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(Pitzurra, 1997) SAS (Orpianesi et al., 1983) GIUDIZIO ... - Cannizzaro

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M<strong>et</strong>odi di campionamento e<br />

monitoraggio degli ambienti<br />

(MAM)<br />

• La contaminazione microbica è dovuta princip<strong>al</strong>mente<br />

a due fattori: la contaminazione dir<strong>et</strong>ta da parte di<br />

presidi non sterili e la contaminazione indir<strong>et</strong>ta da parte<br />

di agenti microbici aerodispersi. La sorgente di<br />

contaminazione è rappresentata soprattutto d<strong>al</strong>l’uomo<br />

e dai sistemi di ventilazione.<br />

• Per garantire condizioni di sicurezza è quindi necessario<br />

eff<strong>et</strong>tuare controlli sistematici su aria e superfici di un<br />

ambiente a rischio.<br />

• Sulla base di t<strong>al</strong>i considerazioni si è andato sviluppando<br />

nel tempo il conc<strong>et</strong>to di MAM (Monitoraggio<br />

Microbiologico Ambient<strong>al</strong>e), un sistema che si prefigge<br />

di quantificare la carica microbica in un ambiente<br />

confinato.


Il Monitoraggio Microbiologico Ambient<strong>al</strong>e –<br />

MAM - è una m<strong>et</strong>odica che si compone di due<br />

momenti:<br />

• il controllo dell’aria<br />

• il controllo delle superfici<br />

•L’aria è il veicolo tramite il qu<strong>al</strong>e gli agenti microbici (legati a<br />

particelle inerti di <strong>al</strong>meno 10 mµ di diam<strong>et</strong>ro) si muovono<br />

nell’ambiente, raggiungono le superfici e vi si depositano.<br />

•Il monitoraggio delle superfici è essenzi<strong>al</strong>e per conoscere il f<strong>al</strong>l<br />

- out microbico, cioè quella parte di bioaerosol e di<br />

microrganismi in esso presenti che si deposita sulle superfici<br />

costituendo un potenzi<strong>al</strong>e veicolo di infezione.


Il MAM costituisce quindi un primo fondament<strong>al</strong>e passo<br />

verso la bonifica degli ambienti di lavoro a biorischio<br />

rivelandosi uno strumento prezioso nel controllo e nella<br />

prevenzione delle infezioni in ambito osped<strong>al</strong>iero.<br />

Linee guida<br />

• MAM: uno strumento guida nella misura e prevenzione del<br />

rischio biologico indoor.<br />

• In It<strong>al</strong>ia l’importanza del MAM relativo <strong>al</strong>le s<strong>al</strong>e operatorie è<br />

ribadita d<strong>al</strong>l’ ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e<br />

Sicurezza del Lavoro) che ha emanato le “Linee Guida per<br />

la definizione degli standard di sicurezza e di igiene<br />

ambient<strong>al</strong>e dei reparti operatori” (Luglio 1999) e recepita d<strong>al</strong>la<br />

Regione Sicilia che con la Circolare Amministrativa C.A.<br />

n°1047 del 27 marzo 2001, suggerisce t<strong>al</strong>e indagine per il<br />

controllo delle infezioni nosocomi<strong>al</strong>i.


Fattori che influenzano la sopravvivenza<br />

dei microrganismi nell’aria nell aria<br />

a) resistenza propria del microrganismo<br />

b) umidità relativa dell’aria<br />

c) temperatura dell’aria e luce solare<br />

d) composizione dell’aerosol<br />

e) mod<strong>al</strong>ità di campionamento dell’aerosol


I controlli ambient<strong>al</strong>i: l’aria l aria<br />

� L’aria può essere veicolo di contaminazione di<br />

semilavorati e del prodotto finito.<br />

� Per questo motivo molte aree nelle aziende sono<br />

dotate di sistemi di filtrazione dell’aria a vari livelli di<br />

efficienza che minimizzano la presenza di microrganismi.<br />

� E’ dunque necessario un controllo costante di t<strong>al</strong>i aree<br />

per v<strong>al</strong>utare l’efficacia dei sistemi di filtrazione.<br />

� Occorre v<strong>al</strong>idare il sistema di filtrazione dell’aria e<br />

garantirne il buon funzionamento con il monitoraggio


I controlli ambient<strong>al</strong>i: l’aria<br />

V<strong>al</strong>idazione: Consiste nell’eff<strong>et</strong>tuare per 3 mesi consecutivi<br />

