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Counseling e il mondo del Respiro - Academy of Light

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COUNSELING E IL MONDO DEL RESPIROUn po’ di storia. Come nasce <strong>il</strong> RebirthingA volte l’uomo gioca e giocando inventa cose che possono cambiare la vita di molte altre persone.Il Rebirthing nasce intorno ai primi anni ’70 negli Stati Uniti ad opera di Leonard Orr. Durante unsoggiorno in India, esplorando <strong>il</strong> respiro, si rese conto che <strong>il</strong> semplice fatto di respirare potevacreare <strong>del</strong>le esperienze che portavano ad alti stati di consapevolezza. Cominciò così a giocare con <strong>il</strong>suo respiro, su un lettino, in vasca da bagno, nelle acque calde <strong>del</strong>le terme. Queste esperienze direspirazione spontanea immerso in acqua calda lo portarono a sperimentare forti sensazioni fisicheassociate a intense reazioni emotive. Spesso queste esperienze facevano riemergere ricordi legatialla nascita, alla vita intrauterina e al concepimento, donandogli un senso di rinascita (da qui <strong>il</strong>nome Rebirthing) e di ampliamento <strong>del</strong>la percezione di Sé.Dopo aver raggiunto una certa dimestichezza con la respirazione circolare, incominciò adinsegnarla ad altri. M<strong>il</strong>ena Screm ne è solo un esempio. Le prime esperienze di Rebirthing venneroeffettuate in acqua calda. Le persone, in acqua, venivano a trovarsi in un grembo e istantaneamenteregredivano alla loro nascita o a condizioni prenatali. La necessità di allontanare dall’acqua alcunepersone per dar loro modo di continuare ad integrare la propria esperienza portarono alla nascita <strong>del</strong>Rebirthing a secco.Secondo Leonard Orr alla base di tutte le nostre s<strong>of</strong>ferenze e <strong>del</strong> nostro dolore ci sono dei pensierinegativi, pensieri che trovano origine in cause ben precise: la disapprovazione dei genitori, le vitepassate, ma prima fra tutte <strong>il</strong> trauma di nascita. Orr afferma che l’essere umano è afflitto da cinquecause di s<strong>of</strong>ferenza, che egli stesso ha definito “i cinque grandi” e che sono:1 Il trauma di nascita2. La disapprovazione parentale3. La pulsione di morte4. Le negatività specifiche5. Le vite precedenti1


Ai quali se ne aggiungono altri tre che si acquisiscono durante la vita e che sono:6. Il trauma scolastico7. Il trauma religioso8. La sen<strong>il</strong>itàIl Rebirthing è un’avventura straordinaria, un viaggio nella pr<strong>of</strong>ondità <strong>del</strong> proprio cuore e neirapporti col <strong>mondo</strong> che ci circonda. Durante questo viaggio si può scoprire di avere la capacità didarci, da soli, <strong>il</strong> tipo di vita che avevamo desiderato e, cosa ancor più importante, si può scoprire diessere i co-creatori <strong>del</strong> nostro destino.I nostri pensieri hanno una forza ed un’energia creativa. Gli atteggiamenti e i modi di pensareinfluenzano la nostra percezione e <strong>il</strong> nostro rapporto con la realtà.Non a caso <strong>il</strong> Rebirthing si basa sul concetto che <strong>il</strong> pensiero crea.Il nostro pensiero ha <strong>il</strong> potere di plasmare le nostre stesse condizioni di vita. Così facendo ci autoimponiamo la nostra legge personale o negatività specifiche , supportata da pensieri e credenzedistorte. Tali pensieri , cristallizzatisi come convinzioni in un periodo particolare <strong>del</strong>la nostra vita incui la nostra visione <strong>del</strong> <strong>mondo</strong> non poteva essere né obiettiva né chiara , non riflettono la realtà,quindi hanno significato solo perché abbiamo scelto inconsapevolmente di crederci e dare lor<strong>of</strong>orza.Essi creano nell’anima una logica emotiva che è reale solo per l’Individuo che l’ha formata, ma chepuò controllare la vita non solo <strong>del</strong>l’Individuo, ma di tutti coloro che appartengono allo stessoambiente o alla stessa famiglia, quindi con effetti sull’intero sistema.Le Leggi Personali sono molto potenti, ma cambiarle con <strong>il</strong> respiro e con <strong>del</strong>le affermazioni èaltrettanto potente.Una Legge Personale “negativa” è un sentimento (pensiero+emozione) giudicato negativo. Essopuò essere un Sistema di Convinzioni Autodistruttive.NOI SIAMO PER NATURA DIVINI E LA FELICITA’ DOVREBBE ESSERE IL NOSTROSTATO NATURALE.Sono solo i pensieri, le convinzioni e i sentimenti negativi che ci impediscono di sentire per tutto <strong>il</strong>tempo questo stato naturale di felicità.La conoscenza <strong>del</strong>la nostra Legge Personale è la conoscenza più preziosa che possiamo avere di noistessi. Con una conoscenza degli 8 BIGS possiamo guarire in modo molto efficace ed otteneremolto successo in ogni campo <strong>del</strong>la vita. Possiamo renderci maggiormente conto <strong>del</strong>la pienezza<strong>del</strong>la nostra Naturale Divinità e possiamo comprendere <strong>il</strong> comportamento degli altri.Leonard Orr è stata la prima persona nella storia ad elencare gli 8 Grandi e renderli disponib<strong>il</strong>i allepersone in modo da poter essere ut<strong>il</strong>izzati come potenti strumenti di auto-guarigione. Questiprincipi, che a pensarci un momento sono ovvi, possono essere ut<strong>il</strong>izzati per guarire noi stessi e glialtri.2


Gli insegnano cosa significa <strong>il</strong> senso <strong>del</strong> dovere , <strong>del</strong>l’onore <strong>del</strong>la coscienza. Gli adulti fanno a garaper educarlo, e ciascuno è convinto di sapere cosa è giusto per <strong>il</strong> bambino. Pensate che durante iprimi 5 anni di vita questi esserini vengono sgridati circa 40.000 volte.Noi tutti dalla ns. infanzia conosciamo frasi <strong>del</strong> tipo “stai zitto quando parlano i grandi” o “seitroppo piccolo per fare questo” oppure “quante volte ti devo dire che….”Inizia così a prendere forma un’immagine distorta di noi, che non siamo noi, sono concetti, sonoconoscenza appresa, fino a perdere <strong>il</strong> vero Noi. Ad un certo punto <strong>il</strong> bimbo mette assieme tuttequeste immagini distorte per cercare di ricavarne un senso, <strong>il</strong> suo sistema di convinzioni. In seguitonella vita si muoverà creando <strong>del</strong>le esperienze che si accordino con questi convincimenti.Gli educatori cercano di adeguare <strong>il</strong> bambino alle proprie limitazioni ,e cosi facendo , passo dopopasso esso diventa una macchinetta funzionante. Ci insegnano a giudicare come loro giudicano, afare pettegolezzi nel modo in cui loro spettegolano, a creare drammi nel modo in cui loro li creano.L’educazione coercitiva che abbiamo ricevuto da parte dei ns. genitori e dalle persone con cuiabbiamo avuto <strong>del</strong>le relazioni (maestri-fratelli-amici), da adulti può creare <strong>il</strong> bisogno di esserecontinuamente amati, accettati, confermati nella nostra essenza e nelle scelte che facciamo. Dagrandi s<strong>of</strong>fochiamo <strong>il</strong> risentimento nei confronti dei ns. genitori, ma questo si ripresenta in tutti inuovi rapporti affettivi che instauriamo. In ogni caso non incolperei i genitori, loro hanno fatto <strong>del</strong>loro meglio in base a ciò che era stato loro insegnato. Inoltre ritengo che ognuno di noi è artefice ditutto quanto gli accade. Ogni evento di cui si è fatta esperienza è stato generato da pensieri,convinzioni che ci appartengono. Quindi prenderne atto ci fa capire che <strong>il</strong> punto di potere è nelmomento presente e proprio ora, mentre io scrivo, sto dando forma alle esperienze di domani, <strong>del</strong>laprossima settimana, <strong>del</strong> prossimo mese, <strong>del</strong> prossimo anno.Il momento dei pasti, quello di andare a letto, l’educazione all’igiene, <strong>il</strong> rapporto con i soldi, larivalità fra fratelli ed anche <strong>il</strong> sesso sono luoghi fert<strong>il</strong>i in cui cercare <strong>il</strong> Trauma da disapprovazioneparentale. Tutto ciò che abbiamo imparato è vivo, e vive nella nostra mente come l’immagine cheabbiamo creato di noi stessi. Purtroppo però questa immagine non è noi, ma ut<strong>il</strong>izza tutto ciò chepercepisce per giustificare la propria esistenza. Creiamo un’immagine di come dovremmo essereper venire accettati, ma ahimè non combaciamo con questa immagine. L’intera visione <strong>del</strong>la nostrarealtà si basa su ciò che si crede di essere, ma ciò che si crede di essere è solo un concetto. Non si èliberi di essere ciò che si è perché si è intrappolati nelle immagini, nei concetti, di ciò che si crede didover essere.“PROPRIO PERCHE’ SI PENSA DI ESSERE CIO’ CHE SI DICE, SI FINISCE PERTRASFORMARSI IN CIO’ CHE SI DICE DI ESSERE.”3. LE NEGATIVITA’ SPECIFICHELa terza grande causa d’infelicità è data dalle cosiddette negatività specifiche, ovvero idee econvinzioni a cui ognuno di noi è particolarmente legato. In genere si tratta di pensieri di cui siamoinconsapevoli e sui quali rimuginiamo spesso come “ non piaccio mai alle persone che piacciono ame “ non riuscirò mai ad avere ciò che desidero” “ non ce la faro mai ad avere quella promozione “.Questi pensieri nascono una volta che i genitori , i fam<strong>il</strong>iari ,gli insegnanti hanno fornito le loro5


programmazioni al bambino. Il <strong>mondo</strong> gli si presenta secondo i propri valori ma non si accorge diessere lui la causa <strong>del</strong>le sue esperienze.Facciamo approssimativamente 500 m<strong>il</strong>a pensieri al giorno. Ogni pensiero ha di per sé poca forza,ma la Ripetizione e <strong>il</strong> Ragionamento Consapevole possono rendere un pensiero onnipotente.I pensieri formano i nostri atteggiamenti, e possono essere o la leva che spinge ad agire o i freni chelimitano la nostra possib<strong>il</strong>ità di esperienza e sv<strong>il</strong>uppo. Un punto importante è comprendere che <strong>il</strong>nostro potere sta nella consapevolezza di ciò che accettiamo, di ciò che ospitiamo nella nostramente e che diventa con <strong>il</strong> tempo parte di noi.“QUELLO CHE PROVI NEL TUO CUORE E RAPPRESENTI NELLA TUA MENTE,DIVENTA LA TUA REALTA’.”4. LA PULSIONE DI MORTENel parlare di questo argomento, <strong>il</strong> pensiero <strong>del</strong>la maggior parte <strong>del</strong>le persone correimmediatamente alla morte intesa come <strong>il</strong> momento <strong>del</strong>la cessazione <strong>del</strong>la vita. Quindi <strong>il</strong> momentoin cui, esalato l’ultimo respiro, un individuo cessa di vivere e di esistere fisicamente. Ma la morte èsolo questo?La morte può essere concepita anche come passaggio, come trasformazione: ad esempio <strong>il</strong>trasferimento dallo stato fisico a quello spirituale. Quindi riflettendo bene ogni nostra giornataracchiude momenti di morte, di cambiamento: fisico (infanzia, giovinezza, età adulta, maturità,vecchiaia); biologico (ogni istante <strong>del</strong>la nostro corpo muoiono innumerevoli cellule e altrettantenascono. Pensate che ogni 7 anni tutte le cellule <strong>del</strong> corpo umano sono completamente rinnovate) ;psichico (le fasi evolutive); spirituale (vite passate, reincarnazioni).Le paure culturali sulla morte hanno generato una forte tendenza al rifiuto <strong>del</strong> cambiamento ingenerale e difficoltà ad abbandonarsi ad esso con accettazione e fiducia.La pulsione di morte è una pulsione connessa soprattutto al trauma di nascita , perché <strong>il</strong> bambinoquando nasce crede di essere sul punto di morire. Questa paura di morire s<strong>of</strong>focati, legata alla primarespirazione, è una <strong>del</strong>le più importanti cause di disturbi che spaziano dall’angoscia, all’asma, allatimidezza di esprimersi, ai più generali problemi broncopolmonari. Dal momento che si s<strong>of</strong>fremolto, ci si convince che la vita è ost<strong>il</strong>e , dolorosa , diffic<strong>il</strong>e fino al punto di decidere che è megliorinunciare a viverla, e di conseguenza la morte viene percepita come l’unica maniera per regredirealla piacevole e ovattata dimensione prenatale. Quindi inconsciamente la morte viene assim<strong>il</strong>ata allanostalgia di pace, di beatitudine e di sintonia con l’universo. Non per nulla sulle lapidi c’è spessoscritto “riposa in pace” o quando parliamo di un deceduto usiamo frasi <strong>del</strong> tipo <strong>il</strong> “sonno eterno”.La pulsione di morte porta gli individui alla distruzione ed è la piaga principale <strong>del</strong>la comunità, lacausa principale <strong>del</strong>la guerra nel <strong>mondo</strong>, <strong>del</strong>la criminalità, degli incidenti e <strong>del</strong>la miseria ediffusione <strong>del</strong>l’aborto.In persone, nelle quali la pulsione inconscia di morte è forte si possono manifestare tendenzeall’autodistruzione , che può concretizzarsi attraverso abitudini fisiche dannose ( per es. fumareaccanitamente , mangiare in maniera disordinata, far uso di droghe pesanti) o con morti premature6


dovute a incidenti o a malattie incurab<strong>il</strong>i. Il Rebirthing in acqua fredda aiuta a sciogliere <strong>il</strong> traumalegato alla pulsione di morte.“LA MORTE FISICA E’ SEMPRE POSSIBILE SE LA SCEGLIAMO. IN ALTERNATIVA SIPUO’ AMARE LA VITA COSI’ COME E’ ”.5. LE VITE PRECEDENTIL’ultima <strong>del</strong>le cinque principali cause d’infelicità è l’influenza <strong>del</strong>le vite passate , legata all’idea direincarnazione e di karma. Nel Rebirthing , la respirazione consente di liberare le emozioni generateda precedenti vissuti ; scoprire <strong>il</strong> ns. passato aiuta a rinnovare e ricostruire <strong>il</strong> ns. presente. Inoltrenegli ultimi anni, attraverso la terapia <strong>del</strong>le Costellazioni fam<strong>il</strong>iari o Costellazioni sistemico -fenomenologiche ideate da Bert Hellinger si è scoperto che spesso la nostra vita vienecondizionata da destini e sentimenti che non sono veramente nostri, anche malattie gravi, desideriodi morte, problemi sul lavoro possono essere dovuti a grovigli sistemici fam<strong>il</strong>iari (irretimenti) chevengono portati alla luce attraverso <strong>il</strong> processo <strong>del</strong>le Costellazioni.Sembra che continui ad agire dentro di noi una struttura arcaica, cieca e inconscia, preposta allacoesione e all’appartenenza nel sistema fam<strong>il</strong>iare. Per questo, se in una famiglia è stato dimenticatoo escluso qualcuno, per questa legge inconscia, un altro membro giovane, di generazioni successive,che nulla sa di questo suo predecessore, porterà su di sé <strong>il</strong> destino di questi e cercherà di seguirlonella sua tragica sorte.La respirazione Circolare e Consapevole può portare in superficie i traumi <strong>del</strong> ns. precedentevissuto, ricordi e sogni personali non <strong>del</strong>la vita che abbiamo vissuto venendo al <strong>mondo</strong>, maprecedenti a questo corpo. Esserne consapevoli ci permette di responsab<strong>il</strong>izzarci , di essere consci epresenti dinanzi al nostro “ Qui ed ora”.Il passato più brutto può comunque essere trasformato in felicità e successo. Il pensiero è lasorgente di tutte le cose, di tutta la bontà e le ricchezze, così come di tutto <strong>il</strong> dolore e la s<strong>of</strong>ferenza.Le nostre vite passate sono solo pensieri finche non li rendiamo manifesti. Sono ricordi che possonoessere cambiati.6. TRAUMA SCOLASTICOIdealmente si suppone che la Scuola ci insegni a pensare con la nostra testa, ma a volte faesattamente <strong>il</strong> contrario. La scuola talvolta paralizza la nostra capacità di parlare di fronte ad ungruppo di persone, invece di renderci dei parlanti pubblici esperti. La scuola a volte insegna adodiare l’apprendimento invece di amarlo. Quindi l’educazione dovrebbe essere qualcosa di più diuna semplice acquisizione di fatti.Pochi sono gli insegnanti di matematica che cercano di dimostrare ai loro allievi come i principi diquesta disciplina potrebbero aiutarli nella pratica <strong>del</strong>la logica quotidiana e <strong>del</strong> buon senso.Pochi sono gli insegnanti di lettere che tentano di installare nei loro studenti <strong>il</strong> rispetto per lagrammatica come via d’accesso a un modo di pensare chiaro e inequivocab<strong>il</strong>e e quindi come mezzoper una comunicazione efficace.7


Pochi insegnanti di scienza si preoccupano di indicare agli studenti come potrebbero applicarequanto apprendono nelle aule scolastiche per una soluzione creativa dei problemi che la vitaquotidiana pone.La scuola dovrebbe preparare i bambini ad affrontare in modo realistico le vicende <strong>del</strong>la vita,dovrebbe incoraggiare gli alunni ad imparare dalla vita stessa. Dovrebbe portarli alla Maturità,intesa come ab<strong>il</strong>ità di rapportarsi adeguatamente e responsab<strong>il</strong>mente alle diverse realtà dalla vita.Proviamo per un attimo ad applicare all’esperienza quotidiana la legge di Risonanza.Risonanza è <strong>il</strong> nome dato al fenomeno di “comunione”, vale a dire di trasferimento energetico edinformativo che compare tra due entità che hanno una vibrazione sim<strong>il</strong>e. La Risonanza è unprocesso selettivo e reversib<strong>il</strong>e, è immateriale ed energetico (invisib<strong>il</strong>e) che si manifesta a distanza,nel tempo e nello spazio e avviene in modo automatico. E’ un processo dinamico nel senso che larisonanza è prodotta dal movimento e al contempo produce <strong>il</strong> movimento. Per mezzo di essa ciò checi succede quotidianamente è che percepiamo solo quegli aspetti <strong>del</strong>la vita ( cose, persone,situazioni) con i quali risuoniamo.Faccio un esempio:Se sono circondato da persone mediocri o da persone stupende dipende esclusivamente se io sonomediocre o stupendo. Se una persona è aggressiva e piena di odio, al tempo stesso non saràsensib<strong>il</strong>e all’amore. Ognuno può percepire soltanto la realtà con cui si trova in risonanza, e quind<strong>il</strong>’ambiente a noi circostante ci comunica sempre quello che noi emettiamo. Se mentiremo, cimentiranno. Se ci poniamo con amore, parteciperemo a molto amore. Se risuoniamo con l’infelicità,per quanto possiamo essere molto ricchi, belli e sani, la nostra esistenza si rivelerà un susseguirsi dieventi infelici. Come stiamo “vibrando” nel <strong>mondo</strong>, dipende dal nostro sistema di credenze(pensieri), e dal nostro modo di vedere la realtà (mappa <strong>del</strong> <strong>mondo</strong>).Quando ci rendiamo conto di cosa stiamo attraendo per risonanza nella nostra vita, possiamoscegliere responsab<strong>il</strong>mente e consapevolmente quello che ci è ut<strong>il</strong>e tenere e quello di cui cipossiamo liberare.Anche tutto ciò che <strong>del</strong> <strong>mondo</strong> esterno ci disturba, ci sta semplicemente ad indicare che dentro dinoi non siamo pacificati col principio analogo. E’ <strong>il</strong> famoso specchio che ci riflette ciò con cui nonrisuoniamo. Ad esempio se ci irritiamo per l’ingordigia di un altro, indica con certezza che in fondosiamo ingordi anche noi, altrimenti la cosa non potrebbe disturbarci, ne prenderemo semplicementeatto senza irritarci. Allo stesso modo, se qualcuno esprime un giudizio nei nostri confronti <strong>del</strong> tipo “sei troppo grasso” la verità è che quella persona sta di fatto affrontando le proprie emozioni,opinioni e convinzioni in merito al suo aspetto fisico.L’ambiente che ci circonda, le cose, le persone, le situazioni, ci restituiscono la nostra immaginecome uno specchio.Sconcertante da sapere, ma anche le opinioni che abbiamo su di noi non sono necessariamente vere!Quindi come recita uno dei quattro accordi di Don Miguel Ruiz, <strong>il</strong> mio preferito, qualunque cosa le personepensino o dicano su di voi, non prendetela mai personalmente.8


