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Contratto e impresa - Shop WKI - Wolters Kluwer Italia

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SAGGI 75Il diritto comunitario ha aperto la strada a tutto ciò in quanto sempre piùspesso i giudici italiani hanno dovuto prender atto dell’evoluzione dellagiurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea e della Corteeuropea dei diritti dell’uomo.Farò ora qualche esempio di come nell’ambito del diritto interno i giudicinazionali abbiano utilizzato schemi e argomentazioni giuridiche importatidalla giurisprudenza di altri paesi della UE, specialmente francese edinglese, modelli inglobati nella giurisprudenza comunitaria, innovando inquesto modo il nostro diritto nazionale.Ma occorre preliminarmente rilevare che il cammino delle modernizzazionie delle scoperte di nuovi e più razionali strumenti giuridici è contrassegnatoda iniziali contrasti tra il diritto nazionale, da un lato, e quello dimatrice comunitaria, dall’altro lato, e non sempre, bisogna riconoscere, lacomposizione dei contrasti è augurabile che si svolga con la predominanzadel modello straniero perché dobbiamo anche difendere le nostre miglioritradizioni giuridiche.Ad esempio in tema di proprietà, il diritto a livello europeo sembra esserepermeato da liberalismo laddove nella nostra Costituzione, oltrechénell’interpretazione della Corte costituzionale italiana, incontra il limitedella solidarietà e della funzione sociale (di cui non vi è traccia nella carta diNizza e nella costituzione europea in itinere).Non so se si troverà un equilibrio tra le ideologie di cui è portatore laCorte di Strasburgo e la concezione fatta propria dalla nostra Costituzionesecondo cui la proprietà non è da qualificare solo in termini di diritto ma èanche fonte di doveri.Nella mia biblioteca di famiglia figurano diversi libri di fine ottocentodedicati alla funzione sociale della proprietà e al socialismo giuridico checostituirono una lettura privilegiata dei miei antenati che volevano improntarele loro aziende alle nuove idee.Erano piccoli imprenditori che svolgevano un’attività agricolo-industrialesulla sponda bresciana del lago di Garda: c’erano in fondo al giardinoannesso alla casa padronale, una cartiera, a lato una segheria e dall’altra parte,verso il lago, i campi coltivati a grano, il gelso per la produzione della seta,i vigneti e gli oliveti nelle colline a ridosso del lago, per non dire del pascoloin montagna, un mondo che non c’è più da queste parti – dove ormaipredomina il turismo – un mondo tipico dell’economia ottocentesca ( 4 ).( 4 ) Mondo che è ben descritto nel libro di Fabio Visintini, Memorie di un cittadino psichiatra,edito dalle Edizioni scientifiche italiane nel 1983. Quanto alla biblioteca di cui parlonel testo, mi limito a ricordare i seguenti libri quasi tutti in edizione in lingua francese: La propriété,thèse comuniste par Paul Lafargue, Réfutation par Yves Guyot, Paris, 1895; La pro-

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