AttualitàNUOVE POVERTà – Nella Milano del lusso 18 mense offrono pasti gratuitiÈ iniziatol’assalto ai granaiPer semplificare la questione soldi,qui a <strong>Bollate</strong> ci sono due tipologiedi abitatori: quelli con lagrana, perché lavorano (e guadagnanodai 300 ai 1.500 euro al mese),oppure che hanno i soldi in proprio, equelli che non hanno quattrini e si affidanoalla fornitura che passa il carcere(da ragazzino sentivo dire: quelloche passa il convento) che con i taglialla spesa pubblica è sempre meno. Gliacquisti dei “benestanti” (riferito allostandard interno, ovviamente) si orientanosu un certo tipo di prodotti: televisioneal plasma, computer, frigorifero,ventilatore, frullatore, Dvd stereo, casseper Dvd e televisione, Mp3, scarpeprofessionali per correre, vestiti firmati,sedie, materassi personali. I materassirichiedono una riflessione a parte: nonsi capisce perché come corredo ti propinanoun materasso sgangherato, allaconseguente lamentela/richiesta di avereun materasso decente ti rispondonoche non ne hanno. Tuttavia se spendicinquanta euro improvvisamente i materassisono disponibili. Ma questo è unaltro discorso e spero che qualcuno, ingrado di farlo, ce lo possa spiegare.Il pensiero degli “indigenti” è catturatodalle “esigenze” quotidiane di costringersie/o inventarsi di come chiedereagli altri: tabacco, cartine, caffè, zucchero,pasta, carta igienica, detersivi ealtre cose affini. La dignità ne risente.Questa premessa è introduttiva a undiscorso più ampio. Tuttavia è necessariopuntualizzare una cosa: là fuoriè una giungla senza regole, dove lestrade sono battute da ogni razza e tipodi predatori. <strong>Bollate</strong> è uno zoo dove lespecie sono protette (e tenute a bada,in cattività).Se ci affacciamo dalla finestra dellacella e dirottiamo lo sguardo verso l’agglomeratourbano immaginiamo i volontari(donne e uomini) silenziosi chedistribuiscono migliaia di pasti gratisal giorno a Milano, la capitale del lusso.Gli anziani (ultrasessantenni) hanno laprecedenza. Alcuni non riescono nemmenoa stare in piedi, tuttavia si costringonoad arrivare la mattina prestoalle 7,30 (il cancelletto è aperto alle 9)per prendere il posto. La maggior partehanno bisogno pure di abiti. Esiste anchequesto alla mensa dei poveri. Oltrealla distribuzione del vitto, quella delvestiario. La solidarietà laica e quella dimatrice cristiana dei volontari silenziosi,che svolgono un’opera di inestimabileimportanza, coprono spazi lasciativuoti dalle istituzioni, mostrano unacittà che subordina le “firme” di appartenenzaai fatti.L’iniziativa dei volontari silenziosi siimpone di aiutare i meno fortunati conlavori ingrati, turni massacranti, senzariconoscimenti pubblici, né medaglie.Pensionati con pensioni da fame dopouna vita di lavoro, disoccupate/i, madri,bimbi, nonne, si spingono nei centridi assistenza. Il Pane Quotidiano, laCaritas, le Opere San Francesco distribuisconomigliaia di pasti gratis algiorno. Ogni anno il volontariato milaneseregala oltre due milioni e mezzodi ore di lavoro gratuito per la città: èla seconda azienda milanese dopo il Comune.Don Mauro Inzoli, presidente del BancoAlimentare, sino allo scorso giugno,stima che i poveri (veri) a Milano sianocirca 100.000. Pier Maria Ferrario, assicuratoree presidente di Pane Quotidiano,si domanda che cosa stia succedendo.Secondo lui c’è qualcosa chenon quadra più. L’anno scorso tra vialeToscana e viale Monza, dove c’è unasuccursale, hanno dato conforto a oltre700.000 persone, più di duemila al giorno.Nel 1982 erano cento…. Le varieOpere San Francesco distribuisconosolo in corso Concordia, ai margini delcentro, 2.500 pasti al giorno.I volontari silenziosi hanno come armala gentilezza. Donano a tutti un sorriso,uno sguardo tenero che sdrammatizzal’imbarazzo di esseri poveri, o diventatipoveri e sembra voler dire: non è colpatua ma per fortuna ci siamo noi. E non èpoco. Pane Quotidiano ha distribuito il 6 carte<strong>Bollate</strong>
