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Come eravamo - Campo de'fiori

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2 <strong>Campo</strong> de’ fioriSOMMARIOEditoriale:Guardarsi dentro....................................3Intervista:Martufello..............................................4Collezionismo:Si svegliano dal torpore i ventagli.........6-7Suonare Suonare:L’orrore a Roma..................................8-9<strong>Come</strong> <strong>eravamo</strong>:D’estate ...tutti in campagna.................10Roma che se n’è andata:Le chiese del Caravaggio..................12-13Cinema News:Il cavagliere oscuro..............................14Numero Unico:Feste patronali dei secoli passati,programma festeggiamenti Civita C. .....16Programma festeggiamenti Corchiano....17Una “Fabrica” di ricrdi:Tante come le stelle..............................18Civitonici Illustri:Oronte Del Frate..................................20Ecologia e ambiente:Biocarburanti......................................21Le guide di <strong>Campo</strong> de’ fiori:Andalo................................................22Ceral:Che cosa è normale.............................23Via Minolfo Masci............................24Storia di un sogno chiamato TeleRadio Punto Zero ............................26Associaz. Naz. Bersaglieri...............27Arte:Emilio Petti.........................................28Il Fumetto:Densha Otoko.....................................29Acqua di Nepi ..................................31L’angolo dell’avvocato:Il danno da vacanza rovinata ..............32Insieme ai più grandi .....................33Le storie di Max:Rita Pavone .......................................34Nozze d’oro per l’alimentaridi Linetta..........................................35IX Fescennino d’oro/S.Rosa...........36Oroscopo .........................................37Il mondo del Jazz:IL jazz di Chicago ...............................38Rubrica dei perchè..........................39Amore e fedeltà ..............................42Silvia lo Specchio dalle millesfaccettature....................................43Album dei ricordi...............44-45-58-59L’angolo Cin Cin:La carta d’identità del vino...................47Messaggi........48-49-50-51-52-53-54-55Noel..................................................56Annunci Gratuiti ........................60-61Play Fair...........................................62Nel cuore..........................................63foto di copertinaValle del Parco del Treija,Cascate di Monte GelatoVISITA IL NOSTRO SITOCOMPLETAMENTE RINNOVATOWWW.CAMPODEFIORI.BIZ


4<strong>Campo</strong> de’ fioriMartufelloE’ arrivata finalmentel’estate eper molti personaggidello spettacoloaumentanole presenzesul palco in giroper l’Italia. E’ ilcaso di Fabriziodi Sandro AlessiMaturani, meglioconosciutocome Martufelloche girerà la nostra penisola in lungo edin largo, isole comprese. L’ultima volta l’avevamovisto sul palcoscenico del TeatroManzoni protagonista di una commedia diArmando Curcio: “I casi sono due”, uncuoco rozzo, furbo e bugiardo che diventabarone per caso… dove lui, abituato ad essereone man show, si sentiva sicuramente a suoagio. Nato a Sezze nel 1951, inizia la carrieradi comico nelle feste paesane e nei locali dell’area pontina, dimostrando una innata bravuranell’interpretare stereotipi tipo come il burino,il contadino o l’infermiere. Nei primi anniOttanta ad uno spettacolo era seduto tra ilpubblico Pier Francesco Pingitore, che lochiama al Bagaglino insieme a Pippo Franco,Bombolo ed Oreste Lionello. Da allora è rimastoper oltre ventotto anni al SaloneMargherita, in compagnia di Leo Gullotta,Oreste Lionello, dello stesso Pippo Franco e ditante prime donne dello spettacolo che si sonoalternate sul palcoscenico dello storico teatroromano. Grazie alla presenza negli show arrivaalla tv di stato con Biberon (1987/1990),Creme Caramel (1991), Saluti e Baci(1993), Bucce di Banana (1994); su Canale5 con Champagne (1995), Rose Rosse(1996), Gran Caffe’ (1998), Buffoni (2000),Saloon (2001), Marameo(2002), Mi consenta(2003), Torte in faccia (2005), … Edio pago !(2007), Gabbia di matti (2008).Con Paolo Bonolis ha preso parte a quattro edizionidi Beato fra le donne (1994/1997), conPippo Baudo al programma di Canale 5 Lacanzone del secolo (1999) ed allaDomenica In di Mara Venier su Rai Uno. Alsuo attivo anche un divertentissimo libro dibarzellette “Di piu’, nin zo” pubblicato nel1995 da Gremese Editore. Tra i numerosi filminterpretati ricordiamo Il tifoso, l’arbitro e ilcalciatore (1982), Ladri si nasce (1977),Villa Ada (2000), La casa delle beffe(2002), Di che peccato sei ? (2006). Ed orauna estate di fuoco con tutti i suoi personaggipiù famosi che si alterneranno sui palchi dellecittadine turistiche di tutta Italia. Arrivederci apresto, “comico burino”!


SI SVEGLIANO DAL TO6<strong>Campo</strong> de’ fioriVENTI DI SEDUZIONE SUL CIl ventaglio deiromani (frabellum)come quellodei greci, già inuso presso gliegiziani, gli assiro-babilonesie ipersiani, erafatto di foglie diloto o di piume dipavone fissatedi Alfonso Tozziad un manico e lasua forma era quelladi una foglia con peduncolo, di grandidimensioni, veniva mosso dagli schiavi edera riservato alle maggiori personalitàtanto che, con il passare del tempo, finìcon l’assumere valore liturgico ed è tuttoraadottato nelle cerimonie più solenni dalSommo Pontefice. Gli Ateniesi lo modificaronorendendolo oggetto di uso comunee di più piccole dimensioni: consisteva perlo più in una semplice foglia o in una grandepiuma munita di peduncolo, quindi inun rigido telaio di asticciole di legno chetenevano tesa la stoffa, o lamine sottili dilegno e di metallo, o filamenti di papirointrecciati. Nel XV secolo, sia inItalia che in Francia, il ventagliosi diffonde,gradito edapprezzatodallesignore dell’epoca,tanto che, negli inventari deglioggetti recati in dote dalle spose delle piùfacoltose famiglie, sono frequentementedescritti dei ventagli, per lo più di grandevalore sia per l’impiego nella sua fabbricazionedi particolari materiali, quali pizzi opergamene artisticamente traforate, siaper le decorazioni della parte metallica,spesso autentici capolavori di oreficeria.In Cina e in Giappone, accantonato l’usodei ventagli fissi, prende la moda dei ventaglipieghevoli la cui invenzione vieneattribuita alla vedova dell’eroe giapponeseAtsumori (1169-1184) la quale, secondo laRarissimo ventaglio (1880)per la presentazione del “Michele Strofogoff”leggenda, si valse di unfoglio ripiegato per alleviarele sofferenze di unmonaco buddista.Accanto al ventagliofisso, di forma rotonda,si diffuse così anchequello pieghevole aforma di mezza lunache successivamentefu introdotto nelmondo occidentaledove godette diparticolare fortuna.Nel secolo XVIventagli pieghevoli in avorio,in legno pregiato o in tartaruga, sonoormai ovunque diffusi, ma è soprattuttonel Seicento e nel Settecento che il ventaglioraggiunge la sua massima fioritura; ledame della nobiltà ne posseggono diversi,di varia foggia e ricchezza, impiegati piùper vezzo e civetteria che non per unavera e propria necessità. Dai dipinti deltempo ed anche da esemplari giunti sino ainostri giorni, è possibile ammirarestupendi ventagli artistici, ricchi siaper le stecche in oro, in argento,in avorio e in legni preziosi, siaper le piume pregiate, sia specialmenteper gli splendidimotivi decorativi, cui nondisdegnarono di dedicare lapropria attività anche artistifamosi come Wattau,Fragonard e altri. NelSettecento esisteva unvero e proprio linguaggiomuto dei ventagli:alle donne veniva insegnatal’arte di maneggiarlo,cosicchè, dal diverso modo di usarlo, icavalieri si accorgevano del loro stato d’animo:un ventaglio che cadeva facevaintervenire il cavaliere; uno dimenticatofavoriva l’incontro alla riconsegna; apertoin un certo modo, celava un sorriso d’intesa,una emozione improvvisa, una galanteria.I diversisignificatidel ventaglioerano evidenziatianche dalruolo delcolore deifiori che sullepagine venivanodipinti;ogni fioreMuseo del Risorgimento:Bandiera tricolore e motto “Italia libera, Dio lo vuole”nascondeva un propriomessaggio: dal fiore dell’aconito,una pianta velenosa che esprimeva, stranamente,“amor platonico”” alla giunchiglia,“desiderio amoroso” alla passiflorache esprime “pazienza”, alla viola del pensiero“ricordo”, al myosotis “innocenza”.Venezia è centro, sino a tutto il secoloXVIII, della produzione dei ventagli, masono soprattutto quelli francesi, insuperabiliin originalità e raffinatezza, che in quelperiodo appaiono tra gli oggetti di maggiorpregio artistico, particolarmente per ladescrizione delle scene di paesaggi e dellefigure in essi rappresentati : gli artigianidecoratoridel tempo diedero libero sfogoalla loro immaginazione: vennero prodottiesemplari dai temi più svariati: scene teatrali,giochi di società, istruttivi, galanti epersino di lutto o storico-patriottici come i18 ventagli dell’800 italiano, serie famosissima,con bandiere tricolori e ritratti di personaggiillustri quali Garibaldi, Cavour,Nino Bixio, Vittorio Emanuele II.Le stesse scene, non dipinte a mano, mastampate ad incisione, appaiono anche suiventagli di minor pregio, per lo più dicarta, che rapidamente si diffondo in tuttigli strati sociali. Nel secolo scorso, il ven-Anni Trenta: piccola pubblicità


<strong>Campo</strong> de’ fiori 7OLLEZIONISMO ITALIANO:RPORE I VENTAGLI!taglio, salvo rare eccezioni, finisce colritornare ad essere oggetto di uso pratico,nei più diversi e meno costosi materiali,perdendo a poco a poco, anche quel particolaresignificato di elemento indispensabilenell’atteggiamento femminile cheaveva assunto nel secoli precedenti e sichiude nel collezionismo da cui esce stranamente,ma periodicamente, sia conesposizioni realizzate in Europa e negliStati Uniti, sia con pubblicazioni su rivistedi antiquariato ed in seguito ad aste battuteda case prestigiose quali Christie’s eSotheby’s di Londra o la Maison Drouot aParigi.Il collezionista ricerca massimamentequelli di carta non solo perché sono i piùnumerosi e quindi meno difficile da reperire,ma anche perché sono i più “accessibili”,se si pensa che ventagli in seta raggiungonoin media qualche centinaio dieuro come il “ventaglio della vedova”, cosìchiamato perché appartenente alla vedovadell’eroe giapponese Atsumori, già citato,è stato ceduto, in una recente asta, adoltre un milione di lire! Molto ricercati sonoanche i ventagli russi del Settecento fabbricaticon pelle di capretto.Numerosi sonoi collezionisti di ventagli, fra i maggiori: latoscana Linda Bennati De Dominiciscon 250 esemplari ed una piccola raccolta,Due esemplari di ventaglio tondocuriosa e graziosa, di ventagli da bambola,miniature perfette di quelli da signoradatabili dal XVIII al XIX Secolo, la fiorentinaAnna Checcoli, ex danzatrice classicacon una laurea in giurisprudenza, con oltretrecento esemplari alcuni dei quali presentatiall’esposizione parigina “La FemmeDans la Belle Epoque”, il bolognese AldoDente con una raccolta di oltre 200 pezzidi pregio e Filippo Contadini di Lugo ilquale si interessamassimamenteai ventaglipubblicitari.Mi piace chiuderequeste notericordando che ilventaglio è ancoraoggi al centrodi una cerimoniatutta italiana: lasua consegna aiPresidenti dellaRepubblica, delSenato e dellaGruppo di ventagli pubblicitari spagnoliCamera dei Deputati, firmato da tutti igiornalisti accreditati in Parlamento, primadella chiusura dei lavori estivi : l’atto simboleggiae testimonia il perdurare dellacordialità nei rapporti di collaborazionedella Stampa con il Parlamento. Il primoventaglio venne offerto al PresidenteGiuseppe Zanardelli nell’afoso luglio del1883 quando il palazzo di Montecitorio nonera ancora dotato di aria condizionata,mentre il ventaglio “più storico” fu quellodonato al Presidente Giuseppe Marcora il19 luglio 1912 ispirato alla vittoria libica.A completamento di questa “cerimonia delventaglio” è appena il caso di ricordareche, nel primo anniversario del pontificatodi Leone XIII, nel 1879, la nobiltà romana,rimasta fedele al Pontefice, gli donò unventaglio pieghevole, di seta azzurra, conil ricamo di un cipresso verde, una stellacometa e due gigli : lo stemma della suacasata, a completare la preziosità del donoera stato aggiunto un manico in avorio,finemente cesellato, dove apparivano lechiavi di San Pietro.Visita il nostro sitowww.campodefiori.bizScoprirai tante cose interessanti


<strong>Campo</strong> de’ fiori 9di Carlo CattaniI HENDRIX EXPERIENCE del 1968naia e centinaia di concerti , a partire dall’esordio nella sua città , Seattle ,nel 1959,con la formazione giovanile deiVelvetones per continuare nelle successivemilitanze nell’ambito di formazioni diblues, rhythm’n’blues e di rock’n’roll ,chelo portarono a contatto con grandi musicistie lo prepareranno all’esordio ,nel 66con la sua prima ,personale, formazione,la “ Jimmy James and the blues flame “che , ampiamente, riveduta e corretta allafine di quello stesso anno ,a Londra,assunse la denominazione di “Jimi HendrixExperience” . Jimi non arrivò al “capolinea “del 28emo compleanno ma raggiunsequella folla con il volo delle 12,00 “perlassù” il 18.09.1970 ! Se Hendrix ,comeriportano le tante biografie, fu “folgorato”a Seattle dalla visione di un concertodi Elvis Presley nel ’57 e non avrà altropensiero,di lì in poi , che rimediare 5 $ ,comprarsi una chitarra acustica usata ,capire, da sé , come farla “parlare” e“ribaltarsi” ,a 15 anni , con il suo primogruppo nell’ambito di una festa tra militari…..un turbamento ,non meno pressante, lo ebbe il nostro “ChitarrAutore inblues” , Roberto Ciotti, musicista “deRoma” di lungo corso , stimatissimoanche a livello Internazionale, componenteper alcuni anni della “super banda” delcantautore Edoardo Bennato con il qualeha inciso tre album di cui due “storici”come “La torre di Babele” e “Burattinosenza fili” ma anche tante sparse “applicazioni”della sua chitarra e del suo dobroin dischi altrui finanche la collaborazionecon Francesco De Gregori in uno dei suoiprimissimi album . A Roberto Ciotti , musicistarestio a sottostare alle strette logichedel “discount” musicale degli ultimidecenni , personaggio artisticamente eumanamente coerente ,autore da unpezzo …di pezzi alla ricerca di un “Italianbluesy way” ,dove il blues, genere AMATO(!) è da anni l’impianto d’irrigazione e ilfertilizzante per lo sviluppo di una varietà“oltre” il genere , la visione diHendrix al Brancaccio in quel maggio del’68 …... smosse un “48” ! Ci faremoraccontare da lui stesso qualcosa “dal quelpassato “ e , perché no, curiosità e novità“ ai giorni nostri” , confortati anchedalla recente uscita nelle edicole del suoDVD+CD “MY BLUES –The best livesongs” ….ma nel prossimo numero!


