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n. 2 - giugno 2009 - CIR Food

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Il gruppo di lavoro all’assemblea di Reggio Emilia.(segue da pag. 3)munque non intende con questoprocesso di unificazioneuscire dal “core-business” diCoopservice e <strong>CIR</strong> in quanto siritiene che le attività tradizionalidebbano svilupparsi pervalorizzare le capacità di azionedimostrate. Si tratta quindidi favorire la continuità insiemeall’opportunità di miglioramentodelle offerte, valorizzandoquelle che sono le sinergietra le varie attività divisionali.La nuova cooperativa godràquindi di importanti sinergiesia sul piano economicoche commerciale avendo moltezone di mercato omogenee enumerosi clienti in comune.Dal punto di vista occupazionaleè ferma intenzionedella nuova cooperativa dimantenere fede ai contratti edagli accordi di carattere nazionale,regionale e locale stipulaticon le organizzazioni sindacali,garantendo ai soci continuitàlavorativa e il trattamentoeconomico in essere.La nuova cooperativa costituisceuna risposta forte allacrisi economica che sta attraversandoil Paese in quantoconsentirà di creare valoremettendo in comune ed integrandorisorse, capacità tecnicheed operative, reti commerciali;consentirà il perseguimentopiù efficace dello scopomutualistico delle due realtàovvero della creazione per i socidelle migliori condizionieconomiche per la remunerazionedello scambio mutualistico.Fra gli obiettivi della nuovacooperativa vi sono quelli disviluppare nuove attività diservizio sia per le imprese privateche per soggetti pubblici,in modo da ampliare la gammadell’offerta, innovare i segmentidi attività in cui si è leader,contribuire a evolvere ilmercato di riferimento nelladirezione del rispetto delle regolecompetitive, con particolareriguardo alla sicurezza deiconsumatori e ai diritti dei lavoratoriin tema di norme sullasicurezza del lavoro e versamenticontributivi.Il progettodi fusioneIl progetto di fusione prevedequanto segue.Al punto n. 1 viene evidenziatoche la società risultantedalla fusione per incorporazioneassumerà la denominazionedi “NEWCOOP società cooperativa”,ed avrà sede in ReggioEmilia.Essendo tutt’ora in corso lericerche di mercato, e le relativeverifiche di compatibilità,per la definizione di una nuovadenominazione sociale piùadatta a riconoscere la societàcooperativa che risulterà dallafusione, su proposta dei consiglidi amministrazione dellesocietà cooperative coinvoltenella fusione, la denominazionesociale sopra riportata verràmodificata, prevedendo altresìche essa venga seguita o precedutada una o più sigle. Talimodifiche saranno sottopostealle assemblee straordinariedei soci convocate per deliberarela fusione di cui al presenteprogetto.Detta precisazione si è resanecessaria in quanto la denominazionesociale attualmenteindicata nel punto 1 del progettodi fusione, nonché all’art.1 dello statuto sociale comeverrà modificato per effettodella fusione, è da ritenersi deltutto provvisoria.Al punto n. 2 si evidenziache lo statuto della società incorporante,così come modificatoper effetto della fusione,viene allegato per esteso sottola lettera “A” al progetto di fusione.Al punto n. 3 viene previstoil rapporto di cambio tra leazioni della incorporante equella della incorporanda.In particolare viene precisatoche, in ossequio ai principimutualistici di cui all’art.2514 c.c., che regolano entrambele società coinvolte4


ApprofondimentiSe cambia il mercatodobbiamo cambiare anche noiL’assemblea dei delegatisvoltasi a Genova, dopo averconcluso la parte ordinaria deipropri lavori, si è concentratasull’argomento forse più atteso:il progetto di fusione tra<strong>CIR</strong> e Coopservice, annunciatodai rispettivi consigli di amministrazione.Prima della sua formaleapprovazione (avvenuta poi il25 <strong>giugno</strong> u.s.), il Consiglio diamministrazione ha informatotutte le assemblee separate eha proposto l’argomento all’assembleagenerale dei delegatiattraverso un’importantetavola rotonda dal titolo: “Inuovi scenari nel mercato deiservizi: approfondimenti sulprogetto di fusione tra <strong>CIR</strong>All’assemblea di Genova si è discussodel progetto di fusione tra <strong>CIR</strong> e Coopservice7I partecipanti alla tavola rotonda che in occasione dell’assemblea di Genova hanno discusso il progettodi fusione: da sinistra, Daniela Fabbi, Ivan Lusetti, Augusto Torreggiani, Roberto Artoni, Ildo Cigarini,Maurizio Gardini, Alberto Armuzzi.food e Coopservice”.Alla tavola rotonda, condottada Daniela Fabbi, Responsabilecomunicazione emarketing di <strong>CIR</strong>, hanno presoparteIvan Lusetti – Presidente <strong>CIR</strong>foodAugusto Torreggiani – PresidenteCoopserviceIldo Cigarini – Presidente LegacoopReggio EmiliaMaurizio Gardini – PresidenteConfcooperative Emilia RomagnaAlberto Armuzzi – Presidenteregionale dell’ANCST AssociazioneNazionale delle Cooperativedi Servizi e Turismo – LegacoopProf. Roberto Artoni – Professoreordinario di Scienza delleFinanze presso l’UniversitàBocconi di Milano.La tavola rotonda è stataintrodotta dal presidente Lusettiche ha ricordato gli obiettiviprincipali del progetto, la tempistica,il ruolo decisivo dei socinella determinazione dellescelte.“L’unificazione tra <strong>CIR</strong> eCoopservice ci è stata propostanel mese di aprile. In pocotempo, e con la dovuta riservatezza,il Consiglio diamministrazione ha decisoall’unanimità l’avvio di unprogetto in grado di accogliereil consenso della basesociale. – ha ricordato Lusetti– Si tratta di saper coglierel’opportunità di dar vita alpiù grande gruppo cooperativodel settore, per affrontareun mercato sempre di piùrivolto alle prestazioni multiservizie alle compartecipazionidi spesa per gli investimenti.Le difficoltà nonmancheranno di certo, ma ilgrande patrimonio di esperienzae di dedizione dei nostrisoci consentirà di superarle”.La presenza tra i relatoridel Prof. Artoni è stata di particolareutilità per inquadrare laproposta di fusione nell’ambitodei macro scenari di mercatoe delle loro costanti mutazioni.In particolare il professoreha sottolineato, con preoccupazione,come alla crescente(segue a pag. 8)


