June 06, 2006 10:43 PMDr. Enzo VignoliLugo (Ra), 6 giugno 2006Cara Melinda,ho ricevuto oggi le parti della rivista di mia competenzae il tuo bell'editoriale.Come ti avevo preavvisato telefonicamente, ti mandosubito gli articoli che spero vivamente tu vorrai eriuscirai ad inserire nel prossimo numerodell'<strong>Osservatorio</strong> <strong>Letterario</strong>. […] Allora riuscirai apubblicare tutto nel prossimo numero?Sarebbe importante, perché il Trieste Film Festival èuno dei pochi che concede ancora l'ospitalità aigiornalisti. Se così non fosse, non mi potrei permettereun soggiorno a mie spese a Trieste. Se tieni conto, poi,dei rovinosi tagli che quest'anno sono stati fatti dalgoverno alla cultura, il rischio che salti tuttougualmente esiste. Posso dirti che sono stati fattiapprezzamenti, oltre che ai miei articoli, anche allanatura della rivista, così come la si è potuta intuire dalsommario e dall'accattivante copertina.Gli articoli che ti allego sostituiscono quelli che in parteti avevo già inviato. Se proprio tu non ce la facessi apubblicarmi tutto, ti chiedo di farmelo sapere pertempo. In quel caso, vedrei di tagliare e abbreviare diqualcosa i miei lavori e poi te li rimanderei.Un caro saluto.EnzoTuesday, January 17, 2006 4:54 PM Dr. Francesco Barral del BalzoSubject: köszönöm a folyóiratot*Cara Melinda,durante le vacanze natalizie ho letto con vivo interessel'ultimo numero della tua Rivista e vorrei congratularmiper l'imponente sforzo e per il risultato ottenuto.Trovo altresì notevole il fatto che tu stia continuando dadieci anni.Fra le molte cose, mi è piaciuta in primo luogo larubrica "Tradurre-Tradire".La traduzione è sempre stata il mio amore-odio: amoreperché sia a scuola, sia dopo, per hobby, mi sonooccupato di traduzione, odio perché ho sempre pensatoche la miglior traduzione non possa mai esser megliodell'originale.Questa profonda convinzione, che nulla sia più bellodella lettura diretta del testo, in lingua originale, è statauna molla che mi ha spinto a studiare le lingue e,parallelamente, proprio lo studio di lingue distantidall'italiano, come il greco antico o l'ungherese, mi haconfermato detta convinzione.Ho l'impressione che oggidì questo problema sia troppospesso sminuito da tutti coloro che, a qualunque livello,si occupino di trasposizione di testi stranieri, diqualsivoglia tipo... quante volte alla tv non sentiamo,nei film americani ad esempio, di "ditte che fannobancarotta", di persone che salutandosi si dicono "abbicura di te!" o di certi accadimenti "di cui non ci sonoevidenze", etc... tutte meccaniche trasposizioni dianglicismi.Ma perfino nelle versioni da cosiddette "lingueprossime" signoreggia l'incuria: in passate edizioni diclassici latini di prestigiose case editrici si leggevanostrafalcioni da quarta ginnasiale.E ciò vale non solo finché d'incuria o d'ignoranza sitratta ma soprattutto quando è scelta voluta: a miomodesto avviso, il lavoro del traduttore è lavoroancillare così in letteratura, come quello delrestauratore nelle belle arti.Ho cercato sempre di tenere a mente questo, tutte levolte che ho tentato di tradurre alcunché: il mio scopoera solo quello di far conoscere a chi mi leggeva il testonella maniera più fedele possibile, mai ho pensato népresunto di riscriverlo od innovarlo.La mia sensazione peraltro è che taluni traduttori nonvogliano adattarsi a questo umile – ma non per questomeno nobile- lavoro e che in qualche modo, per tramitedella traduzione, vogliano surrettiziamente creare o ricreare,cosa non lecita, a parer mio.E per questo, il tuo "Tradurre-Tradire" non rappresentasolo un'interessante lettura ma anche un importantememento.Devo ammettere che forse sono "talebano" al riguardo,m'è capitato spesso di discuterne ad esempio conTiziana, cara amica autrice del libro su GiannozzoSacchetti: lei in qualche modo crede possibile una"traduzione creativa" ...ma