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numero 2/2010 - Collegio dei Geometri della Provincia di Parma

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2/10IL TRIANGOLO6EDITORIALELa Commissione Catasto nei primi mesi dell’anno,organizzerà <strong>dei</strong> corsi sul catasto Terreni per presentareil “Pregeo 10” e corsi e seminari sul Catasto<strong>dei</strong> Fabbricati per spiegare la nuova proceduraper l’accatasta-mento <strong>dei</strong> fabbricati che sarà o-perativa con “DOCFA 4“ .Aggiornamento professionaleNel corso dell’anno sarà ulteriormente sviluppatain modo importante la sperimentazione <strong>della</strong> formazionecontinua, che a partire dal 1° gennaio <strong>2010</strong>è <strong>di</strong>ventata obbligatoria, con le certificazione ed ilrilascio <strong>dei</strong> cre<strong>di</strong>ti formativi.Le varie Commissioni del Consiglio Direttivo in collaborazionecon la Cooperativa <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> sono impegnatenell’organizzare corsi, seminari ed incontri formativiche rispettino gli orientamenti dati dal C.N.G.e che siano <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento agli iscritti come emersodall’indagine promossa dalla Segreteria del <strong>Collegio</strong>.Il Consiglio Direttivo sulla scorta delle risultanze dell’indagineha approvato lo scorso mese <strong>di</strong> gennaioun calendario degli eventi, alcuni <strong>dei</strong> quali già realizzati,proposti o in fase <strong>di</strong> realizzazione, che tra iprincipali prevede:- il convegno su “L’Autorizzazione Paesistica” dopol’entrata in vigore dell’art. 146 del D.Lgs. n° 42/2004,- il seminario sulla “Termografia” degli e<strong>di</strong>fici,- il corso <strong>di</strong> aggiornamento su “La proprietà e le a-zioni a tutela <strong>della</strong> proprietà”- il corso <strong>di</strong> aggiornamento sulla “Certificazione e-nergetica”,- il seminario sulle novità <strong>2010</strong> in materia <strong>di</strong> “Finanziaria”,- il seminario su “L’utilizzo del GPS nelle applicazionicatastali”,- il corso sulla nuova procedura “Docfa 4.0”,- il seminario sulla sicurezza per l’accesso alle coperturecon il sistema “Linea Vita”,- il seminario sulle “Valutazioni Immobiliari”,- il corso per la preparazione agli esami <strong>di</strong> abilitazioneper i Praticanti,- il convegno sulla “Formazione e Deontologia professionalenella libera professione”,- il convegno sui “Sistemi <strong>di</strong> smaltimento delle acquereflue domestiche”.I corsi, i seminari e gli incontri tematici si terrannoprincipalmente presso il <strong>Collegio</strong> utilizzando la Salaconvegni e video conferenze e l’Aula informatica.Informazione e stampaCome sistema <strong>di</strong> informazione per tutti gli iscritti al<strong>Collegio</strong> nel corso dell’anno <strong>2010</strong> è previsto il mantenimentode “Il Triangolo” e l’invio <strong>di</strong> E-Mail per leinformazioni urgenti ed importanti.Il “Triangolo” continuerà nella veste rinnovata interamentea colori, il cui costo sarà assorbito come perl’anno passato dalla pubblicità raccolta dalla Ditta NewPress, che compone, stampa e spe<strong>di</strong>sce la rivista.AvvenimentiQuest’anno non è previsto alcun evento o cerimoniaimportante ad eccezione dell’Assemblea Elettiva perl’elezione <strong>dei</strong> componenti del nuovo Consiglio Direttivoche resterà in carica sino all’anno 2014.La Commissione sport e Tempo libero del ConsiglioDirettivo, ha organizzato per il prossimo mese<strong>di</strong> giugno il “II° Motoraduno <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>”.Cooperativa <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>Il nuovo Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>della</strong> Cooperativa<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>, rinnovato e lo Statuto mo<strong>di</strong>ficato,hanno consentito una fattiva collaborazionetra la Cooperativa ed il Consiglio Direttivo del <strong>Collegio</strong>,che continuerà senza dubbio nel corso dell’anno<strong>2010</strong> con la collaborazione nella formazionee nel servizio <strong>di</strong> segreteria.CONCLUSIONIIn conclusione il Consiglio Direttivo, fino alla scadenzadel mandato conferitogli, continuerà a lavorare con impegnoe costanza per realizzare sia quanto programmato,utilizzando le capacità e le conoscenze <strong>di</strong>tutti quei colleghi <strong>di</strong>sposti a collaborare.Ai Consiglieri viene richiesto ancora per quasi tuttol’anno <strong>2010</strong>, il loro impegno affinché il <strong>Collegio</strong>possa adempiere al principale compito consistentenella formazione degli iscritti e la preparazionedegli studenti che frequentano l’Istituto Tecnico per<strong>Geometri</strong> che dall’anno prossimo per <strong>di</strong>sposizionelegislativa <strong>di</strong>venterà Liceo Tecnologico.Per il raggiungimento degli obiettivi sopra descrittioltre all’impegno <strong>dei</strong> Consiglieri sarà in<strong>di</strong>spensabilela collaborazione dell’ufficio <strong>di</strong> Segreteria del<strong>Collegio</strong> e <strong>della</strong> Cooperativa, che sono certo nonmancheranno e che anticipatamente ringrazio.Ringrazio i Consulenti del <strong>Collegio</strong>, dott. Walter Moroe rag. Sergio Bazzanella nonché il Revisore <strong>dei</strong> Contidott. Francesco Nessi, che assistono il Consiglio Direttivocon grande professionalità e <strong>di</strong>sponibilità.Ringrazio anche e soprattutto Voi tutti che siete intervenutia questa nostra Assemblea annuale, ultimadel mandato quadriennale, e Vi rinnovo l’invitoaffinché vogliate e possiate continuare a dare il vostrocontributo positivo al <strong>Collegio</strong>.Sperando che l’Assemblea si concluda con un votocon<strong>di</strong>viso e favorevole da parte <strong>di</strong> tutti sia sull’operatosia sul programma presentato, porgo uncor<strong>di</strong>ale grazie ed arrivederci a tutti.


CONTROEDITORIALEAssemblea Or<strong>di</strong>naria Annuale - Como, 16 aprile <strong>2010</strong>BILANCIO CONSUNTIVO 2009.RELAZIONE DEL PRESIDENTE2/10Geom. GIULIANO MEDICINel corso dell’anno 2009 si sono avute inevitabilmentevariazioni <strong>di</strong> spesa e <strong>di</strong> entrata, rispetto al BilancioPreventivo approvato dall’Assemblea nel mese<strong>di</strong> aprile dell’anno scorso, che risultano però contenutein modesti importi.La minor spesa realizzata, corrispondente a circa <strong>di</strong>ciottomilaeuro, è caratterizzata dai seguenti elementi:-minor importo per il rimborso delle spese e <strong>dei</strong> gettoni<strong>di</strong> presenza cor-risposti ai componenti delleCommissioni e <strong>dei</strong> Gruppi <strong>di</strong> lavoro, i quali hannocomunque portato a termine il programma approvatodal Consiglio Direttivo, con ottimi risultati anchenella sperimentazione <strong>della</strong> formazione continuaobbligatoria;-mancata realizzazione dell‘aggiornamento professionale<strong>dei</strong> Dipendenti in quanto non richiesto e nondovuto;-inferiore aumento, rispetto al previsto, degli stipen<strong>di</strong><strong>dei</strong> Dipendenti;-minor spesa rispetto alla somma stanziata per le rappresentanzedel Presidente, Segretario e <strong>dei</strong> Consiglieripresso altri Enti o Collegi;-minor importo, rispetto al previsto, del contributo acarico del <strong>Collegio</strong> per la partecipazione al ComitatoRegionale Lombardo;-risparmio sul costo <strong>della</strong> pubblicazione de “Il Triangolo”dovuto alla pubblicità raccolta dalla Ditta incaricata;-varie e modeste economie realizzate nella gestionecorrente.Minori entrate sono state in parte anche la conseguenza<strong>di</strong> una modesta riduzione (<strong>di</strong>eci) <strong>di</strong> nuovi iscrittiall’Albo professionale rispetto al preventivato.Le maggiori entrate rispetto a quanto preventivato,che corrispondono a circa ottomila euro, sono stateinvece caratterizzate ancora una volta-sia da un importante incremento delle competenzepreviste per le liquidazioni delle parcelle,-sia dalle maggiorazioni delle quote per i pagamentieseguiti oltre i termini <strong>di</strong> scadenza e-sia dal maggiore contributo riconosciuto dalla Cassa<strong>di</strong> Previdenza al <strong>Collegio</strong> per le operazioni eseguitedurante l’anno dalla Segreteria, per la consulenza inmateria <strong>di</strong> previdenza ed assistenza fornita agli iscritti.Durante l’anno, in attuazione alle <strong>di</strong>rettive del ConsiglioDirettivo e nel rispetto <strong>di</strong> quelle del Consiglio Nazionale<strong>Geometri</strong>, sono stati organizzati incontri edeventi formativi, anche a costo zero o ridotto per i partecipanti,che non hanno inciso più del previsto sul bilancio<strong>di</strong> previsione 2009, ma hanno contribuito a consolidarele competenze professionali tra<strong>di</strong>zionali e adaccrescerle con nuove tematiche quali per esempioil risparmio energetico.L’attività formativa svolta è stata finalizzata sia alla preparazione<strong>dei</strong> praticanti per sostenere gli esami <strong>di</strong> Stato,sia a sod<strong>di</strong>sfare la richiesta <strong>di</strong> aggiornamento professionaleda parte <strong>di</strong> un <strong>numero</strong> sempre maggiore<strong>di</strong> giovani e <strong>di</strong> non più giovani Colleghi, necessarioper affrontare la nuova professione o per avere nuoveopportunità <strong>di</strong> lavoro.Un’attenta gestione delle finanze e le minori spese sopradescritte, ci hanno consentito <strong>di</strong> svolgere tutte leattività necessarie alla gestione del <strong>Collegio</strong> ed allafornitura <strong>di</strong> servizi adeguati e <strong>di</strong> giungere al temine dell’annofinanziario 2009 senza alcun problema <strong>di</strong> carattereeconomico .Tale situazione potrà consentirci, nel corso del <strong>2010</strong>,<strong>di</strong> realizzare senza alcun problema economico-l’ampliamento <strong>della</strong> sede del <strong>Collegio</strong>,-continuare a prestare particolare attenzione agli eventiper la forma-zione continua, <strong>di</strong>ventata obbligatoria apartire dal 1° gennaio <strong>2010</strong>,-organizzare una migliore e più qualificata preparazione<strong>dei</strong> praticanti che vorranno affrontare gli esami<strong>di</strong> Stato.Avendo a <strong>di</strong>sposizione più risorse economiche, il ConsiglioDirettivo intende perseguire il fine che da sempresi è posto e cioè <strong>di</strong> realizzare la formazione e l’aggiornamentoprofessionale senza gravare, per quantopossibile, sulle <strong>di</strong>sponibilità economiche degli iscrittiall’albo professionale e <strong>dei</strong> praticanti; necessità <strong>di</strong>ventataimpellente soprattutto in questo particolaremomento caratterizzato sia dalla carenza <strong>di</strong> lavoro siadalla <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> incasso delle competenze relative aprestazioni già eseguite.IL TRIANGOLO7


CONSIGLIO NAZIONALEAssemblea <strong>dei</strong> Presidenti a Roma il 24 e 25 maggioDOCUMENTO DI SINTESIDELLA CONSULTA REGIONALEDEI GEOMETRI DELLA LOMBARDIA2/10RELAZIONELETTA DAL PRESIDENTE DELLA CONSULTA:GEOM. MICHELE SPECCHIOCare colleghe, cari colleghi, illustri Presidenti e Consiglieripresenti,porgo a tutti voi, al Presidente Savol<strong>di</strong> ed ai ConsiglieriNazionali, il mio saluto e quello <strong>dei</strong> Presidenti<strong>dei</strong> Collegi <strong>della</strong> Lombar<strong>di</strong>a.Sono trascorsi <strong>di</strong>versi mesi dalla presentazione del <strong>di</strong>segno<strong>di</strong> legge per la fusione degli albi professionali,l’in<strong>di</strong>viduazione delle competenze <strong>della</strong> nostra figuraprofessionale e la riforma <strong>della</strong> scuola che prevede l’abolizionedel <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> geometra e perito.Aggiungiamo altresì la crisi economica in atto le cuiconseguenze, ben note a tutti, ci tormentano.La famosa coperta e’ sempre più corta e ormai al limite<strong>della</strong> decenza, con il risultato che qualcuno, informa più o meno legittima, tenta <strong>di</strong> recuperare spazi<strong>di</strong> lavoro reinterpretando in maniera del tutto personalee opportunistica i limiti <strong>di</strong> competenza delle categoriealtrui, cavalcando la nota sentenza emessa nelsettembre 2009 dalla corte <strong>di</strong> cassazione.Come risaputo il d.p.r. 328 del 2001, con l’istituzione<strong>della</strong> laurea breve, ha <strong>di</strong> fatto originato “confusione”e pluralità <strong>di</strong> accesso per la figura professionaledel tecnico interme<strong>di</strong>o, rendendola ibrida anzichéidentificarla univocamente negli albi <strong>dei</strong> collegi giàesistenti sin dal 1929.La nuova riforma <strong>della</strong> scuola, l’evoluzione delle proceduretecnico-amministrative, il recepimento <strong>della</strong> figuraprofessionale europea, la concorrenza spietatanel mondo del lavoro, unite alla sempre maggiore richiesta<strong>di</strong> qualità <strong>della</strong> professione impongono debitaattenzione sull’assunzione delle scelte da compiere.Non abbastanza è stato fatto in passato, occorre quin<strong>di</strong>recuperare il tempo perduto, cominciando a raggiungerequella cre<strong>di</strong>bilità politica che ci permetta <strong>di</strong>arrivare al giusto riconoscimento professionale <strong>della</strong>categoria <strong>dei</strong> geometri che non può prescindere dalrinnovamento <strong>dei</strong> regolamenti e dalla definizione in modochiaro ed inequivocabile <strong>dei</strong> limiti <strong>di</strong> competenza.Se la soluzione ai problemi sopracitati è quello <strong>di</strong>ottenere dal governo una riforma favorevole e garantistaper il nostro futuro e la fusione degli albi <strong>di</strong>geometri, periti e laureati triennali la Lombar<strong>di</strong>a con<strong>di</strong>vi<strong>dei</strong>l percorso proposto.Il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge in esame ha dato a<strong>di</strong>to a <strong>numero</strong>seinterpretazioni e prese <strong>di</strong> posizione da parte<strong>dei</strong> tecnici laureati. Anche molti nostri colleghi,non hanno ancora percepito la portata dell’iniziativalegislativa avanzata.Riteniamo che sia necessario operare gradualmente,sollecitare il proseguo dell’approvazione delprogetto <strong>di</strong> legge.Devono essere quin<strong>di</strong> debitamente ponderate le mo<strong>di</strong>fichein or<strong>di</strong>ne alle competenze perché, come giàdetto da molti, l’obiettivo primario è quello <strong>di</strong> continuarea poter svolgere l’attività professionale che geometrie periti svolgono ininterrottamente dal 1929 <strong>di</strong>mostrandoconoscenza e competenza in materia.L’interpretazione <strong>della</strong> modesta costruzione inambito e<strong>di</strong>lizio, deve derivare esclusivamente danorme <strong>di</strong> legge chiare, evitando ogni forma <strong>di</strong> barattonel rispetto <strong>della</strong> polivalenza <strong>della</strong> categoria.Tutti i suggerimenti che potremo formulare all’attenzionedel legislatore devono essere in questa <strong>di</strong>rezione.Contestualmente a ciò occorrerà valutare attentamentele soluzioni al fine <strong>di</strong> contrastare gli effetti delforte attacco sferrato alla nostra categoria dai laureati.La Lombar<strong>di</strong>a ci sta provando, attivando iniziative<strong>di</strong> confronto con le consulte <strong>dei</strong> laureati, utili sicuramentead abbassare i toni e ritrovare serenità aifini <strong>di</strong> un <strong>di</strong>alogo costruttivo.In tutti questi anni i geometri non hanno seguito lesirene <strong>della</strong> grande organizzazione del “supermercato<strong>della</strong> consulenza” reggendo l’evoluzione ed icambiamenti <strong>della</strong> società italiana. Le gran<strong>di</strong> strutture<strong>di</strong> engineering fanno gran<strong>di</strong> progetti, gran<strong>di</strong> realizzazioni,ma non sapranno mai dare risposte al piccoloimpren<strong>di</strong>tore, al citta<strong>di</strong>no comune.La grande fetta <strong>della</strong> “torta” del mercato <strong>della</strong> consulenzaed assistenza del costruire, delle richiestee necessità delle famiglie, delle esigenze del mondoeconomico-produttivo è rappresentata dal piccolo,dall’or<strong>di</strong>nario.Per questo il nuovo corso del geometra va intesocome miglioramento <strong>della</strong> formazione professionalesia sotto il profilo <strong>della</strong> qualità che <strong>della</strong> durata nonché<strong>della</strong> consapevolezza dello “status”, onde man-IL TRIANGOLO9


وهم مع حفظِ‏ الألقاب والمقامات:‏ أحمد اء الدين ‏(أعاد االله إليه عافيته وأعاده إلينا)،‏ ناصرالدين النشاشيبي،‏ نزار قباني،‏ محمد الماغوط،‏ المرحوم رشدي المعلوف وابنه أمين المعلوف،‏ رياض نجيبالريس،‏ سمير عطا الله،‏ سليم نصار،‏ إبراهيم سلامة،‏ فؤاد مطر،‏ أسعد حيدر..‏ والداعي لكم بطولالعمر،‏ ما عدا السهو والغلط،‏ كما يقال.‏في حياة هؤلاء لم يبدعوا كما أبدعوا في ‏(المستقبل)‏ فقد كانت بالنسبة ل َهم أشبه بساحةِ‏ وغى،‏يتبارزون َ فيها أسبوعيا ً..‏ بالقلم.‏والصحافة،‏ قبل كل شيء:‏ أخلاق.‏قِلة ُ الأخلاق في هذه المهنة،‏ تلغي الأسلوب والمضمون َ والتفوق والثقافة.‏الأخلاق وحدها هي التي تحدد ماذا تكتب،‏ وماذا لا تكتب،‏ تتعرض لكرامات الناس أو لاتتعرض،‏ تغلب شهوة َ الإثارة أو لا تغلب،‏ تقول ُ الحقيقة كما هي أو تشوه هذه الحقيقة.‏والصحافة في النهاية:‏ خبرة.‏دخل إلى الصحافة في الأعوام الأخيرة جيل ٌ جديد وبأعدادٍ‏ كبيرة،‏ منهم من سقط َ على الطريقِ،‏ومنهم من لم يزل مستمرا ً.‏بعض هؤلاء لديه موهبة الشكل ‏(الأسلوب)،‏ وهو يتابع وبحرص كبير على تنميةِ‏ المضمون،‏ويحب الصحافة،‏ وأخلاق ُه لا غبار عليها،‏ لكنه بحاجة - وبحاجة ماسة - إلى قضيتين أساسيتين،‏ هماتحديد ًا:‏ الخِبرة ُ..‏ والصبر.‏لا أحد طبعا ً يبيع الخبرة،‏ ولا تدرس الخبرة ُ في المعاهد والكلياتِ‏ والجامعات،‏ إن أستاذ َها الوحيدوجامعتها الوحيدة..‏ هو الوقت،‏ والزمن.‏يكتب أحدهم خبرا ً أو تحقيقا ً،‏ الأسلوب جيد والمضمون ُ جيد،‏ ولكن ينقصه ‏"الخلفية"،‏ ولذلكيبقى خبرا ً أو تحقيقا ً ناقصا ً لا يربِط الماضي بالحاضر،‏ لأن كاتبه لا يملك الماضي..‏ ويفتقد الذاكرة.‏فأنت لا تستطيع أن تكتب خبرا ً أو تحقيقا ً متكاملا ً عن العراق مثلا ً إذا لم تكن قد سمعت بنوريالسعيد،‏ ولا عن سوريا إذا لم تكن قد قرأت عن شكري القوتلي،‏ ولا عن التمديد للرئيس إلياسالهراوي إذا لم تكن تعرف بشارة الخوري ورياض الصلح..‏ ومن هذا الجيل من يعرف تاريخ:‏ الملك عبدالعزيز،‏ أو الملك فيصل،‏ أو عن سعد زغلول،‏ وعرابي،‏ أو الملك فاروق،‏ أو حتى جمال عبد الناصر..‏وإلى آخر القائمة.‏أما الصبر..‏ فقصته قصة.‏باختصار يريد هذا الجيل أن يكتب افتتاحي َة بعد يوم واحد من إنضمامِه إلى عالم الصحافة.‏


2/10IL TRIANGOLO14CASSA DI PREVIDENZAni <strong>di</strong> euro nettamente inferiore a quello dell’anno precedente.Il Bilancio ha evidenziato, altresì, un valore <strong>di</strong> 1,12 relativoal rapporto tra i contributi incassati e le pensionipagate, <strong>di</strong> poco inferiore comunque a quello registratol’anno precedente.La relazione del Presidente uscente geometra FaustoAmatasi ha elencato le attività <strong>della</strong> Cassa negli annidel mandato appena scaduto, ricordando che- è stata raggiunta la sostenibilità senza stravolgereil sistema previdenziale, con l’aumento graduale neglianni <strong>della</strong> percentuale per i contributi soggettivi el’importo forfettario del contributo integrativo, rivedendoanche il calcolo delle pensioni <strong>di</strong> anzianità e <strong>di</strong>vecchiaia mantenendo il pro-rata,- è stata protetta l’adeguatezza delle prestazioni assistenzialeper coloro che vivono esclusivamente <strong>di</strong>professione,- sono state ampliate le tutele assistenziali <strong>di</strong> tutti gliiscritti anche con l’introduzione dell’assicurazione malattiagratuita per i gran<strong>di</strong> interventi chirurgici e gravieventi morbosi,- è stato favorito l’inserimento delle giovani generazioni<strong>di</strong> professionisti applicando sensibili agevolazioni neicontributi e prevedendo <strong>dei</strong> finanziamenti a tasso agevolatoper l’acquisto delle attrezzature professionali,- è stata stu<strong>di</strong>ata la possibilità <strong>di</strong> una corretta integrazionenormativa con le altre Casse <strong>di</strong> previdenzain prospettiva dell’istituzione dell’Albo Unico delle professionitecniche,- è stata migliorata l’efficienza delle attività istituzionalicon un nuovo programma informatico che ha consentito<strong>di</strong> sistemare la Banca Dati <strong>della</strong> Cassa con laverifica <strong>della</strong> storia contributiva e <strong>della</strong> situazione fiscaledegli ultimi cinque anni <strong>di</strong> tutti gli iscritti.Il nuovo programma consentirà inoltre già dall’anno2011, <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’attuale raccolta <strong>dei</strong> dati red<strong>di</strong>tualitramite il modello 17, con la possibilità <strong>di</strong> avere i dati<strong>di</strong>rettamente dall’Agenzia delle Entrate e versare icontributi previdenziali tramite il Mod.F24.Ha riferito che dai Modelli 17, relativi all’anno 2009,è emerso che il red<strong>di</strong>to professionale ed il volume d’affaridenunciati dai geometri sono praticamente rimastiuguali a quelli denunciati nell’anno 2008.Il red<strong>di</strong>to me<strong>di</strong>o denunciato, <strong>di</strong>viso per macroregioniè risultato <strong>di</strong> €. 27.613,12 al nord, <strong>di</strong> €. 21.359,04 alcentro e <strong>di</strong> €. 12.704,77 al Sud a fronte <strong>di</strong> un volumed’affari <strong>di</strong> €. 44.552,60 al nord, <strong>di</strong> €. 32.584,83al centro e <strong>di</strong> €. 17.472,76 al sud.Nella nostra Regione i geometri hanno denunciato unred<strong>di</strong>to professionale me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> €. 30.645,65 a fronte<strong>di</strong> un volume d’affari <strong>di</strong> €. 48.987,50, mentre nella nostraprovincia si è registrato un red<strong>di</strong>to professionaleme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> €. 28.424,60 ed un volume d’affari <strong>di</strong> €.44.581,89 ad<strong>di</strong>rittura inferiori <strong>di</strong> circa il 6,5% a quellidenunciati nell’anno 2008.Riunione Delegati Cassa – Novembre 2009La seconda riunione annuale <strong>dei</strong> Delegati <strong>della</strong> Cassa<strong>di</strong> previdenza, si è tenuta a Roma sempre presso la Sede<strong>della</strong> Cassa, nei giorni 23, 24 e 25 novembre 2009.Il Comitato <strong>dei</strong> Delegati composto da 145 Delegati sui150 eletti, come largamente riportato sul n° 4/2009 de“IL TRIANGOLO”, ha da prima ascoltato la relazionedel Presidente, quin<strong>di</strong> ha approvato la Variazione <strong>di</strong>Bilancio 2009 proposta dal Consiglio <strong>di</strong> Amministrazionee quin<strong>di</strong> ha approvato il Bilancio <strong>di</strong> Previsioneper l’anno <strong>2010</strong> che prevede:A - un incremento delle entrate per circa 12 milioni <strong>di</strong>euro dovuti- all’aumento del <strong>numero</strong> degli iscritti,- all’aumento <strong>dei</strong> contributi soggettivi ed integrativiin conseguenza all’innalzamento programmato escaglionato delle aliquote, nonostante non sia preve<strong>di</strong>bileun aumento <strong>dei</strong> red<strong>di</strong>ti professionali.B- un risultato economico positivo <strong>di</strong> 20,3 milioni <strong>di</strong>euro con una consistenza patrimoniale netta <strong>di</strong> 1 miliardoe 765,2 milioni <strong>di</strong> euro.C- economie sulle spese <strong>di</strong> gestione me<strong>di</strong>ante l’uso- <strong>di</strong> avanzate tecnologie in grado <strong>di</strong> eliminare la documentazionecartacea,- <strong>della</strong> Posta Elettronica certificata (PEC) e la gestione<strong>di</strong> tutte le attività istituzionali tramite “l’area riservata”del rinnovato sito internet <strong>della</strong> Cassa.Nella stessa riunione i Delegati Cassa sono stati chiamatiall’assunzione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> responsabilità con l’approvazionee quin<strong>di</strong> introduzione <strong>di</strong> importanti mo<strong>di</strong>ficheStatutarie e Regolamentari quali:- l’introduzione <strong>della</strong> norma che rende valide le sedutein video conferenza del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione,- l’innalzamento da 65 a 67 anni dell’età richiesta peril perfezionamento del <strong>di</strong>ritto alla pensione <strong>di</strong> vecchiaiaretributiva, lasciando comunque la possibilità <strong>di</strong> accederealla pensione anche a 65 anni con un trattamentoliquidato dal 1° gennaio <strong>2010</strong> con il calcolocontributivo nel rispetto del principio pro-rata.- la possibilità che al compimento del 65°anno <strong>di</strong> etàpur vantando un periodo iscrittivo <strong>di</strong> 32 o più anni manon avendo provveduto al pagamento integrale <strong>della</strong>relativa contribuzione, <strong>di</strong> ottenere in via definitivala liquidazione <strong>della</strong> pensione <strong>di</strong> vecchiaia calcolatacon il sistema contributivo sulla base <strong>dei</strong> soli contributiregolari.- la facoltà ai superstiti <strong>di</strong> ottenere la totalizzazione <strong>dei</strong><strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong> contributivi ai fini <strong>della</strong> pensione in<strong>di</strong>retta,- la sostituzione del Mod. 17 con l’inserimento <strong>dei</strong> datired<strong>di</strong>tuali nel Modello Unico per le Persone Fisicheed il pagamento <strong>dei</strong> contributi previdenziali tramite ilMod. F24.- la riduzione delle sanzioni per pagamenti entro 60giorni dall’accertamento fiscale delle somme dovute.Grazie ed arrivederci.


