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11.07.2015 Views

gennaio 2012 – la Biblioteca di via Senato Milano 21BvS: il Fondo AnticoPER UNA BIBLIOTECADI GIORDANO BRUNOLe letture del Nolano attraverso i testi custoditi presso la BibliotecaANNETTE POPEL POZZOper cui son liberoin suggettione,«Quellacontento in pena,ricco ne la necessitade, et vivo ne lamorte: quella per cui non invidio aquei che son servi nella libertà, hanpena ne i’ piaceri, son poveri ne le ricchezze,et morti ne la vita». Questeparole di Giordano Bruno (1548-1600) usate nell’epistola proemialedi De l’infinito, universo et mondi del1584 anticipano il fatto che – una voltaarso vivo perché giudicato«ereticoimpenitente pertinace ed ostinato» 1il 17 febbraio 1600 a Campo dei Fiori,con i suoi libri e manoscritti bruciatiugualmente e gli Opera omniamessi immediatamente all’Indice – lasua nuova filosofia sarebbe stata più viva di prima, l’esattocontrario, dunque, dell’annichilazione del suo pensieroauspicata dal Sant’Uffizio.Ma quali sono gli autori, i testi, i libri e i pensieri cheformano e influenzano la “nolana filosofia”?Oltre ai volumi che facevano parte della bibliotecadel convento di San Domenico Maggiore a Napoli, deiquali si hanno numerose tracce seguendo le vie dei cataloghie delle provenienze, e oltre alle numerose indicazionidate dallo stesso Bruno nelle deposizioni raccolte durantele varie fasi del suo processo, prima a Venezia e poi Roma,aiutano la ricostruzione delle fonti bruniane le moltecitazioni di autori e titoli intrecciate nelle sue opere.Grazie al progetto “La Biblioteca ideale di GiordanoBruno”, intrapreso dal Comitato nazionale per le cele-Nella pagina accanto: ritratto di Giordano Brunoin Opere di Giordano Bruno, edizione a cura di AdolphWagner, Lipsia, Weidmann, 1830. Va sottolineatoche non esiste alcuna raffigurazione delle effettivesembianze di Bruno, ma che l’iconografia è del tuttoimmaginaria, basandosi su una rivisitazionedi un’incisione settecentesca d’impronta tedesca.Sopra da sinistra: frontespizio della prima rara edizionedi De natura iuxta propria principa di Bernardino Telesio,stampata da Blado nel 1565;Il Dialogo di Lodovico Dolce (Venezia, Sessa, 1562),che pur presentandosi comeopera autonoma non è in realtà che la versione ampliatadel trattato Congestorium artificiosae memoriaedi Johann Host von Romberch

<strong>gennaio</strong> 2012 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 21BvS: il Fondo AnticoPER UNA BIBLIOTECADI GIORDANO BRUNOLe letture del Nolano attraverso i testi custo<strong>di</strong>ti presso la <strong>Biblioteca</strong>ANNETTE POPEL POZZOper cui son liberoin suggettione,«Quellacontento in pena,ricco ne la necessitade, et vivo ne lamorte: quella per cui non invi<strong>di</strong>o aquei che son servi nella libertà, hanpena ne i’ piaceri, son poveri ne le ricchezze,et morti ne la vita». Questeparole <strong>di</strong> Giordano Bruno (1548-1600) usate nell’epistola proemiale<strong>di</strong> De l’infinito, universo et mon<strong>di</strong> del1584 anticipano il fatto che – una voltaarso vivo perché giu<strong>di</strong>cato«ereticoimpenitente pertinace ed ostinato» 1il 17 febbraio 1600 a Campo dei Fiori,con i suoi libri e manoscritti bruciatiugualmente e gli Opera omniamessi imme<strong>di</strong>atamente all’In<strong>di</strong>ce – lasua nuova filosofia sarebbe stata più viva <strong>di</strong> prima, l’esattocontrario, dunque, dell’annichilazione del suo pensieroauspicata dal Sant’Uffizio.Ma quali sono gli autori, i testi, i libri e i pensieri cheformano e influenzano la “nolana filosofia”?Oltre ai volumi che facevano parte della bibliotecadel convento <strong>di</strong> San Domenico Maggiore a Napoli, deiquali si hanno numerose tracce seguendo le vie dei cataloghie delle provenienze, e oltre alle numerose in<strong>di</strong>cazionidate dallo stesso Bruno nelle deposizioni raccolte durantele varie fasi del suo processo, prima a Venezia e poi Roma,aiutano la ricostruzione delle fonti bruniane le moltecitazioni <strong>di</strong> autori e titoli intrecciate nelle sue opere.Grazie al progetto “La <strong>Biblioteca</strong> ideale <strong>di</strong> GiordanoBruno”, intrapreso dal Comitato nazionale per le cele-Nella pagina accanto: ritratto <strong>di</strong> Giordano Brunoin Opere <strong>di</strong> Giordano Bruno, e<strong>di</strong>zione a cura <strong>di</strong> AdolphWagner, Lipsia, Weidmann, 1830. Va sottolineatoche non esiste alcuna raffigurazione delle effettivesembianze <strong>di</strong> Bruno, ma che l’iconografia è del tuttoimmaginaria, basandosi su una rivisitazione<strong>di</strong> un’incisione settecentesca d’impronta tedesca.Sopra da sinistra: frontespizio della prima rara e<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> De natura iuxta propria principa <strong>di</strong> Bernar<strong>di</strong>no Telesio,stampata da Blado nel 1565;Il Dialogo <strong>di</strong> Lodovico Dolce (Venezia, Sessa, 1562),che pur presentandosi comeopera autonoma non è in realtà che la versione ampliatadel trattato Congestorium artificiosae memoriae<strong>di</strong> Johann Host von Romberch

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