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n. 5 - dicembre 2011 - CIR Food

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Anno XXVII - n. 5 - <strong>dicembre</strong> <strong>2011</strong> - Periodico trimestrale - Proprietà: CooperativaItaliana di Ristorazione s.c. - Direttore responsabile: Gino MontipòAutoriz. del Tribunale di R.E. n. 545 del 25/2/83 - Chiuso in redazione il 14 novembre <strong>2011</strong>Spedizione in abbonamento postale - 70% - Filiale di Reggio Emilia - Stampa: Visual ProjectBologna - Redazione: Via Nobel, 19 - 42124 Reggio Emilia - Tel. 0522/53011Fax 0522/530100 - E-mail: cir-food@cir-food.it - Web: www.cir-food.itIl lavoro comeintegrazionesocialeAncora“bastonate”alle cooperativeRistorazione pubblica:risparmioe qualità


RICERCA<strong>CIR</strong> augura a soci,dipendenti,clienti e fornitoriun Buon Natalee un sereno Anno nuovoIl lavorocome occasionedi integrazione socialeUna ricerca condotta dall’Università di Modena e Reggio.Le cooperative offrono un ambiente di lavoro migliore per stranieri e ItalianiLe lavoratrici e i lavoratori stranieri immigratisvolgono un ruolo sempre più importantenel mondo del lavoro italiano in generalee, ovviamente, anche all’interno delleaziende cooperative. Tuttavia, nonostantel’importanza del tema immigrazione-lavoro edell’integrazione degli stranieri sul lavoro,non vi sono ricerche che abbiano indagatocome si caratterizzino, nell’ambito della cooperazione,le relazioni fra lavoratori italiani elavoratori immigrati di origine straniera, i climilavorativi, le strategie attuate per favorire l’integrazione.“Lavorare in aziende cooperative a ReggioEmilia. Relazioni multiculturali, climi lavorativie modelli di integrazione”, questo iltitolo della ricerca, si è posta l’obiettivo generaledi indagare come vivono la loro condizionedi soci e/o di dipendenti i lavoratorisia italiani che stranieri di tre importantiaziende cooperative che operano in camponazionale: <strong>CIR</strong> food, Coopservice e Unipeg.Quattro gli obiettivi del lavoro:a) indagare il ruolo che hanno l’ambientee il clima lavorativo sulle relazioni tra Italianie stranieri e gli effetti da essi prodotti all’internodel luogo di lavoro;b) individuare i fattori che determinano ilbenessere lavorativo, la cooperazione sul lavoroe le strategie di acculturazione;c) esaminare i problemi sul lavoroespressi dai lavoratori;d) indagare come vengono interpretati eattuati i valori della cooperazione, soprattuttoda parte dei lavoratori immigrati.Hanno preso parte alla ricerca 172 lavoratoriitaliani e 142 lavoratori stranieri impiegatiin tre grandi a ziende cooperative.Il campione italiano dei lavoratori di <strong>CIR</strong>è costituito dal 16.1% di maschi e dall’83.9%di femmine. Il 78.6% dei rispondenti è sociolavoratore dell’azienda cooperativa,il 21.4% è lavoratore dipendente.Il campione dei lavoratoristranieri è co-2 n. 5-<strong>2011</strong>


stituito dal 7% di maschi e dal 93% di femmine.Il 37.2% è nato in Africa, il 53.5% neiPaesi dell’Est, il 7% in Centro e Sud-America,il 2.3% in Paesi asiatici. Il 95.3% è sociolavoratore della propria azienda cooperativa,il 4.7% è lavoratore dipendente. I partecipantialla ricerca sono addetti a mansioni divario tipo all’interno delle mense.Si sono predisposti due tipi di questionario,uno per i lavoratori italiani e uno per quelliimmigrati. I due questionari erano identici,tranne per il fatto che ai lavoratori italiani erachiesto di valutare le relazioni con gli immigrati,mentre ai lavoratori immigrati era chiestodi valutare le relazioni con gli Italiani. Vierano inoltre domande relative al clima e allasoddisfazione aziendale, al sostegno organizzativopercepito, alle opportunità di crescita,alla preferenza per l’azienda cooperativao per quella privata, alla posizione disocio o non socio, ai problemi incontrati sullavoro.Le conclusioni della ricercaI risultati hanno indicato anzitutto comevi sia un ampio accordo in relazione al fattoche sia preferibile lavorare in un’aziendacooperativa piuttosto che in un’a ziendaprivata, soprattutto inquan to garantisce unlavoro sicuro ed èvista come unagrande famiglia.Quasi tutti sono inoltre concordi sul fatto cheessere soci rappresenti un vantaggio, poichépresenta svariati tipi di opportunità. L’aziendacooperativa viene inoltre vista come unluogo in cui chiedere aiuto anche per ambitinon collegati strettamente al lavoro, soprattuttodagli immigrati.In generale, le relazioni al lavoro tra Italianie stranieri avvengono in condizioni favorevolie sono vissute positivamente, caratterizzateda atteggiamenti volti a promuoverel’uguaglianza sociale. Il clima sul luogo di lavorosi mantiene a livelli moderatamente positivi,soprattutto per gli stranieri. Questi ultimisi sentono abbastanza sostenuti dai propricapi, che possono dare loro una mano incaso di necessità, mentre il sostegno organizzativopercepito dagli Italiani è leggermenteinferiore, pur mantenendosi a livellinon bassi.Entrambi i gruppi hanno atteggiamentisostanzialmente favorevoli all’incontrotra le culture e ritengono che gli immigratinon debbano essere costretti a rinunciarealla propriacultura; allostesso tempo,non pensanosia giusto chegli Italiani sianoobbligati a modificare i propri usi e costumiper adattarsi alle culture minoritarie. Emergedunque che il contatto prolungato sul lavorofavorisce il rispetto e l’accettazionereciproca, per cui sipuò dire che l’ambiente cooperativostimola non solo atteggiamentie comportamentipositivi nei confronti delleminoranze, ma favorisce anchel’adozione di valori universali di rispettodelle differenze culturalied etniche.La soddisfazione sul lavoroè moderatamente alta,senza grosse differenze tra igruppi. Gli intervistati hannoatteggiamenti moderatamente negativi (soprattuttogli Italiani, probabilmente a causadelle maggiori aspettative di benessere daloro nutrite) rispetto alla possibilità di crescereprofessionalmente, anche se i valorimedi non sono comunque bassi.I comportamenti tra i due gruppi sembranoimprontati a una sostanziale apertura.In particolare, l’altruismo sul lavoro è moderatamentealto, soprattutto per i partecipantistranieri. È risultato che i partecipanti esconopoco con i colleghi all’esterno del luogo di lavoro,ma è interessante notare che, quandoescono, gli Italiani tendono a uscire più coni colleghi italiani, mentre gli stranieri esconoindifferentemente con colleghi italiani o stranieri(addirittura, gli immigrati di <strong>CIR</strong> foodescono più con gli Italiani che con gli stranieri).Non mancano alcune criticità riferite daipartecipanti, legate ad esempio all’organizzazionedel lavoro, alla gestione degli orari ealla paga.Si è peraltro consapevoli che spessol’azienda si muove per risolvere i problemi esi auspicano maggioripossibilità di confronto e di discussione coni capi.Vi sono alcune variabili che sono emersecome particolarmente rilevanti: le condizioniin cui avviene il contatto tra i gruppi al lavoro,il clima lavorativo, il sostegno organizzativopercepito. Tali variabili non influenzano solole relazioni tra i gruppi, ma anche il benesserepiù generale dei lavoratori, la soddisfazionelavorativa, l’idea di lavorare in un ambientenel quale poter crescere e maturare.È dunque importante agire su di esse permigliorare le relazioni sociali e la vita lavorativadelle persone.In definitiva, la ricerca mostra come lavoratoriitaliani e stranieri di queste tre importantiaziende cooperative intrattenganorelazioni sociali positive sul luogo di lavoro,che sono fondamentali per migliorarela soddisfazione e il benessere delle personee creare un ambiente lavorativo armoniosoe piacevole.n. 5-<strong>2011</strong> 3