BilancioLa crisi economicanon ferma la crescitadel Gruppo <strong>CIR</strong> foodNel 2008 ricavi per 364 milioni, in aumentodell’8% rispetto all’esercizio precedenteL’assemblea dei delegatiriunitasi a Genova il 13 <strong>giugno</strong>scorso nelle sontuose saledel Palazzo Ducale ha approvatoil bilancio dell’esercizio2008 del Gruppo <strong>CIR</strong> food, giàdiscusso ed approvato unanimementedalle assemblee separatedi Modena, Mantova,Genova, Ferrara, Roma, Milanoe Reggio Emilia.Nel 2008 la CooperativaItaliana di Ristorazione hapreparato e servito 57,4 milionidi pasti in oltre 900 strutture,aumentando del 4% il numerodegli addetti, che hannoraggiunto le 7.915 unità, dicui il 90% donne. Il fatturato9della cooperativa ha raggiunto,nel 2008, quota 356 milionidi euro, di cui il 66,5% conseguitoin ambito scolastico,aziendale e socio-ospedaliero(ristorazione collettiva), il19,5% nell’attività di ristorazionecommerciale (ristorantie self-service, bar), e il 14% nelsegmento dei buoni pasto.Numeri d’eccellenza, soprattuttose si considera chenel 2008 in Italia sono certamenteaumentati i consumialimentari fuori casa (+2,6%rispetto al 2007), ma con pastipiù leggeri, a causa della minoredisponibilità di spesa edell’attenzione sempre maggioreagli aspetti salutistici comela lotta al soprappeso o laricerca di prodotti di originesicura.“In un contesto economicoe sociale in continua evoluzione,<strong>CIR</strong> food continua acrescere grazie alla sua storiadi qualità e tradizione,portando l’italianità in tavolacon occhio attento alle taschedei consumatori. – affermaIvan Lusetti, presidentedel Gruppo <strong>CIR</strong> food, 5° gruppoin Italia nel mercato dellaristorazione collettiva – Intutti i nostri ambiti d’intervento,dalle mense scolastichea quelle militari, dagliospedali alle aziende, il nostroobiettivo è tutelare il valoredi una ristorazione sana,varia ed equilibrata”.Con un risultato netto 2008di 3 milioni e 631mila euro,stabile rispetto al 2007, e unmargine operativo lordo di 23milioni e 56mila euro, <strong>CIR</strong>food Italia può contare su unabase sociale di 4.301 soci cooperatorie 2.139 soci sovventori,oltre ad un prestito socialecomplessivo di 47 milioni dieuro e ad un capitale sociale di15,9 milioni di euro.In relazione al buon andamentodi bilancio, il Consigliodi amministrazione ha propostol’erogazione del ristorno aisoci lavoratori per un ammon-La presidenza dell’assemblea: da sinistra Luca Brambilla Presidente del Comitato soci di Genova, GianBattista Castagnetti consigliere d’amministrazione, Ivan Lusetti Presidente del Gruppo <strong>CIR</strong> food, LorellaVignali Vice presidente del Gruppo <strong>CIR</strong> food, Luigi Castagnetti Direttore amministrativo, FabrizioGazzo Responsabile dell’area territoriale Nord Ovest. (segue a pag. 10)


Il Presidente Lusetti e Fabrizio Gazzo con il gruppo di lavoro cheha reso assai piacevole il pranzo dei delegati.I colleghi di Genova hanno allestito il pranzo nella splendida saladel “Maggior Consiglio”, a Palazzo Ducale, con una cura, un menùed una professionalità all’altezza di tanto splendore.Da sinistra gli “artisti” del menù Damiano Di Salvo, Carlo Pisano,Giuseppe (Pino) Incaviglia, con Fabrizio Gazzo, Carla Labruna,Ivan Lusetti.(segue da pag. 9)tare di 1 milione e 100 milaeuro, proposta molto apprezzatae unanimemente condivisadalla base sociale.Il ristorno è un istituto tipicodell’impresa cooperativa dilavoro che premia il rapportomutualistico del socio e distinguel’impresa di persone (lacooperativa) rispetto all’impresadi capitali.Del resto le distintività di<strong>CIR</strong> sono state ampiamentesottolineate, ed apprezzate,dalle assemblee. Gli investimentisulla qualità dei prodotti,sull’ammodernamento dellestrutture, sulla qualità del lavoro,anche in un periodo dicrisi economica generale, hannocostituito l’impegno principaledella cooperativa e del suogruppo dirigente.Basti pensare che nel 2008gli investimenti, sono stati di20,3 milioni di euro, per aprirenuovi centri cottura o rinnovarestrutture di preparazionepasti, nell’ottica di operare inambienti moderni e sicuri. Aquesti si aggiungono 2,7 milionistanziati per attività diformazione e ricerca e sviluppo.Il bilancio consolidato delGruppo, costituito da <strong>CIR</strong> foodItalia e dalle 10 società controllateitaliane ed estere, haregistrato un utile di 4,1 milionidi euro, contro i 3,5 milionidell’anno precedente, con ricavia quota 364 milioni di euro,in aumento dell’8% rispetto al2007. All’estero <strong>CIR</strong> food,avendo ceduto le attività in Cinae Spagna, è ora presente inBelgio, Bulgaria, Turchia,Croazia, Vietnam e USA, dovecon la controllata Prima <strong>Food</strong>Group ha servito i pasti ai14mila volontari coinvolti loscorso 20 gennaio nella cerimoniadi insediamento allaCasa Bianca del Presidente BarackObama.Resoconto sinteticodelle assemblee separateL’erogazione del ristornoai soci cooperatoriper un ammontarecomplessivo di 1,1 milionidi euro a titolo diintegrazione retributivae il bilancio consuntivo2008 sono stati approvatiall’unanimità intutte le assemblee separate,sia dai soci cooperatoriche dai soci sovventori.Complessivamentehan no partecipatoal le assemblee separate1.470 soci cooperatori(1.051 presenti fisicamente– 419 presentiper delega).La percentuale di socipartecipanti alle assembleeseparate, rispettoal totale dei soci cooperatorial 31/12/2008(4.301), è stata del 34%(lo scorso anno è statadel 35%).Hanno partecipatoalle assemblee separate254 soci sovventori condiritto di voto (176 presentifisicamente – 78presenti per delega) titolaridi 297 voti.Sono stati delegatiall’assemblea generaledi Genova 172 soci cooperatorie 46 soci sovventoriaventi diritto divoto, per un totale paria 218 delegati.10


