12.07.2015 Views

La sindrome di Capgras - Journal of Psychopathology

La sindrome di Capgras - Journal of Psychopathology

La sindrome di Capgras - Journal of Psychopathology

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

A. Bianchi et al.sentimenti non è la persona precedentemente conosciutae amata ma un impostore, un sosia (o, in quei casi incui è presente il delirio sul sosia <strong>di</strong> se stessi, il pazienteconclude che causa dei suoi problemi è il doppione <strong>di</strong>se stesso). Secondo l’Autore sarebbe utile indagare suiprimi anni <strong>di</strong> vita dei pazienti che presentano la <strong>sindrome</strong><strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> per poter meglio appr<strong>of</strong>on<strong>di</strong>re il legametra problemi avvenuti durante lo sviluppo e suscettibilitàa questa <strong>sindrome</strong>. Un’esplorazione della storiapsichica del paziente sarebbe dunque importante tantoquanto un’appr<strong>of</strong>on<strong>di</strong>ta analisi delle con<strong>di</strong>zioni organichedello stesso. D’accordo con lui è anche Arthur Sinkman16 che ha stu<strong>di</strong>ato a fondo la <strong>sindrome</strong> <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong>a partire dalla ricostruzione minuziosa del caso <strong>di</strong> MmeM. mettendo in evidenza la connessione tra i sintomidel delirio <strong>di</strong> duplicazione e la malattia psichiatrica <strong>di</strong>lunga data della paziente.È stato rilevato che molti pazienti con <strong>sindrome</strong> <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong>tendono a essere paranoi<strong>di</strong> o almeno sospettosi pernatura e i sosia sono creduti costantemente malvagi e pericolosiin qualche modo. I pazienti affetti da <strong>sindrome</strong><strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> tendono inoltre a s<strong>of</strong>frire <strong>di</strong> depersonalizzazione-derealizzazione.Talvolta riferiscono che ogni cosasembra loro strana, per esempio i pensieri possono sembrarefittizi o non naturali e le facce possono sembrarecome delle maschere o modelli <strong>di</strong> cera o mo<strong>di</strong>ficate dainterventi <strong>di</strong> chirurgia plastica.Secondo Merrin e Silberfarb 17 ci sarebbe una connessionetra depersonalizzazione-derealizzazione e <strong>sindrome</strong><strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> avendo notato che in un certo numero <strong>di</strong> casivi sarebbe stato un inizio caratterizzato dapprima da sensazione<strong>di</strong> alterazione della realtà o depersonalizzazione,per poi sfociare in un <strong>di</strong>sturbo palese dell’identificazionee quin<strong>di</strong> nella <strong>sindrome</strong> <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> vera e propria. Tuttavia,come ha notato Todd, tutto ciò non spiega pienamentelo sviluppo della <strong>sindrome</strong> poiché pazienti affettida sentimenti <strong>di</strong> depersonalizzazione hanno un insighte si rendono conto della natura illusoria del fenomeno,mentre i pazienti con <strong>sindrome</strong> <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> generalmentenon se ne rendono conto.Ipotesi organicheUn certo numero <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi hanno evidenziato che i pazienticon delirio <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> spesso presentano lesionicerebrali associate o che i loro sintomi possono essereil risultato <strong>di</strong> alcune forme <strong>di</strong> avvelenamento o <strong>di</strong> altr<strong>of</strong>attore esogeno. In uno stu<strong>di</strong>o Joseph 18 ha esaminato leTC cerebrali <strong>di</strong> 23 pazienti affetti da sindromi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sconoscimentodelirante e ha evidenziato che due terzi degliin<strong>di</strong>vidui aveva segni <strong>di</strong> atr<strong>of</strong>ia corticale. In tutti i casi isegni erano bilaterali: in alcuni erano prevalentementefrontali; in altri parietali o temporali. Purtroppo i pazientinon sono stati sud<strong>di</strong>visi in base a specifiche <strong>di</strong>agnosi enon è stato possibile correlare danni organici specifici aspecifiche patologie.In letteratura è stato anche riportato il caso <strong>di</strong> un uomo<strong>di</strong> 67 anni che ha presentato una <strong>sindrome</strong> <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> 20ore dopo una mielografia con metrizanide. Il pazienteriportava vomito, forte mal <strong>di</strong> testa, confusione, <strong>di</strong>sorientamentonello spazio e nel tempo e la convinzione delirantesecondo cui il suo me<strong>di</strong>co era il sosia dell’originale.Dopo trattamento con proclorperazina i sintomi sonogradualmente scomparsi.Anche MacCallum 19 ha riportato un caso <strong>di</strong> <strong>sindrome</strong><strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> dopo intervento me<strong>di</strong>co; in questo caso sembravadovuto a un’overdose <strong>di</strong> un <strong>di</strong>latatore bronchialecontenente adrenalina e adropinemetonitrato. In un altrocaso riportato da MacCallum la <strong>sindrome</strong> sarebbe statacorrelata a <strong>di</strong>abete. È riportato in letteratura 20 anche uncaso <strong>di</strong> <strong>sindrome</strong> <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> in cui il paziente ha manifestatoi sintomi dopo terapia elettroconvulsivante.Anche Ellis e Young hanno puntato l’attenzione su unpossibile primato <strong>di</strong> cause organiche nella <strong>sindrome</strong> <strong>di</strong><strong>Capgras</strong>, contestando Berson.Una delle più interessanti annotazioni dei sostenitori dellapresenza <strong>di</strong> cause organiche nella <strong>sindrome</strong> <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong>è che questa con<strong>di</strong>zione è correlata alla paramnesia <strong>di</strong>raddoppiamento, già conosciuta nella letteratura neurologica.Tali paramnesie spesso comportano un raddoppiamento<strong>di</strong> luoghi, con il paziente che sostiene <strong>di</strong> trovarsiin un posto che è quasi una copia esatta del luogoin cui si trova nella realtà. C’è un evidente parallelo conil delirio <strong>di</strong> <strong>Capgras</strong> che comporta un raddoppiamentodelle persone.Pick usò inizialmente il termine “paramnesia duplicativa”per descrivere deliri <strong>di</strong> duplicazione della memoriain un paziente che si presumeva fosse affetto da unamalattia degenerativa cerebrale. Egli osservò che il “raddoppio”si verificava dopo un’interruzione <strong>di</strong> coscienza.Pick suggerì che il paziente presentasse un <strong>di</strong>sturbo dellamemoria e, mentre era cosciente della somiglianza <strong>di</strong>aspetti salienti degli eventi accaduti prima e dopo l’interruzione,non era conscio del fluire degli eventi durantel’interruzione, così da credere che gli eventi stessi fosseroduplicati. Pick credeva anche che fosse coinvolto un <strong>di</strong>sturbodel “senso <strong>di</strong> familiarità” o che “<strong>di</strong>sturbi mentali”avrebbero potuto impe<strong>di</strong>re l’appropriata integrazione <strong>di</strong>un vago senso <strong>di</strong> familiarità con un’identità certa.Seguendo la descrizione <strong>di</strong> altri casi isolati, Weinstain& Kahn 21 hanno messo in evidenza l’importanza <strong>di</strong> unapersonalità premorbosa e della sua associazione con undanno cerebrale “<strong>di</strong>ffuso” piuttosto che localizzato. Trale caratteristiche comuni dei pazienti vi erano: rapidoinizio; spesso era presente un’emorragia subaracnoideao un aumento della pressione intracranica, con compromissionefrequente del <strong>di</strong>encefalo e delle struttureperiventricolari; c’era inoltre un’associazione quasi160

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!