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Osservatorio Letterario Anno XIV/XV NN, 77/78 2010/2011 - EPA

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mancano tante cose tra cui l'educazione politica esociale, e l'educazione estetica. Quest'ultima senz'altrofavorirebbe l'apprendimento di una nuova scala divalori, e così si creerebbe un approccio critico neiconfronti della cultura di massa. Delle prime due si habisogno per capire la democrazia in cui si vive, affinchési possa sfruttarla a fondo evitando che qualsiasi cosapossa spezzare la libertà intellettuale, morale edartistica degli individui...Infine termino quest'editoriale con le paroledell'ungherese László Paskai - cardinale, primate,arcivescovo di Esztergom e di Budapest - che haespresso questo pensiero nell'intervista fatta daigiornalisti del quotidiano "Magyar Nemzet",estendendolo a tutti i popoli del nostro Globo:"...Possiamo chiudere questo millennio con la speranzanel futuro. So molto bene che anche il XXI secolo ciriserverà tante lotte e vicissitudini della vita. Ho fiduciache la speranza, l'elevatezza spirituale, l'aspirazione allabontà morale, che la maggioranza del nostro popolopossiede, saranno perenni e costruirà la storia del XXIsecolo positivamente ..." [...]EDITORIALE A<strong>NN</strong>O V/VI <strong>NN</strong>. 23/24 Nov./Febb. 2001/2002Scrivo queste righe col cuore ingola. Avrei voluto parlare dellebelle esperienze estive, dei nostrisogni, dei progetti editoriali, deisuccessi e consensi da noi ottenutie così via… Devo però rimandare iltutto al nostro prossimo appuntamento…All'inizio d'estate, quando nelmese di luglio ci siamo lasciati congli auguri di buone e meritate ferie, nessuno avrebbepotuto prevedere una così tremenda svolta nella nostraquotidianità, nella nostra storia. Oltre al dolore per laperdita del grande giornalista Indro Montanelli, giorniterribili stiamo vivendo per l'efferato attacco terroristicosferrato contro gli Stati Uniti d'America. Ora nonsappiamo cosa succederà, cosa l'umanità dovràattendersi… L‘augurio è che quando leggerete questarivista l‘incubo che ora stiamo vivendo sia passato etutto possa essersi positivamente risolto senza il noverodi ulteriori vittime. Questo barbaro atto terroristico miha colpito particolarmente perché nove anni fa, nel1992, anch'io ero stata a New York in visita sulle TorriGemelle con i colleghi della Corale Accademia«Veneziani» di Ferrara e con la mia famigliola… Unatragedia così grande colpisce l'animo già in quanto tale,si immagini quanto più la si avverta sentendoci inqualche modo legati a quel luogo che parte integranteera dei tanti bei ricordi regalatici dagli 11 giorni ditournée statunitense...È un incubo già raccontato. Le scene del disastro - sidice e legge - sono già descritte da Tom Clancy eriportiamo dal sito del Corriere della Sera:«Chi non ha detto "sembra un film"? O "comeromanzo di fantascienza"? Alcune fra le trame piùfantapolitiche della letteratura americanacontemporanea si stanno incredibilmente realizzando.La scena di un jet che si schianta sulla seconda torredel World Trade center sembra un capitolo di unromanzo di Tom Clancy. E c'è già chi ipotizza - comel'autorevole agenzia brasiliana Estado - che i libripubblicati negli scorsi anni dallo scrittore statunitensepossano aver ispirato i terroristi. I punti in comune sonodiversi. L'uso di velivoli di linea usati come armi controedifici, ad esempio, è descritto nel libro "Debitod'Onore", del 1994. Una nuova guerra tra Usa eGiappone culmina col sequestro di un Boeing 747 dellaJapan Airlines. Il pilota riesce a simulare problemitecnici e a cambiare rotta, per poi schiantarsi, senzapasseggeri, sulla Casa Bianca.Il lancio di attacchi simultanei contro obiettivi in variecittà nordamericane è descritto invece nel libro "Potereesecutivo", edito in italiano da Rizzoli. Un nuovo,minaccioso ayatollah ordisce con altre potenze un vastocomplotto che fa esplodere la polveriera mediorientale,inviando bombole spray contenenti il virus di Ebola invarie città statunitensi. Il virus provoca migliaia di mortiancora prima che le autorità si rendano conto di cosastia succedendo. La risposta degli Stati Uniti ètremenda: lancia un missile caricato con un'ogivanucleare sulla città iraniana dove è stato organizzatol'attentato.Tom Clancy, i cui libri sono diventati best-sellermondiali, viene regolarmente consultato dagli espertiinternazionali di strategia navale e dalla Cia; i suoi librisono studiati presso i War College statunitensi. Clancysi muove a suo agio nella "Great Chain", la GrandeCatena formata dalla rete di ufficiali del Pentagono,agenti della Cia, militari e imprenditori.Nella presentazione, in quarta di copertina, di "Potereesecutivo", ecco come viene delineata la terribile crisipolitica che vivono gli Stati Uniti sotto lo scacco delterrorismo: "Il pericolo per l'America, sembra direquesta volta l'autore, non viene dall'esterno maincombe vicino: nell'impreparazione dello stato alterrorismo, nella corruzione, nell'inettitudine dellaburocrazia, nel cinismo dell'establishment".»«Siamo sull'orlo di una guerra…» hanno titolato lepagine dei quotidiani di tutto il mondo subito dopo leconseguenti decisioni prese dagli Stati Uniti. Ed unalettrice ha chiesto: «Man mano che passano i giorni e ciallontaniamo da quel terribile 11 settembre dentro dime cresce un dubbio: siamo proprio sicuri che larisposta migliore all'attentato alle torri gemelle e alPentagono sia quella militare? Sì, d'accordo: "giustiziainfinita". Ma le bombe non hanno mai risolto nulla. Esiamo proprio certi che, in uno scontro tra quel mondoe l'Occidente , sarebbe quest'ultimo a prevalere?»Non ha dunque la storia insegnato abbastanzaall'intera umanità di questo Globo? Perché tutto questoodio? Perché la guerra? Perché così tanta violenza?Purtroppo odio, violenza, dispetto… ci attornianoanche nel nostro microcosmo. Basti solo pensare acome, ad esempio, l'odio o l'intolleranza prendano ilsopravvento quando a causa di involontari errori umanitaluni aggrediscono ingiustamente altre persone, speciequelle che cercano di dare il loro meglio al prossimo.Rimanendo nel nostro ambiente letterario, quanti frapoeti e scrittori o che tali credono di essere, privi diqualsiasi umiltà, in preda a capricci se non addiritturapazzia, per presunzioni d'artista e d'infallibilitàaggrediscono ed offendono gratuitamente il prossimo?Tutto questo si verifica perché manca nella loro animal'amore e l'affetto per gli altri e solo coltivano il rancore.18OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l‘Altrove A<strong>NN</strong>O <strong>XIV</strong>/<strong>XV</strong> – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong>

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