in zone critiche prefissate, campionamenti d’aria<br />

s<strong>et</strong>timan<strong>al</strong>i per ottenere un dato statisticamente<br />

significativo che risp<strong>et</strong>ti i limiti previsti d<strong>al</strong>le Norme di Buona<br />

Fabbricazione.<br />

Il monitoraggio ambient<strong>al</strong>e prevede controlli mensili


Param<strong>et</strong>ri microbiologici che vengono gener<strong>al</strong>mente<br />

d<strong>et</strong>erminati nel corso del monitoraggio<br />

Carica Batterica Tot<strong>al</strong>e a 36°C 36 C (batteri mesofili): mesofili):<br />

temperatura<br />

ottim<strong>al</strong>e di sviluppo fra 25 e 40 °C. In questa categoria si collocano i<br />

batteri patogeni convenzion<strong>al</strong>i o opportunusti e tutti i batteri che<br />

costituiscono la flora norm<strong>al</strong>e dell’uomo.<br />

Carica Batterica Tot<strong>al</strong>e a 20°C 20 C (batteri psicrofili<br />

psicrofili): temperatura di<br />

15 – 30 °C. In questa categoria sono compresi tutti i microrganismi<br />

saprofiti che sono in grado di compiere il proprio ciclo vit<strong>al</strong>e a spese di<br />

sostanze organiche in decomposizione, per cui sono in grado di<br />

colonizzare il suolo e gli ambienti umidi.<br />

Carica mic<strong>et</strong>ica tot<strong>al</strong>e: i funghi di interesse comprendono muffe e<br />

lieviti. La d<strong>et</strong>erminazione del param<strong>et</strong>ro mic<strong>et</strong>ico nei campioni ambient<strong>al</strong>i<br />

è necessaria poiché la loro presenza è spesso correlata <strong>al</strong>la presenza di<br />

polvere e può essere considerevole in presenza di elevata umidità.<br />

Staphylococcus spp.:<br />

Staphylococcus spp.: sono cocchi Gram positivi e sono<br />

numericamente i più rappresentati nella popolazione microbica norm<strong>al</strong>e<br />

della cute e dell’orofaringe dell’uomo.


I batteri più comuni degli ambienti confinati sono:<br />

Bacillus,<br />

Pseudomonas,<br />

Staphylococcus,<br />

Micrococcus,<br />

M<strong>et</strong>hylobacterium,<br />

Flavobacterium.<br />

T<strong>al</strong>i germi fanno parte della norm<strong>al</strong>e flora microbica degli<br />

ambienti confinati e la loro presenza in gener<strong>al</strong>e non deve<br />

creare <strong>al</strong>larmismo. Dei batteri riscontrati maggiormente,<br />

Staphylococcus spp. è un indicatore di buone pratiche di<br />

pulizia e potenzi<strong>al</strong>e patogeno.


I controlli ambient<strong>al</strong>i: le superfici<br />

Le superfici degli impianti destinati <strong>al</strong>la produzione ed <strong>al</strong><br />

confezionamento dei prodotti devono essere mantenute in<br />

perf<strong>et</strong>te condizioni igieniche <strong>al</strong> fine di evitare lo sviluppo di<br />

microrganismi che potrebbero d<strong>et</strong>erminare una contaminazione<br />

dei semilavorati e dei prodotti finiti.<br />

Il campionamento si eff<strong>et</strong>tua con la:<br />

Tecnica Swab: eff<strong>et</strong>tuato il lavaggio delle attrezzature con<br />

l’impiego del d<strong>et</strong>ergente del sanitizzante idoneo, si sfrega un<br />