10<strong>Campo</strong> de’ fiori<strong>Come</strong> <strong>eravamo</strong>D’estate… tutti in campagnaNoi, studenti deglianni Sessanta, nonavevamo né debiti,né crediti per giustificarela nostra stagionescolastica. Inmodo particolare quia Civita Castellana, inostri genitori, i mieidi Alessandro Soli in particolare, cercavano(specialmentenei mesi estivi) di farci “assaggiare” ilsapore del lavoro vero, quello duro, nellafattispecie quello dei contadini nei campi,per indurci a riflettere sull’importanza dellostudiare.Quale migliore occasione, pensava miopadre, per sfruttare la sua intima amiciziacon la famiglia Ercolini, che appunto aCivita coltivava ettari ed ettari di terreni,già proprietà del conte Feroldi de Rosa.Capitava tutto a fagiolo, infatti anch’io eroamico d’infanzia sia di Pietro che diSerafino Ercolini, avevamo la stessa età, eloro erano i figli di Tommaso e Domenico,che con Rinaldo, Vittorio ed Ercole formavanoil nucleo storico di quella famiglia chetutt’oggi coltiva quei terreni. Ricordo conun po’ di emozione e nostalgia, quellelevatacce alle cinque del mattino, quandoappunto ci radunavamo in piazza SanGregorio, sotto il portone di Tommaso, contutta l’opera pronta.Che opera! C’erano vecchi contadini, qualcunocon la propria moglie, c’era Gino iltrattorista, Giggi ‘o sordo, e tanti altri, poic’<strong>eravamo</strong> noi, studentelli, Pietro, Serafinoed io. Ricordo in modo particolare i primigiorni, quando venivamo caricati sulle vetturedegli Ercolini e portati direttamentesui luoghi di lavoro a “Sant’Agata”, lì a “ ‘Oseccatore” e in altre tenute dove il grano,già mietuto, doveva essere raccolto eaccatastato. Era questo che dovevamofare: raccogliere per tutta l’estensione deicampi “e gregna” (i covoni di grano), eammucchiarli ad arte sotto la guida deicontadini (quelli veri), per facilitare l’imminentetrebbiatura.Era una vera faticaccia per tutti, figuriamociper noi che non <strong>eravamo</strong> abituati; lì<strong>eravamo</strong> tutti uguali, anche i miei dueamici, pur avendo un cognome che avrebbepotuto fare la differenza.Uno dei momenti più belli era quello delpranzo, quando all’ombra della classicaquercia, immancabile su ogni campo, (sisceglieva quella più grande e ombrosa)ognuno scioglieva il suo “fagottello”. Alloravedevi dal cibo che veniva approntato, lecaratteristiche e gli usi di ogni famiglia lìrappresentata.L’immancabile formaggio e le cipolle deipugliesi, le soppressate e i peperoni deicalabresi, poi l’umile ma casareccia frittatae la panzanella di noi “civitonici”.L’immancabile bottiglia di vino, tenuta afresco dagli Ercolini, produzione doc deiloro vigneti. Poi l’acqua, sulla quale vorreiaprire una simpatica parentesi.Durante il giorno faceva caldo, e l’arsuraattanagliava le gole dell’opera, le nostre inmodo particolare, in quanto non avvezzi atali estemporanee fatiche.Fin dal primo giorno, Tomasso eMenicuccio ci dettarono i “canoni dellabevuta”: si doveva bere a piccoli sorsi dalcontenitore tenuto in fresco. Già, il contenitore,non era mica la bottiglia o la borraccia!Era una piccolabotticella inlegno “a cupella”,“ocaratello”, che sidoveva sollevare perpoi bere “a garganella”dal mozzicone dicanna impanata nelforo, al posto deltappo di sughero,con una foglia di vite,alla maniera contadina.Imparai subitoquel rito, ed ancoraadesso sorrido,quando ripeto quellabevuta sollevando labottiglia di plastica,moderno contenitoredi acque di marca,dal sapore così diversodall’acqua sorgivao di pozzo menzionatasopra.La giornata terminavaal calar del sole,quando si ritornava,pigiati come sardinenella macchine che ciavevano accompagnatoal mattino:ricordo ancora la Fiat“giardinetta” sullaquale ci accasciavamoesausti, pensandoal mattinoseguente, il resocontofatto a casa, e l’attesa spasmodica della“paghetta” che avremmo ricevuto il sabato.Gli anni sono passati, la nostra vita ècambiata, ognuno di noi ha intrapresostrade e avuto destini diversi, eppure ognivolta che incontro gli Ercolini, basta unafrase, un particolare, e ritorno a quelleestati così strane e così diverse. “A Piè, tericordi Giggi o sordo? Quant’era buffo!”,“A Serafì, te ricordi quanno hai portato otrattore? Menicuccio t’è curso appresso pe‘menatte!”Anche le estati in campagna sono cambiate,l’opera non c’è più, o meglio basta unasola persona che manovra quella macchinamostruosa che miete, trebbia e insaccatutto in una volta, seduta nella cabina conl’aria condizionata, la musica e la lattina dibirra fresca.Mo’ vaje un po’ a spiegà a quello che vordìdevi bbeve a garganella lì a cupella!Civita Castellana anni ‘50Oltre ai cinque maschi citati nell’articolo,nella foto le tre sorelle Ercolinida sx: Giuseppina, Giovannina e Tommasa


12<strong>Campo</strong> de’ fioriRoma che se n’è andata: luLe chiese deI luoghi: tre chiese;le figure: sei dipintidi grandi dimensioni;il personaggio:un grande pittore,queste le componentia salvaguardiadella tematicaabitualmente trattata.Corradodi Riccardo ConsoliAugias osserva che: “ … tra i privilegiofferti da Roma c’è la possibilità di ammirarliberamente alcuni tra i capolavori diCaravaggio … “ e, aggiunge: “ … ovunquenel mondo basterebbe questo a dare famaa una città … “, come non essere d’accordo!Partiamo dalle tre chiese: Santa Mariadel Popolo, San Luigi dei Francesi e SanAgostino che, costruite al centro di Roma,hanno il privilegio di custodire sei dipintidel Caravaggio. Santa Maria del Popolo,con il prospetto rivolto verso l’ObeliscoFlaminio posto al centro della grandepiazza, il più antico e il più alto della capitalecon i suoi 25 metri di altezza, deve ilsuo nome ad una Cappella che PapaPasquale II, Raniero di Bieda, 1099 -1118, fece erigere, a spese del popoloromano, per celebrare la liberazione delSanto Sepolcro ad opera dei Crociati,avvenuta proprio nell’anno 1099; la suacostruzione venne realizzata sul Mausoleodei Domizi dove era sepolto Nerone il cuifantasma, come ricordato in altra sede,pare si aggirasse continuamente nellazona. Per volere di Papa Sisto IV,Francesco della Rovere, 1471 - 1484, ipadri Agostiniani, che qui si erano insediatinel 1250, provvidero alla ricostruzionedella chiesa nelle attuali forme monumentaliche venne definitivamente ultimatasotto il Pontificato di Giulio II, Giulianodella Rovere, 1503 - 1513.Le opere d’arte custodite sono numerose etutte meritevoli di particolare attenzione,ma quì ricorderò soltanto i due dipinti delCaravaggio, a parte questi, un solo particolare,le preziose vetrate gotiche, datate1509, opera unica del genere di quelperiodo a Roma realizzate dal franceseGuglielmo di Marcillat. Le Cappelle piùfamose della chiesa sono la Chigi e laCerasi, la prima fu fatta erigere cometomba di famiglia dal ricchissimo e potentebanchiere senese Agostino Chigi eRaffaello che la disegnò, progettò anche letombe dello stesso Agostino e di suo fratelloSigismondo; nella Cappella Cerasi “laCrocifissione di San Pietro” e ”laConversione di San Paolo” ordinate alCaravaggio da Monsignor Tiberio Cerasitesoriere di Papa Clemente VIII, IppolitoAldobrandini, 1592 - 1605, che imposeall’artista anche i soggetti. Entrambi gliepisodi raffigurati sono cariche di pathos el’intensa partecipazione umana si estendeanche negli aguzzini di San Pietro, sonoquesti uomini semplici costretti ad eseguireun duro “lavoro”; per quanto attieneSan Paolo – Saulo, egli non è folgoratosulla via di Damasco, ma si trova all’internodi una stalla semibuia dove risaltano ilgrande cavallo e la luce della Grazia provenienteda una fonte invisibile.San Luigi dei Francesi fu iniziata nel 1518ad opera della comunità francese presentea Roma, ma la sua costruzione procedettemolto a rilento fino a quando laRegina di Francia Caterina de’ Medici, nondonò alcune proprietà della sua famigliaposte nelle immediate vicinanze consentendocosì il completamento della chiesache venne ultimata nel 1589. All’interno èla Cappella Contarelli a raccogliere i maggioriconsensi, qui sono infatti custoditi treindiscussi capolavori del Caravaggio “SanMatteo e l’Angelo”, “la Vocazione di SanMatteo”; e “il Martirio di San Matteo”; ilCardinale Contarelli, originario dellaSarthe, il cui vero nome era MathieuCointrel, aveva acquistato questa Cappellache desiderava fosse abbellita con unadecorazione sontuosa da dedicare proprioa San Matteo suo patrono.Nel primo dipinto l’artista ha raffigurato unSan Matteo povero e ignorante che, affiancatoda un Angelo bambino che gli guidala mano, fatica a scrivere il suo Vangelo; lealtre due rappresentazioni sono di unaintensità straordinaria, la prima sembrasvolgersi in una taverna, l’altra è la scenacruenta di un feroce assassinio, tal qualepoteva verificarsi in quell’epoca nelle stradedi Roma, in quest’ultimo dipinto siintravede anche il volto dell’artista chepartecipa al sacrificio del Santo.San Agostino, nella sua opera dal titolo “Lavita dei pittori” del 1642, l’autore Baglioneracconta che il Caravaggio: “ … nella primaCappella della chiesa di San Agostino allaman manca, fece una Madonna di Loretoritratta al naturale con due pellegrini, unoco’ piedi fangosi e l’altra con una cuffiasdrucita e sudicia; e per queste leggierezzein riguardo delle parti che una gran pitturaaver dee, da’ popolani ne fu fattoestremo schiamazzo … “. La “Madonna diLoreto o dei pellegrini” era di solito rappresentatain volo con la casa in cui eranato Gesù, trasportata miracolosamentedagli Angeli, il Caravaggio la raffiguròinvece sul limitare della Sacra abitazionecon l’intonaco sbrecciato a testimoniare lapovertà; la bellezza della Madre di Diocontrasta con i tratti plebei dei due fedeliche rappresentano simbolicamente l’umanitàtutta, un uomo e una donna comefossero Adamo ed Eva, in primo piano ipiedi del pellegrino sporchi e mal ridotti acausa del lungo cammino, un particolarequesto sul quale si soffermò la critica diquanti e non erano pochi, consideravanola pittura del Caravaggio indecorosa, mal’intendimento dell’artista era solo quello dicelebrare i poveri e gli umili.Fin qui le Chiese del Caravaggio, mavediamo ora di conoscere meglio l’uomo el’artista, Michelangelo Merisi detto ilCaravaggio, nome tratto dal paese lombardoche probabilmente gli ha dato inatali, secondo altra fonte sarebbe invecenato a Milano, nasce il 29 settembre 1571da un architetto al servizio del Marchese diCaravaggio Francesco Sforza; giovanissimoentra come allievo nella bottega di unpittore bergamasco, tale SimonePeterzano, già allievo di Tiziano operativoa Milano, l’apprendistato del giovane siprotrae per quattro anni circa dopo di cheMichelangelo si trasferisce a Venezia perconoscere da vicino l’opera dei grandimaestri del colore, Giorgine, Tiziano,Tintoretto, ma il giovane dal caratterepiuttosto irrequieto decide di trasferirsiCrocifissione di San Pietro


oghi, figure, personaggi.Caravaggio<strong>Campo</strong> de’ fiori 13presto a Roma. Quì giunto un barbiere cosìlo descrive: “ … è un giovinaccio grandedi vinti o venticinque anni, con poco dibarba negra, grassetto con ciglia grosseed occhio negro, che va vestito di negro,non troppo ben in ordine, che porta unparo di calzette negre un poco stracciate,che porta li capelli grandi longhi dinanzi …“. I primi anni sono duri e mortificanti,soprattutto a causa del suo carattere spigolosoe aggressivo che di certo non glirende facile il rapporto con gli altri, l’aristasi trasferisce presso la bottega di Lorenzoil Siciliano, un mediocre pittore dell’epoca,quindi lavora nella bottega del maestroGiuseppe Cesari meglio noto come“Cavalier d’Arpino”, uno dei pittori più invoga negli ambienti della committenzaromana, ma nel medesimo periodo il giovaneè assalito da: “ … una grave malatiache, trovandolo senza denari, fu necessitatoandarsene allo Spedal dellaConsolazione … “. Stringe un forte rapportodi amicizia con Prospero Orsi, pittoremeglio noto con il nome di “Prosperinodelle Grottesche”, nel 1595 conosce ilCardinale Francesco Maria del Monte, suoprimo protettore, che risiede a PalazzoMadama, attuale sede del Senato dellaRepubblica, uomo di grande culturaappassionato d’arte che, incantato dallasua pittura, acquista alcuni quadri, ma nonbasta, vicino di casa del Cardinale è ilMarchese Vincenzo Giustiniani che risiedenel palazzo di famiglia a pochi passi daPalazzo Madama, per cui, oltre allo stessomarchese, da questo momento, moltefamiglie importanti di Roma, come iBarberini, i Borghese, i Massimi, i Mattei,figurano fra i suoi committenti.Grazie all’aiuto del Cardinal del Monte,Michelangelo riceve la sua prima commissionepubblica per due grandi tele da collocareall’interno della Cappella Contarellinella chiesa di San Luigi dei Francesi di cuisiamo già occupati; i dipinti che ilCaravaggio deve realizzare riguardavanoepisodi tratti dalla vita di San Matteo: “lavocazione” e “il martirio”.Tale è il successo riportato cheMichelangelo riceve quasi immediatamenteun altro importante incarico per la chiesadi Santa Maria del Popolo, MonsignorTiberio Cerasi, che in quella chiesa haacquistato una Cappella, ordina all’artistadue dipinti: “la Crocifissione di San Pietro”e “la Conversione di San Paolo”.Il Marchese Giustiniani, un ricco banchieregenovese accreditato presso la CortePontificia, fu per parecchi anni un altroprotettore del Caravaggio, collezionòmolte sue opere contribuendo in mododeterminante alla formazione culturale delpittore, ma Michelangelo, come detto,possiede un carattere ribelle e si rendeprotagonista di molte risse, violenze eschiamazzi che vanno via, via aumentando,a seguito di queste il pittore vienearrestato e condotto alle carceri di Tor diNona. Il fatto più grave si svolse la sera del28 maggio 1606 a <strong>Campo</strong> Marzio dove l’artistacausa la morte di tale RanuccioTommasoni restando ferito a sua volta,anche in questa occasione c’e di mezzouna donna, Fillide Pelandroni, le cui graziesi contendevano entrambi i duellanti, ilverdetto per tale delitto è severissimo,Caravaggio viene condannato alla decapitazioneche potrà essere eseguita dachiunque lo riconosca. La permanenza aRoma non è più possibile, ad aiutare ilMichelangelo a fuggire è il Principe FilippoColonna che gli offre asilo all’interno diuno dei suoi feudi laziali di Palestrina eZagarolo e mette in atto una serie di depistagi,grazie anche ad altri componenti lasua famiglia, che testimoniano la presenzadell’artista in altre città italiane, facendonecosì perdere le tracce. Alla fine del 1606Caravaggio si rifugia a Napoli, dove rimaneun anno circa, quindi parte per Maltadove, sempre con l’aiuto dei Colonna,entra in contatto con il Gran Maestrodell’Ordine dei Cavalieri di San GiovanniAlof de Wignacourt, obiettivo è quello didiventare Cavaliere egli stesso ed ottenerecosì l’immunità; il 14 luglio 1608, dopo unaanno di noviziato, Michelangelo Merisi èinvestito del titolo di Cavaliere di Grazia dirango inferiore rispetto ai Cavalieri diGiustizia che sono di origine aristocratica,per ottenere tale onorificenza ilCaravaggio firma una dichiarazione cheriguarda il suo luogo di nascita:“ … carracaoppido vulgo de Caravagio inLongobardis natus …“. Anche qui l’artistaha dei problemi, viene arrestato dopo unlitigio con un Cavaliere di rango superioree, appurato che su di lui pende una condannaa morte, viene rinchiuso nel carceredi Sant’Angelo alla Valletta da doveriesce incredibilmente a fuggire rifugiandosiin Sicilia, prima a Siracusa, quindi aMessina, fa poi ritorno a Napoli dove, all’uscitadi una locanda, è affrontato dagliuomini del suo rivale maltese da questoscontro rimane sfigurato e subito dopocomincia a circolare voce sulla sua presuntamorte. Durante il suo secondo periodonapoletano gli giunse notizia che PapaPaolo V, Camillo Borghese, 1605 - 1621,sta preparando una revoca al bando,Michelangelo, che abita presso laMarchesa Costanza Colonna, si mettesubito in viaggio con un traghetto che settimanalmentecollega Napoli a PortoErcole, diretto segretamente in un feudodegli Orsini a quaranta chilometri dallacapitale dove dovrà attendere il condonoSan Matteo e l’Angelodel Pontefice per poi fare ritorno, da uomolibero, a Roma, ma dopo il viaggio l’artista,in preda alla febbre per una infezione intestinale,viene affidato alle cure della localeConfraternita dove muore il 18 luglio1618. Questa in estrema sintesi la vita diMichelangelo Merisi detto il Caravaggio, unpittore quasi completamente dimenticatonei secoli successivi alla sua morte, infattibisognerà attendere l’inizio del XX secoloper vedere conclamata e universalmentericonosciuta l’importanza della sua artepittorica. Anche il cinema si è occupato diquesto grandissimo artista con un film del1941 dal titolo “Caravaggio il pittore maledetto”;la Televisione ha invece trasmessouno sceneggiato nel 1967 dal titolo“Caravaggio”, protagonista Gian MariaVolontà e nel febbraio 2008, con il medesimotitolo, un nuovo moderno sceneggiatoprotagonisti due attori bravissimi emolto belli: Alessio Boni ed Elena SofiaRicci.


