viola (colori non previsti dal codice dellastrada) e dare in affitto porzioni di strada. Manon sarebbe meglio tornare con i piedi <strong>per</strong> terrae finirla con la demagogia?Cordialmente,Giancarlo RomoliGLI AVVALLAMENTI DI VIA DI SCANDICCICarissimi redattori,ho letto con grande interesse l’articolo di PaolaFerri e di un altro o un’altra non meglioidentificato/a M.F. circa le situazioni di rischioche due amici del compianto Andrea Pellegrinohanno preso la lodevole iniziativa di evidenziare.S<strong>per</strong>iamo che la loro preziosa collaborazionetrovi ascolto presso chi di dovere. Mi aggiungo aloro <strong>per</strong> fare questa segnalazione. Voglio parlaredel tratto di Via di Scandicci compreso tra viaGuardavia e l’Ospedale di Torregalli. E’ una vergogna<strong>per</strong> un Comune dal sindaco efficiente erampante all’elezione del quale non mi pentodi avere contribuito, mantenere una strada interessanteun complesso ospedaliero così importante,piena di avvallamenti <strong>per</strong>icolosi che nonpossono non provocare sobbalzi a chi la <strong>per</strong>correanche a velocità moderata e prudenziale.Ciò, penso, con grande disagio di chi ha anchela mala sorte di essere trasportato in ambulanza.<strong>Il</strong> Comune, alla confluenza di Via di Soffiano inVia di Scandicci ha da tempo apposto un cartelloche ricorda un evento funesto accaduto piùdi quarant’anni fa, con invito alla prudenza, unaprudenza che va raddoppiata <strong>per</strong> la presenzadi un manto degno di una “trazzera” o di unaviottola di campagna. Tralascio il rischio di chi la<strong>per</strong>corre in moto come il sottoscritto, che nonè più un giovanotto, né ha abitudini di guidesportive. Anzi, a questo proposito, mi ripromettodi misurare nei prossimi giorni gli avvallamentipiù profondi e, successivamente darneimmediata comunicazione alla Procura dellaRepubblica <strong>per</strong>ché, in caso di incidente dovutoalla negligenza e alla cattiva manutenzionedella carreggiata, si possa più agevolmente incriminaregli inadempienti <strong>per</strong> omissione d’attid’ufficio. Certo che la presente venga tenutanella debita considerazione, Vi porgo i miei piùcordiali saluti.Riccardo TucciSMENTITA DELL’ARTICOLO“E I CORSI DI LINGUA CERCANO SPAZIO”REPORTER OTTOBRE 2009La sottoscritta Anna Micheletti, IDC del laboratoriolinguistico/culturale del Q5, presente all’annualeincontro di programmazione didattica edelle attività culturali con gli utenti del laboratorio,avvenuto il 16/09/2009, alla presenza dellagiornalista di <strong>Reporter</strong> Francesca Puliti, smentiscela veridicità dell’articolo in oggetto <strong>per</strong> i seguentimotivi:1)l’articolo appare come un’intervista ad AnnaMicheletti, il suo nome infatti risulta <strong>per</strong> quattrovolte e le frasi sono virgolettate, non come unaconversazione con gli utenti come è effettivamenteavvenuto2)gli argomenti esposti nell’articolo non sonoquelli trattati nella suddetta sede3)le affermazioni attribuite alla sottoscritta <strong>per</strong>tanto,sono fuori luogo, fuori contesto e nonrispondono alla verità.Nell’articolo compaiono inoltre errori evidentiquali1)il titolo introduttivo non risponde a verità, infattila biblioteca non ha mai organizzato corsidi lingua, tale attività da anni, è prerogativa dellaboratorio linguistico2)il titolo non risponde a verità <strong>per</strong>ché gli spazial DSU erano già stati garantiti dal PresidenteGianassi come infatti si evince dalla parte finaledell’articolo3)unico errore rettificato nel numero di novembreriguarda