7. TRAUMA RELIGIOSOLo scopo <strong>del</strong>la religione dovrebbe essere quello di elevare la mente e <strong>il</strong> corpo alla presenza di Dio eportare la presenza di Dio nel nostro corpo.RELIGIONE DOVREBBE SIGNIFICARE SPERIMENTARE LA PRESENZA DI DIO,QUOTIDIANAMENTE.Il Trauma Religioso viene da coloro che mettono la “dottrina” prima di Dio. La vera religione nonverte sul controllo <strong>del</strong>la gente, ma sulla liberazione di noi stessi e degli altri dalle menzogne <strong>del</strong>lamente emotiva.Esso non verte sulla dottrina corretta, verte sul prender vita dall’Amore e dal Rispetto. La buonamoralità è un naturale sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>l’Amore e <strong>del</strong> Rispetto per gli altri. Quindi la via <strong>del</strong>la salvezzasta nel trasformare ogni pensiero che produce peccato!DIVENTA CONSAPEVOLE DELLA CONSAPEVOLEZZA. LA CONSAPEVOLEZZA E’ LACHIAVE D’ACCESSO AL DIVINO E L’INCONSAPEVOLEZZA E’ IL VERO PECCATO. LARELIGIONE NON E’ CHE QUESTO! (Osho)8. LA SENILITA’La Sen<strong>il</strong>ità è uno stadio naturale <strong>del</strong>la vita in cui tutto ciò che non viene guarito nella nostra vita,(nella nostra mente e nel corpo) perviene alla nostra attenzione per essere guarito una volta pertutte. E’ opprimente, ma o lo guariamo, o moriamo - lasciamo <strong>il</strong> corpo - per sfuggire alla confusioneche abbiamo creato. Ed è triste pensare che la maggior parte <strong>del</strong>la gente muore senza mai conoscerela gioia e la felicità <strong>del</strong>la vita.La vecchiaia è anche <strong>il</strong> maturare <strong>del</strong> tuo essere, la sua fioritura, la sua crescita.Se vivi momento per momento, aperto a tutte le sfide che la vita ti da, e se usi tutte le opportunitàche la vita ti schiude, e se osi avventurarti nell'ignoto verso <strong>il</strong> quale la vita ti chiama e ti invita,allora la vecchiaia è maturità.Interessante e degno di nota è cosa si pensa oggi <strong>del</strong>la vecchiaia!La vecchiaia non è una malattia, né tanto un problema come è stata “etichettata” nel pensierooccidentale. Nei tempi passati gli anziani rappresentavano la storia <strong>del</strong> nostro popolo, <strong>il</strong> potere <strong>del</strong>lamedicina, <strong>il</strong> segreto degli spiriti antichi che proteggevano <strong>il</strong> v<strong>il</strong>laggio. Oggi quando si parla dianziani si parla di gente inut<strong>il</strong>e, bisognosa piuttosto di attenzione e assistenza, assolutamenteimproduttiva. Mi auguro quanto prima si trovi un approccio diverso e migliore a questa età <strong>del</strong>lavita alla quale tutti siamo chiamati a vivere.“GLI ANNI FANNO VENIRE LE RUGHE ALLA PELLE, RINUNCIARE A VIVERE LEPROPRIE EMOZIONI FA VENIRE LE RUGHE ALL’ANIMA!”9


Il pensiero creaCome cambiare la nostra realtà modificando i pensieriEcco come un pensiero può creare quotidianamente la nostra realtà.Un bambino da piccolo viene morso da un cane e si spaventa. Da qui si crea un’ancora, cioè siassocia all’immagine <strong>del</strong> cane una forte sensazione, la PAURA. Nasce quindi una fobia. Oggi,all’età di 40 anni questa stessa persona potrebbe vedere un cane, quindi incominciare a sudare e adavere le palpitazioni. Che cosa sta succedendo? Il ricordo di quello spavento accaduto molto temp<strong>of</strong>a, e magari caduto nel dimenticatoio, sta agendo per lui. Lavorarci col respiro gli darà modo diprendere consapevolezza di questo meccanismo, modificalo portandoci nuove risorse.Attenzione a non confondere <strong>il</strong> concetto di pensiero positivo con quello di pensiero creativo. Siamonel pensiero positivo quando, anche trovandoci di fronte ad una situazione di disagio o di dolore larifiutiamo ripetendoci che è tutto bello ed allegro. Ogni volta che non osserviamo ciò che ci stacapitando, non portiamo attenzione alle emozioni che stiamo provando e reagiamo subitoripetendoci che non c’è dolore e non c’è disagio, di fatto stiamo rifiutando una parte di noi,quella parte che <strong>il</strong> quel momento prova tali sentimenti ed ha <strong>il</strong> diritto di farlo.Nel concetto <strong>del</strong> pensiero che crea è fondamentale stare con tutto ciò che proviamo, con qualunquesensazione, bella e meno bella che sia. I pensieri creano comportamenti e i comportamenti (azione)producono risultati. Ut<strong>il</strong>izziamo <strong>il</strong> pensiero per capire da dove arrivano certe emozioni e per creareun nuovo contesto in cui collocarle. Ut<strong>il</strong>izziamo <strong>il</strong> pensiero per imparare e quindi continuare acrescere. Non passiamo un secondo <strong>del</strong>la nostra giornata senza pensare, ma se <strong>il</strong> pensiero crea comefacciamo a capire cosa abbiamo creato???? Osservando ciò che abbiamo o non abbiamo nella nostravita. Vi faccio un esempio: abbiamo un lavoro che non ci soddisfa, abbiamo una relazione che nonci da gioia, non riusciamo a crearci degli amici, questo è tutto ciò che abbiamo creato fino ad ora,ciò significa che abbiamo dei pensieri inconsci che creano queste situazioni. Vogliamo cambiarequesta realtà??? Cambiamo i nostri pensieri. Cominciamo col chiederci come mai continuiamo afare un lavoro che non ci piace, a stare in una relazione che non ci soddisfa o a frequentare le stessesolite persone noiose. Siamo noi che scegliamo i nostri pensieri, diveniamo consapevoli! Lamente guida costantemente verso esperienze che provino la correttezza e l’accuratezza dei nostripensieri, quindi scegliendo i propri pensieri si può usare a proprio vantaggio <strong>il</strong> potere di attrarre<strong>del</strong>la mente. Aggiungiamoci in più <strong>il</strong> respiro, e assisteremo alla nostra rinascita! Riassumendo10


possiamo dire che ciò che si manifesta nella nostra vita è <strong>il</strong> risultato di ciò che pensiamo.“L’UOMO E’ CIO’ CHE PENSA” .Il pensiero è energia, e quando stiamo bene tendiamo a ricreare le situazioni che ci fanno starebene. Quando stiamo male tendiamo a ricreare le situazioni che ci fanno stare male. Il Rebirthing ciaiuta a sv<strong>il</strong>uppare consapevolezza dei nostri pensieri, e di conseguenza a gestirli, imparando acambiare contesto attraverso una mente flessib<strong>il</strong>e e aperta e non irretita dalle <strong>il</strong>lusioni.Anche conoscere <strong>il</strong> segreto <strong>del</strong>le sott<strong>il</strong>i leggi che governano la forza <strong>del</strong> pensiero, permette divivere una vita armoniosa e dinamica, ricca e piena di gioia. Se gettiamo un sasso in uno stagno,esso provoca una successione di onde concentriche che si dipartono in ogni direzione, iniziando dalpunto di caduta <strong>del</strong> sasso stesso. Accade la stessa cosa quando un pensiero, sia esso buono ocattivo, sott<strong>il</strong>e o grossolano, nasce nella mente di una persona. Essa provoca <strong>del</strong>le vibrazioni nellamente <strong>del</strong>l’individuo, che lo diffonde dappertutto. La sostanza mentale, funge da veicolo per ipensieri, così come l’etere è <strong>il</strong> tramite <strong>del</strong> calore, <strong>del</strong>la luce e <strong>del</strong>l’elettricità e l’aria è <strong>il</strong> tramite <strong>del</strong>suono. Il pensiero può raggiungere istantaneamente infinite lontananze. Il pensiero è impercettib<strong>il</strong>e,impalpab<strong>il</strong>e invisib<strong>il</strong>e e viaggia più veloce <strong>del</strong>la luce.Ogni pensiero che emaniamo è una vibrazione che mette in movimento enormi forze. Quando unuomo ha la mente colma di gelosia, di sentimenti di vendetta e di odio, invia sempre pensieridiscordanti, che raggiungono la mente di migliaia di persone e provocano in queste altrettantipensieri di odio, di gelosia e di discordia. Come esistono scientificamente le onde di calore, di lucee di elettricità, così esistono anche le onde di pensiero. Questo <strong>mondo</strong> non è altro che lamaterializzazione <strong>del</strong>le forme di pensiero. I pensieri, che noi percepiamo intorno a noi, non sonoaltro che la mente nella sua manifestazione di forma e di sostanza. Ogni uomo è dotato di un suo<strong>mondo</strong> mentale, di un suo modo di pensare, di un suo modo di capire le cose e di un suo modo diagire. Siamo circondati da un oceano di pensieri, vi galleggiate letteralmente, assorbendone alcuni erifiutandone altri. Ognuno di noi possiede <strong>il</strong> suo proprio <strong>mondo</strong> di pensieri. Come <strong>il</strong> volto e la vocedi un uomo sono dissim<strong>il</strong>i da quelli di un altro uomo, altrettanto dissim<strong>il</strong>e è <strong>il</strong> loro modo di pensare.Questa differenza provoca spesso l’incomprensione anche tra amici. Per ottenere la comprensionereciproca, dovremmo essere in armonia con le vibrazioni mentali o di pensiero degli altri. Ilpensiero è una grande forza che si muove e che crea continuamente. Con la potenza <strong>del</strong> pensieropotete fare qualunque miracolo. I pensieri mo<strong>del</strong>lano la nostra vita, mo<strong>del</strong>lano <strong>il</strong> nostro carattere eforgiano <strong>il</strong> nostro destino. Ogni pensiero ha un’immagine. Un tavolo, prima di essere un oggett<strong>of</strong>isico, è un’immagine mentale. Qualsiasi cosa noi vediamo all’esterno ha sempre unacorrispondenza nella mente. Il pensiero è la radice di tutti i processi mentali. E’ attraverso <strong>il</strong> gioco<strong>del</strong>la mente, ovvero <strong>del</strong> pensiero sugli oggetti, che la vicinanza ci appare a grande distanza, oppure<strong>il</strong> contrario. Tutti gli oggetti di questa terra sono a sé stanti; essi sono legati l’un l’altro ed uniti soloper mezzo <strong>del</strong> pensiero, cioè <strong>del</strong>l’immaginazione <strong>del</strong>la mente. E’ proprio la mente che determina <strong>il</strong>colore, la forma e le qualità degli oggetti; la mente assume di volta in volta la forma di un oggettoqualsiasi su cui la sua attenzione si è fermata intensamente.Amore e odio, virtù e vizio esistono solo nella mente. Ogni uomo crea un <strong>mondo</strong> <strong>del</strong> bene e <strong>del</strong>male, <strong>del</strong> piacere e <strong>del</strong> dolore, <strong>del</strong>l’odio e <strong>del</strong>l’amore, solo attraverso la propria immaginazione.Dunque <strong>il</strong> bene e <strong>il</strong> male, <strong>il</strong> piacere e <strong>il</strong> dolore, l’odio e l’amore non hanno origine dagli oggetti, ma11


sono soltanto atteggiamenti <strong>del</strong>la mente. In questo <strong>mondo</strong> non vi è nulla che sia buono o cattivo: èsolo la nostra mente che crea un tale stato. Il <strong>mondo</strong> è una proiezione <strong>del</strong>pensiero. Anche nel <strong>mondo</strong> dei pensieri vige la legge “sim<strong>il</strong>ia sim<strong>il</strong>ibus”. Le persone che hannopensieri sim<strong>il</strong>i si sentono attratte fra di loro. Inconsciamente tutte le persone che sono sim<strong>il</strong>i a voicaptano <strong>il</strong> pensiero che avete proiettato e, a seconda <strong>del</strong>le capacità di cui sono dotate, ritrasmettonopensieri analoghi. Ne consegue che, senza rendervi conto <strong>del</strong>le conseguenze <strong>del</strong>le vostre azioni,<strong>il</strong> pensiero è la forza primaria che agisce all’origine ed alla fine di tutta la creazione. I pensiericostruttivi trasformano, rinnovano e costruiscono. I pensieri inut<strong>il</strong>i e vuoti assorbono una notevolequantità di energia e portano a cose inut<strong>il</strong>i, vuote, disfunzionali. Colui che ha pensieri egoisticinuoce a se stesso e agli altri. L’origine <strong>del</strong> male scaturisce sempre da un pensiero impuro. Coltivatepure un qualsiasi tipo di pensiero e, nonostante vaghiate per mare e per terra, incessantementeattirerete su voi stessi, coscientemente o inconsciamente, esattamente quanto corrisponde al vostropensiero dominante.Il pensiero è estremamente contagioso. Un pensiero di affetto, operante in noi, suscita un pensierodi affetto nelle altre persone, con le quali veniamo in contatto. Un pensiero d’ira di un uomo incollera produce una vibrazione sim<strong>il</strong>e in coloro che lo circondano. Si trasferisce da un cervelloall’altro ed agisce anche sulle persone che stanno molto lontane, eccitandole. E’ possib<strong>il</strong>einfluenzare un altro essere anche senza usare un linguaggio udib<strong>il</strong>e. E’ necessaria solo laconcentrazione <strong>del</strong> pensiero, guidata dalla volontà. Su questo principio è basata la telepatia.La forza <strong>del</strong> vostro corpo fisico, la forza <strong>del</strong>la vostra mente, <strong>il</strong> vostro successo nella vita e <strong>il</strong> piacereche voi con la vostra compagnia procurate agli altri, tutto dipende dalla natura e dalla qualità deivostri pensieri. L’uomo che crea un pensiero, ne ricava un’azione. Creando un’azione, ne ricava uncostume, un’abitudine. Creando un costume, ne matura <strong>il</strong> carattere. Creando <strong>il</strong> carattere, neperfeziona <strong>il</strong> destino. Ogni cambiamento di pensiero procura nel corpo mentale una vibrazione, chepoi si trasmette al corpo fisico, generando un’azione motrice nella sostanza nervosa <strong>del</strong> cervello.Questa attività <strong>del</strong>le cellule nervose produce <strong>del</strong>le trasformazioni elettriche e chimiche, cheovviamente derivano dall’attività <strong>del</strong> pensiero. E’ noto che la passione intensa, l’odio, la gelosiaamara e continua, l’ansia corrosiva, gli impeti d’ira distruggono effettivamente le cellule <strong>del</strong> corpo,provocando malattie al cuore, al fegato, ai reni, alla m<strong>il</strong>za, allo stomaco. E’ degno di attenzione <strong>il</strong>fatto che ogni cellula <strong>del</strong> corpo cresce o s<strong>of</strong>fre, riceve un impulso vivificatore o un impulso di morteda ogni pensiero <strong>del</strong> cervello. Quando la mente si ferma su un pensiero particolare ed indugia alungo su di esso, si mette in moto una definita vibrazione <strong>del</strong>la materia.Quanto maggiore è la vibrazione provocata, tanto più spesso l’azione tende a ripetersi fino adivenire un’abitudine, un fatto automatico, un’assuefazione. L’uomo non è una creatura <strong>del</strong> caso,ma è l’essere formato dalla somma dei suoi stessi pensieri.Il pensiero crea <strong>il</strong> <strong>mondo</strong>. Il pensiero dà esistenza alle cose. Il pensiero sv<strong>il</strong>uppa i desideri ed eccitale passioni. Se una persona si ostina in un certo pensiero, automaticamente <strong>il</strong> pensiero opposto l’aiuterà a distruggere e sostituire questo pensiero. Pensiamo dunque alle persone come se fossero inostri migliori amici ed ecco che l’idea si concretizzerà nella realtà.Il pensiero mo<strong>del</strong>la la fisionomia. Tutto quello che si pensa è immediatamente tracciato sul nostrovolto. I volti di ciascuno di noi sono ricoperti di segni, di rughe e di cicatrici, provocati dai pensieridi odio, di ira, di cupidigia, di gelosia, di vendetta, ecc. Dalla natura dei segni <strong>del</strong> nostro volto, sipuò immediatamente leggere <strong>il</strong> nostro stato mentale. Colui che crede di poter nascondere i propri12


pensieri è soltanto uno sciocco. Il suo atteggiamento è sim<strong>il</strong>e a quello d’uno struzzo che, duranteuna battuta di caccia, nasconde la testa sotto la sabbia, pensando di non essere visto dal cacciatore.Il volto è lo specchio <strong>del</strong>la mente. Ogni pensiero incide un segno pr<strong>of</strong>ondo sul viso. Un pensierodivino lo <strong>il</strong>lumina; un pensiero cattivo lo <strong>of</strong>fusca. La mente, è uno strumento a completadisposizione <strong>del</strong>l’uomo,che, attraverso <strong>il</strong> giusto uso dei pensieri, può ut<strong>il</strong>izzare per <strong>il</strong> conseguimentodei propri ideali.Se i tuoi pensieri vanno spesso nel passato significa che con la mente non sei nel presente, non tirendi conto di quello che stai facendo oggi, con chi ti stai relazionando, che cosa ti sta accadendo.Se i tuoi pensieri sono inerenti a ciò che stai vivendo nel momento significa che sei perfettamenteconnesso con te stesso. Sei consapevole di ciò che ti accade. Ti accorgi se qualcosa ti crea disagio eprovi a cambiare atteggiamento. Questo è <strong>il</strong> modo migliore per vivere la vita perché ti permetti diviverla pienamente e consapevolmente.Se i tuoi pensieri vanno spesso al futuro, ti stai ingannando, stai vivendo nel <strong>mondo</strong> dei sogni. E’importante porsi degli obbiettivi al futuro ma, per renderli reali, occorre muoversi nel presente.Essere consapevole di dove si è ci permetterà di muoverci per raggiungere la metà nel futuro.Vistoche <strong>il</strong> pensiero crea <strong>il</strong> <strong>mondo</strong> e dà esistenza alle cose, lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>la mente e <strong>il</strong> giusto impiego <strong>del</strong>pensiero sono pietre m<strong>il</strong>iari per arrivare alla felicità. Il Rebirthing ci aiuta a sv<strong>il</strong>uppareconsapevolezza dei nostri pensieri e quindi a vivere una vita armoniosa, dinamica, ricca e piena digioia.“NON C’ E’ NULLA DI BUONO O DI CATTIVO, MA E’ IL PENSIERO A RENDERLO TALE”(W<strong>il</strong>liam Shakespeare)Liberare la menteCambiare contesto ti libera la mente.La natura <strong>del</strong> pensiero ci porta a pensare a qualcosa secondo contesti ben distinti. La nostra mente èun archivio di contesti e quando si pensa a qualcosa si può solo concepirlo in un contesto alla volta.Il contesto comprende l’insieme di regole, credenze, leggi, religioni, modi di essere, governi,scuole, eventi sociali in cui cresciamo. Il contesto determina i nostri pensieri esattamente comeun punto di vista determina ciò che l’occhio può vedere. La mente non è in grado di conoscere tutto,Ciò che può fare è creare mo<strong>del</strong>li e poi insistere perché la realtà vi ci rientri. Cambiare di contesto(mo<strong>del</strong>lo) cambia l’esperienza e ci aiuta a comprenderla.Per esempio, una persona che conosce solo la lingua cinese potrebbe osservare le parole scritte inquesto intervento e vedere gli stessi segni e simboli che vediamo noi ma senza interpretarli come13


parole in quanto non è nel nostro contesto, cioè in quel contesto che ci permette di associare ad ognisegno un significato.Ogni volta che ci si trova in difficoltà nel fare qualcosa, è perché si considera la situazione nelcontesto sbagliato. Quando la mente è bloccata in un determinato contesto, può sembrare che non visiano via d’uscita, ma la limitazione in realtà è proprio in quel contesto, si può sempre scegliere unnuovo contesto e quindi trovare la soluzione. La mente organizza i propri contesti e classifica ipropri contenuti secondo le istruzioni impartite da ciascuno di noi. Acquisire maestria nel cambiarecontesto libera la mente.Prima di iniziare un percorso per migliorare la propria vita è importante che capiamo in qualecontesto siamo, quindi in che modo interpretiamo e interagiamo con la vita, ed allora potremmocambiarlo se non ci piace.Uno fra i migliori modi di cambiare contesto è di concentrarsi su un pensiero che può essere verosolo nel nuovo contesto.Ad esempio una persona che pensi che <strong>il</strong> sole sia immob<strong>il</strong>e e che l’alba e <strong>il</strong> tramonto sianoun’<strong>il</strong>lusione di movimento può fac<strong>il</strong>mente cambiare contesto pensando: “<strong>il</strong> sole si alza ad est etramonta ad ovest” oppure: “<strong>il</strong> posto in cui sono è fermo”.Cambiare contesto causa un’esperienza diversa!Ognuno di noi ha un’impronta respiratoria che si è venuta a creare nel viaggio di questa vita e cheè stata influenzata dal contesto dove si è vissuto. Nasciamo con la capacità di imparare e gli adultipoco alla volta ci insegnano attraverso la ripetizione come vivere e quali comportamenti sonoconsiderati accettab<strong>il</strong>i, portandoci inevitab<strong>il</strong>mente a vedere <strong>il</strong> <strong>mondo</strong> nel modo in cui lo vedonoloro. Questo è <strong>il</strong> modo in cui abbiamo imparto tutto ciò che sappiamo.Da bambini non abbiamo avuto la possib<strong>il</strong>ità di scegliere: ci siamo limitati ad essere “d’accordo”con le informazioniricevute dagli altri esseri umani. Il Rebirthing ci restituisce la possib<strong>il</strong>ità di scegliere di cambiare e <strong>il</strong>cambiamento è l’essenza <strong>del</strong> miglioramento.“GLI UOMINI HANNO TRA LE MANI PREZIOSI ELEMENTI PROVENIENTI DAL LOROSUBCONSCIO, DAL LORO MONDO INTERIORE, MA NON SEMPRE SE NE RENDONOCONTO , E COSI’ NON SONO IN GRADO DI UTILIZZARLI, CREDENDOSI LIMITATI EPOVERI, QUANDO INVECE POSSIEDONO UNA FORTUNA.”14