14<strong>Campo</strong> de’ fioridi MariaCristinaCaponiIL CAVALIERE OSCUROThe Dark Knight, Usa, 2008. Genere:avventura/azio-ne/comics, regia:Christopher Nolan; sceneggiatura:Christo-pher Nolan, Jonathan Nolan;interpreti: Christian Bale, HeathLedger, Michael Caine, Gary Oldman,Maggie Gyllenhaal, Aaron Eckhart,Morgan Freeman, Cillian Murphy;fotografia: Wally Pfister; montaggio:Lee Smith; scenografia: NathanCrowley; costumi: Lindy Hemming;musica: Hans Zimmer, James NewtonHoward; produzione: ChristopherNolan, Charles Roven, EmmaThomas; distribuzione: Warner; durata:2h e 32’.Nella vita niente è mai tutto nero o tuttobianco; c’è posto anche per le sfumature.Lo stesso precetto vale pure per gli esseriumani. Ma, se parliamo di Batman, le cosecambiano. O forse no. A Gotham City, ilBene combatte manicheisticamente controil Male, almeno così sembra. Malgrado ciò,a volte, l’apparenza può ingannare.Seppure in ogni occasione, il paladinodella notte si mostra incredibilmente energicoed imperturbabile di fronte ai teppistiche lordano le strade della città con il sanguedi vittime innocenti; tuttavia, in privato,il suo cuore di tenebra macera in predaai fantasmi del passato, struggendosi perdomande a cui non sa dare mai una risposta.Pertanto, persino senza i grandi poteri,si va incontro a grandi responsabilità.Ed ecco, che quarantotto anni fa il disegnatoreBob Kane si pone di fronte al suotavolo da disegno e schizza sul foglio biancoun cattivo dall’aria buffa, a metà fra unclown e un dandy. Nasce Joker ossia lanemesi anarchica, folle e masochisticadell’Uomo pipistrello. Entrambi, siaBatman sia Joker, sono freaks che hannoun bisogno disperato l’uno dell’altro comese, per un ridicolo scherzo del destino, sicompletassero a vicenda. E, se uno deidue morisse, che gusto ci sarebbe a viveresenza l’altro? È inutile continuare agirarci intorno, alla fine bisogna ammetterlo:sono lati della stessa identica medaglia,una sorta di Dottor Jekill e Mr. Hide catapultatinel mondo dei fumetti. Invece, ilbad boy Due facce- altro storico nemico diBatman, porta direttamente inscritti sullapelle e nel proprio codice genetico modificato(a causa dell’acido) i segni di quel latooscuro, dark side, che può offuscare eottenebrare anche i nobili sentimenti delpiù puro fra gli idealisti.Tracciata la mappa di tre dei personaggidella più famosa delle graphic novel editadalla DC Comics, vediamo come il registaChristopher Nolan- già autore diBatman Begins- sia riuscito a trasporrequesta galleria di charactersultra dark sul grande schermo.Inutile qualsiasi paragone con iprecedenti quattro lungometraggi aventicome protagonista Batman. Infatti, se nonè proprio il caso di sprecare neppure unamanciata di parole sui tutt’altro che indimenticabilifilm girati da JoelSchumacher (Batman Forever e Batman& Robin), non si può assolutamente dire lostesso per quelli diretti da un genio dellacelluloide come Tim Burton. Proprio controil ricordo ancora fortissimo di questidue gioiellini di stampo gotico usciti nellesale cinematografiche rispettivamente nel’89 e nel ’92, Nolan ha sfoderato l’arma diun crudo realismo, allontanandosi dai teatridi posa e dividendo le riprese traChicago, Londra e Hong Kong. L’esseresbalzato dallo scintillante splendore figurativo,marchio distintivo dei set burtoniani,ad una Gotham City invischiata negli incubicontemporanei del terrorismo, fino arassomigliare a qualsiasi metropoli postmoderna,non hagiovatomolto allastaturamiticosimbolicadell’UomoPipistrello.Difatti, inalcunifrangenti,si avvertecome lasensazionedi trovarsifacciaa facciacon ilben più umano Agente 007 ai servizi di suaMaestà, invece che ad un eroe mascheratofrutto della fantasia. La colpa sicuramenteè da ricercare, altresì, nel prolissocorollario d’informazioni sull’armatura e ibat-gadgets, che il pubblico è più voltecostretto, suo malgrado, a sciropparsi. Atratti serpeggia un moto di noia in sala,ma si tratta di un difetto rinvenibile solonel primo tempo; invero, dopo circa un’oradall’inizio della proiezione il tedio vienedel tutto infranto da un ritmo sfrenato chestordisce e procura il capogiro, serrando inuna morsa il cuore dello spettatore. Unsolo aggettivo per descrivere gli inseguimenti:spettacolari, specie quanto il rombodel motore della Batpod irrompe sullascena. A quel punto, la pellicola innestauna marcia in più. Il resto è un gioco. Ilclassico escamotage delle scadenze cinematografichespinge il pubblico verso lescene successive con un’inquietudine spasmodica,ansioso di vedere come va a finireil convenzionale salvataggio all’ultimominuto. Se non bastasse, il montaggioalternato costruisce ed alimenta una palpabileeccitazione, dapprima ritardandopoi rispondendo a questo angoscianteinterrogativo: Batman riuscirà a sconfiggerei malvagi? E, che dire dell’entrata inscena di un magnetico Joker/HeathLedger? È sufficiente uno sguardo inmacchina per mandare tutti in sollucchero;ma, soprattutto, per mangiare in un soloboccone sia Batman sia il pur bravoChristian Bale che si cela dietro l’indecifrabilemaschera nera. Già prima dell’uscita,in molti fra gli addetti ai lavori vociferavanodi un’interpretazione da Oscar daparte di Heath Ledger e d’interpretazioneda Oscar si tratta, né più né meno.Chissà se l’ambita statuetta verrà poi davverotributata alla sua memoria, persaperlo bisognerà attendere la notte piùattesa di Hollywood. Una cosa è certa: ilvillain dal trucco disfatto in una smorfia dicaustico dolore che strepita dall’alto di uncornicione “il male è come la forza di gravità.A volte basta una piccola spinta”rimarrà indelebilmente impresso nellanostra memoria. A risentirlo ora, quelgrido echeggia gelidamente nel buio dellasala e suona come una funebre premonizione.Difatti, è stata proprio quella “piccolaspinta” a base di barbiturici a troncarela vita del promettente attore, in unabuia notte d’inizio 2008.Ottima la performance degli altri comprimari,a partire da un vibrante AaronEckhart/Due facce per finire ad un sobrioGary Oldman/tenente Gordon, senza tralasciareil soave Michael Caine ovvero ilfidato maggiordomo Alfred ed un ritrovatoMorgan Freeman (lo scienziato LuciusFox). Quest’ultimo è stato vittima di recentedi un grave incidente automobilistico,un tragico evento che ha alimentato adismisura il vespaio di malelingue riguardoalla presunta maledizione di Batman.L’unica nota di demerito va alla pocovalente attrice MaggieGyllenhaal/Rachel Dawes (protagonistadi Secretary), che ha rimpiazzato all’ultimomomento Katie Holmes, impegnata sulset di Mad Money. Assolutamente pleonasticoil piccolo cameo di CillianMurphy/Spaventapasseri, proprio all’iniziodel film.Nessuna indiscrezione, almeno finora, suun terzo capitolo della saga firmata daNolan. Ma, nel caso si stia già pensandoad un nuovo progetto da mettere in cantiere,non abbiamo dubbi: per funzionarealla perfezione, esattamente come Il cavaliereoscuro, si richiede una grintosaCatwoman, in grado di reggere il confrontocon la divina Michelle Pfeiffer e farcidimenticare, una buona volta, l’orrendospin off intitolato Catwoman.


16<strong>Campo</strong> de’ fioriFeste patronali dei secoli passatiUn curioso costume delle donne civitonichedi altri tempi.“Addì 16 settembre 1756: Civita Castellanacapoluogo di governo, ha per appodiato ilcastello di Borghetto, ov’è la stazionepostale in prossimità del Tevere, e delcelebre ponte Felice, così chiamato dalnome di Sisto V, che lo costrusse.Sono ad essa soggette le comuni di Nepi,Castel Sant’Elia, di Stabbia e di Calcata.Alcune donne de’ popolani mantengonol’antico e curioso costume, d’altrondemolto modesto, d’indossare due gonnelle,ed una alzano da tergo per coprire il capo,uso che si vede seguito nel circondario diMontefiascone” (da un cronista deltempo).Una curiosa corrida con bufalo aCivita Castellana.Circa il 1600 “nella fiera che addì 16 settembrehavvi in Civita, siccome giornofestivo de’ suoi Patroni, il popolo dà spettacolodi un bufalo lungamente tratto perle vie, fra lo schiamazzo e l’allegria delbasso popolo: il quale dopo averne fattoscempio anela di mangiarne le carni sanguinose”(da un cronista del tempo).PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI 2008 - CIVITA CASTELLANASS. GIOVANNI E MARCIANO PATRONI4-11 settembre C.so B. Buozzi – Sala P.Neruda – Ass. Cult. “La bella Galliana” Mostradi Artigianato dell’ Alta TusciaSabato 6 settembreOre 20.30 Forte Sangallo – Raduno CorteoStorico con la partecipazione del Gruppo tamburinidi Nepi, Gruppo Storico Ass. Cult.“Clarice Orsini” di Monterotondo e Corteo storicodei Borgia.Ore 21.00 P.zza Matteotti – Investitura deiCapitani a cura dell’Ass. Cult. Naz. Borgiana edell’Ass. Civita CavalliOre 21.30 P.zza Matteotti – Spettacolo di ariae di fuoco a cura del Gruppo Materia VivaPerformance di Roma6-14 settembre Loc. Catalano CircoloTennis “Davis ‘76” Torneo Open 2008 SantiMarciano e Giovanni7-9 settembre Fraz. Borghetto 1° Festa“Borghetto ieri, oggi e domani”7-20 settembre Viale Gramsci – Museodella Ceramica “Casimiro Marcantoni” Ass.Marinai d’Italia “Mostra Fotografica eModellistica”Giovedì 11 settembre Via di Corte – Festae cena all’apertoSabato 13 settembreOre 17.30 P.zza Duomo – Chiesa Cattedrale –Triduo di preparazione – Santo RosarioMeditatoOre 18.00 P.zza Duomo – Chiesa Cattedrale –Santa MessaOre 21.30 P.zza Matteotti – Spettacolo“Benetton sotto le stelle”13-14 settembre Via Mazzocchi – Cenasotto le stelle organizzata dall’Ass. Carnevaledi Civita Castellana13-17 settembreore 9.00 – Sala Pablo Neruda – Mostra fotograficaed esposizione dei costumi carnevaleschia cura dell’Ass. Carnevale di CivitaCastellana13-28 settembre Via Garibaldi, 35 –“Galleria Alesus” Mostra pittorica-fotografica“Dimore storiche in Civita Castellana” Quadridi Angela Consoli-Fotografie di Mauro Topinirealizzata con il patrocinio del Touring ClubItalianoDomenica 14 settembreOre 10.00 P.zza Matteotti – Maratonina Km10,00 “Primo trofeo dei Falisci Città di CivitaCastellana”Ore 15.30 Loc. Quartaccio – Aldero Hotel –5° Torneo di Burraco “Santi Martiri Marcianoe Giovanni” Torneo di beneficenza organizzatodall’Ass. “Non solo Burraco Civita”Ore 15.30 Via Mazzocchi – Raduno deiCavalieri del Corteo Storico del gruppo Arcieridei Borgia e dei tamburini di NepiOre 16.00 Forte Sangallo (Fossato Nord) “XIIIEdizione Palio degli Anelli” a cura dell’Ass.Civita Cavalli Trofeo degli Arcieri dei BorgiaOre 18.30 P.zza Matteotti – Premiazione deiCapitani di Contrada vincitori del Palio –Premiazione ArcieriOre 19.00 P.zza Matteotti – SpettacoloSistema Solare a cura dell’Ass. Materia VivaPerformance di RomaLunedì 15 settembreOre 17.00 P.zza Duomo – Chiesa Cattedrale– Santa MessaOre 17.30 P.zza Duomo – Chiesa Cattedrale– Vespri SolenniOre 21.30 P.zza Matteotti – Concerto conPiero Pelù LiveMartedì 16 settembreP.zza Duomo – Chiesa Cattedrale – dalle ore5.00 alle ore 9.30 Celebrazione Continuatadelle Sante MesseOre 11.30 P.zza Duomo – Chiesa Cattedrale– Santa Messa Solenne presieduta da S.E.Mons. Romano Rossi Vescovo di CivitaCastellana e dai Parroci della cittàOre 19.30 P.zza Duomo – Chiesa Cattedrale– Santa MessaOre 20.15 P.zza Duomo – Chiesa Cattedrale– La Banda Musicale “Città di CivitaCastellana” accompagnerà la SolenneProcessione con le reliquie dei SS. PatroniOre 20.30 P.zza Matteotti – BengalataMercoledì 17 settembreGrandiosa Fiera di Merci e Bestiame (interagiornata)Ore 18.00 P.zza Matteotti – intrattenimentomusicale con il gruppo “Esplosioli”Ore 19.00 P.zza Matteotti – Tombola di €2.000,00 così suddivisa: € 250,00 cinquina -€ 1.500,00 tombola - € 250,00 tombolino acura della Pro-Loco di Civita CastellanaOre 21.00 P.zza Matteotti – intrattenimentomusicale con il gruppo musicale “I riflessi delSole” organizzato dalla Pro-Loco di CivitaCastellanaOre 22.00 Via Belvedere Falerii Veteres –grandioso spettacolo pirotecnico realizzatodalla Ditta Colonnelli Primo di Nepi19-28 settembreCorso Bruno Buozzi – Sala P. Neruda –“Collettiva di Pittura” di Franco Soli, MorenoLanzi, Maria Finesi, Gianni Molinari, AntonioAballeVenerdì 19 settembreOre 18.00 P.zza Matteotti – Sala Consiliare –Premiazione Atleta Civitonico dell’Anno20-21 settembreLoc. Pizzo Garofalo – Palestra Comunale PinoSmargiassi – Memorial “Maurizio Mascioli”organizzato dalla A.S.D. Nuova CivitaPallacanestro.


Venerdì 12 settembreOre 19.00 Celebrazione comunitaria dellapenitenza.Ore 21.00 P.zza IV Novembre Concerto dellaBanda Musicale G.Verdi, diretto dal MaestroAndrea Mazzasette. A seguire rock blues acusticocon i THE GOOD MANNERS, gruppo corchianese.Sabato 13 settembreOre 8.00 S. Messa in Santa Maria del Rosario.Dalle 8.00 alle 10.00 donazione straordinaria disangue presso il centro trasfusionale fisso(sede AVIS) in P.zza del Bersagliere 1Ore 10.30 S.Messa presso la Casa di Riposo“Maria Cappelli”.Ore 12.00 apertura dei festeggiamenti con fragorososparo di bombe.Ore 16.30 pellegrinaggio a piedi con l’immaginedi Maria Santissima delle Grazie, segue laSanta Messa e la preghiera di affidamentodella popolazione di Corchiano alla Madonna.Ore 21.00 P.zza del Bersagliere, il meglio delMini Festival “Città di Viterbo”, serata canoracon bambini e ragazzi.Esibizione della scuola di balla Wonderful<strong>Campo</strong> de’ fiori 17Programma festeggiamenti 2008 - CorchianoMaria Santissima delle GrazieSchool Dance Umbria dei maestri Maria RitaRabini e Maurizio Trocioni... a seguire serata danzante con il GruppoLunaDomenica 14 settembreOre 8.00 S.Messa in Santa Maria del Rosario.Ore 11.00 S. Messa Solenne in San BiagioOre 17.30 recita comunitaria del Santo Rosarioe Santa Messa in Santa Maria delle Grazie.Ore 17.45 i carabinieri in congedo accolgono laFanfara dei Carabinieri in P.zza delBersagliereOre 18.00 esibizione della Fanfara deiCarabinieri in P.zza IV Novembre ... a seguireEstrazione della Tombola di € 1.500,00(1° cinquina € 250,00 - 2° cinquina € 250,00 -tombola € 1.000,00) in caso di pioggia la tombolasarà rinviata a data da destinarsi.Ore 21.00 P.zza del Bersagliere Cabaret conEnzo Garramone spettacolo musicale conAlexiaesibizione della Cover Band dei PoohLunedì 15 settebreOre 8.00 S.Messa in Santa Maria del RosarioOre 11.00 S. Messa Solenne celebrata da S.E.Mons. Romano Rossi presso la Chiesa di SantaMaria delle GrazieOre 17.00 esposizione di autovetture elaborateda Tuning Go di Clementi F. Alessandro“Elaborando Point Shop”, con musica ad altovolume in P.zza del Bersagliere.Ore 17.15 Associazione culturale Baby Frogintratterrà i più piccini con giochi e spettacoli dimagia. Nutella Party presso la LudotecaL’Istrice di Via RomaOre 17.30 recita comunitaria del Santo Rosarioe S. Messa in San BiagioOre 21.00 la compagnia teatrale GruppoSpontaneo Canepinese presenta la commediaComme se sione se bballe... al terminedella rappresentazione estrazione della lotteriacon ricchi premi.Ore 23.30 Grandioso spettacolo pirotecnicopresso la circonvallazione in direzioneVignanello, eseguito dalla ditta Poleggi diCanepina.Martedì 16 settembreOre 7.30 raduno presso P.zza del BersagliereTutti a riccoje le nocchie!!!NATI MATRIMONI DECEDUTICorchiano29.4 Rizzo Andrea10.5 Sofia Scorrano11.5 Xenia Angelozzi23.5 Eva Massa25.5 Sara Ouardani31.5 Giorgia Ubertini14.6 Sorina Elena Ciuca17.6 Francesco Marian Ene24.6 Anca Aurelia Barcu24.6 Tiziano Lilli10.7 Silvia Grassi11.7 Leonardo Spiriti25.7 Ismail Ahmed Khan7.8 Chaiara Fersini14.8 Bianca Maria Bocanet15.8 Simone Blasi30.8 Arianna TestaEcco Giorgio,CorchianoLilli Stefano – Bracci AnnaBogdan Bocanet – Erbaru NicoletaSquassi Marco – De Ninno MarcellaBrocchi Angelo – Ridolfi SabrinaPandimiglio Gianluca – SciardigliaAntonellaCarrer Emiliano – Grassi MoniaCarbonari Angelo – Guida MariaIsanti Giuliano – Parretti CristianaMicozzi Palo – Federici EmanuelaTodini Alvaro – Cimica ErikaProsperi Marco – Bocci CaterinaValenti Giuliano – Cidone MariaFascella Andrea – Di Clemente DanielaPiccioni Alessandro – Testa DeborahNardone Corrado- Cuzzoli PaolaMannaro Luigi Mark – Dos SantosContreras VanessaCorchiano06.5 Vittorino Evangelisti12.6 Rosa Scirpoli8.7 Maria Narduzzi11.7 Elena De Rocchis11.7 Santina Urbani13.7 Gilberto Barzellotti02.8 Maria Cuzzoli07.8 Silio Bernabeil’asino vincitore del V° Palio dei Somari Città diCorchiano, che ha gareggiato per la contradaCastiglione. Nella foto posa, orgoglioso,insieme al proprietario Fabio Ercoli (con la magliarosso-verde), al fantino Mario, detto Bengi, di Allumiere(a dx dell’asino) e a tutti i suoi amici.