SolidarietàTerremoto in AbruzzoLa grande tragedia che hacolpito l’Abruzzo ed i suoi abitantiha commosso e mobilitatola gran parte degli Italiani.Ci siamo sentiti, tutti, vicini aldolore delle persone coinvolte,e impegnati a fare qualche cosaper portare loro aiuto e sollievo.Per condividerne il dolore,per esprimere quel senso dicomunità nazionale che, spessoe purtroppo, riesce a manifestarsisolo in presenza digrandi tragedie.Nelle ore immediatamenteseguenti al terremoto, i socidell’area centro sud si sono attivatiper portare ai terremotativiveri, pasti, alloggi provvisori(2 camper appositamentenoleggiati).Non staremo ad elencareogni azione svolta, ed i nomidei singoli che, più di altri, sonostati protagonisti di questiinterventi, tuttavia ci fa piacerepubblicare l’intervento delsocio Angelo D’Aloisio nel corsodell’assemblea di Roma,che, con passione, ha espressoquanto hanno in cuore i colleghiabruzzesi della <strong>CIR</strong>. Angelosi è rivolto direttamente alpresidente ed ai responsabiliterritoriali, ma il suo “abbraccio”è a tutta la cooperativa e,dunque, a tutti noi.“Ai sig.ri Lusetti, Nardino,Righi,ci rivolgiamo a voi, conl’affetto ed il rispetto di sempre,per trasmettere quantoci è stato dato di riscontrareI soci della cooperativa in prima lineadurante le operazioni disoccorso alle popolazionicolpite dal terremoto in questonostro Abruzzo. Qualesenso di riconoscenza ed apprezzamento,non solo daparte delle vittime del sisma,cosa che sarebbe fin troppoumanamente comprensibile,ma anche da parte delleautorità e degli operatori avario titolo impegnati neiprimi, essenziali, interventidi soccorso.Potete ben immaginarequale possa essere stato lospettacolo che si è presentatoai nostri occhi di conterranei,e perciò emotivamentecoinvolti, quando siamo arrivati,noi operatori della<strong>CIR</strong>, nelle zone del terremotogià nelle prime ore dopo ildisastro, rispondendo conrapidità ed efficienza allarichiesta della Protezione Civile,della Croce Rossa e della‘Misericordia’.Di quel paesaggio che conoscevamo,di quelle case,resta poco, ma è commoventeconstatare il permaneredel senso di comunità e dell’appartenenzaad un territorio,che sicuramente nessundisastro può scalfire.In simili contesti spesso siannulla l’apparente indifferenzanei rapporti tra lepersone e riemergono le esigenzeprimordiali della solidarietàe della vicinanzaumana.La nostra <strong>CIR</strong> ha dato, intale occasione, prova alta edencomiabile della sua capacitàoperativa, intervenendoin modo tempestivo ed efficaceper consentire a centinaiadi persone di non avvertire,dopo la sciagura familiaree materiale, anchequella dell’abbandono dellasocietà civile.Siamo così in grado di riferirviquanto sia stato calorosoil senso di gratitudine edi riconoscenza che è statorivolto alla nostra Cooperativa,del resto già ben conosciutaed apprezzata per ilsuo servizio presso moltissimenostre scuole.La nostra presenza inquei luoghi non è passatainosservata, ma umanamentee professionalmentenotata e fortemente apprezzata;per questo riconoscimentodobbiamo rivolgere avoi il merito per ‘lo spirito diservizio’ che la <strong>CIR</strong> ha saputodimostrare.Ci permettiamo, infine,di comunicare il senso dellanostra personale soddisfazione,noi abruzzesi, peraver potuto esprimere vicinanzae solidarietà allagente a cui sentiamo profondamentedi appartenere, allaquale, senza gli strumentiche la <strong>CIR</strong> ci ha messo adisposizione, avremmo datoun più modesto aiuto.Anche per questo siamograti della vostra disponibilitàe professionalità”.11


Appuntamenti<strong>CIR</strong> food tra gli sponsordel Concerto del Primo Maggioche ha festeggiato i vent’anniLa ventesima edizione delConcerto del Primo Maggio,nata sotto il segno di VascoRossi, rimarrà sicuramentescolpita nella mente delle ottocentomilapersone presentiin Piazza San Giovanni e dei4 milioni inchiodati davanti aRaiTre per assistere allaperformance finale del Blasco.La conduzione del grandeconcerto, promosso ogni annoda CIGL, CISL e UIL, è stataaffidata quest’anno a SergioCastellitto. Il bravissimo attoreha animato con disinvolturala maratona canora che,oltre a Vasco, ha portato sulpalco star musicali comeEdoardo Bennato, Caparezza,Nomadi, PFM, Bandabardò,Enzo Avitabile, Cisco, Velvet,Casino Royale, Motel Connection,Giorgia, Paola Turci,Marina Rei, Smoke, AsianDub Foundation e un supergruppo composto da alcunirappresentati delle miglioriband italiane, tra cui ManuelAgnelli degli Afterhours, CristianoGodano e Gianni Maroccolodei Marlene Kuntz. Aquesti nomi si aggiunge quellodi un altro grande attore,Marco Paolini.Protagonista della giornataè stata anche <strong>CIR</strong> food, sponsorstorico del Concertone diPiazza San Giovanni.Dal primo pomeriggio finoa fine concerto i colleghi dellasede di Roma, con grande entusiasmo,hanno rifornito ledue grandi postazioni a buffetallestite nell’area ospitalità ebackstage dove cantanti, musicistie ospiti, tra i quali ancheil segretario del Partito DemocraticoDario Franceschini, traun’esibizione e l’altra hannopotuto gustare prodotti tipicidel Lazio e dell’Emilia-Romagna:dalla mortadella alla porchetta,dalle fave all’erbazzone,dal Parmigiano-Reggianoal pecorino.A distanza di tanti anni alConcerto del Primo Maggio,uno tra i più grandi concerti12