attualitàAncora “bastonate”alle cooperativeInaccettabile l’aumento del prelievo fiscale sulle cooperative;è necessario tassare i grandi patrimoni e trovare risorse per lo sviluppol regime fiscale delle cooperative, a torto“Iconsiderato agevolativo, è espressionedei caratteri diversi dell’impresa mutualisticaed è fondato nella Costituzione. Nel corsodegli ultimi 15 anni i Governi che si sono succedutilo hanno ridotto all’osso. Dal precedenteGoverno Berlusconi, dopo la riforma deldiritto societario, si è anche assottigliato l’ossoe si presumeva che però si fosse finalmentearrivati ad un assetto stabile”. È il commentodi Luigi Marino, presidente di Confcooperativee portavoce dell’Alleanza delle CooperativeItaliane a nome di Rosario Altieri, presidentedell’Agci, e di Giuliano Poletti, presidentedi Legacoop.“Si è continuato tuttavia ad asportarebrandelli di questo regime, al puntoche ormai sono diversii Paesi europei che hanno un regime fiscalepiù conveniente. Il movimento cooperativotuttavia non si è mai arroccato in unamera difesa corporativa, ma ha sempre fattoprevalere la responsabilità verso l’Italia. Conquesto spirito abbiamo affrontato anche la recentemanovra.Delle 483 agevolazioni (spesso impropriamenteconsiderate tali) di cui il decretolegge 138 già prevede la riduzione negli anni2012-2013, solo quelle delle cooperative sonostate ridotte in anticipo. In tutto il mondo lecooperative hanno resistito e reagito alla crisimeglio delle altre imprese. Persino l’ONU sene è accorto e ha indetto l’anno internazionaledella cooperazione nel 2012. In Italia, incomprensibilmente,invece di valorizzare questacapacità, si bastonano le cooperative.La natura dell’intervento è tale che le cooperativespurie, che purtroppo non vengonocontrastate, non ne soffrono. L’impatto è tuttosulle cooperative autentiche e virtuose. Al di làdel gettito, pur cospicuo, questo impatto èassai gravoso sulle cooperative che per il 72%sono microimprese.Eppure si legge sui giornali, e non èsmentito, che il Presidente del Consiglio èfiero di questo intervento sulle cooperative, diun intervento, sottolineiamo, che, pur di colpirele cooperative, non si cura degli interessidell’Italia.Il nostro giudizio è che questa iniziativa delGoverno è anti-crescita e anti-merito.Ci sono in Italia diversi milioni di cooperatori.A mano a mano che si dispiegheranno glieffetti di queste misure sul loro lavoro, sulleloro tasche e sulla loro vita, faranno le loro valutazionipolitiche”.Anche la Direzione Nazionale di Legacoopha ribadito la preoccupazione per la situazioneeconomica e finanziariadel Paese ed ha verificatole gravi difficoltà cheanche le imprese cooperativeincontrano nella loroattività quotidiana, comeriflesso diretto di processiinnescati dalla crisi in atto:calo dei consumi, problematicitàdel rapporto conle pubbliche amministrazionisul piano del mantenimentodelle attività inappalto, crisi drammaticadi alcuni settori (in particolare costruzioni edimmobiliare). A fronte di questa situazione, laDirezione Nazionale di Legacoop ha ribaditole posizioni espresse dall’Alleanza delle CooperativeItaliane sul merito dell’intervento decisodal Governo sulla fiscalità cooperativa,sottolineando come sia inaccettabile, nel momentoin cui anche l’Unione Europea indica lanecessità urgente di definire misure che aiutinola crescita, aumentare il prelievo fiscalenei confronti delle cooperative che anche negliultimi due anni, in controtendenza con il datocomplessivo del sistema produttivo, hannosalvaguardato l’occupazione, il reddito dei lavoratoried il potere di acquisto delle famiglie.Con un provvedimento del genere si maschera,dietro la necessità di reperire risorse,un attacco alle cooperative, al principio di solidarietàtra persone e tra generazioni cheesse realizzano e al pluralismo delle forme diimpresa che è una ricchezza per il mercato.4 n. 5-<strong>2011</strong>


Le cooperative non sono imprese “assistite”La Corte di Giustizia Europea stabilisce che i regimi fiscali e normativi legati all’attività mutualistica non sono aiuti di Statoscali legati all’attività mutualistica non rappresentanoaiuti di Stato”.“Dunque l’Europa non offre ne’ pretesti,ne’ legittimazioni per chi in Italia, nella politica,nella magistratura e in ogni campo diresponsabilità, vanta atteggiamenti punitiviÈstata pubblicata nel mese di settembreun’importante sentenza della Corte diGiustizia Europea su questioni pregiudizialiposte dalla Corte di Cassazione riguardo lacompatibilità della disciplina fiscale nazionaledelle cooperative con la norma comunitariain materia di aiuti di Stato.Nella sostanza la sentenza ha riconosciutola legittimità di un regime fiscale specificoper le società cooperative. “Una sentenzache segna un punto a favore dellaspecificità e distintività delle imprese cooperativee che smentisce le spinte omologatriciche vorrebbero uniformare le imprese cooperativeagli altri modelli d’impresa” – hacommentato Luigi Marino, Presidente diConfcooperative e portavoce dell’Alleanzadella Cooperative Italiane.“Constatiamo con grande soddisfazioneche la Corte di Giustizia nelle sue motivazioniaccoglie e riconosce i principi fondamentaliper la politica cooperativa in Italia edin Europa. La Corte, infatti, riconosce allecooperative il carattere di imprese rette daprincipi di funzionamento peculiari che le differenzianonettamente dagli altri operatoriprivati e conferma che i regimi normativi e fiestrumentali verso la cooperazione. Sonoatteggiamenti di chi, per proprio calcolo politicoo economico, va contro l’interesse dell’Italiae penalizza donne e uomini impegnatinella realtà cooperativa e che meritano, invece,di essere premiati”.Gli effetti della “manovra-bis” sul sistema cooperativoAncora una volta, come accaduto in precedentioccasioni e più precisamentenel 2002, nel 2004 e nel 2008, la ricerca, daparte del Governo, di un maggior gettito perl’Erario non ha risparmiato il sistema cooperativoche, anzi, ne risulta colpito in manieradiffusa e pesante. In breve, vengono modificatele percentuali di imponibilità precedentementepreviste, secondo il seguenteschema.Gli utili netti annuali delle società cooperativee loro consorzi a mutualità prevalente,destinati a riserva indivisibile, concorronoalla formazione del reddito imponibile:- nella misura del 20% per le cooperativeagricole e della piccola pesca;- nella misura del 40% (e non più del30%) per le altre cooperative;- nella misura del 65% (e non più del55%) per le cooperative di consumo.Gli utili netti annuali destinati alla riservaminima obbligatoria concorrono, per tutte lecooperative, alla formazione del reddito imponibilenella misura del 10%.L’aumento della tassazione seguedunque due binari paralleli: da unaparte, si colpiscono le somme destinatea riserva indivisibile; dall’altra,nella formazione della base imponibile,si introduce una parzialetassazione degli utili annuali destinatia riserva minima obbligatoria,finora completamenteesente.Le modifiche di cui si è brevementedato conto sono, tral’altro, introdotte “in anticipazionedella riforma del sistemafiscale”, da cui è quindi legittimoattendersi ulteriori, temibili tagli.L’unica risorsa cui le cooperative potrannoforse ricorrere per compensare inuovi balzelli è rappresentata dall’istituto caratteristicodel ristorno, di cui all’articolo2545-sexies c.c., tramite il quale è possibileabbattere il valore dell’utile soggetto a tassazione,distribuendo il vantaggio mutualisticotra i soci.L’unica, residuale forma di incentivo di cuila cooperazione ancora può giovarsi è unaparziale riduzione della tassazione degli utili,i quali, ricordiamo, vanno ad incrementare ilpatrimonio della società, che resta a disposizionedelle future generazioni, senza dimenticareche la cessazione dell’attivitàcomporta la devoluzione dello stesso ad appositifondi.Gli effetti sulla <strong>CIR</strong>Per quanto riguarda la nostra cooperativa,se le nuove disposizioni fossero stateapplicate all’esercizio 2010, avrebbero comportatoun aumento della tassazione di circa350.000 Euro (calcolando i bilanci <strong>CIR</strong> edEudania). Ricordiamo che le nuove normetroveranno applicazione a partire dall’esercizio2012.n. 5-<strong>2011</strong> 5