L’Imprinting. Dimmi come sei nato e ti dico chi sei.Un condizionamento che si forma quando nasciamo...Il primissimo condizionamento mentale nasce con l’essere umano, formandosi nel preciso momentoin cui si viene alla luce. E’ un condizionamento che inizia dal concepimento, prende forma nellagestazione e si consolida dalla nascita fino all’infanzia. E’ la nostra grande menzogna personale.La nostra mente, durante <strong>il</strong> processo di nascita, assegna automaticamente pensieri positivi e negativiagli eventi verificatosi nella prima fase <strong>del</strong>la nostra esistenza. Imprinting.Possiamo dire quindi che l’imprinting si forma a seconda di ciò che è accaduto fisiologicamente edemotivamente quando siamo stati concepiti, durante la gravidanza, e soprattutto al momento <strong>del</strong>lanostra nascita.La nascita determina <strong>il</strong> nostro modo di procedere nella vita e i condizionamenti inconsci che difatto limitano la nostra libertà influenzando le nostre decisioni.Il nascituro è collegato a sua madre non solo a livello fisico, ma anche emotivo, infatti egli è ingrado di percepire gli stati d’animo che lei vive.Il nascituro non è un sacco vuoto da riempire di “materiale” adatto a formare un uomo o una tabularasa in attesa passiva che qualcuno vi scrivesse sopra, <strong>il</strong> nascituro ha la capacità di scoprire i segreti<strong>del</strong>l’universo ed è dotato <strong>del</strong>la pulsione a compiere esplorazioni ed esperimenti, pensa e traeconclusioni, cerca spiegazioni, fa esperimenti f<strong>il</strong>trando le informazioni attraverso i suoi cinquesensi. Il nascituro è già un uomo a tutti gli effetti! Nel pancione, intorno alla 7° settimana digestazione, cominciano a formarsi i ricettori tatt<strong>il</strong>i, <strong>il</strong> sistema olfattivo comincia ad abbozzarsi einizia la formazione <strong>del</strong> nervo ottico. Verso la 15° settimana i ricettori tatt<strong>il</strong>i sono già diffusi lungo<strong>il</strong> corpo e l’apparato gustativo è relativamente formato. Alla 26° settimana l’apparato uditivo èquasi <strong>del</strong> tutto completo. Egli è in grado già di recepire gli stimoli provenienti dall’ambiente che locirconda. Nei nove mesi di gestazione <strong>il</strong> cervello comincia ad assorbire un’infinità di informazioni,nozioni, sensazioni, e molte di queste costituiranno la base su cui l’individuo prenderà le suedecisioni nella vita. Pensiamo per un momento agli effetti che la paura può produrre nella madre.Aumento <strong>del</strong> battito cardiaco maggior tensione muscolare, respiro affannoso. Ed ora pensiamo a15


come questi effetti possono essere assorbiti dal nascituro che essendo naturalmente in un periodo diintenso sv<strong>il</strong>uppo è portato ad assorbire, come una spugna, tutti gli stimoli che lo circondano.E’proprio grazie a questi che si formerà. Non è diffic<strong>il</strong>e credere che la sua reazione sarà quella di“chiudersi”, di ritirarsi in un angolo, non avendo ancora le capacità intellettuali di comprendere e<strong>del</strong>aborare questo messaggio. Una madre che vive con ansia la gestazione metterà al <strong>mondo</strong> unbimbo ansioso; bambini nati da madri amorevoli e disponib<strong>il</strong>i saranno più tranqu<strong>il</strong>li, più sicuri, piùamorevoli. Scegliere una gravidanza consapevole significa perciò prendersi la responsab<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>leproprie emozioni che in questo periodo vengono condivise col feto fin dai primi mesi, emozioni chelo segneranno per tutta la sua vita.La nostra mente è bravissima a creare convinzioni che in realtà sono <strong>del</strong>le menzogne, dei f<strong>il</strong>m, cheperò ci condizionano a tal punto da non permetterci di vivere serenamente. La mente inconsciaregistra le informazioni anche senza <strong>il</strong> nostro consenso e le tiene archiviate a nostra disposizione.Sta a noi avere una chiara strategia per <strong>il</strong> loro ut<strong>il</strong>izzo.Immaginiamo un bambino non desiderato, che per nove mesi si sente rifiutato e colpevolizzato, lasua mente comincia a memorizzare pensieri negativi su di sé e sulla vita, che inevitab<strong>il</strong>mente locondizioneranno nelle sue scelte. Un bambino non desiderato sicuramente non sentirà lapartecipazione <strong>del</strong>la madre, dovrà nascere contando solo sulle sue forze. Affronterà la vita con unpensiero ricorrente: “ sono solo e non posso contare su nessuno” oppure “voi non mi volete ed ionon voglio voi”, la ribellione totale. Un bambino non desiderato, da adulto, tenderà a riproporre glistessi sentimenti nelle relazioni.Nel Rebirthing <strong>il</strong> momento <strong>del</strong>la nascita è fondamentale perché rappresenta la primissima azioneche la persona compie per cominciare a vivere la sua vita, prende la sua prima grande decisione. Lefuture che prenderà avranno la stessa modalità <strong>del</strong>la prima. Tutti questi pensieri inconsci che si son<strong>of</strong>ormati alla nascita condizionano inevitab<strong>il</strong>mente la vita di ognuno di noi. Per tale motivo èimportantissimo dare la possib<strong>il</strong>ità al bambino di fare da solo, senza intervenire stimolando oanestetizzando la nascita, perché questo influenzerà la sua Autostima.A causa di una crescente ospedalizzazione dei fenomeni naturali <strong>del</strong>la vita, abbiamo perso la culturatrasmessasi di generazione in generazione <strong>del</strong> momento <strong>del</strong> parto come evento naturale.Anche l’aver estromesso <strong>il</strong> padre dall’esperienza di assistere alla nascita <strong>del</strong> proprio figlio, lo haprivato <strong>del</strong>l’occasione di sperimentare una crescita personale importante. Il padre è chiamatosoprattutto ad essere una guida per <strong>il</strong> figlio, mentre la madre ne garantisce la cura e l’accudimento.Ultimamente le cose stanno cambiando, e grazie al sempre maggior interesse <strong>del</strong>la psicologiariguardo al periodo prenatale, sta prendendo piede una nuova e più consapevole considerazione<strong>del</strong>la gravidanza e <strong>del</strong> nascituro.“IL DONO PIU’ GRANDE CHE POSSIAMO FARE AI NOSTRI FIGLI E’ FARLI NASCERENELLA NOSTRA CONSAPEVOLEZZA.”Tutti sappiamo che genitori non si nasce ma lo si diventa giorno dopo giorno. Troppo spesso,ancora oggi, molte persone non si rendono conto che la scelta di avere un figlio sia un atto di16


altissima responsab<strong>il</strong>ità e lasciano tutto al caso con la frase “quando sarà nato vedremo….” Eccoquindi l’importanza di figure di sostegno a favore <strong>del</strong>la nascita e quindi <strong>del</strong>la “famiglia”. E’necessario uno sforzo prima di tutto culturale per ridare prospettiva, senso ed unitarietà ai vissuticoncreti di una istituzione, la famiglia, bas<strong>il</strong>are <strong>del</strong>la società e da cui dipende la vita di ogniindividuo dentro e fuori <strong>il</strong> nucleo fam<strong>il</strong>iare.“IL MONDO E’ IL MIO GREMBO, E IL GREMBO DI MIA MADRE FU IL MIO PRIMOMONDO”. (Roland Laing)Dalle esperienze legate al tipo di nascita che una persona ha vissuto si ha un “Imprinting” equindi la caratterizzazione di una personalità.Parto NaturaleDimmi come sei nato e ti dirò come agisci!!!!!Se sei nato con un parto normale, cioè un parto che non ha avuto complicazioni, oggi potresti averela tendenza a vivere la vita senza tante complicazioni, potresti avere un carattere benevolo,disponib<strong>il</strong>e e tranqu<strong>il</strong>lo, considerare la fatica, <strong>il</strong> dolore e la lotta come cose normali. Ti potrestisentire ben accettato e amato ma questo a volte potrebbe farti sentirti troppo normale, non unapersona speciale, spingendoti a dover dimostrare continuamente che vali affrontando vere impreseeroiche. Per quanto possa essere stato un parto rapido e normale potrebbe essersi creato, come nellamaggior parte <strong>del</strong>le persone, un senso di colpa per <strong>il</strong> fatto d’aver fatto <strong>del</strong> male alla propria madre equindi una convinzione che sei pericoloso o cattivo.Attraverso la pratica <strong>del</strong> Rebirthing puoi superare queste false convinzioni e vivere la tua vita conmeno ansia da prestazioni e più leggerezza.Alcune affermazioni che si possono dire ad un bimbo nato con parto naturale sono:- sei un essere unico- sei un essere straordinario17


Parto CesareoNon c’è dolore, non c’è sforzo ma ora come affronti la vita????Il parto cesareo evita al bambino la lotta e la fatica per aprirsi <strong>il</strong> varco nel canale materno.L’estrazione forzata da parte <strong>del</strong> medico costituisce però un’interruzione <strong>del</strong> processo naturale eviene percepita come una vera e propria forzatura.Il parto cesareo non comporta una grande fatica per <strong>il</strong> nascituro ma egli vive una grandeinterferenza, infatti <strong>il</strong> suo processo di nascita viene interrotto da un elemento esterno. Taleesperienza potrebbe creare nel bambino <strong>del</strong>le convinzioni <strong>del</strong> tipo: “ho bisogno <strong>del</strong>l’aiuto deglialtri”, quindi una poca fiducia in se stesso perché potrebbe credere di non essere stato capace dinascere da solo. Questa mancanza di sforzo per nascere porta ad evitare nella vita tutte le attivitàche implichino uno sforzo, preferendo una vita fac<strong>il</strong>e. Da un lato l’individuo adulto tenderà dunquea voler dimostrare di non avere bisogno <strong>del</strong>l’aiuto di nessuno e procederà nella vita con moltadeterminazione, dall’altro questa modalità di nascita può aver creato anche la convinzione di nonessere in grado di farcela da solo senza l’intervento degli altri .“Sono incapace”.Si cercherà inconsciamente <strong>il</strong> sostegno altrui, attireranno persone che vogliono intromettersi nellasua vita, salvo poi rifiutarlo sdegnosamente allontanandosi da chi ci sta <strong>of</strong>frendo una mano. Il tagliocesareo è però anche una scorciatoia e queste persone saranno in grado nella vita di trovare rispostee soluzioni veloci per affrontare i problemi, ma faranno fatica poi a portare a termine i progetti.La mancanza <strong>del</strong>l’abbraccio stretto e avvolgente <strong>del</strong> canale <strong>del</strong> parto fa sì che i cesarei sentanomolto <strong>il</strong> bisogno <strong>del</strong> contatto fisico, abbracci, carezze contatto con la pelle.In fine, al bimbo che nasce con parto cesareo mentre era addormentato, <strong>il</strong> <strong>mondo</strong> appareall’improvviso, senza che abbia potuto rendersi conto <strong>del</strong> momento in cui ha lasciato <strong>il</strong> ventrematerno. Per lui la vita è una sorpresa, e questo lo rende un essere imprevedib<strong>il</strong>e.Alcune affermazioni ut<strong>il</strong>i sono:- sei molto amato- troverai’ la tua strada fac<strong>il</strong>mente18


Parto prematuro o Oltre <strong>il</strong> termineMa quanta fretta di nascere!!! C’è chi, invece, se la prende con comodo per le rifiniture.Se sei nato con parto prematuro o oltre <strong>il</strong> termine potresti sentire una certa difficoltà a gestire <strong>il</strong>tempo. C’è sempre un motivo <strong>del</strong> tuo anticipo o ritardo, forse hai anticipato perché hai sentito unpericolo per tua madre legato al momento <strong>del</strong> parto oppure hai sentito la forte paura di tua mamma<strong>del</strong> travaglio e <strong>del</strong> dolore <strong>del</strong>le contrazioni. Se per esempio è mancato un fratellino prima di te,potresti aver anticipato la nascita al settimo mese, quando ormai sei formato, per non rischiare dimorire; ma questo potrebbe farti sentire non completo e quindi non all’altezza degli altri. E permascherare questa sensazione potresti ora essere uno che si impone con un’eccessiva sicurezza opresenza vistosa, proprio per nascondere la tua vulnerab<strong>il</strong>ità.Se invece <strong>il</strong> tuo travaglio è stato piuttosto lungo potresti aver creato la convinzione d’essere ditroppo, una paura di fare <strong>del</strong> male agli altri, diventando iperattento e iperprotettivo con gli altri. Nelcaso di nascita oltre <strong>il</strong> termine, potrebbe esserci una difficoltà inconscia <strong>del</strong>la mamma a lasciareandare <strong>il</strong> bambino.Tutti questi pensieri sorti prima <strong>del</strong>la tua nascita posso aver creato in te dei condizionamentiinconsci, praticando <strong>il</strong> Rebirthing hai l’opportunità di divenirne consapevole e quindi scegliere disuperarli ed essere libero di agire.Parto indottoA volte le persone non capiscono che abbiamo bisogno di più tempo degli altri per nascere e ciforzano.Il parto indotto si ha quando un fattore esterno interviene e decide che sei pronto a nascere. Ognifeto ha i suoi tempi di formazione, esistono molte statistiche che si possono seguire ma non bisognamai dimenticare che si sta sv<strong>il</strong>uppando un essere capace di pensare a tutti gli effetti. Solo tu saiquando sei pronto a nascere!19


Nel parto indotto c’è un’interferenza, o chimica attraverso sostanze somministrate alla madre, <strong>of</strong>isica attraverso massaggi e pressioni, e quindi non si rispettano i tempi <strong>del</strong> bambino. Egli quando èpronto a nascere induce le doglie alla mamma, è come se gli gridasse “mamma ci siamo, spingi”, sele doglie vengono stimolate prima <strong>del</strong> tempo <strong>il</strong> bambino non ha la possib<strong>il</strong>ità di decidere quindipotrebbe crearsi un pensiero <strong>del</strong> tipo “perché affaticarsi tanto c’è chi decide per me”, un pensieroche porta a creare situazioni di dipendenza dagli altri.I bimbi nati in questo modo potrebbero incontrare grandi difficoltà per “incominciare” a fare lecose, al punto da provocare situazioni in cui sono gli altri a doverli spingere a fare ciò chedesiderano.Se sei stato indotto a nascere ti potresti sentire come se qualcuno avesse interferito nella tua primadecisione da prendere ora, da adulto, potresti vivere una costante reazione ad ogni forma dipressione psicologica o di costrizione comportamentale. Oppure potresti essere una persona cheaspetta sempre l’intervento altrui e lascia agli altri <strong>il</strong> compito di prendere decisioni che riguardanola sua vita. Persone nate con questa modalità, sono persone che possono manifestare difficoltà neiconfronti <strong>del</strong> tempo e che spesso fanno aspettare gli altri in quanto in ritardo.Tutti questi pensieri si sono formati quando eri appena nato e sono cresciuti con te, oggi puoicambiarli con l’aiuto <strong>del</strong> Rebirthing.Affermazioni ut<strong>il</strong>i sono:- hai <strong>il</strong> diritto di scegliere- hai tutte le capacità per essere feliceParto e incubatriceSei così piccolo, hai bisogno di aiuto, è necessario!!!!Il bambino nato e poi messo in INCUBATRICE vive un’esperienza di dipendenza: dalle infermierelo alimentano con una flebo, che lo lavano e cambiano, in più vive l’esperienza <strong>del</strong>la separazionedalla madre senza capire <strong>il</strong> perché. Tutto ciò potrebbe creare in futuro relazioni basate sul bisognoed una eventuale separazione può esser vissuta come la morte. Ora potresti trovarti a vivere le tuerelazioni ricreando questo rapporto di dipendenza, tanto da pensare di morire in caso di separazione.Hai visto <strong>il</strong> <strong>mondo</strong> da dietro un vetro, ora, inconsciamente, potresti frapporre fra te e l’esterno <strong>del</strong>lebarriere di vetro, ad esempio, portando gli occhiali o avendo un lavoro che ti porta a passare lamaggior parte <strong>del</strong> tempo in macchina o, dietro alle pareti di un vetro, come uno sportello aperto alpubblico.20