tampone su una superficie ben definita da campionare.<br />

Tecnica del lavaggio<br />

Tecnica delle membrane di nitrocellulosa (per 30’’ e incubati<br />

<strong>al</strong>le T° idonee e su diversi terreni di coltura)<br />

AM: accumulo microbico<br />

INDICI INDICI DA DA VALUTARE:<br />

VALUTARE:<br />

AMO: accumulo microbico orario


M<strong>et</strong>odi di campionamento e<br />

monitoraggio dell’aria<br />

I m<strong>et</strong>odi adottati per il controllo microbiologico<br />

dell’aria ambient<strong>al</strong>e si basano sui seguenti<br />

campionamenti:<br />

• CAMPIONAMENTO PASSIVO<br />

• CAMPIONAMENTO ATTIVO


CAMPIONAMENTO PASSIVO<br />

• impiego di piastre P<strong>et</strong>ri di sedimentazione.<br />

Viene tolto il coperchio della capsula P<strong>et</strong>ri<br />

contenente il terreno di coltura agarizzato<br />

sterile, in modo che la superficie dell’agar<br />

rimanga esposta <strong>al</strong>l’aria per un tempo<br />

definito. Al termine si richiude la piastra e si<br />

procede <strong>al</strong>l’incubazione a 37°C per 48 ore e<br />

a 25° C per <strong>al</strong>tre 24 ore.<br />

• Si conta il numero di colonie cresciute,<br />

ciascuna delle qu<strong>al</strong>i rappresenta una<br />

particella trasportante microrganismi caduta<br />

sulla superficie dell’agar.<br />

• I risultati vengono espressi nell’ unità di<br />

misura: UFC (=Unità Formante Colonia)/m 2 /ora<br />

(oppure anche UFC/dm 2 / ora).


M<strong>et</strong>odo di campionamento passivo<br />

INDICE DI CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA DELL’ ARIA<br />

Standard da seguire:<br />

•Piastra: 1 m da terra<br />

•Durata esposizione: 1 ora<br />

IMA<br />

•Terreno di coltura: PCA Agar<br />

•T° e durata incubazione: 37°C per 48 ore<br />

Il numero delle UFC trovate è l’ indice IMA


CLASSE<br />

IMA<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

INDICE<br />

IMA<br />

0 - 5<br />

6 - 25<br />

26 - 50<br />

51 - 75<br />

› 76<br />

Classi IMA<br />

IGIENE<br />

ARIA<br />

OTTIMA<br />

BUONA<br />

MEDIOCRE<br />

CATTIVA<br />

PESSIMA<br />

GRUPPO<br />

A<br />

RISCHIO<br />

MOLTO<br />

ALTO<br />

ALTO<br />

MEDIO<br />

BASSO<br />

NULLO<br />

ESEMPIO DI<br />

UTILIZZO<br />

-ULTRA CLEAN ROOM<br />

-IMPIANTI E TRAPIANTI<br />

-OPERAZIONI ASETTICHE<br />

-REPARTO INTENSIVO<br />

-PICCOLA CHIRURGIA<br />

- AMBIENTI CON<br />

PARTICOLARE RILEVANZA<br />

D’ IGIENE AMBIENTALE<br />

- AMBIENTI SENZA<br />

PARTICOLARE RILEVANZA<br />

D’ IGIENE AMBIENTALE<br />

- ALTRI AMBIENTI


V<strong>al</strong>ori limite IMA (UFC/piastra) – Le quattro classi di contaminazione microbica<br />

dell’aria definite d<strong>al</strong>l’IMA variano in relazione <strong>al</strong>la tipologia dell’ambiente:<br />