gratuiti d’Europa, rimane costantel’attenzione per la solidarietàe la coerenza delle formazioniitaliane che hannoampio spazio e in qualche modosono cresciute su questopalco.Quest’anno infatti il Concertodel Primo Maggio è statoil principale promotore dellaraccolta fondi “Il mondo chevorrei”, promossa da ISI onlus– Istituto Sindacale per laCooperazione Internazionale –per sostenere, attraverso l’assegnazionedi borse di studio, l’istruzionedegli orfani di vittimedi incidenti mortali sul lavoro.L’iniziativa ha preso ilnome dal titolo dell’ultimo albumdi Vasco Rossi.Primo Maggio,festa del lavoro:cara <strong>CIR</strong>…In occasione della festadei lavoratori, abbiamo ricevutouna bella lettera di unanostra dipendente.Ci paiono parole sincere,semplici e significative: raccontanoun’esperienza direttae parlano dei nostri valorie della coerenza nel praticarliin un modo forse più incisivodi tanti “convegni”.Pubblicare questa letterapensiamo sia un buon modoper celebrare il Primo Maggio,per impegnare il grandepatrimonio cooperativo suisuoi valori fondanti, per continuaresulla strada dello svilupponell’equità.L’autrice della lettera nonha voluto firmarsi e perciònon possiamo ringraziarladirettamente, ma questo piccolodispiacere è bilanciatodalla piacevole sensazioneche molti di noi potrebberoesserne gli autori.Cara <strong>CIR</strong>, circa un annofa confessai al mio compagnodi volere tornare nelmondo del lavoro, lui giustamentemi scoraggiò. Lesue parole mi ferirono moltoper la grande percentualedi verità che contenevano:“Ma chi vuoi che assumauna come te…con trefigli”.Ecco, tutto qui, io sonomamma di Rosa (7), Erica(5), Donato (2), incluse legioie di un genitore, questoera diventato un ostacoloper la mia realizzazionepersonale.Amici, parenti, conoscentirimasero estremamentescettici, tranne lamamma di un bimbo dellascuola che frequenta miafiglia.La Brunella mi aiutò apreparare il mio curriculumeuropeo e una voltaconsegnato in me si acceseromille speranze.Grazie <strong>CIR</strong>, perché seistata unica, generosa eumana, grazie perché inquesto mondo opportunistaci sono ancora delle realtàche danno la fiducia adonne, mamme e compagnecome me, perché noiabbiamo ancora tanto dadare specialmente quandoci viene ridata l’opportunitàdi sentirci parte integrantedella società.Io a maggior ragione essendodi origine non italiana.Le mie due ore sono intense,e le difficoltà nonmancano, però distribuiscoil pranzo con un grandesorriso e conosco per nomequasi tutti i miei piccoliclienti, cerco di accontentarei loro capricci e allemaestre espongo i pregi e lemotivazioni delle determinatescelte alimentari dellanostra azienda, evidenziandola serietà e l’impegnodelle mie colleghe delcentro pasti di Modena.E, credete, mi sento felice.Vorrei concludere lamia lettera con il pensieroper N.G. per il quale nutrograndissima ammirazionee rispetto.Il mio concetto di democraziaè che in regime democraticoi più deboli dovrebberoavere le stesse occasionidei più forti….Un affettuoso saluto.Una di voi.1° maggio <strong>2009</strong> - Modena.■13


EventiPizzaioli <strong>CIR</strong> foodal 18° Campionatomondiale di pizzaSi è svolto a Salsomaggiore Terme dal 6 all’8 aprile <strong>2009</strong>Ogni anno i pizzaioli ditutto il mondo si sfidano in diversediscipline inerenti allapreparazione della pizza. Alcuneprevedono competenze diabilità e velocità, altre tengonoconto della qualità e dell’attenzioneche i pizzaioli pongononella cottura, nella farciturae nel gusto della pizza.Quest’anno la novità è stato iltrofeo “Heinz Beck”, la primagara per cuochi di ristorantipizzerie,dedicata ai primipiatti. A presiedere la giuria lochef del ristorante “La Pergola”di Roma.Nel palazzetto della cittàtermale in provincia di Parmasi sono sfidati per tre giornipiù di trecento concorrentiprovenienti da oltre venti nazioni,dal Brasile al Canada,dagli Usa al Giappone.Tra tanti pizzaioli di pizzerieprivate, lunedì 6 aprilehanno partecipato alla competizione“Gusto e Cottura dellaPizza Classica” anche alcuninostri pizzaioli, che non si sonoqualificati tra i primi dieci,ma hanno ottenuto buonipunteggi:Serafina Caravella delPiazza del Sole Ariosto assistitada Emilio Cimino; AngelicaFaretra del RITA Il Gallo affiancatada Santina Arabia;Dora Chiaramonte del Piazzadel Sole La Rotonda coadiuvatada Romina Gozzi; PaoloSciutto del RITA Aquilone Genovaassistito da Loredana Urso;Annalisa Bottoni, Jenny Bonorae Marco Rocchi di Ferrara.Segnaliamo inoltre che trai giurati della manifestazionec’era anche la collega IoannaAktypi Ricerca & Sviluppo <strong>CIR</strong>food.Benessere cristallinoL’utilizzo del sale iodato protettoDal 15 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> in tuttele pizzerie dei locali <strong>CIR</strong> food(sia pubblici esercizi che menseaziendali) si utilizza Presal -sale iodato protetto per la preparazionedei prodotti da forno.<strong>CIR</strong> food, sempre attenta albenessere attraverso l’offerta diprodotti dalle caratteristicheuniche, accoglie la Legge ministeriale55/2005 sulla prevenzionedelle patologie tiroidee,promossa dall’Unicef edall’Organizzazione Mondialedella Sanità, scegliendo di utilizzarenei prodotti delle pizzeriePresal Caber - sale iodatoprotetto.La corretta funzione dellaghiandola tiroidea è garantitada un adeguato apporto nutrizionaledi iodio. Nei bambini eragazzi in crescita e nelle donnein gravidanza il fabbisognogiornaliero di iodio è maggiore.Presal Caber è prevenzione dimolti disturbi della tiroide.In tutti i locali, presso lapizzeria, è esposto il materialeinformativo.14


