Il carciofo [file .pdf] - Sardegna Agricoltura
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Capitolo 3 - Esigenze della specie e tecnica colturale3.E - DISERBO ED EFFICIENZADELLE MACCHINE IRRORATRICIAlfredo Medda Mariano OrtuERSAT Centro Zonale di Serramanna3.E.a - DiserboIl diserbo del carciofo è una operazione colturaleimportante per l’ottenimento di una buona produzione sotto ilprofilo qualitativo e quantitativo. Nelle prime fasi la specie èpoco competitiva nei confronti delle infestanti a ciclo estivoautunnale. Infatti esse limitano la disponibilità di acqua, luce eelementi minerali per la coltura. La presenza delle malerbe èmolto influenzata dalle condizioni climatiche e dalla tecnicacolturale adottata. In questo contesto sono importanti le pioggeautunnali, l’irrigazione e la concimazione. Il problema èparticolarmente accentuato nelle carciofaie impiantate orisvegliate precocemente. Infatti il loro lungo ciclo colturalefavorisce la nascita scalare di una lunga serie di malerbe tipicheestive, autunno-vernine e invernali-primaverili. Il mancatocontrollo delle infestanti può determinare un ritardonell’emissione dei primi capolini, anche di venti o trenta giorni. Icapolini possono, inoltre, presentare un peso unitario e dimensioniridotte con conseguente diminuzione delle rese unitarie.Principali infestantiL’ampiezza del ciclo colturale, le particolari condizioniclimatiche (pioggia, ventosità, temperature), fanno si che nellecarciofaie siano presenti un gran numero di malerbe.Tra le infestanti a foglia larga della stagione estiva siriscontrano l’Amaranthus, il Chenopodium, la Digitaria, laPagina 100 di 313
Capitolo 3 - Esigenze della specie e tecnica colturalePortulaca; tra le graminacee si evidenziano l’Echinocloa e laSetaria.Le infestanti autunno-vernine e invernali-primaverili piùfrequenti sono, fra le graminacee, l’Avena, il Lolium e la Phalaris.Mentre fra quelle a foglia larga si evidenziano: Fumaria, Veronica,Stellaria, Raphanus, Matricaria.Nella lotta contro le infestanti è sempre più frequente ilricorso al diserbo chimico. L’utilizzo di principi attivi selettivi hadeterminato, nel tempo, l’instaurarsi di una flora di sostituzione.Fra di esse va annoverata l’acetosella (Oxalys pescaprae L.).Il ciclo di questa infestante coincide con il ciclo colturaleautunnale del carciofo, comparendo ai primi di ottobre epersistendo in campo fino alla primavera inoltrata. Questa specieè dotata di organi di moltiplicazione sotterranei (bulbilli), dotatidi una lunga dormienza e di semi piccolissimi facilmentetrasportabili dal vento. La diffusione dell’acetosella nellecarciofaie è facilitata anche dagli organi rotanti di alcuniattrezzi agricoli usati nelle lavorazioni.Lotta alle malerbeDiserbo meccanico.Sotto l’aspetto ecologico il diserbo meccanico sarebbesenz’altro la tecnica colturale più auspicabile. Fino a qualche annofa' venivano ancora effettuate la scerbatura e la rincalzaturamanuale. Oggi la tecnica tradizionale prevede il ricorso allasarchiatura. Tuttavia essa è praticabile solo nei primi stadi disviluppo della carciofaia, mentre risulta più difficoltosa suimpianti in avanzato stato di accrescimento. In questa fase,infatti, le lavorazioni lungo la fila sono ostacolate dall’imponenteapparato fogliare delle piante che coprono gran parte dellasuperficie del campo; creano, inoltre, danni all’apparato radicaleconcentrato nei primi 25-30 centimetri di profondità.Pagina 101 di 313
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Capitolo 3 - Esigenze della specie e tecnica colturalePortulaca; tra le graminacee si evidenziano l’Echinocloa e laSetaria.Le infestanti autunno-vernine e invernali-primaverili piùfrequenti sono, fra le graminacee, l’Avena, il Lolium e la Phalaris.Mentre fra quelle a foglia larga si evidenziano: Fumaria, Veronica,Stellaria, Raphanus, Matricaria.Nella lotta contro le infestanti è sempre più frequente ilricorso al diserbo chimico. L’utilizzo di principi attivi selettivi hadeterminato, nel tempo, l’instaurarsi di una flora di sostituzione.Fra di esse va annoverata l’acetosella (Oxalys pescaprae L.).<strong>Il</strong> ciclo di questa infestante coincide con il ciclo colturaleautunnale del <strong>carciofo</strong>, comparendo ai primi di ottobre epersistendo in campo fino alla primavera inoltrata. Questa specieè dotata di organi di moltiplicazione sotterranei (bulbilli), dotatidi una lunga dormienza e di semi piccolissimi facilmentetrasportabili dal vento. La diffusione dell’acetosella nellecarciofaie è facilitata anche dagli organi rotanti di alcuniattrezzi agricoli usati nelle lavorazioni.Lotta alle malerbeDiserbo meccanico.Sotto l’aspetto ecologico il diserbo meccanico sarebbesenz’altro la tecnica colturale più auspicabile. Fino a qualche annofa' venivano ancora effettuate la scerbatura e la rincalzaturamanuale. Oggi la tecnica tradizionale prevede il ricorso allasarchiatura. Tuttavia essa è praticabile solo nei primi stadi disviluppo della carciofaia, mentre risulta più difficoltosa suimpianti in avanzato stato di accrescimento. In questa fase,infatti, le lavorazioni lungo la fila sono ostacolate dall’imponenteapparato fogliare delle piante che coprono gran parte dellasuperficie del campo; creano, inoltre, danni all’apparato radicaleconcentrato nei primi 25-30 centimetri di profondità.Pagina 101 di 313