Tipologia di ambiente (UFC/piastra)<br />

Ambienti ad <strong>al</strong>tissimo rischio<br />

Ultra clean room, isolamento prot<strong>et</strong>tivo, s<strong>al</strong>e<br />

operatorie per protesi auricolari, <strong>al</strong>cune<br />

lavorazioni dell’industria el<strong>et</strong>tronica e<br />

farmaceutica<br />

Ambienti ad <strong>al</strong>to rischio<br />

Clean room s<strong>al</strong>e operatorie per chirurgia<br />

gener<strong>al</strong>e, rianimazione, di<strong>al</strong>isi, <strong>al</strong>cune<br />

lavorazioni dell’industria el<strong>et</strong>tronica e<br />

farmaceutica, laboratori di microbiologia<br />

Ambienti a medio rischio<br />

Ambulatori, laboratori, industrie <strong>al</strong>imentari,<br />

cucine, ristoranti, opifici<br />

Ambienti a basso rischio<br />

Corsie d’osped<strong>al</strong>i, servizi, uffici 75<br />

5<br />

25<br />

50


MINISTERO DELLA SANITA’<br />

Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL)<br />

LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD<br />

DI SICUREZZA E DI IGIENE AMBIENTALE DEI REPARTI OPERATORI<br />

Tipo di<br />

campionamento<br />

Aria (CFU/m 3 )<br />

Situazione s<strong>al</strong>a<br />

operatoria<br />

S<strong>al</strong>a pronta (a riposo)<br />

S<strong>al</strong>a in attività<br />

(flusso turbolento)<br />

V<strong>al</strong>ori limite<br />

ISPESL (IMA)<br />

< 35<br />


CAMPIONAMENTO ATTIVO<br />

• attraverso l’uso di una apparecchiatura<br />

“<strong>SAS</strong> Surface Air System” portatile una<br />

quantità misurata di aria è aspirata in un<br />

coperchio sotto il qu<strong>al</strong>e è collocata una<br />

capsula p<strong>et</strong>ri contenente terreno agarizzato.<br />

• Le piastre P<strong>et</strong>ri vengono incubate a 37°C<br />

per 48 ore e a 25° C per <strong>al</strong>tre 24 ore.<br />

• Le colonie cresciute sulla superficie<br />

dell’agar vengono contate e i risultati<br />

espressi in UFC/m3 in rapporto <strong>al</strong> volume<br />

d’aria aspirato ed an<strong>al</strong>izzato.


La conta tot<strong>al</strong>e delle colonie batteriche delle piastre di TSA<br />

(Triptic Soy Agar), di MSA (Mannitol S<strong>al</strong>t Agar) e di SAB<br />

(Sabouraud Agar) eff<strong>et</strong>tuata dopo incubazione è stata<br />

espressa in CFU/m 3 ed è stata c<strong>al</strong>colata nel seguente modo: il<br />

numero tot<strong>al</strong>e (N) delle colonie cresciute è stato diviso per il<br />

volume d’aria campionato (V, espresso in litri), e il risultato<br />

moltiplicato per 1000 (1 m 3 =1000 l).<br />

CFU/m 3 = (N / V) x 1000<br />

• Le piastre di TSA sono state incubate a 22°C e a 36°C per<br />

48h. Le piastre di MSA sono state incubate a 36°C per 48h. I<br />

risultati delle l<strong>et</strong>ture sono stati espressi in CFU/m 3


V<strong>al</strong>ori di carica batterica e v<strong>al</strong>utazione<br />

della qu<strong>al</strong>ità dell’aria<br />

(European Collaborative Action, 1993)<br />

Categoria di<br />

inquinamento<br />

microbiologico<br />

(batterica)<br />

Case<br />

UFC/m 3<br />

Ambienti<br />

non<br />

industri<strong>al</strong>i<br />

(UFC/m3 )<br />

Molto bassa < 100


METODI DI RILEVAZIONE DELLA<br />

CONTAMINAZIONE MICROBICA DELL’ARIA<br />

CAMPIONAMENTO<br />

ATTIVO PASSIVO<br />

S.A.S. I.M.A.


METODI DI RILEVAZIONE DELLA<br />

CONTAMINAZIONE MICROBICA DELL’ARIA<br />

CAMPIONAMENTO<br />

I.M.A. – Indice Microbico Aria<br />

Esposizione <strong>al</strong>l’aria<br />

di Piastre P<strong>et</strong>ri contenenti agar,<br />

per un tempo di 1 ora<br />

a 1 m di <strong>al</strong>tezza<br />

a 1 m da ogni ostacolo<br />

Particelle > 10 µm<br />

PASSIVO<br />

I.M.A.