Notiziedalle SediCentro Sud: a Ladispoliinauguratoil nuovo Centro PastiUna nuova importante realizzazionedel Gruppo <strong>CIR</strong> food ha presoil via sabato 6 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> nel comunedi Ladispoli. Alla presenza delSindaco Crescenzo Paliotta, del PresidenteIvan Lusetti e del Responsabileterritoriale dell’area Centro SudAlberto Nardino, è stato inaugurato ilnuovo Centro Pasti al servizio dellaristorazione scolastica comunaleIl centro, ubicato in via Berlinguer,nella zona artigianale nel Comunedi Ladispoli all’interno diun’area cortiliva completamente riqualificatadi 3.600 mq, ha una superficiedi 750 mq.Buffet a CerignolaNei mesi scorsi i colleghi del Sud hanno fornito buona prova delleloro capacità professionali e della loro simpatia, organizzando il buffetper il convegno di studio “Autonomia e Responsabilità” organizzatodall’Associazione Economi di Puglia e Lucania.All’importante iniziativa, che si è tenuta presso la sala convegnidell’Ospedale “G. Tatarella” di Cerignola, hanno preso parte circa 200persone, tra le quali il Direttore Generale della Asl Foggia dr. Castrignanòe dirigenti e dipendenti delle varie Asl della Puglia, della Campania,della Basilicata e delle Marche.Fra i relatori, naturalmente, il presidente dell’Associazione Francescode Nicolo e diversi iscritti qualificati. L’occasione è stata utileper promuovere l’immagine della <strong>CIR</strong> nell’area.Si tratta di un project financing15Nella struttura produttiva operano40 addetti e la capacità produttivaè di 3.000 pasti al giorno. Il CentroPasti è stato realizzato tramite unproject financing da <strong>CIR</strong> food per ilservizio di catering in asporto rivoltoalle scuole (scuole materne, elementarie medie del Comune) e agli anziani(pasti domiciliari) del Comunedi Ladispoli.L’investimento sostenuto per larealizzazione e l’allestimento delCentro Pasti è di circa 2 milioni dieuro e si caratterizza, tra l’altro, per iseguenti elementi innovativi:• utilizzo di attrezzature di ultimagenerazione (tipo i forni convezione/vapore e brasiera e cuoci pastaautomatica);• realizzazione di un impiantodi trattamento aria regolabile, conutilizzo di inverter che permettono diagire sulle portate dell’aria aspirata;• utilizzo di pannelli solari perla produzione di acqua calda sanitariacon accumulatore da 600 litri.<strong>CIR</strong> food garantisce la qualitàdei pasti preparati attraverso il rispettodi obiettivi nutritivi che associanoalla gradevolezza del cibo l’equilibrioalimentare e l’igiene, apartire dalla qualità delle materieprime (convenzionali, biologiche,dop, igp o equosolidali). La cucinaturadi tutti i prodotti avviene lamattina stessa del consumo, quindiesclude l’impiego di cibi precotti erefrigerati.Il confezionamento per l’asportoin mono o multi porzioni, viene effettuatocon metodiche e attrezzatureidonee a conservare temperature eproprietà organolettiche dei cibi.“Si tratta di uno dei Centri Pasti– ha detto il sindaco CrescenzoPaliotta – tra i più moderni delLazio. I nostri piccoli utenti continuerannoa trovare sulle loro tavolemenù sempre e rigorosamentebiomediterranei che varieranno aseconda della stagione. Oltre allacarne ed al pesce, quindi, anchetanta frutta, verdura e legumi.Saranno sempre prodotti genuini enaturali, così come da anni accadenelle scuole di Ladispoli, graziealla decisione presa dall’Amministrazionecomunale”.“Il nostro obiettivo, a Ladispolicome negli altri comuni incui operiamo, è la diffusione diuna corretta cultura dell’alimentazione,per migliorare le abitudinidi consumo. – ha affermatoIvan Lusetti, presidente del Gruppo<strong>CIR</strong> food – Ogni giorno 200milastudenti italiani consumano pastinelle nostre mense, che gestiamoinsieme ad uno staff di dietistie nutrizionisti attenti a proporremenù equilibrati e attentiad ogni esigenza”.


NordEst“Frutta e Verdura km 0:mangi ok per davvero”<strong>CIR</strong> sponsor di un’importante iniziativa del SIAN di Trevisoin collaborazione con l’Istituto comprensivo di Preganziol (TV)La consegna della targa da partedel nostro responsabile commercialeAdriano Busa.Il buffet a base di frutta offerto da <strong>CIR</strong> con il nostro “Bepi” e l’assistentedi produzione Enrica Carettoni.La nostra cooperativa è ancorauna volta in prima lineanell’accogliere progetti finalizzatialla diffusione di buone esane abitudini alimentari nelpieno rispetto e coerenza deivalori del Gruppo.Tutto ha inizio nel gennaiodi quest’anno, quando il SIANdell’ULSS 9 di Treviso, guidatodal Dr. Luca Gino Sbrogiò, decidedi promuovere una iniziativarivolta agli studenti deivari Istituti Comprensivi dellaProvincia di Treviso. L’obiettivoera quello di coinvolgere iragazzi in un percorso educativoincentrato sulla decodificadi un messaggio pubblicitario,in modo da sensibilizzare e responsabilizzareil mondo dellascuola sulle corrette abitudinialimentari e contrastare lapressione al consumo di alimentinutrizionalmente noncorretti.Nello specifico è stato previstoun concorso dove ragazzidi 3ª elementare e 2ª mediadovevano elaborare spot e posterfinalizzati alla promozionedi prodotti ortofrutticoli locali.In sostanza due obiettiviallo stesso tempo: far conoscerei corretti stili alimentari e lecaratteristiche del mondo deiprodotti a filiera corta.<strong>CIR</strong>, entusiasta dell’iniziativa,ha voluto lanciare un fortemessaggio di incoraggiamentooffrendo al 1° classificatoil trofeo in palio come riconoscimentoe premio, oltread un contributo economico atestimonianza della sensibilitàverso la diffusione di corretteabitudini alimentari.Un particolare molto significativo:la classe prima classificatadelle scuole medie è statala 2ª C dell’Ist. Comp. diPreganziol (TV), Comune incui <strong>CIR</strong> da diversi anni cura larefezione scolastica.Alla cerimonia di premiazione,svoltasi il 19 maggioscorso, erano presenti le Autoritàdel Comune di Preganziol,del SIAN, dell’ULSS 9 e dell’IstitutoComprensivo.Il nostro collega ResponsabileCommerciale Adriano Busa,consegnando i premi, si ècomplimentato con i ragazziper il risultato ottenuto.Non poteva mancare, achiusura dei lavori, il buffet rigorosamentea base di fruttaofferto da <strong>CIR</strong> e preparato congrande professionalità dai nostriChef del C.P. di Lancenigo(TV) presieduti dal nostro collegaGiuseppe Moratto, da tutticonosciuto come “Bepi”.16


NordOvestLe opportunitàdella filiera cortaSe ne è parlato a TorinoNel mese di aprile, a Torino, si èsvolto un importante convegno daltema “Filiera corta, opportunitàd’incontro tra produttore e consumatore”.Organizzato da Coldiretti Torinoe da Pro Natura Torino, con il patrociniodella Facoltà di Agraria dell’Universitàdi Torino, il convegno hariunito alcuni attori della filiera corta:imprenditori agricoli, una cooperativadi produttori biologici, <strong>CIR</strong>food, che lavora nella ristorazionecon prodotti a chilometri zero, e ProNatura.Il convegno si è aperto con il salutodi Elisabetta Barberis, presidedella Facoltà di Agraria, al quale èseguito un dibattito, moderato daPiero Belletti di Pro Natura Torino,con interventi di Roberto Moncalvodella Coldiretti di Torino, Dario Martinadella cooperativa agricola Ilfrutto permesso, Mirco Bolognesi dellaCooperativa Italiana Ristorazione,Corrado Giannone del Conal.Nel convegno sono stati toccatitutti gli argomenti sulla “filiera corta”e sotto tutti i punti di vista: ilpianeta che lentamente muore, il ritornoagli orti di guerra, il parallelotra inquinamento dei prodotti a cortoraggio e prodotti a lungo raggio, leaspettative di qualità disattese daparte degli acquirenti, l’uscita delprodotto a filiera corta dai prodotti dinicchia soprattutto per i costi, la salvaguardiadella biodiversità e dei saporidell’infanzia, la legge 163/07che permette alle amministrazionipubbliche di inserire nel capitolato iprodotti a km 0 e inserire migliorieecologiche.Mirco Bolognesi (nella foto) hafatto una presentazione generaledella <strong>CIR</strong>, sottolineandone la particolareattenzione all’ecologia.Ha elencato i vantaggi/svantaggidella “filiera corta” evidenziandole problematiche per il suo utilizzonella ristorazione collettiva.Ha sostenuto che per coe ren zail km 0 deve intrecciarsi con produzionibiologiche o a lotta integrataper l’ortofrutta e ai prodotti DOP eIGP. Ha spiegato che non sempregli alimenti rispettano degli standarddi qualità e igienici. Ha inoltredetto che è sottinteso che la “filieracorta” è un processo parziale, ma èutile ed è un inizio.EmiliaOvestRicordo di CristianaCi ha lasciato l’11 maggio, CristianaMarchesini, 44 anni, responsabiledella struttura “Officine Fantuzzi-Reggiane”.Aveva iniziato a lavorare in <strong>CIR</strong>nel settembre del 1995 e dal 2001 eraresponsabile della struttura, doveoperava già da anni.Stimata dalle colleghe e apprezzataper la sua professionalità daiclienti, la vogliamo ricordare com’era,con il sorriso sulle labbra, la vogliadi lavorare e di non arrendersimai, a dispetto di qualsiasi camminoil destino le abbia riservato.Ciao Cristiana, sappiamo “chenon sei lontana, sei dall’altra parte,proprio dietro l’angolo”.17