il profilo professionale di AnnaMicheletti come IDC del laboratorio di lingue enon come o<strong>per</strong>atrice bibliotecaria.Per i motivi sovraesposti sono <strong>per</strong>tanto a richiedereuna rettifica appropriata da pubblicare alpiù presto.Anna MichelettiPrendo atto delle sue parole e del fatto che tranoi possa esserci stato un fraintendimentosul taglio dell’articolo che, comunque, non èun’intervista. Nell’articolo in questione mi sonolimitata a descrivere la situazione <strong>per</strong> discuteredella quale ci eravamo incontrate insieme a ungruppo di utenti del laboratorio linguistico; nelredigerlo, ho ritenuto opportuno inserire anchealcune sue affermazioni fatte a ulteriore spiegazionedella situazione. Mi rincresce invece che,secondo lei, il titolo possa non aver centrato inpieno l’argomento trattato e possa contenerealcune imprecisioni, di cui mi scuso.Francesca Puliti


segnalazioni a redazione@ilreporter.itConcertiLuther Blisset15 GennaioGinger Zone - ScandicciLuther Blissett è una formazionebolognese nata nel 2006 comeduo comprendente Antoniod’Intino (basso elettrico) e AndreaGrillini (batteria). Nel 2007 sonoentrati nel gruppo Dario Fariello(sassofoni), Carlo D’Alessandro(chitarra elettrica) e Lucio Corenzi(contrabasso) <strong>per</strong> s<strong>per</strong>imentareil <strong>nuovo</strong> suono a metà via frajazzcore, improvvisazione ecomposizione. Nel 2008 dopoaver pubblicato il primo disco(“Live @ Downbeat Festival”) conEclectic Polpo Records ed averintrapreso un tour promozionalein Italia suonano a Chicago nella“Immediate Sound Series” enella “Improvised Music Series”.Collaborano e registrano conKen Vandermark e Jason Stein.Pertecipano al “DownbeatFestival” e all’”Iceberg Festival2009”. Talvolta si avvalgono dellacollaborazione e dell’apporto livedi Beppe Scardino (sax baritono)e Giorgio Simbola (trombone,violino). Inizio ore 22Millelemmi e Low ‘n’ Zac16 GennaioGinger Zone - ScandicciFrancesco Morini alias Millelemmie Simone Zaccagnini aliasLow’n’Zak. <strong>Un</strong>o parla e l’altrodisegna. Ma non è detto che nonpossa avvenire il contrario. D’altraparte la differenza tra un visualizzatoreverbale e un verbalizzatorevisuale è minima, commutativamenteparlando. Ne risulta unlinguaggio forbito e sforbiciato,diretto e di stomaco, di sogno edi segno. <strong>Un</strong> segno kilometrico, dilettere e figure invasive, retoriche,armoniche, semiotiche ed ottiche.Genere: rap, slam poetry, graffiti,spoken words, fumetti, reading,pennelli, jazz, pennarelli, sproloquio,jam session. Inizio ore 22Stone in the water –Stefano Bollani Trio18 GennaioTeatro ComunaleStone in the Water ha comeprotagonita il “Danish Trio” delbrillante Stefano Bollani, gruppoche affina la propria sensibilitànel campo dell’improvvisazioneormai da sei anni. <strong>Il</strong> bassistaJes<strong>per</strong> Bodilsen ed il batteristaMorten Lund (entrambi al loroesordio su ECM) hanno al loroattivo una collaborazione chedura da più di quindici anni. I tremusicisti si muovono con grandefinezza attraverso un affascinanteprogramma che include nuovibrani di Bollani e Bodilsen, balladdi Caetano Veloso, Antonio CarlosJobim, ed un’improvvisazionesu Poulenc “Improvisation 13 enmineur”, apportando nuovi colorie sfumature al genere pianistico.