20<strong>Campo</strong> de’ fioriCIVITONICI ILLUSTRIORONTE DEL FRATEdi Enea CisbaniOronte del Frate, autore della ben nota“MISCELLANEA CIVITONICA – note di storiae di vita cittadina a Civita Castellanadalle origini fino agli inizi del XX secolo”,nasce a Civita Castellana l’8 Settembre1856, nell’antico palazzo di famiglia inpiazza G. Matteotti, attiguo all’albergo dell’”Aquila Nera”, di cui la facciata conservatuttora la scritta in ceramica.L’epoca in cui Del Frate visse fu densa diavvenimenti politici di grande rilievo sia alivello comunale che nazionale: laRepubblica Romana del 1848, la presa diPorta Pia nel 1870 con il definitivo tramontodello Stato della Chiesa e la conseguentenascita dello Stato italiano.A livello comunale l’affermarsi dellanascente e fiorente industria ceramica conle prime manifatture artigianali, che con glianni a venire segneranno in modo indelebilee duraturo la vita economica e produttivadi Civita Castellana.Una famiglia “illustre” quella dei Del Frate:alcuni componenti possedevano una fiorentetipografia e il nonno materno eral’Ingegnere Gaetano Donegani.Un fratello di Oronte, Egidio, (1859-1933),svolse a Roma l’attività di insegnante.Scarse e frammentarie le notizie biografichedi Oronte del Frate circa la sua formazionetecnica e culturale, anche se fin dallapiù giovane età comincia ad interessarsi distoria locale, rivelandosi attento raccoglitoree classificatore di memorie storichelocali.Tra il 1880 e il 1900, inizia a pubblicare sulperiodico “Il Rinnovamento” i suoi importantisaggi di storia e di tecnica.Nel 1895 con l’ingegnere De Angelis, progettae realizza il primo impianto telefonicoa Civita Castellana e pubblica nel 1898la “guida storica e descrittiva della FaleriaEtrusca”.Agli inizi del ‘900 si ipotizza un suo trasferimentoper motivi professionali a Roma,dove all’età di 86 anni muore il 10 Gennaio1942.La sua opera più conosciuta “ LaMiscellanea Civitonica” è composta da67 capitoli dove l’autore descrive in manierasuccinta i tanti aspetti della storia locale,dalle chiese presenti nel nostro centroalla suddivisione in contrade del territoriocircostante con linguaggio chiaro e semplice,dall’evidente intento divulgativo.Opera storica e letteraria che se rapportataall’attuale stato delle ricerche storichebasate sull’attento studio e analisi dellefonti documentarie dimostra tutta la suaincompletezza in quanto di ogni argomentoanalizzato non indica le fonti documentarie,ma si basa su dati incerti e frammentari,derivanti dalla tradizione orale estorica.Ogni opera letteraria, in ultima analisi, vavista e rapportata ai tempi storici chel’hanno prodotta e realizzata.L’importanza de “La MiscellaneaCivitonica” sta in questo suo carattere di“provvisorietà”, restituendoci l’immagine diuna comunità in una fase di cambiamentoepocale, nel passaggio da una economiaCivita Castellana - Ponte Clementinoagricola di tipo rurale a un’era industriale eproduttiva.La figura di Oronte del Frate, di cui si percepiscein pieno la distanza storica e lalontananza nel tempo, è tuttora viva nellamemoria locale: recentemente ad operadel Prof. Luigi Cimarra è stata pubblicata“La Miscellanea Civitonica” con una profondarilettura del manoscritto conservatonella Biblioteca Comunale e con notedescrittive su vari capitoli costituenti l’opera.Nel 2007, autore Riccardo Consoli, l’opera“Ricordando Civita Castellana” una rivisitazionedell’opera di Oronte, dove l’autoreripercorre e rilegge integrando con proprienote l’opera letteraria.In ultima analisi la figura di Oronte delFrate forma, con quella di FrancescoTarquini, un binomio storico di assolutolivello quali fondatori della moderna storialocale.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 21Ecologia e AmbienteBiocarburanti: futuro o ulteriore fame nel mondo?Il mondo, maicome ora, guardaalla produzionedei biocarburanticome una possibilesoluzione futuraper una mobilitàglobale, allora michiedo: quanti terrenioccorreràdi Giovanni Francola convertire a questotipo di produzione?Soprattutto, chi continuerà a lavorarela terra per produrre generi alimentarise le multinazionali pagheranno megliole coltivazioni per la produzione di biocarburanti?Anche se ci fosse un’autoregolamentazionedi sviluppo e una produzionecosì detta “a mosaico” da parte dei governi,non basterebbero tre aree vaste quantoil nostro pianeta per soddisfare i bisogniattuali.Non vorrei che, finito di succhiare il petroliodalle viscere della terra, si iniziasse atogliere del cibo dalla bocca di milioni diBurracomaniaIl Burraco è un gioco di carte le cui originirisalgono ai giochi più antichi, quali laPinnacola o la Canasta. Sembra proveniredal lontano Uruguay e il suo nome dovrebbesignificare “setaccio”. Negli ultimidecenni ha riscontrato una diffusione massicciaal livello nazionale e al giorno d’oggiil Burraco è considerato un vero e propriofenomeno sociale, sia in ambito “domestico”che in ambito agonistico. I tornei diBurraco sono gare di abilità e strategie,dirette e sorvegliate da uno o più arbitri,che garantiscono il buon esito delle gare,facendo rispettare le regole ed un’eticacomportamentale. La F.I.Bur. conta oltreduecento associazioni e circa quindicimilatesserati. La nostra associazione “Nonsolo Burraco Civita”, affiliata allaF.I.Bur., è nata nell’Aprile 2006, dopo più diun anno di preparazione e grazie allacaparbietà, alla volontà e all’entusiasmodei fondatori. Il nostro direttivo è tutto alfemminile: Daniela Costantini presidente,Ornella Sacchetti vicepresidente, CinziaScatolini tesoriera, Annarita Montanarisegretaria, Adriana Amendola e Maria PiaRossini consiglieri. Altro che quote rosa!Siamo amiche e ci unisce la passione perquesto gioco e la volontà di coinvolgerepiù gente possibile in questa avventura.Ma non sempre sono rose e fiori, nonostanteil grande entusiasmo! Abbiamopersone per poi metterlo nei serbatoi.Credo che di “bio e di verde” queste soluzioniabbiano ben poco, se non il coloredei dollari che finiranno nelle tasche dellesolite multinazionali.Perché non decollano altre forme di propulsione?Adesempio, ilmotore elettriconon ha forsetutti i requisitiidonei? Una leggendametropolitanaraccontache uno scienziatodi nomeNikola Tesla, findai primi anniTrenta, realizzòun motore elettricoalimentatodall’energia cheera nell’etere,tutti liberi di credercio no, ma ècominciatoin sordina.Con queisette-ottotavoli iniziali,pochiavrebberoscommessosu dinoi! Mapian pianosiamo cresciute, i tavoli sono aumentati ecosì pure il numero dei tornei, che, oggi,per i nostri soci, sono diventati un momentodi aggregazione, socializzazione, unappuntamento fissi ed un punto di riferimento.Siamo l’unica associazione diBurraco della Provincia di Viterbo ad essereaffiliata alla F.I.Bur. e la seconda delLazio per numero di associati: centosettanta!Chi gioca a Burraco?? …dal ventenneall’ottantenne e i nostri tesserati, oltre cheda Civita castellana, provengono anche daFabrica di Roma, Rignano Flaminio,Corchiano e Sutri. Per il mese di Ottobreè in programma il Primo TorneoNazionale di Burraco. Contiamo di raggiungeretra i settanta e gli ottanta tavoli,con un flusso di circa trecento partecipanti,provenienti da tutta Italia. Il torneo,diretto dal Dott. Vittorio Lazzareschi, vicepresidentedella F.I.Bur. e da arbitri federalinazionali, si svolgerà in due giorni:venerdì 10 e sabato 11 Ottobre. Sededi gara sarà l’Aldero Hotel, che è anchela nostra abituale sede di gioco. Andreinaaltrettanto vero che il motore elettrico èoggetto di un reale rischio per chi ha ilcontrollo e il monopolio sulla mobilità globale,figuriamoci se poi l’energia che vieneutilizzata è un’energia libera e accessibile atutti.e Franco, padroni di casa squisiti, fanno ditutto per accontentare noi ed i nostri associati.Il primo premio ammonta a 2.000,00euro, confermato al raggiungimento diottanta tavoli. La quota di partecipazione èdi 40,00 euro a persona ed il termine ultimodi iscrizione è il 2 Ottobre 2008.Numerosi sponsor ci stanno sostenendo inquesto progetto e riteniamo che l’iniziativaabbia un impatto significativo sulla comunitàlocale e notevole importanza per ilterritorio provinciale. Siamo, per tale motivo,patrocinati dal Comune di CivitaCastellana, dalla Provincia di Viterbo, dalConi e dal CSEN di Viterbo.Venerdì 10 OttobreDalle ore 17.00 alle ore 20.00 –Accreditamento coppieOre 21.00 – Inizio del torneo. Prima fase.Quattro turni da tre smazzate con movimentoMitchell. A seguire by night (10,00Euro a persona, montepremi 65%)Sabato 11 OttobreOre 10.00 – Visita guidata del Duomo deiCosmati, del Forte Sangallo e dell’annessomuseo etrusco.Ore 11.00 – Stage per arbitri federali conil Dott. Lazzareschi.Ore 16.00 – Seconda fase. Quattro turnida tre smazzate con movimento Mitchell.Ore 21.30 – Terza fase. Divisione in gironi:tre turni da tre smazzate con sistemaDanese. A seguire Premiazione e by night(10,00 Euro a persona, montepremi 65%).


22<strong>Campo</strong> de’ fioridi ErmelindaBenedettifoto M. TopiniLe guide di <strong>Campo</strong> de’ fioriNonostante l’estatesia ormai giunta altermine, voglio portarviin una dellemete turistiche montanepiù gettonate:Andalo, piccolopaese delle splendideDolomiti, ottimada visitare sia duranteil periodo estivoche in inverno.Andalo sorge suun’ampia sella di collegamentofra la Val di Non e il Banale, a1042 metri sul livello del mare, a circa 40km di distanza da Trento.STORIA L’insediamento è di originemedievale, risalente al XII secolo, benchèmolti storici abbiano voluto trovare in essoorigini romane, testimoniate in Val di None nel Banale. Sicuramente questa zona èstata sella di passaggio per i Romani, mamai luogo di insediamento stabile, essendocosì remoto rispetto ai più frequentaticircuiti commerciali. I primi coloni giunsero,con tutta probabilità, dalle ValliGiudicarie, spinti dalla possibilità di sfruttarele ricchezze di legname del luogo e gliampi appezzamenti di terra, riducibili adarativo, per le tipiche coltivazioni di montagna,dando vita al caratteristico insediamentoin masi, ancor oggi riconoscibile:grandi case coloniche e poi gruppi di case,utilizzate sia come abitazioni, sia comestalle e magazzini per i prodotti della terra.Erano soggette a oneri feudali e abitati,per lo più, da servi della gleba. Alcuni diquesti masi primitivi, come il Colìn e ilBortolìn, vennero abbandonati del tuttonel 1670, probabilmente a causa dell’epidemiadi peste, la stessa descritta daAndaloManzoni nei PromessiSposi. Gli altri, invece,a seguito dell’aumentodella popolazione,si ingrandirono e preserola forma di odiernefrazioni. La giurisdizioneecclesiasticasi sviluppò in dipendenzadell’antichissimaPieve di Banale,parrocchia di Tavado.Ad Andalo dal 1450esisteva una cappellavicino al MasoToscana, il più popolatodella zona e, nelcorso del Quattrocento- Cinquecento,la comunità di Andalopoté ricevere i preti del Banale nella rinnovatacappella in stile gotico, dedicata aiSanti Vito, Modesto e Crescenza. Un’altrachiesetta, dedicata a San Rocco, vennecostruita alla fine del ‘500 non lontana daquella già esistente, che invece venneeretta nel ‘600 lì dove l’epidemia di pestedi fermò, evitando di contagiare il paeseintero. A seguito dell’aumentare dellapopolazione e dei bisogni, anche la cappellaniain comune con Molveno si rivelòinsufficiente. A metterne in luce i problemifu soprattutto l’epidemia di peste del 1630che ad Andalo fece fortunatamente pochevittime rispetto ad altre zone, ma che reseevidente le difficoltà nel disporre della curadelle anime senza un sacerdote residentepermanentemente sul luogo. Finalmente,nel 1652, venne assegnata ad Andalo unacappellania curata, con un cappellano residente.Nel 1671 la cappellania diventòCurazia, il villaggio si ingrandì e vennedecisa la costruzione di una nuova chiesapresso il Maso Fovo, più centrale rispettoal Maso Toscana. La chiesa di san Vito,ancor oggi chiesa centrale, fu benedettadal Vescovo di Trento nel 1783.Dal punto di vista politico amministrativo,la zona fu interessata dal dominio feudaledelle varie famiglie della nobiltà ruraledella Val di Non, fino alla dipendenza definitiva,avvenuta alla fine del Medioevo, dalCastel Belfort, presso Spormaggiore.Andalo, quindi, in quanto parte integrante,anche se marginale, della Giurisdizione, neseguì in tutto e per tutto il destino, fino aisecoli più recenti. L’economia locale si stabilizzònel corso del XVII secolo, quandogli abitanti cominciarono a ricavare renditedalle ricchezze silvo-pastorali del luogo, emigliorarono le proprie condizioni di vita.Nel 1623 la comunità adottò la sua primaed unica Carta di Regola. Per secoli Andalosubì vari problemi connessi al fatto diessere luogo di confine tra zone a prevalentedominio tirolese a nord e del principatovescovile a sud. Dopo il periodo turbolentodelle invasioni napoleoniche, gliaustriaci, nuovi padroni del territorio, riorganizzaronoquanto possibile.Assegnarono le parrocchie di Andalo eMolveno al decanato di Mezzolombardo,staccando Andalo dai primitivi luoghi d’origine,la Pieve del Banale, da cui provenivala maggior parte della popolazione,Mezzolombardo e la Val d’Adige, a favoredi una maggiore coesione con la Val diNon. Se nella sua storia Andalo fu territoriomarginale sottoposto di volta in voltaalla gastaldia di Banale, al Vescovo diTrento, infeudata ai conti Flavon, poi aiconti del Tirolo, attraverso le famiglie nobilidella Val di Non quali gli Spaur,Unterrichter ecc, nel corso del Novecento,invece, si ha la vera e propria definizioneautonoma della comunità. Nel secolo scorso,infatti, si sviluppa a partire dal secondodopoguerra, dopo anni di emigrazioneforzata, l’industria del turismo estivo edinvernale. A seguito di tale espansioneeconomica cresce il paese che si trasformada gruppo di masi sparsi ad un unico centroabitato.continua sul prossimo numero...


