Il carciofo [file .pdf] - Sardegna Agricoltura

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Capitolo 2 - Situazione del comparto2 - SITUAZIONE DEL COMPARTOGianfranco Matta* Società Agrosarda*ERSAT Centro Zonale di Serramanna.Nel comparto carcioficolo, l’Italia riveste tutt'oggi il ruolo dileader mondiale, essendo il primo paese per ettari coltivati e perproduzione. La superficie investita si aggira intorno al 44,6%della superficie complessiva mondiale con 49.324 ettari.Dall’analisi delle successive tabelle si possono individuare letendenze evolutive del comparto dal 1995 al 2001, evidenziandoanche gli scenari competitivi italiani ed esteri.Negli ultimi sei anni l’Italia ha leggermente ridotto le superficie le relative produzioni unitarie. Particolarmente significativi inambito comunitario sono i progressi manifestati dalla Spagna ,nostro principale concorrente. In essa, nel 2001, sono stateprodotte 295.500 tonnellate (più 17,9% nel periodo 1995-2001)con incrementi di superficie relative allo stesso periodo del 6%(19.500 ettari coltivati nel 2001). Un altro paesetradizionalmente carcioficolo, la Francia, mostra un’accentuataflessione nelle superfici coltivate ma incrementi nelle produzioniunitarie.Da rimarcare nello scenario internazionale, l’affacciarsi dinuovi paesi, potenzialmente pericolosi soprattutto per lo staticomercato del carciofo fresco, quali Argentina, Algeria, Cina, USA.A livello nazionale la produzione è concentrata tra Puglia,Sicilia e Sardegna e in minor misura in Toscana, Lazio e Campania.Nel 2001, in Sardegna, la provincia di Cagliari interessava il61,5% del territorio regionale, Sassari il 27,1%, Oristano il10,6%, Nuoro lo 0,8%. Nello specifico la coltivazione riguarda ilmedio campidano il Sulcis, l'oristanese, l'areale gallurese diValledoria e i territori di Ittiri e Uri.Pagina 15 di 313

Capitolo 2 - Situazione del compartoIl medio campidano a partire dalla fine degli anni 50rappresenta l’area carcioficola per eccellenza della Sardegna siaper quanto riguarda lo Spinoso che per il Violetto di Provenza.Vengono riportati i dati aggiornati alla stagione 2002-2003, leoscillazioni anche rilevanti che si riscontrano di anno in anno sonoessenzialmente da addebitarsi alle sempre più ricorrenti stagionisiccitose.La produzione mondiale del carciofoAnni199619971998199920002001Produzione (000 T)1.1121.2411.2371.1971.3211.279Superficie (000 ha)112113117118123121Resa (Q.li/ha)118110106101107106Fonte: elaborazione Agrosarda su dati FAO.1.350Andamento Mondiale della Produzione1996-2001Migliaia di tonnellate1.3001.2501.2001.1501.1001.0501996 1997 1998 1999 2000 2001Fonte: elaborazione Agrosarda su dati FAOPagina 16 di 313

Capitolo 2 - Situazione del comparto<strong>Il</strong> medio campidano a partire dalla fine degli anni 50rappresenta l’area carcioficola per eccellenza della <strong>Sardegna</strong> siaper quanto riguarda lo Spinoso che per il Violetto di Provenza.Vengono riportati i dati aggiornati alla stagione 2002-2003, leoscillazioni anche rilevanti che si riscontrano di anno in anno sonoessenzialmente da addebitarsi alle sempre più ricorrenti stagionisiccitose.La produzione mondiale del <strong>carciofo</strong>Anni199619971998199920002001Produzione (000 T)1.1121.2411.2371.1971.3211.279Superficie (000 ha)112113117118123121Resa (Q.li/ha)118110106101107106Fonte: elaborazione Agrosarda su dati FAO.1.350Andamento Mondiale della Produzione1996-2001Migliaia di tonnellate1.3001.2501.2001.1501.1001.0501996 1997 1998 1999 2000 2001Fonte: elaborazione Agrosarda su dati FAOPagina 16 di 313

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