<strong>Il</strong> Mondo di Patty23 e 24 GennaioMandela Forum<strong>Il</strong> Mondo di Patty, il Musical piùbello è la versione teatrale deltelefilm argentino che racconta lastoria di una ragazza di 13 anni- Patricia Castro detta Patty - e lesue vicende adolescenziali. <strong>Un</strong>ostile fresco e giovane, amori, amicizie,sogni, ballo, musica, scontrie disaccordi tra ‘’Las Divinas’’ e‘’Las Populares’’ sono gli elementidi successo dello spettacolo cheha entusiasmato milioni di ragazziin tutto il mondo.Alessandra Amoroso23 gennaioSachallCon 200.000 copie vendute eil doppio platino conquistato,si è confrontata ai primi postidella classifica con grandi staritaliane e internazionali. Nel corsodell’estate Alessandra ha tenutoi suoi primi concerti in tutta Italia,sempre circondata dallo straordinariocalore del pubblico. Dopoun avvio di carriera folgorante chel’ha catapultata in un tourbillon diimpegni e di successi, AlessandraAmoroso è pronta ad annunciarela pubblicazione del suo primoalbum completo di inediti daltitolo ‘Senza nuvole’, uscito il 25settembre e subito primo in classificadavanti a star internazionalidel calibro di Madonna.FFH29 GennaioGinger Zone - ScandicciFFH nasce dall’incontro tral’artista Nicola Martini e Kilroye indaga il suono come massafisica, materia tangibile all’internodello spazio, piuttosto che le suequalità musicali. Insinuando lamassa sonora nelle struttureospitanti, si servono di diversi tipidi apparecchiature a secondadegli spazi e dei motivi dell’intervento,come risuonatori alTerfenol, strumentazione analogica,computer, generatori, ventoleindustriali, strumenti musicalimodificati. Al Ginger in occasionedi Borderline, l’appuntamentodedicata alle nuove frontiere dellamusica di ricerca.Fiorello29 e 30 gennaioMandela ForumFiorello torna dal vivo, questavolta all’interno dei Palasport, <strong>per</strong>continuare e allo stesso tempoiniziare, una nuova avventuradel Fiorello Show. A pochi mesidal successo teatrale ottenutoa Roma, Fiorello porta il suospettacolo in alcune delle principalicittà italiane, con un tourche proseguirà anche nel <strong>nuovo</strong>anno. <strong>Il</strong> Fiorello Show Tour, regiadi Giampiero Solari, è un flusso distorie e di canzoni che, nel corsodelle diverse tappe, si evolve ecambia ad ogni appuntamento. Inun continuo divenire e in continuomovimento, Fiorello, accompagnatosul palco dal maestroEnrico Cremonesi e la sua band,trasforma ancora una volta i fattidi attualità e gli elementi del quotidianoin uno show tutto <strong>nuovo</strong>.La scaletta dello show si nutremolto dell’ispirazione artisticadel momento e Fiorello riesce arendere lo spettacolo ogni seradiverso, con gag, canzoni, battute,imitazioni, racconti di vita vissutaed improvvisazioni.MostreInnocente e calunniatoFino al 28 febbraioGabinetto disegni estampe degli UffiziNel quarto centenario della mortela mostra Innocente e calunniato.Federico Zuccari (1539/40 –1609) e le vendette d’artistapresenta al pubblico i temi dipolemica e di vendetta che alcuniartisti, e in particolare FedericoZuccari, usarono <strong>per</strong> dichiararsiinnocenti a fronte di calunnie eingiustizie vere o presunte.Sub Pop StoryFino al 25 GennaioGinger Zone<strong>Un</strong>a grande mostra dedicata aiventi anni di Sub Pop, storica etichettadi Seattle a cui va il meritodi aver sco<strong>per</strong>to, e fatto scoprireIL PROGETTOEcco il MuseoArcheologico che verràuello che fu il Museo CentraleQdell’Etruria, costituitosi con l’unitàd’Italia, fu ferito quasi a morte dall’alluvionedel novembre 1966 e oggi prova a risorgere.L’allora soprintendente GuglielmoMaetzke, con le lacrime agli occhi, indicòin 25 anni il tempo necessario <strong>per</strong> il suorestauro e la sua piena riattivazione: moltilo tacciarono di pessimismo. <strong>Il</strong> progetto“Archeologico 2010”, che si è