CASSA DI PREVIDENZAComitato <strong>dei</strong> Delegati – Roma, 25-26-27 maggio <strong>2010</strong>BILANCIO CONSUNTIVO 2009 -NOVITÀ E PROPOSTE DAL C.D.A.2/10Geom. GIULIANO MEDICI(Delegato Cassa per il <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> <strong>della</strong> provincia<strong>di</strong> Como)L’anno <strong>2010</strong>, il giorno 25 del mese <strong>di</strong> maggio, si èriunito in Roma presso la sede <strong>della</strong> C.I.P.A.G.L.P.,in Lungotevere Arnaldo da Brescia, 4 il Comitato <strong>dei</strong>Delegati <strong>della</strong> Cassa Italiana <strong>di</strong> Previdenza ed Assistenza<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti per <strong>di</strong>scuteredel seguenteor<strong>di</strong>ne del giorno1. Approvazione verbale n. 149 del 23-24-25novembre 2009;2. Bilancio consuntivo 2009 e Bilancioconsolidato 2009 - approvazione;3. Comunicazioni del Presidente;4. Varie ed eventuali.La riunione ha avuto inizio alle ore 17,00 con un breveintervento del presidente geom. Fausto Amadasidavanti a 142 Delegati presenti su 150 eletti in rappresentanza<strong>di</strong> tutti i collegi italiani.Successivamente i Delegati hanno approvato il verbalen. 149 <strong>della</strong> seduta precedente del 23-24-25novembre 2009.Il Bilancio consuntivo 2009Si è quin<strong>di</strong> passati alla <strong>di</strong>scussione sul Bilancio Consuntivo2009 dal quale è emerso un risultato nettodell’esercizio 2009 <strong>di</strong> 77,9 milioni <strong>di</strong> euro, moltosuperiore a quello del 2008.Il bilancio ha evidenziato che a fronte <strong>di</strong> 428 milionie 916 mila euro <strong>di</strong> entrate contributive si è avutoun’uscita per prestazioni istituzionali <strong>di</strong> 362 milionie 636 mila euro con un attivo <strong>di</strong> circa 66 milioni<strong>di</strong> euro.Tale situazione contabile ha portato il rapporto <strong>di</strong>1,134 tra i contributi or<strong>di</strong>nari incassati e le pensionipagate, registrato nell’anno 2008, a 1,127 dell’anno2009.Ha evidenziato altresì il rapporto me<strong>di</strong>o nazionale<strong>di</strong> 3,68 tra il <strong>numero</strong> degli iscritti alla Cassa ed i pensionati,contro il valore <strong>di</strong> 3,79 riferito all’anno 2008.In merito agli impieghi mobiliari, sud<strong>di</strong>visi in Obbligazioniper lo 0,10%, in Azioni per il 21,34%,in Titoli <strong>di</strong> Stato per il 40,04% ed in Fon<strong>di</strong>, InvestimentiImmobiliari e Partecipazioni per il restante378,52%, il Conto Consuntivo 2009 ha denunciatoun risultato <strong>di</strong> gestione positivo del 3%circaMentre per quanto riguarda i costi del personale,nell’anno 2009 si è avuta una spesa che sostanzialmenteè rimasta invariata rispetto all’anno 2908(più 181 mila euro circa).Al termine <strong>della</strong> <strong>di</strong>scussione con 145 voti favorevoli,3 contrari e nessuno astenuto, il Bilancio Consuntivoper l’anno 2009 è stato approvato dall’Assemblea<strong>dei</strong> Delegati.Le Fondazioni ed i Fon<strong>di</strong> ImmobiliariIl giorno seguente la riunione è iniziata con l’interventodell’avvocato Giuseppe Guzzetti (Presidente<strong>della</strong> Fondazione Cariplo) il quale ha relazionatoin merito all’utilità delle Fondazioni per lagestione <strong>dei</strong> patrimoni immobiliari, elogiando laCassa <strong>di</strong> Previdenza <strong>Geometri</strong> per le iniziative assuntein tal senso e in particolar modo per la partecipazioneal Fondo “House-Sociale“ e la costituzionedel Fondo Immobiliare “Polaris“, interamente<strong>della</strong> Cassa.Il presidente geometra Fausto Amadasi è poi intervenutorelazionando in merito al Fondo Immobiliare“Polaris“ dando informazioni circa la <strong>di</strong>mensionee la gestione del Fondo, precisando chela valutazione degli immobili da far confluire nel Fondoè stata affidata ad una Società terza ma che ilConsiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>della</strong> Cassa ha investitoalcuni Delegati <strong>della</strong> responsabilità <strong>di</strong> verificareche la valutazione sia corretta e non penalizzanteper la Cassa.Ha precisato inoltre che il Fondo “Polaris“ saràgestito <strong>di</strong>rettamente ed unicamente dalla Cassa<strong>Geometri</strong>, ma che è previsto anche che altreCasse, specialmente quelle <strong>dei</strong> Periti Industrialied Agrari ne possano far parte, solo però nelcaso che si raggiunga l’unificazione <strong>dei</strong> tre Albiprofessionali.Pensione <strong>di</strong> vecchiaia retributivaQuin<strong>di</strong> il consigliere geometra Pietro Buono, ha relazionatoin merito alle <strong>di</strong>fficoltà emerse nell’applicazione<strong>della</strong> mo<strong>di</strong>fica degli articoli 2 e 44 del Re-IL TRIANGOLO15


CASSA DI PREVIDENZA2/10golamento <strong>di</strong> Previdenziale, che prevede un innalzamentograduale dell’età anagrafica (da 65 a 67anni) per l’accesso alla pensione <strong>di</strong> vecchiaia retributivae la facoltà <strong>di</strong> accedere a 65 anni alla pensione<strong>di</strong> vecchiaia contributiva pro-rata.Ha chiarito con un prospetto le modalità <strong>di</strong> applicazione<strong>dei</strong> sopra citati articoli mo<strong>di</strong>ficati del Regolamento<strong>di</strong> Previdenza, in<strong>di</strong>cando per ogni possibilitàgli importi delle pensioni calcolati su red<strong>di</strong>tipresunti, in<strong>di</strong>cando altresì gli importi massimi <strong>della</strong>pensione nel caso che il geometra scelga <strong>di</strong> richiederela pensione <strong>di</strong> vecchiaia con soli 65 annied un minimo <strong>di</strong> età contributiva.Questa seconda soluzione, possibile nel periodotransitorio previsto dal Regolamento (dal <strong>2010</strong> al2013), garantirà al pensionato una pensione <strong>di</strong> vecchiaiacontributiva calcolata con il metodo pro-rata,che in alcuni casi potrebbe risultare inferiore allaretributiva anche del 10%.L’applicazione <strong>della</strong> nuova norma che consenteal pensionato <strong>di</strong> avere una pensione <strong>di</strong> vecchiaiaretributiva <strong>di</strong> importo maggiore rispetto allapensione contributiva a 65 anni, lo penalizzanel periodo <strong>di</strong> maturazione del <strong>di</strong>ritto alla pensione.Infatti se il compimento del 65° anno avviene nel primosemestre dell’anno la maturazione del <strong>di</strong>rittosarà a <strong>di</strong>cembre dello stesso anno, se invece avvienenel secondo semestre, la maturazione del <strong>di</strong>rittoavviene nel secondo semestre dell’anno successivo,cioè dopo un anno.IL TRIANGOLO16Il Presidente geom. Fausto AmadasiPrevidenza alternativa volontariaIl consigliere Renato Ferrari, ha presentato una propostache la Cassa sta elaborando per consentirea tutti gli iscritti <strong>di</strong> costituirsi in forma volontaria u-na previdenza alternativa (terzo pilastro).Assicurazione malattiaLa dottoressa Clau<strong>di</strong>a Diserio, in rappresentanzadell’EMAPI, che assicura i geometri per i gran<strong>di</strong>interventi chirurgici, ha enunciato la possibilità<strong>di</strong> proporre a tutti i geometri iscritti alla Cassa <strong>di</strong>Previdenza, un’Assicu-razione malattia ad un costocontenuto e proporzionato all’importo dell’indennizzo,che consenta una ren<strong>di</strong>ta vitaliziamensile nel caso <strong>di</strong> malattie invalidanti nel tempoper la professione.La Conciliazione ai Collegi.Il presidente geometra Fausto Amadasi ha riferitoche nella giornata del 26 maggio, la Cassa <strong>di</strong> Previdenzaha sottoscritto con il C.N.G. una convenzioneper l’organizzazione e parziale finanziamento<strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> formazione per il personale delle segreteria<strong>dei</strong> Collegi provinciali, in quanto gli stessisaranno chiamati a sostenere e gestire l’attività <strong>della</strong>Conciliazione.Certificato <strong>di</strong> regolarità ContributivaIl presidente geometra Fausto Amadasi ha riferitoinoltre che a partire dal prossimo mese <strong>di</strong> giugnosarà possibile per ogni iscritto alla Cassa a-vere on-line, accedendo alla Sezione Riservatadel Sito <strong>della</strong> Cassa, il proprio Certificato <strong>di</strong> RegolaritàContributiva da utilizzare nel caso <strong>di</strong> affidamento<strong>di</strong> incarico professionale da parte <strong>di</strong>Enti Pubblici.Soppressione del MOD. 17Ha anche ricordato che sono ormai a buon puntogli accor<strong>di</strong> con il Ministero delle Finanze per la sottoscrizione<strong>di</strong> una convenzione che consenta l’eliminazionenel Modello 17.Così la Cassa potrà accedere <strong>di</strong>rettamente allefonti Ministeriali e gli iscritti effettuare i versamentiprevidenziali contemporaneamente alla presentazione<strong>della</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>dei</strong> red<strong>di</strong>ti, utilizzando ilMod. F/23.In questo modo si potranno evitare i molti erroriche ogni anno vengono commessi nella compilazione<strong>dei</strong> Mod. 17 e saranno così eliminate le salatee antipatiche sanzioni che la Cassa è costrettaad applicare.


CASSA DI PREVIDENZAAssemblea <strong>dei</strong> Presidenti - Roma 25 maggio <strong>2010</strong> - sintesi<strong>della</strong> ricerca compiuta dal CENSISDAL WELFARE PROFESSIONALEUN MODELLO PER IL PAESE2/10Obiettivo <strong>della</strong> ricerca “Dal welfare professionale unmodello per il Paese” è stato quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care qualisono le prospettive strategiche <strong>della</strong> Cassa <strong>Geometri</strong>sia sul piano evolutivo del suo modello previdenziale- che offre un para<strong>di</strong>gma utile non soloalla categoria, ma anche ad altri gruppi professionali,alle prese con la tenuta <strong>dei</strong> propri schemi pensionistici- sia sul piano <strong>della</strong> corrispondenza <strong>di</strong> talemodello con le caratteristiche <strong>della</strong> categoria econ quelle <strong>della</strong> domanda per le competenze daquesta espresse.UN SISTEMA PREVIDENZIALE CHE EVOLVECON GLI ISCRITTII 94.441 iscritti alla Cassa <strong>Geometri</strong> (anno2008) sono per la metà circa concentrati nelleregioni del Nord (nella sola Lombar<strong>di</strong>a siconcentra oltre il 15%), mentre al Centro è laToscana, con il suo 9,5% sul totale, a rappresentarela regione in cui i geometri sono particolarmentepresenti. L’8,8% degli iscritti sonodonne, 1 su 5.Il Centro Congressi - Teatro CapranicaIL TRIANGOLO17


CASSA DI PREVIDENZA2/10Il tavolo <strong>dei</strong> relatoriIL TRIANGOLO18Dal 1997 al 2008 i tassi <strong>di</strong> crescita <strong>della</strong> componentefemminile (+138,2%) sono stati notevolmentepiù alti <strong>di</strong> quelli degli uomini, e quasempre a cifra tripla (con l’eccezione <strong>di</strong> Piemontee Basilicata), specie in Puglia dove ledonne geometra si sono incrementate <strong>di</strong> quasiil 260%.Il calcolo delle variazioni <strong>dei</strong> red<strong>di</strong>ti e del volumed‘affari <strong>dei</strong> geometri assume ancora più valenzase messo a confronto con quello dell’intera e-conomia nazionale per indagare in merito alla ciclicitào meno delle remunerazioni <strong>dei</strong> geometrie per comprendere se la professione abbia fattoregistrare performance red<strong>di</strong>tuali in linea congli altri settori.Nel periodo 1997-2008 la variazione percentualein termini nominali del red<strong>di</strong>to imponibile ai finiIRPEF è stata del 75% mentre il tasso <strong>di</strong> crescitacumulato è stato leggermente inferiore(+65,5%). Il confronto annuo per anno nei tassi <strong>di</strong>crescita dell’imponibile IRPEF e del Prodotto InternoLordo è sempre a favore del primo, con un<strong>di</strong>vario particolarmente evidente nel 2000, nel2003 e nel 2007.Sul totale degli iscritti, pari a 94.441 unità, il <strong>numero</strong><strong>di</strong> pensioni erogate (comprese quelle ai c.d.“pensionati contribuenti”) supera la quota <strong>di</strong>26.500, anche se più <strong>dei</strong> valori assoluti è interessanteindagare l’andamento <strong>di</strong>acronico <strong>di</strong>questi due aggregati: il primo è cresciuto ad unritmo complessivo del 37,2%, ben al <strong>di</strong> sotto deltasso <strong>di</strong> incremento cumulato delle pensioni, chesi è attestato sul 71,7%. Su questo dato pesa lamo<strong>di</strong>fica normativa introdotta nel 2003, che ha sostituitola restituzione <strong>dei</strong> contributi con una pensionecontributiva per coloro che non raggiungevanoun’anzianità minima.Quando, nel 1997, gli uffici attuariali <strong>della</strong> Cassahanno messo in evidenza una convergenza pericolosafra l’andamento <strong>dei</strong> tributi e quello delle prestazioni,prefigurando un saldo previdenziale negativogià nel 1999, la Cassa ha adottato alcuniprovve<strong>di</strong>menti che nel tempo hanno portato ad uncalmieramento del modello retributivo.


CASSA DI PREVIDENZAI vertici <strong>della</strong> CIPAG sono stati in grado <strong>di</strong> prenderedecisioni efficaci e tempestive graduando al tempostesso la propria azione riformatrice: non hannoadottato definito una politica “a strappi”, che nonavrebbe trovato il sostegno e la necessaria con<strong>di</strong>visionedelle scelte da parte degli iscritti piuttostoun’azione progressiva ma costante organica e a forteimpronta decisionale.2/10In particolare, fra i più significativi provve<strong>di</strong>menti chenel tempo sono stati adottati devono essere menzionatii seguenti:LATO CONTRIBUTI• l’elevazione delle aliquote contributive portatein un periodo brevissimo, nel 1998, dal 7% al10% e poi nel 2006 dal 10% al 12% da applicareentro il 2014, nonché l’innalza mento - adanni alterni rispetto al detto aumento delle aliquote<strong>dei</strong> contributi soggettivi ed integrativi minimi;• la maggiorazione dell’aliquota integrativa passatadal 2% al 4%;• la mo<strong>di</strong>fica del regime iscrittivo realizzata nel2003, a seguito <strong>della</strong> quale <strong>di</strong>viene obbligatorial’iscrizione alla Cassa <strong>di</strong> tutti gli iscritti all’Albo (l’esercizio<strong>della</strong> professione si presume fino a provacontraria) e conseguente abolizione <strong>della</strong> categoriadegli iscritti <strong>di</strong> solidarietà: in altri termini,i <strong>Geometri</strong> che esercitano la professione in formaliberaI anche se in modo saltuario, sono iscrittialla Cassa;• l’iscrizione volontaria alla Cassa per i geometriiscritti in base alla legge n°75 del 1985 nei registri<strong>dei</strong> praticanti (professionisti inizialmente privi<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to professionale) con particolari agevolazioniper il pagamento <strong>della</strong> contribuzionesoggettiva;• la facoltà <strong>di</strong> riscatto <strong>di</strong> un <strong>numero</strong> massimo <strong>di</strong>due anni <strong>di</strong> pratica professionale effettivamentesvolta con versamento <strong>della</strong> corrispondente riservamatematica;• l’ulteriore riduzione fino al compimento deltrentesimo anno <strong>di</strong> età, ad 1/3 per i primi due annie a 2/3 per i successivi tre anni del contributosoggettivo obbligatorio in favore <strong>dei</strong> professionistiche si iscrivono per la prima volta allaCassa;• il recentissimo spostamento dalla soglia anagraficaper la pensionabilità a 67 anni.LATO PRESTAZIONIIl professor Giuseppe De Rita -Presidente Fondazione Censis• l’ampliamento dell’arco contributivo <strong>di</strong> riferimentoper il calcolo pensionistico (portato progressivamentedai migliori 10 anni sugli ultimi 15ai migliori 25 anni sugli ultimi 30);• gli interventi sulla pensione <strong>di</strong> anzianità con l’introduzione<strong>di</strong> un coefficiente <strong>di</strong> riduzione corre latoall’anzianità contributiva;• l’ulteriore intervento sulla pensione <strong>di</strong> anzianitàcon l’introduzione <strong>di</strong> un coefficiente <strong>di</strong> riduzionecorre lato anche all’età anagrafica oltre che all’anzianitàcontributiva;• gli ulteriori interventi sulla pensione <strong>di</strong> anzianità,con l’introduzione del sistema <strong>di</strong> calcolo contributivonel rispetto del principio del pro rata;• l’introduzione del sistema contributivo per ilcalcolo <strong>dei</strong> supplementi pensionistici;• l’intervento sulle aliquote e gli scaglioni <strong>di</strong> red<strong>di</strong>toper il calcolo <strong>dei</strong> trattamenti con il sistemaretributivo, tenendo conto <strong>della</strong> me<strong>di</strong>a red<strong>di</strong>tuale<strong>di</strong> categoria;• gli interventi sulla pensione <strong>di</strong> vecchiaia: aumentodell’anzianità contributiva utile alla maturazionedel <strong>di</strong>ritto (progressivamente dal 2007 alIL TRIANGOLO19


CASSA DI PREVIDENZA2/10IL TRIANGOLO202014 da 30 a 35 anni), con possibilità in tale arcotemporale <strong>di</strong> ottenere la liquidazione <strong>di</strong> un trattamentoliquidato con calcolo contributivo nel rispettodel principio del pro rata per chi abbia maturatoi 30 anni <strong>di</strong> anzianità contributiva.L’insieme <strong>di</strong> questi provve<strong>di</strong>menti ha consentitoalla Cassa <strong>di</strong> ricondurre a <strong>di</strong>namiche separatel’andamento <strong>dei</strong> contributi e delle prestazioni, restituendosaldezza al futuro <strong>della</strong> categoria e <strong>di</strong>allungare la vita <strong>della</strong> Cassa, così come risulta daibilanci attuariali degli ultimi anni.L’IMPEGNO DELLA CASSA PER LA PROIEZIONEDEI GEOMETRI VERSO IL FUTUROLa professione <strong>di</strong> geometra, in sostanza, si presentaancora solida e ancorata alla sua tra<strong>di</strong>zione decennale<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento nel territorio e nel socialeitaliano, ma presenta anche propensione al cambiamentoancora bassa in un momento in cui, invece,è necessario per la categoria puntare su <strong>di</strong>scontinuitàimportanti: l’unificazione con la altre professionitecniche interme<strong>di</strong>e, su cui non è favorevoleil 63,7% <strong>dei</strong> geometri, la mo<strong>di</strong>fica del sistemaprevidenziale, che lascia perplessi la maggior parte,benché corrisponda alla necessità <strong>di</strong> garantiredai rischi <strong>della</strong> vita, anche professionale, secondola logica propria del welfare categoriale.Il rapporto con il mercato è percepito dai geometriin modo meno problematico rispetto a quello conil loro futuro personale e lavorativo, con ciò perdendo<strong>di</strong> vista che il vero nodo <strong>della</strong> questionedel rafforzamento <strong>della</strong> loro con<strong>di</strong>zione professionalenon sono il consolidamento delle esclusivee la <strong>di</strong>fesa dalla concorrenza <strong>di</strong> altre professionior<strong>di</strong>nistiche, ma un cambio <strong>di</strong> passo sulversante formativo e previdenziale: formativo,perché l’introduzione massiccio <strong>di</strong> nuove tecnologienei loro settori <strong>di</strong> approdo richiede che i geometripossiedano e aggiornino costantemente laspecializzazione professionale; previdenziale,perché il criterio dell’appartenenza categoria leda solo non potrà più essere l’unico su cui basarelo schema <strong>di</strong> costruzione e <strong>di</strong> corresponsionedelle pensioni.Alla Cassa <strong>di</strong> previdenza, poiché si trova espostain prima linea nella <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> elementi e <strong>di</strong> progetti<strong>di</strong> innovazione, spetta un compito <strong>di</strong> sostenerela modernizzazione <strong>della</strong> categoria che passa attraversoalcune vie obbligate:• la formazione, innanzitutto, poiché l’attuale modellotende a fornire competenze più adatte alla professione<strong>di</strong>pendente che non a quella libera. L‘obiettivoa cui la Cassa sta lavorando è invece quello<strong>di</strong> formare una figura tecnica completa e non infase <strong>di</strong> definizione.• lo sviluppo <strong>di</strong> una nuova cultura professionaleche si basi su un rinnovato patto <strong>di</strong> delega fra gliiscritti e gli organismi <strong>di</strong> categoria, Cassa e Collegi,al momento percepiti come poco vicini ai bisogni<strong>dei</strong> singoli.Le linee <strong>di</strong> intervento <strong>della</strong> Cassa si fondano allorasu queste <strong>di</strong>rettrici:• una maggiore attenzione al front office delle suese<strong>di</strong> decentrate, che sono anche quelle da cui passaqualunque progetto <strong>di</strong> coinvolgimento degli i-scritti sulle politiche previdenziali;• un allargamento <strong>della</strong> costituency, cioè <strong>dei</strong> geometriche intendono rafforzare la <strong>di</strong>mensione politicadel loro impegno professionale e personale, affinché<strong>di</strong>ano corpo sempre maggiore alle <strong>di</strong>namiche<strong>di</strong> partecipazione come cifra <strong>di</strong>stintiva del processodecisionale <strong>della</strong> Cassa;• uno sviluppo <strong>della</strong> funzione <strong>di</strong> comunicazione internaed esterna sulle vicende legate ai cambiamenti,ma anche sui risultati positivi che la categoriaaccumula, in chiave <strong>di</strong> buone pratiche da con<strong>di</strong>videree da segnare ad esempio;• un sostegno esplicito alla libera professione,magari attraverso la promozione <strong>di</strong> una Scuola Superioreper il Geometra, che, offrendo alla categoriauna cultura omogenea, e collocandosi all’uscitadel percorso <strong>di</strong> scuola secondaria superiore,prepari soprattutto i giovani ad affrontare lecriticità delle attività autonome e sostenga i menogiovani a innovare le proprie <strong>di</strong>mensioni organizzativee <strong>di</strong> mercato.