tornando all'argomentoprincipale, nella comparazione che viene fatta in"Tradurre-Tradire", p.es. con la lirica "Ce n'est pas moiqui", sei riuscita ad accostare molte valide soluzioni, masempre nel rispetto dei valori grammaticali esemantici... cosa che richiede non solo padronanza maviva sensibilità.Oltre a ciò, ho trovato molto istruttiva la traduzionedell'estratto dall'opera storica di Péter Hanák,soprattutto per il pubblico italiano, in quanto dà conto,sotto una nuova luce, di un determinato periodostorico, che è in qualche modo comune anche all'Italia,nel suo rapporto con l'Impero Asburgico, ma con unaserie di sfumature assai diverse, delle quali, qui, pochisospettano l'esistenza.Attendo con interesse il prossimo numero della tuaRivista, se vorrai mandarmelo... e ti auguro buonlavoro!Felice anno nuvo!FB*** Grazie per la rivista** Lettera originaria è scritta in ungherese v. nell‘Appendice.Wednesday, March 08, 2006 10:28 AM Gianmarco DosselliOggetto: abbonamento e inserzione elaboratiGentilissima Prof. Melinda Tarr,ho ricevuto nr. 49/50 alcune settimane fa: arrivoregolare dopo il suo annuncio.Con questa mia è per dirle che la mia agenda "mi dice"che a fine marzo mi scade l'abbonamento alla rivista. Iodesidero proseguire col riceverla perché almeno"racconta" storie di letterature non italiane, ossiasapere q.c. della letteratura ungherese, i suoi poeti,ecc.Insomma, un qualcosa di diverso dopo che siamo già"intossicati" del mondo letterario italiano. Mi pare che ipoeti e saggisti ungheresi fossero portati più nel mondodella poesia e della arte letteraria rispetto a quelliitaliani; ossia, la vs. passione è più forte come fortisono gli scritti morali di qualunque genere.Le dicevo del rinnovo abbonamento che effettuerò afine mese. Euro 52,00 (sostenitore)[...]Grazie di tutto.CordialmenteGianmarco Dosselli44OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l‘Altrove A<strong>NN</strong>O <strong>XIV</strong>/<strong>XV</strong> – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong>
Sunday, December 03, 2006 5:56 PM Prof. Giuseppe BudettaCara Melinda,grazie per l'attenzione e per tutto il resto. […][…]Il lavoro di ricerca letteraria attuato da Te nella Tuarivista è encomiabile e dovrebbe essere obbligatorionelle università dove migliaia di ricercatori - a Lettere efilosofia per esempio - si atteggiano a grandi geniincompresi (con lauti compensi pubblici).[…]Colgo l'occasione per porgerti i miei auguri di BuonNatale e Felice <strong>Anno</strong> Nuovo.Grazie per l'attenzione e saluti,Giuseppe Costantino Budetta** È professore associato all‘Università degli Studi di Palermoe redattore alla rivista di letteratura e culture varie intitolata«Segreti di Pulcinella» .24.07.2009. 12:55 Dr. Renzo Ferri - FerraraCarissima Melinda,qualche giorno fa ho ricevuto l'ultimo fascicolodell'<strong>Osservatorio</strong>, sempre molto interessante. Ilaria tiringrazia moltissimo per aver pubblicato il suoraccontino: ne è molto orgogliosa.In questi ultimi tempi ho avuto vari impegni epreoccupazioni, e tra l'altro anche il blocco - per diversigiorni - del computer. Oggi va molto meglio.I ragazzi hanno terminato positivamente la scuola;Jacopo ha fatto una buona figura al Conservatorio ed èstato promosso al IV anno.[...]Un carissimo saluto dal tuo amicoRenzo11. 07. 2008. 10:59 Pierpaolo Pregnolato Sottomarina (VE)Ho ricevuto la rivista in questo istante. È molto bella,ricca di saggi, articoli e cose davvero interessanti.Grazie ancora,Sinceri salutiPierpaolo Pregnolato30.08.2009. 23:43 Enrico Pietrangeli - RomaGrazie Melinda… io credo molto nella poesiaungherese… c‘è tanto sangue nelle vene, senso epico,capacità di scavare nel fondo… e c‘è bisogno di unprodotto di qualità perché manca e perché merita.A prestoEnrico06.12.2009 00:12 Dr. Umberto Pasqui – Forlì (FC)Ciao!Con questo quaderno sulle ―Storie di Forlì‖ mi sonovoltato un attimo indietro e ho visto che sono passatitanti anni dalla prima collaborazione.