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Il carciofo [file .pdf] - Sardegna Agricoltura

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Capitolo 1 - Notizie storiche sulla coltivazione del <strong>carciofo</strong>Francia settentrionale. La produzione è tardiva (primaverile) econ il nostro clima si riusciva ad ottenere anticipi di produzioneanche di 15 giorni con ovvi vantaggi economici.Le cooperative di Samassi non vollero stipulare contratti dicoltivazione, mentre lo fecero alcuni privati. <strong>Il</strong> Macau comportavaminori costi di lavorazione e manodopera rispetto al violetto, inquanto si effettuavano massimo 2 irrigazioni e non più di 4 tagli.Da Samassi vennero inviati ovuli in diversi centri di assistenzatecnica della Cassa del Mezzogiorno quali Assemini, Villasor,Valledoria e Orosei. Degli ovuli furono inviati anche in Siciliagrazie all’interessamento di un agronomo siciliano che lavoravapresso l’I.C.E. della <strong>Sardegna</strong>. <strong>Il</strong> clima più mite della Siciliaconsentì un ulteriore anticipazione della raccolta e pian piano lacoltivazione in <strong>Sardegna</strong> divenne non più remunerativa, per cui fuabbandonata. A Samassi venne coltivata sino al 1977.Sempre in questo comune è da rilevare l’importanza dellacultivar Romanesco. Essa fu importata e coltivata per la primavolta circa trenta anni fa. Negli anni novanta fu soppiantata dallavarietà Terom, tuttavia nel 2001 ha ripreso la sua importanzagrazie al nuovo clone micropropagato denominato C3. Con esso siottiene un anticipo di produzione di circa venti giorni rispetto alRomanesco comune, garantendo così degli ovvi vantaggicommerciali. Attualmente sono coltivati circa cinquanta ettari,rappresentando nell’areale samassese la cultivar tardiva piùimportante.L’evoluzione del panorama varietale si conclude con unriferimento alle cultivar di recente introduzione che hannocontribuito ad ampliare il periodo di commercializzazione: ilTerom e il Tema 2000.La cultivar Terom è stata costituita nel 1985 dal Prof. RomanoTesi del Dipartimento di Agronomia dell’Università di Firenze.Essa è stata ottenuta probabilmente dall’incrocio tra le cultivarVioletto di Toscana (tardivo) e Spinoso sardo (rifiorente). La suaPagina 13 di 313

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