Versamenti soggettivi e contributivialla Cassa <strong>di</strong> PrevidenzaCONTRIBUZIONEMINIMA ANNO <strong>2010</strong>CASSA DI PREVIDENZAAnche i pensionan<strong>di</strong> possonobeneficiare <strong>di</strong> finanziamentiPAGAMENTO DEICONTRIBUTI ARRETRATI2/10CONTRIBUZIONE MINIMA € 2.822,00PER GLI ISCRITTI OBBLIGATORICONTRIBUTO SOGGETTIVO € 2.000,00MINIMOLa percentuale sul red<strong>di</strong>to è fissata € 139.250,00nell’ 11 % per il red<strong>di</strong>to fino aA decorrere dal 1° gennaio 2007, il Comitato <strong>dei</strong> Delegatiaveva già stabilito un aumento graduale delleali quote per il calcolo del contributo soggettivo,nonché l’innalzamento - ad anni alterni rispetto aldetto aumento delle aliquote - <strong>dei</strong> contributi soggettivied integrativi minimi, secondo la tabella <strong>di</strong>seguito riportata:ANNO Soggettivo minimo Percentuale Integrativo minimo<strong>2010</strong> € 2.000,00 11,00% € 800,002011 € 2.250,00 11,00% € 900,002012 € 2.250,00 11,50% € 900,002013 € 2.500,00 11,50% € 1.000,002014 € 2.500,00 12,00% € 1.000,00CONTRIBUTO INTEGRATIVO MINIMO € 800,00(contributo <strong>di</strong> indennità maternità) € 22,00CONTRIBUZIONE PER I NEO-ISCRITTICONTRIBUTO SOGGETTIVO MINIMO NEO-ISCRITTIentro il compimento del 30° anno <strong>di</strong> etàe per un massimo <strong>di</strong> 5 anniA - per i primi due anni <strong>di</strong> iscrizione1/4 del contributo minimo €. 500,00+contributo maternità €. 22,00Totale €. 522,00/annuoB-per i successivi tre anni <strong>di</strong> iscrizione (entro 30 anni)1/2 del contributo minimo €. 1.000,00+contributo maternità €. 22,00Totale €. 1.022,00/annuoLimite <strong>di</strong> volume d’affari IVA rivalutato <strong>2010</strong>ai fini dell’efficacia contributiva utile per la richiesta<strong>della</strong> pensione <strong>di</strong> anzianità €. 8.150,00Il Delegato Cassa - Geom. GIULIANO MEDICILa C.I.P.A.G. ha stipulato una nuova convenzionecon la Banca Popolare dì Sondrio e Logos FinanziariaS.p.A., per l’erogazione <strong>di</strong> finanziamenti controcessione del quinto <strong>della</strong> pensione.Le principati caratteristiche e con<strong>di</strong>zioni del serviziosono:Beneficiari:oltre ai pensionati, anche i pensionan<strong>di</strong> che alla datadel pensionamento palesano un debito contributivonei confronti <strong>della</strong> Cassa;Requisiti del beneficiario:età massima alla scadenza del prestito 80 anni; Importoerogabile: massimo €. 50.000.00;Durata:minimo 36 mesi - massimo 120 mesi;Tassi <strong>di</strong> interesse:TAN del 6.95% e TAEG, riferito ad un richiedente<strong>di</strong> 60 anni <strong>di</strong> età, in<strong>di</strong>cativamente del 8,77% e del9,45%, rispettivamente per 60 e per 120 rate.I tassi saranno adeguati proporzionalmente alle variazioniin aumento o <strong>di</strong>minuzione del tasso <strong>di</strong> riferimentoe tali adeguamenti non comporteranno alcunavariazione ai finanziamenti già erogati;Polizza assicurativa:Obbligatoria <strong>di</strong> costo variabile per età, importo e durataprestito, più spese <strong>di</strong> emissione;Commissioni: nessuna;Spese <strong>di</strong> istruttoria: €. 250,00Modalità <strong>di</strong> pagamento rate:trattenuta <strong>di</strong>retta su rata pensione (cessione delquinto) facendo salvo il trattamento minimo previstodalla legge.Gli iscritti interessati al servizio potranno inoltrarela domanda <strong>di</strong> finanziamento inserendo i dati necessariin un form presente all’interno dell’area riservatadel sito istituzionale <strong>della</strong> Cassa (www.cassageometri.it)al quale potranno accedere con lapropria password.A seguito <strong>della</strong> richiesta la società Logos tempestivamenteprenderà contatto con il richiedente perproseguire l’iter e svolgere tutte le attività necessariea consentire l’erogazione del prestito.IL TRIANGOLO21


2/10GIURISPRUDENZAUrbanistica, Comodato, Demanio Pubblico, ProfessioneSENTENZEIL TRIANGOLO22URBANISTICALottizzazione abusivaCORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE –SENTENZA 08 OTTOBRE 2009 N. 39078La misura <strong>della</strong> confisca va estesa ai soli “terrenilottizzati” ovvero “rientranti nel generale progettolottizzatorio”, da identificarsi in quelli che risultinooggetto <strong>di</strong> un’operazione <strong>di</strong> frazionamento preor<strong>di</strong>nataed agevolarne l’utilizzazione a scopo e<strong>di</strong>lizio.Ove esiste, pertanto, un preventivo frazionamento,va confiscata tutta l’area interessata da talefrazionamento nonché <strong>della</strong> previsione delle relativeinfrastrutture e opere urbanizzate, in<strong>di</strong>pendentementedall’attività <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione posta concretamentein essere. Nell’ipotesi, invece, in cui nonsia stato pre<strong>di</strong>sposto un frazionamento fon<strong>di</strong>ario etuttavia si sia conferito, <strong>di</strong> fatto, un <strong>di</strong>verso assettoa una porzione <strong>di</strong> territorio comunale, la confiscava limitata a quella porzione territoriale effettivamenteinteressata dalla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> lotti separati,dall’e<strong>di</strong>ficazione e dalla realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture(Cass., Sez. III, 2.10.2008, n. 37472)Responsabilità coniuge dell’usufruttuarioCORTE DI CASSAZIONE, SENTENZA N. 11093DEL 23 MARZO <strong>2010</strong>I reati previsti dall’art. 44 del D.P.R. 6 giugno 2001,n. 380 devono essere qualificati come reati comunie non come reati a soggettività ristretta, salvo cheper i fatti commessi dal <strong>di</strong>rettore <strong>dei</strong> lavori e per lafattispecie <strong>di</strong> inottemperanza all’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> sospensione<strong>dei</strong> lavori impartito dall’Autorità amministrativa;con la conseguenza che chiunque, anche senon proprietario, può essere ritenuto responsabiledel reato e<strong>di</strong>lizio, purché risulti un suo contributosoggettivo all’altrui abusiva e<strong>di</strong>ficazione da valutarsisecondo le regole generali sul concorso <strong>di</strong> personenel reato. Il che vale ad affermare che anche ilconiuge dell’usufruttuario può in via <strong>di</strong> principio risponderedel reato in esame in quanto ciò che rilevaper il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> responsabilità è la prova dell’apportocausale alla consumazione del reato e nongià la qualità soggettiva dell’imputato.Obbligo <strong>di</strong> esporre il cartello contenentegli estremi del titolo abilitativoCorte <strong>di</strong> Cassazione, Sentenza n. 46832del 9 <strong>di</strong>cembre 2009Costituisce ancora reato la violazione dell’obbligo<strong>di</strong> esporre il cartello in<strong>di</strong>cante gli estremi del titoloabilitativo qualora prescritto dal regolamento e<strong>di</strong>lizioo dal provve<strong>di</strong>mento sindacale, in quanto sussistecontinuità normativa tra l’art. 4, comma quarto,dell’abrogata L. 28 febbraio 1985, n. 47 e la nuovafattispecie contemplata dall’art. 27, comma quarto,del citato D.P.R.. (In motivazione la Corte ha precisatoche sussistono invece dubbi sull’in<strong>di</strong>viduazionedel soggetto attivo del reato, non essendo pacificala configurabilità del reato solo a carico del<strong>di</strong>rettore <strong>dei</strong> lavori).COMODATOLa concessione in comodato d’uso<strong>di</strong> un immobileCORTE DI CASSAZIONE, SENTENZA N 8548DEL 03 APRILE 2008La concessione in comodato <strong>di</strong> un immobile pertutta la vita del comodatario è un contratto a termine<strong>di</strong> natura obbligatoria, <strong>di</strong> cui è certo l’annoed incerto il «quando» con la conseguenza che,con riferimento ad esso, gli ere<strong>di</strong> del comodantesono tenuti a rispettare il termine <strong>di</strong> durata delcontratto in pendenza del quale si sia verificatala morte del comodante. È configurabile il comodato<strong>di</strong> una casa per consentire al comodatario<strong>di</strong> alloggiarvi per tutta la vita senza che perciòdebba ravvisarsi un contratto costitutivo <strong>di</strong> un<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> abitazione, con conseguente necessità<strong>di</strong> forma scritta ad substantiam.DEMANIO PUBBLICORinuncia <strong>di</strong> un beneCONSIGLIO DI STATO, SENTENZA N. 1566DEL 17 MARZO <strong>2010</strong>La demanialità <strong>di</strong> un bene è in<strong>di</strong>sponibile e nonpuò essere rinunciata in via <strong>di</strong> fatto. Così sen-


tenziando, il Consiglio <strong>di</strong> Stato ha respinto le doglianzedegli appellanti che eccepivano che la PA,dopo aver concesso a lungo il bene al loro dantecausa, da un certo momento non aveva provvedutoa rinnovare la concessione e neppure,d’altro canto, a <strong>di</strong>sporre lo sgombero, perciò <strong>di</strong>mostrando,a loro avviso, la volontà <strong>di</strong> abbandonareil regime demaniale. Il <strong>Collegio</strong> ha altresìprecisato che, una volta scaduta la concessione,il concessionario che rimanga nella detenzionedel bene è mero occupante abusivo, percui l’Amministrazione non ha alcun obbligo <strong>di</strong> giustificarela sua decisione <strong>di</strong> recuperare il possessodell’immobile <strong>di</strong> sua proprietà.PROFESSIONII professionisti assunti in part-time al Comunepossono lavorare anche altroveCORTE DI CASSAZIONE, SENTENZA N. 8642DEL 12 APRILE <strong>2010</strong>Il cumulo <strong>di</strong> impieghi <strong>dei</strong> <strong>di</strong>pendenti comunali è vietatosolo se lo prevede lo statuto dell’ente locale.Non solo. I lavoratori part-time possono assumerealtri incarichi professionali. Lo ha stabilito la Corte<strong>di</strong> cassazione che, con la sentenza in esame,ha dato ragione a un ingegnere, <strong>di</strong>pendente parttimedel comune <strong>di</strong> Cianche, che lavorava, semprea tempo parziale per un altro ente locale, e a-veva accettato degli incarichi professionali per u-na perizia. In sentenza si legge che “non è esatto,innanzitutto, che ai <strong>di</strong>pendenti degli enti localisia necessariamente vietato il cumulo <strong>di</strong> impieghi.La questione è regolata dallo Statuto <strong>di</strong> ogni singoloente, che può prevederlo o meno. L’art.89 deldecreto n.267/2000 <strong>di</strong>spone, infatti, al primo comma,che “gli enti locali <strong>di</strong>sciplinano, con propri regolamenti,in conformità allo statuto, l’or<strong>di</strong>namentogenerale degli uffici e <strong>dei</strong> servizi, in basea criteri <strong>di</strong> autonomia, funzionalità ed economicità<strong>di</strong> gestione e secondo principi <strong>di</strong> professionalitàe responsabilità», e, al secondo comma, che “lapotestà regolamentare degli enti locali si esercita,tenendo conto <strong>di</strong> quanto demandato alla contrattazionecollettiva nazionale,” una serie <strong>di</strong> materie,e, tra esse, al punto g), la “<strong>di</strong>sciplina <strong>della</strong>responsabilità e delle incompatibilità fra impiegonelle pubbliche amministrazioni ed altre attività ecasi <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> cumulo <strong>di</strong> impieghi e incarichipubblici.”qualifica propria dell’ing. Iannazzone, ilcumulo con altri incarichi; tanto meno, il Comuneriporta una specifica <strong>di</strong>sposizione statutaria;né, comunque, la circostanza risulta dalla sentenzaimpugnata.GIURISPRUDENZASentenza del Consiglio <strong>di</strong> Staton° 1842 /<strong>2010</strong>PARCHEGGIPERTINENZIALISecondo il Consiglio <strong>di</strong> Stato la possibilità <strong>di</strong> realizzarei parcheggi pertinenziali, in deroga alle <strong>di</strong>sposizionidegli strumenti urbanistici, non é limitatasoltanto ai proprietari <strong>di</strong> immobili esistenti.Ribaltando la posizione assunta dai giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> primogrado, il Consiglio <strong>di</strong> Stato, con la sentenza n.1842 del 31 marzo <strong>2010</strong> ha ritenuto che l’articolo9, comma 1 <strong>della</strong> Legge n° 122/1989, in materia <strong>di</strong>parcheggi pertinenziali, deve essere letto nel sensoche la possibilità <strong>di</strong> realizzare detti parcheggi, inderoga alle <strong>di</strong>sposizioni degli strumenti urbanistici,non é limitata soltanto ai proprietari <strong>di</strong> immobiliesistenti sulla base <strong>di</strong> un vincolo materiale <strong>di</strong> pertinenzialitàpreesistente fra detti immobili e i parcheggimedesimi.Infatti, nella parte in cui la norma prevede che dettiparcheggi “possono essere realizzati, ad uso e-sclusivo <strong>dei</strong> residenti, anche nel sottosuolo <strong>di</strong> areepertinenziali esterne al fabbricato“ si intende che talepossibilità é attribuita anche a soggetti terzi.In tale ipotesi ovviamente i box così realizzati dovrannopoi essere ceduti a proprietari <strong>di</strong> immobiliesistenti in zona, venendosi a configurare quin<strong>di</strong> soloex post il vincolo pertinenziale.Secondo il Consiglio <strong>di</strong> Stato i parcheggi collocatiin aree esterne ai fabbricati, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quelliposti nel sottosuolo o al piano terreno degli stessi,non devono essere realizzati necessariamente daiproprietari dell‘immobile, ma possono esserlo ancheda terzi.Anche per essi vale la possibilità <strong>di</strong> eseguire gli interventiin deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamentie<strong>di</strong>lizi vigenti.Inoltre, ha precisato, il Consiglio, deve ritenersi ammissibileche “le aree pertinenziali esterne“ cui fariferimento la <strong>di</strong>sposizione richiamata, possano ancheessere collocate non in rapporto <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>atacontiguità materiale con il fabbricato cui i realizzan<strong>di</strong>parcheggi sono destinati ad accedere.Dette aree esterne possono altresì essere anche <strong>di</strong>proprietà <strong>di</strong> soggetto <strong>di</strong>verso dal proprietariodell‘immobile nei cui confronti i parcheggi sono destinatia <strong>di</strong>venire “pertinenziali“.2/10IL TRIANGOLO23


2/10NORMATIVAAggiornato il D.lgs 115/2008, introdotte ulteriori semplificazioniper gli interventi <strong>di</strong> efficienza energeticaDEROGATE LE DISTANZE DAICONFINI PER I MAGGIORI SPESSORIDELL’INVOLUCRO EDILIZIOGeom. GIANLUCA SCACCHICon il D.lgs 56/<strong>2010</strong> è stata aggiornata la normacontenuta nell’articolo 11 (Semplificazione e razionalizzazionedelle procedure amministrative e regolamentari)del D.lgs 115/2008.In particolare la nuova formulazione del citato articolointroduce la deroga delle <strong>di</strong>stanze minimedai confini <strong>di</strong> proprietà per l’esecuzione <strong>di</strong> maggiorispessori dell’involucro e<strong>di</strong>lizio, nonchè i correlatimaggiori volumi e superfici, per gli interventi<strong>di</strong> incremento dell’efficienza energetica dell’e<strong>di</strong>ficiospecificati nella norma stessa.La precedente formulazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong>legge prevedeva la deroga alla <strong>di</strong>stanza tra e<strong>di</strong>ficisenza menzionare esplicitamente la deroga alla <strong>di</strong>stanzadai confini <strong>di</strong> proprietà.Pertanto ora l’esecuzione <strong>di</strong> migliorie all’involucro,computabili in termini <strong>di</strong> spessore, sia per lenuove e<strong>di</strong>ficazioni che per gli interventi sull’esistenterisulta ulteriormente agevolata e, <strong>di</strong> fatto,incentivata.La nuova normativa integra, come espressamentein<strong>di</strong>cato, la vigente normativa nazionale e regionaleoltre che le regolamentazioni <strong>dei</strong> singoli comuni.IL TRIANGOLO24E<strong>di</strong>ficio in costruzione


NORMATIVAPer quanto riguarda il quadro normativo regionalein materia si richiama l’utile circolare approvata conDecreto Dirigenziale D.d.g, 7 agosto 2008 n. 8938,pubblicata sul B.U.R.L. Serie Or<strong>di</strong>naria N. 35 del25/08/2008, reperibile sul sito www.regione.lombar<strong>di</strong>a.ital link BURL sito nella pagina <strong>di</strong> aperturadel portale.Decreto Legislativo 30 maggio 2008 n. 115omissisArt. 11. Semplificazione e razionalizzazione delleprocedure amministrative e regolamentari1. Nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> nuova costruzione, lo spessoredelle murature esterne, delle tamponature o<strong>dei</strong> muri portanti, superiori ai 30 centimetri, il maggiorspessore <strong>dei</strong> solai e tutti i maggiori volumi esuperfici necessari ad ottenere una riduzione minimadel 10 per cento dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> prestazione e-nergetica previsto dal decreto legislativo 19 agosto2005, n. 192, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, certificatacon le modalità <strong>di</strong> cui al medesimo decretolegislativo, non sono considerati nei computi perla determinazioni <strong>dei</strong> volumi, delle superfici e neirapporti <strong>di</strong> copertura, con riferimento alla sola parteeccedente i 30 centimetri e fino ad un massimo<strong>di</strong> ulteriori 25 centimetri per gli elementi verticalie <strong>di</strong> copertura e <strong>di</strong> 15 centimetri per quelli o-rizzontali interme<strong>di</strong>. Nel rispetto <strong>dei</strong> predetti limitiè permesso derogare, nell’ambito delle pertinentiprocedure <strong>di</strong> rilascio <strong>dei</strong> titoli abitativi <strong>di</strong> cui al titoloII del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, a quantoprevisto dalle normative nazionali, regionali o dairegolamenti e<strong>di</strong>lizi comunali, in merito alle <strong>di</strong>stanzeminime tra e<strong>di</strong>fici, alle <strong>di</strong>stanze minime dai confini<strong>di</strong> proprietà, alle <strong>di</strong>stanze minime <strong>di</strong> protezionedel nastro stradale, nonché alle altezze massimedegli e<strong>di</strong>fici.(comma così mo<strong>di</strong>ficato dall’art. 5, comma 1,d.lgs. n. 56 del <strong>2010</strong>)2. Nel caso <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> riqualificazione energetica<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti che comportino maggiorispessori delle murature esterne e degli elementi <strong>di</strong>copertura necessari ad ottenere una riduzione minimadel 10 per cento <strong>dei</strong> limiti <strong>di</strong> trasmittanza previstidal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192,e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, certificata con le modalità<strong>di</strong> cui al medesimo decreto legislativo, è permessoderogare, nell’ambito delle pertinenti procedure<strong>di</strong> rilascio <strong>dei</strong> titoli abitativi <strong>di</strong> cui al titolo IIdel d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, a quanto previstodalle normative nazionali, regionali o dai regolamentie<strong>di</strong>lizi comunali, in merito alle <strong>di</strong>stanze minime trae<strong>di</strong>fici, alle <strong>di</strong>stanze minime dai confini <strong>di</strong> proprietàe alle <strong>di</strong>stanze minime <strong>di</strong> protezione del nastro stradale,nella misura massima <strong>di</strong> 20 centimetri per ilmaggiore spessore delle pareti verticali esterne,nonché alle altezze massime degli e<strong>di</strong>fici, nella misuramassima <strong>di</strong> 25 centimetri, per il maggior spessoredegli elementi <strong>di</strong> copertura. La deroga può essereesercitata nella misura massima da entrambigli e<strong>di</strong>fici confinanti.(comma così mo<strong>di</strong>ficato dall’art. 5, comma 1, d.lgs.n. 56 del <strong>2010</strong>)3. Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 26,comma 1, secondo periodo, <strong>della</strong> legge 9 gennaio1991, n. 10 ,in materia <strong>di</strong> assimilazione allamanutenzione straor<strong>di</strong>naria degli interventi <strong>di</strong> u-tilizzo delle fonti rinnovabili <strong>di</strong> energia, <strong>di</strong> conservazione,risparmio e uso razionale dell’energiain e<strong>di</strong>fici ed impianti industriali, gli interventi<strong>di</strong> incremento dell’efficienza energetica che prevedanol’installazione <strong>di</strong> singoli generatori eolicicon altezza complessiva non superiore a 1,5 metrie <strong>di</strong>ametro non superiore a 1 metro, nonché<strong>di</strong> impianti solari termici o fotovoltaici aderenti ointegrati nei tetti degli e<strong>di</strong>fici con la stessa inclinazionee lo stesso orientamento <strong>della</strong> falda e icui componenti non mo<strong>di</strong>ficano la sagoma deglie<strong>di</strong>fici stessi, sono considerati interventi <strong>di</strong> manutenzioneor<strong>di</strong>naria e non sono soggetti alla <strong>di</strong>sciplina<strong>della</strong> denuncia <strong>di</strong> inizio attività <strong>di</strong> cui a-gli articoli 22 e 23 del testo unico delle <strong>di</strong>sposizionilegislative e regolamentari in materia e<strong>di</strong>lizia,<strong>di</strong> cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e successivemo<strong>di</strong>ficazioni, qualora la superficie dell’impiantonon sia superiore a quella del tettostesso. In tale caso, fatti salvi i casi <strong>di</strong> cui all’articolo3, comma 3, lettera a), del decreto legislativo19 agosto 2005, n. 192, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni,è sufficiente una comunicazione preventivaal Comune.(comma così mo<strong>di</strong>ficato dall’art. 5, comma 1, d.lgs.n. 56 del <strong>2010</strong>)4. Le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui ai commi 1, 2 e 3 trovanoapplicazione fino all’emanazione <strong>di</strong> apposita normativaregionale che renda operativi i principi <strong>di</strong> e-senzione minima ivi contenuti.5. L’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui ai commi1, 2, 3 e 4 non può in ogni caso derogare le prescrizioniin materia <strong>di</strong> sicurezza stradale e antisismica.2/10IL TRIANGOLO25


2/10NORMATIVACon la legge 22 maggio <strong>2010</strong> n. 73 introdotte novità relativealla “attività e<strong>di</strong>lizia libera”IMPORTANTI MODIFICHEAL D.P.R. 380/2001IL TRIANGOLO26Geom. GIANLUCA SCACCHICon la legge 73/<strong>2010</strong>, pubblicata sulla Gazzetta Ufficialen. 120 del 25 maggio <strong>2010</strong> sono state introdotteimportanti mo<strong>di</strong>fiche al D.P.R. 380/2001 “Testounico delle <strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentariin materia e<strong>di</strong>lizia”, in particolare all’articolo6 (Attività e<strong>di</strong>lizia libera).La nuova stesura dell’articolo è la seguente.TITOLO IomissisTITOLO IITitoli abilitativi,Capo IDisposizioni generaliArt. 6 (L) - Attività e<strong>di</strong>lizia libera(Legge 28 gennaio 1977, n. 10, art. 9, lett. c); legge9 gennaio 1989, n. 13, art. 7, commi 1 e 2; decretolegge 23 gennaio 1982, n. 9, art. 7, comma4, convertito in legge 25 marzo 1982, n. 94)1. Fatte salve le prescrizioni degli strumenti urbanisticicomunali, e comunque nel rispetto delle altrenormative <strong>di</strong> settore aventi incidenza sulla <strong>di</strong>sciplinadell’attività e<strong>di</strong>lizia e, in particolare, dellenorme antisismiche, <strong>di</strong> sicurezza, antincen<strong>di</strong>o, i-gienico sanitarie, <strong>di</strong> quelle relative all’efficienza e-nergetica nonché delle <strong>di</strong>sposizioni contenute nelco<strong>di</strong>ce <strong>dei</strong> beni culturali e del paesaggio, <strong>di</strong> cui aldecreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, i seguentiinterventi sono eseguiti senza alcun titoloabilitativo:a) gli interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria;b) gli interventi volti all’eliminazione <strong>di</strong> barriere architettonicheche non comportino la realizzazione<strong>di</strong> rampe o <strong>di</strong> ascensori esterni, ovvero <strong>di</strong> manufattiche alterino la sagoma dell’e<strong>di</strong>ficio;c) le opere temporanee per attività <strong>di</strong> ricerca nelsottosuolo che abbiano carattere geognostico, adesclusione <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> idrocarburi, eche siano eseguite in aree esterne al centro e<strong>di</strong>ficato;d) i movimenti <strong>di</strong> terra strettamente pertinenti all’eserciziodell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali,compresi gli interventi su impianti i-draulici agrari;e) le serre mobili stagionali, sprovviste <strong>di</strong> strutturein muratura, funzionali allo svolgimento dell’attivitàagricola.(ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo n. 128del 2006 «L’installazione <strong>dei</strong> depositi <strong>di</strong> gas <strong>di</strong> petrolioliquefatti <strong>di</strong> capacità complessiva non superiorea 13 mc è considerata, ai fini urbanistici ed e-<strong>di</strong>lizi, attività e<strong>di</strong>lizia libera, come <strong>di</strong>sciplinata dall’articolo6 del d.P.R. n. 380 del 2001»)2. Nel rispetto <strong>dei</strong> medesimi presupposti <strong>di</strong> cui alcomma 1, previa comunicazione, anche per via telematica,dell’inizio <strong>dei</strong> lavori da parte dell’interessatoall’amministrazione comunale, possono essereeseguiti senza alcun titolo abilitativo i seguentiinterventi:a) gli interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong>cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), ivi compresal’apertura <strong>di</strong> porte interne o lo spostamento<strong>di</strong> pareti interne, sempre che non riguar<strong>di</strong>nole parti strutturali dell’e<strong>di</strong>ficio, non comportinoaumento del <strong>numero</strong> delle unità immobiliarie non implichino incremento <strong>dei</strong> parametriurbanistici;b) le opere <strong>di</strong>rette a sod<strong>di</strong>sfare obiettive esigenzecontingenti e temporanee e ad essere imme<strong>di</strong>atamenterimosse al cessare <strong>della</strong> necessità e, comunque,entro un termine non superiore a novantagiorni;c) le opere <strong>di</strong> pavimentazione e <strong>di</strong> finitura <strong>di</strong> spaziesterni, anche per aree <strong>di</strong> sosta, che siano contenuteentro l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità, ove stabilito dallostrumento urbanistico comunale, ivi compresa larealizzazione <strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni interamente interratee non accessibili, vasche <strong>di</strong> raccolta delle acque,locali tombati;d) i pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio<strong>di</strong> accumulo esterno, a servizio degli e<strong>di</strong>fici,da realizzare al <strong>di</strong> fuori <strong>della</strong> zona A) <strong>di</strong> cui al decretodel Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968,n. 1444;e) le aree lu<strong>di</strong>che senza fini <strong>di</strong> lucro e gli elementi<strong>di</strong> arredo delle aree pertinenziali degli e<strong>di</strong>fici.