È iniziato tutto con la partecipazione al Premio JanusPannonius 2001, per il quale hai selezionato due mieiracconti (...). Così ho conosciuto la tua rivista e così misono affezionato. Da allora è stato un crescendo: conl‘ultimo, i quaderni che ho pubblicato con l‘<strong>Osservatorio</strong>sono sette (...). I racconti, invece, oltre 30,precisamente trentadue (...). Senza contare gli articolie altro materiale inviato e pubblicato. Tra cuianche recensioni di miei lavori. Non è frequentericevere tanta vicinanza e tanto interessamento, quindiper me è un privilegio collaborare per te e per la tuarivista che mi pare mai noiosa, mai banale, sempreattenta e curiosa, positiva, bella, aperta e arricchentesenza snobismi, senza accademismi, senzaintellettualismi... Grazie per la stima, mai venuta amancare (...). Presto, spero, si renderà meritopubblicamente del lavoro che stai portando avanti. Peril momento ti ringrazio così, anche se meriteresti dipiù. Buon lavoro e che la tua vita sia serena!Umberto11. 12. 2009 13:00 Dr. Angelo Andreotti – Ferrara (Fe)Gentile prof.ssa Melinda Tamás-Tarr,è curioso comesiano presenti nella città in cui appoggiamo la nostraquotidianità alcune eccellenze, e lo si venga a saperecasualmente navigando in internet.Ho dato un‘occhiata al pdf scaricabile dal sito dellarivista, e dentro vi ho trovato informazioni utili, saggiinteressanti e proposte di autori di qualità. Insomma,mi sono abbonato, e assieme al documento che attestail versamento postale, le allego due mie pubblicazioni,sperando ovviamente che la cosa le sia gradita.Nel complimentarmi per il suo lavoro, desidero porgerlei miei più cordiali saluti.Angelo Andreotti8 febbraio <strong>2010</strong> Imre Olah –Cypress, CA, U.S.A.Oggetto: Antologia¹Cara Melinda,sinceramente mi congratulo con Lei per questo lavoroeccellente! Il materiale, che sia italiano, latino oppurefrancese, quando si tratta di traduzione, il suo merito èindiscutibile! Però, gli argomenti delle teorie e validitàdella traduzione letteraria è una questione discussasenza fine.In ogni modo ―considero la traduzione letteraria –come Babits² scrive – una cosa molto più grande e piùimportante di quello che sembra‖. Chi s‘impegna di talelavoro, secondo me, non deve comprenderechiaramente soltanto la mentalità o le visioni letterariedell‘epoca in questione, ma, con le parole di JánosArany 3 : ―Si deve conoscere anche la rivelazione vivadello spirito della lingua‖. Dato che durante latraduzione di un‘opera ci si trova fronte di immagini dipensieri enigmatici ed eccessivamente astratti. Sonoun buon esempio le terzine della Divina Commedia chesecondo Babits ―come enigma sono ancora più perfettedi tutti gli altri enigmi che mai un‘opera può porre altraduttore letterario‖. Come ad es. quella misticatransustanziazione – come una personale esperienzatrascendente – a cui Dante in un Canto fa riferimento.In ogni caso, secondo me, criticare una traduzioneletteraria con pieno diritto, può farlo soltanto propriocolui che l‘ha già fatto. Anzi, chi ha tradotto lemeraviglie della lirica ungherese in una lingua stranieraè esclusivamente e soltanto competente in questocompito.Signora con l‘edizione di quest‘antologia ha tirato lacoda al diavolo! Ad incaricarsi con successo dellapubblicazione di un lavoro così distinto, soltanto unletterato come lei può essere capace. Lei non è soloperfettamente preparata, non ha soltanto una lungaesperienza ed un‘eccellente gusto letterario-artistico,ma anche conosce a fondo la lingua in cui la pubblica.Le auguro ulteriori successi: Imre 4OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l‘Altrove A<strong>NN</strong>O <strong>XIV</strong>/<strong>XV</strong> – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong> 45
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