Il carciofo [file .pdf] - Sardegna Agricoltura

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Capitolo 8 - La ricerca e la sperimentazionestabilità produttiva di questi cloni, caratterizzandone alcuniaspetti quali la conformazione della pianta e del capolino.I risultati ottenuti nei primi anni di attività sono sufficientiper affermare che il lavoro di selezione clonale condotto dalCentro ha reso possibile il recupero e la valorizzazione dellepotenzialità produttive del carciofo “Spinoso Sardo”. La rispostaè stata più evidente per i caratteri produttività, struttura dellapianta e precocità, che sono stati riassunti in tabella 1.Per produttività si sono distinti i cloni 110/14 e 108/11 chenel periodo considerato interessante per le produzioni precoci(novembre – gennaio) hanno prodotto rispettivamente 9,9 e 9,2capolini per pianta, questi presentano un’ottima conformazionedella pianta con 2,9 e 3 capolini di 2° ordine e 4,8 e 4.4 capolinidi 3° ordine.I cloni più precoci sono risultati il 37 ed il 39 che hannoprodotto rispettivamente il 14,0% e 12,8% dei capolini nelleprime quattro raccolte, mentre per il carattere contemporaneitàdi raccolta si sono distinti i cloni 39, 37, 126 e 110/14. I cloni 39e M hanno messo in evidenza una maggiore suscettibilità alfenomeno dell’atrofia del capolino che ha determinatopercentuali di prodotto non commerciabile significativamente piùelevate.La produzione commerciabile, espressa in tonnellate perettaro, è influenzata dal diverso peso medio del capolino,pertanto le differenze tra i cloni sono meno evidenti rispetto allaproduzione espressa come numero di capolini per pianta.Per il Violetto di Provenza sono attualmente in selezioneoltre cinquanta cloni alcuni dei quali si sono rivelatiparticolarmente interessanti per le caratteristiche produttive.In tabella 3 sono riportati i dati produttivi dei cloni piùinteressanti.Pagina 224 di 313

Capitolo 8 - La ricerca e la sperimentazioneTabella 1: Caratteristiche produttive dei cloni di “Spinoso Sardo” valutatenelle annate 2001/02 e 2002/03CloneCRAS 110/14CRAS 108/11CRAS 37CRAS 20CRAS 126CRAS 39CRAS 50CRAS MCRAS 77/14Numero capolinitotalen°9.99.28.47.27.17.06.86.46.3scarto%1.63.73.52.13.27.01.36.91.8Produzionecommercialet/ha13.112.011.110.512.19.012.011.311.1Conformazione pianta2° ordinen°2.93.02.92.42.62.52.82.22.63° ordinen°4.84.44.13.13.33.32.82.62.6Capoliniraccolti30 nov.%10.08.614.99.59.212.88.95.89.4Tabella 2: Caratteristiche biometriche dei cloni di “Spinoso Sardo” valutatenelle annate 2001/02 e 2002/03Altezza Peso capolino Lunghezza Capolino di 1° ordineClone pianta con stelo reciso stelo Calibro rapportocm gr gr cm cm lungh. /calibroCRAS 110/14 73 351 95 33 5.7 1.49CRAS 108/11 82 338 88 33 5.6 1.52CRAS 3768 344 97 33 5.7 1.59CRAS 2071 384 97 36 5.7 1.65CRAS 12681 388 97 34 5.7 1.64CRAS 3971 320 95 30 5.6 1.57CRAS 5074 325 103 28 5.8 1.60CRAS M72 485 106 38 5.9 1.60CRAS 77/14 75 373 104 29 5.8 1.57Tabella 3: Produzione media di capolini per pianta di alcuni cloni di Violetto diPagina 225 di 313

Capitolo 8 - La ricerca e la sperimentazionestabilità produttiva di questi cloni, caratterizzandone alcuniaspetti quali la conformazione della pianta e del capolino.I risultati ottenuti nei primi anni di attività sono sufficientiper affermare che il lavoro di selezione clonale condotto dalCentro ha reso possibile il recupero e la valorizzazione dellepotenzialità produttive del <strong>carciofo</strong> “Spinoso Sardo”. La rispostaè stata più evidente per i caratteri produttività, struttura dellapianta e precocità, che sono stati riassunti in tabella 1.Per produttività si sono distinti i cloni 110/14 e 108/11 chenel periodo considerato interessante per le produzioni precoci(novembre – gennaio) hanno prodotto rispettivamente 9,9 e 9,2capolini per pianta, questi presentano un’ottima conformazionedella pianta con 2,9 e 3 capolini di 2° ordine e 4,8 e 4.4 capolinidi 3° ordine.I cloni più precoci sono risultati il 37 ed il 39 che hannoprodotto rispettivamente il 14,0% e 12,8% dei capolini nelleprime quattro raccolte, mentre per il carattere contemporaneitàdi raccolta si sono distinti i cloni 39, 37, 126 e 110/14. I cloni 39e M hanno messo in evidenza una maggiore suscettibilità alfenomeno dell’atrofia del capolino che ha determinatopercentuali di prodotto non commerciabile significativamente piùelevate.La produzione commerciabile, espressa in tonnellate perettaro, è influenzata dal diverso peso medio del capolino,pertanto le differenze tra i cloni sono meno evidenti rispetto allaproduzione espressa come numero di capolini per pianta.Per il Violetto di Provenza sono attualmente in selezioneoltre cinquanta cloni alcuni dei quali si sono rivelatiparticolarmente interessanti per le caratteristiche produttive.In tabella 3 sono riportati i dati produttivi dei cloni piùinteressanti.Pagina 224 di 313

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