ACQUISIZIONILa società S.R., con sedea Bolzano, è stataincorporata da <strong>CIR</strong>Prosegue l’espansione della cooperativaverso nuovi mercati e nuove aree geografiche.Auguriamo il benvenuto ai nuovi colleghi di lavoroDal primo settembre scorso <strong>CIR</strong> ha incorporatoformalmente la società S.R. Servizidi Ristorazione con sede a Bolzano.Viene a concludersi, così, un percorso giàavviato con l’acquisizione del 100% del capitaledi S.R. fin dal maggio scorso, coerentementealle strategie imprenditoriali e socialiche <strong>CIR</strong> persegue fin dalla sua costituzione.Ogni attività, ad eccezione di una piccolaparte del fatturato (estero e Pastarito), vieneprodotta dalla cooperativa e controllata daisuoi soci attraverso un unico Consiglio di Amministrazione,ferma restando la precisa volontàdi consolidare ogni radicamento territoriale.Le attività di S.R., ora di <strong>CIR</strong> food, sono incentrateprincipalmente nella provincia di Bolzano,con gestioni in Trentino Alto Adige, FriuliVenezia Giulia, Veneto, Lombardia e Lazio.Solo a Bolzano sono impegnate 170 persone(su 470) in 30 gestioni; tra queste la ristorazionescolastica, il Self Service Break, ilristorante aziendale della IVECO e un paio digestioni socio-sanitarie.Ovviamente gli impegni contrattuali assuntiin precedenza da SR sono ora assoltida <strong>CIR</strong>, con particolare attenzione alle risorseumane, alla qualità del servizio e allespecifiche realtà culturali del territorio.La valorizzazione del territorio si concretizza,tra l’altro, con un’offerta di prodotti diprovenienza locale, biologici e a lotta integratache promuovono le ricchezze dei produttoridel posto e rivolgono al tempo stessoattenzione alla tutela dell’ambiente. Le materieprime provengono da fornitori certificaticon alti standard qualitativi.<strong>CIR</strong> food, nel rispetto anche della propriamissione sociale, dedica particolare interessealla cultura locale, proponendo, in accordocon le amministrazioni comunali, piattitipici della cucina tradizionale e regionale.Nello specifico di Bolzano si propongonomenù della cucina italiana e tedesca, conmenù stagionali stampati in bilingue. Eccoquindi che Spatzeln, Knödel e Schlutzer entranoa far parte dei menù proposti da <strong>CIR</strong>food in Alto Adige/Südtirol.Vale poi la pena di ricordare che <strong>CIR</strong> food,coerentemente alla propria natura di impresacooperativa, ha implementato diversi sistemidi certificazione volontari per poter raggiungereperformance di servizio sempre più elevate,garantendo al tempo stesso la sicurezzaigienica e nutrizionale dei pasti forniti, ilrispetto per l’ambiente e le risorse naturali, laprotezione della salute delle persone, la soddisfazionedel cliente e del personale stesso,l’impegno nella responsabilità sociale.Ci sono dunque tutte le condizioni perpoter ottenere, attraverso questa nuova incorporazione,sempre maggiori soddisfazioniimprenditoriali nell’area del Nord Est, dove,peraltro, <strong>CIR</strong> opera con successo da diversotempo. Ci auguriamo che i nuovi colleghi,ai quali indirizziamo un caldo benvenuto,possano trovare in <strong>CIR</strong> un ambiente di lavoroe di promozione sociale adeguatoalle loro aspettative. La storia, i comportamenti,i successi, la “reputazione” della nostracooperativa sono certamente un buon puntodi partenza.6 n. 5-<strong>2011</strong>


RISORSE UMANEClaudia PizziLucia CurciIn sede centralenuovi ruoli organizzativiRiteniamo utile segnalare alcune variazioniorganizzative e di ruolo avvenutenegli scorsi mesi presso la sede centraledella cooperativa.Il Consiglio d’Amministrazione ha deliberato(con decorrenza 27 ottobre <strong>2011</strong>) la nominadi Giordano Curti a Direttore risorseumane e membro effettivo della DirezioneGenerale: contestualmente ha assuntola procura speciale in materia di lavoroe la carica di delegato sicurezza sul lavorocentrale.Sostituisce, quin -di, Chiara Nasi chesvolgerà a tempopieno il ruolo di Vicepresidentevicario,con poteri analoghial Presidente in suaassenza o per impedimento.Davide Mauta,precedentemente Responsabile relazionisindacali, dal mese di ottobre è a capo ditutta l’area affari generali e legali, collaborandocon Simone Scurzoni e l’avvocatoGianfranco Leggio (consulente esterno)che continuano a mantenere le rispettive deleghee responsabilità soprattutto in materiadi diritto amministrativo, civile e igienico sanitario.Si è inteso, così, rafforzare lo staffgiuridico al fine di presidiare, con maggioririsorse, la tutela e la salvaguardia della nostracooperativa e dei suoi legittimi interessie contribuire strategicamente al processoaziendale del management.La Direzione risorse umane, a seguitodelle decisioni di cui sopra, si è strutturatacon l’inserimento di due nuove figure:• Lucia Curci ha assunto il ruolo di Responsabilerelazioni sindacali. Laureata ingiurisprudenza ed iscritta all’albo dei consulentidel lavoro, dopo un’esperienza triennalein uno studio professionale ha lavorato peroltre 10 anni nella Direzione del personale diConad come Responsabile legislazione dellavoro;• Claudia Pizzi ha assunto il ruolo di Responsabilesviluppo organizzativo. Laureatain psicologia del lavoro e delle organizzazioni,dopo brevi esperienze nell’ambito dellaconsulenza aziendale ha lavorato per 7 anninella Direzione risorse umane e segreteriagenerale di Ferrari spa come HR Specialistselezione, formazione e sviluppo.Formuliamo un sincero incoraggiamentoalle persone destinatarie di così importantiincarichi.Loretta Benedetti Rossi lascia la segreteria di presidenzaNella foto, a destra, Loretta Benedetti Rossi e, a sinistra,Michela Gelorminio.Il personale della sede centrale ha tributatoun affettuoso saluto alla collega LorettaBenedetti Rossi (per tutti Loretta BR), che,dallo scorso mese di settembre, ha lasciatoil suo posto di lavoro alla segreteria della presidenzaper avviarsi, dopo un periodo diaspettativa, alla meritata pensione. Lorettaè una delle figure storiche della nostracooperativa, presente fin dal 1973,quando i pasti venivano forniti alla men -sa della cooperativa Gramsci di ReggioEmilia, e registrata con la matricola numero3. Per capire quanta acqua è passatasotto i ponti basti pensare che al 2novembre <strong>2011</strong>, in <strong>CIR</strong>, si registrava lamatricola 31.779.Loretta ha svolto un ruolo preziosodi supporto al Presidente Lusetti e al suostaff, godendo della stima e della fiducia ditutto il gruppo dirigente.Rigorosa sul lavoro, e prima di tuttocon se stessa, ha sostenuto con l’esempioe con le azioni molti di coloro che, adogni livello, costituiscono, oggi, il patrimonioumano della cooperativa.È giusto, allora, esprimerle un sinceroringraziamento per l’opera prestata e, soprattutto,per la coerenza con la quale hapraticato i valori della cooperazione.Quando figure “storiche” lasciano il lororuolo operativo, rischia di far capolino unpizzico di malinconia o, peggio, di preoccupazioneper il futuro; tuttavia abbiamobuone ragioni per guardareavanti con fiducia e determinazione.Queste persone hanno saputo “formare”una nuova generazione di socilavoratori in grado di reggere egregiamentele sorti di questa grande impresa;inoltre, resteranno ancora socidella cooperativa, seppur in altra veste,condividendone per molto tempo ancorale sorti.La segreteria di presidenza è attualmentecomposta da Rossella Denti(nuovo ingresso in azienda) e da MichelaGelormino (dal 2009 nello staff di segreteria).n. 5-<strong>2011</strong> 7