Spesso i bambini prematuri sentono di non potercela fare a sopravvivere e quindi potresti avercreato la convinzione di essere debole, sempre in balia degli altri, indifeso, bisognoso diincoraggiamento.Potresti essere una persona che aspetta ad essere servita nell’ozio e nella pigrizia. Ma una volta cheparti in azione non ti ferma più nessuno e arrivi tranqu<strong>il</strong>lamente al termine <strong>del</strong>le cose.Il Rebirthing ti può aiutare a superare questo svogliatezza iniziale ma soprattutto ti permetterà dieliminare la convinzione che gli altri devono decidere per te, riprendendo in mano le redini <strong>del</strong>la tuavita.Parto con forcipeA volte è necessario intervenire per aiutarti a nascere ma...Se sei nato con <strong>il</strong> forcipe senti d’aver subito una violenza da chi doveva aiutarti ma, senti anche chequella persona ti ha salvato la vita perché ti eri incastrato nel canale e non riuscivi più a uscire.Ora potresti ritrovarti a vivere questa ambivalenza dove ricerchi l’aiuto degli altri, fino a crearesituazioni di difficoltà o pericolo, per poi rifiutarlo per dimostrare che sei in grado di farcela dasolo.Se hai la sensazione d’essere manipolato o controllato dagli altri reagisci anche violentemente finoad arrivare a troncare definitivamente <strong>il</strong> rapporto. Potrebbe darti fastidio anche <strong>il</strong> contatto fisico.Bimbi nati in questo modo sono adulti ossessionati dalla manipolazione, e quindi anchedall’ossessione di voler controllare tutto. Curiosamente spesso si danno dei colpi con la mano sullatesta. S<strong>of</strong>frono spesso di emicrania. Sono bimbi e adulti molto intuitivi, creativi e indipendenti, enon si fidano <strong>del</strong>l’aiuto altrui che viene visto come un tentativo di manipolazione.Questi sono tutti pensieri che si sono formati nel momento <strong>del</strong>la tua nascita, attraverso la pratica <strong>del</strong>Rebirthing puoi eliminarli, migliorando così la qualità <strong>del</strong>la tua vita e <strong>del</strong>le tue relazioni.Affermazioni da usare con bimbi nati in questo modo sono:- e’ positivo e sicuro ricevere aiuto- puoi fare le cose da solo21


Parto podalicoEntro nel <strong>mondo</strong> in punta di piedi.Quando <strong>il</strong> neonato si presenta di piedi <strong>il</strong> parto è diffic<strong>il</strong>e per la madre. Lei è pronta per <strong>il</strong> partonormale ma <strong>il</strong> nascituro non è in armonia con esso. Le persone nate in questo modo di solito hannopaura di far male agli altri e potrebbero avere maggiori problemi di apprendimento durantel’infanzia. Da adulto un bimbo nato podalico tenderà a complicarsi la vita rendendo le cose piùdiffic<strong>il</strong>i di quello che sono o facendole al contrario di come di devono fare.E’un parto molto doloroso per la mamma e questo può creare nel bimbo un programma basatosull’autopunizione e sul senso di colpa. Nei maschi, questo programma gli farà credere che persopravvivere è costretto a far male alle donne. In una femmina, che nella vita deve essere ferita. Ilpensiero più negativo di questi bimbi è “sono cattivo”. Quindi occorre trasmettere loro l’idea chepossono sopravvivere e avere una vita di successo. Vivere è fac<strong>il</strong>e e sicuro.Le affermazioni ut<strong>il</strong>i in questo caso sono:- avrai una vita fac<strong>il</strong>e e piena d’amore- potrai creare dei piaceri durevoli nella tua vitaParto gemellareSiamo in due!Un parto gemellare crea nel primo nascituro un senso di colpa per aver abbandonato <strong>il</strong> fratellino ecompagno per 9 mesi, mentre <strong>il</strong> secondo si sente tradito e arrabbiato per essere stato lasciato. Avolte i gemelli hanno pensieri come “non c’è posto per me”, oppure “ho bisogno di un altro peressere completo”.Affermazioni ut<strong>il</strong>i in questo caso sono:- e’ sicuro condividere <strong>il</strong> tuo spazio- sei unico e autosufficiente22


L’unico modo per uscire da questa gabbia è quella di cambiare <strong>il</strong> nostro Imprinting, e <strong>il</strong> Rebirthingti permette tutto ciò. Attraverso la sessione di respiro in acqua calda abbiamo l’opportunità diricontattare e rivivere le emozioni legate alla nostra nascita e quindi capire che tipo di imprintingabbiamo. Continuando <strong>il</strong> percorso <strong>del</strong> Rebirthing possiamo modificare tale condizionamento etornare ad essere liberi di agire e di esprimerci.Le emozioniLa parola “emozione” vuol dire dal latino “ex movere” muovere da, muovere fuori. Ciò significache ogni emozione crea un flusso di energia che, necessariamente, dovrà scorrere anche nel sistemanervoso. Questo accade sia per le emozioni positive che negative come rabbia, ansia, paura, mapurtroppo, la lotta, o la fuga, con cui l’ animale scarica queste emozioni, spesso non sono possib<strong>il</strong>iper l’uomo e la cultura in cui vive e l’energia nervosa che si è accumulata non ha la possib<strong>il</strong>ità diessere scaricata con sfogo naturale e viene repressa. Questo congestione energetica sovraccarica <strong>il</strong>sistema nervoso che, per evitare danni irreparab<strong>il</strong>i, la invia in qualche organo in grado di“scambiarla”. Questo a lungo andare porterà ad una disfunzione organica o una malattia. Lamaggior parte <strong>del</strong>le malattie al fegato si possono infatti ricondurre a rabbia repressa, ricordate laclassica frase “ mi fa mangiare <strong>il</strong> fegato dalla rabbia”. Le emozioni sono l’origine dei nostripensieri, sono <strong>il</strong> risultato di una resistenza. Reprimere un’emozione significa evitare di esserneconsapevoli. La felicità consiste nell’arrendersi a ciò che è. La tristezza deriva dal resistere a uncambiamento. La rabbia è <strong>il</strong> risultato <strong>del</strong>la resistenza a ciò che sentiamo di dover fare. Lafrustrazione e la noia sono in stretta relazione con la rabbia. Um<strong>il</strong>tà significa accettare noi stessi eavere un atteggiamento positivo riguardo i nostri limiti. La noia deriva dal resistere all’attivazione<strong>del</strong>le emozioni. Ogni emozione è la risposta naturale <strong>del</strong> corpo di fronte alle prove <strong>del</strong>la vita, e <strong>il</strong>modo in cui ogni emozione ci influenza dipende invece da come le interpretiamo, da cosa noipensiamo che significhino. Possiamo dire che le emozioni hanno due componenti, una e’ l’energia el’altra è la nostra opinione. Se rifiutiamo di accettare la paura, la nostra energia sarà dirottata percombattere la paura stessa, se invece l’accettiamo avremmo tutta l’energia a disposizione perportare a termine qualcosa di ut<strong>il</strong>e. Ogni esperienza che una persona ha è strutturata nel corpo, eproprio come in un albero si può leggere la sua vita dagli anelli incisi sul tronco, così è fac<strong>il</strong>eleggere la storia di una persona dal suo corpo. Ogni percezione sensoriale viene etichettata per lesue proprietà fisiche e le qualità emotive suscitate. Le percezioni generano “<strong>il</strong> <strong>mondo</strong> affettivo”, eorganizzano l’esperienza. E’ grazie a questo “codice duale” <strong>del</strong>l’esperienza che siamo arrivati acapire in che modo le emozioni organizzano le capacità intellettuali e creano <strong>il</strong> senso <strong>del</strong> sé. Ognivolta che formuliamo giudizi negativi riguardo qualcosa, noi stessi o altre persone, proviamosensazioni spiacevoli nel nostro corpo. Problemi a carico <strong>del</strong> collo, <strong>del</strong>la schiena, degli occhi, sono23


<strong>il</strong> risultato di dolori interiori inespressi. Puoi cercare di vincerle, di nasconderle, di annullarle, ma tiperderesti una parte preziosa e ut<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la tua vita. Conoscerle, comprenderle, gestirle e usarle letrasformano in una marcia in più in tutto quel che fai. Ogni volta che proviamo una emozione comepaura, rabbia, tristezza o gioia, alteriamo involontariamente <strong>il</strong> ritmo <strong>del</strong> nostro respiro. Loblocchiamo quando una sensazione per noi diventa troppo forte e questo atteggiamento fatto una,due, tre…..infinite volte si cronicizza. Quando blocchiamo <strong>il</strong> respiro per reprimere parti importantidi noi stessi come emozioni, bisogni, ricordi, pensieri, perché giudicati negativamente, finiamo perrinunciare ad una piena autorealizzazione. La conseguenza è la comparsa di disagi emotivi comestress, depressione, ansia, panico e disturbi di natura psicosomatica come cefalea, insonnia, colite,gastrite, dermatite, problemi sessuali ecc. Questi sintomi non sono nemici da combattere marappresentano un linguaggio da decodificare. Un messaggio con cui le parti più pr<strong>of</strong>onde di noiesprimono qualche tipo di s<strong>of</strong>ferenza, un chiaro segnale di come ci stiamo distaccando dalla nostranatura, da Noi. Abbiamo tutti un forte impulso ad essere felici, ed uno altrettanto forte di avereragione. L’uomo ha la naturale tendenza a non riconoscere dati di realtà che comportano emozioninegative per evitare la s<strong>of</strong>ferenza.Di conseguenza si cerca di evitare la consapevolezza di tutto ciò che si è giudicato negativamente.Reprimere significa evitare di essere consapevoli e con <strong>il</strong> Rebirthing ampliamo <strong>il</strong> respiro erecuperiamo quelle parti represse di noi stessi riconoscendole ed accettandole. Durante la sessione,la persona può consentirsi di accedere a quel luogo di sé, che permette a sensazioni ed emozioni,bloccate, o giudicate negative, di riemergere e di essere finalmente rivissute ed integrate. Comeafferma Orr, <strong>il</strong> Rebirthing si serve <strong>del</strong> respiro per arrivare alla mente. Inspirare equivale a sentire e<strong>il</strong> non respirare equivale a non sentire. Se facciamo resistenza alla vita saremo tristi e deboli, se ciarrendiamo saremo liberi e felici. Il respiro è pr<strong>of</strong>ondamente influenzato dalle emozioni. Ogni voltache un bambino o uno adulto ha paura modifica la sua respirazione con una caratteristicacontrazione <strong>del</strong>la muscolatura respiratoria <strong>del</strong>le spalle e <strong>del</strong>la parte superiore <strong>del</strong> torace.L’inibizione <strong>del</strong>la libera espressione <strong>del</strong>la voce e <strong>del</strong>le proprie emozioni e opinioni provocacontrazioni dei muscoli <strong>del</strong> collo e <strong>del</strong>la gola, mentre la repressione <strong>del</strong>le funzioni fisiche piùsemplici come correre, muoversi, giocare provoca un indebolimento <strong>del</strong>la respirazione addominale.Quando la respirazione in una zona <strong>del</strong> corpo è bloccata, vengono anche bloccate le sensazioni cheda quella zona arrivano al cervello.La PauraCon questo termine si identificano diversi stati emotivi come <strong>il</strong> timore, l’apprensione, lapreoccupazione, l’inquietudine o l’esitazione sino all’ansia, <strong>il</strong> terrore, la fobia o <strong>il</strong> panico. Il terminepaura viene ut<strong>il</strong>izzato per esprimere sia una emozione che si manifesta nel presente che una24


emozione prevista nel futuro o un semplice stato di preoccupazione e di incertezza.L’ esperienza soggettiva, <strong>il</strong> vissuto personale <strong>del</strong>la paura è rappresentata da un senso di fortespiacevolezza e da un intenso desiderio di evitare l’oggetto o la situazione giudicata pericolosa.Quindi riprendiamo <strong>il</strong> concetto <strong>del</strong> “cambiamento di contesto” ed ecco che ciò che giudicavamonegativo può diventare un nuovo stimolo, un’opportunità per crescere e divenire più forti econsapevoli.Dai risultati di molte ricerche empiriche si giunge alla conclusione che potenzialmente qualsiasioggetto, persona o evento può essere vissuto come pericoloso e quindi indurre una emozione dipaura. La variab<strong>il</strong>ità è assoluta, addirittura la minaccia può generarsi dall’assenza di un eventoatteso e può variare da momento a momento anche per lo stesso individuo, questo ci dice che tuttodipenda da noi e dalle nostre percezioni e valutazioni <strong>del</strong>le varie situazioni. Cambiando talevalutazione possiamo modificare le nostre reazioni. Sicuramente la paura ha una funzione positiva,così come <strong>il</strong> dolore fisico, di segnalare uno stato di emergenza ed allarme, preparando la mente e <strong>il</strong>corpo alla reazione che si manifesta come comportamento di attacco o di fuga. Inoltre, in tutte lespecie studiate l’espressione <strong>del</strong>la paura svolge la funzione di avvertire gli altri membri <strong>del</strong> gruppocirca la presenza di un pericolo e quindi di richiedere aiuto e soccorso.La paura che nasce dall’assenza di un evento è importante per capire quali sono le nostre credenze.La FelicitàNon è un’emozione, è un’energia interiore che tutti abbiamo ma non lo sappiamo.Cominciamo a distinguere la Felicità dalla Gioia, la prima dipende da un nostro atteggiamentomentale, da una nostra condizione interiore, ed è presente in ognuno di noi.Mentre la gioia e l’allegria sono manifestazioni emotive che dipendono dall’esterno, e possonoessere conseguenza <strong>del</strong>la felicità. Infatti possiamo fingere d’essere allegri e gioiosi ma è molto piùdiffic<strong>il</strong>e fingere d’essere felici.Ma se la felicità è dentro ognuno di noi perché sembra così rara?? Il nostro cervello è pronto agenerare felicità in ogni istante ma spesso prevalgono in noi ricordi e pensieri negativi .Quindi per essere felici è necessario aiutare <strong>il</strong> cervello con un atteggiamento giusto, positivo, cheagevoli la Felicità.La Felicità è presente in noi sempre, essa si può celare anche nel dolore. Ogni stato d’animoemotivo come piacere, dolore, tristezza e gioia contiene in sé la possib<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>la Felicità. Il pianto,se accettato, ci apre ad una considerazione più larga <strong>del</strong>la vita.25


Ma quale potrebbe essere un atteggiamento giusto???Spesso siamo noi a porre condizioni alla Felicità, a renderci dipendenti e infelici, sempre allaricerca di qualcosa che arriverà domani o meglio solo quando qualcos’altro si sarà realizzato.Allora cominciamo ad accogliere le emozioni come tristezza, sfiducia e incertezza senza giudicarlee così aiutarle a sfumare, con un atteggiamento mentale più aperto e positivo.”LA NOSTRA FELICITA’ DIPENDE NON DA QUANTO ABBIAMO, MA DA QUELLO CHESIAMO.”I 5 elementi5 elementi per entrare nell’integrazioneEssi non sono solo <strong>del</strong>le fasi da applicare ma <strong>del</strong>le ab<strong>il</strong>ità che inconsciamente ognuno di noi ha epuò potenziare. Quando riusciremo a mettere in pratica i 5 elementi contemporaneamente saremonell’ Integrazione. Saremo nell’integrazione quando sentiremo le nostre sensazioni in modo sinceroe totale, e quando ci rapporteremo a loro positivamente.Ed ora vediamo in sintesi i 5 elementi:• Il primo elemento è la “respirazione circolare”, con la quale è possib<strong>il</strong>e riportareun’armonia a livello energetico sciogliendo e liberando tutta l’energia repressa e bloccata daipensieri condizionanti.• Il secondo elemento è <strong>il</strong> “r<strong>il</strong>assamento completo”, per eliminare tutte le resistenze alcambiamento. L’integrazione è una forma di r<strong>il</strong>assamento• Il terzo elemento è “la consapevolezza nei dettagli”. Un modo semplice per integrare unacosa pr<strong>of</strong>ondamente e pienamente è attraverso la consapevolezza di quella cosa a livello disensazioni. La mancanza di consapevolezza è probab<strong>il</strong>mente la principale responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong>lacondizione limitante nella quale viviamo. Se fossimo veramente consapevoli di noi stessi, <strong>del</strong>lenostre dinamiche mentali, <strong>del</strong> nostro vissuto emotivo, potremmo vivere in un <strong>mondo</strong> pacifico. Laconsapevolezza cambia la percezione di te stesso, ma anche quella degli altri.26


• Il quarto elemento è “l’integrazione nell’estasi”, consiste nell’abbracciare qualcosa che, inpassato, era stato giudicato negativamente. Il solo fatto di darci la possib<strong>il</strong>ità di accettare qualcosagiudicato negativamente ci porta nell’integrazione.• I quinto elemento è “tutto perfetto così come lo stai facendo”, non è necessario avere <strong>del</strong>lecircostanze speciali per integrare qualcosa, e non è neppure necessario che tu faccia le cose nelmodo giusto. Basta la disponib<strong>il</strong>ità ad accettare tutto ciò che accede. Allora sei nell’integrazione.Il <strong>Respiro</strong> Circolare ( se respiri bene, vivi bene)E’ <strong>il</strong> primo elemento per entrare nell’integrazioneIl respiro è un processo vitale di trasformazione. Tutte le cellule <strong>del</strong> corpo necessitano di ossigenoper funzionare. È buona cosa prendersi cura <strong>del</strong> proprio respiro, imparare a conoscerlo edosservarlo, esserne consapevoli. Il respiro è costituito da due fasi: l’inspirazione, che ci consente diarricchirci di ossigeno, e l’espirazione, che ci permette di eliminare l’anidride carbonica ed altretossine. Dalla pancia fino alle clavicole e alla gola fino alla bocca o al naso, come un onda.L’espirazione è la parte attiva e quindi vi si pone enfasi, accento, mentre l’espirazione è la partepassiva, di r<strong>il</strong>ascio, e quindi semplicemente si lascia andare. L’aria che respiri scende nella gola, sifa spazio nei polmoni e poi scorre nelle vene. L’energia vitale, in piccole particelle senza colore, haun corso naturale nel tuo corpo. Il respiro, ritma <strong>il</strong> colloquio s<strong>il</strong>enzioso fra le cellule, scandisce <strong>il</strong>tempo <strong>del</strong>la nascita, <strong>del</strong>la crescita e <strong>del</strong>la morte. Con <strong>il</strong> respiro, la vita conosce <strong>il</strong> suo inizio ecammina verso la sua fine.Puoi sapere, ascoltando <strong>il</strong> ritmo <strong>del</strong> tuo respiro, qual’ è lo stato di salute <strong>del</strong>le tue emozioni. L’ansiae la paura accorciano <strong>il</strong> respiro, stringono la gola e accelerano <strong>il</strong> battito <strong>del</strong> cuore. La gioia e laserenità allungano <strong>il</strong> respiro, lasciano entrare quanta più aria possib<strong>il</strong>e che, lenta, raggiunge lapancia e risale con comodo fino al naso. Le emozioni provocano un cambiamento nei percorsi enelle modalità <strong>del</strong> respiro. La consapevolezza mette in moto un nuovo linguaggio che parla con i27


