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Osservatorio Letterario Anno XIV/XV NN, 77/78 2010/2011 - EPA

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Come ultimo pensiero torno alla simbolica immaginedei fiori da raccogliere sui vasti campi italiani e sui pratipiù angusti magiari. Non sono posti in vasi, matrapiantati in un giardinetto speciale che viene curatoda questa signora ungherese traslocata a Ferrara. Miviene in mente la meravigliosa poesia intitolata «LaPianta Sensitiva » [N.d.R. Letteralmente: «La PiantaSensibile»/«The Sensitive Plant» (la pianta sensitiva èla Mimosa Pudica)] di Shelley. Ecco i primi versi:«Una Pianta Sensitiva in un giardino è fiorita,Dai venticelli con rugiada d‘argento è nutrita...» 3(Trad. dall‘inglese di © Melinda B. Tamás-Tarr)E poi, pure i primi versi della parte seconda:«Ci fu un Potere in questo luogo di delizia,Un‘Eva in questo Eden; regnante GraziaPer tutti i fiori, piante in sonno o deste,Era come Dio nel comando delle stelle.Una signora...» 4(Trad. dall‘inglese di © Melinda B. Tamás-Tarr)Per lunghi decenni, quasi per mezzo secolo, imaterialisti hanno cercato di farci credere che tuttofosse frutto delle forze della materia, quindi anche lospirito, la cultura, le arti, tutto il mondo creatodall‘Uomo, la cosiddetta Civilizzazione. Ma è ovvio: sitratta di una grande sciocchezza. La materia non ècapace di creare forze spirituali; produrre, attuare,mantenere qualsiasi cosa senza energie divine.Alla Direttrice Melinda si augura di festeggiare ancoramolti anniversari nel suo bel Giardino dell‘Eden, nel suo«<strong>Osservatorio</strong>» bilingue, contenente piante particolari.György Bodosialias Dr. Tivadar Józsa- Pécsely (H) -1 N.d.R.: La rivista Nyugat (1908-1941) fu fondata da ErnőOsvát, Miksa Fenyő, Ignotus (Hugó Veigelsberg) e non daAdy, come qualche informazione di alcune pagine Web degliitaliani ci fa credere...Suoi caporedattori, redattori e collaboratori furono: ErnőOsvát (1908-1929) caporedattore, Pál Ignotus (1908-1919)caporedattore, Miksa Fenyő (1908-1917) redattore, Endre Ady(1908-1919) collaboratore, redattore, Mihály Babits redattore(1917-1939) caporedattore (1939-1941), Zsigmond Móriczredattore (1929-1933), Aladár Schöpflin (1933-1937)collaboratore primario; (1937-1941) redattore, Oszkár Gellért(1922-1939) redattore, Gyula Illyés (1937-1941) redattore. Larivista con la morte (1941) di Babits cessò di esistere.2Il poeta Gyula Illyés (1902-1983)3 «A Sensitive Plant in a garden grew, / And the young windsfed it with silver dew...» (Percy Bysshe Shelley [1792-1822])4 « There was a Power in this sweet place / An Eve in thisEden; a ruling Grace / Which to the flowers, did they wakenor dream, / Was as God is to the starry scheme. // ALady.../...* (Percy Bysshe Shelley [1792-1822])* La traduzione del primo verso integro della seconda strofa(Part.2 verso 120°): «Una Signora c‘era, la meraviglia dellasua specie...» («A Lady, the wonder of her kind...»)Traduzione rielaborata ed adattamento di© Melinda B. Tamás-Tarr ed Alessandra Bonani(In base al testo originale ed alla traduzione di Judit Józsa)Lectori salutem!Prima di tutto ringrazioGyörgy Bodosi per l‘articoloscritto in occasione del 15°anniversario del nostro periodicoe l‘ho ritenuto opportunoriportarlo come primoeditoriale. Leggendolo sonorimasta veramente commossae senza parole. Riceverequeste righe da un critico dicui hanno paura – specialmente le donne – è un grandeprivilegio: è un onore inestimebile. Di nuovo: GRAZIE!!!La mia strada professionale in Italia è, prima di tutto,la strada del nostro «<strong>Osservatorio</strong> <strong>Letterario</strong>», la storiadi esso e anche la mia storia nella mia Patria d‘azione.In occasione di questo anniversario ripercorriamo letappe significative tramite editoriali, note biografiche edalcune documentazioni, dando così anche una rispostaalle domande formulate nell‘elogio...Vivo in Italia dal 5 dicembre 1983 e dal marzo 1986ho la cittadinanza italiana, per le autorità ungheresisono una cittadina con la doppia cittadinanza. Sono –sia di istruzione che di professione – docente di Linguae Letteratura Ungherese, di Storia e d‘Italiano (LC2 perstranieri), giornalista, pubblicista, traduttrice (tecnica eletteraria), interprete, mediatore liguistico e culturale,direttore responsabile ed editoriale, editore in proprio.Dopo 14 anni – compresi adattamento al mio nuovoambiente, vari studi professionali d‘aggiornamento edattività letterarie e giornalistiche con varie pubblicazionioccasionali presso qualche testata nazionale, regionaleo locale, ricerche di lavoro..., etc.–, nell‘ottobre 1997 hofondato questo periodico. Con l‘edizione di questarivista ho avuto diversi scopi: prima di tutto quello didarmi un impiego intellettuale regolare e duraturo, datoche la mia Patria d‘adozione non mi ha dato lapossibilità di avere un lavoro stabile e remunerativo innessuna sfera del mondo lavorativo, nonostante chenon sono stata con le braccia incrociate. (NB. Purtroppoi due recenti postuniversitari master di secondo livelloconseguiti – master pel giornalismo storico-scientifico emaster universitario pell‘insegnamento d‘italiano perstranieri [gennaio e giugno 2009] non hanno miglioratole mie prospettive di lavoro renumerativo...) In certosenso così volevo assicurarmi di continuare anchel‘insegnamento e di poter iscrivermi all‘OdG ed esercitarea pieno titolo anche la professione di giornalista,inoltre se dovevo scrivere gratuitamente, allora hopiuttosto preferito farlo per la mia creatura, cioè per lamia rivista e non per ―mille‖ altre testate. Per me erad‘importanza vitale appartenere almeno ad un ordineprofessionale italiano. Non volevo diventare giornalistaprofessionista, perché essendo ―solo‖ pubblicista, possoanche dedicarmi – se mi capitano! – ad altre occasionaliattività redditizie. Nel frattempo anche in Ungheria sonodiventata giornalista: sia professionista (!) chepubblicista a pieno titolo; sono iscritta anche all‘Ordinedella Comunità dei Giornalisti Ungheresi. Agli scopiprincipali si era associato anche quel mio desiderio didare voce ai minori scrittori di talento oppure autoriignorati e far conoscere la letteratura e culturaungherese. Poi, questa rivista voleva essere non sololocale, ma nazionale ed internazionale. Lo suggerisceOSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l‘Altrove A<strong>NN</strong>O <strong>XIV</strong>/<strong>XV</strong> – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong> 5

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