<strong>Campo</strong> de’ fiori 23Che cosa è normale?CENTRO DI CONSULENZANeuropsichiatrica, Psicologica, Logopedica,PsicopedagogicaVia T. Tasso 6/A - Civita Castellana (VT)Tel. 0761.517522 Cell. 335.6984281-284www.centroceral.cominfo@centroceral.comNiente . Chi è normale ? Nessuno.Quando si è feriti dalla diversità, la primareazione non è di accettarla, ma di negarla.E lo si fa cominciando a negare la normalità.La normalità non esiste. Il lessicoche la riguarda diventa a un tratto reticente,ammiccante, vagamente sarcastico. Siusano, nel linguaggio orale, i segni di quelloscritto: “I normali, tra virgolette”.Oppure: “I cosiddetti normali”.La normalità – sottoposta ad analisiaggressive non meno che la diversità –rivela incrinature, crepe, deficienze, ritardifunzionali, intermittenze, anomalie. Tuttodiventa eccezionale e il bisogno dellanorma, allontanato dalla porta, si riaffacciaancora più temibile dalla finestra. Si finiscecosì per rafforzarlo, come un virus resoinvulnerabile dalle cure per sopprimerlo.Non è negando le differenze che lo si combatte,ma modificando l’immagine dellanorma.Quando Einstein,alladomanda delpassaporto,risponde “razzaumana”,non ignora ledifferenze, leomette in unorizzonte piùampio, che leinclude e lesupera.È questo ilpaesaggio chesi deve aprire:sia a chi fadella differenza una discriminazione, sia achi, per evitare una discriminazione, negala differenza.( …… )Il go-kart( …. )Spingere alternativamente i due piedi perlui non era un istinto, ma una conquista.Lo vedevo, dalla finestra sul cortile, procederea balzi improvvisi, cui seguivanososte scoraggiate. In certi momenti imprecavocontro la vita a bassa voce, per nonfarmi sentire. Ma da chi?Paolo appoggiava la testa sul volante, noncapivo se vinto da un senso di impotenzao spossato da una fatica troppo grande.Ricordo una giovane fisioterapista, cheaveva paragonato lo sforzo dei bambinidisabili, nell’affrontare una scala, a quellodei vecchi. “Capite adesso? “ ci diceva. Noifacevamo cenno di sì, ma in realtà i vecchisulle scale ci erano altrettanto estraneiquanto i bambini disabili. È solo verificandonel nostro corpo il lavoro del tempo chela pena ci diventa familiare.( …) . Altri esempi ci faceva la fisioterapista,a proposito di muscoli e della fatica(…) ci aiutava ad avvicinare non solo i problemidell’handicap, ma quelli di altresituazioni, che con l’handicap avevano unrapporto indiretto. Finchè abbiamo intuitoche tutto ha un rapporto indiretto conl’handicap. E, quando diciamo che l’esperienzaci aiuta a capire l’handicap, omettiamola parte più importante, e cioè chel’handicap ci aiuta a capire noi stessi.Ci diceva ad esempio che gli esercizimuscolari assomigliano alle tappe del Tourde France. I corridori corrono giorno dopogiorno e non “vedono” le montagne che liapettano. Se “vedessero” che, sommandosi,superano la cima dell’Everest, rinuncerebberoa conquistare il tetto del mondo,gurdandosi continuamente alle spalle.L’attenzione alla meta parziale induce anon fissare quella finale e così, almeno inmolti casi, a raggiungerla.”Due brevi stralci di un libro meravigliosoche ci lascia entrare e ci fa riflettere moltosui sentimenti della vita: “l’arte di viverenon per essere “normali”, ma solo peressere se stessi.”Di Giuseppe Pontiggia “NATI DUE VOLTE”Oscar mondadoriC.E.R.A.L. sasOgni Mercoledì dalle ore 10:30 alle ore11:30 sintonizzatevi su Radio PuntoZero, sulle frequenze 93.400 - 96.700 -101.500, un esperto potrà rispondereanche alle vostre domande in diretta.L’angolo MisteriosoNella foto accanto, nascosta fra i muri, è riportata una via di Civita Castellana. Sapresti dirci il nome della Via? I primi treche, telefonando in redazione, daranno la risposta esatta, riceveranno un simpatico omaggio offerto da: Civita Bevande.


24<strong>Campo</strong> de’ fioriVIA MINOLFO MASCI:LA TRAVERSA POSTALE DEL 1821.LA PRIMA STRADA DI CIRCONVALLAZIONEA CIVITA CASTELLANA.di Enea CisbaniAgli inizi del 1800, a Civita Castellana, l’ediliziapubblica e privata è in pieno fermentoper una grande opera che modificheràtotalmente e in maniera profonda esignificativa l’assetto viario ed architettonicodella città: la costruzione nel 1821 dellaVariante Postale, l’attuale via MinolfoMasci, la prima strada di circonvallazione ela più rilevante operazione urbanisticanella millenaria storia del nostro centro.Fu un intervento stradale di notevole rilievoper quei tempi, a diretta conferma dell’importanzadi Civita Castellana come fondamentalenonchè strategico nodo urbanoe viario dei territori Pontifici a nord diRoma.Per comprendere la portata rivoluzionariadell’opera è necessario meditare sugli sviluppidel sistema viario esterno di CivitaCastellana dalle origini fino al 1800.Nel Medioevo il sistema delle comunicazionistradali non aveva subito modifiche digrande rilievo: la Via Amerina e laFlaminia, tracciati di epoca Romana, servivanoper le comunicazioni a largo raggio,mentre i collegamenti territoriali eranoancora assicurati dai sistemi e tracciati difondovalle e altura di origine Falisca.La stessa via Flaminia non arrivava a CivitaCastellana, ma bisognava incrociarla neipressi di Ponte Felice sul fiume Tevere.Si dovette arrivare al ‘600 per vedere finitol’isolamento della città Falisca dai grandisistemi viari come la Cassia e la stessaFlaminia: nel 1609, infatti, viene realizzatala “Variante Flaminia” che staccandosidal corso principale della strada consolarein località Pian Paradiso, si collegava conCivita Castellana transitando sul fiumeTreia su un ponte ad archi e immettendosidirettamente nella Porta Borgiana.Agli Inizi del 1700 viene realizzata l’attualeVia Nepesina che con il Ponte di ViaRoma viene ad unirsi con la “Strada diLoreto” nei pressi di Monterosi pocodistante dalla strada consolare Cassia.Nel 1711 viene realizzato il PonteClementino su progetto dell’architettoRomano Filippo Barigioni, (1672-1753),sicchè il collegamento diretto tra Cassia eFlaminia potè dirsi ormai completo.La variante Postale del 1821 concluse lasecolare storia dei grandi lavori urbanistici.La variante Flaminia, prima del 1821, arrivavanel centro di Civita Castellana attraversole attuali vie Ferretti e Bruno Buozzi,per aprirsi nella scenografica Piazza diPrato, l’attuale piazza Matteotti e ridiscendereper il tratto ripido e scosceso di viaXII Settembre, l’antica salita detta “DeGustinetto” e collegarsi così con il PonteClementino, per poi raggiungere la viaFlaminia nei pressi di Ponte Felice aBorghetto.La variante del 1821, come da progetto, sicostituisce quale percorso esterno all’anticocentro abitato e come dai propositidella Camera Apostolica che ordinò l’opera,eliminò il passaggio delle merci, dellaposta e delle persone nel centro dellacittà.Per realizzare l’opera furono demolitinumerosi edifici prospettanti su viaFerretti, l’antica via del Mattonato, e partedelle strutture murarie della locanda dellaPosta Vecchia, per la quale la variantevenne, infatti, realizzata.Furono sbancate grandi quantità di terrenoe realizzati gli imponenti muraglioni intufo dei giardini di Palazzo Trocchi e delSeminario Vescovile. La cantina posta sullacurva, più nota come “Cantinò”, fu scavatain quel periodo e successivamente utilizzatacome deposito di cavalli e carrozze.Originariamente, prima che la variantevenisse realizzata, un passaggio simile esisteva,in misura e dimensioni ridotte, il cuitransito era riservato agli avventori dellalocanda della Posta Vecchia e compresonella tassa di alloggio.


26<strong>Campo</strong> de’ fioriStoria di un sogno chiamato“Tele Radio Punto Zero”Da Maurizio Tocchi al Vescovo Rosina...continua dal numero 52mica denominata Halesus Faience cheoperava a Settevene, sulla consolareCassia. Raffaele Miozzi divenne addiritturail presidente della nuova società ed il 15novembre 1981, dopo alcune prove tecniche,iniziarono ufficialmente i programmi diTele Radio Punto Zero con un telegiornalelocale, che andava in onda tutte le sere (adeccezione della domenica) alle ore 19,30.Fu nominato direttore, il noto giornalistaviterbese Eraldo Delle Monache che sialternava con me alla conduzione del TG.Anche nella nuova iniziativa le cose non simisero male. Tutt’altro. Il pubblico seguivai programmi della nostra emittente emostrava di apprezzarne anche l’intelaiatudiSecondiano ZeroliNel dicembre del1980, MaurizioTocchi si ritiravaclamorosamentedalla società, costituitaappena pochimesi prima, e siposizionava in unasituazione chedapprima sembravaessere semplicementeaventinianama che poidoveva risultare quella definitiva. L’ex-attoredava così dimissioni piene, acquisiva lasua parte già stabilita dal contratto inizialee se ne tornava , in perfetta solitudine, nelsuo buon retiro di Soriano. La decisionelasciava di stucco tutti i suoi più stretti collaboratori.Omero ne rimase sorpreso mapoi forse a malincuore (?) decideva dirimanere con il neo-proprietario Stefano.Io stesso, dopo un iniziale disorientamentoe molti seri imbarazzi per l’amicizia che milegava a Maurizio e alla moglie Rita, nonseppi dire di no all’offerta di Stefano, peruna nuova avventura giornalistica, in occasionedel Tour de France del 1981. ForseMaurizio si sarà sentito anche tradito dallamia decisione, come da quella d’Omero,ma in quei momenti era la passione e ildesiderio di cavalcare ancora un sogno, aguidare le nostre decisioni. Radio PuntoZero senza Maurizio Tocchi inizialmente cidovette sembrare come un corpo senzatesta, ma poi ci pensò il varo tanto attesodella televisione a farci superare paure eincertezze.Intanto Stefano non rimase arigirarsi i pollici, perché nel giro di pochesettimane seppe far credere nella buonacausa della nascente televisione, importantiimprenditori civitonici, che rispondevanoai nomi di Raffaele Miozzi, AldoErcolini, Alvaro Ercolini ed Helmut Riker.Erano tutti al timone della fabbrica di cera-ra complessiva. La messa in onda dei programmiiniziava a mezzogiorno e si protraevafino ad oltre la mezzanotte. Per losport si pensò d’importare da Narni, l’avvocatoMassimo Minciarelli mentre perallargare l’influenza e l’importanza deltelegiornale si ricorse anche alla collaborazionedel giornalista della Nazione – edizioneUmbria Mauro Mancini. I ripetitoriper la diffusione e la buona ricezione deiprogrammi erano posizionati: 1) sul MonteAmiata, per la zona a Nord di Viterbo 2) aPoggio Nibbio, sulla sommità del Cimino,per la zona sud e le località verso il mare3) sul Soratte, per la vasta area a nord diRoma e parte della Sabina 4) sul monteMiranda, per le città di Terni, Narni e zonecircostanti. Questa tetragona disposizionedei diffusori della nostra programmazionegiornaliera ben si sposava con la validacapacità dei tecnici in studio che eranoIvano Gabrielli, Augusto Tordi, Doris DelBufalo, Fabio di Todi ed Ermanno Todini.Un ruolo non secondario lo rivestiva il pubblicitarioternano Sergio Antonimi, chemolto si è prodigato a favore dell’emittente.Anche Silvano D’Ascanio iniziò la suaattività di pubblicitario e fondò StudioCinque proprio in quegli anni insieme alromano Franco Bozzi, allora residente aMonterosi. Intanto sembrava prenderequota la stella di Marino D’Antonio, bancariodi Nepi e fidato uomo del presidenteMiozzi, ma dopo un promettente avvio, lefortune di Marino cominciarono ad esaurirsie Stefano Principalli, nella circostanzasuo principale oppositore, riuscì a ricacciarlonell’anonimato anche se, ciclicamente,riecheggiò il nome di Marino per improbabiliritorni, a movimentare la routineall’interno dell’emittente.Marino D’Antonionon tornò più mentre l’audience del TGtoccò punte davvero ragguardevoli, raggiungendo,secondo una rilevazione dell’epoca,ben il 7% sull’intero territorio provinciale.Il direttore Eraldo Delle Monacheaveva un suo particolare modo di condurreil notiziario delle 19,30, molto diversodallo scrivente, ma evidentemente il mixaveva una sua forza d’impatto sugli spettatorianche se, nel 1983, Eraldo vennesostituito da un altro giornalista viterbese.Si trattava di Gian Franco Faperdue, corrispondentedell’agenzia ANSA da Viterbo edunque in grado di fornire notizie di primissimamano che avevano il potere didare spesso scacco-matto all’emittenterivale Tele Viterbo, che operava in viaGarbini a Viterbo, appunto. Le ragioni dell’allontanamentodi Eraldo esulano evidentementeda questa narrazione ma ebberol’effetto di allentare una tensione crescentenella proprietà e la cosa ricadde positivamentesu tutta la redazione. GianFranco conduceva soltanto il TG del sabatoe dunque i miei impegni divenneromaggiori. Ma ormai l’emittente avevaacquisito un prestigio tale per cui i comunicati-stampa delle varie associazioni operantisul territorio, arrivavano a pioggia alnostro fermo-posta. In certi giorni dimagra , ero addirittura in grado di confezionarei 15-20 minuti del notiziario, correggendo,allungando o riducendo gli stessicomunicati-stampa in arrivo. Ricordo lefluviali comunicazioni di Peppe Sini, profetadella pace e della disobbedienza civile,le esternazioni, dalla vicina Umbria, delconsigliere provinciale Enio Navonni, semprepronto a battersi per i problemiambientali della zona di Alviano-Baschi, gliscritti, belli rigonfi di citazioni, del bleranoMario Menghini. Da Ronciglione il veterinarioItalo De Felici era prodigo di informazionisul mondo scientifico ma anche suispecifici fatti di vita cittadina. Grazie allaprofessionale collaborazione della segretariaCinzia Stinchelli, i comunicati venivanoimmagazzinati e divisi per argomenti,mentre una nuova collaboratrice fu chiamatadalla vicina Corchiano. Si trattava diGermana Marconi, a cui spesso era affidatoil compito di intervistare personaggicaratteristici dell’area faleritana. AncheLeopoldo Alimelli, padre del giornalista delCorriere di Viterbo, Tommaso, per un certoperiodo collaborò validamente con l’emittentee, verso la fine dell’avventura televisiva,fu la volta di Marta Francocci, alloraancora freschissima di laurea. Curiosa fuinvece la collocazione, all’interno dell’emittente,del giornalista RAI, Ugo Russo, ilquale veniva utilizzato come presentatoredi spettacoli in piazza, una sorta diCampanile-sera in versione provinciale.Ugo si esibiva anche come cantante (uscìnel 1983 un suo 45 giri) e come imitatoredi Lucio Dalla. E a proposito di cantantifamosi sono rimasti memorabili gli showdel sabato sera, in diretta con la conduzionedi Isa Pola e a cui partecipò ancheBobby Solo. Ma il 1983 è anche rimastonella storia dell’emittente, come l’annod’un nuovo incredibile cambio di proprietà.continua sul prossimo numero...