tuoi stati emotivi. Il tuo modo di respirare dice agli altri come stai e respirare racconta qualcosa dite. Il tuo modo di percepire e ricordare <strong>il</strong> <strong>mondo</strong>, si legge anche attraverso <strong>il</strong> tuo respiro. Le parole,private <strong>del</strong> respiro, sono insignificanti come foglie morte. Il respiro, assieme a tono,volume, timbroe velocità <strong>del</strong>la voce, è l’energia che <strong>il</strong>lumina e scalda <strong>il</strong> significato <strong>del</strong>le parole. Un tono di voceacuto e con una respirazione alta e veloce, segnala un accesso al canale sensoriale visivo. Un tonodi voce moderato, con respirazione lenta e di pancia (addominale), indica un accesso al canalecenestesico (emozioni, olfatto, gusto, tatto). I pensieri di chi respira con la pancia si muovono piùlentamente e hanno bisogno di qualche secondo in più per essere formulati con precisione.“ASCOLTARE IL RESPIRO DELL’ALTRO E’ IL PRIMO MOVIMENTO DELLACOMPRENSIONE !”Nel Rebirthing, <strong>il</strong> respiro è connesso, senza pause, è un flusso continuo, circolare, ed è attivo, cioèautomatico, senza sforzo. Cercare di respirare la zona che desideriamo curare ci porta a sciogliereblocchi fisici, psichici ed energetici in essa nascosti. Un buon respiro aiuta la digestione, e anche adigerire le cose diffic<strong>il</strong>i <strong>del</strong>la vita.La “respirazione circolare” si ha quando respiriamo solo con la bocca o solo con <strong>il</strong> naso senza farepause tra inspirazione e l’espirazione. L’inspirazione è cosciente e voluta, nel senso che siamo noi adecidere <strong>il</strong> ritmo a seconda di quanto vogliamo stare nel processo: una inspirazione veloce esuperficiale si ha quando vogliamo essere più osservatori che protagonisti <strong>del</strong> processo, unainspirazione ampia e pr<strong>of</strong>onda permette di entrare dentro le nostre emozioni e divenirneconsapevoli. Ci permette di focalizzare l’attenzione sui dettagli di ciò che sta avvenendo insuperficie. L’espirazione è solo in un modo, r<strong>il</strong>assata, abbandonata, senza <strong>il</strong> minimo sforzo, è liberadal controllo. Tale tipo di respirazione libera sensazioni ed emozioni represse e permette dicomprenderle. Tonifica ogni cellula <strong>del</strong> corpo. La respirazione circolare è <strong>il</strong> modo più naturale direspirare: bambini e gatti mantengono sempre <strong>il</strong> respiro circolare. Esso dà equ<strong>il</strong>ibrio a tutto <strong>il</strong> corpoed evidenzia le zone in cui risiede una resistenza.La respirazione circolare ti permette di integrare tutti quei pensieri che sono stati giudicatinegativamente, come riconoscere tali pensieri??? Portando <strong>il</strong> respiro sulle zone che reagiscono adesso con resistenza, con formicolio, con tetania. Abbiamo detto che si può respirare con <strong>il</strong> naso ocon la bocca, non è respiro circolare se inspiriamo con la bocca ed espiriamo con <strong>il</strong> naso, oviceversa. Se si respira solo con la bocca, questo permette di rimanere maggiormente in contattocon <strong>il</strong> corpo e quindi individuare le resistenze ed i blocchi emozionali. Si respira con <strong>il</strong> naso sevogliamo entrare in uno stato più spirituale, più intellettuale,si va più nella mente. Il giusto ut<strong>il</strong>izzo<strong>del</strong> respiro ci sosterrà nella nostra vita, nel nostro lavoro, nei nostri momenti di svago. Senza arianon possiamo vivere. La vita ci ha regalato l’opportunità di inspirarla ed espirarla continuamente,senza pensarci. Inspirando io calmo <strong>il</strong> mio corpo, espirando io sorrido. S<strong>of</strong>fermandomi sul presenteso che questo è un momento meraviglioso.Si respira con questa modalità per un tempo che può variare dai 30 minuti all’ora in modocontinuo senza pause. Ed è proprio in questo periodo che avviene la magia. Il nostro corpo cominciaad assumere un quantitativo di ossigeno e di aria che abitualmente non integra. Tutta quest’aria,dolcemente, incontra le tensioni muscolari e comincia a scioglierle. Ma come si sono formate le28


tensioni muscolari??? Proprio da una particolare situazione di ansia, di paura, da un’esperienzavissuta in passato che si è come cristallizzata dentro di noi.La tensione muscolare più antica è quella legata alla nostra nascita, più comunemente detto traumadi nascita.Il tuo respiro ti può dire molte cose sulle varie situazioni che stai vivendo, impara ad osservarlo ecapirai molte cose di Te. La gioia e l’eccitazione rendono <strong>il</strong> respiro più pr<strong>of</strong>ondo e rapido, mentre lapaura e <strong>il</strong> panico generano accelerazioni e spasmi che possono indurre anche un blocco respiratorio.Il respiro, quindi, accompagna e, al tempo stesso, fa parte <strong>del</strong>le nostre emozioni. Rendersene contopuò essere di aiuto per comprendersi meglio, per essere più consapevoli dei nostri stati d’animo e<strong>del</strong>le ragioni che li innescano. Quando è ampio e r<strong>il</strong>assato significa che ti permetti di sentire leemozioni e di viverle senza volerle controllare o s<strong>of</strong>focare. Quando è bloccato probab<strong>il</strong>mente c’è untimore ad entrare nelle emozioni, potrebbe essere che le prime emozioni vissute siano state nonpiacevoli ed ora limiti <strong>il</strong> respiro per timore di riviverle. Però inibendoti alle emozioni non piacevoliinibisci anche quelle belle quali la gioia e l’allegria. Nell’apnea potrebbe esserci una vera paura asentire qualsiasi sensazione ed emozione, ci si isola da tutto e da tutti. Nell’ apnea per uno spaventoè come se la mente si fermasse, e smettesse di pensare per qualche secondo per capire cosa staaccadendo. Si va in apnea di fronte a situazioni nuove quando c’è insicurezza o paura <strong>del</strong> giudizio.L’apnea permette di non sentire queste emozioni. Si va in apnea quando ci stanno sgridando. Si vain apnea anche senza accorgersene, se non fosse che ci manca <strong>il</strong> respiro, e si sente <strong>il</strong> bisogno direspirare pr<strong>of</strong>ondamente. In questo caso è bene portare attenzione al respiro perchè ti sta dicendoche stai rinunciando a vivere molte emozioni <strong>del</strong>la vita. Sei vivo ma non te ne rendi conto. Ed è unpeccato perché di vivere ne vale davvero la pena !DIO CREO’ IL RESPIRO PERCHE’ SERVISSE DA SOTTTILE LEGAME FRA IL CORPO EL’ANIMA. YoganandaIl R<strong>il</strong>assamento CompletoE’ <strong>il</strong> secondo elemento per entrare nell’IntegrazioneQui parliamo di r<strong>il</strong>assamento non solo in senso fisico, r<strong>il</strong>assarsi significa lasciar che le coseaccadano ed è l’opposto <strong>del</strong>la ricerca di risultati. Se sentiamo <strong>del</strong>le tensioni fisiche, dei formicoli,lasciamo che si manifestino, osserviamoli, ascoltiamoli, cerchiamo di non volerli gestire, ancor piùcapire. Se li percepiamo come fastidiosi non cerchiamo di respingerli, non giudichiamolinegativamente. Tutte queste sensazioni stanno cercando di dirci qualcosa. Con <strong>il</strong> r<strong>il</strong>assamento29


completo ci permettiamo di lasciare andare le cose e quindi permettiamo a noi stessi di conoscerel’emozione che sta venendo in superficie. Il r<strong>il</strong>assamento avviene ad ogni espirazione, in cui ognivolta si lascia andare qualcosa. Smettiamo così di tenere tutto dentro ed affidiamo <strong>il</strong> nostro corpo almomento presente. Cominciamo a sperimentare <strong>il</strong> famoso “qui e ora”. R<strong>il</strong>assamento vuol dire noncercare di impegnare la mente a voler capire cosa sta accadendo, non cercare di ricordare, noncercare di prevedere, non cercare di risolvere dei problemi, o di produrre alcun risultato. Noncercare di produrre dei pensieri positivi, lasciamo andare liberamente la mente, senza alcunapartecipazione. Lasciamoci sorprendere dai nostri pensieri, lasciamo che la mente spazi sovrana.Nel momento in cui smettiamo di opporci mentalmente tutto fluisce al meglio, anche nellarespirazione. Il Rebirthing è uno dei metodi più efficaci per raggiungere un r<strong>il</strong>assamento completo.Consapevolezza dei dettagliIl terzo elemento <strong>del</strong> RebirthingE vediamo ora <strong>il</strong> terzo elemento: la consapevolezza nei dettagli. Cosa significa??? Il terzo elementoci dice di imparare a sentire <strong>il</strong> momento presente, <strong>il</strong> famoso “qui e ora”, nel modo più dettagliatopossib<strong>il</strong>e. Per fare ciò <strong>il</strong> primo presupposto è quello di rinunciare al controllo sulle sensazioni e d<strong>il</strong>asciare che le sensazioni vengano a noi.Durante una sessione di Rebirthing è importante che noi abbiamo nei confronti <strong>del</strong>le sensazioni <strong>del</strong>nostro corpo lo stesso controllo che abbiamo su dei ballerini su un palcoscenico quando siamoseduti in platea. Nessuno. L’unica cosa che conta è prestare la massima attenzione alla sensazione egodere <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la loro danza. Applichiamo <strong>il</strong> terzo elemento esplorando la nostraconsapevolezza <strong>del</strong>le sensazioni <strong>del</strong> corpo e localizzando la sensazione che prevale nel momentopresente quindi nel sentirla <strong>il</strong> più dettagliatamente possib<strong>il</strong>e. Quando sentiamo la sensazione neidettagli, scopriamo sempre che si trasforma, di momento in momento, in modo quasi impercettib<strong>il</strong>e.E’ importante che ci concentriamo solo su quella più intensa nel momento presente. Fidiamoci <strong>del</strong>fatto che <strong>il</strong> corpo ci presenta la sensazione giusta nel momento giusto. Se durante una sessione diRebirthing abbiamo un ricordo non cerchiamo di tornare con la mente al tempo in cui si situa quelricordo. Invece mettiamo a fuoco soltanto la sensazione che produce in noi nel qui e ora. Sesentiamo <strong>il</strong> momento presente sufficientemente nei dettagli, scopriamo quali emozioni repressehanno dominato la nostra vita e <strong>il</strong> beneficio, la benedizione, <strong>il</strong> piacere che contengono.Durante le sessioni di Rebirthing la mente continua a pensare, è importante lasciarla libera di fareciò che vuole, e continuare semplicemente a concentrarsi sulla consapevolezza dei dettagli nellesensazioni. La consapevolezza è racchiusa nell’aria, nell’acqua: due elementi che fluiscono.30


Abbandonarsi ad essi significa abbandonarsi alla vita stessa. Essere nel flusso <strong>del</strong>la vita significasmettere di contrastarla, di contraddirla pur continuando a scegliere e percepire.Integrazione nell’estasiIl quarto elemento <strong>del</strong> RebirthingE’ la capacità di accettare, far pace, ricevere energia da una sensazione che stiamo giudicando nonpositiva.Ognuno di noi possiede già tale ab<strong>il</strong>ità, cioè quella di accettare le cose come sono, anche quandonon vanno come noi desidereremmo.Nell’imparare a integrare affiniamo questa ab<strong>il</strong>ità potenziandola. Con l’integrazione impariamo agodere <strong>del</strong>l’energia prodotta anche dal dolore fisico ed emotivo. Lasciamo che <strong>il</strong> dolore fisico oemotivo sia semplicemente energia e non cerchiamo di classificarlo come negativo. Ogni emozioneha una sua essenza. Integrare nell’estasi significa cogliere questa essenza oltre <strong>il</strong> giudizio.Solitamente si giudica <strong>il</strong> dolore negativamente ma la sua vera natura è quella d’essere un’energia etante persone che hanno saputo ut<strong>il</strong>izzare tale forza hanno potuto cambiare la propria vita. Pensiamoa tutte quelle persone che hanno cambiato la loro vita a seguito di un grande dolore per aver perdutoun grande amore o una persona cara. L’energia <strong>del</strong> dolore è stata accettata, integrata ed è diventatala forza per cambiare.Possiamo vivere la nostra vita nell’estasi anche imparando a cambiare contesto. La natura <strong>del</strong>contenuto di un’esperienza non può essere spiacevole né cattiva. Il contenuto è semplicementequello che è.Se situiamo questa realtà in un contesto negativo, allora la realtà sembrerà negativa. Questo dettopuò aiutarci a capire: “ mi compativo perché ero senza scarpe, finché non incontrai un uomo che erasenza gambe”. Questa è l’integrazione nell’estasi. Anche se possiamo pensare che ci servono lescarpe per essere felici, un cambiamento di contesto ci dimostra che l’unica cosa che ci serve peressere felici sono le nostre gambe, indipendentemente dalle scarpe. Di cosa allora abbiamo bisognoper essere felici??? Delle gambe??? Certo che No. Ci sono molte persone senza gambe che son<strong>of</strong>elici.L’esistenza in sé è l’unica cosa che ci occorre per essere felici. Finché esistiamo possiamo esseregrati <strong>del</strong>la nostra esistenza, anche se tutto <strong>il</strong> resto non corrisponde ai nostri desideri.Finché esistiamo possiamo cambiare tutte le prospettive che vogliamo e vivere la nostra esistenzanell’estasi. La verità dona la libertà, non c’è niente che tenga più prigionieri <strong>del</strong>le bugie,specialmente quando siamo noi a mentire a noi stessi. Ci sono due modi in cui la mente, “mente”:non riconoscendo consciamente l’esistenza di qualcosa (repressione); negando che ciò che esiste siapiacevole e benefico (giudizio negativo). L’ integrazione è la verità che dona la libertà!31


E’ tutto perfetto così com’è...Ed infine <strong>il</strong> 5° elemento.Nel Rebirthing si ottengono sempre dei risultati, purché siamo disposti ad abbracciare l’esperienzasincera <strong>del</strong>le nostre sensazioni. Un elemento essenziale <strong>del</strong>la disponib<strong>il</strong>ità a vivere pienamente lavita è quello di smettere di volere che le cose siano necessariamente giuste. Il momento presente èperfetto così com’è. Abbracciare la perfezione <strong>del</strong>la realtà significa abbracciare la perfezione di ciòche stiamo facendo.Se abbiamo la disponib<strong>il</strong>ità ad abbracciare tutta la realtà, compresa la nostra respirazione“sbagliata”, avremo l’integrazione. Se r<strong>il</strong>assiamo “correttamente” l’espirazione, ma non siamodisposti ad abbracciare la realtà non avremo l’integrazione.Il quinto elemento consiste semplicemente nell’essere continuamente consci <strong>del</strong> fatto che siamo noia creare la nostra esperienza. Pensare che debba succedere qualcosa prima che noi possiamoottenere l’integrazione vuol dire calarsi nel ruolo di vittima. Integrare indica la cessazione diun’azione, di un giudizio. Un po’ come si fa per r<strong>il</strong>assarsi, non si compie alcuna azione, si smettesemplicemente di contrarre i muscoli. E’ possib<strong>il</strong>e coltivare l’ab<strong>il</strong>ità nel quinto elemento.Permettiamoci di essere più spontanei nella conversazione, questo ci aiuterà nel quinto elemento.Più pensiamo di dover fare attenzione a ciò che diciamo, meno ci rendiamo conto di poter sbagliare.La danza può aiutare a sv<strong>il</strong>uppare <strong>il</strong> quinto elemento, soprattutto se è danza libera e spontanea.Passare <strong>del</strong> tempo a contatto con la natura, con i gatti e con i bambini ci permetterà di migliorarel’ab<strong>il</strong>ità nel quinto elemento perché ci permetterà di stare nel presente e quindi capire che ciò chefacciamo è perfetto così com’è.Le affermazioniUno strumento per superare i pensieri negativi.Le affermazioni sono pensieri di buona qualità da tenete a mente. I risultati di una affermazionearrivano nel momento in cui la mente la accetta e la considera vera. Le affermazioni hanno latendenza ad attivare emozioni e portano in superficie i pensieri a loro opposti. Le affermazioni32


possono essere usate ripetendole verbalmente, ripetendole per iscritto o facendone un cartello damettere in bella vista. Nel Rebirthing, l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>le affermazione è uno degli strumenti che cipermette di cambiare <strong>il</strong> nostro atteggiamento nei confronti dei pensieri condizionanti. Ma qual’è <strong>il</strong>potere <strong>del</strong>le affermazioni?? Eliminare i pensieri che ci impediscono di vivere serenamente la nostravita.Dal momento che cominciamo a formarci come esseri umani, la nostra mente memorizza tuttoquello che pensiamo. Alcuni di questi pensieri si cristallizzano in noi diventando <strong>del</strong>le convinzioni.Facciamo un esempio. In una famiglia nasce la terza figlia, <strong>il</strong> travaglio è stato lungo, <strong>il</strong> parto non èstato semplice, la bambina nasce non bellissima perché provata dal faticoso viaggio. Le primeparole che ode sono “non è bella come le sorelle, ma piuttosto bruttina”.La bambina cresce e continua a vivere <strong>il</strong> confronto con le sorelle più grandi, e si percepisce semprepiù un piccolo anatroccolo.Nell’adolescenza diventa una ragazza bellissima, i complimenti non si sprecano, eppure sembra chela irritano, diventa persino aggressiva con le persone che l’apprezzano.Cosa sta succedendo???Lei è convinta di non essere bella e crede che i complimenti non siano reali, ma solo un modo perderiderla.Attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>le affermazioni possiamo sostituire <strong>il</strong> pensiero “sono brutta” con un nuovopensiero migliore: “sono perfetta così come sono”, “sto bene con me stessa”, “mi piaccio comesono” e altro ancora.Vediamo ora come si ut<strong>il</strong>izzano.- pensate ad una frase positiva, affermativa, in prima persona. Ad esempio: Io Sabina sono perfettacosì come sono, oppure, Io Sabina mi amo così come sono.- Prendete un quaderno e piegate dei fogli a metà creando così due colonne.- Nella colonna di sinistra scriverete la frase che avete scelto e, per ogni frase che scrivete, nellacolonna di destra scrivete <strong>il</strong> primissimo pensiero che vi passa per la mente senza giudicarlo orespingerlo.- Procedete per le righe successive, prima la frase scelta quindi poi i pensieri che passano per lamente, fino a completare 21 righe.Cosa significa tutto ciò????La frase che avete scelto rappresenta un pensiero nuovo per voi, in quanto tale entra in conflittocon <strong>il</strong> pensiero condizionante che volete cancellare, ed ecco che nella colonna di destra vi uscirannotutti i pensieri condizionanti che vi impediscono di credere al pensiero nuovo.Ogni volta che si scrive nella colonna di destra si diventa sempre più consapevoli dei pensieriinconsci che ci impediscono di essere quello che siamo o vogliamo veramente, con la ripetizionescritta li indeboliamo fino a sostituirli.Il RebirtherIl Rebirther è un compagno di viaggio...33


Il Rebirthing non è una terapia, è uno strumento molto efficace per risvegliare e rafforzare l’autoguarigione di una persona. Il Reberthing è una esperienza vasta e varia che porta in contatto conaspetti estremamente soggettivi. Il Rebirther non è un terapeuta ma un insegnante, insegna <strong>il</strong> respirocircolare. E’ un fac<strong>il</strong>itatore, che non da mo<strong>del</strong>li o consigli, ma che aiuta a scoprire se stessi,stimolando la crescita attraverso <strong>il</strong> respiro circolaree nel rispetto <strong>del</strong>l’ unicità <strong>del</strong>’altro. Il respiro èuno strumento a dosposizione di tutti. Tale respiro diverrà <strong>il</strong> nostro “metodo”, semplice ma efficacee potente, per gestire una serie di disturbi e di problemi psicosomatici, quali ad esempio, stress,ansie, stanchezze psico-fisiche.Al termine <strong>del</strong>le 10 sedute <strong>del</strong> ciclo di Rebirthing ci si trova in assoluta “autonomia”ed“autogestione” <strong>del</strong>la nostra vita e <strong>del</strong>la salute con a disposizione la riscoperta <strong>del</strong> respiro comerisorsa nel continuo processo di consapevolezza e di conoscenza di SE.Chiunque può imparare <strong>il</strong> respiro circolare, dal bambino in età scolare alla persona più matura eadulta. L’unico presupposto necessario è quello <strong>del</strong>la volontà di voler vivere nella gioia. E’necessario aver la volontà di assumersi la responsab<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>la propria vita. Tutta questa autonomiapuò creare in alcune persone la paura di restare soli con se stessi ed ecco che spesso le personetornano al tradizionale rapporto terapeuta-paziente dove possono sentirsi più al sicuro <strong>del</strong>egando alterapeuta la risoluzione dei propri disagi ma rinunciando alla propria indipendenza.“NON CI SI PUO’ ASPETTARE DI OTTENERE ALCUN TIPO DI RISULTATO POSITIVONELLA VITA SE NON CI SI ASSUME LA RESPONSABILITA’ DI PRODURLO.”Sessione di respiro classicaSei disteso e cominci a respirare in modo circolare e la magia ha inizioHo parlato <strong>del</strong> Rebirthing come tecnica di respirazione e dalla sua storia. Ora vorrei descrivervi unaseduta di respiro. Innanzitutto per coloro che non hanno mai provato questa tecnica è sconsigliab<strong>il</strong>efarlo da soli, non dimenticate che andrete a connettervi con le vostre emozioni ed è consigliab<strong>il</strong>efarlo con un esperto che può sostenervi. Lo scopo <strong>del</strong>le sedute è proprio quello di insegnarvi latecnica in modo che successivamente possiate essere autonomi e respirare tutte le volte che vorrete.Cominciamo: l’ambiente è tranqu<strong>il</strong>lo, c’è un materassino su cui vi sdraiate, la musica è insott<strong>of</strong>ondo. Accanto a te si siede <strong>il</strong> tuo compagno di viaggio, <strong>il</strong> Rebirther. Si inizia con dei beisospiri e dolcemente si finisce per seguire <strong>il</strong> ritmo <strong>del</strong>la tua guida. L’inspirazione e l’espirazionenon hanno pausa, <strong>il</strong> ritmo è continuo. A volte <strong>il</strong> tuo compagno di viaggio interviene per fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong>processo dando indicazioni, e tu cominci a sentirti leggero, la mente comincia a svuotarsi perlasciare spazio a qualcosa che arriverà da li a poco. Il tempo passa ma tu non ne hai la percezione.Ecco che da dentro di te arrivano dei nuovi pensieri o <strong>del</strong>le immagini, è <strong>il</strong> tuo inconscio che hacominciato a parlarti. E’ iniziato <strong>il</strong> tuo grande viaggio verso <strong>il</strong> cambiamento. Sono passati circa 45minuti ma a te sembra d’aver appena iniziato. Ora comincia la fase in cui puoi cristallizzare tuttoquello che la seduta ti ha donato, inizia la fase di integrazione: ti giri su un fianco ed assumi laposizione fetale, riprendi <strong>il</strong> ritmo normale <strong>del</strong> respiro e ti lasci coccolare da tutte le nuovesensazioni. Devo precisare che non tutti i Rebirther usano la musica e non tutte le scuole di34