NORMATIVA3. L’interessato agli interventi <strong>di</strong> cui al comma 2 allegaalla comunicazione <strong>di</strong> inizio <strong>dei</strong> lavori le autorizzazionieventualmente obbligatorie ai sensi dellenormative <strong>di</strong> settore e, limitatamente agli interventi<strong>di</strong> cui alla lettera a) del medesimo comma 2,i dati identificativi dell’impresa alla quale intende affidarela realizzazione <strong>dei</strong> lavori.4. Limitatamente agli interventi <strong>di</strong> cui al comma 2,lettera a), l’interessato, unitamente alla comunicazione<strong>di</strong> inizio <strong>dei</strong> lavori, trasmette all’amministrazionecomunale una relazione tecnica provvista <strong>di</strong>data certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali,a firma <strong>di</strong> un tecnico abilitato, il quale <strong>di</strong>chiaripreliminarmente <strong>di</strong> non avere rapporti <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenzacon l’impresa né con il committente e cheasseveri, sotto la propria responsabilità, che i lavorisono conformi agli strumenti urbanistici approvatie ai regolamenti e<strong>di</strong>lizi vigenti e che per essi la normativastatale e regionale non prevede il rilascio <strong>di</strong>un titolo abilitativo.5. Riguardo agli interventi <strong>di</strong> cui al presente articolo,l’interessato provvede, nei casi previstidalle vigenti <strong>di</strong>sposizioni, alla presentazione degliatti <strong>di</strong> aggiornamento catastale nel termine<strong>di</strong> cui all’articolo 34-quinquies, comma 2, letterab), del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4,convertito, con mo<strong>di</strong>ficazioni, dalla legge 9 marzo2006, n. 80.6. Le regioni a statuto or<strong>di</strong>nario:a) possono estendere la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al presentearticolo a interventi e<strong>di</strong>lizi ulteriori rispetto a quelliprevisti dai commi 1 e 2;b) possono in<strong>di</strong>viduare ulteriori interventi e<strong>di</strong>lizi, traquelli in<strong>di</strong>cati nel comma 2, per i quali è fatto obbligoall’interessato <strong>di</strong> trasmettere la relazione tecnica<strong>di</strong> cui al comma 4;c) possono stabilire ulteriori contenuti per la relazionetecnica <strong>di</strong> cui al comma 4, nel rispetto <strong>di</strong> quellominimo fissato dal medesimo comma.7. La mancata comunicazione dell’inizio <strong>dei</strong> lavoriovvero la mancata trasmissione <strong>della</strong> relazione tecnica,<strong>di</strong> cui ai commi 2 e 4 del presente articolo,comportano la sanzione pecuniaria pari a 258 euro.Tale sanzione è ridotta <strong>di</strong> due terzi se la comunicazioneè effettuata spontaneamente quando l’interventoè in corso <strong>di</strong> esecuzione.8. Al fine <strong>di</strong> semplificare il rilascio del certificato <strong>di</strong>prevenzione incen<strong>di</strong> per le attività <strong>di</strong> cui ai commi1 e 2, il certificato stesso, ove previsto, è rilasciatoin via or<strong>di</strong>naria con l’esame a vista. Per le medesimeattività, il termine previsto dal primo periododel comma 2 dell’articolo 2 del regolamento <strong>di</strong>cui al d.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37, è ridotto a trentagiorni.omissisVilletta unifamiliareIn pratica con la nuova normativa viene superatal’obbligatorietà <strong>della</strong> preventiva acquisizione <strong>di</strong> untitolo abilitativo per poter effettuare alcuni interventi<strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria.Le tipologie <strong>di</strong> lavori in questione sono, testualmente,“l’apertura <strong>di</strong> porte interne o lo spostamento<strong>di</strong> pareti interne, sempre che non riguar<strong>di</strong>no le partistrutturali dell’e<strong>di</strong>ficio, non comportino aumentodel <strong>numero</strong> delle unità immobiliari e non implichinoincremento <strong>dei</strong> parametri urbanistici”Permane in capo al proprietario del bene (o ad altrosoggetto avente titolo) per detti interventi i seguentiobblighi, pena una sanzione assai modestapari a € 258, nei confronti del comune:- comunicare l’inizio <strong>dei</strong> lavori nonché “i dati identificatividell’impresa alla quale intende affidare larealizzazione <strong>dei</strong> lavori”,- allegare a detta comunicazione una relazionetecnica provvista <strong>di</strong> data certa e corredata degliopportuni elaborati progettuali, a firma <strong>di</strong> untecnico abilitato, il quale <strong>di</strong>chiari preliminarmente<strong>di</strong> non avere rapporti <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza con l’impresané con il committente e che asseveri, sottola propria responsabilità, che i lavori sonoconformi agli strumenti urbanistici approvati e airegolamenti e<strong>di</strong>lizi vigenti e che per essi la normativastatale e regionale non prevede il rilascio<strong>di</strong> un titolo abilitativo.Tale procedura è ammessa comunque previa la verifica<strong>dei</strong> seguenti presupposti, citati al comma 1<strong>della</strong> norma.2/10IL TRIANGOLO27


2/10NORMATIVACirca l’applicabilità, sin da subito, <strong>della</strong> normativanazionale in Regione Lombar<strong>di</strong>a, si segnala chetempestivamente sul sito <strong>della</strong> Direzione GeneraleTerritorio e Urbanistica <strong>della</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a(www.territorio.regione.lombar<strong>di</strong>a.it) è apparsa la seguentecomunicazione.Interventi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> manutenzionestraor<strong>di</strong>naria: nuova normativaIn data 26 maggio <strong>2010</strong> è entrata in vigore la legge22 maggio <strong>2010</strong>, n. 73 - conversione del D.L. n.40/<strong>2010</strong> - che all’art. 5 detta <strong>di</strong>sposizioni in materia<strong>di</strong> attività e<strong>di</strong>lizia, andando a sostituire l’art. 6 delT.U. dell’e<strong>di</strong>lizia (D.P.R. n. 380/2001).Rispetto alla stesura iniziale del D.L., la norma è statacompletamente riscritta in sede parlamentare: tra le novitàintrodotte, la più importante è la cancellazione dell’incisosecondo cui le nuove regole dettate in materia<strong>di</strong> attività e<strong>di</strong>lizia libera, sono applicabili “salvo più restrittive<strong>di</strong>sposizioni previste dalla <strong>di</strong>sciplina regionale”.La mo<strong>di</strong>fica, che si pone nel solco <strong>dei</strong> precedentiprovve<strong>di</strong>menti anticrisi adottati dal Governo e dalParlamento nell’ambito <strong>della</strong> propria politica economico-finanziaria,pare introdurre una <strong>di</strong>sciplina u-niforme dell’attività e<strong>di</strong>lizia libera, finalizzata a definireun livello minimo <strong>di</strong> semplificazione non derogabilein senso restrittivo dalla Regione, alla qualeè consentito solo <strong>di</strong> integrare eadattare la normativa statale.Una tale lettura del nuovo art.6 del D.P.R. n. 380/2001 nonconsente <strong>di</strong> considerare“<strong>di</strong> dettaglio” le <strong>di</strong>sposizioni ivi previste; queste ultime,pertanto, non potranno più ritenersi <strong>di</strong>sapplicateper effetto dell’art. 103, comma 1, <strong>della</strong> L.R. n.12/2005, legge per il Governo del Territorio.Pertanto, anche in Regione Lombar<strong>di</strong>a, trova imme<strong>di</strong>ataapplicazione il regime semplificato delineatoa livello statale per gli interventi <strong>di</strong> manutenzionestraor<strong>di</strong>naria e per gli altri normativamentein<strong>di</strong>viduati.Il presente comunicato annulla evidentemente il precedente,pubblicato in data 31 marzo <strong>2010</strong> a seguitodell’entrata in vigore del D.L. n. 40.Milano, 3 giugno <strong>2010</strong>L’Assessore al Territorio e Urbanistica, Daniele BelottiIl Direttore Generale, Bruno MoriIl quadro sopra delineato comporta un oggettivosnellimento <strong>della</strong> prassi amministrativa legata all’esecuzione<strong>di</strong> opere <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria“minori” come quelle in<strong>di</strong>cate.Occorrerà comunque del tempo per capire, anchein relazione alla prassi operativa ed all’orientamentoche assumeranno i <strong>di</strong>versi Comuni quali sono, adesempio, i limiti degli interventi che non riguar<strong>di</strong>noparti strutturali ( si potrà operare solo su tavolatiinterni? È ammessa l’apertura in breccia <strong>di</strong> un“semplice” vano porta in una muratura portante comunqueinterna? ). Inoltre la semplificazione propostanon deve sviare il tecnico dalla controllo <strong>dei</strong>parametri e dallo svolgimento delle verifiche relativealle normative “<strong>di</strong> settore” pontualmente richiamatedalla legge e che è utile riportare: normeantisismiche, <strong>di</strong> sicurezza, antincen<strong>di</strong>o, igienicosanitarie, <strong>di</strong> quelle relative all’efficienza energeticanonché delle <strong>di</strong>sposizioni contenute nel co<strong>di</strong>ce<strong>dei</strong> beni culturali e del paesaggio,<strong>di</strong> cui al decreto legislativo 22gennaio 2004, n. 42.IL TRIANGOLO28E<strong>di</strong>ficio commerciale


CULTURAL’area protetta <strong>di</strong> interesse sovracomunale lungo il corso del torrenteIL PARCO DEL LURA2/10I PARCHI DEL TERRITORIO COMASCOProsegue, in questo secondo <strong>numero</strong> dell’anno<strong>2010</strong>, la conoscenza delle aree protette delnostro territorio. Il Parco del Lura, che si e-stende per circa 16 chilometri quadrati sul territorio<strong>di</strong> 12 comuni, prevalentemente in provincia<strong>di</strong> Como, segue il corso del Torrente Lurache dalle colline comasche <strong>di</strong>scende versola piana milanese.L’area protetta, inserita in un territorio ad intensaurbanizzazione, ha il pregio, e l’ambizione, <strong>di</strong>sottrarre l’asta fluviale e le aree circostanti ad unulteriore sfruttamento non agricolo, limitando il“consumo” urbano <strong>di</strong> territorio.Il Parco, inoltre, attua strategie <strong>di</strong> risanamento,in generale dell’area tutelata ed in particolare <strong>della</strong>qualità delle acque del torrente, proponendomodalità d’intervento inter<strong>di</strong>sciplinari: idrauliche,naturalistiche, ecologiche, agronomiche, e paesaggistiche.L’ente gestore promuove tale filosofia anche conmomenti <strong>di</strong>dattici de<strong>di</strong>cati alle scuole e con manifestazioniche incoraggiano la fruizione e la conoscenzadell’area protetta.In questo <strong>numero</strong> il Parco del Lura presenta, brevemente,gli elementi <strong>di</strong> maggiore interesse <strong>della</strong>zona tutelata. I lettori interessati possono approfon<strong>di</strong>rela conoscenza del Parco consultandoil sito www.parcolura.it ricco <strong>di</strong> notizie ed approfon<strong>di</strong>mentiTesti e fotografie a cura <strong>della</strong> SOCIETÀ PARCODEL LURAUn torrente e la sua storia…Un torrente, un’area verde vasta quasi mille ettari,nove amministrazioni comunali e un Consorzio peril Risanamento Idrico. Questi i preziosi ingre<strong>di</strong>entiche rendono unico nel suo genere il Parco Locale<strong>di</strong> Interesse Sovraccomunale del Lura. L’area delparco inizialmente <strong>di</strong> circa 900, si estende oggi peroltre 1600 ettari ed interessa 12 Comuni su tre ProvinceComo, Varese e Milano: Cassina Rizzar<strong>di</strong>, Bulgarograsso,Guanzate, Cadorago, Cermenate,Bregnano, Lomazzo, Rovellasca, Rovello Porro, Saronno,Caronno Pertusella e Lainate. Il territorio èaffiancato dalla Ferrovia FNM Milano – Como e dall’Autostrada<strong>dei</strong> Laghi A9, che ne assicurano un ottimoaccesso da ogni parte.Il Parco è stato creato lungo l’asta del torrente Lura,che nasce sulle colline moreniche dell’Alto Olgiatese,a Uggiate Trevano, e confluisce nel fiumeOlona a Rho al termine <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> 46 km. IlParco del Lura è attraversato dal torrente in tuttala sua estensione da nord verso sud, per una lunghezzatotale <strong>di</strong> 21 km. Il bacino del Lura, <strong>di</strong> 130kmq 2 presenta la forma stretta ed allungata tipica<strong>dei</strong> corsi d’acqua <strong>della</strong> zona prealpina. Lungo il percorsodrena acqua dai prati umi<strong>di</strong> e dalle rogge dell’Olgiatese,per poi ricevere l’immissione <strong>di</strong> alcunipiccoli tributari: i torrenti Riale e Fossato, le roggeLivescia e Murella. Particolarità del Lura sono l’elevatapermeabilità dell’alveo nella zona <strong>di</strong> LurateCaccivio, ai pie<strong>di</strong> delle colline, dove il substrato ècostituito da materiale deposizionale sciolto, e le zone<strong>di</strong> incisione dove è visibile il substrato rocciosocostituito dal locale “ceppo”, un conglomerato tipico<strong>della</strong> zona <strong>di</strong> cui si possono osservare affioramentiparticolarmente imponenti nel Comune <strong>di</strong>Cadorago.L’ecosistema ripario del Lura nella zona del Parcopresenta una qualità piuttosto elevata, soprattuttose si considera l’elevato grado <strong>di</strong> urbanizzazione delterritorio circostante. Alla prevalenza <strong>della</strong> Robinia,infatti, si sostituisce in alcune zone un insieme <strong>di</strong>essenze vegetali <strong>di</strong> pregio, quali Carpini, Farnie, Ontanie Salici, che offrono rifugio ad una fauna variae abbondante. La forte urbanizzazione a cui è statosottoposto il bacino, con la conseguente impermeabilizzazionedel territorio, ha comportato u-na sempre più grave incapacità del torrente a ricevereuna corretta alimentazione d’acqua nel corsodell’anno: il risultato è un’alternanza <strong>di</strong> seccheprolungate, che colpiscono in particolare le aree appenaa valle delle colline moreniche (zona <strong>di</strong> LurateCaccivio e Bulgarograsso) e piene repentine, lequali fanno sentire i loro dannosi effetti lungo l’interotorrente ed in particolare da Saronno a Rho. Lascarsità d’acqua nei perio<strong>di</strong> asciutti aggrava, inoltre,quello che, per il Lura, è il problema peggiore:l’eccessivo carico inquinante prodotto dall’insieme<strong>della</strong> popolazione e delle industrie presenti sul bacino.I reflui civili e industriali, benché il collettamentoe la depurazione siano presenti nell’intero bacino,originano un inquinamento residuo che è <strong>di</strong>gran lunga superiore alla capacità <strong>di</strong> ricezione dell’ecosistemafluviale, che risulta dunque gravementecompromesso.Il Parco del Lura è da anni impegnato nel tentativo <strong>di</strong>definire, insieme agli Enti pubblici deputati alla gestionedelle acque e a <strong>di</strong>versi Enti <strong>di</strong> Ricerca, possi-IL TRIANGOLO29


CULTURA2/10bili strategie <strong>di</strong> risanamento, tra cui la progettazione<strong>di</strong> interventi volti ad aumentare le capacità dell’ecosistemadel torrente Lura <strong>di</strong> autodepurarsi, a sviluppareprogetti finalizzati a ridare centralità al torrentenella trasformazione urbanistica e nella pianificazionevalorizzando e tutelando il corridoio fluviale, nonchéa proporre scenari <strong>di</strong> riqualificazione fluviale conun approccio inter<strong>di</strong>sciplinare (idraulico, naturalistico,ecologico, agronomico, paesaggistico, ecc.).Ponte ciclopedonale, Lomazzo - BregnanoIL TRIANGOLO30Il Laboratorio “ Parco del Lura”In questo contesto il Consorzio Parco del Lura ha avviato<strong>di</strong>verse azioni per valorizzare l’area del PLIS: fruizionericreativa, <strong>di</strong>dattica e culturale - sistemazioni i-drauliche, interventi <strong>di</strong> riforestazione e recupero ambientale- stu<strong>di</strong>, ricerche e monitoraggi - salvaguar<strong>di</strong>adel paesaggio agricolo e delle reti ecologiche.La fruizione ricreativa, <strong>di</strong>dattica e culturale avviene prevalentementeattraverso la rete <strong>dei</strong> percorsi ciclocampestrisui quali il Consorzio ha investito le sue primerisorse. Un sistema <strong>di</strong> percorsi interno alla vallec’è sempre stato: nel passato essi avevano una funzioneconnessa alla conduzione <strong>dei</strong> fon<strong>di</strong> agricoli edelle aree boscate, allora <strong>di</strong> interesse economico. Negliultimi cinquant’anni si è affievolito sempre <strong>di</strong> piùl’interesse economico ed è rimasto un uso limitato <strong>dei</strong>percorsi, utilizzati per l’agricoltura in alcuni ambiti, perla caccia, per l’attività sportiva e per qualche passeggiataciclopedonale nel tempo libero.Un parco in pianura, come è quello del Lura, moltoesteso ed articolato, si presta per una fruizione me<strong>di</strong>anteuna rete <strong>di</strong> percorsi calibrati sull’uso <strong>della</strong> bicicletta,inoltre attraverso la percorrenza ciclopedonaledel Parco, la gente ha modo <strong>di</strong> acquisire consapevolezzadel territorio protetto e <strong>dei</strong> suoi ambientipiù integri e interessanti. Si è ritenuto quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> dotareil territorio del Parco <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> percorsi checostituisce una rete capillare per la fruizione del Parco,allo scopo <strong>di</strong> rendere percettibile e agibile il territorioalla maggior parte del pubblico e contestualmente,tutelare gli ambienti protetti, consentendo unaccesso in modo <strong>di</strong>sciplinato, per comprendere la bellezza<strong>dei</strong> siti attraversati, <strong>di</strong>ventando sempre più unalleato <strong>della</strong> tutela ambientale.I criteri ipotizzati per la ristrutturazione <strong>della</strong> rete <strong>dei</strong>percorsi sono rivolti al recupero <strong>dei</strong> preesistenti,nonché alla realizzazione <strong>di</strong> alcuni nuovi tratti, percreare o migliorare collegamenti tra le varie aree delParco agevolandone gli accessi.


I percorsi sono stati attrezzati con arredo leggero: a-ree picnic, panchine, bacheche informative, staccionate,percorsi fitness. Nel Parco sono molto <strong>numero</strong>sii fruitori, singoli o in associazione, che praticanosport: running, walking, mtb, ecc. Per praticare questeattività non sono necessari interventi <strong>di</strong> infrastrutturazione<strong>di</strong> particolare complessità, ma arre<strong>di</strong> semplicie soprattutto facili da mantenere in efficienza.L’itinerario principale <strong>di</strong> oltre 17 Km attraversa il Parcoda nord a sud e collega le colline <strong>di</strong> Bulgarograssocon la ciclovia del Canale Villoresi; un secondoitinerario (5 Km), invece, porta dalla stazioneFNM <strong>di</strong> Caslino al Piano – sede del Parco del Lura- a Cermenate passando per il Roccolo. Un terzopercorso (5 Km) collega, con alcune varianti,Guanzate con Bulgarograsso.Da non <strong>di</strong>menticare, tra le altre iniziative, le <strong>numero</strong>seattività <strong>di</strong>dattiche intraprese dalle scuole <strong>dei</strong> comunidel Consorzio e non solo, per avvicinare i più piccolial torrente e per riscoprire la storia e le tra<strong>di</strong>zione <strong>dei</strong>propri paesi d’origine. Tra le tante proposte, quella cheha riscosso il maggior successo è stata sicuramente“Impariamo la natura”, grazie alla quale il Parco si ètrasformato in un vero e proprio “laboratorio verde”,così come è stato definito dai bambini e dai ragazzidelle scuole. Un vero e proprio corso <strong>di</strong> EducazioneAmbientale, insomma, che ha avuto come obiettivoquello <strong>di</strong> coinvolgere quante più persone in un collettivoimpegno <strong>di</strong> ricostruzione del <strong>di</strong>alogo tra uomo enatura, un <strong>di</strong>alogo fatto <strong>di</strong> attenzione e comportamenticorretti, ma anche del piacere <strong>di</strong> scoprire che esisteuna natura ricca e vicina, appena fuori da scuola.All’interno del Parco sono davvero tanti i percorsi<strong>di</strong>dattici che si possono seguire per avvicinare legiovani generazioni ad un ambiente ai più spessosconosciuto. Dall’animazione fantastica all’esplorazionesensoriale per i più piccoli, dalle gare <strong>di</strong> o-rientamento ai rilevamenti scientifici per i più gran<strong>di</strong>.E ancora: giochi <strong>di</strong> ruolo, cacce al tesoro, costruzioni<strong>di</strong> mappe, osservazioni al binoculare e registrazione<strong>dei</strong> suoni <strong>della</strong> natura.Lavori <strong>di</strong> riqualificazioneCULTURATra i programmi <strong>di</strong>dattici sviluppati insieme ai bambinivale la pena <strong>di</strong> citare l’indagine sull’importanza dell’acquanella vita <strong>di</strong> un territorio e nella cultura dellepopolazioni che lo abitano. A questo proposito i ragazzihanno affrontato la tematica “acqua” sotto <strong>di</strong>versipunti <strong>di</strong> vista: analizzandone le caratteristiche chimico– fisiche e biologiche, utilizzando <strong>dei</strong> meto<strong>di</strong> perla misurazione, ma anche imparando ad apprezzareil legame profondo che esiste da sempre tra l’uomoe il fiume, ricostruendone la memoria storica attraversole interviste ai nonni o l’analisi <strong>di</strong> documenti storici.Il Consorzio del Parco, inoltre, organizza durante tuttol’anno <strong>numero</strong>si momenti <strong>di</strong> festa, d’incontro e <strong>di</strong> avvicinamentoal Parco: iniziative quali “Giornata del VerdePulito”, “Nel bosco <strong>di</strong> notte”, “Lura Bike”, le camminate,le biciclettate e le aquilonate estive <strong>di</strong>ventanooccasioni importanti per conoscere al meglio il Parco.Un torrente e la bio<strong>di</strong>versità...Il <strong>2010</strong> è l’Anno Internazionale <strong>della</strong> Bio<strong>di</strong>versità , perquesto motivo durante tutto il corso dell’anno, attraversouna serie d’iniziative, si cercherà <strong>di</strong> ricordare comela bio<strong>di</strong>versità svolga un ruolo importantissimo perla vita sulla Terra. È bene ricordare, come scrive il sitoufficiale dell’International Year of Bio<strong>di</strong>versity, che la tutela<strong>della</strong> bio<strong>di</strong>versità non deve limitarsi esclusivamentea salvaguardare le specie animali e vegetali a rischio,ma significa anche celebrare la vita stessa e il valore<strong>della</strong> <strong>di</strong>versità per la nostra esistenza: da essa <strong>di</strong>pendonola salute, il benessere, l’approvvigionamento <strong>di</strong>cibo e la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> energia e combustibili.Anche il Consorzio è impegnato in molti progetti e a-zioni finalizzate alla conservazione e valorizzazione <strong>della</strong>bio<strong>di</strong>versità nel Parco del Lura con l’obiettivo <strong>di</strong> ottenereun miglioramento <strong>della</strong> bio<strong>di</strong>versità locale, u-na tutela <strong>della</strong> rete ecologica attraverso una progettazioneambientale-paesaggistica, all’interno <strong>della</strong>quale la concertazione ha un ruolo <strong>di</strong> rilievo.Il riscatto del fiumeIl Consorzio Parco del Lura è stato in<strong>di</strong>viduato comeReferente Sovralocale per i territori afferenti albacino del torrente, con funzioni <strong>di</strong> snodo e coor<strong>di</strong>namento<strong>dei</strong> Comuni dell’area <strong>di</strong> competenza edell’intero sottobacino, nell’ambito del percorso finalizzatoal raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> riqualificazionedelle acque e delle aree fluviali previstidal Contratto <strong>di</strong> Fiume Olona-Bozzente-Lura.Ai fini <strong>della</strong> costruzione <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> progettualitàcomplessiva sul bacino, il Consorzio Parco del Lura hain<strong>di</strong>viduato sul proprio sottobacino alcuni ambiti prioritarisui quali intervenire, con progetti complessi e multiobiettivoche riguardano la fitodepurazione, il reticoloidrico, la laminazione delle piene, la restituzione <strong>di</strong>naturalità e spazio al fiume rendendolo elemento centraledell’urbanizzato, la valorizzazione degli elementi2/10IL TRIANGOLO31


