Atletica UISP on line

<strong>Atletica</strong> <strong>UISP</strong> on line - <strong>Atletica</strong> 42 <strong>UISP</strong> on line - 42 <strong>Atletica</strong> <strong>UISP</strong> on line - <strong>Atletica</strong> 43 <strong>UISP</strong> on line - 43“Oltre il muro”: quando lo sport supera le barriereIl Progetto Carcere del ComitatoTerritoriale Uisp BresciaA cura di Donatella VassalloÈdifficile aprire certe porte. Soprattutto quandosi pensa che nascano per restare chiuse.Quelle del carcere, ad esempio. Noi, i buoni,da una parte. I cattivi, dall’altra. Gli indiani e icow-boy. Eppure a volte basta lanciare la palla unpo’ più in alto delle nostre teste. Come un bambinoquando spera che, anche se ha fatto il cattivo,la mamma continuerà a volergli bene e si chiedeperché mai le punizioni dovrebbero renderci tuttipiù buoni.Lo sport può aiutarci a trovare le giuste chiavi. Celo dimostra l’esperienza condotta in alcuni istitutipenitenziari della Lombardia grazie alla collaborazionetra il Comitato Territoriale Uisp Brescia,l’associazione Carcere e Territorio Onlus di Bresciae il patrocinio del Comune.Per saperne di più, abbiamo rivolto qualche domandaa due dei promotori del progetto: il prof. CarloAlberto Romano, presidente dell’associazione Carceree Territorio, e Alberto Saldi, responsabile delprogetto per conto della Uisp Brescia.Ecco cosa ci hanno risposto:Prof. Romano, cosa prevede la normativa italianarispetto all’esecuzione penale del condannato?Quale funzione si attribuisce alla suarieducazione?L’art. 27 della Costituzione recita che “Le pene nonpossono consistere in trattamenti contrari al sensodi umanità e devono tendere alla rieducazione delcondannato”; a fianco di questa norma vi è un interessantedettato legislativo, il c.d. OrdinamentoPenitenziario ed il Regolamento di Esecuzione, cheregolano la vita all’interno degli istituti di pena,il trattamento penitenziario nonché quellorieducativo.Il concetto di “rieducazione”, desumibile dallanormativa vigente, comprende quello di rielaborazionedel reato da parte del reo, di riflessionesulla propria condotta criminale e il conseguenteimpegno per la riparazione al dannoprovocato in seno alla società e alla vittima. Aquesto fine, strumento imprescindibile sono lemisure alternative alla detenzione (affidamentoin prova al servizio sociale, semilibertà - percitare le più note) che danno l’opportunità all’autoredel reato di reinserirsi gradualmentenel mondo esterno e di trovare il giusto equilibrionella società in cui - non dimentichiamolo- prima o poi dovrà tornare a vivere.Ritiene che nelle carceri italiane questoprincipio sia sufficientemente messo inpratica? Quali sono i maggiori ostacoli perla sua attuazione?Come dicevo nella risposta precedente, lenostre norme in materia di esecuzione penalesono molto interessanti, ma purtroppoal momento non ci sono le basi per poterleattuare pienamente. Molte norme restano disattese,basti pensare alla disciplina delle celleche recita: “I locali nei quali si svolge la vitadei detenuti e degli internati devono essere diampiezza sufficiente (…), aerati, riscaldati (…).I detti locali devono essere tenuti in buono statodi conservazione e di pulizia”.SegueCarcere di Verziano, Vivicittà.