Rebirthing insegnano la fase di integrazione. Penso che l’ingrediente fondamentale per raggiungereun buon risultato in una seduta sia la fiducia. Se c’è chiusura da una <strong>del</strong>le due parti, se c’e’diffidenza o giudizio, l’esperienza rimane condizionata.“OGNI SEDUTA, DI OGNI SINGOLA PERSONA, E’ UNICA E IRRIPETIBILE, COSI’ COMEUNICO E IRRIPETIBILE E’ OGNI ESSERE UMANO.”Sessione di respiro in acqua caldaL'acqua calda stimola i ricordi più antichi, e fa rivivere così la tua nascita.La respirata in acqua calda è nata proprio dall’esperienza di Leonard Orr, da qui nasce <strong>il</strong> Rebirthing.L’ambiente <strong>del</strong>la respirazione in acqua calda generalmente è quello <strong>del</strong>le acque termali, questo tipodi esperienza si fa in gruppo e in un contesto chiamato “residenziale”, cioè si va fuori città per 2/3giorni e ci si immerge in un’altra dimensione. Scusatemi <strong>il</strong> termine ma ogni volta per me è come seentrassi in un luogo magico. Niente impedisce di fare sessioni individuali, sempre con vicino unesperto, in una vasca da bagno, la cosa essenziale è che ci siamo almeno 34/37 gradi centigradi.Cominciamo: Ci sei tu e <strong>il</strong> tuo compagno d’avventura, non necessariamente un Rebirther, va beneanche una persona che ha già avuto altre esperienze di respiro. Vi immergete dolcementenell’acqua e inizi a prendere famigliarità con <strong>il</strong> boccaglio e lo stringi-naso. Il tuo compagno ti èvicino e ti sostiene per tutta la sessione.Lentamente immergi <strong>il</strong> tuo viso nell’acqua calda in posizione prona, abbandoni <strong>il</strong> tuo corpo al tuocompagno che provvede a dare quel tanto di sostegno fisico sufficiente a consentire <strong>il</strong>galleggiamento e ti lasci avvolgere dal calore <strong>del</strong>l’acqua. Il respiro è circolare e continuo e per ovvimotivi viene fatto dalla bocca. Non passano molti minuti che perdi la percezione <strong>del</strong> luogo in cui seie, come per incanto, ti sembra d’essere in un luogo conosciuto molto tempo fa, protetto, ovattato,sei nel ventre di tua madre. Stai rivivendo l’esperienza <strong>del</strong>la tua nascita. Sono passati circa 20minuti è arrivato <strong>il</strong> momento di tornare da questo viaggio. Il tuo compagno comincia a massaggiart<strong>il</strong>a schiena ed è come se, dolcemente ti facesse uscire da un f<strong>il</strong>m. Ora puoi tornare dal tuoasciugamano per cristallizzare tutta questa magnifica esperienza con l’integrazione, assumendo laposizione fetale girato su di un fianco. Così come a secco, la sessione è completa quando <strong>il</strong> corporaggiunge uno stato di benessere e quando la mente è calma, serena, pronta ad uno atteggiamento diapertura. E adesso sei consapevole di come sei nato e questo ti aiuterà a capire perché affronti lavita con un determinato atteggiamento. Ora sta a te lavorarci sopra se vuoi cambiare realmente. Non35


tutte le persone se la sentono di andare sott’acqua con la testa. In questi casi, quando la diffidenza e<strong>il</strong> timore <strong>del</strong>l’acqua sono molto intensi, è ut<strong>il</strong>e ed efficace iniziare dalla posizione di supini conqualche movimento di Watsu per fac<strong>il</strong>itare la presa di contatto e di confidenza con l’elementoliquido. Con calma, respiro dopo respiro, dondolio dopo dondolio, si lascia scivolare la fretta,l’ansia, le aspettative, fino a r<strong>il</strong>assarsi gradualmente. Cullati e coccolati si finisce per adattarsiall’acqua, fam<strong>il</strong>iarizzare con essa, fino a rendersi conto che ci si può abbandonare con fiducia. Aquel punto la persona può essere invitata a girarsi nella posizione prona per iniziare la sessione diRebirthingInoltre è da ricordare che la respirazione effettuata in acqua, anche nella propria vasca da bagno,consente una doppia purificazione <strong>del</strong>l’energia: quella realizzata dal respiro circolare all’interno <strong>del</strong>corpo e quella realizzata dall’acqua sulla superficie corporea e sull’aura.“ACQUA E RESPIRO, AFFETTIVITA’ E APERTURA.”Sessione di respiro in acqua freddaOgnuno di noi ha molte paure, ma in fondo tutti abbiamo paura <strong>del</strong>l'acqua fredda .Ecco comesuperarla e riscoprirsi ancora più forti.L’ambiente <strong>del</strong>la respirata in acqua fredda, come quello <strong>del</strong>l’acqua calda, generalmente è fuori dallecittà, questo tipo di esperienza si fa in gruppo e in un contesto chiamato “residenziale”. Anche quipuoi avere una sessione individuale, naturalmente sempre con un esperto, in una vasca da bagno, lacosa essenziale è che l’acqua sia fredda, ma veramente, veramente, fredda. Non barate!Cominciamo: innanzitutto cerchiamo un bel ruscello, l’acqua non deve essere necessariamente alta,è sufficiente che possiate immergervi fino alla vita. Si dispone sulla riva l’asciugamano, si prende <strong>il</strong>boccaglio e lo stringinaso, ed, insieme al nostro compagno d’avventura, si immergono i piedi.L’impatto è immediato, l’acqua e gelida e l’istinto dice subito “tu sei matto, torna indietro”, ma saiperché sei li e vai avanti. Lentamente si prende confidenza con l’acqua e ci si accorge che si staavanzando, si vede l’acqua che sale e sembra quasi di non sentire più niente, <strong>il</strong> tuo corpo stadiventando insensib<strong>il</strong>e al freddo ed a un certo punto ti senti pronto: L’acqua così fredda non fa piùpaura e ci si immergi completamente. Dalla posizione prona, respiro dopo respiro, inizia <strong>il</strong> viaggio.Dopo un po’, <strong>il</strong> tuo compagno, dolcemente, inizia a sollevarti e a farti capire che è arrivato <strong>il</strong>momento di tornare dall’asciugamano per cristallizzare questa magnifica esperienza conl’integrazione.36


Nell’acqua fredda, è più fac<strong>il</strong>e riviere esperienze di paura, tensione, disagio, esperienze ricondottealla sensazioni legate alla morte. Entrare in contatto con l’opposto <strong>del</strong>la vita, può scatenare quindiemozioni molto forti. In questo caso l’atteggiamento ottimale è di relax e respiro pr<strong>of</strong>ondo per far siche le sensazioni possono scorrere più liberamente e con più pienezza. Il tutto supportato da unimmancab<strong>il</strong>e atteggiamento mentale di accettazione e assenza di giudizio. Basta essere disposti avivere un processo, senza voler per forza applicare una tecnica. Basta essere disposti a partecipareal 100% a tutti gli effetti <strong>del</strong>la propria vita con fiducia, gratitudine ed um<strong>il</strong>tà.Rebirthing in GravidanzaVisualizzazioni, affermazioni e respiro per un parto dolce...E’ molto ut<strong>il</strong>e praticare <strong>il</strong> Rebirthing in gravidanza. Praticare <strong>il</strong> respiro circolare può aiutare legestanti a vivere con maggiore intensità le emozioni di questa meravigliosa esperienza.Abbiamo visto che <strong>il</strong> Rebirthing può essere ut<strong>il</strong>izzato come strumento di crescita, praticarlo ingravidanza con <strong>il</strong> proprio compagno può essere ut<strong>il</strong>issimo per affrontare la gravidanza conmaggiore fiducia, serenità e sicurezza.Ci sono alcuni Rebirther che si sono specializzati nell’accompagnare i futuri genitori in questoviaggio verso la nascita <strong>del</strong> loro bambino. In questi incontri vengono ut<strong>il</strong>izzati molti strumenti tracui le visualizzazioni.Qui di seguito troverete una visualizzazione orientata a conoscere <strong>il</strong> proprio bambino. L’obiettivo<strong>del</strong>la visualizzazione è quella di creare un legame con <strong>il</strong> nascituro. Ut<strong>il</strong>i sono anche le affermazioni.Può essere praticata per 10 minuti una volta al mese per tutta la durata <strong>del</strong>la gravidanza.Prima di cominciare r<strong>il</strong>assatevi e cercate un momento calmo e tranqu<strong>il</strong>lo <strong>del</strong>la giornata. Mettete unamusica dolce come sott<strong>of</strong>ondo.“Cominciate a portare l’attenzione sul vostro respiro, e sul bambino che sta crescendo dentro di voi.Immaginate d’avere una vista a raggi X e di poter guardare attraverso la vostra parete addominale ela placenta. Osserva la sua testa, le minuscole dita <strong>del</strong>le mani e dei piedi. Osservate <strong>il</strong> cordoneombelicale che porta ossigeno e vitamine al vostro bambino. Ripetete l’affermazione: sto dando almio bambino tutto <strong>il</strong> nutrimento che gli è necessario. Il mio interesse per la nostra salute enutrizione gli darà la possib<strong>il</strong>ità di crescere felice, sano e forte.Ora immaginate che <strong>il</strong> cordone ombelicale non trasporti solo nutrimento ma anche amore e calore.Mentre inviate <strong>il</strong> vostro amore alla bambino lui sentirà <strong>il</strong> vostro interesse e percepirà la garanzia chevoi desiderate per lui solo le cose migliori.37


ora ponete attenzione e accogliete le emozioni che <strong>il</strong> bambino vi rimanda. Immaginate che i suoisentimenti di calore e sicurezza siano racchiusi in minuscole bollicine che viaggiano nel corpo finoa voi.Rimanete in contatto con queste sensazione per alcuni minuti. E quando vi sentirete prontecominciate a salutare <strong>il</strong> vostro bambino e a tornare dolcemente a percepire <strong>il</strong> vostro corpo, la stanzain cui siete fino ad aprire completamene gli occhi.”Questo è un esempio di visualizzazione che si può sperimentare seguendo un percorso per legestanti e i loro compagni.Gravidanza e respiroCon <strong>il</strong> respiro circolare è possib<strong>il</strong>e trasformare <strong>il</strong> parto in un'esperienza magica.La tecnica <strong>del</strong> Rebirthing viene ut<strong>il</strong>izzata, non solo per rielaborare traumi o per eliminare ansie, maha anche una grande ut<strong>il</strong>ità nei corsi pre-parto.In Italia non è ancora molto diffusa ma negli Stati Uniti molte gestanti arrivano in sala travagliodopo aver fatto una serie di incontri di Rebirthing. Provate a pensare <strong>il</strong> perché???Abbiamo detto più volte che <strong>il</strong> respiro circolare ti permette di avere una percezione molto pr<strong>of</strong>ondadi te. Tutte le donne che hanno avuto un bambino possono confermare che questa sensib<strong>il</strong>ità siamplifica quando si è incinte. Attraverso la pratica <strong>del</strong> respiro circolare la mamma ha la possib<strong>il</strong>itàdi entrare in contatto con <strong>il</strong> proprio bambino e prepararsi fisicamente e psicologicamente almomento <strong>del</strong>la nascita.Le sessioni che conosco di Rebirthing per le gestanti sono strutturare in modo diverso dalle sessioniindividuali o di gruppo e sono arricchite anche di momenti di lavoro corporeo mirato. Qui lo scopoprincipale non è quello di elaborare dei traumi ma quello di preparare mamma e nascituro al grandemomento. Si dà molto spazio alle visualizzazioni, alle condivisioni, allo scambio di sensazioni e adimparare ad avere un certo controllo <strong>del</strong> dolore attraverso l’uso <strong>del</strong> respiro circolare. Tale incontrinon vogliono sostituire i classici corsi pre-parto ma semplicemente integrarsi a loro per permetterecosì alle mamme di vivere un’esperienza magnifica, quella racchiusa nella gravidanza.38


Visualizzazioni in gravidanzaUna cascata per alleviare <strong>il</strong> dolore <strong>del</strong> travaglioLa visualizzazione è una tecnica efficace, semplice ed estremamente flessib<strong>il</strong>e che ci mette incontatto con <strong>il</strong> nostro immaginario interiore. Uno strumento che fac<strong>il</strong>ita l’interazione continua tramente e corpo. Un obbiettivo per poter essere raggiunto deve essere prima visualizzato! Lavisualizzazione permette di vivere a pieno, e quindi coinvolgendo tutti i nostri canalirappresentazionali, l’evento prima che succeda.La visualizzazione permette di metterci in relazione con noi stessi, di scoprirci e di fare affiorareimmagini, sensazioni.La visualizzazione viene usata in diversi campi dalla medicina come controllo corporeo(ipertensione, problemi respiratori…), alla psicoterapia (depressioni, risoluzioni di problemi…), nelcampo <strong>del</strong>lo sport per accrescere <strong>il</strong> potenziamento atletico, e nel Rebirthing ( per un pr<strong>of</strong>ondor<strong>il</strong>assamento, per cambiare le forme pensiero…).Inoltre è applicab<strong>il</strong>e nella vita normale a tutti i livelli.Da alcuni anni, la visualizzazione viene usata anche nella preparazione al parto, in particolare:- favorisce un’interazione col bambino- aiuta a chiarire e rafforzare le proprie reali aspettative sulla gravidanza e sul parto- aumentando la fiducia in se e nelle proprie capacità, fac<strong>il</strong>ita la d<strong>il</strong>atazione ed <strong>il</strong> processo <strong>del</strong>travaglio e fase espulsiva- aiuta nell’integrazione <strong>del</strong> parto e nell’organizzazione mentale <strong>del</strong> dopo parto.Durante gli incontri di Rebirthing in gravidanza una <strong>del</strong>le visualizzazioni più usate è quella in cui s<strong>il</strong>avora sul travaglio per alleviare le tensioni e le sensazioni <strong>del</strong>le contrazioni:“Immaginati davanti ad una bellissima cascata. Prova ad immaginarla nei dettagli. Immagina lachiara acqua cristallina che scorre. Senti <strong>il</strong> suono, <strong>il</strong> rumore costante <strong>del</strong>l’acqua che cade. Senti <strong>il</strong>suono, <strong>il</strong> rumore costante <strong>del</strong>l’acqua che cade. Senti sulla pelle gli spruzzi d’acqua. Assaggiaquell’acqua pura. Ed ora ad ogni espirazione, butta la tue tensioni alla cascata. Immagina le tensioniricadere via con l’acqua. Immaginati sempre più r<strong>il</strong>assata e cosciente <strong>del</strong>la tua grande forza.Immagina te stessa come una cascata.”39


Le affermazioni in gravidanzaLo strumento <strong>del</strong>le affermazioni è ut<strong>il</strong>issimo anche in gravidanzaContinuando <strong>il</strong> nostro viaggio con le future mamme, abbiamo detto quanto può essere ut<strong>il</strong>e praticare<strong>il</strong> Rebirthing in gravidanza. Altrettanto preziose sono le affermazioni.L’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>le affermazioni può essere molto ut<strong>il</strong>e per liberarci di alcune paure inconsce e quindisono <strong>il</strong> mezzo per poter comunicare calore e sicurezza al nostro bambino. Possiamo fare questolavoro già dal secondo mese di gravidanza, cominciando a dire al nostro bimbo quanto è amato edesiderato.Ecco una lista di affermazioni, scegliete quella che vi sembra più adatta a voi e se lo desideratepotrete anche crearne una vostra. Una volta scelta o trovata ripetetela dentro di voi per dieci o ventivolte ogni volta che ne sentite <strong>il</strong> bisogno. Potete anche ripeterla sussurrandola mentre con le maniaccarezzate <strong>il</strong> pancione. Esse sono un modo efficace e potente di comunicare amore e sostegno alvostro bambino. Non dimentichiamo mai che IL PENSIERO CREA.Eccone alcune:- tutte le cellule, i tessuti e gli organi <strong>del</strong> tuo corpo si stanno sv<strong>il</strong>uppando perfettamente -- sei amato e desiderato -- mi piace sentirti crescere dentro di me -- sei al caldo, al sicuro e sei felice -- sei <strong>il</strong> mio bambino e ti desidero più di ogni altra cosa al <strong>mondo</strong>.40