ONU – La giornata internazionale contro la violenza sulle donneLa vergognadi essere maschioIn Italia il femminicidio è ormaiun’emergenza costante con 73 donneuccise da partner ed ex dall’iniziodell’anno, una strage che va fermataa ogni costo perché è una graveviolazione dei diritti umani, ammoniscel’Onu, che ha promosso la giornatainternazionale per l’eliminazione dellaviolenza sulle donne, il 25 novembre, inonore alle tre sorelle domenicane Mirabal,massacrate appunto il 25 novembre1960 dal regime di Rafael LeonidasTrujillo.Per l’Istat, sette milioni di donne inItalia hanno subito abusi, mentre nelmondo la cifra va centuplicata; una sutre dai 16 ai 70 anni nella sua vita è statacolpita dall’aggressività di un uomo;non solo, sottolinea l’Onu, per una suquattro l’inferno non si ferma neanchein gravidanza, il che comporta un altorischio d’aborto, appena il 5,3% denunciail proprio aguzzino, così continuanoa vivere nella paura.Sono in tanti oggi a chiedere ai politicie alle istituzioni di operare a favoredella prevenzione, finanziando da subitomisure concrete. Per Telefono Rosale violenze quest’anno hanno fatto segnareun aumento all’interno dei rapportidi coppia, con una quota dell’85%sul totale, il 3% in più rispetto al 2011.Fino a oggi le vittime che hanno subitoabusi sono 120, sfociate poi in macabriprimo pasto gratis nel <strong>febbraio</strong> del 1898,114 anni fa a Porta Monforte, da alloranon ha mai smesso di funzionare. AngeloQuirci è il responsabile dei volontari.Ha settantuno anni. Non è mai facile recuperarenove, dieci quintali di pane algiorno. Talvolta non basta la complicitàdelle aziende, la crisi non le favorisce.Può capitare che un partner essenzialecome Panem di Muggiò abbia grossiproblemi (i 122 dipendenti sono senzastipendio) e allora bisogna cercare dellealternative per far fronte all’emergenza.Ovunque ti giri, dice Ferrario, ovunquesi guardi, l’orizzonte milanese si fasempre più opaco. Negli ultimi cinquemesi 1.300 famiglie hanno chiesto aiutoal Comune, per la prima volta dal 2009,sono in maggioranza italiane. Il sindacoPisapia ha stanziato 24,4 milioni perfar fronte a questa emergenza sociale. IlBanco Alimentare, legato a Comunionee Liberazione, è nato nel 1989 su sollecitazionedell’industriale Danilo Fossati,presidente della Star. Ha connotati imprenditoriali,sebbene la sua attività siavincolata al non profit. Ebbene lo stessoBanco recupera in giro per l’Italia le eccedenzedelle grandi aziende alimentarie dei supermercati, e le ridistribuiscegratuitamente alle associazioni e aglienti caritativi. Oltre novemila, mille soloin Lombardia. La Caritas Ambrosianafa perno su 1.104 parrocchie milanesi,ha una commissione per i gravi emarginati,è il terminale organizzativo dioltre 600 enti non profit che mobilitano12.000 volontari.omicidi. Questo dato deve far rifletteretutte le persone di sesso maschile, chequando una donna dice no è no e nonci sono vie di mezzo; oggi ci sono leggia tutela della donna come la legge sullostalking, ma andrebbe riformata. Bisognaintervenire tempestivamente, findalla prima denuncia e non aspettaredozzine di segnalazioni da parte dellevittime, come è successo in molti casidi questa lunga lista di omicidi; moltedonne erano anni che segnalavano alleforze dell’ordine la loro situazione, masi è intervenutI solo dopo che la vittimaera deceduta.Le donne hanno qualche arma per laloro difesa, ma nella maggior parte deicasi di stupro, per paura o vergogna,non denunciano i loro aguzzini e il lorodolore le può portare a commettere attidi suicidio. Ora si sono mobilitati moltipersonaggi della televisione, con spotcontro la violenza sulle donne, dicendoloro di denunciare qualsiasi violenzaaffinché questa piaga possa rimarginarsi.È appena stata proposta una legge dalleparlamentari Mara Carfagna e GiuliaBongiorno, che prevede l’ergastolo perquesto tipo di reati, commessi sia dadonne sia da uomini. Non sappiamo sequesta sia la legge giusta per far smetterequesta carneficina, aggiungendodel male ad altro male, ma bisognerebbeinvestire risorse sull’educazione findai primi anni di scuola, spiegando ainostri figli che le donne non sono unoggetto e un piacere per l’uomo, educandolial senso di rispetto e di uguaglianza.E investire su centri antistupro,per sostenere la donna che subiscetali brutalità: pur rimanendo segnataper sempre, bisogna aiutarla a tornarealla vita, senza più paure. Gli uomininon sono tutti così.Mi c h e l e De Bi a s eTuttavia, nonostante tutte queste sinergie,il sistema è sotto stress.I bisognosi stanno crescendo esponenzialmente.La crescita vistosa della povertàinnesca pericolose spirali socialie psicologiche: l’impoverimento provocasgomento, rabbia, paura. Moltissimifanno fatica a dichiarare il proprio statodi povertà, lo vedono come un’ ammissionedi fallimento personale. Ancorpiù devastante in una città come Milanodove il successo è ragione di vita.La povertà avanza come un rullo compressore.Nella Milano del lusso vi sono18 mense per i poveri e occorrono piùposti-letto.E’ in atto l’assalto, per ora pacifico, aigranai.Alva r o Vi ta l icarte<strong>Bollate</strong>7