perdo un po' la misura e non riesco a fermarmi.Certamente non mi sono sfuggite le altre iniziativeinerenti la saggistica, il cinema e la televisione, eneppure mi è sfuggito il riferimento all'assegnazione delI° premio del concorso "Arborense" che mi è statoconsegnato sabato, il 30 gennaio u.s. È stata una bellacerimonia, semplice, senza inutile sfarzo, ma moltocalorosa in un ambiente suggestivo di storia e di civiltà.Le chiederei ora una grande cortesia: a quale libreriaposso rivolgermi a Ferrara per acquistare l'antologia "Lapoesia dialettale ferrarese" a cura della dott.ssaNascosi, poiché mi piacciono molto le sue poesie indialetto e il dialetto per me è vita. Pensi che per ilpiacere di parlarlo, non potendo colloquiare conindigeni padroni dell'idioma, parlavo e parlo da solo - indialetto naturalmente. La saluto cordialmente e Leauguro ogni buona fortuna per tutte le sue brillantiiniziative e la ringrazio per la sempre generosaospitalità. Mario CapucciNon posso dimenticare il giorno che abbiamotrascorso insieme a Ferrara... e davvero spero si possatrascorrerne un altro forse con l'inizio del nuovo anno, overso l'equinozio di primavera... discutendo ad untavolino di un caffè di progetti rimasti in sospeso e darealizzare... sappi fin d'ora che ti porterò (in me)un'altra persona (e la sua vita e la sua immortalità), chete la presenterò sicura fin d'ora che ti amerà e l'amerai:mio padrenonno, unica intelligenza della terra cuiappartengo e apparterrò. Perché, tu lo sai bene, io nonappartengo a nessuna 'terra' se non a tutti i mondipossibili vibranti nell'universo, l'uno nell'altro; alcontempo, sento di appartenere a tutte le terre chegiungo ad amare attraverso la mia natura errante,nomade, ma gli unici luoghi in cui affondo radici che,se sradicate dall‘omega della vita si radicano e sidiramano ancor più profondamente, sono le personeche amo... [...][...]08.11.2000 Dott.ssa Monique Sartor – Saronno (Va)Carissima, indimenticabile Melinda,lo so che mi credevi sparita... o che più volte haipensato che ti avessi dimenticata. Non è così, Melinda.Quest'anno, fin dai primi mesi, si è annunciato allasottoscritta attraverso una serie di 'problemi' non certofacili a dissolversi, perché stretti come nodi ai polsi,nodi di dura corda. Ti parlerò solo dei principali, perfarti capire le ragioni della mia 'assenza' ricordandotiperò che mai ho smesso di pensarti, di pensare aiprogetti che desideravo e ancora desidero realizzarecon tè, Progetti culturali, creativi, artistici. Lo sai.[...]Carissima Melinda, sappi che ti ho seguita attraversol'<strong>Osservatorio</strong> <strong>Letterario</strong>, che sono così felice per tuttociò che stai conquistando nell'aspro territorio delleattività culturali, per tutto ciò che stai realizzando, perquesto tuo tenace (raro nella sua autenticità) ecoraggioso lavoro intellettuale ed artistico, la cuisostanza è, a mio parere, quell'‗intelligere d'amore‘ dicui ti scrivevo [già]... Farti i consueti complimenti?Quelli li lascio ad altri... e perdonami se ti possosembrare presuntuosa... voglio dirti semplicemente (icomplimenti più profondi e permanenti sono inclusi)grazie per tutto il tuo lavoro, grazie per la tuaintelligenza e la tua arte di 'comporre -anche- altra arte,o arte d'altri'... qualcuno di questi lascerà un segno...altri no... ma la cosa sicura è che tu, Melinda, lasceraiun segno non cancellabile... e questa è la tuaimmortalità (scritta e che continua a scriversi), poichénessuno nasce immortale... credo che ciascuno nascacon la possibilità di diventare immortale... sta a noilavorare per giungere a quella profonda consapevolezzadel conoscere e del fare che, mi ripeto volutamente, cipermette di ESSERE, e di, forse, essere immortali.[...]C'è un altro grazie, quello mio, strettamentepersonale, che ti voglio scrivere qui.Grazie, Melinda, per la tua vicinanza, per il tuodiscernimento nel valutare, cogliere e dar voce a quelloche è magari solo un primo vagito di poeta o scrittore...e se è vero che qui sto parlando di me, è altrettantovero che scrivo pensando anche alla moltitudine d'altridi cui ti occupi con passione e lucidità.Melinda B. Tamás-Tarr (al centro) in compagnia di MoniqueSartor al Congresso <strong>Letterario</strong> «ImmaginarioContemporaneo», Ferrara, 1999; Foto © di Salvatore FiorellaPerdonami, Melinda, non ce l‘ho fatta prima... erodavvero sovraccarica [...]