CONCLUSIONI: La mia esperienza di mamma.Dopo 5 anni di matrimonio ho iniziato ad avvertire nella relazione <strong>il</strong> bisogno di mettere a fruttola promessa di famiglia a suo tempo fatta. Io come donna mi sentivo pronta, mio marito,ricordo, un po’ meno. Tra un tira e molla, tra una trattativa e l’altra, arriva l’accordo e a tal finesi intensificano le attività “notturne”. All’inizio, però non abbiamo avuto nessun risultato. Forsel’eccessiva volontà in qualche modo stava interferendo con l’energia creativa e questo portavaper le lunghe l’arrivo di un figlio. Il tempo passava, aumentava l’angoscia e la paura di nonessere in grado di procreare. Sicuramente, la nostra reazione non indagatoria, e più orientata alasciar andare le cose così per quello che sono (accettazione), un giorno, inaspettatamente,hanno fatto si che <strong>il</strong> miracolo si compisse. Il 06-01-2005 scopro di essere incinta di 3 mesi!Ricordo la gioia <strong>del</strong>la notizia, ricordo <strong>il</strong> panico e l’angoscia vissuti quando dopo le risposte <strong>del</strong>tritest <strong>il</strong> ginecologo mi comunica la necessità di fare l’amniocentesi a causa <strong>del</strong>l’ alta probab<strong>il</strong>itàdi avere un figlio ”non normale”. Ricordo la strana sensazione di non riuscire più ad entrarenegli abiti. Ricordo la curiosità e lo stupore iniziale <strong>del</strong>le visite di controllo e <strong>del</strong>le ecografiemens<strong>il</strong>i, trasformate poi in abitudine e vissute quasi come un peso. Ricordo gli appuntamenti,anche in ufficio sul lavoro, che ogni tanto mi ritagliavo col pancione e con quel esserino chestava prendendo consistenza dentro di me. Ricordo <strong>il</strong> senso di colpa per aver lavorato fino allafine, e l’invidia provata per quelle mamme che incontravo al corso pre-parto, che stavano già inmaternità. D'altronde anche mia mamma aveva lavorato fino alla fine! Ricordo l’ora <strong>del</strong>la favolaalla sera prima di dormire, dove a turno ci si alternava col marito nella lettura di una storia per <strong>il</strong>cucciolo. Ricordo i suoi primi calcetti. Ricordo la premura e le attenzioni <strong>del</strong> marito quandosono stata costretta ferma a letto o ricoverata un mese in ospedale causa minacce didistaccamento <strong>del</strong>la placenta. Ricordo l’attesa, la paura, l’angoscia nell’aspettare le risposte<strong>del</strong>l’amniocentesi. Ricordo <strong>il</strong> sollievo <strong>del</strong>la notizia che <strong>il</strong> mio piccolo era sano e stava crescendobene. Ricordo le telefonate di mia madre, <strong>del</strong>la suocera, degli amici, durante <strong>il</strong> periodo diricovero, che anche se mi facevano piacere non facevano altro che amplificare <strong>il</strong> mio statod’animo di paura e insicurezza. Ricordo la visita guidata alla sala parto durante <strong>il</strong> corso dipreparazione al parto. E ricordo la sensazioni di freddo, di poco accogliente, e di troppo ster<strong>il</strong>eprovate alla vista di quella stanza, e di quel letto-poltrona.Il 14-08-2005 mattina un principio di rottura di acque mi fa andare in ospedale, ci siamo, lecontrazioni stanno arrivando, anzi la visita dice che già ci sono, io però ancora non le sento.Dov’è la mia consapevolezza corporea? E dove sono io? Poi nella notte <strong>del</strong> 14 arrivano le primecontrazioni toste.Finalmente l’intensità di quel dolore mi riporta nel mio corpo, e pian piano riprendoconsapevolezza <strong>del</strong>le mie tensioni. Il tempo passa, le pause tra una contrazione e l’altra siaccorciano. L’ultima visita dice che io sono pronta, ma <strong>il</strong> piccolo ancora no. E’ troppo alto eoccorre aspettare che scenda. Mi suggeriscono una posizione accovacciata su di una palla. E’scomoda ma decido di tentare. Il tempo passa e pian piano <strong>il</strong> piccolo scende. Suono <strong>il</strong>campanello, dico di sentire che è arrivato <strong>il</strong> momento, ma la risposta che ricevo è non puòessere, è <strong>il</strong> primo figlio, c’è tempo. Cavoli, come fa questa a sapere cosa provo io? Sono io che41


sto per partorire? Sono io in preda a questi dolori atroci? Un po’ stizzita decido di affidarmi allasua esperienza di ostetrica e pazientemente aspetto. Non passa molto tempo che sento di nonfarcela più, la sua testolina mi comprime sotto in modo quasi insopportab<strong>il</strong>e e la voglia dispingere come se dovessi andare in bagno è incontrollab<strong>il</strong>e. Risuono, arriva una nuova ostetrica,nel frattempo c’è stato <strong>il</strong> cambio di turno, mi accompagna nella stanza per la visita e non faccioin tempo a stendermi che mi urla:”presto andiamo o finisce che me lo sforni qui!” Di corsa insala parto, cammino spedita a gambe aperte, mi sento g<strong>of</strong>fa come una papera, e tengo una manopoggiata sotto quasi volessi proteggerlo da una eventuale caduta. Arrivata mi rifiuto distendermi su quell’orrenda poltrona-lettino, resto in piedi, accovacciata e quasi stordita,assecondo le spinte in modo istintivo. Nel frattempo è arrivato mio marito e <strong>il</strong> mio ginecologo.Spingo e respiro, respiro e spingo, assecondando un ritmo che mi viene da dentro, da lontano,ma che non conoscevo prima. Non sento <strong>il</strong> bisogno di urlare come mi era stato detto nel corsopre-parto, e quindi non urlo. L’ostetrica mi avvisa che la testa è uscita, e che è ora diaccomodarsi sul lettino. Avverto dei movimenti, l’ostetrica sta facendo qualcosa là sotto, manon so bene cosa. Il mio ginecologo che è laggiù con voce ferma mi dice: “ora occorre unagrande e forte spinta per farlo uscire tutto, ha <strong>il</strong> cordone attorno al collo e non possiamopermetterci di sbagliare. Lo abbiamo allentato fin dove era possib<strong>il</strong>e, ora c’è bisogno di tutta latua collaborazione. Spingi forte appena te lo diciamo”. Mi tremano le gambe, sono stanca econfusa e mi forzo per resistere allo stimolo di spinta che arriva con la contrazione. Aspetto <strong>il</strong>segnale, aspetto che mi faccino un cenno. Anche se sono stati attimi, quegli attimi ricordo chemi sono sembrati interminab<strong>il</strong>i. Il marito è lì, dietro di me, ci teniamo per mano e ho quas<strong>il</strong>’impressione di stritolarla a volte quella mano. Ecco <strong>il</strong> segnale. Ci siamo, raccolgo tutte le mieforze, respiro pr<strong>of</strong>ondamente e nell’espirazione spingo, spingo con tutta la forza che mi èrimasta nel corpo ! Sono le 07:23 <strong>del</strong> 15-08-2005, Lorenzo è nato. Tagliano in fretta <strong>il</strong> cordone eme lo appoggiano sopra talmente veloce che non riesco nemmeno a vederlo. Vorrei alzarmi,vorrei guardarlo, ma sono bloccata lì, stremata, sfinita, e con un tremore incontrollab<strong>il</strong>e cheattraversa tutto <strong>il</strong> mio corpo. Allora, provo a seguirlo con lo sguardo, ma i miei occhi nonarrivano così lontano. Mi consola <strong>il</strong> fatto che c’è lì mio marito, lui può vedere cosa stasuccedendo. Ricordo che solo <strong>il</strong> fatto di sentirlo piangere a quietato un po’ <strong>il</strong> turbinio di pensieriche in quel momento si muovevano all’impazzata nella mia testa. Ok posso alzarmi e finalmentecon in braccio <strong>il</strong> mio piccolo, quasi come fosse un meritato tr<strong>of</strong>eo, vado nella mia stanza.Credevo <strong>il</strong> peggio fosse passato, ma non avevo considerato che quello era per me e mio maritol’inizio di una nuova avventura. L’allattamento, le notti insonni, <strong>il</strong> cambio <strong>del</strong> pannolino, i suoipianti, i miei momenti di sconforto e incomprensione. Stavo pian piano imparando a comunicarecon lui, stavo imparando ad ascoltare le sue a volte mute a volte stridenti richieste. Ci stavamoconoscendo. Tornata a casa, <strong>il</strong> latte tardava ad arrivare, ne era poco, lui piangeva, era affamato estava sempre attaccato al seno. Tutti che erano pronti a darmi consigli, ma nessuno che sapesseveramente aiutarmi.Io mi sentivo incapace, impacciata, stanca, e certo sentirsi dire “me lo stai facendo morire difame questo nipote” oppure “domani ci penso io e gli do <strong>il</strong> latte artificiale” non faceva altro chefarmi sentire più incapace. Oggi so che si chiama baby blues, e che è una fase post-parto“normale”, dovuta al mix di ormoni che investono la donna nelle fasi <strong>del</strong>la gravidanza, <strong>del</strong> partoe <strong>del</strong>l’allattamento, quindi superab<strong>il</strong>e col giusto supporto e sostegno. Ringrazio la mia bella42


testa dura che mi ha fatto puntare i piedi sul discorso latte e non mi ha fatto cadere nellatrappola <strong>del</strong>la scorciatoia <strong>del</strong> latte artificiale. Il latte poi è arrivato, avevo solo bisogno diriposare e credere di più in me. Ne è arrivato troppo, talmente tanto che per un mese hoconvissuto con la mastite e le ragadi. Magari se oltre ai consigli ci fosse stato qualcuno affiancoa me che mi avesse informato e sostenuto, le cose sarebbero andate diversamente. O meglio iole avrei’ affrontate diversamente. Ora Lorenzo a 5 anni, è un bimbo solare, vivace, pieno difantasia e ancora autentico e spontaneo nelle sue azioni e scelte. Oggi, col senno di poi,ripensando alla mia gravidanza mi chiedo: “quante ecografie inut<strong>il</strong>i avrei’ potuto evitare ?Quante paure e insicurezze avrei’ potuto affrontare diversamente? Era davvero necessarial’amniocentesi considerato che un bimbo “down” lo avrei’ amato e accettato comunque? Ora soche una donna, che si prepara a diventare mamma non sa cosa farsene dei consigli, anzi questi lafanno sentire ancora più incapace e inut<strong>il</strong>e, una mamma vuole sostegno, vuole rassicurazione,vuole informazione. Una mamma è vulnerab<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> cambiamento ormonale che la investe larende “credulona”, frag<strong>il</strong>e e quindi va protetta.Il passaggio da donna e mamma è uno step importante nella vita <strong>del</strong>la donna. E’ un momento dicrescita personale, di trasformazione e maturazione.Io personalmente, mi sento di dover dire grazie a questa esperienza. In fondo è merito suo, conle sue difficoltà, i suoi momenti di gioia, le sue paure, le sue ansie ed insicurezze che ho capitocosa “volevo fare da grande”. Devo ammettere che hanno contribuito in questa scelta anchel’aver incontrato <strong>il</strong> Watsu con la dott.ssa Patrizia di Pietrantonio, l’Ai chi con Jun Konno e ItaloBertolasi, <strong>il</strong> Rebirthing la pnl e <strong>il</strong> coach con Arianna Bitti, Max Damioli e Maria CaterinaCapurro, l’Eft con Giuseppe Cocca e <strong>il</strong> <strong>Counseling</strong> con la Sicool e nelle persone di Talasi,Smito e Matida.Ora so che quello che voglio fare nella vita è promuove la qualità <strong>del</strong>la vita stessa, e lo vogli<strong>of</strong>are anche attraverso l’acqua, un elemento che amo, un elemento di per se fantastico, mistico,semplice e complicato che accoglie, unisce, protegge, fac<strong>il</strong>ita, amplifica…..e potrei andareavanti per una pagina intera ad elencare le sue qualità. Lo voglio fare attraverso <strong>il</strong> respiro e lasua capacità di conquistare gli spazi rigidi ed oscuri, ridonandoli alla gioia di vivere. Lo vogli<strong>of</strong>are attraverso la “guida” <strong>del</strong> coach e attraverso “l’ascolto” attivo e pulito <strong>del</strong> Counselor. Il tuttoarricchito da un ingrediente speciale, la mia unicità ! Come ho imparato dal maestro Osho, lamaggior parte <strong>del</strong>l’umanità vive la propria esistenza in uno stato di inconsapevolezza tale dapoter essere paragonato a un sonno da svegli. Il Rebirthing, e in particolare l’uso <strong>del</strong>larespirazione connessa, continua, circolare, ha come effetto <strong>il</strong> risveglio <strong>del</strong>la coscienza, <strong>del</strong>laconsapevolezza. Essere svegli e consapevoli nel momento in cui si decide di mettere al <strong>mondo</strong>un figlio crea le condizioni tali per vivere un’esperienza esistenziale straordinaria, quasiincredib<strong>il</strong>e. E questa scint<strong>il</strong>la “divina”,dalla quale ha origine la vita, rimane radicata nell’intimo<strong>del</strong> cuore <strong>del</strong> nascituro per sempre.Lo voglio fare per aiutare la donna alla presa di coscienza di sé e al pieno ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>le propriecapacità generative, anche attraverso corsi di Acquamamma”. Lo voglio fare per rivalutare lafigura paterna e per accrescere le competenze genitoriali nella coppia, anche attraverso incontri43


in acqua aperti a tutta la famiglia. Lo voglio fare per sv<strong>il</strong>uppare le naturali doti, competenze eab<strong>il</strong>ità <strong>del</strong> bimbo anche attraverso corsi di Acquabebe’”.Concludo riportando la mia Mission.Crescere ed evolvere nell’animo e nella mente per essere una persona sempre migliore, inquando migliorando se stessi si migliora anche <strong>il</strong> <strong>mondo</strong>! Con la mia attività, e nel perfetto mixdi quelle che sono le mie conoscenze ed esperienze (la vita stessa, la maternità, Watsu, Ai chi,Rebirthing, Pnl, Eft, Meditazioni, e tutto quello che strada facendo contribuirà ad arricchire <strong>il</strong>mio bagaglio personale) aspiro a promuovere, in particolar modo nell’ambito <strong>del</strong>le coppie chedecidono di affrontare responsab<strong>il</strong>mente e consapevolmente una gravidanza, LA SALUTE:intesa non come “mancanza di malattia”, ma come la misura <strong>del</strong>la nostra energia personale,<strong>del</strong>la nostra vitalità, <strong>del</strong>la nostra consapevolezza corporea, <strong>del</strong>la nostra lucidità mentale e <strong>del</strong>lanostra ag<strong>il</strong>ità fisica. Mens sana in corpore sano ! LA PROSPERITA’: intesa non come laquantità di ricchezza posseduta, ma come misura <strong>del</strong> nostro grado di appagamento in tutti gliaspetti <strong>del</strong>la vita. LA SAGGEZZA: intesa non come la qualità e quantità di cose conosciute, macome la nostra capacità di essere “felici”.Per me tutto questo rappresenta “UN INVESTIMENTO CHE VALE UNA VITA !”E come mai <strong>il</strong> <strong>Counseling</strong> ?Ad un certo punto ho sentito l’esigenza di dare “un’identità” a tutto quello che era accaduto e aicorsi sui quali avevo investito tempo e denaro. Mi spiego meglio. Mi succedeva che nei postidove andavo a propormi per un eventuale collaborazione lavorativa emergeva spesso chenonostante le formazioni che avessi mi facevano notare che mi mancava un riconoscimento alivello sociale. Cioè non ero ne ostetrica, ne diplomata in scienze motorie, ne fisioterapista ecc.e quindi finivo per essere messa da parte. Poi durante un corso di watsu, un mio caro amico, miparla di questa opportunità proposta dalla Sicool. Ricordo che mentre lo ascoltavo, una vocinadentro di me mi ha detto: “ecco finalmente una figura pr<strong>of</strong>essionale, quella <strong>del</strong> CounselorOlistico, che mi da modo di unire tutte le mie conoscenze in una figura socialmente riconosciutae che combacia a pieno con quelle che sono le mie idee di fondo”. Ecco la mia nuova” identità”per poter essere finalmente, socialmente riconosciuta!Mi piace quello che racchiude <strong>il</strong> termine Olistico, termine che viene dal greco hòlos e chesignifica “tutto”, “intero”. Quindi mi piace <strong>il</strong> concetto che l’essere umano è considerato come uninsieme inscindib<strong>il</strong>e di corpo, emozioni, pensieri e spirito. Oggi giorno, troppo spesso siconsidera <strong>il</strong> corpo come un insieme di organi distinti. La malattia viene separata da noi stessi.Separiamo le emozioni dalle parti <strong>del</strong> corpo ad esse connesse e cerchiamo di eliminare i sintomianziché agire sulle cause.Consideriamo la malattia invece <strong>del</strong> malato e <strong>del</strong>eghiamo ad altri la responsab<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>la nostrasalute. Basta farsi un giro per gli ospedali e sentir parlare <strong>del</strong> signor prostata, o signoraappendice invece <strong>del</strong> sig. Rossi o signora Bianchi !44


Mi piace la figura <strong>del</strong> Counselor perché è una guida, un fac<strong>il</strong>itatore che ut<strong>il</strong>izza tutti i suoistrumenti possib<strong>il</strong>i fatti di ab<strong>il</strong>ità e competenze, per attivare nelle persone la capacità diaffrontare e risolvere rapidamente i problemi, stimolando <strong>il</strong> cliente a trovare le sue personalisoluzioni, e aiutandolo a riscoprire le sue risorse. Come dice Bandler, <strong>il</strong> papà <strong>del</strong>la PNL, ognunodi noi ha già dentro di se tutto ciò di cui ha bisogno, deve solo prenderne consapevolezza. Equesto un Counselor lo sa molto bene! Ecco perchè lavora con la parte sana <strong>del</strong>le persone, noncon quella malata, e lo fa promovendo la trasformazione globale <strong>del</strong>la persona stessa. Lavora inmodo “pulito”, senza giudicare, interpretare, consigliare soluzioni, e quindi senza proiettare lapropria percezione <strong>del</strong>la realtà (mappa <strong>del</strong> <strong>mondo</strong>) sull’altro. E’ attento a quelli che sono i“tranelli” <strong>del</strong>la comunicazione: generalizzazioni, proiezioni, distorsioni, cancellazioni ecc. E’attento alle parole che usa, in quanto conosce l’importanza e <strong>il</strong> peso di ogni singola parola. IlCounselor guida l’altro ad ampliare e arricchire la propria mappa e lo fa attraverso <strong>del</strong>ledomande (Metamo<strong>del</strong>lo) e/o attraverso <strong>del</strong>le metafore (M<strong>il</strong>tonMo<strong>del</strong>). Aiuta l’altro a definire <strong>il</strong>proprio obbiettivo invitandolo anche a scriverlo e visualizzarlo. La scrittura è potente, è unimpegno con se stessi. L’immaginazione, la visualizzazione è la sorgente creativa di ogni nostropensiero! Nell‘ascolto <strong>il</strong> Counselor è al 100% con <strong>il</strong> cliente (ha occhi, cuore e orecchie aperti ericettivi), e lo comprende senza giudicare. Dopo la definizione <strong>del</strong>l’ obbiettivo, lo supporta nelraggiungerlo. Il Counselor è uno “Sponsor” per <strong>il</strong> suo cliente, di tanto in tanto lo stimola aricordarsi <strong>del</strong>la meravigliosa creatura che è e <strong>del</strong>le cose belle che ha fatto. Quindi <strong>il</strong> Counselor èanche un ab<strong>il</strong>e motivatore. Durante una sessione di <strong>Counseling</strong> o tra una sessione e l’altrapossono esserci anche momenti di lavoro, quindi <strong>il</strong> Counselor da e chiede collaborazione alcliente. Il Counselor rispetta la mappa <strong>del</strong>l’altro e lo fa incontrandolo esattamente là dove l’altrosi trova. Lo aiuta a riscoprire le proprie ab<strong>il</strong>ità e risorse al fine di aiutarlo a costruire <strong>il</strong> futuroche desidera. Quindi accompagna la persona da dove si trova a dove vuole andare e lo faut<strong>il</strong>izzando tutti gli strumenti possib<strong>il</strong>i che conosce, spesso arricchiti dalla sua esperienza ecreatività.La prima sessione è una sessione introduttiva, spesso gratuita dove si ha uno scambio diinformazioni. Il Counselor da informazioni su cosa significa fare <strong>Counseling</strong>, su cosa fa dipreciso un Counselor, sugli strumenti che usa, sulla logistica, sulla durata <strong>del</strong>le sessioni, sulcosto e modalità di pagamento, sulla gestione di sessioni perse. E’ pronto a chiarire ogni dubbio<strong>del</strong> suo cliente inerente al suo lavoro. Sottolinea <strong>il</strong> rispetto <strong>del</strong>la riservatezza <strong>del</strong>le informazioneche emergeranno durante le sessioni e, come già detto, chiede collaborazione. Quindi stipula unvero e proprio accordo di alleanza col cliente. Nello stesso tempo, <strong>il</strong> Counselor raccoglieinformazione, attraverso domande e attraverso l’ascolto attivo e pulito. Raccoglie informazionisulla mappa <strong>del</strong> cliente (la sua visione <strong>del</strong>la realtà), sulle modalità o canali rappresentativi cheusa per creare questa mappa (Visivo, Uditivo, Cinestesico e loro sott<strong>il</strong>i distinzioni osottocaratteristiche dette Submodalità) sulle sue aspettative, sui suoi disagi. Questo gli daràmodo di dare una direzione, un’ orientamento a tutto <strong>il</strong> lavoro successivo. Il primo incontroquindi ha lo scopo di conoscersi, di creare fiducia e collaborazione, di valutare la compatib<strong>il</strong>ità<strong>del</strong>le esigenze e richieste <strong>del</strong> cliente con la formazione e pr<strong>of</strong>essionalità <strong>del</strong> Counselor. Il primoincontro non è vincolante da entrambi le parti.45