<strong>Campo</strong> de’ fiori 27ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERISezione di Civita CastellanaCari amici Bersaglieri,Lo “zoccolo duro” dei Bersaglieri Civitoniciho voluto scrivere questa lettera aperta per fare in modo che possanoconoscerne il contenuto tutti, anche coloro che non sono iscrittiall’Associazione Nazionale Bersaglieri. Non riesco a spiegarmi quali siano imotivi per cui l’attività associativa si è bloccata, perché gli amici bersaglierisi allontanano. Non penso che la causa sia legata al pagamento del bollinoassociativo (20 Euro), visto che la sezione dell’A.N.B. non ha alcun finedi lucro. Oltretutto il pagamento del bollino garantisce l’arrivo bimestraledel giornale dell’Associazione, che parla dei bersaglieri in congedo e diquelli in armi, utile per mantenere saldi i legami. Mi domando: come ci sipuò dimenticare, nel bene e nel male, dei diciotto mesi con il piumetto cheti accarezzava il viso? Solo chi non lo ha privato non riesce a capire di cosasto parlando. Ancora oggi, indossare il piumetto ai raduni dei bersaglieri tiriporta ai venti anni! Fino a qualche anno fa la sezione civitonica dell’A.N.B.era il gioiello del Lazio, con oltre trenta iscritti. Oggi, invece,siamo solamente quattordici bersaglieri e non tutti partecipanoai raduni. Oggi siamo la sezione più piccola dellaCivita Castellana inaugurazione monumento e Piazza al Bersagliereprovincia. Vi prego, non facciamo finire questa importante,meravigliosa esperienza! Vi chiedo umilmente scusa se conqueste righe posso essere sembrato offensivo, perchéognuno è padrone del proprio tempo. Il mio è uno sfogoche vuole essere un incitamento per ridare forza, coinvolgimentoe partecipazione all’attività della sezione civitonicadell’A.N.B.. Sono certo che questo appello non sarà lasciatocadere nel vuoto.Auguri a tutti!Viva i Bersaglieri!Viva l’Italia!Il presidenteFranco Molinari


28<strong>Campo</strong> de’ fioriAssociazione Artistica IvnaArtisti di Vignanello, Vallerano, Corchiano, Civita Castellanacondividono l’arteIL RICORDO COME ELEMENTO FONDAMENTALENELL’IDENTITA’ ARTISTICA DI EMILIO PETTIa cura dellaProf.ssa MariaCristinaBigarelliNegli anni settanta per motivi professionaliEmilio Petti si trasferisce a Roma, tempie luoghi che lo incoraggiano e lo portano asviluppare il suo innato talento artistico.L’amicizia con il Prof. Ferma e la conoscenza,che lo stesso gli concede, di artisticome De Chirico, Fantuzzi, Cascella eGuttuso, lo arricchiscono culturalmente elo invogliano ad intraprendere un camminoartistico del tutto personale e personalizzatonel senso più vero del termine.In particolare il Prof. Ferma, che era amicodi infanzia di Guttuso, è il primo a visionarele opere dipinte del giovanissimo EmilioPetti, che è spronato e spinto a scegliere,tra tante “Vogues” artistiche di quel periodo,la sua, senza mescolanze o imitazionidei grandi Maestri. Si sviluppa così il suodesiderio artistico che si identifica in dipintiad olio su tela di stile macchiaiolo, conl’unica pretesa di essere idealmente unitoad esso, poiché Emilio fa una singolaretecnica in forma moderna. E’ un voltarsiindietro, senza tornarci veramente, unrichiamo, una riflessione, un’ ancora delpassato che segue inesorabilmente la continuitàdel presente, senza mai incagliarsisui fondali deiricordi piùremoti. I ricordiportati sullatela da EmilioPetti sono evanescentie propongonogliambienti, i personaggi,i paesaggi,le naturemorte del piccolocentrolaziale di cultura contadina. I personaggianziani di spalle o semigirati con lo sguardoverso l’orizzonte, pacatamente in camminoverso l’Infinito, l’Eterno, gli angoli piùagresti e più intimi della campagna, cometestimonianza di una percezione del passatoche Emilio Pettinon vuole ricondurrenella foggia ricercatadella pittura accademicaromantica e purista,ma nello slanciovitale che il Ricordo hacon le sue delicatemacchie di colore daitoni morbidi, soavi egradevoli. “Non cisono mai parecchisoggetti nei miei quadri”ci dice Petti. In questa atmosfera soffusanon ci sono mai molti elementi ed èquesto che dà la sensazione del ricordo.“Secondo me”, continua Emilio, “il compitodel pittore non è solamente dipingere, maanche trasmettere qualcosa a qualcuno.Ecco il mio tentativo è di invogliare a voltarsiindietro per riscoprire un mondo cheoggi sembra essere scomparso.” Il significatorisiede anche in una salvaguardia deivalori! Il quadro che sintetizza la pittura diPetti è La Sedia, perché su quella sedia cistanno quei valori “seduti”, decantati, contenutinel Ricordo. E allora, fermarsi unattimo a riposare, prendere fiato perguardare indietro e provare a riscoprirequei valori, non può che far bene all’animo.Emilio ha il pregio dell’artista di poterfiltrare quel mondo attraverso le reminiscenzedell’infanzia e dell’adolescenza edha il privilegio che pochi hanno, quello di“essersi inventato” una tecnica che glipotesse permettere di rendere il più possibilereale, realistico, tangibile, visibile ilRicordo, con la lettera maiuscola, sì ! Inquanto Ricordo delle proprie origini, dell’ambientedi Vignanello, dove il pittorenasce e attualmente vive. Tecnica capacedi ritrarre, senza riprodurre veramente:bambini incantati da bolle di sapone trasparentie multicolori che velocemente siinnalzano verso il Cielo a cui lo sguardo leaffida, che riflettono inesorabilmente leloro speranze e meravigliosamente vengonoriflesse nell’animo dell’adulto che lerivive come fonte di gioia e di purezza,oppure un orizzonte delimitato da una sottilee sfumata linea appena percettibile digiallo e di verde che richiamano i coloribase dell’esistenza, quasi ad indicare dadove veniamo. Nel ricordo le nostre originipiù profonde sono rarefatte eppur semprefortemente presenti nella nostra modernità.Emilio crede che quel Ricordo siaimportante per vivere oggi più che mai,perché garantisce l’integrità dell’essere epromuove il progredire spirituale dell’anima.Il Ricordo per non dimenticare e permigliorare la nostra esistenza! Macchiaiolosì, ma prima dell’impressionismo nel sensodi nutrire speranze, con la voglia di romperecon gli schemi tradizionali, senzavanagloriose pretese storiche, e il senso disolitudine incontaminata della sua terravignanellese o dell’Alto Lazio, come lo erala Maremma toscana, per i Macchiaioli deidecenni precedenti l’impressionismo.Emilio attraverso questi stessi sentimenti,condividendo le stesse emozioni a unadistanza temporale di due secoli, in un differentecontesto storico, cambia come loroil modo di percepire l’immagine, dipingendolain maniera tutta sua. Sa rendere ilRicordo con macchie di colori intrisi di luceo di ombra in tono poetico ed è lì che lapittura di Petti diventa appassionata liricasublime e gioiosa. Una mirabile capacità direndere i valori universali con una straordinariafusione di bellezza, di impulso spiritualedel Ricordo e di rinnovamento dellaForma.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 29“Il Fumetto”LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONADENSHA OTOKO di Hitori Nakano e Hidenori Haraedito da Starcomics - serie di 3 numeri, conclusadiDaniele VessellaAppassionante e coinvolgente.Questomanga è uno dei piùbelli che abbia mai letto.Non ci sono mostri odemoni, né c’è la classicalotta bene contromale… bensì è una storiad’amore ripresa dallavita quotidiana, adattaad un pubblico maschilesenza usare i classici stereotipi dei mangache trattano temi come l’amore. E forse èquesto quello che mi ha esaltato: unatrama semplice, lineare, dove riesci a viverein prima persona le emozioni di Densha,un ventenne timido e impacciato, che stasempre a casa a chattare, immerso nellesue action figures (modellini di personaggidi manga). Per queste sue attitudini, vienedefinito “otaku” (giovani appassionati difumetto e animazione giapponese che trascorronola maggior parte del loro tempoin casa, coltivando questo loro interesse),ma le cose cambieranno per il nostroDensha. Infatti, una sera salva, per purocaso, delle signore e una ragazza moltocarina dalle molestie di un ubriaco.L’episodio si conclude senza conseguenzese non per il nostro protagonista, cherimane affascinato dalla giovane. Se fossestato più furbo o un poco più pratico, leavrebbe chiesto un contatto per risentirla.Invece la timidezza ha il sopravvento e idue si separano, davanti al posto di polizia,come se nulla fosse successo.Inaspettatamente, qualche giorno piùtardi, gli arriva come ringraziamento unpacco contenente due tazze da thè daparte della misteriosa ragazza. E sullabolla del pacco c’è il suo numero, unabuona occasione per chiamarla. MaDensha viene assalito da mille dubbi sul dafarsi e senza pensarci racconta cos’è avvenutoin chat. I chatter, venuti a conoscenzadi tutto, lo assalgono di consigli e lospronano ad incontrarla. Da lì, la storia siaccende di vitalità tra momenti comici,romantici e una crescita del protagonista,aiutato dagli amici della chat che aspettanofino a tarda notte il resoconto dellagiornata passata da Densha insieme allaragazza. Quello che il lettore, come tutti ipartecipanti alla chat, si chiede è: riusciràDensha a conquistare la ragazza? Avrà unlieto fine questa romantica storia d’amoredei giorni nostri? La trama ti lascia sempresul filo del rasoio, non sai mai cosa accadrànella tavola successiva e questo tispinge a proseguire la lettura fino alla fine,anche perché si vede finalmente il popolodi Internet. I personaggi sono vivi e credibili,tutti caratterizzati in maniera ineccepibilee col proseguo della lettura si finisceper tifare per il nostro eroe. Altro puntopregevole di questo fumetto è la modernità,perché tutti i comprimari, amici diDensha, sono amici di chat, mai incontratinella realtà… come spesso avviene al giornod’oggi. Lo stile ricorda molto quellodegli anni ’80 e può far storcere il naso achi è abituato ad un tratto più elaborato,ma il disegno di Hidenori Hara si lega perfettamentealla storia narrata da HitoriNakano, esaltandone tutte le qualità stilistiche.Un fumetto dove è permeato dalmondo di oggi, dove si vive il mondo dioggi… scritto e pilotato da chi, ancora, safarci sognare.Per la vostrapubblicitàsu <strong>Campo</strong> de’ fioriTel. 0761.513117


30di Massimiliano PacelliFabrica di Roma (Vt) -Str. Falerina km 9,00Tel. 0761 568622 Fax 0761 567951www.verdeflora.itverdeflora@tiscali.itArredo giardinoEsemplari di cycasPalmizi e PiantemediterraneeAperto la domenica mattina<strong>Campo</strong> de’ fioriQUERCUS SUBER(Sughera)Delle 300 specie di querce diffuse nelle regioni temperate dell’emisfero boreale, quelle autoctonenella nostra penisola sono circa una decina, diversificate per le caratteristiche morfologiche,le esigenze climatico-ambientali e tipologia di utilizzo. Anteriormente all’approdo sullenostre tavole del granoturco, delle patate e di molti altri cereali, prime del 1942, era assai diffuso,specialmente nei periodi di carestia, l’utilizzo di pane e di farine di ghianda, le cui testimonianzesi trovano ancora nel xx secolo sull’appennino marchigiano e in Sardegna, a conferma,che queste imponenti creature meritano il nostro rispetto per aver sfamato, non solo inostri animali da cortile ma, anche, intere generazioni di nostri avi. Il prezioso legno di querciaè particolarmente apprezzato come materiale da combustione per forni e camini e trova largoutilizzo nei più svariati campi di impiego, dalla costruzione (Q. Vallonea) alla paleria (Fragno,Cerro), alla costruzione navale (Farneto, Farnia, Rovere), di parquets (Farnia, Rovere), di bottiper l’invecchiamento di vini (Farnia), di mobilio (Farneto), di travature e di compensati.Indiscutibilmente meritevole d’attenzione, la Quercus Suber, meglio nota come “Sughera”, èconosciuta in particolar modo per la produzione di sughero ma, anche, per le pregevoli qualitàestetiche che la rendono idonea alla decorazione di parchi e giardini. Pur essendo consideratauna pianta piuttosto esigente, necessitando di un clima temperato e piovoso, esposizione soleggiatae terreni a reazione acida o subacida, la Sughera ha dimostrato considerevoli capacità diadattamento che hanno contribuito all’estensione del suo areale fino a 700 m di altitudine, conla formazione e perpetuazione di boschi in ambienti tuttaltro che compatibili con il proprio optimumecologico come i terreni siccitosi e calcarei della provincia di Brindisi o gli artificiosi habitat,sicuramente ben curati ma non di certo temperati, dei parchi e dei giardini sulle rive dellago di Garda. Essendo priva di sostanze nocive, la Q. Suber si è rivelata fortemente compatibilecon le altre specie vegetali arrivando a formare boschi misti con il Leccio e generando unmicroclima favorevole allo sviluppo di muschi e licheni nonché un habitatideale per molte specie animali che se ne cibano.Il ricercato sughero daimolteplici utilizzi è stato oggetto negli anni di un intenso sfruttamento cheha esposto la Q. Suber al serio rischio di estinzione, evitato solo grazie adun intervento normativo (L.759/56).È’ tuttora in corso una battaglia legaleintrapresa nel 2006 attraverso pressioni sul Parlamento Europeo esercitateda aziende vinicole estere che pretendono, apparentemente per finalitàdi preservazione ambientale orientate ad ideali ecologici che mal celanointeressi puramente economici, la sostituzione del caratteristico tappodi sughero (apprezzato per la conservazione delle qualità organolettichedel vino) con “innovativi” materiali sintetici, economici si ma, privi del poeticoeffluvio conferito al nettare di Bacco dal “nobile” sughero.A CASA TUTTO BENE,C’E’ CHI CI PENSAAssicurarla costa meno di quanto pensiRivolgiti per un preventivo gratuito al tuoAgente Groupama di fiducia Sandro AnselmiPiazza della Liberazione 201033 Civita Castellana - Tel. 0761.513117


<strong>Campo</strong> de’ fiori 31“ACQUA DI NEPI”FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONEdi SimonaMunicchi..continua dal numero 52La produzione attualedi acqua minerale è dicirca 50 milioni di litriannuali (solo quella invetro). Il 90% dellaproduzione impiegacontenitori a rendere,provenienti dal mercatoe dopo essere statescaricate dai camion le bottiglie vuotesono stoccate in apposite aree all’aperto.L’avvio alla catena di imbottigliamentoavviene mediante una rulliera esternasulla quale vengono caricati i palette provenientidai magazzini vuoti mediante carrellitrasportatori.Le casse contenenti le bottiglie vuote vengonodepalettizzate ed un primo controllova ad eliminare dalla produzione casse ebottiglie rotte, e/o non idonee. Così, peropera di una macchina decassettatrice lebottiglie vuote vengono tolte dalle propriecasse.Mediante un complesso sincronizzato dinastri trasportatori, le bottiglie allontanatedalle casse sono avviate verso una lavatricealcalina, dove saranno poi deterse edisinfettate; in questa lavatrice, provvistadi più bagni caustici ad alta temperatura,sono rimossi grassi e le diverse sostanzeorganiche che si trovano nei vuoti. Seguepoi un lavaggio acido in una seconda lavabottiglieche rimuove tutte le sostanzeinorganiche, ed infine le bottiglie vengonodisinfettate e risciacquate a pressione conacqua minerale.Le bottiglie, pronte per essere riempite,viaggiano coperte verso la macchina riempitrice,ma prima del loro riempimentovengono tutte sottoposte ad ulteriori controlli,attraverso una macchina ispezionatricead ottica elettronica ed attraverso uncontrollo visivo con contro-schermo luminoso,ispezionandole una ad una.Appena prima del riempimento sulle bottiglievuote e lavate sono effettuati ulterioricontrolli a campione. Una volta riempite lebottiglie vengono poi immediatamentetappate. Le bottiglie piene sono quindiinviate ad un ulteriore controllo visivo controun secondo schermo luminoso. Unamacchina etichettatrice provvede adapporre l’etichetta ed il bollino di spalla,per poi essere reintrodotte nelle casse chenel frattempo hanno subito il loro ciclo dilavaggio. Successivamente le casse pienevengono ripalettizzate ed il prodotto finitoviene riposto nei magazzini coperti in attesadei risultati delle analisi di laboratorio. Ilciclo di produzione è così concluso ed ilprodotto può essere caricato sui camioned avviato all’attività di commercializzazione.Attraverso un accurato sistema didistribuzione, si trova in diverse regioniitaliane, ma anche in diversi stati esteri.Verso la fine degli anni ’70 la commercializzazionedel prodotto sembrò aver raggiuntoottimi risultati, così l’azienda sentìla necessità di aggiornarsi con nuove tecnologie;agli inizi degli anni ’80 acquistòuna nuova linea d’imbottigliamento laquale offriva una resa oraria di 15 milapezzi e con un livello d’automatismo finoallora nelle mani di pochi altri.In questi stessi anni le cassette contenitriciin legno vennero sostituite con quelle inplastica. Una nuova svolta ci fu negli anni’90 con il “periodo della plastica”, ma inizialmentel’azienda non accetta l’impiegodi questo nuovo materiale, reagendo piuttostocon l’aumento della produzione ed ilcommercio del suo tradizionale prodotto,inserendo una nuova linea per l’imbottigliamento,similare alla prima.Solo agli inizi del terzo millennio, venutoormai il momento di adeguarsi alle nuoveesigenze di mercato, la Società istallò unalinea d’imbottigliamento del prodotto inplastica. Certamente il prodotto nel contenitoredi vetro è sinonimo di tradizione edi ottime condizioni conservative, nonostantel’utilizzo delle bottiglie di plasticaoffra una maggiore maneggevolezza delprodotto stesso, prestandosi ad usi diversi,come un facile trasporto o la sua presenzain distributori automatici di bevande.Infine troviamo l’etichettatrice, e di seguitole bottiglie verranno indirizzate verso lafardellatrice che, dopo averle posizionatein file da, tre provvederà al loro confezionamento;quindi una volta pronti, questifardelli da sei saranno indirizzati verso imagazzini e verso il loro commercio. Per lalinea tradizionale in vetro bisogna ricordarele due tipologie d’acqua imbottigliate:l’acqua effervescente naturale e l’altra conl’etichetta rossa ovvero l’acqua effervescentenaturale ma rinforzata con il gasdella sorgente.


