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Contratto e impresa - Shop WKI - Wolters Kluwer Italia

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ENCICLOPEDIA 267te presente in qualsiasi tort, è concepita come un elemento meramente soggettivodell’illecito, la “colpa” posta a fondamento del tort of negligence (negligencesub B) costituisce un parametro essenzialmente oggettivo.La differenza tra i due citati tipi di colpa, nonché tra i due relativi significatidi negligence, è stata enfatizzata in dottrina al fine di evidenziare la peculiaritàdel principio di colpevolezza che sta alla base del tort of negligence( 10 ). Chiariamo, pertanto, che ogniqualvolta parleremo di “colpa” relativamentea questo tort intenderemo riferirci alla responsabilità colposa di tipooggettivo.In epoca antecedente la Rivoluzione Industriale si era parlato di “standardcomportamentale” o, più precisamente, di “standard di perizia e abilità”,solo con riferimento all’opera prestata dagli esercenti determinati mestierio professioni ( 11 ). Tra costoro possiamo ricordare l’artificiere, l’albergatore,il vettore, il chirurgo e il farmacista ( 12 ). Solo da alcune, specifiche,categorie di persone era quindi possibile pretendere quello standard comportamentalee di professionalità che, con l’avvento del tort of negligence,avrebbe preso definitivamente il nome di duty of care.Nel corso dell’Ottocento e degli inizi del Novecento, vi fu la tendenzagiurisprudenziale ad ampliare la casistica in cui doveva ritenersi sussistenteun duty of care in capo all’autore di un danno, e si cercò di elaborare un principiodi portata generale che enucleasse, in un’unica formula, tutti i casi incui doveva riscontrarsi il dovere in questione. Ogni tentativo in tal sensonon ebbe però esito positivo, perlomeno fino al 1932, anno della formulazionedel neighbour principle ( 13 ).3. – Nell’ambito del tort of negligence, il concetto di duty of care è definibilecome il dovere che una persona ha di usare diligenza, prudenza e, ove( 10 ) Cfr. Fleming, op. cit., pp. 114-115. Dobbiamo comunque rilevare che, oggidì, la differenzain parola assume un’importanza rilevante solo sul piano teorico. Ciò in quanto, nellapratica, si può osservare come la concezione di “colpa” intesa come “non-conformità a unostandard comportamentale” tenda ad espandersi anche al di fuori del tort of negligence (cfr.Davies, op. cit., p. 409).( 11 ) Cfr. Fleming, op. cit., p. 113.( 12 ) Si vedano gli elenchi riportati in Fleming, op. cit., p. 113, e in Winfield, Winfield onTort: a textbook on the law of torts, 6 th ed. by T.E. Lewis, London, Sweet & Maxwell Limited,1954, p. 476.( 13 ) L’enunciazione di una regola generale sul duty of care non molto dissimile dal neighbourprinciple si ebbe nell’ambito della causa Heaven v Pender [1883]. In quella occasione, tuttavia,la parte del collegio giudicante che l’aveva proposta rimase minoritaria. La causa è citatain Pollock, op. cit., pp. 326-327, e in Denning, The Discipline of Law, London, Butterworths,1979, pp. 230-231.

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