CULTURA2/10IL TRIANGOLO32Area <strong>di</strong> fitodepurazione, Cadoragolocali caratteristici con potenziamento degli aspetti fruitivie la costituzione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> connessione con levarie realtà ecologiche presenti o in progetto.Questo insieme <strong>di</strong> iniziative, strettamente correlate conil potenziamento, l’adeguamento e la riqualificazionedelle infrastrutture <strong>di</strong> drenaggio urbano e <strong>di</strong> depurazionedelle acque reflue, concorrono a realizzare lungol’asta fluviale un intervento <strong>di</strong> riqualificazione organicoche guarda al territorio nella sua interezza erappresentano un’anticipazione <strong>di</strong> quanto a più ampiascala è stato avviato sui bacini Lambro-Olona.Viene così a definirsi un Progetto Pilota <strong>di</strong> Riqualificazionea scala <strong>di</strong> bacino, replicabile e riproponibileanche su altri bacini o porzioni <strong>di</strong> bacino. Il progettointende contruibuire <strong>di</strong> fatto agli obiettivi <strong>della</strong> riqualificazionepaesaggistico-ambientale, <strong>della</strong> sicurezzaidraulica e del miglioramento <strong>della</strong> qualità delle acque,il cui raggiungimento sarà via via monitorato, prima,in corso d’opera e una volta messi in atto gli interventi,con lo scopo <strong>di</strong> verificare l’efficacia degli stessi.Il ‘Contratto <strong>di</strong> Fiume Olona – Bozzente – Lura’ èun Accordo Quadro <strong>di</strong> Sviluppo Territoriale (AQST)firmato il 22 luglio 2004 da Regione Lombar<strong>di</strong>a, AR-PA Lombar<strong>di</strong>a, Province <strong>di</strong> Milano, Varese, Como,Autorità <strong>di</strong> Bacino del fiume Po, Agenzia Interregionaleper il fiume Po, Ufficio Scolastico per laLombar<strong>di</strong>a e dai 78 Comuni compresi nei bacini i-drografici <strong>dei</strong> tre corsi d’acqua.Lo scopo è quello <strong>di</strong> attuare gli obiettivi previsti dallaComunità Europea in materia ambientale con particolareattenzione al settore delle acque, così comeespresso nel VI Programma <strong>di</strong> Azione Ambientalee nella Direttiva 2000/60/CE.In particolare, il Contratto <strong>di</strong> Fiume è finalizzato allariqualificazione territoriale, ambientale e paesistica<strong>dei</strong> tre bacini, tramite interventi in<strong>di</strong>viduati dalla programmazionepartecipata e con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> tutti i soggetticoinvolti.Tra gli obiettivi strategici, ricor<strong>di</strong>amo:- riduzione dell’inquinamento delle acque superficialie sotterranee, attraverso il miglioramento degli impianti<strong>di</strong> depurazione e la riduzione delle immissioni;- mitigazione del rischio idraulico, tramite misurestrutturali (opere <strong>di</strong> ingegneria idraulica, manutenzionedegli alvei) e non strutturali (previsione dellepiene, piani <strong>di</strong> protezione civile);- riqualificazione ambientale e paesistica <strong>dei</strong> corridoifluviali, intesa come conservazione e potenziamento<strong>della</strong> rete ecologica naturale e come valorizzazionestorico – culturale <strong>dei</strong> centri urbani legati al fiume;- sviluppo <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> comunicazione, formazione ededucazione sulla cultura dell’acqua verso le comunitàche abitano il territorio interessato dal progetto.La nuova sede: primo premio del Concorsointernazionale Magistri Comacini 2009A Caslino al Piano, a cento metri dalla stazione ferroviaria,sorge la nuova, accogliente sede del Parco,realizzata dal Comune <strong>di</strong> Cadorago, su progettodegli architetti Brambilla e Conti. Oltre duecentometri quadri <strong>di</strong> spazi, con gli uffici del Consorzio eduno spazio per conoscere e incontrarsi. L’intento è<strong>di</strong> creare un punto d’interscambio per chi arriva intreno e vuole percorrere la valle a pie<strong>di</strong> o in bicicletta.È da ricordare che nel 2009 la nuova sede del ConsorzioParco del Lura a Caslino al Piano è risultatavincitrice del primo premio del Concorso triennale“Maestri Comacini”, che rappresenta un preziosostrumento <strong>di</strong> osservazione <strong>della</strong> ricerca architettonicacontemporanea nel territorio comasco. L’obiettivo,infatti, è quello <strong>di</strong> premiare le opere e conesse le figure <strong>dei</strong> progettisti, imprese e committenza,a testimonianza che solo questa sinergia garantisceun’alta qualità architettonica.La motivazione che ha giustificato la vittoria <strong>della</strong> sededel Consorzio è la seguente: “L’e<strong>di</strong>ficio vincitorereagisce al contesto poco favorevole interiorizzandodel tutto le valenze spaziali. Chiara è la pianta;assoluta la coincidenza tra forma e struttura e trastruttura e fonte <strong>di</strong> illuminazione naturale. Interessantela volontà <strong>di</strong> creare un micro-ambiente naturale– i piccoli patii alberati integrati nella geometria<strong>della</strong> pianta. Efficace la semplicità e l’imme<strong>di</strong>atezza<strong>dei</strong> dettagli”.La nuova sede del parco, Cadorago


CATASTO / TOPOGRAFIACircolare n° 4268/<strong>2010</strong>dell’Agenzia del Territorio <strong>di</strong> ComoCASELLE DI POSTAELETTRONICACircolare n° 4268/<strong>2010</strong>dell’Agenzia del Territorio <strong>di</strong> Como,in data 03.06.<strong>2010</strong>.Stante l’obbligatorietà dal 1° giugno <strong>2010</strong> dell’utilizzo<strong>della</strong> procedura <strong>di</strong> Pregeo 10 per gli e-laborati tecnici <strong>di</strong> aggiornamento cartografico, dapre<strong>di</strong>sporre su estratti <strong>di</strong> mappa <strong>di</strong>gitali rilasciatidall’Ufficio,- constatata la necessità <strong>di</strong> realizzare un correttoallineamento delle informazioni presenti nellabanca dati censuaria e cartografica e, conseguentemente,- realizzare una <strong>di</strong>retta corrispondenza con professionistie/o utenti esterni che possono segnalareeventuali atti pregressi eventualmente ancorada inserire nella banca dati informatizzata,si fa presente chesi è proceduto per l’attivazione <strong>di</strong> due caselle funzionali<strong>di</strong> posta elettronica da utilizzare per gliscopi in premessa in<strong>di</strong>cati.Le caselle hanno la seguente denominazione:up_como_pregeo10@agenziaterritorio.itda utilizzare per segnalare tipi mappali, <strong>di</strong> frazionamento,e/o volture da registrare;up_como_incoerenzamappe@agenziaterritorio.itda utilizzare per interventi da apportare sulla mappavettoriale, come il ripristino <strong>della</strong> corretta numerazione,la ricostruzione <strong>di</strong> porzioni mancanti,l’unione <strong>di</strong> porzioni dello stesso mappa le ricadentesu più fogli, etc.Allo scopo <strong>di</strong> migliorare il servizio è opportuno,allorché si <strong>di</strong>sponga degli atti da trattare, che, invia collaborativa, si proceda anche per la trasmissione<strong>di</strong> copia degli stessi.AGGIORNAMENTO PROFSSIONALESentenza del TAR Lombar<strong>di</strong>a n° 1526/<strong>2010</strong>depositata il 17.05.<strong>2010</strong>DISTINZIONE TRA AUTORITÀCOMPETENTE ED AUTORITÀPROCEDENTEAvv. PAOLO MANTEGAZZAL’art. 4 <strong>della</strong> L.R. 12/2005, afferma che il documento<strong>di</strong> piano (atto del P.G.T.) è sottoposto alla valutazioneambientale strategica (V.A.S.), da effettuarsi durante lafase preparatoria e anteriormente alla adozione o all’avvio<strong>della</strong> relativa procedura <strong>di</strong> approvazione delP.G.T. La V.A.S. è assolutamente obbligatoria; il P.G.T.adottato senza la V.A.S. è annullabile per violazione <strong>di</strong>legge (art. 11, c. 5 del D. Lgs. n° 152/2006).Nell’ambito <strong>della</strong> procedura <strong>di</strong> V.A.S., vengono <strong>di</strong>stintedall’art. 5 del D. Lgs. n° 152/2006:- l’autorità competente: cioè la pubblica amministrazionea cui compete l’attività <strong>di</strong> valutazione ambientale;- l’autorità procedente: cioè la pubblica amministrazioneche elabora il piano.Il T.A.R. <strong>della</strong> Lombar<strong>di</strong>a ha riba<strong>di</strong>to la necessità chefra le due autorità - quella procedente e quella competente- vi sia netta separazione.Inoltre nella in<strong>di</strong>viduazione dell’autorità competente, occorrein<strong>di</strong>viduare “soggetti pubblici che offrono garanzienon solo <strong>di</strong> competenza tecnica e <strong>di</strong> specializzazione,ma anche <strong>di</strong> imparzialità rispetto all’autorità procedente,allo scopo <strong>di</strong> assolvere la funzione <strong>di</strong> valutazione ambientalenella maniera più obiettiva possibile, senza con<strong>di</strong>zionamento,anche in<strong>di</strong>retto - da parte dell’autoritàprocedente”.In base a tali principi, è stato ritenuto illegittimo scegliereall’interno dello stesso comune due funzionari,in<strong>di</strong>viduati come autorità competente e come autoritàprocedente. Il T.A.R. pertanto ha annullato in parte ladelibera <strong>di</strong> G.R. VIII/62420 del 2007 limitatamente all’art.3.2 dell’alI. 1 (“Modello Generale”).È quin<strong>di</strong> necessario che:a - l’autorità competente venga in<strong>di</strong>viduata all’esterno<strong>della</strong> struttura <strong>della</strong> Am-ministrazione Comunale e siadotata da un sufficiente grado <strong>di</strong> autonomia (criterio <strong>della</strong>imparzialità);b - l’autorità competente abbia particolare competenzain materia <strong>di</strong> ambiente e sviluppo sostenibile;c - l’autorità procedente, può essere invece, in<strong>di</strong>viduataall’interno <strong>della</strong> stessa struttura comunale fra i <strong>di</strong>pendentidotati <strong>di</strong> adeguata competenza tecnica e <strong>di</strong> specializzazionein materia <strong>di</strong> tutela ambientale.È da sottolineare che l’annullamento <strong>della</strong> V.A.S. comportal’annullamento, in toto del P.G.T. (viziato nella suatotalità per l’illegittimità <strong>della</strong> procedura <strong>di</strong> V.A.S.).2/10IL TRIANGOLO33


2/10AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEDelibera n° 951 del Consiglio Regionale in data 10.01.<strong>2010</strong>PIANOPAESAGGISTICO REGIONALEIL TRIANGOLO34Avv. PAOLO MANTEGAZZAIl “Piano Paesaggistico Regionale”, è parte del PianoTerritoriale Regionale approvato dal ConsiglioRegionale il 19.1.<strong>2010</strong> ed entrato in vigore il17.2.<strong>2010</strong>.L’ossatura giuri<strong>di</strong>ca del Piano Paesaggistico Regionaleè data dall’atto denominato “Normativa”(che è un elaborato <strong>dei</strong> “Contenuti <strong>di</strong>spositivi e in<strong>di</strong>rizzi”del P.P.R.).Il Piano Paesaggistico Regionale riguarda tutto il territorio<strong>della</strong> Regione, ma <strong>di</strong>stingue:a - gli ambiti soggetti a vincolo paesaggistico (ex“i beni paesaggistici” elencati all’art. 134 D. L.vo42/2004: gli interventi e<strong>di</strong>lizi ed urbanistici che mo<strong>di</strong>ficanol’esteriore aspetto <strong>dei</strong> beni vincolati sonosoggetti a preventiva autorizzazione paesaggistica(art. 146 D. L.vo 42/2004);b - gli altri ambiti non soggetti a vincolo paesaggistico:gli interventi che mo<strong>di</strong>fi-cano l’esteriore a-spetto <strong>dei</strong> beni sono soggetti all’esame paesistico<strong>dei</strong> progetti (parte IV <strong>della</strong> normativa - D.G.R.8.XI.2002 n. 11045).Per la gestione <strong>dei</strong> beni vincolati paesaggisticamenteoccorre che il responsabile del proce<strong>di</strong>mentoe la Commissione per il paesaggio facciano riferimento:all’ari.16 bis <strong>della</strong> normativa “Gestione <strong>dei</strong> beni paesaggistici”;alla parte II, titolo III <strong>della</strong> normativa (art. 17-29) “Disposizionidel P.P.R. imme<strong>di</strong>atamente operative”.Particolare attenzione va posta alle norme <strong>di</strong> cui all’art.17 e art. 19 <strong>della</strong> “Normativa”, relative, rispettivamente:agli ambiti <strong>di</strong> elevata naturalità (come in<strong>di</strong>viduati nellatavola D del P.P.R.);ai terreni con termini ai laghi (fascia <strong>di</strong> 300 metri,comprensiva <strong>dei</strong> centri abitati, come in<strong>di</strong>viduatanella tavola D1b - quadro <strong>di</strong> riferimento delletutelePer detti terreni, sin tanto che non venga approvatolo strumento urbanistico adeguato al P.P.R., sono stabiliti<strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> interventi e<strong>di</strong>lizi e urbanistici, o limitazioninotevoli all’utilizzo del suolo per altre attività.Fanno eccezione ai <strong>di</strong>vieti e alle limitazioni (e quin<strong>di</strong>continuano ad applicarsi le norme del vigentestrumento urbanistico - P.G.T. o P.R.G.):a) gli ambiti che al 17.2.<strong>2010</strong> (data <strong>di</strong> entrata in vigoredel P.P.R.) risultino e<strong>di</strong>ficati con continuità,compresi i lotti interclusi ed escluse le aree libere<strong>di</strong> frangia, a tal fine perimetrate dai Comuni;b) i piani attuativi, oggetto <strong>di</strong> convenzione già stipulata:- i Piani <strong>di</strong> Intervento, beneficiari <strong>di</strong> finanziamentipubblici;- i <strong>di</strong>ritti, comunque, acquisiti dal privato.Pertanto i Comuni dovranno procedere, nelle aree<strong>di</strong> elevata naturalità o nei terreni con termini ai laghi,alla perimetrazione <strong>di</strong> cui alla lettera a (ambitie<strong>di</strong>ficati con continuità):La deliberazione, avente valenza meramente ricognitiva,deve essere assunta dal Consiglio Comunale,ovviamente sulla base <strong>di</strong> una relazione e <strong>di</strong> unelaborato grafico pre<strong>di</strong>sposti dall’U.T.C. o dall’urbanistacomunale.In alternativa, i Comuni debbono procedere all‘adeguamentodello strumento urbanistico vigente alleprescrizioni del P.P.R.Tale adeguamento:non è possibile per i Comuni che non hanno nemmenoadottato il P.G.T. (art. 26, c. 3 L.R. 12/2005);è possibile per i Comuni che hanno adottato ilP.G.T., col proce<strong>di</strong>mento semplificato <strong>di</strong> cui all‘art.3 L.R. 23/1997 (fattispecie <strong>di</strong> cui all‘art. 2, c. 2 letterai);è possibile per i Comuni che hanno approvato ilP.G.T., con la specifica, ma or<strong>di</strong>naria variante alP.G.T. (comunque obbligatoria entro il 17.2.2012) .PIANO PAESAGGISTICO REGIONALESul BURL n. 6 (3 S.S.) dell’11.2.<strong>2010</strong>, è stata pubblicatala deliberazione n. 951 del 19.1.<strong>2010</strong> con laquale il Consiglio Regionale ha approvato il PianoTerritoriale Regionale (P.T.R.). Il Piano è <strong>di</strong>venuto efficacedal 17.2.<strong>2010</strong>.Con il P.T.R. è stato approvato il Piano PaesaggisticoRegionale (P.P.R.) quale sezione del P.T.R. SulBURL del 30.3.<strong>2010</strong> sono stati pubblicati tutti gli e-laborati del P.T.R., che sostituiscono, a tutti gli effetti,gli elaborati del pre-vigente Piano TerritorialePaesistico Regionale (P.T.P.R.) .


IL PIANO DEL PAESAGGIO LOMBARDO.Occorre non confondere il P.P.R. con il “Piano del PaesaggioLombardo”, che è “costituito dall‘insieme degliatti a specifica valenza paesaggistica dal momento<strong>della</strong> loro entrata in vigore”, atti puntualmente elencatiall’art. 3, c.2 <strong>della</strong> “Normativa” del P.P.R.Nell’elenco <strong>di</strong> questi atti rientrano, tra gli altri:a- il Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.);b- i vari provve<strong>di</strong>menti amministrativi <strong>di</strong> vincolo paesaggisticoprevisto dal De-creto Legislativo n°42/2004 (<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> notevole interesse pubblico- art. 140; notifiche eseguite, elenchi compilati,provve<strong>di</strong>menti e atti emessi ai sensi <strong>della</strong> previgentenormativa - art. 157).c- i P.T.C.P. e i P.G.T. adeguati alle previsioni del P.P.R.;d- e- gli altri istituti e i piani <strong>dei</strong>:- parchi regionali- riserve naturali- parchi locali <strong>di</strong> interesse sovra comunale (PLIS);Il Piano del Paesaggio si articola in tre sezioni fondamentali:a) sezione conoscitiva,comprendente l”analisi <strong>dei</strong> caratteri e <strong>dei</strong> valori paesaggisticidel territorio lombardo e l”in<strong>di</strong>viduazione<strong>dei</strong> conseguenti in<strong>di</strong>rizzi generali per la loro tutela;b) sezione normativa,comprendente la definizione del sistema degli atti <strong>di</strong>pianificazione e delle regole per il controllo delle trasformazioninonché le specifiche <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong>rettamenteo in<strong>di</strong>rettamente operanti sul territorio, chetutti i comuni e le province sono tenuti a seguire nellaredazione degli strumenti urbanistici e nel rilasciodegli atti abilitativi <strong>di</strong> natura urbanistico-e<strong>di</strong>lizia;c) sezione programmatica,comprendente la definizione delle politiche attive chela Regione Lombar<strong>di</strong>a e gli altri enti preposti alla tutelapaesaggistica si impegnano a porre in essere, anchecon la cooperazione degli enti locali e <strong>di</strong> altri soggettipubblici e privati che siano <strong>di</strong>sponibili a parteciparvi,per il conseguimento degli obiettivi in<strong>di</strong>cati,con la specificazione delle relative priorità e risorse.Gli atti che costituiscono il Piano del Paesaggio Lombardodevono essere valutati e applicati in base:al principio gerarchico: l’atto sottor<strong>di</strong>nato non può sovvertiregli in<strong>di</strong>rizzi e le strategie <strong>di</strong> quello sovraor<strong>di</strong>nato;al principio <strong>di</strong> maggior definizione: le previsioni dell’attopiù definite (approvate rispettando il principio gerarchico)sostituiscono quelle degli atti sovraor<strong>di</strong>nati.LA NORMATIVA.La normativa è relativa al P.P.R. ed è un elaborato<strong>dei</strong> “Contenuti <strong>di</strong>spositivi e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo“ <strong>di</strong>visa in cinqueparti:AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEa) Parte prima: “<strong>di</strong>sposizioni generali”:b) Parte seconda: “Il Piano Paesaggistico Regionale”- il titolo primo: “P.P.R. come quadro <strong>di</strong> riferimentopaesaggistico”;- il titolo secondo: “P.P.R. e <strong>di</strong>sciplina paesaggistica”;- il titolo terzo: “Disposizioni del P.P.R. imme<strong>di</strong>atamenteoperative’.c) Parte terza: “Disposizioni relative alla pianificazioneprovinciale, comunale e delle aree protette”.In particolare l’art. 34 detta <strong>di</strong>sposizioni in tema <strong>di</strong>“in<strong>di</strong>rizzi per la pianificazione comunale e criteri perl’approvazione del P.G.T.”.d) Parte quarta: “Esame paesistico <strong>dei</strong> progetti“ perle aree non soggette a vincolo paesaggistico.e) Parte quinta: “Sezione programmatica”.GESTIONE DEI BENI PAESAGGISTICI.L’art. 16 bis contiene le “prescrizioni generali per la<strong>di</strong>sciplina <strong>dei</strong> beni paesaggistici”. Le norme relativedebbono essere, quin<strong>di</strong>, tenute presenti nelle attivitàdelle Commissioni Comunali per il paesaggio.Vengono dettate prescrizioni per la tutela e la gestione:a) delle aree tutelate per legge (art. 142 D. L.vo42/2004 ex Legge Galasso): al comma 2;b) delle cose immobili che hanno cospicui caratteri<strong>di</strong> bellezze naturali, singolarità geologicao memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali<strong>di</strong>chiarati <strong>di</strong> notevole interesse pubblico(art. 136, I c. lettera a D. L.vo 42/2004): al comma3, punti I e II;c) delle ville, <strong>dei</strong> giar<strong>di</strong>ni e <strong>dei</strong> parchi, che si <strong>di</strong>stinguonoper la loro non comune bellezza, <strong>di</strong>chiarati<strong>di</strong> notevole interesse pubblico (art.136, I c. letterab D. L.vo 42/2004): al comma 3, punti III e IV;d1) <strong>dei</strong> complessi <strong>di</strong> cose immobili che compongonoun caratteristico aspetto avente valore esteticoe tra<strong>di</strong>zionale, inclusi i centri ed i nuclei storici(art. 136, I c. lettera c);d2) delle bellezze panoramiche e così pure <strong>di</strong> queipunti <strong>di</strong> vista o <strong>di</strong> belvedere, accessibili al pubblico,dai quali si goda lo spettacolo <strong>di</strong> quelle bellezze(art. 136, I c. lettera d);<strong>di</strong>chiarati <strong>di</strong> notevole interesse pubblico: al comma 4.Vengono dettate prescrizioni particolari per:a) la cartellonistica e i mezzi pubblicitari;b) i sentieri, i percorsi rurali e i tracciati <strong>di</strong> fruizioneciclo-pedonale;c) la viabilità storica;d) le alberature, i mari e le macchie boschive;e) i belvedere, le visuali sensibili e i percorsi panoramici.2/10IL TRIANGOLO35


2/10IL TRIANGOLO36AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEDISPOSIZIONI DEL P.P.R., IMMEDIATAMENTEOPERATIVE.Ai sensi. dell’art. 29 <strong>della</strong> “Normativa” le norme contenutenel titolo III (<strong>di</strong>sposizioni del P.P.R. imme<strong>di</strong>atamenteoperative) sono imme<strong>di</strong>atamente prevalentisugli altri atti <strong>di</strong> valenza paesaggistica.Di particolare importanza, sono le norme relative a:- tutela paesaggistica degli ambiti <strong>di</strong> elevata naturalità(art. 17);- tutela e valorizzazione <strong>dei</strong> laghi lombar<strong>di</strong> (art. 19).Le altre norme che interessano la Lombar<strong>di</strong>a delnord riguardano:- Rete idrografica naturale fondamentale (art. 20)- Geositi (art. 22)- Siti Unesco (art. 23)- Rete verde regionale (art. 24)- In<strong>di</strong>viduazione e tutela <strong>dei</strong> Centri, Nuclei e Inse<strong>di</strong>amentiStorici (art. 25)- Riconoscimento e tutela <strong>della</strong> viabilità storica e <strong>di</strong>interesse paesaggistico (art. 26)- Belvedere, visuali sensibili e punti <strong>di</strong> osservazionedel paesaggio lombardo (art. 27)- Riqualificazione paesaggistica <strong>di</strong> aree ed ambitidegradati o compromessi e contenimento <strong>dei</strong> processi<strong>di</strong> degrado (art. 28)AMBITI DI ELEVATA NATURALITÀ (ART. 17)Sono quei “vasti ambiti nei quali la pressione antropica,intesa come inse<strong>di</strong>amento stabile, prelievo <strong>di</strong> risorseo semplice presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione” è storicamente limitata.Gli ambiti <strong>di</strong> elevata naturalità sono in<strong>di</strong>viduatinella tavola “D“ e nel repertorio allegato al P.P.R. Sonoesclusi dalla <strong>di</strong>sciplina dettata dall’art. 17 le aree ricompresein parchi regionali dotati <strong>di</strong> P.T.C. e nelle riserveregionali dotate <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> gestione.Sono consentiti, alle sotto segnate con<strong>di</strong>zioni, i seguentiinterventi:a) gran<strong>di</strong> attrezzature ricettive, sportive e turistiche:solo se previste nel P.T.C.P.;b) cave e <strong>di</strong>scariche: solo se previste in piani provincialie/o regionali;c) nuove strade <strong>di</strong> comunicazione, e nuove linee peril trasporto <strong>di</strong> energia e flui<strong>di</strong>: solo se accompagnateda forme <strong>di</strong> mitigazione.Non è consentita la circolazione fuori strada.Non sono consentiti dal punto <strong>di</strong> vista paesaggisticointerventi urbanistici ed e<strong>di</strong>lizi.Sono sempre consentiti:a) manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia edeventuale ampliamento <strong>di</strong> manufatti esistenti;b) opere <strong>di</strong> adeguamento funzionale e tecnologico<strong>di</strong> impianti e infrastrutture esistenti;c) utilizzazione agro-silvo-pastorale del suolo, ivicompresa la realizzazione <strong>di</strong> strutture aziendali connesseall’attività agricola anche relative alle esigenzeabitative dell’impren<strong>di</strong>tore agricolo;d) opere relative alla bonifica montana, alla <strong>di</strong>fesa i-draulica, nonché tutti gli interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>della</strong> pubblicaincolumità e conseguenti a calamità naturali;e) piccole derivazioni d’acqua, ove risulti comunquegarantito il minimo deflusso vitale <strong>dei</strong> corpi i-drici, da verificarsi anche in relazione ai criteri <strong>di</strong> cuialla d.g.r. n. 2121 del 15 marzo 2006;f) opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dall’ inquinamento idrico, del suolo,atmosferico ed acustico, previo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> correttoinserimento paesaggistico delle stesse;g) eventuali nuove strade, necessarie per consentirel”accesso ad attività già inse<strong>di</strong>ate”, realizzate nelrispetto <strong>della</strong> conformazione naturale <strong>dei</strong> luoghi e<strong>della</strong> vegetazione, con larghezza massima <strong>della</strong> carreggiata<strong>di</strong> m. 3,50 e piazzole <strong>di</strong> scambio.Le norme urbanistiche vigenti(sia <strong>di</strong> P.R.G. che <strong>di</strong> P.G.T) - sin tanto che non vengonoadeguate al P.P.R. sono applicabili esclusivamenteagli:a - “ambiti che al 17.2.<strong>2010</strong> (data <strong>di</strong> entrata in vigoredel P.P.R.) risultino e<strong>di</strong>ficati con continuità,compresi i lotti interclusi ed escluse le aree libere<strong>di</strong> frangia, a tal fine perimetrale dai Comuni”;Pertanto i Comuni per consentire l’applicazione dellenorme del vigente strumento urbanistico (sia essoP.R.G. o P.G.T.) debbono nelle aree <strong>di</strong> elevata naturalità,procedere alla perimetrazione <strong>dei</strong> predetti ambiti,ovviamente sulla base <strong>di</strong> una relazione e <strong>di</strong> un e-laborato pre<strong>di</strong>sposti dall’U.T.C. o dall’urbanista.b - “piani attuativi, con convenzione stipulata e trascrittae programmi <strong>di</strong> intervento già beneficiari <strong>di</strong>finanziamenti pubblici.Ovviamente nel caso in cui il P.G.T. dovesse venireadeguato alle prescrizioni del P.P.R. cadranno tuttii <strong>di</strong>vieti e le limitazioni, e saranno pienamente applicabilile <strong>di</strong>sposizioni del P.G.T.L’adeguamento richiesto può avvenire:a - per i Comuni che non hanno adottato il P.G.T.:solo con l’approvazione del P.G.T.Stando al tenore dell’art. 26, c. 3 ter <strong>della</strong> L.R.12/2005 (aggiunta dalla L.R. 7/<strong>2010</strong>), i comuni, dotati<strong>di</strong> P.R.G. e che non hanno adottato il P.G.T., essendopreclusa ogni variante al P.R.G., non possonoprocedere al1’adeguamento del P.R.G.b - per i Comuni che hanno adottato il P.G.T. ma chenon l’hanno approvato con la procedura <strong>di</strong> cui all’art.3 <strong>della</strong> L.R. 23/97, ai sensi dell’art. 2, c. 2 lettera i, ammissibileai sensi dell’art. 25, c. 1 L.R. 12/2005 e nonprecluso (come per i Comuni che non hanno adottatoil P.G.T.) dall’art. 26, c. 3 ter <strong>della</strong> L.R. 12/2005.Ovviamente dovranno adeguare il P.G.T. adottatoalle previsioni del P.P.R.