Delegazione danese al Centro Pasti di PiacenzaUna delegazione danese di 15 persone ha fatto visita al Centro Pasti di Piacenza lo scorso 20 maggioMartedì 19 maggio a Fiorenzuolaè stata organizzata dall’UfficioProdotto dell’Area di Reggio Emilia edall’assistente di produzione GiulianaMelioli una serata rivolta ai genitorisul tema dell’educazione alimentare.La responsabile del Centro Pasti Daniela Cerbone illustra il processoproduttivo alla delegazione danese.Educare al cibo e al benessereSerata di informazione a Fiorenzuola d’Arda (PC)Il relatore Mirco Bolognesi hasaputo intrattenere i partecipanti conun’interessante relazione sul temadell’obesità infantile e sui più comunicomportamenti alimentari dei ragazzi.L’incontro è stato particolarmenteapprezzato dai genitori presentiche hanno colto l’occasione performulare domande al nostro espertoanche su coltivazioni biologiche, usodi OGM nell’alimentazione animale,menù e sistemi di approvvigionamentodelle aziende di ristorazione.Riconoscimenti ai pensionati 2008L’area territoriale Emilia Ovestha colto l’occasione dell’assembleadi bilancio per consegnare un riconoscimentoa quei lavoratori (e soci)che dopo molti anni di attivitànella cooperativa, hanno raggiuntola meritata pensione.È stato consegnato loro il tradizionalevassoio in argento, ma, soprattutto,è stato attribuito loro uncaloroso applauso di ringraziamentoda parte dell’assemblea.Si è trattato di una delegazionecomposita, proveniente dal mondouniversitario, istituzionale (Ministerodell’Agricoltura) e dal mondo produttivodel biologico. Lo scopo dellavisita era capire il modello di ristorazioneofferto alla popolazione scolasticadi Piacenza, improntato all’offertadi biologico a filiera corta conprodotti locali.La responsabile del centro pastiDaniela Cerbone ha intrattenuto gliospiti (conversando in inglese!) illustrandole procedure seguite per larealizzazione dei 6.000 pasti quotidianie ha descritto gli spazi utilizzati ele attrezzature impiegate. Era presentela stampa locale, la Provincia e il Comunecon propri funzionari e assessori,la Coldiretti e il Consorzio Biopiace.Al termine della visita si è tenutauna conferenza stampa e si è pranzatotutti insieme presso la scuola DueGiugno, gustando un pasto completamentebiologico, molto apprezzatoanche dalla delegazione danese.L’incontro è stato interessantesoprattutto perché si è avuto modo diconfrontare due modelli di ristorazionecompletamente differenti:quello danese e quello italiano. InDanimarca infatti non è affattousuale poter consumare un pasto ascuola e quotidianamente le famigliepreparano un cestino freddo che ipropri ragazzi consumano autonomamentenel refettorio scolastico.Inutile descrivere lo stupore della delegazionenel vedere cucine e cuochiall’interno delle scuole, la distribuzioneal tavolo di un pasto caldo ecompleto e l’utilizzo quotidiano diprodotti DOP e IGP della tradizionegastronomica italiana.All’incontro erano presenti l’Assessorealle Scuole del Comune, ilfunzionario responsabile del serviziononché il personale di cucina che, altermine della serata, ha allestito unricco buffet.■Si tratta di Adriana Andreini,Enrico Contini, Zena Giglioli, MaraMorelli, Mafalda Poletti e GiorgioZanfi.La responsabile dell’area Emilia Ovest Rossella Soncini consegna ilriconoscimento ad Adriana Andreini.Il Direttore amministrativo Luigi Castagnetti consegna il riconoscimentoa Giorgio Zanfi.18


