12.07.2015 Views

Contratto e impresa - Shop WKI - Wolters Kluwer Italia

Contratto e impresa - Shop WKI - Wolters Kluwer Italia

Contratto e impresa - Shop WKI - Wolters Kluwer Italia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

6 CONTRATTO E IMPRESA 1/2011Si erra, invece, quando si pone a fondamento della dichiarazione di fallimentonon già una manifestata incapacità dell’<strong>impresa</strong> di fare fronte alleobbligazioni assunte, desunta da « fatti esteriori », come prescrive l’art. 5, l.fall., bensì una sua presunta incapacità, che il tribunale ritiene di poter desumereda un’analisi critica dei dati di bilancio, finendo con il fare capo aduna sorta di inammissibile insolvenza occulta, emergente solo a seguito direttifiche che ha indebitamente ritenuto di poter apportare alle scritturecontabili. Ha ragionato, insomma, come se fosse stato investito non dell’accertamentodell’insolvenza della società, bensì, a norma dell’art. 2434 bis,c.c., della validità del bilancio alla stregua dei principi contabili che ne regolanola redazione.Si dà rilievo, in tal modo, ad elementi di valutazione critici, non suscettibilidi rilevazione dall’esterno. La irregolare redazione delle poste di bilancionon è, infatti, un « fatto esteriore », integrante l’estremo richiesto dall’art. 5,comma 2°, l. fall.; non può « manifestarsi » agli effetti degli artt. 10-11, né formareoggetto di « conoscenza » da parte di terzi, agli effetti dell’art. 167, l. fall.Censurabile è, in questa tendenza giurisprudenziale, la pretesa di desumereil presupposto oggettivo del fallimento non sulla base di « fatti esteriori», come richiede l’art. 5, comma 2°, l. fall., che siano rivelatori della insolvenza,bensì attraverso una ricostruzione ex post della situazione economicae finanziaria della società, effettuata sulla base di rettifiche di bilancio.Già lo squilibrio patrimoniale è in sé irrilevante; non lo si può poi costruiread hoc, quando le scritture contabili non lo esteriorizzano.4. – Necessaria pluralità delle insinuazioni al passivo?Nella fattispecie di abuso del diritto di azione per la dichiarazione di fallimentodi cui alla citata Cass., 19 settembre 2000, n. 12045, un solo creditoreaveva, come il nostro diritto fallimentare consente (art. 6, comma 1°), fattoistanza di fallimento. La sentenza così motiva:Il principio della rilevanza obiettiva dello stato di insolvenza, che normalmente prescindedalle cause che hanno dato origine alla crisi dell’imprenditore, non opera nell’ipotesiin cui esista un unico creditore e costui, con una condotta contraria ai doveri dicorrettezza e di buona fede, abusi del suo diritto, creando le condizioni che rendono impossibileil regolare adempimento dell’obbligazione e causando, così, la dichiarazionedi fallimento (nella specie, preso atto che il giudice di merito aveva accertato che l’unicocreditore era un istituto bancario, il quale, con il rifiutare il frazionamento del mutuo,aveva impedito la realizzazione della liquidità derivante dalla vendita degli appartamenti,la Corte ha cassato la sentenza affidando al giudice di rinvio il compito di accertare l’esistenzadel nesso di causalità fra il rifiuto della banca al frazionamento del mutuo, contrarioall’obbligo di correttezza, e lo stato di insolvenza e di provvedere, in caso affermativo,alla revoca della dichiarazione di fallimento).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!