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEc - per i Comuni che hanno approvato il P.G.T.: conuna specifica variante <strong>di</strong> P.G.T.2/10TERRENI CONTERMINI AI LAGHI LOMBARDI(ART. 19)Vengono in<strong>di</strong>viduati gli ambiti <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a paesaggisticadel lago e dello scenario lacuale.Tali ambiti vengono in<strong>di</strong>cati nella tavola D (quadro<strong>di</strong> riferimento <strong>della</strong> <strong>di</strong>sciplina paesaggistica regionale)e specificatamente nella tavola D1b (quadro<strong>di</strong> riferimento delle tutele <strong>dei</strong> laghi insubrici: Lago<strong>di</strong> Lugano, Lago <strong>di</strong> Como e <strong>di</strong> Lecco).Tali ambiti sono definiti dall’art. 142, c. 1 lettera bD. L.vo 42/2004 come “i territori con termini ai laghicompresi in una fascia del1a profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 300metri dalla linea <strong>di</strong> battigia, anche per i territori e-levati sui laghi” inclusi, <strong>di</strong>ce il comma 5 dell’art. 19,“i centri abitati e lo specchio lacuale”.I commi 4 e 5 dell’ art. 19 dettano in<strong>di</strong>cazioni paesaggistiche,da introdurre nei P.G.T., per la tutela <strong>di</strong> dettiambiti c per la effettuazione <strong>di</strong> interventi in dette aree.Nei predetti ambiti:a - è fatto assoluto <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> attivare- impianti per il trattamento e lo smaltimento <strong>dei</strong>rifiuti;- nuove cave, e lavorazione <strong>di</strong> inerti;- nuovi centri commerciali e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong>ven<strong>di</strong>ta.b - è soggetta ad attenta valutazione paesaggistica(anche a mezzo <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi tra provincie,parchi, comuni interessati e contermini, consorzilacuali) la realizzazione <strong>di</strong> nuovi appro<strong>di</strong>, nuovi portio ampliamento <strong>di</strong> quelli esistenti.c - è fatto <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> realizzare interventi e<strong>di</strong>lizi edurbanistici;d - sono sempre assentibili (dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico)i seguenti interventi:- interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria,restauro e risanamento conservativo, ristrutturazionee<strong>di</strong>lizia ed eventuale ampliamento <strong>dei</strong>manufatti esistenti non superiori al 10%, purché gliinterventi siano rispettosi dell’identità e <strong>della</strong> peculiaritàmorfologiche e stilistiche dell’inse<strong>di</strong>amentostorico e/o tra<strong>di</strong>zionale in cui si inseriscono;- opere <strong>di</strong> adeguamento funzionale e tecnologico<strong>di</strong> impianti e infrastrutture esistenti;- utilizzazione agro-silvo-pastorale del suolo, ivicompresa la realizzazione <strong>di</strong> strutture aziendali connesseall’attività agricola anche relative alle esigenzeabitative dell’impren<strong>di</strong>tore agricolo;- opere relative alla bonifica, alla <strong>di</strong>fesa idraulica,nonché tutti gli interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>della</strong> pubblicaincolumità e conseguenti a calamità naturali;- opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dall’inquinamento idrico, delsuolo, atmosferico ed acustico, previo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> correttoinserimento paesistico delle stesse;Como - giar<strong>di</strong>no privato in via Vittorio Emanuele- eventuali nuove strade, necessarie per consentirel’accesso ad attività già inse<strong>di</strong>ate, realizzate nelrispetto <strong>della</strong> conformazione naturale <strong>dei</strong> luoghi e0Le norme urbanistiche vigenti (sia <strong>di</strong> P.R.G. che <strong>di</strong>P.G.T.) - sin tanto che non vengono adeguate alP.P.R. sono applicabili esclusivamente agli:a - “ambiti che al 17.2,<strong>2010</strong> (data <strong>di</strong> entrata in vigoredel P.P.R.) risultino e<strong>di</strong>ficabili con continuità,compresi i lotti interclusi ed escluse le aree libere<strong>di</strong> frangia, a tal fine perimetrale dai Comuni”;Pertanto i Comuni per consentire l’applicazione dellenorme del vigente strumento urbanistico (sia essoP.R.G. o P.G.T.) debbono per i terreni contermini ai laghi,procedere alla perimetrazione <strong>dei</strong> predetti ambiti,ovviamente sulla base <strong>di</strong> una relazione e <strong>di</strong> un e-laborato pre<strong>di</strong>sposti dall’U.T.C. o dall’urbanista.b - “piani attuativi, con convenzione stipulata e trascrittae programmi <strong>di</strong> intervento già beneficiari <strong>di</strong>finanziamenti pubblici“.Nei predetti ambiti, sono sospesi, sino all’approvazionedel P.G.T., tutti i P.A. non ancora adottati, chenon siano specificatamente finalizzati al recupero oalle riqualificazioni <strong>di</strong> ambiti urbanizzati esistenti.Ovviamente nel caso in cui il P.G.T. dovesse venireadeguato alle prescrizioni del P.P.R. cadranno tuttii <strong>di</strong>vieti e le limitazioni, e saranno pienamente applicabilile <strong>di</strong>sposizioni del P.G.T.L’adeguamento richiesto può avvenire:a - per i Comuni che non hanno adottato il P.G.T.:solo con l’approvazione del P.G.T.Stando al tenore dell’art. 26, c. 3 ter <strong>della</strong> L.R.12/2005 (aggiunta dalla L.R. 7/<strong>2010</strong>), i comuni, dotati<strong>di</strong> P.R.G. e che non hanno adottato il P.G.T., es-IL TRIANGOLO37


2/10IL TRIANGOLO38AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEsendo preclusa ogni variante al P.R.G., non possonoprocedere al1’adeguamento del P.R.G.b - per i Comuni che hanno adottato il P.G.T. ma chenon l’hanno approvato con la procedura <strong>di</strong> cui all’art.3 <strong>della</strong> L.R. 23/97, ai sensi dell’art. 2, c. 2 lettera i, ammissibileai sensi dell’art. 25, c. 1 L.R. 12/2005 e nonprecluso (come per i Comuni che non hanno adottatoil P.G.T.) dall’art. 26, c. 3 ter <strong>della</strong> L.R. 12/2005.Ovviamente dovranno adeguare il P.G.T. adottatoalle previsioni del P.P.R.c - per i Comuni che hanno approvato il P.G.T.: conuna specifica variante <strong>di</strong> P.G.T.Il comma 10 detta poi particolari in<strong>di</strong>cazioni da assumerequale ulteriore riferimento per la tutela e lavalorizzazione delle peculiarità paesaggistiche delLago <strong>di</strong> Lugano e del lago <strong>di</strong> Como e <strong>di</strong> lecco.ESAME PAESISTICO DEI PROGETTILa parte IV <strong>della</strong> “Normativa” è de<strong>di</strong>cata all’ esamepaesistico <strong>dei</strong> progetti che incidono sull’esterioreaspetto <strong>dei</strong> luoghi e degli e<strong>di</strong>fici.La normativa si applica - come nel passato -su tutto il territorio, ad esclusione delle aree soggettea vincolo paesaggistico, in or<strong>di</strong>ne alle quali siapplica esclusivamente l’art. 146 D. L.vo 42/2004(Autorizzazione paesaggistica).Sono escluse dalla <strong>di</strong>sciplina solamente “le lavorazioni<strong>dei</strong> terreni che rientrano nelle normali pratichecolturali agricole e che non comportino la realizzazione<strong>di</strong> strutture fisse o semi-permanenti”.La <strong>di</strong>sciplina è, sostanzialmente, quella precedente,e occorre far riferimento alle “Linee guida per l’esamepaesistico <strong>dei</strong> progetti” <strong>di</strong> cui alla D.G.R.8.XI.2002 n. 11045.Si ricorda che la valutazione dell’impatto paesistico<strong>dei</strong> singoli progetti è effettuata dallo stesso progettista,in fase <strong>di</strong> elaborazione del progetto; in talesede il progettista deve considerare:- la sensibilità paesistica del sito (con riferimentoagli elaborati del Q.R.P.);- il grado <strong>di</strong> incidenza del progetto.Sulla base <strong>di</strong> tali valutazioni, il progettista determinail giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> impatto paesistico del progetto, secondole ricordate “linee guida” regionali:- se il progetto è inferiore alla soglia <strong>di</strong> rilevanza, lostesso è accettabile automaticamente;- se il progetto è superiore alla soglia <strong>di</strong> rilevanzama inferiore a quello <strong>di</strong> tolleranza: deve essere presentataanche la “relazione paesistica”;- se il progetto supera la soglia <strong>di</strong> tolleranza: nonè approvabile.Sul giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> impatto paesistico si esprime il responsabiledel proce<strong>di</strong>mento, che può avvalersi <strong>della</strong>commissione per il paesaggio.Sentenza del Consiglio <strong>di</strong> stato, Sez. IV,10.04.2008 - Decisione n. 1550RISTRUTTURAZIONEEDILIZIA: CHIARIMENTIINTERPRETATIVIAvv. PAOLO MANTEGAZZALa sentenza, pubblicata a pag. 31 del n° 1/<strong>2010</strong> de“ Il Triangolo” relativa agli interventi <strong>di</strong> ristrutturazionee<strong>di</strong>lizia, può essere fonte <strong>di</strong> equivoci, e dìcomportamenti non corretti da parte <strong>dei</strong> professionistiinteressati, in quanto può essere male interpretatae quin<strong>di</strong> erroneamente applicata.La sentenza è <strong>di</strong>visibile in due parti:a) la prima parte afferma che non costituisce intervento<strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia la ricostruzione<strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio crollato.Il principio è con<strong>di</strong>visibile, qualora la ricostruzione nonsia temporalmente conseguente al crollo, posto chel’ arto 27, c. 1 lettera d) <strong>della</strong> L.R. 12/2005 (così comel’art. 3 del D.P.R. 6.6.2001 n. 380) fa rientrare nelconcetto <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, la demolizione ela ricostruzione anche totale dell’e<strong>di</strong>ficio.Pertanto se non vi è soluzione <strong>di</strong> continuità tra ilcrollo e la presentazione <strong>della</strong> domanda, l’intervento<strong>di</strong> ristrutturazione è ammissibile (sul punto:T.A.R. Veneto, sede <strong>di</strong> Venezia, sez. II° -31.10.2007, n. 3493).b) la seconda parte afferma che la rie<strong>di</strong>ficazionedeve comportare la piena confonnità <strong>di</strong> sagoma,volume e superficie tra il vecchio e il nuovomanufatto.Il principio non è applicabile in Lombar<strong>di</strong>a: il citatoart. 27, c. 1 <strong>della</strong> L.R. 12/2005 esige che la ricostruzioneavvenga col solo rispetto <strong>della</strong> volumetriapreesistente, senza vincolo <strong>di</strong> sagoma comeè chiaramente in<strong>di</strong>cato nell’art. 22 <strong>della</strong>L.R.7/<strong>2010</strong> <strong>di</strong> interpretazione autentica.Di conseguenza, in Lombar<strong>di</strong>a, è possibile procederead interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, demolendoil vecchio fabbricato e costruendone unonuovo, senza vincoli né <strong>di</strong> se<strong>di</strong>me né <strong>di</strong> sagoma, mamantenendo solo la volumetria preesistente.Non è inutile sottolineare che ai sensi del II° c. dell’art.27 citato “le definizioni <strong>di</strong> cui al I° comma prevalgonosulle <strong>di</strong>sposizioni degli atti <strong>di</strong> pianificazioneterritoriale e <strong>dei</strong> regolamenti e<strong>di</strong>lizi ..... qualoradette <strong>di</strong>sposizioni stabiliscano <strong>di</strong>versamente rispettoalle definizioni <strong>di</strong> cui al comma l°“.


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2/10AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEProsegue l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>della</strong> recente normativa in collaborazionecon l’Or<strong>di</strong>ne degli Ingegneri <strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> ComoLE NUOVE NORME TECNICHEPER LE COSTRUZIONIIL TRIANGOLO40Dott. Ing. MARCO MARAZZIComponente <strong>della</strong> Commissione Civile dell’Or<strong>di</strong>nedegli Ingegneri <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> ComoLe verifiche <strong>di</strong> resistenza agli SLU <strong>di</strong> sezioni incalcestruzzo armatoIn questo articolo ci occupiamo delle verifiche <strong>di</strong> resistenzaagli Stati Limite Ultimi per strutture in calcestruzzoarmato. La trattazione non vuole certamenteessere esaustiva; saranno richiamati solo iprincipi fondamentali del metodo, rimandando a testispecifici per approfon<strong>di</strong>menti.È in ogni caso opportuno osservare come, per strutturesemplici e or<strong>di</strong>narie, il <strong>di</strong>mensionamento strutturalee la progettazione delle sezioni e delle armaturedelle parti in c.a. possa essere condotta conqualunque criterio (e.s. tensioni ammissibili), limitandosiad eseguire le verifiche SLU solo a posteriori.Peraltro per e<strong>di</strong>fici or<strong>di</strong>nari, non soggetti adaffollamento e ricadenti in zona sismica 4 è tutt’oraammesso il metodo <strong>di</strong> verifica alle tensioni ammissibilisecondo D.M. 14.02.1992.A <strong>di</strong>fferenza del metodo alle tensioni ammissibili(TA), che ipotizza un legame costitutivo elasticolineare del calcestruzzo e dell’acciaio, il metodoSLU assume legami costitutivi non lineari,dedotti dal reale comportamento <strong>dei</strong> materialiportati a rottura.In Figura 1 si riporta il legame costitutivo del calcestruzzoper le verifiche sezionali SLU. Come si puòintuire, la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> rottura non è definita da unlivello <strong>di</strong> sforzo (tensione ammissibile), ma dal raggiungimento<strong>di</strong> una deformazione ultima del materialeplasticizzato. In pratica una volta raggiunta laresistenza del materiale (f cd ) nella fibra più sollecitata,questa fibra può continuare a deformarsi senzaincrementare il suo contributo alla resistenza; sarannole fibre a<strong>di</strong>acenti a caricarsi maggiormente finoa raggiungere anch’esse la tensione limite.Il legame elastico lineare del metodo TA è un’approssimazionedel primo tratto <strong>della</strong> curva, validoper sollecitazioni limitate a valori più bassi <strong>della</strong> resistenzaf cd del materiale.La resistenza ultima del calcestruzzo è definita dallarelazione:f cd = 0,85·f ck /1,5 = 0,85·(0,83·R ck )/1,5 = 0,47·R ckdove: 0,83 è il fattore <strong>di</strong> conversione <strong>della</strong> resistenzaR ck misurata su provini cubici in resistenza f ck misuratasu provini cilindrici; 0,85 è un fattore che tieneconto degli effetti <strong>dei</strong> carichi <strong>di</strong> lunga durata; 1,5è il coefficiente <strong>di</strong> sicurezza.Figura 1 - Legame costitutivo del calcestruzzoUn analogo <strong>di</strong>scorso vale per l’acciaio d’armatura,che presenta un legame costitutivo doppiamentelineare, come quello rappresentato in Figura 2. Laresistenza è in questo caso assunta pari a:f yd = f yk /1,15 = 450/1,15 = 391 Mpaper acciaio tipo B450C.Figura 2 - Legame costitutivo dell’acciaioUna volta definiti i legami costitutivi, la verifica consistenel definire le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio statico<strong>della</strong> sezione.Continuano a valere, come nel metodo TA, le seguentiipotesi:


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE2/10Figura 3 - Sezione presso-inflessasi trascura il contributo del calcestruzzo teso (sezioneparzializzata – ve<strong>di</strong> Figura 3a);le sezioni si deformano mantenendosi piane (andamentolineare delle deformazioni, come rappresentatoin Figura 3b);assenza <strong>di</strong> scorrimento relativo tra acciaio e calcestruzzo.La <strong>di</strong>fferenza consiste nel fatto che, venendo menola linearità <strong>dei</strong> legami costitutivi, il <strong>di</strong>agramma deglisforzi sulla sezione non è più proporzionale aquello delle deformazioni attraverso il modulo elasticoE, ma assume la forma riportata in Figura 3c;è evidente la corrispondenza tra il legame costitutivo<strong>di</strong> Figura 1 e la <strong>di</strong>stribuzione degli sforzi sullaparte compressa <strong>della</strong> sezione.Le 2 equazioni <strong>di</strong> equilibrio, rispettivamente nei confronti<strong>della</strong> traslazione e <strong>della</strong> rotazione, possonoessere definite con riferimento alle forzerisultanti in<strong>di</strong>cate in Figura 3c:N = azione assiale;M = momento flettente;Z = risultante delle tensioni nell’acciaioteso;C = risultante delle tensioni sul calcestruzzocompresso;C s = risultante delle tensioni nell’acciaiocompresso.Esplicitando i valori delle risultanti in funzione<strong>della</strong> posizione dell’asse neutro x(<strong>di</strong>versa rispetto a quella calcolata coni legami costitutivi elastici lineari), si hannoa <strong>di</strong>sposizione 2 equazioni con 3 variabili:N, M, x. È quin<strong>di</strong> possibile, notal’azione assiale <strong>di</strong> calcolo (che può essereanche nulla come nel caso delletravi), determinare il massimo momentoflettente che la sezione è in grado <strong>di</strong>sopportare, compatibilmente con lemassime deformazioni ammissibili peri materiali.È inoltre possibile tracciare graficamenteil <strong>di</strong>agramma M-N ottenuto calcolandoil momento resistente <strong>della</strong> sezione al variaredell’azione assiale N.Le operazioni <strong>di</strong> risoluzione delle equazioni <strong>di</strong> e-quilibrio e <strong>di</strong> determinazione del momento resistente<strong>della</strong> sezione e del <strong>di</strong>agramma M-N possono essereeseguite con semplici programmi <strong>di</strong> calcolo, alcuni<strong>dei</strong> quali sono <strong>di</strong>sponibili gratuitamente in rete;per esempio si suggerisce VcaSlu, <strong>di</strong>sponibile sulsito http://bsing.ing.unibs.it/~gelfi/software/programmi_studenti.html(oppure cercare ‘Gelfisoftware‘ su un qualsiasi motore <strong>di</strong> ricerca).È imme<strong>di</strong>ato notare come le verifiche <strong>di</strong> resistenzaSLU non siano eseguite a livello <strong>di</strong> sforzi puntuali nelmateriale, ma a livello <strong>di</strong> azioni interne risultanti.Per esempio con una sezione 30x60 doppiamentearmata con 4f20 al lembo inferiore e 2f20 al lem-Figura 4 - Verifica <strong>di</strong> una sezione rettangolare inflessaIL TRIANGOLO41


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE2/10N Rd = 0,8·A c·f cd + A s,tot·f yddove A c è l’aera totale <strong>della</strong> sezione<strong>di</strong> calcestruzzo e A s,tot èl’area totale delle barre <strong>di</strong> armaturanella sezione.Le verifiche a taglio si eseguonodeterminando in modo in<strong>di</strong>pendentela resistenza offertadelle barre <strong>di</strong> armatura trasversalee dai puntoni <strong>di</strong> calcestruzzocompressi, secondo loschema riportato in Figura 6.IL TRIANGOLO42Figura 5 - Diagramma M-N <strong>della</strong> sezionebo superiore, realizzata con calcestruzzo classeC25/30, si può determinare una resistenza per puraflessione pari a 257,7 kNm. In Figura 4 è riportatala schermata del programma <strong>di</strong> verifica; in Figura5 il <strong>di</strong>agramma M-N <strong>della</strong> sezione.Si osservi che se la rottura avviene con acciaio snervato,la tensione nell’armatura tesa è nota e pari af yd ; la resistenza flessionale <strong>della</strong> sezione può esserequin<strong>di</strong> determinata con la relazione:M Rd = 0,9·d·Z = 0,9·d·A s·f yddove:d = altezza utile <strong>della</strong> sezione (approssimabile con0,9·h);0,9·d = braccio <strong>della</strong> coppia interna;Z =A s·f yd = risultante <strong>di</strong> trazione nell’acciaio.I pilastri soggetti a sola forza assiale possono inveceessere verificati con la seguente formula semplificataper il calcolo dell’azione assiale resistente<strong>della</strong> sezione, che considera implicitamente anchegli effetti <strong>di</strong> eventuali eccentricità accidentali delcarico:Figura 6 - Schema a traliccio per le verifiche a taglioPreliminarmente è necessariodefinire l’inclinazione delle armaturetrasversali e <strong>dei</strong> puntoni<strong>di</strong> calcestruzzo che collaboranoal meccanismo resistente.In presenza <strong>di</strong> sole staffe, le armature risultano inclinate<strong>di</strong> 90° rispetto all’asse <strong>della</strong> trave; per elementisemplicemente inflessi si può invece assumereche i puntoni <strong>di</strong> calcestruzzo presentino un’inclinazione<strong>di</strong> 45° sull’orizzontale.Le formule <strong>di</strong> verifica normative risultano quin<strong>di</strong>, perquesto caso specifico, ma ampiamente <strong>di</strong>ffiuso:resistenza delle armature:V Rsd = 0,9·d·A sw /s·f ydresistenza del calcestruzzo:V Rcd = 0,9·d·b·(0,5·f cd )con:A sw = area delle staffe;s = passo delle staffe.La sollecitazione V Sd <strong>di</strong> progetto deve risultare minoread entrambi i contributi resistenti.Nel prossimo articolo saranno trattate le verifichein con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio (SLE), che riguardano principalmentei requisiti <strong>di</strong> durabilità e funzionalità <strong>della</strong>struttura e che hanno un ruolo fondamentale nelladefinizione <strong>della</strong> classe <strong>di</strong> calcestruzzo da utilizzare,del copriferro minimo da adottare e spessocon<strong>di</strong>zionano le quantità minime <strong>di</strong> armatura longitu<strong>di</strong>naleda prevedere. Tali verifiche non sono infattialternative alle SLU, ma le completanoe le integrano. La loro importanzaè tutt’altro che trascurabile:basti pensare che la struttura, auspicabilmente,non si manifestamai in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> collasso imminente,ma ‘vive’ soggetta alle or<strong>di</strong>nariecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio.