METODI DI RILEVAZIONE DELLA<br />

CONTAMINAZIONE MICROBICA DELL’ARIA<br />

CAMPIONAMENTO<br />

PASSIVO<br />

I.M.A.


METODI DI RILEVAZIONE DELLA<br />

CONTAMINAZIONE MICROBICA DELL’ARIA


METODI DI RILEVAZIONE DELLA<br />

CONTAMINAZIONE MICROBICA DELL’ARIA<br />

ATTIVO<br />

S.A.S.<br />

CAMPIONAMENTO<br />

Surface Air System:<br />

Campionatore ad impatto<br />

convoglia l’aria aspirata<br />

dir<strong>et</strong>tamente su agar.<br />

Flusso 180 L/min<br />

1,5 m di <strong>al</strong>tezza<br />

1,5 m d<strong>al</strong> paziente


METODI DI RILEVAZIONE DELLA<br />

CONTAMINAZIONE MICROBICA DELL’ARIA<br />

ATTIVO<br />

S.A.S.<br />

CAMPIONAMENTO


METODI DI RILEVAZIONE DELLA<br />

CONTAMINAZIONE MICROBICA DELL’ARIA


METODI DI RILEVAZIONE DELLA<br />

CONTAMINAZIONE MICROBICA DELL’ARIA<br />

I.M.A.<br />

(<strong>Pitzurra</strong>, <strong>1997</strong>)<br />

S.A.S.<br />

(<strong>Orpianesi</strong> <strong>et</strong> <strong>al</strong>., <strong>1983</strong>)<br />

<strong>GIUDIZIO</strong> I.M.A. (ufc/ dm 2 /h) ufc/m 3<br />

ottimo 0 ÷ 9<br />

param<strong>et</strong>ri di v<strong>al</strong>utazione<br />

buono 10 ÷ 39 0 ÷ 125<br />

mediocre 40 ÷ 84 126 ÷ 250<br />

cattivo 85 ÷ 124 251 ÷ 375<br />

pessimo > 124 > 375


CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA<br />

VALORI DI NORMATIVA<br />

Raccomandazioni ISPESL – strumento di misura <strong>SAS</strong><br />

A s<strong>al</strong>a operatoria “at rest” ≤ 35 CFU/m3 -<br />

A s<strong>al</strong>a operatoria “in<br />

operation”<br />

A s<strong>al</strong>a operatoria “in<br />

operation”<br />

≤ 180 CFU/m3 Flusso<br />

turbolento<br />

≤ 20 CFU/m3 Flusso laminare


H 2O<br />

qu<strong>al</strong>che conc<strong>et</strong>to di base sulle<br />

diluizioni:


L’acqua potabilizzata può<br />

contenere una flora microbica<br />

“autoctona” e ”<strong>al</strong>loctona”, capace<br />

di resistere ai trattamenti di<br />

potabilizzazione.<br />

Alcuni di questi microrganismi<br />

possono trovare condizioni<br />

favorevoli <strong>al</strong> loro mantenimento<br />

in r<strong>et</strong>e.


BIOFILM<br />

Comunità batterica, <strong>al</strong>tamente<br />

stratificata, adesa ad una<br />

superficie, circondata da una<br />

matrice extracellulare di natura<br />

organica e inorganica dove i<br />

microrganismi sono organizzati<br />

in una comunità funzion<strong>al</strong>e.


Formazione di un biofilm costituito<br />

da più specie microbiche<br />

Batteri:<br />

(cariche positive)<br />

cariche --<br />

(cariche +)


Protocollo<br />

�� disconnessione della r<strong>et</strong>e idrica e<br />

applicazione di un sistema di<br />

<strong>al</strong>imentazione indipendente.<br />

�� modifiche tecniche <strong>al</strong> circuito per<br />

renderlo compatibile con i<br />

trattamenti.<br />

�� trattamento dei circuiti.<br />

�� ricollegamento <strong>al</strong>la r<strong>et</strong>e idrica.