avvalso diun contributo dell’Ente Cassa di Risparmiodi Firenze, redatto dalla Soprintendenza,affronta il corpo museale che affaccia suPiazza SS. Annunziata, confermandonel’ingresso principale sull’angolo con viaCapponi. Com’è noto, il museo archeologicointeressa l’intero isolato fra via Laura,via della Pergola, via della Colonna, evia Gino Capponi. L’intervento previstoriguarda il volume ex-Innocenti che affacciasu piazza SS. Annunziata. La novitàche prenderanno vita saranno un uditoriumcon a complemento un qualificato spazioespositivo, i servizi di libreria e di archeoshoppingfaranno da “attrattore urbano” <strong>per</strong>grandi e piccoli, così da su<strong>per</strong>are la tradizionaleresistenza del grande pubblico versol’archeologia. I facili collegamenti interni,il libero accesso “senza biglietto” all’interopiano terra, il servizio di bar (a<strong>per</strong>to anchesul giardino monumentale), le attività espositivetemporanee, finiranno <strong>per</strong> costituireun “<strong>nuovo</strong> avvertibile polo di aggregazione”<strong>per</strong> la vita di relazione della città , in uno deisuoi spazi privilegiati, qual è quello della rinascimentalepiazza dell’Annunziata.a tutti noi, gruppi come Nirvana,Soundgarden, Mudhoney, AfghanWhigs, L7 e tanti altri. Ventimagnifici pannelli ri<strong>per</strong>corrono,dal 1998 al 2008, la storia diquesta piccola grande etichetta.I pannelli, ricchi di immagini etesti d’accompagnamento, sonoinoltre introdotti da una strepitosaed accorata lettera del boss dellalabel, Jonathan Poneman.Artefatti preziosiFino al 31 gennaioMuseo degli argenti -Palazzo PittiA 45 anni dalla vittoria a Firenzedel primo premio al ConcorsoNazionale di Oreficeria del 1964,Fausto Maria Franchi torna nelcapoluogo toscano con una mostramonografica al Museo degliArgenti di Palazzo Pitti. Già nel2007 l’orafo romano aveva volutolegare il suo nome al Museo degliArgenti, donando l’anello Triangolisegreti, la spilla Affinità elettivee l’anello Ore <strong>per</strong>dute, o<strong>per</strong>eentrate a far parte della collezione<strong>per</strong>manente del Gioiello Contemporaneodel museo.Le porcellane di BettyWoodmannFino al 15 FebbraioMuseo delle porcellane –Palazzo PittiTra le prestigiose porcellaneconservate alla Palazzina delCavaliere trovano una appropriatacollocazione le creazioni colte efantasiose di Betty Woodman, invetrine appositamente integratecon l’allestimento del Museo.Le insolite porcellane di Sèvresrealizzate dall’artista, sconvolgonol’idea tradizionale di“corredo da tavola apprezzato”con le loro forme imprevedibili el’intensità e brillantezza dei colori,senza tralasciare il bon ton ormaiconsolidato dei prestigiosi servitiamati dai regnanti.Christian Balzano. Luci deldestinoFino al 14 FebbraioLu.C.C.A. - Lucca Centerof Contemporary Art<strong>Il</strong> Lu.C.C.A. - Lucca Center ofContemporary Art, propone lamostra Christian Balzano. Luci deldestino a cura di Luca Beatrice(co-curatore del PadiglioneItalia alla Biennale di Venezia2009), frutto del primo progettodi collaborazione e partnershipinternazionale del Lu.C.C.A. conil Pabellón de las Bellas Artesdell’U.C.A. - Pontificia <strong>Un</strong>iversidadCatolica Argentina di BuenosAires, il CEC - Centro de ExpresionesContemporáneas di Rosario eil Museo Provincial de Bellas ArtesFranklin Rawson di San Juan.L’esposizione, dopo il tour neimusei argentini iniziato a maggio2009, sbarca al Lu.C.C.A. sottoforma di una grande installazioneche coinvolgerà i due piani espositiviprincipali del museo con 32lavori su tela, pelle e