EmiliaEstRistorazione pubblicasostenibileIl servizio di <strong>CIR</strong> food per la ristorazioneospedaliera dell’AUSL e del “Rizzoli” di Bolognafra le “buone pratiche” di AlimenTerra e AIABLa folta delegazione franco-belga.Ha fatto tappa a Bologna lavisita di ricerca “RestaurationCollective Durable en Italie”, promossada AlimenTerra e AIAB conl’obiettivo di favorire a livello europeolo scambio di esperienze fraesperti del settore sulla gestionedella ristorazione collettiva all’insegnadella qualità e della sostenibilità.Lo scorso mese di maggio ilLa Responsabile dell’area Emilia Est, Lorella Vignali, illustra le caratteristichedel servizio fornito da <strong>CIR</strong> food.servizio di ristorazione dell’AziendaUSL e del Rizzoli di Bologna èstato terreno di ricerca per unadelegazione franco-belga di protagonistied esperti di ristorazionecollettiva. I numerosi componentihanno potuto seguire la filieraproduttiva dei pasti: dalle fornitureall’organizzazione delle cucine,dalla gradevolezza del menùalla “customer satisfaction”.L’Associazione AlimenTerra,nata per creare un sistema alimentarepiù sostenibile, e AIAB,Associazione Italiana per l’AgricolturaBiologica, hanno sceltoinfatti l’Azienda USL e il Rizzolidi Bologna come esempio di“buona pratica” nel campo dellaristorazione pubblica ospedalierain Italia.Nel commentare questa visita,il direttore di AlimenTerra, ClivePeckham, ha sottolineato l’importanzadi “comprendere lemotivazioni e le modalità adottatedalle amministrazioni edagli ospedali italiani per migliorarela qualità dei pasti epromuovere una nuova culturaalimentare nella ristorazionecollettiva”.I delegati, fra cui erano presenticonsulenti di grandi impreseagroalimentari e membri di Associazionidi promozione dell’agricolturabiologica, sono rimastipositivamente impressionati dallacomplessità della gestione del serviziodi ristorazione dell’AziendaUSL di Bologna, che prevede laproduzione di oltre 2 milioni dipasti all’anno per più di 1 milionedi degenti e dipendenti dellestrutture sanitarie.Secondo Paola Trionfi, ResponsabileRistorazione Collettivadi AIAB, “il progetto di ristorazionepromosso da Ausl Bologna,Istituto Ortopedico Rizzolie Ospedali di Bazzano e diLoiano, è caratterizzato dauna grande dimensione e daun’organizzazione della ristorazioneospedaliera molto peculiare,sia sotto il profilo deidietetici, che dell’organizzazionedel servizio stesso, in tutte lesue fasi”.“Nella definizione del progetto,interamente gestito da<strong>CIR</strong> food, sono state introdotteimportanti novità in materia dialimentazione, salute e impattosull’ambiente, tenendo in considerazionenon solo la fornituradel servizio di ristorazione,ma anche le implicazioni socialie relazionali che ruotano intornoad esso. – ha commentatoLorella Vignali, Responsabile dell’areaEmilia Est del Gruppo <strong>CIR</strong>food – Inoltre, è stata postagrande attenzione alla selezionedelle materie prime sullabase di criteri di sostenibilitàquali l’agricoltura biologica e lecolture integrate e locali”.La produzione dei pasti è stataconcentrata in alcune cucine“centralizzate” ospedaliere (O -spe dale Maggiore, Ospedali diLoiano e Bazzano), potenziando eristrutturando le attrezzature.Avviata nel febbraio 2007, lagestione di <strong>CIR</strong> food ha previstoun investimento pari a 4 milionidi euro per l’adeguamento e potenziamentodelle cucine, in cuisono impiegati 200 operatori. Ipasti vengono prenotati giornalmentedai reparti grazie ad un sistemainformatico gestito dall’UfficioPrenotazione Vitto; prodottiin regime fresco-caldo, sono confezionatiin vassoi personalizzati.Per le strutture servite in asporto,i vassoi sono trasferiti in carrellitermo-refrigerati. Infine, la ristorazionenelle mense dipendentiavviene a self-service, nei terminaliattrezzati in loco.19


Riconoscimenti ai pensionati 2008Nella foto il presidente Ivan Lusetti consegna il riconoscimento aOlga Totaro.Il Consigliere d’amministrazione Marcello Leonardi consegna il riconoscimentoa Maura Boschini.Anche l’area Emilia Est ha consegnato,al termine dell’assembleadi bilancio, i tradizionali riconoscimentiai pensionati nell’anno 2008.Si tratta di Maura Boschini,Carla Burgoni, Marcella Bretoni,Franca Masi, Olga Totaro.■Notiziedai SociReggio Emilia: borse di studioper l’anno scolastico 2007-2008Nel corso dell’assemblea separataper il bilancio 2008, sono stateconsegnate le due borse di studio peri figli dei soci.Non avendo ricevuta alcuna pagellaper le scuole medie inferiori, ilComitato soci, ha pensato di devolverela somma destinata a questa categoriaal secondo classificato dellescuole superiori. Vincono la borsa distudio da € 250 cadauna:NOEMI BERETTA figlia della sociaMatilde Corsini che ha presentatola pagella di 3ª dell’Ist. ProfessionaleMotti di Castelnuovo Monti, conla media 9,5;La responsabile dell’area territoriale Emilia Ovest, Rossella Soncini,consegna il premio a Noemi Beretta, risultata prima classificata.Raffaella Soncini consegna il premio a Chiara Bigi.20CHIARA BIGI figlia della sociaLorenza Catellani che ha presentatola pagella di 4ª Ginnasio del LiceoClassico Scientifico Ariosto Spallanzanidi RE con la media 9.Segnaliamo, inoltre, gli altri ragazziche hanno presentato la pagellacon ottimi risultati:CHIARA TORELLI figlia del socioMauro Torelli che ha presentato lapagella di 3ª dell’Istituto Scaruffi Levidi Reggio Emilia con la media 8,7;MATTEO MIGLIARI figlio dei sociLuca Migliari e Carmela Fontanache ha presentato la pagella di 4ª delLiceo Scientifico Aldo Moro di ReggioEmilia con la media 8,5;FEDERICO BERETTI figlio delsocio Fabrizio Beretti che ha presentatola pagella della 1ª del LiceoScientifico di Castelnovo Monti conla media 8,4;LAURA DE CONTI figlia del socioStefano De Conti che ha presentatola pagella della 1ª scientifico del liceoclassico scientifico Ariosto Spallanzanidi Reggio Emilia con la media8,3.


Gita a BudapestCorsodi cucinaNel prossimo mese di ottobreil Comitato di sezione soci prevededi organizzare, a grande richiesta,un corso di cucina. Ilprogramma dettagliato è ancorain fase di definizione.La sezione soci, ed in particolarel’instancabile organizzatriceKatia Orlandini, segnalal’ottima riuscita della gitanella capitale ungherese svoltasilo scorso mese di maggio.Nella foto il gruppo deipartecipanti davanti alla Basilicadi S. Stefano.■Gitaa GardalandL’ormai tradizionale appuntamentocon il parco divertimenti diGardaland è previsto per venerdì 4settembre p.v. Per informazioni eprenotazioni telefonare a KatiaOrlandini tel. 0522 530263.ModenaRicette, poeti e scrittoriNelle scorse settimane, organizzatodal Comitato di sezione,si è svolto un interessantecorso di cucina tenuto daRita Carino.Ve lo presentiamo attraversola penna di Ezio Forapani,ormai “corrispondente” fissodella nostra rivista.Un letterato con la passioneper la cucina è un fatto abbastanzafrequente, basta pensareall’Artusi, a Sandro Belleied a tanti altri, ma un cuoco,peraltro responsabile di uncentro produttivo, che sia ancheappassionato di storia dellaletteratura, rappresenta sicuramenteuna rarità.È proprio questo, invece, ilcaso della nostra Rita Carinodel free-flow nel centro commerciale“I Portali” di Modena,la cui vasta cultura e laUn felice incontro tra cucina e letteraturagrande passione culinariahanno permesso di realizzareun corso di cucina coi fiocchie controfiocchi!Infatti ha pensato ad alcuniscrittori, di grande pregioartistico, che hanno applicatola loro creatività anche nellaricerca gastronomica e li haproposti ai partecipanti il corsoattraverso ricette che inqualche modo avevano a chefare con la loro produzioneletteraria.Così le è venuto in menteche il nostro Giacomo Leopardidurante il suo soggiornonapoletano aveva scritto ben49 ricette delle quali lei stessagià possedeva una copia, tracui ha scelto, per la dimostrazione,il bigné di patate e lelinguine al ruogo (grongo).Ha scelto, poi, il ragù diEdoardo De Filippo, al qualelo stesso autore dedicò unapoesia, molto opportunamentetrascritta nell’opuscolo distribuitoai partecipanti alcorso.Ha pensato perfino al tortinodi patate (Rosti) che loscrittore tedesco ThomasMann (1875 -1955) ha descrittomagistralmente, trattandodel menù di una cenapresso la dimora dei Buddenbrook.Fu proprio il romanzo intitolato“I Buddenbrook”, pubblicatonel 1901, che gli feceassegnare il premio Nobel all’etàdi appena 26 anni.L’opuscolo, scritto dallastessa Carino e dispensato aipartecipanti al corso, riportaaltresì, con abbondanza di ri-(segue a pag. 22)21