32<strong>Campo</strong> de’ fioriL’angolo dell’avvocatoa cura della Dott.ssaIlaria BecchettiLa vita frenetica dei nostri giorni rende levacanze più agognate che mai. E nessunorinuncia a godere di una vacanza al mareo in montagna, in Italia o all’Estero.Spesso, tuttavia, succede che invece diessere un momento rilassante, quei giornisi tramutano in un vero incubo. L’aereoche avrebbe dovuto portarci nella metadesiderata ritarda ore o addirittura neviene cancellato il volo. I nostri bagaglivagano senza meta per gli aeroporti delmondo. Oppure, se siamo fortunati eriusciamo ad arrivare con tutti i nostrieffetti personali al villaggio turistico prenotato,nulla è come descritto dalcatalogo o rappresentato dalle foto.Delusione. Rabbia. Ira. Sappiateche il nostro ordinamento nonrimane indifferente ad episodi delgenere. La giurisprudenza infatti hariconosciuto l’esistenza, in capo almal capitato vacanziero, di un risarcimentoper uno specifico dannomorale: il cosiddetto “danno davacanza rovinata”. La prima pronunciain merito è ad opera dellaCorte di Giustizia delle ComunitàEuropee (in data 13.02.2002 nellacausa C-168/00) la quale, nel suoinarrestabile intento di ravvicinarele legislazione degli stati membri,ha osservato che l’esistenza della tuteladel danno morale nel settore dei viaggi“tutto compreso” solo in alcuni stati membriè distorsivo della concorrenza. Pertantoha statuito, per tutti gli Stati membri e inlinea di principio, che il consumatore hadiritto al risarcimento del danno morale,derivante dall’inadempimento o dalla cattivaesecuzione delle prestazioni fornite inoccasione di un viaggio turistico. A questastatuizione della Corte di Giustizia hannofatto seguito numerose sentenze di giudiciitaliani. Il Tribunale di Roma (del 26-11-2003), ad esempio, ha seguito pedissequamentele conclusioni dei giudici europei,sottolineando come sia degno di risarcimentolo stress e il minor godimentodella vacanza causato dall’inadempimentototale o parziale degli obblighi di organizzazioneche per contratto spettano al touroperator. Detta figura di danno ha dunquenatura contrattuale, poichè trova fondamentonell’inadempimento delle obbligazioniassunte dall’agenzia di viaggi e/o daltour operator relativamente ad un contrattodi viaggio o “pacchetto turistico” stipulatocon il consumatore. Sulla scia di questoorientamento la giurisprudenza hariconosciuto il danno da vacanza rovinataanche nel caso in cui ci sia discrepanza traquanto descritto sul catalogo e quantoinvece verificato in loco. Ciò, secondo ilGiudice di pace Milano, (sentenza del 16-08-2003), costituisce inadempimento perviolazione dell’obbligo informativo che lalegge pone a carico dell’organizzatore delStudio Legale Prof. Avv. Enrico De Santis00195 Roma - Viale Mazzini 140Tel. 06/372.06.39 - 64561.829 Fax. 06/370.11.05e-mail: Info@studiodesantis.comsito web: www.studiodesantis.comIL DANNO DA VACANZA ROVINATAviaggio. A tale inadempimento conseguela parziale restituzione di quanto pagato,oltre al risarcimento del danno da vacanzarovinata. Similmente il Tribunale Civile diPalermo ha considerato anche le aspettativedeluse dei turisti: nella liquidazioneequitativa del danno non patrimoniale ilGiudice ha considerato, infatti, comeaggravante, le caratteristiche particolarmentebrillanti indicate nel catalogo, checertamente rendevano alta l’aspettativa digodere di ottimi servizi, rivelatisi invece diqualità decisamente inferiore a quelladesumibile dal catalogo. Alcuni tour operatorsono stati anche condannati arisarcire i danni da vacanza rovinataa vacanzieri che avevano espressamentechiesto il servizio di aria condizionatain camera, rivelatosi poimancante nella struttura alberghieraoppure in altri casi mal funzionante.Da questa breve e sicuramente nonesaustiva panoramica si evince comeil vacanziero deluso, bistrattato ealle volte ingannato non sia affattodimenticato dall’ordinamento e anziriceva un’effettiva tutela sia a livellonazionale che a livello europeo. Èsuo preciso diritto far valere le proprieragioni nei confronti dell’agenziadi viaggi o del tour operator in casodi inadempimento od inesatto adempimentodelle obbligazioni assunte con lavendita del pacchetto turistico. Sarà poi acarico dello stesso operatore l’allegazionee la dimostrazione che il mancato o inesattoadempimento sono stati determinatida impossibilità della prestazione derivanteda causa a lui non imputabile, che puòconsistere soltanto nel fatto del terzo acarattere imprevedibile o inevitabile, ovveronel caso fortuito o nella forza maggiore.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 33Le nuove tendenzeautunno-inverno 2009Con l’arrivodell’autunnoarrivano lenuove collezioniSIA allaHome FashionDesign, che,come sempre,si contraddistingueperl’innovata originalitànelleforme, neicolori e nellaricercatezzadei materiali. Già dai primi diSettembre la Home Fashion Designpropone le anteprime delle nuovecollezioni, dove variazioni di colore, chespaziano dal bianco al tortora, impreziositeda lucenti bagliori di cristalli, specchi eriflessi dorati, fanno da protagoniste,affiancate da una sofisticata atmosfera digiochi di tavoli laccati e cristalli, come sinonimodi lusso, carattere e tendenza.Nella collezione PURITY di SIA la materiaè semplice ma rigorosa: plaid in pellicciaecologica, come per i cuscini, candelabriin argento, lampadari in cristallo, laccaturelucide erifiniture particolariper imobili, tuttocon un unicoobbiettivo:l’ELEGANZA.Un’altra collezionechepotete visionarein anteprimaèSOPHISTI-CADED,sfondi di tessutida abbinare alle ceramiche decorate inblu, insiemeai fiori viola, edove i cristalli,con le lorotrasparenze,creano emozionalitàedatmosfereincantate,uniche.Anche le tavolesaranno unsfavillio diluci, con decorazioni a diamante, con imeravigliosi bicchieri della nuova collezioneILYA di SIA, candelieri di cristallo consuggestive candele.Un’altra collezione che affiancherà il tuttoè la LIU JO CASA, che propone tessutiprestigiosi, spugne, cuscini, coperte, lenzuola,piumoni e oggetti da regalo in anteprima,dove la moda, il dettaglio, la qualità,fanno la differenza.Già dal 12 Settembre sarà possibileammirare tutte queste meravigliosecollezioni alla Home Fashion Design,che il 22 Settembre compie un annodi attività eper l’occasioneproponeun omaggioalle sueclienti…HOMEFASHIONDESIGNILDETTAGLIOCHE FA LADIFFERENZA…Quando si orgazizza una festa per inseguiree raggiungere un obbiettivo nobile,credo che sia giusto non solo pubblicizzarlama augurarsi che ciò abbia una continuazionee partecipazione della comunità.La festa in questione è organizzata dall’associazioneGuardie Ambientali Volontarie eProtezione Civile in collaborazione con ilcomune di Fabrica di Roma con il patrociniodella Regione Lazio edella Provincia di Viterbo.La giornata del 27 settembre 2008 invia XXV Aprile a Fabrica di Roma apriràall’insegna di tutti i bambini, disabili eanziani che vogliono condividere un giornospeciale. Avvicinare questi due mondi tragrandi e piccoli, per giocare ascoltare e,soprattutto, per comprendere l’importanzadi stare vicino a persone anziane chehanno bisogno di essere aiutate e ascoltate,un evento fatto di animazione, educazioneambientale, merende e intrattenimentimusicali per ogni gusto. Tutto questosi concluderà con l’estrazionedella lotteria di beneficenza.Infatt,i il ricavato, come ho appreso dalpresidente della protezione civile di FabricaInsieme ai più grandidi Roma, Alessio Capitoni, sarà utilizzatoper creare un parco giochi per i bambini,dove ci sarà la continua vigilanza deglistessi volontari della protezione civile.Credo davvero che questa iniziativa meritinon solo partecipazione ma anche un grazieda parte di tutti i bambini che, attualmente,hannopochissimispazi idoneiper i lorointrattenimenti,e che, in alcuneoccasioni,sono costrettiad organizzarsinell’area adiacenteal cimiterodel paese,area del tuttofuori luogo perdare due calciad un pallone.Il mio invito acollaborare eessere partecipiad un cambiamentoè totale e privo di ogni demagogia:salvaguardare l’ambiente per le prossimegenerazioni è anche individuare edonare spazi idonei, dando così un valoreaggiunto al luogo in cui si vive.Giovanni Francola


34<strong>Campo</strong> de’ fioriLe storiediMaxRita Pavonedi Sandro Anselmi...continua dal numero 52Grazie alla RCA, dunque, Rita torna a scalarele vette più alte della musica leggera,facendosi conoscere a livello internazionale,soprattutto nei vicini Paesi Europei diSpagna, Germania e Francia. E’ proprio inquest’ultimo che le si presentano grandipossibilità: più volte si esibisce, infatti, nelprestigioso Olimpya di Parigi e spopolaproponendo versioni francesi di grandisuccessi nostrani, quali Bonjour le Francee Un amour sans impostance, rispettivamenteLa suggestione e Questo piccologrande amore, entrambe del giovanissimoClaudio Baglioni, e ancora Sans problem eVertes Collines, rispettivamente Io me neandrei e Montagne verdi, di Marcella Bella.Altre sue interpretazioni in lingua stranierasono, ad esempio, La distancia, versionespagnola di Testarda io, scritta da RobertoCarlos ed Iva Zanicchi, e i brani più classicidella musica leggera italiana per il pubblicotedesco, quali Nel blu dipinto di blu,di Domenico Modugno, Arrivederci Romadi Renato Rascel e Chella ‘llà di RenatoCarosone. La RCA le fa incidere, inoltre,nel 1971, Ilragazzo del baseball,a quantopare venduto soloin alcune regionid’Italia e, perquesto, divenutorarissimo e ricercatissimodai collezionisti.La stessacantante haconfessato di nonpossedere questodisco, e di farseloprestare dai suoifan, nonostanteconservi gelosamentealbumintrovabili diFrank Sinatra, Tina Turner e altri grandicantanti. Nel corso degli anni ’70, Rita, cheaveva già dimostrato la sua poliedricità ecompletezza, decide di cimentarsi anchecon la commedia tradizionale, nonostanteavesse già dato prova della sua capacitànel ’70, recitando nello spettacolo Gli italianivogliono cantare,con i testi di FrancoNebbia. Nel ’75,Erminio Macario offrealla cantante di dividerecon lui il palcoscenico diDue sul pianerottolo,una brillante commediache vede il noto comiconei panni del pigmalionedi una cantante incerca di successo, scrittada Corbucci eAmendola, con le musichedegli Oliver Onions,ovvero Guido e MaurizioDe Angelis. La prima,accolta favorevolmenteda pubblico e critica, sitiene al Teatro Alfieri diMilano, il 12 settembre1977, preannunciandoun tutto esaurito delledate successive. Nellastagione ’76-’77, Carlo Dapporto, altrogrande comico italiano, vuole Rita nellasua Risate in salotto, al fianco di GianniMusy, Anna <strong>Campo</strong>li e Gianni Brezza, conle musiche di Paolo Ormi e i testi di AlfredoPolacci. Nella stagione successiva, le vieneproposta una nuova opportunità con Queldiavolo di Santarellina!, accanto a PietroMazzarella, riscuotendo un nuovo successodi pubblico, benchè i giornali e le televisionidessero poca importanza ai nuovisuccessi dell’artista. Visto il successo diquesto spettacolo, la RCA decide di realizzareun 45 giri con quattro brani scelti traquelli della commedia musicale: Quel diavolodi…, Dimmi se non è un’idea, Biondae Eccì… amavamo!, cantata in coppia conMazzarella, tutti scritti da Stefano Jurgense musicati da Bruno Zambrini. Il discoviene venduto esclusivamente nei teatridove si rappresenta la commedia. La carrieraartistica di Rita Pavone è stata veramentericca di esperienze, che hanno datosempre, risultati positivi e grandi soddisfazioni.Rita, piccola ma tutto pepe, con unacarica spaventosa, ha voluto mettersicompletamente in gioco e mettere a fruttotutte le sue capacità. E’ stata una degliartisti italiani più attiva e, per questo, tra ipiù noti ed amati ancora oggi.Per la vostra pubblicità su <strong>Campo</strong> de’ fiori0761.513117o info@campodefiori.biz<strong>Campo</strong> de’ fiori è la migliore vetrina pubblicitaria!<strong>Campo</strong> de’ fiori è la rivista più letta ed amata


<strong>Campo</strong> de’ fiori 35NOZZE D’ORO PER L’ALIMENTARI DI LINETTAIl piccolo negozio di Sassacci tra storia e modernitàdi Ermelinda BenedettiSubito dopo la Seconda Guerra Mondiale,un periodo in cui emerge una grandevoglia di ricostruire ciò che era stato tremendamentedistrutto, molti si rimboccaronole maniche intraprendendo la stradadel commercio. La gente desideravalasciare la miseria e la povertà alle spalle,e cambiare vita. Entrando nei negozi sipoteva trovare e comperare ogni ben diDio. Certo, pochi erano quelli che potevanopermetterselo, ma a poco a poco lecose sarebbero cambiate.Proprio in quegli anni, i signori Angelo edEmilia Bernabucci, originari di MaglianoSabina, aprono un Albergo – Ristorante, l’“Aquila Nera”, in Piazza Matteotti, a CivitaCastellana, che, successivamente, trasferiscononella frazione civitonica di Sassacci,lungo la Via Flaminia. Nel 1958, il signorAngelo, però, decide di cambiare attività e,a pochi metri dal ristorante, al piano inferioredella sua abitazione, apre un eserciziocommerciale di alimentari e tabacchi,aiutato dalla nipote Natalina Taizzani, alloraventiduenne, da tutti chiamata“Linetta”, per la sua minuta e graziosafigura, che ne divenne, poi, la proprietaria.L’esercizio, a quel tempo, rimaneva apertotutto il giorno, con orario continuato, e, inoccasioni particolari, anche di notte, poichéera l’unico nel raggio di molti chilometrie vi si fermavano numerosi automolibisti,che viaggiavano lungo la trafficatastrada Flaminia.Chi li ha conosciuti, ricorda con grandestima ed affetto Angelo ed EmiliaBernabucci, per la loro cortesia ed onestà,che hanno trasmesso a Linetta, la quale,ancora oggi, all’età di settantatrè anni, sirende disponibile come meglio può per lagestione del negozio, che, attualmente ènelle mani di cinque giovani “belle donzelle”:Anna, Stefania, Nella, Tamara,Loredana, che, a turno, cercano di servireed accontentare la fedele clientela, di cui,ormai, conosconotutti igusti! Proprioquesta è laparticolarità diun negoziocosì, vecchiostampo: lapossibilità diavere ancheun rapporto diamicizia conchi è dietro ilbancone e ilprivilegio difare dellerichieste piùprecise, persoddisfare ilnostro fine palato! Una particolarità ormaipraticamente scomparsa, a causa dellegrandi catenedi supermercati,con interminabilicode daaffrontare,l’ansia per lafretta chespesso cimette chi ci staservendo el’impossibilità,quasi perpaura, di provarea chiedereun taglio diprosciuttodiverso daquello standardsu cui èregolata l’affettatrice.Tutto diventa veloce e quasimeccanico, si perde il piacere di fare laspesa, difficilmente si trova il sorriso e ladisponibilità che ci può offrire la commessadel negozio accanto. Questo è il segretodel piccolonegozio diLinetta, chequest’annocompie cinquantaanni!Ha resistitoalle intemperiedi tuttiquesti anniproprio graziealla qualitàdei suoiprodotti,sempre freschie per lamaggiorparte di provenienzalocale, come i salumi stagionati e icotti prodotti dal figlio maggiore diLina, o i formaggi biologici di produttoridelle vicine campagne, e graziealla cortesia di chi, da anni, è al serviziodegli abitanti di Sassacci, manon solo. Ogni settimana si possonotrovare prodotti da banco in offerta econ prezzi competitivi, porchetta digiornata per farcire deliziosi panini,pizza ripiena, pane cotto a legna,frutta fresca, dolci tipici locali, sali etabacchi, detersivi. Su richiesta vengonopreparati cesti gastronomici. Ilnegozio dispone anche di un ampioparcheggio esterno a disposizionedei clienti, per viziarli completamente.È bello riscoprire il piacere di essereaccontentati e serviti ad hoc ed avere lasicurezza della genuinità di ciò che si mangia,perché mangiare bene vuol direstare bene. Auguriamo di cuore che questopiccolo storico negozio possa avereancora lunga vita, accontentare tantagente ed essere un saldo punto di riferimento!Cinquanta anni di esperienzasono una garanzia assoluta!foto di M. Topini