carta, alcunegrandi sculture, alcune particolario<strong>per</strong>e concepite site-specifice uno spazio completamenteinterattivo che si omologherà, equindi modificherà, a secondadelle scelte dello spettatoreutente.Santi poeti navigatoriFino al 31 gennaioSala Reali Poste –Galleria degli UffiziDa nove anni alla Galleria piùimportante della città riscuotonoun grande successo le meditatemostre gratuite che hanno <strong>per</strong>principale oggetto o<strong>per</strong>e poconote o sconosciute conservate neidepositi. Quest’anno, l’o<strong>per</strong>a ‘maivista’ non proviene dai magazzinidel museo: si presenta infatti ladonazione da parte dell’Associazionedi un magnifico ritratto diAmico As<strong>per</strong>tini (Bologna, 1474circa – 1552) datato ante 1521,che raffigura Alessandro Achillini(medico e filosofo bolognese1463 – 1512), già appartenutoalle raccolte di ritratti di uominiillustri di Paolo Giovio a Como.TeatroL’anatra all’aranciaDal 12 al 17 gennaioTeatro della PergolaCorrado Tedeschi e DeboraCaprioglio ne “L’anatra all’arancia”,di Douglas Home e MarcGilbert Sauvajon, <strong>per</strong> la regia diEnnio Coltorti, che ne ha curatola traduzione e l’adattamentoinsieme a Nino Marino. Prodottoda Rosario Coppolino e AntoniaPiccolo <strong>per</strong> Molise Spettacoli,questo capolavoro del cosiddettoteatro “leggero”, costruitosu un meccanismo comico distraordinaria efficacia, dà vita aun intreccio spassoso e frizzanteche da un trentennio riscuotecontinui successi. Nel cast, oltrea Debora Caprioglio e CorradoTedeschi, nei panni di Gilberto eLisa Ferrari, i coniugi annoiati cheil sospetto del tradimento risvegliada una vita di coppia forse unpo’ troppo tranquilla, anche MinoManni, interprete dell’affascinateLeopoldo Augusto Serravalle-Scrivia, in grado di far tremarele fondamenta del matrimonioFerrari, Gloria Bellicchi,(Miss Italia1998), nel ruolo della sexy PatriziaBertini, la segretaria ingenua ebellissima di Gilberto Ferrari, e laspumeggiante Gioietta Gentile, nelruolo di Teresa, la colf di famiglia,impicciona e ironica.Enrico IVDal 19 al 24 GennaioTeatro della PergolaVent’anni dopo la tragicacavalcata in costume nella qualeil protagonista si è “fissato” nel<strong>per</strong>sonaggio di Enrico IV cheinterpretava, Matilde Spina (ladonna di cui era innamorato),Belcredi (il suo vecchio rivale inamore), la figlia di lei Frida e ilsuo fidanzato marchese Di Nolli(nipote dello stesso) vanno daEnrico accompagnati dal dottorGenoni (molto interessato al casodella sua pazzia) con l’intenzionedi farlo rinsavire. Naturalmentel’arrivo di questi ospiti nella villadove da vent’anni Enrico viveil suo <strong>per</strong>sonaggio - nei primidodici realmente pazzo, negliultimi otto <strong>per</strong> dolorosa necessità- con i suoi quattro finti consiglierisegreti ed il fedele maggiordomotravestito da umile fraticello, creauno sconvolgimento emotivo intutti i <strong>per</strong>sonaggi della vicendache, ognuno a suo modo, rivive leemozioni del passato e lo stridentecontrasto con il presente.L’italiana in AlgeriDal 22 al 29 GennaioTeatro Comunale<strong>Un</strong> esordio molto atteso è quellodel gruppo teatrale catalano ElsComediants che curerà il <strong>nuovo</strong>allestimento della popolare o<strong>per</strong>adi Gioachino Rossini realizzato incoproduzione con il Teatro Realdi Madrid, l’Opéra National deBordeaux e la Houston GrandO<strong>per</strong>a. Enrique Mazzola dirigeun cast formato da alcuni deimigliori cantanti rossiniani deinostri tempi.


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