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Scarica l'edizione di gennaio - Fondazione Biblioteca di via Senato

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<strong>gennaio</strong> 2012 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 41PAGINE CHE PARLANO DI LIBRITra le nuove “chicche” <strong>di</strong> Bibliohaus,un bell’omaggio a Cesarino Branduani<strong>di</strong> matteo nojaIl Natale scorso è stato allietato da unaserie <strong>di</strong> bei libri usciti presso le e<strong>di</strong>zioniBiblohaus, tra cui molte novità.Un testo <strong>di</strong> Echaurren, molto interessantee scritto con una verve che <strong>di</strong>fficilmentesi trova nei bibliofili, sui suoi libri“introvabili”, su quei volumi dellacollezione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni futuriste, <strong>di</strong> autori<strong>di</strong> secondo piano rispetto ai nomistraconosciuti, ma irreperibili, quasi copieuniche, coll’andare del tempoe il <strong>di</strong>leguarsi delle memorie.La ristampa del mitico catalogo <strong>di</strong> Tallonedel 1960, opera che attende da tempo<strong>di</strong> esser completata finalmente con tuttele numerose nuove e<strong>di</strong>zioni. Un deliziosolibro <strong>di</strong> Massimo Gatta sui mestieridel libro nei libri, che ci propone un gioco<strong>di</strong> specchi da far impalli<strong>di</strong>re e arretrareinorri<strong>di</strong>to Borges. Sempre Gatta ci narradelle e<strong>di</strong>zioni fuori catalogo curate dallacasa e<strong>di</strong>trice Einau<strong>di</strong>, molto spesso comedono agli amici della casa e<strong>di</strong>triceo ai librai, che pure e<strong>di</strong>te in poche copie,hanno avuto gran<strong>di</strong>ssima importanza peril <strong>di</strong>ffondersi <strong>di</strong> quel marchio e dell’ideaculturale che sottostava allo “struzzo”,quello spiritus che riuscì a <strong>di</strong>gerire anchele cose più dure. Libretto ancora più caroperché uscito nel centenario della nascita<strong>di</strong> Giulio Einau<strong>di</strong>.Ancora, la ristampa del primocatalogo della Libreria Antiquaria Saba,un importante repertorio sulle bibliografiein Abruzzo, il libro <strong>di</strong> Ugo Rozzo sul “furorbibliographicus”, un <strong>di</strong>vertente raccontosulle avventure <strong>di</strong> un collezionista<strong>di</strong> cartoline che prende a pretestol’oggetto del proprio amore per prenderein giro bonariamente (sapendo che ognicollezione è un atto immotivato, quasiirrinunciabile, che nasce da un’intimanecessità) tutti i collezionismi...I libri <strong>di</strong> Biblohaus li abbiamoincontrati al Salone del libro usato chesi è tenuto in Fiera a Milano dal 7 al 10<strong>di</strong>cembre scorso. In quell’occasione,la casa e<strong>di</strong>trice <strong>di</strong> Macerata ha stampatofuori commercio, in 50 copie numerate,anche un volumetto de<strong>di</strong>cato a unafigura mitica del mondo librario milanese,Cesarino Branduani.Per chi l’ha conosciuto, anche solo<strong>di</strong> sfuggita e con molta soggezione, <strong>di</strong>etroal bancone della sua ultima e ormaiscomparsa libreria in <strong>via</strong> Sant’Andreaa Milano (nel mezzo del quadrilatero dellamoda), egli è stato un esempio <strong>di</strong> cosaera, e forse dovrebbe essere un libraio.Si <strong>di</strong>rà, era un libraio antico; mi piacesottolineare: era un libraio. Con il suo visoa punto interrogativo, come un gufoassonnato, prima ancora che il clienteriuscisse a proferir verbo, egli era giàriuscito ad ammannirgli l’ultimo romanzo,il recentissimo saggio, la biografiaaggiornata. Il cliente non se ne rendevaconto, ma era felice, perché Branduaniaveva saputo interpretare alla perfezione isuoi desideri, anche se inespressi.Dotato <strong>di</strong> una memoria cheper i tempi che corriamo può esseredefinita pro<strong>di</strong>giosa (non aveva altrocomputer che la sua mente), avevacominciato a lavorare alla Libreria Hoeplinel 1907, quando ancora indossavai pantaloni corti, e in quel negozio,nella Galleria De Cristoforis primae in corso Matteotti dopo, aveva percorsotutta la trafila professionale, da garzonefino ad arrivare a essere il <strong>di</strong>rettore, e finoa festeggiare e superare le nozze d’orocol mondo dei libri.Storie d’altri tempi, forse, storie,appunto, <strong>di</strong> una professione che nonesiste più. Storie <strong>di</strong> un personaggioche “omo sanza lettere” riuscì a farsiamici le migliori menti del suo tempo, ipiù affermati scrittori e scrittrici,i giornalisti più in vista, <strong>di</strong>ventando<strong>di</strong> quel mondo letterario, come <strong>di</strong>cevaMontanelli, il confessore laico.Con quell’umile sapiente memoria che èstata forse il segreto del suo successo.Nel libretto <strong>di</strong> Biblohaus, vengonoriproposti in anastatica alcuni scrittia lui de<strong>di</strong>cati e alcuni documenti suoi;gli scritti, quasi introvabili anchenelle biblioteche, sono <strong>di</strong> personaggicome Montanelli, che gli era amicissimo,o <strong>di</strong> Fernando Mezzetti, giornalistae critico letterario tra i più affermatia Milano.Quello che ci piace ricordare,con una breve citazione, è quello <strong>di</strong> EnzoTortora, lo sfortunato ma bravissimogiornalista che era anche bibliofiloaccanito: «“Libraio” è un nome magico,ma sempre più <strong>di</strong>fficile da portare. Quelladel libraio che <strong>di</strong>venta del suo clientel’amico o il confessore, l’aio, il tutore,è una razza in <strong>via</strong> <strong>di</strong> irrime<strong>di</strong>abileestinzione. Non ci fosse lui, nel suonegozio <strong>di</strong> <strong>via</strong> Sant’Andrea, a un passoda Montenapoleone, forse tutti i libriche si vendono a Milano sarebberosemplici pacchetti da aprire a casa,con comodo, per vedere che roba ci stadentro. Lui è Cesarino Branduani, <strong>di</strong> 74anni, che se ne sta alla cassa con la<strong>di</strong>ligenza <strong>di</strong> un ventenne, ha un visounico e un’esperienza senza pari».Cesarino Branduani, “Il libraioe altri scritti” (a cura <strong>di</strong> Massimo Gattae Fabrizio Mugnaini), Macerata,Biblohaus, 2011. Tiratura limitata <strong>di</strong> 50copie. pp.68, s.i.p.

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