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE7 maggio <strong>2010</strong> - Seminario informativo su “La certificazione del peritonella valutazione degli immobili a garanzia delle esposizioni bancarie”IL GEOMETRA CERTIFICATOPER LA VALUTAZIONE DEGLI IMMOBILI2/10ELENA CARATICRIF Certification Servicesinfo@crifcertification.comLa continua integrazione del settore finanziario conquello immobiliare ha ra<strong>di</strong>calmente trasformato lavalenza del rapporto <strong>di</strong> valutazione. Quando un mutuoè garantito da un’ipoteca su un bene immobile,il valore <strong>di</strong> quel immobile <strong>di</strong>venta <strong>di</strong> primaria importanzasia per la banca che per il cliente e, in<strong>di</strong>rettamente,per il resto del sistema finanziario delPaese.Vista la crescente importanza del rapporto <strong>di</strong> valutazione,la stessa Banca d’Italia (circolare n.263/2006)afferma che l’immobile deve essere stimato da un peritoin<strong>di</strong>pendente, cioè “una persona che possieda lenecessarie qualifiche, capacità ed esperienza per effettuareuna valutazione”. In Italia non esiste un corpoprofessionale <strong>di</strong> periti che svolgano attività <strong>di</strong> valutazioneimmobiliare.La valutazione immobiliare è un’attività professionaleesercitata in particolare dagli iscritti agli Albi/Or<strong>di</strong>ni<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>, degli Architetti e degli Ingegneri maciò non garantisce che tali soggetti abbiano le qualifiche,la capacità e l’esperienza necessarie per svolgerel’attività nel rispetto degli standard internazionali,quali quelli previsti dall’International Valuation StandardsCouncil (IVS) e quelli del TEGoVA (EVS). Nel2005, anche in Italia è stato pubblicatouno standard <strong>di</strong> valutazionee cioè il Co<strong>di</strong>ce delle ValutazioniImmobiliari - Terza E<strong>di</strong>zione,pubblicato da Tecnoborsa.Il Co<strong>di</strong>ce delle Valutazioni Immobiliariè stato redatto secondo iprincipi contenuti negli standar<strong>di</strong>nternazionali IVS e EVS, adattandolialle peculiarità del mercatoimmobiliare italiano.Purtroppo il co<strong>di</strong>ce è risultato pocoapplicato dai valutatori, per carenza<strong>di</strong> formazione specifica, edai committenti, forse perché unostandard stabilisce come un valutatoredeve agire piuttosto chespiegare come applicare le specificheprocedure e metodologie.Il risultato è che tuttora sono presenti sul mercato rapporti<strong>di</strong> valutazione nei quali il valore <strong>di</strong> mercato è calcolatosulla base <strong>di</strong> un valore (non un prezzo) al metroquadrato spesso senza neppure capire come è statomisurato. Siamo sempre in presenza, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> valutazionisoggettive, <strong>di</strong> contenuto empirico e senza riferimentoai dati <strong>di</strong> mercato.CRIF Certification Services è la prima società in I-talia e tra le prime in Europa ad essere accre<strong>di</strong>tatasecondo lo standard internazionale ISO 17024per la certificazione <strong>di</strong> professionisti specializzatinella valutazione degli immobili, a beneficio <strong>della</strong> trasparenzadel mercato.Oggi gli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to possono finalmente usufruire<strong>di</strong> uno strumento riconosciuto a livello europeoper ottenere maggiori garanzie sulle competenze<strong>dei</strong> periti, attraverso un esame <strong>di</strong> conformitàagli standard internazionali, alla normativa vigentee alle best practice nelle valutazioni immobiliari. Infattigli standard internazionali <strong>di</strong> valutazione, le prescrizioni<strong>di</strong> Basilea II e l’integrazione del mercato europeo<strong>dei</strong> mutui sottolineano l’importanza <strong>della</strong> qualifica,<strong>della</strong> professionalità e dell’in<strong>di</strong>pendenza delvalutatore immobiliare in un’ottica <strong>di</strong> gestione delrischio e protezione del mercato.Per i <strong>Geometri</strong> la certificazione delle proprie competenzetecniche e specialistiche rappresenta un’op-IL TRIANGOLO43


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE2/10Al fine <strong>di</strong> sensibilizzare la categoriasu argomenti quali la certificazionee l’introduzione del nuovo co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>valutazione dell’Associazione BancariaItaliana il <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong><strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> Como, in collaborazionecon l’AssociazioneGeo.Val.Esperti ed il Consiglio Nazionaleha organizzato in data 7maggio u.s. un seminario informativosul tema <strong>della</strong> certificazione in cui Luke Brucato,Operation Manager <strong>di</strong> CRIF Certification Services, èintervenuto con la relazione intitolata “La certificazionedel perito nella valutazione degli immobili a garanziadelle esposizioni bancarie”.IL TRIANGOLO44portunità unica in Italia per entrare a far parte <strong>della</strong> bestpractice nel mondo <strong>della</strong> valutazione immobiliaree ottenere un vantaggio competitivo in un mercato dovela qualità del servizio <strong>di</strong>venta sempre più un fattore<strong>di</strong>stintivo determinante.Al Comitato Scientifico <strong>di</strong> CRIF Certification Servicesaderiscono, tra gli altri, il Consiglio Nazionale <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureati, l’Associazione Bancaria Italiana,il Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> Periti Industriali e Periti IndustrialiLaureati e l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Palermo.Dopo l’accre<strong>di</strong>tamento ISO 17024 ottenuto a giugno2009 per lo schema <strong>di</strong> certificazione CCS-B01(certificazione <strong>della</strong> competenza <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong>immobili residenziali) il Comitato Scientifico ha implementatolo schema CCS-B02 per certificare tutticoloro che operano nella valutazione <strong>di</strong> immobilinon-residenziali. CCS-B02 rappresenta il passosuccessivo per tutti quei professionisti che già hannoottenuto la certificazione CCS-B01 e voglionocontinuare ad offrire i propri servizi ad una clientelache valuta l’immobile come investimentoe necessita <strong>di</strong> stime finanziarie.Anche per questo secondoschema, CCS ha ottenuto,nell’aprile del <strong>2010</strong>, l’estensionedell’accre<strong>di</strong>tamento, garantendo inquesto modo una copertura a 360°dell’attività del perito immobiliare.All’evento, che ha visto la presenza <strong>di</strong> oltre 300 geometri,è intervenuto come relatore anche il Presidente<strong>della</strong> Consulta Regionale <strong>della</strong> Lombar<strong>di</strong>a e hannopartecipato <strong>numero</strong>si rappresentanti <strong>di</strong> associazionie or<strong>di</strong>ni provinciali <strong>di</strong> categoria.Il Geometra ormai è tra le figure più qualificate in Italianell’ambito <strong>della</strong> valutazione degli immobili e la certificazionerappresenta un’opportunità <strong>di</strong> mercato danon perdere. Nel 2009 le banche hanno richiesto oltre300.000 perizie <strong>di</strong> immobili residenziali; circa il 50%<strong>di</strong> queste sono state redatte da geometri. Sempre piùquin<strong>di</strong> si <strong>di</strong>ffonde la convinzione che il professionistaabbia un riconoscimento delle proprie competenzespecialistiche in un mercato in cui non è garantito unlivello minimo <strong>di</strong> qualifica tra i professionisti, abbia unvantaggio competitivo perché il mercato è in continuaevoluzione e la qualità del servizio <strong>di</strong>venta un fattore<strong>di</strong>stintivo determinante.Così come riba<strong>di</strong>to anche dal Presidente NazionaleSavol<strong>di</strong> nell’ultimo <strong>numero</strong> <strong>di</strong> GeoCentro, cosi comein altri paesi europei anche in Italia è nata la figura del“Valutatore Certificato”.CRIF Certification Services ha recentemente firmato u-na convenzione con Geo.Val, l’Associazione <strong>di</strong> <strong>Geometri</strong>Valutatori Esperti, guidata dal Consiglio Nazionale<strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati, per favorire la qualificazione<strong>dei</strong> geometri valutatori tramite la certificazionedelle loro competenze. Tale convenzione prevede,per tutti gli iscritti all’Associazione, u-no sconto sul tariffario d’iscrizione alprocesso <strong>di</strong> certificazione.In un paese in cui ci sono oltre450.000 professionisti tra geometri,architetti e ingegneri abilitati ad e-seguire valutazioni immobiliari suicui appoggiano concessioni <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to,contratti <strong>di</strong> leasing, cartolarizzazionie rating, la certificazione <strong>di</strong>CCS, accre<strong>di</strong>tata ISO 17024, sta <strong>di</strong>ventandouno strumento sempre piùaffinato per riconoscere chi lavorasecondo le best practice del settoree per riportare al mercato un po’<strong>di</strong> quella fiducia che negli ultimi anniè venuta a mancare nel mondodel cre<strong>di</strong>to immobiliare.


NOTIZIE UTILILa nuova “me<strong>di</strong>azione” civile obbligatoria per le controversiesu condominio, locazione, <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> proprietà e usufrutto2/10LA MEDIAZIONE CIVILESulla Gazzetta Ufficiale n.53 del 5 marzo <strong>2010</strong> è statopubblicato il D.lgs. n.28 del 4/3/<strong>2010</strong> recante “Attuazionedell’articolo 60 <strong>della</strong> legge 18 giugno 2009,n. 69, in materia <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione finalizzata alla conciliazionedelle controversie civili e commerciali”.Tale provve<strong>di</strong>mento introduce nell’or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>coitaliano il nuovo istituto <strong>della</strong> me<strong>di</strong>azione civilee commerciale come metodo <strong>di</strong> risoluzione delle controversiealternativo al tribunale.In base alle <strong>di</strong>sposizioni del provve<strong>di</strong>mento chiunquepuò rivolgersi <strong>di</strong>nanzi a un me<strong>di</strong>atore professionista“con requisiti <strong>di</strong> terzietà” al fine <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire in tempiragionevoli o ad un accordo amichevole o alla formulazione<strong>di</strong> una proposta per la risoluzione <strong>di</strong> unacontroversia civile e commerciale.In alcune materie, ritenute particolarmente conflittuali(quali condominio, locazione, <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> proprietà usufrutto,contratti bancari, finanziari e assicurativi, risarcimentodanno per circolazione <strong>dei</strong> veicoli) il ricorso allame<strong>di</strong>azione sarà obbligatorio prima <strong>di</strong> poter intraprendereuna azione or<strong>di</strong>naria davanti ai giu<strong>di</strong>ci. Neglialtri casi, le parti stesse liberamente possono decidere<strong>di</strong> avvalersi <strong>della</strong> me<strong>di</strong>azione o è lo stesso giu<strong>di</strong>ceche può invitare le parti, nel corso <strong>di</strong> un processo, arisolvere la lite davanti all’organismo <strong>di</strong> conciliazione.Se, a seguito <strong>della</strong> me<strong>di</strong>azione viene raggiunto un accordosottoscritto da entrambe le parti questo, unavolta omologato dal tribunale costituisce titolo esecutivoper l’espropriazione forzata, per l’esecuzionein forma specifica e per l’iscrizione <strong>di</strong> ipoteca giu<strong>di</strong>ziale.Qualora l’accordo non venga raggiunto, il me<strong>di</strong>atorepuò, comunque, formulare una proposta <strong>di</strong>conciliazione che le parti possono accettare o meno.In caso <strong>di</strong> mancata accettazione le parti potranno proseguirecon il normale iter giu<strong>di</strong>ziario.Per poter accedere alla me<strong>di</strong>azione è sufficiente unasemplice domanda scritta, senza particolari formalità,che va depositata presso l’organismo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azionescelto.Organismi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione possono essere costituitidai consigli degli or<strong>di</strong>ni degli avvocati ovvero daaltri or<strong>di</strong>ni professionali per le materie riservate allaloro competenza. Anche gli enti pubblici e privatiche <strong>di</strong>ano garanzie <strong>di</strong> serietà sono abilitati a costituireorganismi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione iscrivendosi nell’appositoregistro.Sono previste agevolazioni fiscali per coloro che e-speriscono il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione, sotto forma<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to d’imposta per i compensi versati al me<strong>di</strong>atore.Il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione non può avere una duratasuperiore a quattro mesi.Decreto legislativo 4 marzo <strong>2010</strong>, n. 28Attuazione dell’articolo 60 <strong>della</strong> legge 18 giugno2009, n. 69, in materia <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione finalizzataalla conciliazione delle controversie civili e commercialiArt. 6Durata1. Il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione ha una duratanon superiore a quattro mesi.2. Il termine <strong>di</strong> cui al comma 1 decorre dalla data<strong>di</strong> deposito <strong>della</strong> domanda <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione, ovverodalla scadenza <strong>di</strong> quello fissato dal giu<strong>di</strong>ceper il deposito <strong>della</strong> stessa e, anche nei casi incui il giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>spone il rinvio <strong>della</strong> causa ai sensidel quarto o del quinto periodo del comma 1dell’articolo 5, non è soggetto a sospensione feriale.Art. 18Organismi presso i tribunali1. I consigli degli or<strong>di</strong>ni degli avvocati possonoistituire organismi presso ciascun tribunale, avvalendosi<strong>di</strong> proprio personale e utilizzando i localiloro messi a <strong>di</strong>sposizione dal presidente deltribunale. Gli organismi presso i tribunali sono i-scritti al registro a semplice domanda, nel rispetto<strong>dei</strong> criteri stabiliti dai decreti <strong>di</strong> cui all’articolo 16.Art. 19Organismi presso i consigli degli or<strong>di</strong>ni professionalie presso le camere <strong>di</strong> commercio1. I consigli degli or<strong>di</strong>ni professionali possono i-stituire, per le materie riservate alla loro competenza,previa autorizzazione del Ministero <strong>della</strong>giustizia, organismi speciali, avvalendosi <strong>di</strong> propriopersonale e utilizzando locali nella propria <strong>di</strong>sponibilità.2. Gli organismi <strong>di</strong> cui al comma 1 e gli organismiistituiti ai sensi dell’articolo 2, comma 4, <strong>della</strong>legge 29 <strong>di</strong>cembre 1993, n. 580, dalle camere<strong>di</strong> commercio, industria, artigianato e agricolturasono iscritti al registro a semplice domanda,nel rispetto <strong>dei</strong> criteri stabiliti dai decreti <strong>di</strong>cui all’articolo 16.IL TRIANGOLO45


2/10NOTIZIE UTILID.M. Economia e Finanze 09/03/<strong>2010</strong> - G.U. 69 del 24/03/<strong>2010</strong>AGGIORNATI I COEFFICIENTIDEI FABBRICATI DEL GRUPPO “D”Il coefficiente aggiornato per l’anno <strong>2010</strong> relativo alla determinazione dell’ICI riguardante i fabbricati classificatinel gruppo D (non iscritti al Catasto e posseduti da imprese) è <strong>di</strong> 1,02.Si riportano i coefficienti degli anni passati in ottemperanza all’art. 5 comma 3 del D.Lgs. 30 <strong>di</strong>cembre1992 n. 504.per l’anno <strong>2010</strong> = 1.02 per l’anno 1995 = 1.57per l’anno 2009 = 1.03 per l’anno 1994 = 1.62per l’anno 2008 = 1.07 per l’anno 1993 = 1.66per l’anno 2007 = 1.11 per l’anno 1992 = 1.67per l’anno 2006 = 1.14 per l’anno 1991 = 1.71per l’anno 2005 = 1.17 per l’anno 1990 = 1.79per l’anno 2004 = 1.24 per l’anno 1989 = 1.87per l’anno 2003 = 1.28 per l’anno 1988 = 1.95per l’anno 2002 = 1.33 per l’anno 1987 = 2.11per l’anno 2001 = 1.36 per l’anno 1986 = 2.27per l’anno 2000 = 1.40 per l’anno 1985 = 2.44per l’anno 1999 = 1.42 per l’anno 1984 = 2.60per l’anno 1998 = 1.45 per l’anno 1983 = 2.76per l’anno 1997 = 1.48 per l’anno 1982 = 2.92e precedentiper l’anno 1996 = 1.53DISPONIBILE IL TESTO UFFICIALECOORDINATO ED AGGIORNATODELLA L.R. 12/2005La “legge per il governo del territorio” <strong>della</strong> nostra Regione, legge 12/2005 ha subito dalla primastesura ben 11 aggiornamenti derivanti da altrettante norme regionali sopraggiunte.È ora <strong>di</strong>sponibile sul sito www.regione.lombar<strong>di</strong>a.it il testo coor<strong>di</strong>nato aggiornato con le ultimissimemo<strong>di</strong>fiche (l.r. 22 febbraio <strong>2010</strong> n.12).IL TRIANGOLO46Il testo è pubblicato sul seguente bollettino regionale acquisibile in formato pdf accedendoal link BURL del portale <strong>della</strong> Regione:Bollettino Ufficiale n. 12, 25 marzo. <strong>2010</strong>, 2° supplemento straor<strong>di</strong>nario.


NOTIZIE UTILIProgettazione e realizzazione <strong>di</strong> una rete idrica antincen<strong>di</strong>oL’IMPIANTO IDRICOANTINCENDIO2/10Geom. CLAUDIO CORTIObblighi <strong>di</strong> legge, affidabilità del sistema,manutenzione, reale utilità ovvero quandoun impianto idrico è in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfaregli obblighi <strong>di</strong> legge e le reali esigenzeantincen<strong>di</strong>oL’acqua è il più comune ed antico agente e-stinguente. Per la sua efficacia <strong>di</strong> estinzioneè anche il mezzo più largamente usato nell’estinzionedegli incen<strong>di</strong>.Le azioni estinguenti dell’acqua sono <strong>di</strong>rettealla mo<strong>di</strong>ficazione delle con<strong>di</strong>zioni termofisichedel sistema <strong>di</strong> combustione. Per le sueproprietà l’acqua esplica le azioni <strong>di</strong> spegnimentoper sottrazione <strong>di</strong> calore (raffreddamento),per riduzione dell’ossigeno (soffocamento)e per riduzione <strong>della</strong> concentrazione<strong>di</strong> combustibile (<strong>di</strong>luzione).L’effetto estinguente dell’acqua può essereaccresciuto aumentando l’efficacia del sistema<strong>di</strong> erogazione (impianto antincen<strong>di</strong>o)ottimizzando il connubio “pressione – portata<strong>di</strong> acqua erogata.Esempio <strong>di</strong> posa <strong>di</strong> serbatoio con locale pompe integratoIn particolare, la progettazione, l’installazionee l’esercizio <strong>di</strong> un impianto idrico antincen<strong>di</strong>opermanentemente in pressionee destinato ad alimentare idranti e naspiantincen<strong>di</strong>o dovrà seguire criteri idraulicied impiantistici ben precisi al fine <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfarele vigenti norme UNI che regolanoil settore.La norma <strong>di</strong> riferimento per la progettazionedegli impianti antincen<strong>di</strong>o ad idranti è la U-NI 10779; le finalità <strong>della</strong> norma sono quelle<strong>di</strong> stabilire le caratteristiche che una rete <strong>di</strong>idranti deve avere e le modalità con le qualideve essere realizzata; non è finalità <strong>della</strong> normadefinire i casi in cui la rete <strong>di</strong> idranti deveessere realizzata o se, la stessa, debba includerela protezione interna <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficioanziché quella esterna o entrambe; in parti-Posa <strong>di</strong> serbatoio per accumulo acqua antincen<strong>di</strong>oIL TRIANGOLO47


NOTIZIE UTILI2/10Il problema si pone quando la condotta pubblicanon garantisce una sufficiente fornitura <strong>di</strong> acqua siain termini <strong>di</strong> portata che in termini <strong>di</strong> pressione; insituazioni del genere occorre pre<strong>di</strong>sporre un sistemadotato <strong>di</strong> riserva idrica in grado <strong>di</strong> garantireuna giusta quantità <strong>di</strong> acqua perun tempo utile all’estinzione dell’incen<strong>di</strong>o;dovendo realizzare un’alimentazioneidrica il progettista dovrà attenersi airequisiti tecnici prescritti dalla già citatanorma UNI 10779 e dalla norma UNI12845.IL TRIANGOLO48Posa rete idrica antincen<strong>di</strong>ocolare, tali decisioni devono essere prese a seguito<strong>di</strong> un accurato processo <strong>di</strong> analisi e valutazionedel rischio <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o per l’attività in esame.La realizzazione <strong>di</strong> una rete idrica antincen<strong>di</strong>o deveessere obbligatoriamente preceduta da una meticolosaprogettazione; il progettista, sulla scorta <strong>di</strong>un’accurata valutazione del rischio <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, dovràpreventivamente definire i parametri <strong>di</strong> portatae pressione in base a tre livelli (aree) <strong>di</strong> pericolosità;ciascun livello è contrad<strong>di</strong>stinto da <strong>numero</strong> <strong>di</strong> idranticontemporaneamente in funzione, portata del sistemae durata dell’erogazione dell’acqua.Nella stragrande delle attività soggette al controllo<strong>dei</strong> Vigili del Fuoco si rende necessario <strong>di</strong>sporre<strong>di</strong> una rete idrica tale da essere efficace in caso<strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o; per talune <strong>di</strong> queste attività (e<strong>di</strong>fici scolastici,alberghi, ospedali ecc..) le norme tecniche<strong>di</strong> Prevenzione Incen<strong>di</strong> definiscono i parametri principaliai quali attenersi per la realizzazione dell’impiantoidrico antincen<strong>di</strong>o.Il sistema <strong>di</strong> alimentazione dell’impiantonon <strong>di</strong>retto dall’acquedotto citta<strong>di</strong>noma collegato a riserva idricacomporta necessariamente l’installazione<strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> pompaggio; a talproposito la norma UNI 11292 definiscele caratteristiche <strong>dei</strong> locali destinatia ospitare gruppi <strong>di</strong> pompaggio per impiantiantincen<strong>di</strong>o.Riassumendo, la progettazione e larealizzazione <strong>di</strong> un impianto idrico antincen<strong>di</strong>o dovràbasarsi sui criteri tecnici stabiliti dalle tre normesopra richiamate.Occorre, inoltre, tenere presente che l’impianto antincen<strong>di</strong>orientra tra quelli soggetti ad obbligo <strong>di</strong> progettoe successiva <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità prodottadall’installatore dell’impianto così come previstodal D.M. 22 gennaio 2008 n° 37 (ve<strong>di</strong> art,. 1lettera g).La legge prevede che il certificato <strong>di</strong> agibilità <strong>di</strong> un’operae<strong>di</strong>lizia per la quale risulta installato un impiantoidrico antincen<strong>di</strong>o, possa essere rilasciatodalle competenti autorità previa acquisizione <strong>della</strong><strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità dell’impianto; in assenza<strong>di</strong> tale documento e <strong>di</strong> un progetto che evidenzi ilrispetto delle norme innanzi elencate non risultapossibile ottenere l’agibilità <strong>della</strong> struttura cosi comel’autorizzazione <strong>dei</strong> VV.F. in merito alle future attivitàda esercitare, qualora ricomprese nell’elencoallegato al D.M. 16.02.1982 (Certificato <strong>di</strong> PrevenzioneIncen<strong>di</strong>).Inoltre si deve tenere ben presente che, in caso <strong>di</strong>luoghi in cui venga utilizzato o semplicemente depositatodel materiale combustibile è d’obbligo la


NOTIZIE UTILI2/10Da alcuni anni vengono utilizzati <strong>dei</strong> sistemi prefabbricati,modulari, in grado <strong>di</strong> racchiudere sia ilvolume <strong>di</strong> acqua preventivamente calcolato sia il volumeda de<strong>di</strong>care al posizionamento del gruppo <strong>di</strong>spinta, con indubbio risparmio <strong>di</strong> spazio.Ho avuto modo <strong>di</strong> realizzare parecchi impianti, inaree aziendali limitate in termini <strong>di</strong> spazio; il sistemamodulare consente velocità e semplicità <strong>di</strong> installazioneunite a un’ottimale sfruttamento deglispazi a <strong>di</strong>sposizione.Il sistema deve corrispondere alle caratteristichespecificate nelle norme UNI sopra richiamate e deveessere collocato in modo tale da risultare protettosoprattutto in caso <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o.Dettaglio <strong>della</strong> rete antincen<strong>di</strong>oprotezione me<strong>di</strong>ante rete idrica antincen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> a-deguato livello; in caso <strong>di</strong> mancanza o <strong>di</strong> rete conprestazioni insufficienti il soggetto responsabile eperseguibile penalmente.L’approvvigionamento idrico per l’antincen<strong>di</strong>o puòavvenire, così come specifica la norma UNI 12845,oltre che <strong>di</strong>rettamente dall’acquedotto o da serbatoi<strong>di</strong> accumulo, anche da sorgenti inesauribili corsid’acqua ecc.. ovviamente con opportuni accorgimenti.Ricordo, inoltre, che i sistemi antincen<strong>di</strong>o <strong>dei</strong> qualifanno parte le reti idriche, necessitano <strong>di</strong> sorveglianza,controllo e manutenzione così come definitidal D.M. 10.03.1998 e dalle norme UNI sopramenzionate.L’impren<strong>di</strong>tore dovrà, quin<strong>di</strong>, non sottovalutare ilproblema nella propria azienda e dotarsi <strong>di</strong> un opportunosistema <strong>di</strong> estinzione degli incen<strong>di</strong>.Come già accennato, è frequente che il progettistasi trovi <strong>di</strong> fronte alla realizzazione <strong>di</strong> un impianto aidranti in zone in cui le condotte pubbliche non sonoin grado <strong>di</strong> garantire una sufficiente portata; intaluni casi occorre progettare un sistema con riservaidrica. In caso <strong>di</strong> spazi limitati occorre pro<strong>di</strong>garsi perricercare un “contenitore <strong>di</strong> acqua” che, comunque,sia in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare la portata richiesta dell’impiantoper un tempo ben preciso; a tutto questosi aggiunge lo spazio da destinare al locale pompeche, con l’attuale norma UNI 11292, deve avere<strong>di</strong>mensioni ben precise. A volte la problematicasi presenta veramente complessa.IL TRIANGOLO49