Processo di bonifica dei riuniti già gi in uso<br />

Trattamento:<br />

• D<strong>et</strong>ergente D<strong>et</strong>ergente acquoso<br />

acquoso<br />

30% <strong>et</strong>anolo<br />

5 % tensioattivo anionico<br />

(2’ flusso, 10’ pausa)<br />

• Disincrostante<br />

Disincrostante<br />

7 % acido ortofosforico<br />

1% tensioattivo anionico<br />

(2’ flusso, 10’ pausa)<br />

• Disinf<strong>et</strong>tante<br />

Disinf<strong>et</strong>tante<br />

Acqua ossigenata 12-15%<br />

(2’ flusso, 10’ pausa)


FOTOGRAFIE IN MICROSCOPIA ELETTRONICA<br />

5000 X<br />

Par<strong>et</strong>e del condotto<br />

idrico del riunito<br />

prima della bonifica<br />

Par<strong>et</strong>e del condotto<br />

idrico del riunito<br />

dopo la bonifica


- Param<strong>et</strong>ri chimici, fisici e microbiologici (batteriologici)<br />

- Tra i microganismi (batteri e protisti, es. Giardia intestin<strong>al</strong>is)<br />

- Dai risultati delle an<strong>al</strong>isi → Punteggio → Livelli di inquinamento<br />

Param<strong>et</strong>ro<br />

100- 100 OD( %<br />

sat) sat<br />

BOD 5 (O<br />

mg/L)<br />

(O 2<br />

COD (O 2<br />

mg/L)<br />

NH 4 (N mg/L)<br />

NO 3 (N mg/L)<br />

P (mg/L)<br />

Escherichia<br />

coli<br />

(UFC/100 ml)<br />

Punteggio<br />

Microbiologia: an<strong>al</strong>isi delle acque<br />

Livello 1<br />

>10<br />

< 2.5<br />


DILUIZIONI SERIALI E CONTA DEI MICRORGANISMI


SPATOLAMENTO SU PIASTRA DEI MICRORGANISMI E INCLUSIONE IN AGAR


2) Sospensione del campione e diluizioni seri<strong>al</strong>i<br />

a) Prelevare 10ml d<strong>al</strong> campione mediato e m<strong>et</strong>terli in 90ml di soluzione<br />

fisiologica sterile preparata in una beuta di v<strong>et</strong>ro. In questo modo si<br />

ottiene la diluizione 10 -1<br />

b) M<strong>et</strong>tere la beuta ad agitare per 15 minuti<br />

9 ml<br />

c) Preparare delle prov<strong>et</strong>te sterili<br />

1 ml 1 ml<br />

d) Fare le diluizioni: prelevare 1 ml di soluzione d<strong>al</strong>la<br />

9 ml<br />

Diluizioni seri<strong>al</strong>i<br />

beuta di partenza (diluizione10 -1 ) e m<strong>et</strong>terlo in una<br />

prov<strong>et</strong>ta contenente 9 ml di soluzione fisiologica;<br />

procedere in successione fino ad ottenere la diluizione<br />

10 -6<br />

contenenti 9 ml di soluzione fisiologica


3) Conta su piastra<br />

a) Per i batteri, d<strong>al</strong>le diluizioni 10 -3 , 10 -4 , 10 -5 prelevare sterilmente 0,1 ml,<br />

versarlo sulla piastra e spargere la coltura con un'ansa sterile<br />

b) Per i funghi procedere <strong>al</strong>lo stesso modo ma considerare le diluizioni 10 -2 ,<br />