... Altre cose successe,sovvertimenti, anzi una autentica rilovuzione nella miavita, ma ... ti parlerò di questo più avanti...[...]Ti abbraccio forte e ti voglio bene (e perdonami!!!)Scrivimi tre righe, se puoi,MoniqueSaronno, 08/XI/2000venerdì 17 novembre 2000 19.01 Prof. Dr. Hajnóczi GáborOggetto: Ringraziamento<strong>Osservatorio</strong> <strong>Letterario</strong>DirezioneFerraraGentile Direttore,abbiamo ricevuto i <strong>NN</strong>.15-16 e 17-18 della Rivista e Laringraziamo. Vorremmo esprimere i nostri complimentiper il ricco contenuto dei numeri che saranno inseritinella biblioteca del Dipartimento.Tanti auguri di buon lavoro,Gábor Hajnóczi*Direttore* 1943-200540OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l‘Altrove A<strong>NN</strong>O <strong>XIV</strong>/<strong>XV</strong> – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong>
(Dipartimento di Italianistica dell‘Università ELTE diBudapest), Dott.ssa Margit Lukácsi (traduttrice, italianista).Cara Melinda,La ringrazio tanto per l'invio del suo interessante ecolorito periodico l'<strong>Osservatorio</strong> <strong>Letterario</strong> ed anche peravermi in esso ricordato. È davvero bello e degno dilode che nostre signore trasferitesi in Italia dedichinocon entusiasmo ed impegno loro stesse alla cultura edalla diffusione ed al culto del ruolo che in essa hal'Ungheria. Ritengo non sia stato facile avviare eproseguire con successo questa impresa.In merito alla richiesta dell'autrice della lettera a nomeElga non posso che ribadire il Suo parere negativo.Dopo aver anche consultato per maggior sicurezza uncollega storico ricercatore su Mattia, posso solo tornarea ripetere i fatti già noti, cioè che re Mattia, da unadonna tedesca, ebbe un unico figlio illegittimo, JánosCorvin; fatto da lui bano croato, prese in moglieBeatrice Frangepán ed ebbero due figli morti ambeduein giovane età; discendenti ulteriori non ve ne sono. Ilcognome Corvin peraltro non è raro in Ungheria, chiperò lo porta nulla ha a che vedere con il re Mattia.Questo è quanto per far svanire l'illusione dellaromantica Elga.Augurando alla sua attività ulteriore perseveranza e beirisultati, con cordiali saluti,Budapest, 21 marzo 2001.Magda Jászay** Magda Jászay (1920-2009) è statauna grande studiosa della storia italianae dei rapporti italo-ungheresi, fu permolti anni collaboratrice dell‘IstitutoItaliano di Cultura, docente delDipartimento di Italianisticadell‘Università ELTE di Budapest,Cavaliere e Commendatore dell‘Ordineal Merito della Repubblica Italiana,autrice di monografie fondamentali sulle relazioni fra l‘Italia el‘Ungheria, sul Risorgimento italiano e sui suoi protagonisticome Mazzini e Cavour. Il 6 maggio <strong>2010</strong>, presso l‘IstitutoItaliano di Cultura di Budapest si è svolta la seratacommemorativa in suo onore.Si sono ricordati della figura indimenticabile e dell‘operaesemplare di Magda Jászay i suoi colleghi ed allievi, studiosi distoria e di cultura tra cui: Prof. László Csorba (DirettoreGenerale del Museo Nazionale Ungherese), Prof. ImreMadarász (Direttore del Dipartimento di Italianisticadell‘Università di Debrecen), Dott.ssa Renáta TimaCara Melinda,con gioia ho preso la traduzione de "L'angelo di Reims"e la sua pubblicazione sulla Sua rivista… È bello, caro almio cuore, sapere che ha prestato attenzione ai mieilavori e che li ama! Circa venti anni or sono uscirono initaliano in successione un articolo critico su di me edelle novelle sulla pubblicazione (se scrivo bene)"Ungheria oggi", ma si trattavasi di qualcosa alquantoufficiale. Il mio romanzo "Non abbiate paura" che oratrovasi alla XII edizione è il dono più grande della miavita; lo scorso anno è stato pubblicato in polacco,ancora prima in tedesco, e sono ora in corso lepubblicazioni in ceco ed in bulgaro. È un grandesuccesso di critica e di pubblico. (Ha per "tema" lasenescenza, la morte; è, come si dice, un romanzo didebutto.) Richiamo la Sua attenzione su di esso;toccherebbe probabilmente anche la Sua anima.OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l‘Altrove A<strong>NN</strong>O <strong>XIV</strong>/<strong>XV</strong> – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong> 41
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