Il carciofo [file .pdf] - Sardegna Agricoltura
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Capitolo 4 - FitoiatriaNelle foglie il marciume interessa porzioni di lembo maanche le nervature principali per cui la foglia si ripiega verso ilbasso.I tessuti dei fusti, a seguito di lesioni dovute adabbassamenti termici o a tagli conseguenti alla raccolta, vengonoinvasi dal fungo, in breve tempo si ricoprono di un’abbondantestrato di micelio e il marciume può interessare anche l’interodiametro.L’insorgenza degli attacchi botritici sugli organi aerei dellepiante, è in relazione con la presenza, come osservato anche inaltri areali investiti a carciofo, di lesioni causate da diversiagenti. Tra questi vengono annoverati gli attacchi di Bremia, lelesioni causate dagli insetti e da molluschi. Tuttavia,nell’ambiente specifico della Sardegna, la causa principale di taliferite è rappresentata dagli improvvisi abbassamenti termici chesi verificano soprattutto a partire dalla seconda decade didicembre (Corda, et al., l.c.).Un altro fattore non meno importante è rappresentato daalcuni cambiamenti introdotti, da diversi anni, nella tecnicacolturale del carciofo. Essi sono la risposta a precise esigenzeeconomiche tendenti ad ottenere produzioni sempre più precoci emeno scalari. Vengono perseguiti: nel caso di nuovi impianti,anticipando la messa a dimora degli ovuli, nel caso di carciofaiepoliennali, il loro “risveglio”; usando in modo squilibrato imacroelementi nelle concimazioni (con un eccesso a favoredell’azoto); ricorrendo a frequenti ed eccessive irrigazioni, eutilizzando anche i fitoregolatori (acido gibberellico). Neconsegue che, in annate caratterizzate da precoci abbassamentitermici (primi di dicembre), le piante e, soprattutto, i capolini,resi più teneri dalle citate cure colturali, risultano più vulnerabiliall’azione della malattia.Pagina 124 di 313
Capitolo 4 - FitoiatriaFig. 7 - Marciumeradicale battericocausato da Erwiniacarotovora subsp.carotovora: a) pianteattaccate; b) piantamostrante il midolloflacido; c) colletto concanale midollare cavo.(Fotografie Mario Fiori)Pagina 125 di 313
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Capitolo 4 - FitoiatriaNelle foglie il marciume interessa porzioni di lembo maanche le nervature principali per cui la foglia si ripiega verso ilbasso.I tessuti dei fusti, a seguito di lesioni dovute adabbassamenti termici o a tagli conseguenti alla raccolta, vengonoinvasi dal fungo, in breve tempo si ricoprono di un’abbondantestrato di micelio e il marciume può interessare anche l’interodiametro.L’insorgenza degli attacchi botritici sugli organi aerei dellepiante, è in relazione con la presenza, come osservato anche inaltri areali investiti a <strong>carciofo</strong>, di lesioni causate da diversiagenti. Tra questi vengono annoverati gli attacchi di Bremia, lelesioni causate dagli insetti e da molluschi. Tuttavia,nell’ambiente specifico della <strong>Sardegna</strong>, la causa principale di taliferite è rappresentata dagli improvvisi abbassamenti termici chesi verificano soprattutto a partire dalla seconda decade didicembre (Corda, et al., l.c.).Un altro fattore non meno importante è rappresentato daalcuni cambiamenti introdotti, da diversi anni, nella tecnicacolturale del <strong>carciofo</strong>. Essi sono la risposta a precise esigenzeeconomiche tendenti ad ottenere produzioni sempre più precoci emeno scalari. Vengono perseguiti: nel caso di nuovi impianti,anticipando la messa a dimora degli ovuli, nel caso di carciofaiepoliennali, il loro “risveglio”; usando in modo squilibrato imacroelementi nelle concimazioni (con un eccesso a favoredell’azoto); ricorrendo a frequenti ed eccessive irrigazioni, eutilizzando anche i fitoregolatori (acido gibberellico). Neconsegue che, in annate caratterizzate da precoci abbassamentitermici (primi di dicembre), le piante e, soprattutto, i capolini,resi più teneri dalle citate cure colturali, risultano più vulnerabiliall’azione della malattia.Pagina 124 di 313