11.07.2015 Views

Scarica l'edizione di gennaio - Fondazione Biblioteca di via Senato

Scarica l'edizione di gennaio - Fondazione Biblioteca di via Senato

Scarica l'edizione di gennaio - Fondazione Biblioteca di via Senato

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

6 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – <strong>gennaio</strong> 2012Fer<strong>di</strong>nando Galiani, Della moneta libri cinque, Napoli, 1750che era colà già da un anno, accusato <strong>di</strong> falsa moneta,per esserglisi trovato in casa un pezzo <strong>di</strong> oro o <strong>di</strong> lega eche, quattro anni dopo, avendo ottenuto <strong>di</strong> parlare conil viceré duca <strong>di</strong> Ossuna per comunicargli cose utili alloStato, fu u<strong>di</strong>to, presenti i consiglieri, ma, giu<strong>di</strong>candosiche avesse detto “ciarle e chiacchiere senz’altro concludere”,fu rimandato in carcere.Morì nel carcere? Quali erano state le vicendedella sua vita? Un suo amico, in certi <strong>di</strong>stici <strong>di</strong> fronte alsuo libro, lo <strong>di</strong>ce “adusato da lungo tempo a patire sfortunae povertà”, e ora “giacente atterrito e stretto daduri ferri il piede”. Forse quel pezzettino d’oro o <strong>di</strong> legaegli lo serbava per ragioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o; e l’accusa, o piuttostoil sospetto che ci era stato gettato in carcere, certamentenon fu mai comprovata, e sembra che non avessefondamento. Forse sull’uomo <strong>di</strong> pensiero e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>s’inseriva in lui un ingenuo, un fantastico, un progettista.Fors’anche, la miseria lo trasse a errori e colpe, crudelmenteespiate. Confesso che molte volte mi accade<strong>di</strong> perdermi con l’immaginazione in quella figura, presodall’impero <strong>di</strong> penetrare il suo mistero, preso da desertapietà verso quell’uomo vituperato e <strong>di</strong>sonorato, equasi da un umano rimorso per le tremende ingiustiziealle quali la società, ignara e sconsiderata, si lascia andare,travolgendo e calpestando i germi della vita, virtùd’intelligenza e <strong>di</strong> cuore». 4In effetti la figura <strong>di</strong> Antonio Serra è misteriosacome poche e le notizie sulla sua vita sono scarse. Dopoessersi addottorato forse in teologia e in legge, raggiungeNapoli e lì pare legarsi al suo conterraneo TommasoCampanella. Il frate, allora trentenne, stava ordendola nota “congiura” per liberare le terre calabredalla Spagna. Scoperto, Campanella viene condannatoa una lunghissima prigionia durante la quale componele sue opere più importanti.Anche Serra subisce lo stesso destino. Tradottonel carcere della Vicaria viene torturato e condannatoall’ergastolo. Di lui, dopo la stampa del Breve trattato edopo l’u<strong>di</strong>enza con il duca <strong>di</strong> Ossuna, non si sa più nulla.Il mistero si infittisce ancor <strong>di</strong> più sulle sue opere. DiSerra è certa la paternità del solo Breve trattato. Mamolti <strong>di</strong> coloro che su <strong>di</strong> lui hanno scritto, citando unaccenno contenuto nel Breve trattato circa un’opera intitolataDella forza dell’ignoranza, 5 lo hanno immaginatoautore <strong>di</strong> numerosi libri ora andati perduti (o perlomenonon ancora in<strong>di</strong>viduati). Probabilmente impressoin pochi esemplari, il Breve trattato fu in buona parteignorato o <strong>di</strong>strutto già negli anni imme<strong>di</strong>atamentesuccessivi alla stampa (la detenzione dell’autore nondeponeva a favore della conservazione del suo lavoro).Di questo testo, un in 4to <strong>di</strong> 156 pagine, si conservanoora al mondo pochissime copie. Una <strong>di</strong> esse giace nelFondo Antico della <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong>.Opera d’utopia, il libro <strong>di</strong> Serra si propone <strong>di</strong> indagarequali siano, per uno Stato, le vere sorgenti <strong>di</strong> ricchezza.Secondo Serra esse non sono da ricercare nelsolo possesso <strong>di</strong> “miniere” (ovvero <strong>di</strong> materie prime),ma anche nelle attività artigiane e industriali della popolazione(ovvero nella capacità <strong>di</strong> trasformazione del-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!