EventiAl Festival della Salutedi Viareggio il puntosulla ristorazione ospedalieraNel corso del convegno “Ospedale di qualità”, tenutosi giovedì29 settembre <strong>2011</strong>, sono state presentate le ultime tendenzedel servizio di ristorazione ospedaliera, che oggi deve fare i conticon una qualità che sia sostenibile anche economicamenteII tema dell’alimentazione è stata la novitàassoluta della IV edizione del Festival dellaSalute tenutosi a Viareggio dal 28 settembreal 2 ottobre <strong>2011</strong>. Non poteva dunque mancarequest’anno il contributo di <strong>CIR</strong> food.È stato Giuliano Gallini, Direttore Commercialee Marketing di <strong>CIR</strong> food, ad esporrei fondamentali di questo servizio, curato inToscana dalla Divisione Eudania attraversola società Alisea, che impiega 200 addetti edha sede all’Impruneta (FI). Quest’azienda èl’unica in Italia specializzata nei servizi di ristorazionesocio-sanitaria ed è stata la primaa confezionare i pasti in vassoi personalizzati.Tra le sue principali gestioni sul territoriotoscano annovera l’Azienda Ospedalierae l’USL 5 di Pisa, l’USL di Lucca, le RSA delComune di Livorno e Firenze e l’USL di Empoli.“Quando si parla di qualità nella ristorazioneospedaliera, non si può prescinderedai criteri più rigorosi di sicurezza e certificazione.– commenta Giuliano Gallini – Oltrea ciò, esiste una via intermedia fra appalti almassimo ribasso e capitolati con prodotti dialto costo ed è quella della pubblica qualità,un tema su cui <strong>CIR</strong> food intende avviare unacampagna nazionale di sensibilizzazione”.Con 20 milioni di pasti prodotti ogni anno,<strong>CIR</strong> food è fra i leader nella ristorazione sociosanitariae vanta diverse gestioni attive sul territorio:Azienda USL di Bologna, Modena, Savona,Ospedale Niguarda di Milano e CasaSerena di Torino. Nelle strutture in cui lavoracollabora attivamente con le ASL nei progettidi educazione alimentare e di impegno sociale,ad esempio con l’utilizzo di materieprime scelte con criteri di sostenibilità e provenientida filiere etiche, come i prodotti “LiberaTerra” e del Commercio Equo e Solidale.Questi e altri temi si sono affrontati nelcorso del convegno “Ospedale di Qualità”moderato dal giornalista Patrizio Roversi nelruolo di “utente per caso” delle strutture sanitarie,alla ricerca delle soluzioni per realizzareconcretamente un ospedale di qualità.Hanno partecipato al convegno il DirettoreGenerale Ausl 12 di Viareggio, GiancarloSassoli, Daniela Scaramuccia, Assessore alDiritto alla Salute Regione Toscana, EugenioArbizzani di CCC Abita, Alessandro Ramazza- Presidente di Obiettivo Lavoro - eGrazia Luchini, Direttore del Presidio OspedalieroVersilia.Luca Baccarini<strong>CIR</strong> food vince il primo premio qualità SAP Italia <strong>2011</strong><strong>CIR</strong> food ha vinto il primopremio qualità SAP in Italiain Business Planning & Consolidation,per i risultati e la sinergiadimostrati dall’aziendanel saper sfruttarei sistemi integratiSAP.La collaborazione chesi è venuta a creare tra <strong>CIR</strong>food e B4C, società di consulenza in progetti di Business Intelligence,ha portato ad ottimi risultati, incrementando volumi, efficienzaaziendale e facendo eccellere il proprio progetto che è statopremiato con il primo posto assoluto e con il diritto di competere altitolo EMEA, che premia i vincitori nazionali nella cerimonia di Madrid.<strong>CIR</strong> food si è avvalsa del sistema della piattaforma tecnologicaSAP per avere un sistema di controllo di gestione in grado di monitorareanaliticamente costi e ricavi delle strutture aziendali.“Il progetto completato ad ottobre 2010 – spiega Luca BaccariniDirettore Sistemi Informativi <strong>CIR</strong> food – ha migliorato le funzionalitàgestionali sostituendo alcune operazioni condotte a manoo con copie di dati o con sistemi obsoleti permettendo un sistemaprevisionale automatico per il calcolo di alcuni costi e gestendo inmodo evoluto e puntuale più di 1.000 oggetti di pianificazione”.L’Azienda ha, infatti, il compito di gestire un business trasversalelungo tutta la filiera di ristorazione: centinaia di fornitori, 1.000cucine e punti cottura, 10.500 addetti in Italia, ma anche all’estero(USA, Vietnam, Bulgaria e Belgio). Da qui la necessità di un sistemaintegrato di gestione che potesse efficacemente seguirespese e differenti problematiche risultanti da una struttura aziendalecosì eterogenea.8 n. 5-<strong>2011</strong>


ComunicazionePubblica qualitàin mensa, al viala campagna di <strong>CIR</strong> foodCome favorire il risparmio salvaguardando la qualità5Nei capitolati della ristorazione collettivasono aumentate negli ultimi anni le richiestedi prodotti alimentari troppo costosi odi difficile reperimento. Quali conseguenzeha tutto ciò sul mangiare pubblico? <strong>CIR</strong> foodlancia una campagna di sensibilizzazionesul diritto ad una mensa pubblica di qualitàe accessibile a tutti.Con 1.200 cuochi al lavoro in oltre 1.000cucine in 16 regioni italiane, la nostra cooperativaè leader in Italia nella ristorazionecollettiva. Soltanto per le scuole prepara 30milioni di pasti all’anno, lavorando a strettocontatto con enti locali, Comuni, Asl, a zien -de, caserme militari. Dall’esperienza maturatanel settore della ristorazione di massa ènata l’esigenza di fare chiarezza sul le dinamicheche determinano menù e costi delmangiare pubblico, sempre più condizionatidai vincoli richiesti nei capitolati d’appalto.L’obiettivo di <strong>CIR</strong> food è fare chiarezzasulle dinamiche che incidono sul mangiarepubblico, coinvolgendo tutte le parti – dai fornitoriai nutrizionisti fino ai consumatori – nell’analisidel percorso produttivo dei menùserviti in scuole, ospedali, aziende e casermemilitari. Attraverso un dibattito pubblico,l’auspicio è di portare rinnovamento all’interosettore, favorendo il risparmio di risorsea beneficio della qualità del servizio.Qualità che spesso non si trova nell’utilizzodi prodotti con un’elevata incidenza in terminidi prezzo, ma in una ristorazione sana, sicuraed equilibrata.Lungi dall’esprimere giudizi sulla compilazionedei capitolati, <strong>CIR</strong> food intende offrireproposte concrete per migliorare il servizio etutelare i consumatori. Fra queste, quella distudiare insieme – produttori, aziende di ristorazione,enti e consumatori finali – un panierepiù essenziale di prodotti, selezionatiin base a criteri qualitativi e non ideologici.Un ragionamento analogo si può fareanche per altri elementi del servizio nelle ristorazioniscolastiche e socio-sanitarie: trasporti,stoviglierie, servizio. Tutto ciò alloscopo di raggiungere un compromesso disostenibilità applicato alla ristorazione collettiva,in grado di rispettare la matrice dei 3concetti chiave, tutti decisivi e importanti:ambiente, salute e convenienza.Una mensa pubblica di qualità deve essereaccessibile a tutti, dunque deve esseresostenibile nei costi oltre che sul piano nutrizionalee ambientale. Il nostro obiettivo consistenell’avviare una discussione pubblicatrasparente che superi l’attuale insoddisfacentesituazione dove sembra che un pastoche garantisca le esigenze nutrizionali e disalute debba costare una cifra che le finanzedelle amministrazioni pubbliche o le taschedelle famiglie non possono permettersi.Il pubblico mangiare non deve averele ambizioni di un ristorante stellato, nécriteri “slow food”.<strong>CIR</strong> food crede che un’analisi aperta, capacedi mettere in discussione anche sistemidi gara farraginosi, possa portare a riprogettareun pasto sano ed equilibrato grazie adun paniere di materie prime “oneste e sincere”e a nuovi servizi di produzione e logisticaefficienti ed efficaci.Per fare un esempio, se in un determinatoterritorio si trovano allevamenti sicuri ecertificati, non è più conveniente attingere aqueste risorse locali piuttosto che allontanarsi,talvolta all’estero, per reperire quantitativiingenti che si differenziano soltanto perun marchio in più? Il dibattito è aperto sulGiornale del cibo www.ilgiornaledelcibo.it. Apartire dai prossimi mesi <strong>CIR</strong> food inviterà alconfronto la filiera, raccogliendo opinioni autorevolie raccontando nei futuri numeri diCarte in Tavola alcuni casi in cui la pubblicaqualità in mensa è già realtà.n. 5-<strong>2011</strong> 9