10 -3 , 10 -4 , 10 -5 ; 10 -6<br />

c) Inoculare 2 piastre per ciascuna diluizione per la conta<br />

batterica<br />

N.B. Ricordarsi di indicare su ciascuna piastra il tipo di terreno utilizzato<br />

specifico per batteri o funghi, il campione, la diluizione e la data.<br />

d) Incubare a 37°C e a 28°C per circa 24-48h; procedere con la conta<br />

delle colonie cresciute sulle piastre inoculate e registrare i dati raccolti<br />

per la successiva elaborazione


CONTA DEI MICRORGANISMI


•Per "an<strong>al</strong>isi microbiologica delle acque" si intende<br />

l'individuazione dei microrganismi presenti in esse,<br />

gener<strong>al</strong>mente congiunta <strong>al</strong>la loro v<strong>al</strong>utazione<br />

quantitativa.<br />

•Nel caso particolare delle acque superfici<strong>al</strong>i, siano<br />

esse adibite a b<strong>al</strong>neazione, piuttosto che ad <strong>al</strong>tri usi,<br />

attraverso l'an<strong>al</strong>isi microbiologica se ne definisce la<br />

qu<strong>al</strong>ità.<br />

•Controlli microbiologici vengono eff<strong>et</strong>tuati ovviamente<br />

anche su acque destinate <strong>al</strong>l'approvvigionamento<br />

idrico-potabile e su acque reflue che, con il loro<br />

apporto inquinante, influenzano e modificano le<br />

caratteristiche del corpo idrico rec<strong>et</strong>tore (fiume, lago,<br />

mare).


1. D<strong>al</strong>la difficoltà di utilizzare di routine tecniche<br />

fin<strong>al</strong>izzate <strong>al</strong>la ricerca di tutti i possibili microrganismi<br />

patogeni, é sorta la necessità di ricercare, per la<br />

definizione della qu<strong>al</strong>ità qu<strong>al</strong>it di un'acqua, un'acqua microrganismi<br />

indicatori di contaminazione, la cui presenza può<br />

essere indice della presenza di patogeni.<br />

2. Un efficace indicatore microbiologico di<br />

contaminazione deve:<br />

a) poter sopravvivere sufficientemente a lungo<br />

nell'ambiente per consentire la sua evidenziazione<br />

b) deve poter essere identificato con m<strong>et</strong>odologie<br />

poco complesse e sufficientemente rapide.


Sistema delle membrane filtranti: quantitativo e qu<strong>al</strong>itativo<br />

Volume prestabilito di acqua da saggiare<br />

Risultato UFC/ml di H 2O filtrata


Microbiologia: m<strong>et</strong>odo delle membrane filtranti<br />

M<strong>et</strong>odo delle membrane filtranti<br />

N Colonie/100 ml =<br />

(N colonie contate/ volume campione filtrato)<br />

*100


Microbiologia: an<strong>al</strong>isi delle acque<br />

- Conta dei coliformi tot<strong>al</strong>i (UFC/ml)<br />

- Conta dei coliformi fec<strong>al</strong>i (UFC/ ml)<br />

- Conta delgi Streptococchi fec<strong>al</strong>i<br />

CONTA<br />

BATTERICA<br />

TOTALE<br />

COLIFORMI<br />

TOTALI<br />

COLIFORMI<br />

FECALI<br />

STREPTOCOCCHI<br />

FECALI<br />

TERRENO DI<br />

COLTURA<br />

PCA<br />

(Plate Agar<br />

Count)<br />

Membrane endo<br />

agar less<br />

Membrane<br />

faec<strong>al</strong> coliform<br />

KF streptococcus<br />

T° INC.<br />

22°C<br />

36°C<br />

36°C<br />

44°C<br />

36°C<br />

TEMPO INC.<br />

72h<br />

48h<br />

24h<br />

24h<br />

48h


Microbiologia: Coliformi tot<strong>al</strong>i. Chi sono e come si “cercano”<br />

-“Coliforme”: simile ad Escerichia coli, fam. Enterobacteriaceae.<br />

- Aerobi o anaerobi facoltativi, G-, non sporigeni, lattosio-fermentanti<br />

-“Organismi indicatori" e in genere non sono patogeni<br />

- Generi : Klebsiella, Enterobacter, Escherichia, Citrobacter spp.<br />

-Colore rosso scuro, nel caso di riflesso m<strong>et</strong><strong>al</strong>lico verdastro<br />

- Escherichia coli….