Va sottolineato che <strong>il</strong> Counselor non è un terapeuta e non fa terapia, quindi non lavora conpersone con problemi psicopatologici indicati nel DSM tipo allucinazioni, ossessioni, fobie,depressione, attacchi di panico, ecc. Casi che sa riconoscere e che volta per volta orienta versospecialisti. Quindi <strong>il</strong> suo lavoro non entra in conflitto con la medicina ufficiale ma anzi vicollabora per una maggiore efficacia <strong>del</strong>la guarigione. Possiamo dire che <strong>il</strong> Counselor si occupadi salutogenesi, quindi promuove <strong>il</strong> benessere globale <strong>del</strong>l’individuo e ne previene i disturbipatologici. Possono rivolgersi a un Counselor tutte quelle persone che desiderano supporto eorientamento pratico per risolvere rapidamente problemi non specifici (prendere decisioni,miglioramento <strong>del</strong>le relazioni) e contestualmente circoscritti (famiglia, lavoro, scuola). Personeche vogliono concretizzare i propri progetti personali e pr<strong>of</strong>essionali. Persone che a seguito ditensioni fam<strong>il</strong>iari, lavorative o scolastiche vogliono sostegno per <strong>il</strong> recupero <strong>del</strong> proprioequ<strong>il</strong>ibrio personale. Persone che stanno vivendo situazioni di rabbia, dolore o tristezza edesiderano ascolto e guida nell’elaborazione di emozioni e conflitti interiori. Tutti coloroinsomma che desiderano superare problemi nei diversi contesti e fasi <strong>del</strong>la vita e ritrovarerapidamente uno stato di totale benessere agendo sul rafforzamento <strong>del</strong>le proprie risorsepersonali.Nel secondo incontro e avendo raccolto precedentemente le informazioni, (già conosciamo lamappa <strong>del</strong> cliente e i suoi canali di rappresentazione - Visivo-Auditivo-Cinestesico e magarianche <strong>il</strong> loro ordine di preferenza) si inizia a lavora sul capire cosa <strong>il</strong> cliente veramente vuole elo si fa attraverso domande. Non dimentichiamo che dalla qualità <strong>del</strong>la domanda dipende laqualità <strong>del</strong>la risposta che avremo. E’ dal mio punto di vista, sono proprio le domande <strong>il</strong> primoprincipale strumento di lavoro <strong>del</strong> Counselor. Una volta individuato <strong>il</strong> risultato da raggiungere s<strong>il</strong>avora sulle motivazioni. Esse sono <strong>il</strong> carburante che poi supporterà l’azione. Quindi si aiuta <strong>il</strong>cliente a capire perché lo vuole? Poi si conclude passando al piano d’azione, al fare, cercando dicapire cosa gli serve per……., come pensa di……..e quindi lo si stimola a riflettere su quelleche sono le risorse cha ha già, o che magari gli mancano e potrebbe acquisire. Nondimentichiamo la moltitudine di strumenti ( Rebirthng, Watsu, Eft, Pnl, ecc. ) che <strong>il</strong> Counselorall’occorrenza può tirare fuori dalla sua fornitissima “cassetta degli attrezzi”.Mi piace immaginare Il Counselor come un sarto di alta sartoria, una figura a pieno servizio <strong>del</strong>suo cliente, un bravo e attento sarto che cuce, volta per volta, <strong>il</strong> suo lavoro su misura <strong>del</strong> clientestesso.La preparazione di questa tesina è stata per me quasi come una seconda gravidanza, <strong>il</strong> periodo<strong>del</strong>la “creazione” quando tutto era ancora nella mia testa, <strong>il</strong> periodo <strong>del</strong>la “gestazione” quandoho iniziato a mettere nero su bianco, e <strong>il</strong> periodo <strong>del</strong>la “nascita” quando l’ho terminata. Eproprio come la nascita, questa tesina rappresenta per me non un punto di arrivo, ma un punto dipartenza dal quale iniziare <strong>il</strong> mio viaggio nel <strong>mondo</strong> <strong>del</strong> <strong>Counseling</strong> al quale ho intenzione didare un’impronta prettamente “famigliare”.Per concludere credo sia importante riportare <strong>il</strong> codice deontologico Sicool nel rispetto <strong>del</strong> qualeogni bravo Counselor è chiamato ad operare.46


CODICE DEONTOLOGICO S.I.C.O.O.L.Art.1 - AccettazioneA) Il Counselor e l'Operatore Olistico, in qualità di socio iscritto nel registro pr<strong>of</strong>essionale <strong>del</strong>laS.I.C.O.Ol., si impegna ad accettare e a rispettare lo Statuto <strong>del</strong>l'Associazione, <strong>il</strong> RegolamentoInterno, la Carta Etica, nonché le norme riportate nel presente Codice Deontologico, ritenendosidette norme essenziali per la realizzazione e la tutela dei valori in questi contenuti.Le norme deontologiche si applicano a tutti i Counselor e Operatori Olistici nella loro attività,nei loro rapporti reciproci e nei confronti dei terzi.B) nell'esercizio <strong>del</strong>l'attività pr<strong>of</strong>essionale <strong>il</strong> Counselor e l'Operatore Olistico è tenuto al rispetto<strong>del</strong>le Leggi vigenti nello Stato in cui opera.C) La responsab<strong>il</strong>ità deontologica è personale, e discende dalla inosservanza dei doveri e dallavolontarietà <strong>del</strong>la condotta, anche se omissiva. Oggetto di valutazione sarà <strong>il</strong> comportamentocomplessivo <strong>del</strong>l'incolpato.D) <strong>il</strong> counselor e l'operatore olistico deve ispirare la propria condotta all'osservanza dei doveridi probità, dignità e decoro. Deve svolgere la propria attività con lealtà e correttezza e d<strong>il</strong>igenza,non dovendo porre in essere comportamenti in mala fede o colpa grave.Sarà sottoposto a procedimento disciplinare <strong>il</strong> pr<strong>of</strong>essionista cui sia imputab<strong>il</strong>e uncomportamento non colposo che abbia violato le norme contenute nello Statuto, nelRegolamento Interno e nella Carta Etica, o che comunque si rifletta sulla sua reputazionepr<strong>of</strong>essionale o compromettano l'immagine <strong>del</strong>la categoria pr<strong>of</strong>essionale.Art. 2 - Principi eticiA) Il Counselor e l'Operatore Olistico fonda la propria pr<strong>of</strong>essione sui principi etici<strong>del</strong>l'accoglienza e <strong>del</strong> rispetto, <strong>del</strong>l'autenticità e <strong>del</strong>la congruenza, <strong>del</strong>la gent<strong>il</strong>ezza e <strong>del</strong>l'ascolto,<strong>del</strong>la dignità e responsab<strong>il</strong>ità, <strong>del</strong>la competenza e <strong>del</strong>la saggezza.B) Il Counselor e l'Operatore Olistico è pr<strong>of</strong>essionalmente libero di non collaborare versoobiettivi che contrastino con le proprie convinzioni etiche, impegnandosi tuttavia asalvaguardare le esigenze <strong>del</strong> cliente e indirizzandolo verso chi possa aiutarlo.Art. 3 - Competenza e pr<strong>of</strong>essionalitàA) Il Counselor e l'Operatore Olistico è tenuto ad operare nel proprio ambito di competenzapr<strong>of</strong>essionale, riconoscendo <strong>il</strong> proprio limite pr<strong>of</strong>essionale, fornendo al cliente tutte leinformazioni riguardo al proprio operato. Non dovrà generare aspettative infondate.B) Il Counselor e l'Operatore Olistico operano nel rispetto <strong>del</strong>le competenze e <strong>del</strong>le specificità<strong>del</strong>le altre discipline e pr<strong>of</strong>essioni.47


Art 4 - Norme per l'attivitàA) Il Counselor Olistico e l'Operatore Olistico esercitano liberamente la propria pr<strong>of</strong>essione perpromuovere, mantenere e migliorare la vita ed <strong>il</strong> benessere dei propri clienti, senza distinzioni disesso, razza, religione o convinzioni politiche, con competenza, buon senso, responsab<strong>il</strong>ità eprudenza.B) Il Counselor Olistico e l'Operatore Olistico non prescrivono farmaci né intervengono sulleprescrizioni mediche. Non ut<strong>il</strong>izzano neanche per uso esterno farmaci che abbiano bisogno diprescrizione medica.C) Il Counselor Olistico e l'Operatore Olistico si asterranno sempre dal formulare diagnosimediche e psicologiche o ut<strong>il</strong>izzare termini ambigui che possano suonare al cliente come tali;inoltre non consiglieranno mai al proprio cliente di astenersi dalla terapia o dai controlliprescritti dal medico curante, dallo psicologo, dallo psicoterapeuta o dallo psichiatra. Siasterranno anche dal giudicare o criticare percorsi e comportamenti di questi pr<strong>of</strong>essionistisanitari o dal criticare la metodologia operativa <strong>del</strong>la Medicina accademica o dal sottolineare lapossib<strong>il</strong>e tossicità di farmaci.D) Il Counselor Olistico e l'Operatore Olistico mantengono sempre <strong>il</strong> massimo livello d'igienepersonale, <strong>del</strong> luogo e degli strumenti di lavoro.dimostrato inefficace.Art. 5 - Aggiornamento continuoIl Counselor e l'Operatore Olistico sono tenuti a curare costantemente la propria formazioneattraverso un aggiornamento permanente ed <strong>il</strong> ricorso alla supervisione, volti alla conservazioneed all'accrescimento <strong>del</strong>le conoscenze con particolare riferimento ai settori nei quali opera.Art 6 - Rapporti con <strong>il</strong> clienteA) Il Counselor e l'Operatore Olistico comunica con <strong>il</strong> cliente proponendosi come fac<strong>il</strong>itatorenella risoluzione di problemi relazionali intra ed interpersonali, intra ed interorganizzativi.B) Il Counselor Olistico è una figura pr<strong>of</strong>essionale capace di sostenere in modo appropriato unarelazione d'aiuto con un interlocutore che esplicita temi personali.C) Il Counselor Olistico e l'Operatore Olistico agiscono sempre nel pieno rispetto <strong>del</strong>lasensib<strong>il</strong>ità e <strong>del</strong> pudore <strong>del</strong> cliente.D) La prestazione pr<strong>of</strong>essionale deve essere definita con chiarezza, pertanto occorrerà fornire leinformazioni necessarie sulle caratteristiche <strong>del</strong>la pratica che si andrà a svolgere affinché <strong>il</strong>cliente sia libero e consapevole di scegliere. Si dovrà informare, altresì, degli obbiettivi che sivogliono raggiungere, <strong>del</strong>la durata e dei costi presumib<strong>il</strong>i.Art. 7 - Presa in caricoA) Il Counselor e l'Operatore Olistico ha <strong>il</strong> compito di accogliere <strong>il</strong> cliente con approccioolistico, ed ha l'obbligo, se valuta la situazione non di sua competenza, di indirizzare <strong>il</strong> clienteverso gli specifici specialisti o di fornire <strong>il</strong> recapito di colleghi pr<strong>of</strong>essionisti, pertanto hal'obbligo di riconoscere i propri limiti di intervento pr<strong>of</strong>essionale.48


C) Il Counselor Olistico e l'Operatore Olistico non si avvarranno mai di tecniche potenzialmentepericolose o inadatte alla costituzione, età e condizione fisica <strong>del</strong>la persona, con particolareriguardo allo stato di gravidanza, ai problemi <strong>del</strong>la terza età e ai bambini, diversamentericercheranno la collaborazione di un medico o di altri pr<strong>of</strong>essionisti.C) Costituisce <strong>il</strong>lecito deontologico <strong>il</strong> rifiuto o l'interruzione <strong>del</strong> rapporto che non sianoaccompagnati dalle necessarie cautele per evitare disagi al cliente.D) Le prestazioni pr<strong>of</strong>essionali nei confronti di minori sono subordinate al consenso informato,r<strong>il</strong>asciato da chi esercita la patria podestà o da chi ne fa le veci. Il pr<strong>of</strong>essionista è tenuto adinformarsi di situazioni di disagio o contenzioso fam<strong>il</strong>iare.Art. 8 - Interruzione <strong>del</strong> rapporto pr<strong>of</strong>essionaleA) Il Counselor e l'Operatore Olistico valutano se interrompere <strong>il</strong> rapporto quando lo stesso nonporta alcun vantaggio al cliente o se viene meno <strong>il</strong> rapporto di fiducia. In tal caso se è possib<strong>il</strong>efornisce tutte le informazioni necessarie per proseguire con altri colleghi od altri pr<strong>of</strong>essionisti.B) E' eticamente e deontologicamente vietato prolungare l'intervento di consulenza e dicounseling qualora si sia dimostrato inefficace.Art. 9 - Segretezza e riservatezza pr<strong>of</strong>essionaleA) Il Counselor e l'Operatore Olistico sono tenuti al segreto pr<strong>of</strong>essionale, sull'attività prestata esu tutte le informazioni che siano a lui fornite o di cui sia venuto a conoscenza in dipendenza e acausa <strong>del</strong>la sua pratica pr<strong>of</strong>essionale, salvo per i casi previsti dalla Legge.B) Il pr<strong>of</strong>essionista è al dovere di segretezza e riservatezza anche nei confronti di ex-clienti.C) Il Counselor e l'Operatore Olistico sono tenuti ad informare ed a richiedere <strong>il</strong> rispetto <strong>del</strong>segreto pr<strong>of</strong>essionale anche ai propri collaboratori e dipendenti e a tutte le persone checooperano nello svolgimento <strong>del</strong>l'attività pr<strong>of</strong>essionale.D) I Counselor e gli Operatori Olistici possono comunicare le proprie esperienze ai colleghi,garantendo in ogni modo l'anonimato e l'individuazione <strong>del</strong> cliente o ex-cliente e dovrà esserelimitata a quanto strettamente necessario.E) Il dovere al segreto ed alla riservatezza viene meno:- se c'è un consenso informato scritto e sottoscritto da parte <strong>del</strong> cliente o <strong>del</strong>l'ex-cliente, sempregarantendo la possib<strong>il</strong>ità di ritirare tale consenso nei tempi e nei modi ut<strong>il</strong>i rispetto alle finalitàper cui viene richiesto;- se vi è una richiesta dall'Autorità Giudiziaria;- se la divulgazione di alcune informazioni all'Autorità Giudiziaria sia necessaria al fine diimpedire la commissione di un reato di particolare gravità.Art.10 - Divieto di attività pr<strong>of</strong>essionale senza titolo o di uso di titoli inesistentiCostituisce <strong>il</strong>lecito disciplinare l'uso di un titolo pr<strong>of</strong>essionale non conseguito o lo svolgimentodi attività in mancanza di titolo o in periodo di sospensione, così come lo è <strong>il</strong> mendacio, inqualunque forma e modo, sulla propria formazione e competenza pr<strong>of</strong>essionale.E' altresì <strong>il</strong>lecito disciplinare <strong>il</strong> comportamento di colui che agevoli o in qualunque altro modo,49


diretto o indiretto, renda possib<strong>il</strong>e a soggetti non ab<strong>il</strong>itati o sospesi l'esercizio abusivo<strong>del</strong>l'attività di counseling o consenta che tali soggetti ne abbiano benefici economici.Art.11 - Prestazioni a distanzaI principi e le norme <strong>del</strong> presente codice si applicano anche nel caso in cui la prestazione vengaeffettuata a distanza: internet o altri mezzi elettronici o telematici.Art. 12 - Rapporto con colleghiIl Counselor e l'Operatore Olistico sono tenuti a rispettare la pr<strong>of</strong>essionalità dei colleghi ed amantenere rapporti basati su lealtà e correttezza.Il Counselor e l'Operatore Olistico, facendo proprie le finalità <strong>del</strong>l'Associazione, promuovono efavoriscono rapporti di scambio e collaborazione.Il Counselor Olistico e l'Operatore Olistico, nella consapevolezza che le giuste relazioni umanesono importanti per la salute collettiva, preferiscono <strong>il</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>la cooperazione a quello <strong>del</strong>lacompetizione, si comportano con lealtà nei confronti dei propri sim<strong>il</strong>i e dei propri colleghiPossono avvalersi dei contributi di altri specialisti, con i quali realizzano opportunità diintegrazione <strong>del</strong>le conoscenze, in un'ottica di valorizzazione <strong>del</strong>le reciproche competenze.Art.13 - PubblicitàIl Counselor e l'Operatore Olistico possono dare informazioni sulla propria attivitàpr<strong>of</strong>essionale. Contenuto e forma devono essere coerenti con le finalità <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong> rapport<strong>of</strong>iduciario che lega <strong>il</strong> pr<strong>of</strong>essionista alla collettività e devono rispondere a criteri di correttezza,trasparenza e veridicità, rispettoso <strong>del</strong>la dignità e <strong>del</strong> decoro pr<strong>of</strong>essionale.Il rispetto dei quali è verificato dal competente Organo <strong>del</strong>l'Associazione.In ogni caso, non deve assumere i connotati <strong>del</strong>la pubblicità ingannevole, elogiativa ecomparativa, rispetto ad altri pr<strong>of</strong>essionisti od altre pr<strong>of</strong>essioni.Art. 14: Sanzioni e provvedimenti disciplinariSpetta al Collegio dei Probiviri, quale organo disciplinare, la potestà di infliggere la sanzioneritenta adeguate e proporzionate alla violazione <strong>del</strong>le norme deontologiche.La sanzione dovranno essere adeguate alla gravità dei fatti e deve tener conto <strong>del</strong>la reiterazionedei comportamenti nonché <strong>del</strong>le specifiche circostanze soggettive ed oggettive che hannoconcorso a determinare l'infrazione.Il procedimento disciplinare si svolge nel rispetto dei principi <strong>del</strong> diritto alla difesa e <strong>del</strong>contraddittorio.Lo svolgimento <strong>del</strong>l'intero procedimento disciplinare è definito nel Regolamento.Il socio che violi <strong>il</strong> presente codice deontologico o lo statuto ovvero i regolamenti è sottopostoalle seguenti sanzioni:1) richiamo amichevole;2) richiamo formale che se reiterato per più di tre volte comporta automaticamente lasospensione;50


3) sospensione con riammissione condizionata alla frequenza con pr<strong>of</strong>itto di corsi di formazionee/o aggiornamento disposti dalla commissione disciplinare;4) espulsione.51


SOMMARIO1) Un po’ di storia. Come nasce <strong>il</strong> Rebirthing.2) Gli 8 bigs (1. Il trauma di nascita, 2. La disapprovazione parentali, 3. La pulsione dimorte, 4. Le negatività assolute, 5. Le vite precedenti, 6. Il trauma <strong>del</strong>la scuola, 7. Iltrauma religioso, 8. La sen<strong>il</strong>ità )3) Il pensiero crea4) Liberare la mente.5) L’imprinting. Dimmi come sei nato e ti dico come sei. (Parto naturale, Parto cesareo,Parto prematuro o oltre <strong>il</strong> termine, Parto indotto, Parto e incubatrice, Parto con forcipe,Parto podalico, Parto gemellare)6) Le emozioni (paura, felicità)7) I cinque elementi (1. Il respiro circolare, 2. Il r<strong>il</strong>assamento completo, 3. Consapevolezzadei dettagli, 4. Integrazione nell’estasi, 5. E’ tutto perfetto così come è…..)8) Le affermazioni9) Il Rebirther10) Sessione di respiro classica, sessione di respiro in acqua calda, sessione di respiro inacqua fredda11) Rebirthing in Gravidanza ( Gravidanza e respiro, Visualizzazioni in gravidanza, Leaffermazioni in gravidanza)12) Conclusioni: La mia esperienza di mamma - E come mai <strong>il</strong> <strong>Counseling</strong>?13) Codice Deontologico SicoolBibliografia:- Rebirthing - Jim Leonard Ph<strong>il</strong> Laut- Respirare e rinascere in acqua calda - Paolo Pericola- Il Rebirthing e l’acqua - M<strong>il</strong>ena Screm- Le emozione <strong>del</strong>la vita prenatale - Gino Soldera- I quattro accordi - Don Miguel Ruiz- Antivirus per la mente - Maurizio Fiammetta- Il potere <strong>del</strong> pensiero - Swami Sivananda- Tuo figlio è un genio. Le straordinarie scoperte sulla mente infant<strong>il</strong>e – Alison Gopnik,Andrei N.Meltz<strong>of</strong>f, Patricia K.Kuhl- Il segreto <strong>del</strong> cuore – Ruediger Schache- Innamorati di te – Tiberio Faraci- <strong>Respiro</strong>, suono, relax – Moreno Papi- Il potere <strong>del</strong>la routine – Maria Caterina Capurro- Convinzioni – Robert D<strong>il</strong>ts – Tim Hallbom – Suzi Smith- Usare <strong>il</strong> cervelo per cambiare – Richard bandler- L’arte di guidare gli altri – Swami Kriyananda- Imparare a educare – J.Donald Walters52


- Affermazioni scientifiche di guarigione – Paramahansa Yogananda- La struttura <strong>del</strong>la magia – Richard Bandler - John GrinderSabina Tombolini 18/11/201053

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