WEBDopo il premio Net Observer,arriva una nuova vesteper IlGiornaledelcibo.itIlGiornaledelcibo.it, edito da <strong>CIR</strong> food, haricevuto lo scorso luglio il marchio d’eccellenzadi NetObserver®, l’osservatorio europeodegli internauti. Partecipando al sondaggiodi NetObserver®, osservatorio internazionalesul web creato dall’Istituto HarrisInteractive, IlGiornaledelcibo.it ha fattoappello al popolo di internauti che lo seguefin dalla fondazione. Il riconoscimento di questomarchio di eccellenza, infatti, imponecome unici giudici i visitatori del web e sibasa su 3 criteri chiave: soddisfazione globale,intenzione di ritorno e raccomandazionedel sito.L’inchiesta di NetObserver® si è svoltadal 14 marzo al 12 giugno <strong>2011</strong> su un campionedi oltre 24mila individui a partire dai15 anni di età residenti in Italia, intervistationline attraverso i siti internet o via newsletter.I punteggi ottenuti dai 50 portali web partecipantisono stati confrontati con i criteridella norma NetObserver®, con cui sonostati selezionati i siti editoriali e commercialiche hanno ottenuto il marchio di eccellenza<strong>2011</strong>. Oltre a Il Giornale del Cibo, sono statipremiati portali affermati come eDreams eLonely Planet Italia.Il riconoscimento Net Observer® comesito d’eccellenza <strong>2011</strong>, è stato non solo motivod’orgoglio e di soddisfazione, ma ancheuno stimolo a migliorare ancor più la qualitàdei contenuti e l’interfaccia grafica del “Il-Giornaledelcibo.it”. Dai commenti spontaneiarrivati sono state tratte nuove idee su cui siè lavorato, fino a definire la nuova versionedel sito online dal 27 settembre.“Il nuovo aspetto del sito è l’espressionegrafica della nostra idea della gastronomiae dell’alimentazione: la ricerca dell’equilibriofra tradizione e innovazione, una ‘contemporaneitàmilitante’ che tenga il passo con iltempo che viviamo, mantenendo comeguida la tradizione e puntando al futuro. Èstato un lavoro straordinario di <strong>CIR</strong> food edella Redazione. Nell’opera di ripensamentodel giornale ci siamo mossi sulle solide basidei giudizi che gli utenti hanno espresso nelquestionario di Net Observer. Anzi, possiamodire che sono stati proprio i vostri incoraggiamentie le vostre critiche (per fortunapoche, ma azzeccate) a spingerci all’azione.Le critiche riguardavano la funzionalitàe la grafica, con la richiesta di maggioresnellezza, agilità, pulizia e chiarezza.Su questo abbiamo lavorato e i risultati,sempre migliorabili, li vedete oggi. Quanto aicontenuti abbiamo ricevuto solo consensidei quali vi ringraziamo e sui quali non ci soffermiamoper doverosa modestia. Abbiamomantenuto quelli di sempre e ne abbiamoaggiunti (e ne aggiungeremo) di nuovi chescoprirete navigando il sito. Non voglio rovinarvila sorpresa! Tengo solo a dire unacosa: pare proprio che abbiate colto nonsolo l’impegno che ci mettiamo, ma anchel’amore per questo lavoro. Continuate a seguircie faremo sempre di più, di meglio e,se possibile, con maggiore passione”.(Dall’Editoriale di Martino Ragusa suwww.ilgiornaledelcibo.it).10 n. 5-<strong>2011</strong>


SOLIDARIETàPer aderireConto corrente bancarioCodice IBAN:IT 71 M 02008 02470 000100649266Causale “Adotta un punto nascita-CONGO”Donazioni on-line suwww.ilmiodono.itindicare Annulliamo la Distanzain Ricerca organizzazione e seguirele istruzioni.Annulliamola Distanza Onlus<strong>CIR</strong> sostiene il progetto “Adotta un punto nascita in Congo a Kinshasa”Da sempre impegnata nel campo dellasolidarietà, quest’anno <strong>CIR</strong> ha deciso disostenere il progetto presentato dallaONLUS Annulliamo la Distanza, un’associazioneche opera in Eritrea, Cambogia eCongo.L’obiettivo del progetto è migliorare laqualità della vita, incidere sul tasso di mortalitàsia delle future mamme che della popolazioneinfantile. La struttura prevista è undispensario sanitario nel quale saranno presentialcuni servizi di base per cure primarieche, oltre al punto nascita dotato di salaparto e sala travaglio, comprende tre ambulatori,un laboratorio con punto prelievi, duestanze di ricovero per osservazione breve,una farmacia. La presenza della farmaciametterà a disposizione di questa popolazionealcuni farmaci salvavita, in primis quelliper la cura della malaria, oltre a predisporregli alimenti idonei per i bambini malnutriti.L’intervento consiste nell’attrezzare con arredied apparecchiature il dispensario per lacui costruzione è previsto l’intervento finanziariodi altro donatore.Il contestoSi tratta di un intervento in uno dei quartieridi ulteriore espansione della megalopoliKinshasa che conta giàoltre 10 milioni di abitantie dove, alla po-vertà endemica, si associano tutte le criticitàdel sovraffollamento, compresa la mancanzadelle minime condizioni igienico-sanitarieche possano consentire alle mamme un percorsonascita dignitoso e con un minimo digaranzie per loro e per il nascituro.La mancanza in questo territorio – lontanocirca 35 km dai servizi della città e costellatodi molti piccoli villaggi poverissimi –di punti nascita ove sia garantita l’assistenzanella gravidanza, al momento del parto e, altrettantoimportanti, nelle fasi iniziali dellavita del bambino, rendono indispensabile larealizzazione di una struttura assistenzialedi questo tipo.Supervisione e monitoraggioI responsabili del progetto hanno visionatola sede della nuova struttura e, sullabase delle necessità espresse localmente,hanno predisposto, in collaborazione con laCooperativa Ingegneri ed Architetti di ReggioEmilia, il progetto esecutivo. È previstoun accordo con le suore della diocesi di Kinshasache opereranno nel dispensario e chesi assumono l’impegno a sostenerne la gestionenel tempo. In periodi stabiliti, semprei responsabili del progetto verificherannol’andamentodelle attività.n. 5-<strong>2011</strong> 11


NOTIZIE DALLE SEDIAREANORD ovesTTorino: <strong>CIR</strong> fooda MirafioriAlla presenza del Sindaco di TorinoPiero Fassino, dell’Amministratore Delegatodel Gruppo Fiat Sergio Marchionnee di diverse personalità, il Rettore del Politecnicodi Torino Francesco Profumo ha ufficialmenteinaugurato l’anno accademico<strong>2011</strong>/2012 presso la nuova sede della Cittadelladel Design e della Mobilità Mirafioridel Politecnico, sito in un'area ex FIAT Mirafiori.Nel nuovo campus, che ospita1.600 studenti, è presente e già operativoun nuovissimo bar tavola calda gestito da<strong>CIR</strong> food. L’apertura di questo locale fa seguitoall’avvio della gestione della mensainterna per dipendenti del Politecnico di Torino.LOMBARDIA Milano ha una nuova sedeÈ stata inaugurata martedì 18 ottobre la nuova sede dell’area LombardiaIPresidente <strong>CIR</strong> food Ivan Lusetti e il ResponsabileArea Lombardia Ivar Bonafèhanno mostrato la nuova sede, caratterizzatada ampi spazi contraddistintida vivaci colori per le diverse funzioni.In particolare sono state realizzate le saleriunioni modulabili per piccoli o grandi meetingcon la presenza di moderne tecnologie.L’investimento della nuova sede è statosuperiore a 90 mila euro.“Come per tutte le opere di riqualificazionerealizzate, anche in questo caso gli investimentiper la qualità del servizio e la tuteladell’ambiente nei luoghi di lavoro, sonostati prioritari per <strong>CIR</strong> food – ha dichiarato ilPresidente Ivan Lusetti”.Nell’area Lombardia <strong>CIR</strong> food produrrànel <strong>2011</strong> circa 8,6 milioni di pasti grazie all’impegnodi oltre 1.200 addetti, stimando unfatturato d’area di 50 milioni di euro, in crescitadel 20% rispetto agli esercizi precedenti.L’area gestisce 100 strutture di ristorazionee fornisce i pasti a scuole, ospedali eaziende. Tra le ultime aperture si segnalano2 self service e 1 snack bar all’interno delPolitecnico di Milano.Modena: è scomparso Curzio FancinelliFu Presidente della Coris di Modena dal 1981 al 1992Il 6 ottobre è venuto a mancareCurzio Fancinelli, Presidente dal1981 al 1992 della Coris di Modena,unificatasi con CRR diReggio Emilia e Coferi di Ferraranel 1992 per dar vita a<strong>CIR</strong>. Successivamente ha ricopertola carica di Presidentedella Cooperativa La Carpi, concessionariadi automobili. Lo ricordiamocon affetto e riconoscenza perl’intenso impegno profuso nel settoredella ristorazione, nel processo di fusioneche ha portato alla costituzionedi <strong>CIR</strong> e, più in generale, nell’ambitodel movimento cooperativo.12 n. 5-<strong>2011</strong>