Microbiologia: Coliformi fec<strong>al</strong>i<br />

- Sinonimo di Coliformi termoresistenti<br />

- Fermentano il lattosio a 44.5-45 °C


- Gram positivi<br />

Microbiologia: Streptococchi fec<strong>al</strong>i<br />

- Indicatori di inquinamento non recente (vita media>)<br />

- Terreno BEA<br />

- Sodio azide (inibitore di <strong>al</strong>tri microrganismi)<br />

- Colonie scure con <strong>al</strong>one attorno


Microbiologia: Streptococchi fec<strong>al</strong>i<br />

- Chi sono e come si “cercano”<br />

Species<br />

Enterococcus faec<strong>al</strong>is<br />

Enterococcus hirae<br />

Enterococcus equinus<br />

Streptococcus pyogenes<br />

Streptococcus ag<strong>al</strong>actiae<br />

Lactobacillus plantarum<br />

Escherichia coli<br />

Enterobacter cloacae<br />

Pseudomonas aeruginosa<br />

Colonia rossa<br />

+<br />

+ (poor)<br />

+ (poor)<br />

-<br />

-<br />

-<br />

Alone gi<strong>al</strong>lo<br />

+<br />

+<br />

+<br />

-<br />

-<br />

-


Caratteristiche dell’acqua di processo


inquinamento<br />

fisico<br />

radioattivo<br />

biologico<br />

chimico<br />

Controllo<br />

ambient<strong>al</strong>e<br />

benessere<br />

attività<br />

temperatura<br />

velocità aria<br />

umidità


Sospensione<br />

di terreno<br />

10- 1<br />

10- 2<br />

1<br />

1 ml<br />

2<br />

1 ml<br />

3<br />

10 -<br />

3<br />

10 -<br />

4<br />

4 10 -<br />

An<strong>al</strong>isi microbiologica dei campioni<br />

1 ml<br />

1 ml<br />

5<br />

1 ml<br />

6<br />

10- 6<br />

10- 7<br />

10 -<br />

8<br />

1 ml<br />

M<strong>et</strong>odo delle<br />

diluizioni di<br />

sospensioni di suolo<br />

Ecologia delle popolazioni microbiche del suolo<br />

���� M<strong>et</strong>odi di rilevamento<br />

5<br />

7<br />

8<br />

1 ml<br />

Il numero delle cellule microbiche nel suolo<br />

può essere d<strong>et</strong>erminato:<br />

Tecnica del v<strong>et</strong>rino interrato<br />

Se la superficie del v<strong>et</strong>rino è<br />

pulita, non è sel<strong>et</strong>tiva, e<br />

agisce come le particelle<br />

miner<strong>al</strong>i del suolo<br />

Conte dir<strong>et</strong>te <strong>al</strong> microscopio ottico<br />

o <strong>al</strong>l’epifluorescenza o el<strong>et</strong>tronico a scansione<br />

V<strong>al</strong>ori in dif<strong>et</strong>to V<strong>al</strong>ori in eccesso


Il numero dei batteri c<strong>al</strong>colato con m<strong>et</strong>odi coltur<strong>al</strong>i è di circa 10 6 -10 8 batteri<br />

per grammo di terra secca, mentre quello ottenuto per microscopia dir<strong>et</strong>ta è<br />

di circa 10-100 volte superiore.<br />

Conte dir<strong>et</strong>te<br />

I v<strong>al</strong>ori sono approssimati per eccesso in<br />

quanto vengono c<strong>al</strong>colate anche le cellule<br />

morte<br />

Colorazioni vit<strong>al</strong>i<br />

Perm<strong>et</strong>tono di distinguere le cellule<br />

ancora in grado di respirare da quelle che<br />

non m<strong>et</strong>abolizzano più.<br />

Conte batteriche in cam pioni di suolo ottenute con m <strong>et</strong>odi diversi<br />

Cam pione Conta dir<strong>et</strong>ta Conta vit<strong>al</strong>e<br />

A 5.0 x 10 8<br />

B 1.1 x 10 9<br />

C 2.0 x 10 9<br />

3.1 x 10 7<br />

6.2 x 10 7<br />

1.7 x 10 8

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