Gli assaggi, al termine della lezione. Al tavolo: Rita Carino e GiovanniCifà.portanti:Corso di cucina vegetarianae salutistica.La cucina di terra, espressadalla varietà di verdure, germogli,erbe aromatiche, cerealie legumi.Piatti poveri per tavole dare.Ricette provenienti dalletradizioni povere e contadine,preparate con ingredienti semplici,caratteristiche della storiae del territorio delle nostre(segue da pag. 21)ferimenti biografici e storici,la descrizione dettagliata ditutte le ricette applicate durantel’ultima lezione.Il titolo dell’opuscolo è, infatti,molto significativo deisuoi contenuti ed è precisamentequesto: “Banchettid’Autore. Un ricordo. Un gestodimostrativo. Memoriadel tempo e dello spazio. Laricerca del cibo fra le paginedi libri, come linguaggio eforma di cultura. Una funzionedel ritmo narrativo.Un dettaglio di vita quotidiana”.La Carino ha tenuto, semprenell’ambito dello stessocorso, altre due lezioni, sempreapplicando ricette riportateanche dai rispettivi opuscoli,su temi specifici ed interessantissimi,i cui titoli sono altrettantosignificativi ed imregioni.Particolare interesse hapoi suscitato anche l’interventodel cuoco e sommellierGiovanni Cifà, Responsabiledel nuovo centro di Via delleCostellazioni, il quale, benrifornito di bottiglie di vinomolto qualificato, di origineitaliana, francese e tedesca, neha spiegato, con dovizia diparticolari, le caratteristichegustative, merceologiche estoriche.Al termine di ognuna delleserate del corso sono stati offertiai partecipanti, a scopodidattico, assaggi dei piattiprodotti durante le lezioni, adognuno dei quali è stato abbinatoil vino più adatto. Al corsohanno partecipato 26 persone:soci appassionati dell’artedella cucina.Ezio ForapaniGenovaNatalin co-e trippe(maccheroni con le trippe)Un piatto della tradizione ligure presentato da Rosario CardonaIn questo numero presentiamoun piatto della tradizionedel ponente ligure, ormaipoco in uso per Natale: i Natalinco-e trippe.All’epoca si aspettava il Nataleanche per concedersi unpranzo un po’ più ricco senzabadare a spese e al tempo dipreparazione. A Savona la tradizioneimponeva i “Natalini”,i classici maccheroni di Natalecon le trippe. Questo rito natalizionon avveniva solo tra lepareti domestiche, ma nei numerosilocali frequentati abitualmentedai marinai dellebarche all’àncora del vicinoporto, dai quali, già alla vigiliadella festa, si spandeva nell’ariaquesto profumo di ricchezzae gioia.Ingredienti per 4 personegr. 400 di natalizilt. 1 di brodo di manzo o capponegr. 500 trippe in umidogr. 200 di salsicciagr. 100 di rigaglie di pollogr. 30 di pinoli2 coste di cardoParmigiano-Reggiano grattugiato,olio e sale.PreparazionePreparare il brodo di carne,cuocere separatamente letrippe in umido; la salsicciava saltata con un po’ d’olio,così come le rigaglie di polloche vanno anch’esse saltate.Passare le coste di cardo alburro in padella. Portare abollore il brodo di carne, aggiungerei natalizi e a metàcottura unire gli altri ingredientigià pronti.A cottura terminata, adagiareil tutto su un piatto daportata e spolverare con Parmigiano.22


Rinnovo convenzione LibraccioLe condizioni di sconto aisoci <strong>CIR</strong> presso i punti venditasaranno le seguenti:Libri scolastici nuovi e usati:per ogni 50 euro di spesa dilibri nuovi verrà rilasciato unbuono da 5 euro.Cartoleria, libri, testi universitariecc.: sconti dal 10 al15% (dettaglio presso il puntovendita).■LombardiaRomaSolidarietàper l’AbruzzoI soci del sud hanno devolutoa favore dei terremotati deL’Aquila l’importo che avrebberosostenuto per una gita aRoma.In gita sul famoso trenino del BerninaSabato 18 aprile si è voltala gita sociale della sezioneSoci di Milano: da Tirano aSaint Moritz con il trenino rossodel Bernina.La giornata è trascorsa all’insegnadell’amicizia e dell’unionedi squadra; neve epaesaggi mozzafiato hannoaccompagnato il viaggio che siè rivelato davvero stimolante edi grande interesse.Il pranzo si è svolto in unristorante a Saint Moritz ed èstato apprezzato da tutti i partecipantiper la qualità dei cibie la grande ospitalità dei gestoridel locale.Prossima gita a GardalandGita a PaestumLa gita si è conclusa conun puntuale rientro a Milanotra chiacchiere e risate, simboloe sinonimo di una gita benriuscita e gradita da tutto ilgruppo Soci di Milano.Sabato 5 settembre p.v. ilComitato di sezione soci organizzauna gita al parco divertimentidi Gardaland. Ritrovoalla ore 7,45 presso lasede <strong>CIR</strong> di Milano e rientroprevisto per le ore 20.Per informazioni e prenotazioni(entro il 31 luglio)telefonare a Paola Di Franco02 29098923.■Sabato 13 maggio <strong>2009</strong>finalmente siamo riuscitiad avverare un sogno: fareuna gita insieme ai soci diPerugia.Il fine settimana è trascorsotra la visita alla Reggiadi Caserta e ai Templi diPaestum ed è stato un bellissimomomento di aggregazioneche ci auguriamodi ripetere al più presto.23


COOPERATIVA ITALIANA DI RISTORAZIONE

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