NOTIZIE DALLE SEDIAREANORD oveSTReggio Emilia: <strong>CIR</strong> fooddistribuisce il PAN de REa 3.500 bambiniDal 19 settembre nelle scuole elementari e materne statalidel capoluogo <strong>CIR</strong> food utilizza questo pane per i pasti dei bimbiSono poco meno di 3.500 i bambini chedallo scorso mese di settembre trovanosulla tavola nelle mense delle scuole del Comunedi Reggio Emilia le pagnottine del Pande Re. Una novità che introduce questo prodottodi grande qualità nel pasto dei bambini,in un’ottica di educazione al consumo e allabuona alimentazione che deve partire findalla più tenera età.Il progetto è stato illustrato nel corso diuna conferenza stampa a cui hanno partecipatoRoberta Rivi, Assessore provinciale all’Agricoltura;Juna Sassi, Assessore all’Istruzionedel Comune di Reggio Emilia;Rossella Soncini, responsabile Area EmiliaOvest <strong>CIR</strong> food, e Marco Simonazzi, fornaiodi Castelnovo Monti dell’AssopanificatoriConfcommercio.“Il nostro progetto del Pan de Re –haspiegato l’Assessore Roberta Rivi – è entratoadesso in una seconda fase. Questoprodotto, a filiera corta e controllata, è infattivenduto in 37 forni distribuiti su tutta la Provincia,negli ultimi due anni è triplicata la superficieagricola riservata alla coltivazione diquesto frumento, per questo siamo stati ingrado di compiere un passo ulteriore, e cioèdistribuire ogni giorno il Pan de Re ai bambinidelle scuole: si tratta di 200 chili di paneogni giorno”.“La nostra è stata una scelta consapevole– ha aggiunto l’Assessore all’Istruzionedel Comune di Reggio Emilia Juna Sassi –e sono grata alla Provincia e a <strong>CIR</strong> che cihanno sollecitato su questo progetto, cheperaltro è assolutamente in linea con lescelte di qualità che da sempre realizziamo.Il pane è il primo cibo e resta un alimentoprincipe sulle tavole. Abbiamo scelto di inserirlo,intanto, nelle scuole elementari enelle materne statali; valuteremo nei prossimianni, anche sulla base della produzione,il suo possibile inserimento nellestrutture che sono dotate di una mensa interna.Aggiungo poi che ormai non siamopiù di fronte a un prodotto di nicchia, vistal’importanza che sta assumendo sia per ipanificatori coinvolti, ma anche per i terreniagricoli che producono questo frumento”.Rossella Soncini, responsabileArea Emilia Ovest <strong>CIR</strong> food, ha ricostruitoi passaggi che hanno portato all’inserimentodel Pan de Re nelle mense scolasticheche la cooperativa ha in appalto:“<strong>CIR</strong> food, consapevole dell’importanzadel progetto Pan de Re promosso dallaProvincia, ha deciso di contribuire alconsumo di questo prodotto ad alta qualitàed a basso impatto ambientale, e siè quindi resa disponibile a fornirlo all’internodelle scuole del Comune di ReggioEmilia, ritenendolo un elemento di pregioper la valorizzazione di prodotti tipici, locali esostenibili. A tutti i bambini è stato distribuito,insieme alla pagnotta del Pan de Re, un segnalibroche esalta i tre passaggi della filieraproduttiva tutta reggiana. Un dato che ciconforta è quello relativo al gradimento daparte dei bambini, che è stato molto alto”.Sulle tavole dei bimbi non arriva però laconsueta pagnotta da due etti e mezzo, maproprio per loro vengono preparate le pagnottineda 50 grammi, che fanno la gioia deibambini. “Ci tengo solo ad aggiungere alcuneinformazioni su questo pane; – ha spiegatoMarco Simonazzi – la sua fragranza, la suabontà e anche la conservazione sono legateai prodotti utilizzati e alla lavorazione. Questoè un pane fatto come si faceva una volta,a lievitazione naturale, senza alcun additivochimico. Ci tengo a dirlo perché, apparentemente,il pane sembra tutto uguale, ma in realtài prodotti venduti sono molto diversi”.n. 5-<strong>2011</strong> 13


NOTIZIE DALLE SEDIAREAEmilia ovestCooking showcon i cuochi di <strong>CIR</strong> foodAll’interno della fiera reggiana “Casa e Tavola”si è svolto domenica 9 ottobre <strong>2011</strong> il “<strong>CIR</strong> Day”,una giornata dedicata ai cittadini per mostrareil lavoro quotidiano di cuochi e nutrizionisti di <strong>CIR</strong>All’edizione <strong>2011</strong> della fiera “Casa e Tavola”,svoltasi a Reggio Emilia dal 1° al9 ottobre <strong>2011</strong>, <strong>CIR</strong> food ha organizzato unevento del tutto inedito. Si tratta del <strong>CIR</strong>Day, una giornata a 360° sul mondo dellaristorazione per mostrare in presa diretta aicittadini i protagonisti e l’alta qualificazioneche contraddistingue il lavoro dell’aziendanella ristorazione collettiva. Con 1.200 cuochiin servizio in Italia, <strong>CIR</strong> food è fra i leaderdi settore e prepara ogni anno oltre 70milioni di pasti per scuole, aziende,ospedali e caserme.“Veri protagonisti del ‘<strong>CIR</strong> Day’ sonostati i cuochi – commenta Rossella Soncini,Responsabile Area Emilia Ovest – checon grandissimo entusiasmosi sono alternati incooking show di presentazionedi ricette che quotidianamentevengonorealizzate all’interno deiself service RITA. Un’occasioneper interfacciarsidirettamentecon i nostriclienti, mostrandola qualità dei prodottie l’attenzionenella preparazionedei pasti.”Per i più piccoliè stato organizzatoil laboratorio“Frutterellando”dove ibam bini hanno composto forme e animaliutilizzando frutta e verdura. Sono poi statiofferti a tutti assaggi di “merende dellanonna” preparate con ricette antiche e infinesi è svolto un incontro con i nutrizionistidi <strong>CIR</strong> food, che lavorano a stretto contattocon le ASL e gli Enti locali per la definizionedei menu, studiati in ogni dettaglioper offrire cibi equilibrati e calibrati sulle esigenzedell’utente.Poiché <strong>CIR</strong> food è da sempre legata aiterritori in cui opera e ragiona in un’ottica disostenibilità delle risorse, al <strong>CIR</strong> Day alcunedelle merende antiche sono state preparateutilizzando anche prodotti tipici del comprensorioreggiano, come la confettura diprugne zucchelle e il “Pan De Re”, una pagnottafatta con farina tipo 1, olio extravergined’oliva, sale iodato e lievito naturale.Questo pane, scelto per il suo apporto nutritivoe servito tutti i giorni nelle mense scolastichedi Reggio Emilia, è divenuto ancheuno dei tanti strumenti utilizzati per fareeducazione alimentare tra i bambini. Untema caro all’azienda, che collabora con gliEnti locali nella promozione di progetticome il concorso “Genitori cuochi per ungiorno”, in cui anche le famiglie sono coinvolte.A “Casa e Tavola” <strong>CIR</strong> food ha dunqueriportato il cibo in primo piano mostrando il“dietro le quinte” del servizio di ristorazione,mettendo in risalto la professionalità,passione, esperienza e preparazione di coloroche ogni giorno lavorano per offrire unservizio sempre migliore.14 n. 5-<strong>2011</strong>