NOTIZIE UTILI2/10La maggior parte dell’energia in Italia viene consumatadal riscaldamento. Bisogna cambiareIL SERRAMENTO NEL CONTESTO DIUNA COIBENTAZIONE EFFICIENTEÈ un fatto che non sorprende se si considera che 3/4degli e<strong>di</strong>fici attualmente esistenti sono stati realizzatiprima del 1981, quando il risparmio energetico eraun concetto lontano.Oggi, sempre più dobbiamo pensare alla costruzioneo ristrutturazione delle case esistenti con l’obiettivo <strong>di</strong>consumare meno risorse energetiche. Vivere in un e-<strong>di</strong>ficio costruito o riqualificato secondo i principi del risparmioenergetico offre vantaggi evidenti, come maggiorecomfort, riduzione <strong>dei</strong> costi <strong>di</strong> riscaldamento e raffrescamento,protezione dell’e<strong>di</strong>ficio dai danni provocatida per<strong>di</strong>te, condensa o muffe ed incremento delvalore <strong>di</strong> mercato dell’immobile.ALPI Fenster, produttore leader <strong>di</strong> finestre e portonciniin legno e legno-alluminio ed attiva nel campo delrisparmio energetico, offre soluzioni <strong>di</strong> sistema collaudateche aiutano a consumare meno energia. AL-PI Fenster con la sua esperienza propone ai clienti l’elaborazione<strong>di</strong> soluzioni per risolvere al meglio le necessitàtecniche che possono sorgere tra finestra emuro e per evitare i classici ponti termici come cassonettiavvolgibili interni o davanzali passanti.In più ALPI Fenster offre l’installazione a regola d’artesu un falso telaio. Nell’installazione è importanteconsiderare l’impermeabilità all’aria <strong>della</strong> giunzioneUn’ALPIfinestra dall’interno: il cassonetto per avvolgibili, che è i-solato verso l’interno, è installato dalla parte esterna del muro –infatti all’interno non si vede nessuna copertura.Un’ottima soluzione per evitare ponti termici sono cassonettiper avvolgibili con ispezione esterna. Nella foto si vede la partein alto <strong>della</strong> finestra dall’esterno – si identifica il cielino delcassonetto, l’avvolgibile e la guida per l’avvolgibile. Il cassonettoè ispezionabile togliendo il cielino.muro-finestra; la sola applicazione <strong>di</strong> schiume poliuretanichenon è sufficiente.Non è sufficiente isolare le abitazioni, bisogna farlo bene.La cura <strong>dei</strong> dettagli è già metà dell’opera ed unabuona progettazione fa la <strong>di</strong>fferenza!ALPI Fenster crede fortemente in questo tanto da promuovereiniziative come quella che ci ha visti ospitidel <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> laureati <strong>della</strong> provincia<strong>di</strong> Como il giorno 26 maggio. Questi seminarichiamati ‘alpievent’ hanno lo scopo <strong>di</strong> informare e portaretestimonianze concrete <strong>di</strong> case realizzate con icriteri del risparmio energetico.L’interesse e il coinvolgimento <strong>di</strong> quanti hanno partecipatoa questo evento ci spinge a continuare su u-na strada che riteniamo l’unica percorribile per uno sviluppopiù sostenibile del nostro settore.IL TRIANGOLO50


VITA DI COLLEGIO2/10COLLEGIODEI GEOMETRIE DEIGEOMETRI LAUREATIDELLAPROVINCIADI COMOORARIODI APERTURADEGLI UFFICILunedì 9.00-12.00Martedì 9.00-12.00 15.00-17.00Mercoledì 9.00-12.00Giovedì 9.00-12.00 15.00-17.00Venerdì 9.00-12.00Sabato chiusoVia Recchi 222100 Comotel 031/261298fax. 031/271287e-mail: info@collegiogeometri.como.itpec: collegio.como@geopec.iturl: http://www.collegiogeometri.como.itIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci e il Segretario geom. Angelo Tavecchioricevono su appuntamento tutti i venerdì mattina.Per l’appuntamento contattare la segreteria del <strong>Collegio</strong>:tel. 031/261298 - fax. 031/271287IL TRIANGOLO51


2/10VITA DI COLLEGIODelibere del Consiglio DirettivoSUNTO DELLE DELIBEREPIÙ SIGNIFICATIVEIL TRIANGOLO52RIUNIONE DEL 14 GENNAIO <strong>2010</strong>Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1039geometri.Software gestione Albo e PraticantiIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci informa il ConsiglioDirettivo degli incontri avuti con i responsabilidel software, dove si sono stu<strong>di</strong>ati degli adeguamenti.Il Presidente chiede <strong>di</strong> deliberare in merito all’installazioneprovvisoria del programma per verificarne lafunzionalità e valutarne l’acquisto.Il Consiglio Direttivo concorda con la proposta del Presidentee deliberare <strong>di</strong> approvare l’installazione in provadel programma.Calendario <strong>2010</strong> organizzazione <strong>dei</strong> corsi e seminariIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci illustra gli eventiprevisti dal calendario pre<strong>di</strong>sposto da inviare agli i-scritti per raccogliere le preferenze inerenti gli eventiformativi e organizzare <strong>di</strong> conseguenza quegli eventiche hanno riscontrato maggior interesse.All’uopo viene nominata una Commissione FormazioneContinua che sarà composta dai geom. TavecchioAngelo, Porta Raffaella e Giandomenico Lambrughi.Nel contempo il Consiglio Direttivo delibera <strong>di</strong> organizzarei seguenti eventi:Seminario sulla Legge Finanziaria <strong>2010</strong> referentegeom. Tavecchio AngeloSeminario sulla deontologia professionale referente ilPresidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>cientrambe i seminari saranno a titolo gratuito per gliiscritti e le spese sono a carico del <strong>Collegio</strong>.RIUNIONE DEL 28 GENNAIO <strong>2010</strong>Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1049geometri.Elezioni per il Consiglio Direttivo quadriennio <strong>2010</strong>-2014Il Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci, legge la comunicazionericevuta dal Ministero <strong>della</strong> Giustizia in meritoalle Elezioni del Consiglio Direttivo che decade ilprossimo 26 settembre e ricorda gli adempimenti formalidelle votazioni.Il Consiglio Direttivo ne prende atto.RIUNIONE DEL 25 FEBBRAIO <strong>2010</strong>Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1059geometri.Progetto ampliamento Sede – Presentazione progetto<strong>di</strong> massimaSi unisce alla seduta il geom. Dell’Oca Roberto.Il geom. Dell’Oca illustra il progetto.Il Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci da incarico allaCommissione all’uopo preposta <strong>di</strong> verificare il progettoe i costi prima <strong>della</strong> delibera <strong>di</strong> approvazione.Il Consiglio Direttivo ne prende atto.Richiesta <strong>di</strong> patrocinio al convegno “Cappotto, pontitermici e coperture: eliminiamo ogni problema” pervenutada IsolmecIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci, illustra a Consiglierila proposta pervenuta da Isolmec srl <strong>di</strong> Guanzaterelativa alla richiesta <strong>di</strong> patrocinio per il Convegno<strong>di</strong> cui all’oggetto che si terrà in occasione <strong>della</strong>fiera MECI <strong>di</strong> Erba.Il Consiglio Direttivo delibera <strong>di</strong> concedere il patrocinioal convegno.Corso Valutazioni immobiliari - proposta <strong>di</strong> realizzazione:relazione geom. Oscar MellaIl geom. Oscar Mella propone <strong>di</strong> organizzare un seminariosulle valutazioni immobiliari.Il Consiglio Direttivo plaude l’iniziativa e incarica ilgeom. Mella <strong>di</strong> occuparsi dell’organizzazione del seminario.Corso Linea vita – proposta <strong>di</strong> realizzazioneIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci illustra ai consiglierila comunicazione ricevuta dal geom. TurbiglioBruno in merito all’organizzazione del corso “Linee vita”in collaborazione con Sicurpal <strong>di</strong> Modena.Il Consiglio Direttivo plaude l’iniziativa e da incaricoalla Commissione Formazione <strong>di</strong> organizzare l’evento.Corso Casaclima - proposta <strong>di</strong> realizzazioneIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci illustra ai Consiglierila comunicazione ricevuta dal geom. GattiRaul in merito all’organizzazione del corso base Casaclima,in collaborazione con KlimaHaus <strong>di</strong> Bolzano.Il Consiglio Direttivo plaude l’iniziativa e da incaricoalla Commissione Formazione <strong>di</strong> organizzare l’evento.


Competenze geometri in e<strong>di</strong>lizia: Comunicazione <strong>della</strong>Consulta Regionale LombardaIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci legge ai Consiglierila comunicazione datata 18 febbraio <strong>2010</strong> ricevutadalla Consulta Regionale geometri e geometri laureati<strong>della</strong> Lombar<strong>di</strong>a sulle competenze <strong>dei</strong> geometriin e<strong>di</strong>lizia.Il Consiglio Direttivo ne prende atto.Domanda <strong>di</strong> iscrizione agli elenchi del Ministero dell’Internoex art. 1 comma 2 <strong>della</strong> Legge 7 <strong>di</strong>cembre1987 n. 818 del geom. Borghi PaoloIl Consiglio Direttivo, verificata l’idoneità dell’interessato,delibera <strong>di</strong> accettare la richiesta <strong>di</strong> inserimentonegli appositi registri.RIUNIONE DELL’11 MARZO <strong>2010</strong>Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1061geometri.Approvazione Bilancio consuntivo 2009Alla <strong>di</strong>scussione del presente argomento prendonoparte anche il dott. Francesco Nessi, in qualità <strong>di</strong>Revisore <strong>dei</strong> conti, ed il dott. Valter Moro, in qualità<strong>di</strong> consulente tecnico-contabile del <strong>Collegio</strong>.Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti illustra i contenutidel bilancio consuntivo 2009. Il Presidente leggela sua relazione.Il Consiglio Direttivo approva all’unanimità.Il dott. Francesco Nessi e il dott. Walter Moro abbandonanola sedutaConvocazione dell’Assemblea or<strong>di</strong>naria annuale <strong>2010</strong>Il Consiglio Direttivo delibera <strong>di</strong> convocare l’Assembleaor<strong>di</strong>naria degli iscritti all’Albo professionaleda tenersi in prima convocazione venerdì 16 aprile<strong>2010</strong> alle ore 9.00 ed in seconda convocazionevenerdì 16 aprile <strong>2010</strong> alle ore 17.30 presso la sededel <strong>Collegio</strong>.Delibera inoltre <strong>di</strong> offrire un aperitivo ai partecipanti,dando incarico al Tesoriere geom. Corrado Mascetti<strong>di</strong> organizzare in merito.Ragguaglio <strong>della</strong> Commissione formazione continua:relazione geom. Angelo TavecchioIl geom. Tavecchio illustra al Consiglio in merito.Sono in preparazione i seguenti corsi:• Barriere architettoniche (Responsabile geom. GiandomenicoLambrughi)• CTU (Responsabile geom. Raffaella Porta)• Convegno sulla Finanziaria (tenuto a titolo gratuitodal Dott. Moro)• Seminario sulla procedura Pregeo 10 (responsabilegeom. Ferruccio Dilda)• Seminario <strong>di</strong> aggiornamento per Certificatori Energetici(responsabile geom. Raffaella Porta).Illustra anche eventuali altri corsi e convegni da programmarea me<strong>di</strong>o lungo termine.Il Consiglio Direttivo prende atto <strong>dei</strong> contenuti.VITA DI COLLEGIOOrganizzazione Seminario sulla procedura Pregeo 10:relazione geom. Ferruccio DildaIl geom. Ferruccio Dilda illustra in merito all’organizzazionedel corso.Si decide <strong>di</strong> organizzare il corso in tre se<strong>di</strong> <strong>di</strong>stinte:una presso la sede del <strong>Collegio</strong>, una a Cantù pressol’Istituto geometri “A. Sant’Elia” e una a Menaggiopresso l’Istituto geometri “E. Vanoni”, mentre le datesono ancora da concordare.RIUNIONE DEL 25 MARZO <strong>2010</strong>Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1061geometri.Riadozione del Regolamento per il trattamento <strong>dei</strong> datisensibili e giu<strong>di</strong>ziari in attuazione del D.Lgs196/2003Il Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci ricorda ai Consiglierigli obblighi legati al Regolamento per il trattamento<strong>dei</strong> dati sensibili che prevede la sua riadozioneannuale entro il 31/03/<strong>2010</strong> con una mo<strong>di</strong>fica<strong>di</strong> aggiornamento che riguarda le pratiche previdenziali.Il Consiglio Direttivo delibera <strong>di</strong> accettare le mo<strong>di</strong>fichee <strong>di</strong> riadottare il documento programmatico <strong>di</strong> sicurezza.Riadozione del Documento programmatico sicurezza(DPS)Il Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci ricorda ai Consiglierigli obblighi legati al Documento <strong>di</strong> programmazionee sicurezza che prevede la sua riadozione annualeentro il 31/03/<strong>2010</strong> con una mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> aggiornamentoche riguarda le pratiche previdenziali .Il Consiglio Direttivo delibera <strong>di</strong> accettare le mo<strong>di</strong>fichee <strong>di</strong> riadottare il documento programmatico <strong>di</strong> sicurezza.Approvazione progetto ristrutturazione sede: relazionegeom. Corrado MascettiIl geom. Mascetti Corrado illustra le risultanze <strong>della</strong>riunione <strong>della</strong> Commissione dove si è verificato cheil progetto è stato redatto secondo le in<strong>di</strong>cazioni fornite.Il Consiglio Direttivo sentito il geom. Mascetti Corradodelibera <strong>di</strong> approvare definitivamente la versioneprogettuale relazionata.Incarico professionale per calcoli in C.A.Il geom. Mascetti Corrado legge l’offerta pervenutadall’Ing. Rigamonti Alessandro per l’incarico <strong>di</strong>cui all’oggetto pari ad euro 1300. Il Consiglio Direttivone prende atto e delibera <strong>di</strong> accettare l’offertaincaricando il Tesoriere <strong>di</strong> provvedere alle formalità<strong>di</strong> rito.Incarico professionale per collaudo opere in C.A.Il Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci legge la missivadell’Ing. Alessandro Rigamonti dove veniva propostauna terna <strong>di</strong> Ingegneri per il collaudo. Sentito il parere<strong>di</strong> alcuni consiglieri che conoscevano gli Ingegne-2/10IL TRIANGOLO53


2/10IL TRIANGOLO54VITA DI COLLEGIOri segnalati il Consiglio Direttivo delibera <strong>di</strong> incaricarel’Ing. Guglielmo Angelo professionista esperto e conosciuto.Organizzazione corso praticanti: relazione geom. O-scar MellaIl geom. Mella Oscar espone quanto emerso dallariunione <strong>della</strong> Commissione Istruzione indettaper l’organizzazione del corso praticanti anno<strong>2010</strong>. Dalla riunione si è deciso <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare il concettodel corso integrandolo con i corsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnoda tenersi i giorni <strong>di</strong> sabato presso sede scolasticada stabilire. Espone altresì un preventivo <strong>di</strong> spesaper i corsi. Il Consiglio Direttivo sentita la relazionedel geom. Mella Oscar e analizzato il prospetto<strong>di</strong> spesa delibera <strong>di</strong> approvare la mo<strong>di</strong>ficadel corso e <strong>di</strong> partecipare ai corsi con i 2/3 <strong>della</strong>spesa finale stabilendo il contributo del praticantein euro 50.2° Motoraduno <strong>dei</strong> geometriIl Presidente illustra il programma <strong>della</strong> manifestazionedel motoraduno il Consiglio Direttivo delibera <strong>di</strong> pubblicizzarlasul sito.RIUNIONE DEL 15 APRILE <strong>2010</strong>Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1061geometri.Iscrizione all’Associazione GEOVALIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci legge la richiestafatta da Geoval in merito all’iscrizione del <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong><strong>Geometri</strong> per un importo complessivo <strong>di</strong> euro 253,29(<strong>di</strong>consi duecentocinquantatre/29). Il Consiglio Direttivodelibera <strong>di</strong> aderire e incarica il Tesoriere <strong>di</strong> provvederealle formalità <strong>di</strong> rito.Informatizzazione e <strong>di</strong>gitalizzazione processi informatici– PECIl Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci comunica che ilCNG ha fatto sapere che l’ispettorato <strong>della</strong> FunzionePubblica ha chiesto a tutte le categorie professionaliquali provve<strong>di</strong>menti sono stati presi nei confronti <strong>di</strong>coloro che non hanno ottemperato alla comunicazionedel loro in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> Posta Elettronica Certificata al <strong>Collegio</strong>nei tempi prefissati.Il Consiglio Direttivo delibera <strong>di</strong> incaricare il Presidentecome responsabile del proce<strong>di</strong>mento, il medesimocomunicherà l’elenco degli iscritti che hannoaderito alla PEC e provvederà a sollecitare i colleghiinadempienti.Chiusura uffici per la pausa estivaIl Presidente, geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci, informa i consiglieriche gli uffici <strong>della</strong> Segreteria rimarranno chiusiper la consueta pausa estiva dal 2 al 20 agosto<strong>2010</strong>.L’ufficio rimarrà chiuso il 30 e il 31 agosto <strong>2010</strong> perla festa del Patrono <strong>di</strong> Como.Il Consiglio Direttivo ne prende atto.L’elenco delle presenze <strong>di</strong> Consiglierie Collaboratori ad incontri, seminarie convegniABBIAMOPARTECIPATO A...Per poter assolvere in modo responsabile e costruttivoagli incarichi assunti nell’interesse <strong>di</strong> tuttigli iscritti al <strong>Collegio</strong>, i consiglieri ed i componentile Commissioni, i Gruppi <strong>di</strong> lavoro e le Rappresentanze,oltre alla normale partecipazione alle sedutedel Consiglio e delle Commissioni, devono parteciparea <strong>numero</strong>si ed impegnativi incontri, seminarie convegni.APRILE <strong>2010</strong>21 Il geom. Ferruccio Dilda ha partecipato al Tavolo<strong>di</strong> lavoro regionale Pregeo 10 presso l’Agenziadel Territorio <strong>di</strong> Milano24 Il Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci ha partecipatoalla riunione <strong>della</strong> Consulta Regionale Lombarda<strong>dei</strong> geometri presso il <strong>Collegio</strong> geometri<strong>di</strong> MilanoMAGGIO <strong>2010</strong>4 Il Segretario geom. Angelo Tavecchio ha partecipatoalla riunione “Valutazione corso AmministratoriCondominiali” a Como14 Il Segretario geom. Angelo Tavecchio ha partecipatoalla riunione Consulta Regionale <strong>dei</strong> geometria Bologna24-25 Il Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci, il Segretariogeom. Angelo Tavecchio e il Tesorieregeom. Corrado Mascetti hanno partecipato allariunione <strong>dei</strong> Presidenti a Roma27 Il geom. Raffaella Porta ha partecipato alla riunione<strong>della</strong> Commissione Regionale Sicurezzapresso il <strong>Collegio</strong> geometri <strong>di</strong> Brescia27 Il geom. Corrado Mascetti ha partecipato alla riunione<strong>della</strong> Consulta Interprofessionale per la sicurezzaantincen<strong>di</strong>o presso il Comando <strong>dei</strong> Vigilidel Fuoco <strong>di</strong> ComoGIUGNO <strong>2010</strong>2 Il geom. Raffaella Porta ha partecipato alla riunione<strong>della</strong> Commissione Regionale Sicurezzapresso il <strong>Collegio</strong> geometri <strong>di</strong> Brescia15 Il Presidente geom. Giuliano Me<strong>di</strong>ci, ha partecipatoalla riunione del Presidenti a Roma15 Il geom. Giandomenico Lambrughi ha partecipatoalla riunione per la Procedura <strong>di</strong> VAS - ForumPubblico presso la Regione Lombar<strong>di</strong>a <strong>di</strong>Como


AggiornamentoALBOPROFESSIONALEAggiornamentoREGISTROPRATICANTIVITA DI COLLEGIO2/10NUOVI ISCRITTISeduta del Consiglio Direttivo del 29 aprile <strong>2010</strong>NESSUNOSeduta del Consiglio Direttivo del 13 maggio <strong>2010</strong>2891 MANZI THOMAS Cremia2892 RIGNANESE AMINTA Como2893 ALBONICO ANDREA Olgiate Comasco2894 PELLITTERI ROSSANA Olgiate ComascoCANCELLATINUOVI ISCRITTISeduta del Consiglio Direttivo del 15 aprile <strong>2010</strong>2076 Biennale CALOVI ANDREA Appiano Gentile2077 Biennale SCOMPARIN CantùSTEFANO2078 Biennale SERRA FABIO Lurate Caccivio2079 Biennale VECCHIO LUCA Cabiate2080 Quinquennale BAROZZINO GerenzanoGIANMASSIMOSeduta del Consiglio Direttivo del 29 aprile <strong>2010</strong>2081 Biennale CONSONNI CRISTIAN BrennaSeduta del Consiglio Direttivo del 29 aprile <strong>2010</strong>NESSUNOSeduta del Consiglio Direttivo del 13 maggio <strong>2010</strong>2252 ORSENIGO SILVANA Figino SerenzaSeduta del Consiglio Direttivo del 13 maggio <strong>2010</strong>2082 Biennale GIARDIELLO MIRIAM Uboldo2083 Biennale PAGANI RICCARDO CantùCANCELLATISeduta del Consiglio Direttivo del 15 aprile <strong>2010</strong>1932 Biennale NAVA MARTA CadoragoSeduta del Consiglio Direttivo del 29 aprile <strong>2010</strong>NESSUNOSeduta del Consiglio Direttivo del 13 maggio<strong>2010</strong>2015 Biennale BOBBO EROS GiussanoIL TRIANGOLO55


2/10VARIESettimana dello Sport riservata ai <strong>Geometri</strong> ItalianiIL GEOM. FLAVIO SAISSI CLASSIFICA AL 2° POSTONEL TORNEO DI GOLFGeom. FLAVIO SAISIL TRIANGOLO56Dal 5 al 12 maggio si è tenuta, a Grosseto e provincia,la “Settimana dello Sport <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>”, acura dall’Associazione GEOSPORT che ogni annosi occupa <strong>della</strong> sua organizzazione.L’evento, presentato in pompa magna la sera del5 maggio presso l’Hotel “Fattoria la Principina” allaperiferia <strong>di</strong> Grosseto, alla presenza delle autoritàe <strong>dei</strong> Presidenti e Consiglieri <strong>di</strong> GeoSport e del <strong>Collegio</strong><strong>Geometri</strong> <strong>di</strong> Grosseto, organizzatore dell’e<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> quest’anno, ha coinvolto ben 25 Collegiprovenienti da tutta Italia e oltre 450 <strong>Geometri</strong>,che si sono cimentati nelle varie <strong>di</strong>sciplinesportive: Calcio, Golf, Tennis, Ciclismo, oltread un motoraduno che ha consentito ai partecipanti<strong>di</strong> godere degli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> percorsi chesi snodano all’interno <strong>della</strong> Maremma Toscana.Personalmente, dopo l’esperienza dell’annoscorso a Padova, per la precisione a GalzignanoTerme, che mi ha visto qualificarmi al terzo postonel campionato <strong>di</strong> Golf, ho deciso <strong>di</strong> ritentarecon tutta l’intenzione <strong>di</strong> vincere e portare al <strong>Collegio</strong><strong>di</strong> Como il titolo <strong>di</strong> Campione Nazionale<strong>di</strong> Golf <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>.Il torneo si è svolto nello splen<strong>di</strong>docontesto dell’Argentario Golf Club, uncampo <strong>di</strong> recente costruzione che sisnoda tra gli ulivi alle pen<strong>di</strong>ci delMonte Argentario, con panoramimozzafiato sul mare antistante.Il percorso, affascinante e allo stessotempo molto tecnico, nascon<strong>dei</strong>nnumerevoli insi<strong>di</strong>e e richiede particolareattenzione nell’effettuazione<strong>di</strong> tutti i colpi; la presenza <strong>di</strong> <strong>numero</strong>siostacoli d’acqua (canali e laghetti) frontali elaterali, oltre che retrostanti i green, a volte ad<strong>di</strong>ritturanon visibili dal punto <strong>di</strong> battuta, fa si che in o-gni istante si rischi <strong>di</strong> veder inaspettatamente finirela propria pallina in acqua con conseguente attribuzione<strong>di</strong> penalità.La lunghezza <strong>di</strong> alcune buche e la conformazioneparticolarmente stretta <strong>di</strong> altre, unita a quanto sopra,rende il campo <strong>di</strong> considerevole <strong>di</strong>fficoltà soprattuttoper chi vi gioca per la prima volta e quin<strong>di</strong>non lo conosce a fondo.In buona sostanza,nonostante l’impegnoprofuso, tra unapallina in acqua e l’altra,non sono riuscito,ahimè, a fare meglio<strong>di</strong> un secondo posto,sebbene a un solo colpo<strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco dal primoclassificato.Superato il rammarico conseguente all’analisi <strong>della</strong>giornata, in particolare ripensando a qualche colpoperso a causa <strong>di</strong> poca fortuna che, ci tengo a<strong>di</strong>rlo, non mi ha assistito particolarmente in questaoccasione, mi sono goduto la premiazione e conmolto piacere ho riportato al <strong>Collegio</strong> <strong>di</strong> Como unsecondo posto che, oltre a migliorare la posizionerispetto all’anno scorso, spero sia <strong>di</strong> buon auspicioper la prossima e<strong>di</strong>zione.

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