NOTIZIE DALLE SEDIAREAEmilia ovestPrestito sociale:a Fabbrico riaprelo sportelloDa lunedì 10 ottobre u.s. è in funzionelo sportello per il prestitoda soci al centro pasti di Fabbrico.Lo sportello sarà aperto il lunedìed il mercoledì dalle 10.30 alle 12.00e dalle 13.00 alle 14.30.DIVISIONEEUDANIAIl Sindaco del Comune di Scandicci,Simone Gheri, taglia il nastroaugurale assieme alla responsabiledella cucina Letizia Bambagioni.Nella foto le cuocheMorena Barontinie GraziellaPonti, che sonostate supportatenel primomese di attivitàdallochef RolandoBellani.L’inaugurazione del nuovo CentroRicerche Chiesi Farmaceuticiaffidata a Il GargantuàDa luglio <strong>2011</strong> <strong>CIR</strong> gestisce il nuovo ristoranteaziendale della Chiesi Farmaceuticidi Parma appena fuori dal casello autostradale.Il ristorante produce circa 300 pasti algiorno per i ricercatori che vi lavorano e ilservizio che <strong>CIR</strong> effettua si estende anchealla saletta VIP e a numerosi servizi di cof-fee break e colazioni di lavoro servite aipiani.Questa nuova e importante acquisizioneha permesso anche alla nostra divisionebanqueting Il Gargantuà di mostrare le proprieeccellenti capacità organizzative poichéhanno scelto noi anche per la festa di inaugurazione,realizzata il 5 ottobre scorso, delnuovo Centro Ricerche al cospetto delle autoritàlocali e dei ministri Maurizio Sacconi eFerruccio Fazio.Il Gargantuà ha organizzato l’evento per200 illustri invitati ricevuti con aperitivo dibenvenuto e serviti al tavolo con un riccomenù parmigiano e un allestimento sontuoso.Il tutto si è svolto nel migliore deimodi e con ottima soddisfazione del cliente.Non è mancata nemmeno la torta …..naturalmentea forma di Centro Ricerche!Ristrutturato il centropasti di Scandicci (FI)Asettembre la divisione Eudaniadi <strong>CIR</strong> si è aggiudicatala gestione della ristorazionescolastica del Comune diSpello in provincia di Perugia.Lo scorso mese di settembre sono stati inauguratii lavori di ristrutturazione del centro pasti diScandicci, alla presenza del Sindaco SimoneGheri e del Direttore della Divisione Eudania SergioSenesi.La cucina, che abbiamo in appalto per 6 anni,produce circa 3.500 pasti al giorno per i bambinidel comune. I lavori, eseguiti in tempi darecord, hanno riguardato principalmentel’adeguamento degli impianti per l’ottenimentodel C.P.I., oltre all’acquisto di nuoveattrezzature, per un investimento totale perla cooperativa di circa 650.000 Euro. La responsabiledella struttura è Laura Lorini,mentre la responsabile della cucina è LetiziaBambagioni.Ristorazione per le scuoledi Spello (PG)Il servizio è iniziato il 26 settembre eprevede la preparazione e somministrazionedi circa 300 pasti giorno, suddivisi inquattro refettori, e destinati ai bambinidelle scuole dell’infanzia e primarie.n. 5-<strong>2011</strong> 15


NOTIZIE DALLE SEDIcentrosudIniziata la refezionescolastica a Termoli (CB)Dallo scorso mese di ottobre <strong>CIR</strong> ha iniziatoil servizio di ristorazione scolasticadel Comune di Termoli. Il servizio è inasporto da tre cucine che, attraverso 10 terminali,servono i pasti a 950 bambini.La nuova attività ha comportato l’ingressonella nostra cooperativa di 34 lavoratori,ai quali si aggiungono altri 5 dipendentinel Comune di Campomarino, a pochikm da Termoli, dove il servizio è attivo dalloscorso anno. L’offerta alimentare si contraddistingueper l’inserimento di vari prodottibiologici e prodotti del territorio e per l’utilizzo,quindi, di fornitori locali.Vi era molta attesa da parte dell’Amministrazionee della cittadinanza tutta per l’avviodel servizio e lo sforzo che ha sostenutol’area, visti i tempi molto ristretti tra l’aggiudicazionee la partenza, cioè solamente 4giorni lavorativi, è stato notevole. L’attività,comunque, è partita in maniera veramenteeccezionale, con grande soddisfazione daparte del cliente, ma in particolar modo dell’utenza.È doveroso ringraziare il collega GianguidoSoressi della sede di Reggio Emilache è stato parte attiva per la partenza e ilmonitoraggio del servizio nei primi giorni, lecolleghe della sede territoriale EmanuelaLatini e Marta Prota che hanno provvedutoa sbrigare tutte le pratiche necessarie all’assunzionedi tutti i lavoratori, PierluigiTrezzini per tutta la parte relativa agli approvvigionamentidelle derrate e alle praticherelative alle Dia presso la Asl e in ultimoi colleghi abruzzesi D’Aloisio e D’Ercole,anche loro presenti nei primi giorni di servizioa Termoli.“Fabbriche Aperte” pressola mensa di Eni a BrindisiEni Polimeri di Brindisi ha chiesto allaL’ <strong>CIR</strong> un buffet all’interno della salamensa in occasione della giornata “FabbricheAperte” che si è svolta lo scorso ottobre.All’interno della mensa sono stati montatistand delle varie società di Eni e al centrodella sala vi era lo spazio dedicato a noi.La manifestazione si è svolta per l’interagiornata ed ha visto la partecipazione dicirca 300 ragazzi delle scuole di Brindisi e dicirca 800 persone (famiglie dei dipendentiEni e cittadini comuni). Erano presenti anchealcuni Dirigenti delle Sedi di Eni Roma e Milano.Grande successo per il servizio allestitodalla <strong>CIR</strong> e complimenti a non finire, tra cuiquello del Dott. Milella, Direttore delpersonale dello stabilimento Eni Brindisi.Oltre al personale <strong>CIR</strong> di Eni Brindisihanno partecipato due colleghecon il cuoco dell’ospedale di Cerignolae il cuoco dell’ospedale di Monte S.Angelo Michele Impagnatiello.Quest’ultimo è stato l’artefice ditutte le composizioni ornamentali nonchédel “cane a sei zampe di Eni” cheha rappresentato la ciliegina sullatorta.Un sentito ringraziamento va a tuttii colleghi ed in particolar modo all’Assistentedi Produzione Luigia Impagnatielloche ha saputo pianificare eorganizzare tutto, ottenendo un risultatod’immagine non indifferente per lanostra azienda.16 n. 5-<strong>2011</strong>


NOTIZIE DAI SOCIMODENAIl programma delle iniziative2012 della Sezione sociLe iniziative sono rivolte ai soci e ai loro familiariVisite gratuiteMuseo “Casa nataleEnzo Ferrari” Modena (da -ta da stabilirsi);Museo dell’auto Stanguellini(data da stabilirsi);Visita al Teatro Pavarottidi Modena (data dastabilirsi).Corso di cucinaCon la Chef Rita Carino, IPortali (data da stabilirsi):1ª serata: “pesci, crostacei,Foto di gruppo dei soci <strong>CIR</strong> di Modena che hanno partecipato molluschi del Mediterraneo”;alla crociera nelle isole Greche lo scorso settembre.2ª serata: “alla scopertadella cucina contadina”;3ª serata: “tutto freddo dall’antipasto aldolce”.Contributo di partecipazione: soci € 60,familiari € 80.Gite20 maggio 2012: Ravenna e dintorni:la città dei mosaiciPranzo a base di pesce – prenotazionientro il 30/04/2012 – minimo 30 persone –contributo soci € 60, familiari € 75 – ragazzifino a 12 anni € 40.18/24 giugno 2012: Parigi, Versailles,Eurodisney (facoltativo) “Una settimana tracultura e divertimento”.Prenotazioni entro il 12/05/2012 – minimo30 persone – viaggio in aereo – contributo:soci € 750, familiari € 850 – ragazzifino a 12 anni € 600 – supplemento camerasingola € 245.26 agosto 2012: Mirabilandia “Unagiornata dove il divertimento è assicurato”.Prenotazione entro il 20/08/2012 – contributo:soci € 30 – familiari € 50 – ragazzifino a 12 anni € 20.7/9 settembre 2012: Vienna, “Una dellepiù belle capitali d’Europa” con visita al bellissimopalazzo della principessa Sissi.Prenotazioni entro il 06/08/2012 – viaggioaereo – contributo: soci € 370 – familiari470 – ragazzi fino a 12 anni € 300.Per informazioni e prenotazioni tel.059/317602, Sig.ra Angela Auriemma.EUDANIA Gita a PonzaGrande successo e grande partecipazioneper la gita organizzata dal Comitatodi sezione soci a Terracina e Ponzalo scorso mese di settembre.Sono stati due giorni di divertimento esocializzazione; il bel tempo e il buonu-more hanno accompagnato i partecipantinel bellissimo percorso tra Sperlonga el’isola di Ponza. I partecipanti ringrazianola Cooperativa per l’opportunità offerta loroe Patrizia Botticelli per l’organizzazionedella gita.Nella foto, inviataci dai soci Renato Pileri e Stefania Morozzi, il folto gruppo dei gitanti.n. 5-<strong>2011</strong> 17


NOTIZIE DAI SO<strong>CIR</strong>EGGIO EMILIANuove convenzioniQUINTA ESSENZACentro Estetico AbbronzanteVia Nobel 26/A – Reggio Emilia.Sconto 10% su tutti i trattamenti e prodottiin vendita.Fiorista “M’AMA NON M’AMA”Fiori, piante, articoli da regalo, bomboniere,realizzazioni giardini.Via Monte Marmolada 1/D – Reggio Emilia(tel. 0522/391083).Sconto 10%.Merceria - Intimo uomo-donna“SEMPLICE E UN PO’ BANALE”Via Emilia Ospizio 66/E – Reggio Emilia(tel. 0522/550500).Sconto 15% (escluso sartoria e merceria).Solidarietà alla Casinadei Bimbi OnlusLa tradizionale serata di beneficenza quest’anno è stata a favoredell’associazione che si occupa di aiutare i bambini ospedalizzatiin emergenza e con patologie croniche e oncologicheOrmai si va sul sicuro. Grazie all’impegnosoprattutto di Katia Orlandini e di LorellaIori, che da anni, assieme al Comitato disezione soci, organizzano la serata di beneficenza,la risposta dei soci reggiani dellacooperativa è assicurata.E così, anche quest’annolo spettacolo dialettaledella coppiaAntonio Guidetti eMauro Incerti “Nonci sono più lemezze stagioni”,ha fatto il “tuttoesaurito” al TeatroRegiò di ReggioEmilia.Del resto, l’impegno a sostenere l’Associazione“La Casina dei Bambini” è stato particolarmentesentito vista la meritoria attivitàdi questa Onlus.Dal 2002, infatti, l’Associazione si occupadi bambini e adolescenti ospedalizzatiin emergenza e in situazioni di malattiecroniche ed oncologiche adomicilio, portando aiuto econforto ai bambini e garantendola presenza dei proprivolontari quando la famiglianon può esserepresente.L’Associazione operanelle province di ReggioEmilia, Parma e Modena.Sulle nevi di Madonna di Campiglioil 20, 21 e 22 gennaio 2012La sezione soci organizza un fine settimana sulla neve nella celebre località ai piedidelle Dolomiti di Brenta. Trasporto in pullman, due pernottamenti con prima colazionee cene del venerdì e del sabato sera.Partenza venerdì 20 gennaio alle ore 15 dalla sede <strong>CIR</strong> in Via Nobel 19 a ReggioEmilia e rientro nella serata di domenica 22. Contributo per i soci € 175, famigliari€ 195 (supplemento camera singola € 60). Bambini fino a 2 anni € 25 (pasti da concordarsiin loco), fino a 6 anni € 110, fino a 12 anni € 135.Prenotazioni ed informazioni: Sig.ra Katia Orlandini – tel. 0522/530263.Centro Estetico c/o BENNY Zeo BaldiParrucchieriV.le Montegrappa 5/B – Reggio Emilia(tel. 0522/442299).Sconto 30% su tutti i trattamenti viso,corpo, massaggi.Sconto 20% sui trattamenti estetici(escluso depilazione sopracciglie/baffettie solarium).Sconto 20% settore parrucchieri.18 n. 5-<strong>2011</strong>


NOTIZIE DAI SOCIGenovaAlluvione in Liguria e ToscanaColpiti anche soci e dipendenti della <strong>CIR</strong>Abbiamo assistito, ancora una volta impotenti,alle terribili alluvioni che hanno colpito,a distanza di pochi giorni, il territorio liguree toscano tra Lunigiana, Spezzino e Genova.Le ore interminabili in attesa che la furia deglieventi si placasse, l’orografia di un territorio chemale sopporta la troppa cementificazione, imonti che si affacciano sul mare, i torrenti chereclamano il proprio spazio, i fiumi, costretti inletti non storicamente propri, che si riprendonofuriosamente le proprie vie verso il mare.Come ha ben scritto in questi giorni unnoto comico genovese “La Natura ci ha volutoricordare quanto siano minuscole le nostreforze rispetto alla sua, e quanto il continuo modificarnee sconvolgerne le leggi, alla lunga, diventiper noi una condanna all’estinzione.Ce lo ha ricordato nelmodo più atroce,togliendo la vitaai nostri cari, ainostri vicini, ainostri parenti.Togliendo lacasa a molti deinostri concittadini,e obbligandonealtri a vivereun futuro più complicatoe difficile.”L’esondazione dei fiumiVara e Magra, in provinciadi La Spezia, ha provocato imaggiori danni a soci e dipendenti <strong>CIR</strong>, privandoalcuni della propria abitazione, altri dellamacchina o di effetti personali, altri, più banalmente,della possibilità di continuare a lavorarepresso le proprie sedi abituali: isolata la Casadi Riposo di Rocchetta Vara, finite sott’acquaquelle di Brugnato, allagata la mensa dei dipendentidel cantiere navale Intermarine diSarzana.In questi giorni frenetici <strong>CIR</strong> ha sostenutodiverse iniziative: in provincia di La Spezia abbiamoprodotto gratuitamente pasti per la ProtezioneCivile e per una struttura allestita perl’emergenza in collaborazione con Coop Selios.A Genova, il centro cottura ha messo a disposizionele proprie risorse per servire i pastia soccorritori e volontari.È in atto uno stanziamento aziendale a sostegnodelle azioni, interne e di terzi, presentisul territorio ed altre analoghe iniziative sistanno susseguendo sotto l’impulso del Comitatodi sezione soci. Per le lavoratrici rimastesenza occupazione sono stati immediatamenteattivati gli ammortizzatori sociali in deroga.Cogliamo l’occasione per dare risalto,tra le tante virtuose iniziative, alla raccoltafondi promossa dalle OO.SS. spezzine:IBAN IT54F0603010701000046242310 intestatoa Federazione Unitaria ProvincialeCGIL CISL UIL, con causale: alluvionatiprovincia La Spezia.Giorgio OlivieriBoeo e patatte in ta poela(ovoli e patate in padella)Un’altra ricetta della cucina ligure proposta da Rosario CardonaÈuna delle tante specialità liguri, oggi quasidimenticata per il prezzo esoso: un verolusso. L’ovolo è un fungo di colore giallo arancio,da non confondere con l’amanite falloide,simile nella forma, ma mortale.Oggi l’ovolo si paga quasi a peso d’oro,perché c’è sempre più richiesta, ma ne nasconosempre meno e uno dei motivi è dovutoall’incuria dei boschi.Ingredienti per 4 persone400 g di funghi ovoli, 400 g di patate, prezzemolo,uno spicchio d’aglio, un bicchiere diolio extravergine di oliva e sale.ProcedimentoPulire i funghi dal terriccio, togliere la pellicinabianca e lavarli, asciugandoli delicatamente;tagliare i gambi dei funghi e tritarli insiemeall’aglio e al prezzemolo. Sbucciare lepatate e tagliarle a fette abbastanza sottili,dopo di che disporne uno strato in un tegameprecedentemente unto d’olio, salandolee cospargendole con metà del trito preparato.Sistemare sopra alle patate le cappelledei funghi, ricoprirle con il resto del trito,sale e un po’ d’olio. Ricoprire il tegame concarta stagnola e infornare a fuoco moderatoper circa 25 minuti.Altra leccornia è l’insalata di ovoli: ovolocrudo, tagliato a fettine sottili, condito consucco di limone, prezzemolo tritato, sale, olio eun po’ di pepe.n. 5-<strong>2011</strong> 19


COOPERATIVA ITALIANA DI RISTORAZIONEwww.cir-food.it

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