36<strong>Campo</strong> de’ fioriIX Fescennino d’oro tra simpatia e solidarietàSabato 9 agosto, nella ormai consueta ma in Congosempre suggestiva cornice di Piazza Pina grazie alPiovani, in Corchiano, sotto un bellissimocielo stellato, l’qppuntamento con ilricavatodelle precedentiFescennino d’oro, una delle manifestazionise-più prestigiose ed attese della provincia, rate, commentategiunto alla sua IX edizione. Protagonistadella serata, presentata da un simpaticissimoVincenzo Cerami, lo spumeggianteLello Arena, che si è esibito in due cantate:Le Cantata del Fiore e La Cantata delBuffo, una piccola opera tragicomica conle musiche di Nicola Piovani e i versi diVincenzo Cerami. L’artista è stato affiancatodalSindacoBengasiBattisti e dalpresidentedell’ArniesMaria ChiaraSegato, edda Norma Martelli, voce narrante, e è statodalle due voci cantanti di DonatellaPandimiglio e Aisha Cerami, tutti accompagnatidai solisti dell’Orchestra Aracoeli,diretti dal maestro Nicola Piovani. LelloArena, che con la sua grande esperienzaanche di comico ha reso la serata ancorpiù piacevole, si è dunque aggiudicato ilFescennino d’oro 2008, consegnato dalPresidente della Provincia AlessandroricordatoLuiginoBernardini,dai suoi piccoli calciatori, ad un anno dallasua scomparsa.Il ricavato della serata, quest’anno, è statoimpegnato per la realizzazione della salaoperatoria dell’Ospedale della città diKinshasa, nella Repubblica del Congo e aSi fanno grandi nomi per il decennale dellamanifestazione, un traguardo piuttostoimportante, che speriamo dia la possibilitàdi realizzare ancora grandi opere in unpaese che ne ha tanto bisogno.Mazzoli. Durante la serata, sono state, sostegno dell’A.I.C.U., l’Associazionedi Ermelinda Benedettiinoltre, proiettate sul maxi schermo leimmagini di alcune delle opere realizzateItaliana Carlo Urbani.Ed ora si pensa già al prossimo anno.Ultimo viaggio sulle ali di lucefoto M. TopiniL’ultimo viaggio della Piccola Rosa sulle “Ali di Luce” ha affascinato una immensa folla di persone, che ha assistito al trasporto della Venerata Santa.Entusiastii il Presidente del Consiglio, Cav. Silvio Berlusconi, e le tante altre Autorità intervenute. Un elogio particolare ai Facchini, che hanno rinnovato,anche quest’anno, la loro totale devozione in Articulo Mortis, durante la celebrazione officiata da S. E. Mons. Chiarinelli, Vescovo di Viterbo.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 37Inchiesta di <strong>Campo</strong> de’ fiori e del C.I.S.P.R.A. Centro Italiano PranoterapeutiUOMINI E SPIRITUALITA’Una ricerca tra verità e leggenda - sacralità millenaria di Gaetano Grassopranoterapeuta - parapsicologoUomini e spiritualitànella vita modernaL’essere umano in ogni tempo si è chiesto:chi sono io realmente? Da dove vengo?Perché sono qui, perché tutto questo?E in ogni tempo, come adesso, ha cercatodi dare risposte in base alla propria intelligenza,evoluzione ed apertura mentale,cercando di usare gli strumenti a suadisposizione.Un tempo, gli strumenti erano quasi esclusivamentequelli interiori, supportati dallacostante armonia-simbiosi con la natura.Da qui le prime forme di animiamo, giacchèsia innegabile che l’uomo ha da sempresentito in sé, ed intorno a sé, la presenzadi un essere che è tutto e l’arteficedi tutto, e che chiamò Dio.In tutta questa ricerca, le persone più sensibilipercepivano ed erano guidate daenergie e da forze di natura spirituale;divennero esse stesse guide di altri uominio di interi popoli; per loro stessi sceglievanoi luoghi più idonei, energeticamentepositivi e quindi fertili e lì costruivano unaltare per ringraziare gli esseri spirituali oDio. Intorno all’altare si costruiva tutto ilvillaggio; queste guide speciali erano gliintermediari tra l’uomo e Dio.Evolvendosi e crescendo la sua conoscenza-saggezza,l’uomo imparò a dare significatoe senso a tutto questo. La sua arte,le scoperte, i mestieri, le medicine eranotutte ispirate da una religiosa intuizioneinteriore. L’uomo chiamò questo “Magia”,un’arte, una scienza dentro la quale sisono formate tutte le arti e le scienze. E’molto difficile parlare di argomenti assaicomplessi e delicati in forma sintetica,schematica e chiara; per capirli e conoscerliadeguatamente occorre molta dedizione.Ho coniato questa definizione chiarificatricea proposito: La Magia è il contenitoredi tutti i contenitori.... continua sul prossimo numeroChi ha domande da fare, chiedere chiarimenti o consigli, può scrivere in redazione… risponderemo a tutti.Chi vuole può anche raccontare il suo problema o l’esperienza vissuta.Previsioni astrologiche generali per il mese di Settembre 2008Ariete mese piuttosto tumultuoso, con improvvise impennate, in tutti i settori… siate saggi e controllati, il più delle volte dipende davoi. I nuovi rapporti saranno proficui.Toro avete una discreta dose di energia, sappiate utilizzarla al meglio, e stabilite con precisione la direzione da prendere. Le prospettivedi lavoro sono ottime e nuove.Gemelli siete presi dal vortice di tante e contrastanti sensazioni, tuttavia il mese è positivo per il lavoro e quindi per i guadagni, mettetein moto il vostro estro.Cancro mese piuttosto alterno e contrastante, usate la vostra intelligenza per evitare gli ostacoli, le richieste di aiuto non sempre sarannoaccolte per firmare una tregua.Leone in questo mese sarete ripagati di tante sofferenze. Lucidità mentale, autocontrollo vi aiuteranno moltissimo. Per fine mese preparatevia verificare i sentimenti.Vergine riconsiderate i rapporti familiari e bando alle nostalgie, lasciatevi andare e cercate di godere pienamente delle gioie della vita.I nuovi progetti saranno fortunati.Bilancia sentirete che sta per finire un periodo no. Troverete energia, dinamismo e lucidità. Sarete piuttosto attivi e quindi il vostrofascino avrà partita vinta nel vostro mondo.Scorpione mese all’insegna del successo, vi troverete al centro di attenzioni e la vostra personalità, dalle tante sfaccettature, farà colpo.Sex appeal molto su.Sagittario per chi inizia il lavoro è molto positivo. Si farà sentire la voglia di mondanità. Riconoscere i propri errori è anche un modoper rimediare e farne tesoro.Capricorno non fate sfoggio di tutto ciò che di positivo avete o avete fatto. Questo mese vi mette alla prova, mettetecela tutta e noncedete ai tanti fastidi.Acquario ritorna la voglia di vivere e la gioia. Anche nelle cose di ogni giorno sentirete questa nuova atmosfera. L’amore è in nettaripresa, soprattutto i nuovi – godetevelo.Pesci state con gli occhi aperti, le occasioni positive possono arrivare in ogni momento. Potrete salvare situazioni compromesse in passato,dedicate più attenzione e tempo al lavoro.


di Riccardo Consoli... continua dal numero 52Nel 1923, quindi all’età di venti anni, entraa far parte dei The Wolverines una formazionecon cui può esprimere il suo Jazz eregistrare più di un disco, ma, mosso dallafrenesia di raggiungere una perfezione stilistica,lascia il gruppo e cambia più di unaformazione fino a quando non stringe amiciziacon il saxofonista Trumbauer, chene riconosce il grande talento e con l’aiutodel quale organizza diverse sedute di registrazione.La Bix Beiderbecke and his Gang suona alAt The Jazz Ball al Royal Garden Blues e alSorry di Chicago, solo per citare alcunifamosi locali e queste rappresentano leuniche occasioni in cui Bix riesce a suonareil Jazz senza essere imbrigliato dagliscontati arrangiamenti delle grandi orchestreche ne offuscano il genio; nel 1931,con il fisico già minato dall’alcool, a causadi un banale raffreddore trascurato cheben presto degenera in polmonite, muoread appena ventotto anni.Il Regista Pupi Avati in omaggio a questomito, nel 1991 dirige il film: Bix -Un’ipotesi leggendaria.Ben presto l’esempio è seguito daaltri musicisti come i cornettistiJimmy McPartland e MuggsySpanier, i clarinettisti Pee WeeRussell, Benny Goodman e JoeMarsala, i trombettisti JackTeagarden, un alto e moltodistinto texano che sarebbe diventatocompagno di LouisArmstrong in storiche incisioni eFloyd O’Brien, i pianisti JoeSullivan e Jess Stacy, il banjoistaEddie Condon, i bassisti JimLannigan e Art Miller, oltre chei batteristi Dave Touch, GeorgeWettling e il grandissimo GeneKrupa.Tutti giovani entusiasti che insiemeai NORK, aKing Oliver ed aLittle Louis, come veniva chiamatoLouis Armstrong, scoprironoquanto fossero importanti le basidella musica di New Orleans percreare Jazz.Circa il successo ottenuto da questamusica, solo per fare un esempio,ricordiamo che di un disco diBessie Smith, inciso quasisettanta anni fa, vennerostampate e vendute più didue milioni di copie cosicché,grazie a Edison ed alle casediscografiche come laColumbia Company il Jazzinvase in breve tempo ilmondo facendo giungere finoa noi le musiche di colui che siera autodefinito l’inventore diquesta musica, ossia JellyRoll Morton, il quale avevaorganizzato superbi gruppicome i Red Hot Peppersdando vita a storici motivicome Original Jelly RollMorton Blues, Doctor Jazz,The Pearl.Una musica povera? Puòanche darsi!Una musica, comunque, checresce e si diffonde rapidamentein tutto il paese e chea Chicago non può non essereinfluenzata dai locali dove il Jazz è suonatoe che si mescola al crepitio delle armiautomatiche, piuttosto che ai rumori degliscali ferroviari o delle fabbriche che siestendono ovunque rappresentando, tutti isuddetti rumori, il mondo nel quale il Jazzvive e viene creato ogni giorno ma, soprattutto,ogni notte.


La rubrica<strong>Campo</strong> de’ fiori 39dei perchè?PERCHE’ LE CIPOLLEFANNO PIANGERE ?Quando si affetta una cipolla, i tessuti danneggiatirilasciano un enzima che induce laformazione di acidi sulfenici che, a lorovolta, possono trasformarsi sia in compostivolatili odorosi, responsabili del caratteristicoodore, sia in composti che stimolanola lacrimazione. Nella parte anteriore dellacornea dei nostri occhi sono presenti delleterminazioni nervose che rilevano talisostanze irritanti e sollecitano il nervo ciliareche, solitamente, invia messaggi didolore.Il cervello interpreta questa attività nervosacome una sensazione di bruciore provocatada una irritazione dell’occhio, che inrealtà non si verifica, e invia comunquesegnali, a livello delle fibre che innervanole ghiandole lacrimali, provocando così unacopiosa lacrimazione in grado di lavare lepresunte sostanze irritanti.E’ probabile che tutto ciò non sia altro cheuna strategia che la cipolla ha sviluppatoper proteggersi dai suoi consumatori.<strong>Come</strong> dire… una sfida all’ultima lacrima!!Però c’è un trucco: pare che chi indossilenti a contatto sia immune a questo effetto,probabilmente perché creano una sortadi isolamento protettivo.La pietra dello scandaloModi di direAl tempo dei Romani, quando un disgraziato commerciante falliva,doveva sedersi su una pietra e dir forte ai suoi creditori: “Cedobona” ossia cedo i miei averi. Dopo ciò, i creditori non avevanopiù diritto di molestarlo. La pietra, testimone del fatto doloroso, sichiamava pietra dello scandalo.Pietra dello scandalo della Loggia delPorcellino a Firenze


42<strong>Campo</strong> de’ fioriAmore e fedeltàAvevo già letto del cane che da anni non aveva più lasciato la tomba del padrone sepolto nel cimitero di Anzio, e la storia mi aveva toccato,ma constatarlo di persona è stato sicuramente più forte.Cippo, questo è il nome del meticcio che, entrando, scorgo fra le tombe e ad un mio semplice richiamo, mi viene incontro e mi conducealla tomba del padrone.Vedo che il pover’uomo è morto, oramai, da cinque anni e, nonostante il tempo trascorso, la povera bestiola seguita a stargli accantopensando, magari, di vederlo un giorno tornare.Noi uomini, esseri eletti, superiori, abbiamo da qui tutto da imparare.Cippo partecipa a tutti i funerali che avvengono nel cimitero, restando da parte zitto e mesto, e tutti accettano quell’insolita presenza.Chi l’ha adottato per primo è stato Antonio il guardiano (nella foto con Cippo), ma oramai tutti i visitatori gli sono diventati amici e lotrattano con affetto e quasi con rispetto.di Sandro AnselmiInfo Pub.0761/513117Protegge i tuoi valoriSilvia Malatesta - Via S. Felicissima, 2501033 Civita Castellana (VT)Tel.0761.599444 Fax 0761.599369silviamalatesta@libero.it


<strong>Campo</strong> de’ fiori 43Silvia lo Specchio dalle mille sfaccettaturegia”, che la vede protagonista assieme aRaffaele Paganini, Chiara Noschese eManuel Frattini. Successivamente è nelprimo cast italiano da la “Febbre del sabatosera”, assieme agli splendidi Bob Simone Sebastien Torkia, nel principale ruolofemminile: la spocchiosa StephanieMangano. In questi due musical Silvia haanche l’occasione di poter lavorare condue grandi coreografi americani: rispettivamenteBaayork Leee e Jaime Rogers.Nel settembre 2006, è protagonista assolutadel musical inedito: “Storiedell’Inquisizione: Giovanna D’Arco”, per laregia e coreografia di Franco Miseria, in cuiSilvia si cala nel ruolo di Giovanna, conpassione travolgente, tra musica, danza edarti marziali. In seguito interpreta vari ruolinel musical “Caino e Abele” di TonyCucchiara: tra cui Eva (nell’episodio dellaGenesi), Giulietta (nell’episodio Giulietta eRomeo) e Anna Frank. Stagione2007/2008, è la protagonista femminiledel musical “Profondo rosso”, tratto dallacelebre pellicola di Dario Argento, per laregia di Marco Calindri e insieme a MichelAltieri (con lei nella foto).Durante questo Settembre tornerà a lavorarecon Vasco Rossi e sarà la protagonistadel prossimo videoclip nel brano “Vieniqui”, e subito dopo ritornerà a CivitaCastellana, presso i locali dell’AssociazioneBLU LIFE, dove aprirà un LABORATORIO diMUSICAL e porterà la sua vasta esperienza,dai classici musical americani, ai piùrecenti nati qui in Italia. Le principalimaterie saranno insegnate personalmenteda Silvia: CANTO, con tecnica vocale dibase, tecnica americana e VoicecraftCantante, danzatrice, attrice, si formaattraverso un triplice percorso artistico, incui danza, canto e recitazione diventano,per anni, motivo di crescita, sia nella vitaprofessionale che in quella privata diSilvia, agendo in sinergia. Grandi insegnantihanno contribuito alla sua formazione.Nella danza classica e moderna:Roberto Saloni, Michelle Ellis, WendellWells, Flavio Bennati. Nel canto: il tenoreLuigi Rumbo, il vocalist Jho Jhenkings e lavocal coach Elisa Turlà. Nella recitazione:Gianluca Ferrato, Francesco Marino e PierMaria Cecchini. Non è stato facile, per unaragazza che proviene da una piccola cittàcome Civita Castellana, muovere i primipassi nel mondo dello spettacolo, ma conimpegno e caparbietà è riuscita ad ottenereruoli importanti sia a livello televisivoche teatrale. Per la RAI è stata , inizialmente,prima ballerina, coreografata daFranco Miseria, negli show televisivi:“Francamente me ne infischio” (1998), die con Adriano Celentano; due premi“David di Donatello” (2001 e 2002), ed inseguito è stata scelta da Baudo come performernelle trasmissioni “San RemoEstate” e “Novecento”. Successivamentepartecipa al programma “Mattina in famiglia”,ancora in qualità di performer. Tra igrandi personaggi con i quali ha collaboratoc’è anche la più grande rockstar italiana,Vasco Rossi, che la sceglie come protagonistadel videoclip “Buoni o Cattivi”(2005), girato a Cinecittà, sul set del filmdi Scorsese “Gangs of New York”. Ma lesoddisfazioni migliori arrivano con il musical,quando il regista Saverio Marconi lasceglie per il ruolo dolce e ingenuo diKathy Selden, in “Cantando sotto la pioge.v.t.s.;RECITAZIONE, con dizione, tecnichedi rilassamento, lavoro di se stesso,costruzione del personaggio, testo e sottotesto;DANZA, con lo stile coreograficoBob Fosse.Sabato 27 Settembre, alle ore 15.00, siterrà un primo incontro che servirà adappurare il livello di preparazione o predisposizionedegli allievi. Successivamentegli incontri si terranno con cadenza quindicinale,con quattro ore di lezione sabatopomeriggio e quattro la domenica mattina.A giugno la gioia di affrontare il palcoscenicocon un nuovo modo di muoversi e conuna nuova voce per esprimere le emozionidella storia.


44<strong>Campo</strong> de’ fioriAlbum d<strong>Campo</strong> de’ fiori Civita Castellana - bambini degli anni ‘60<strong>Campo</strong> de’ fioriCivita Castellanala classe 1921 festeggia gli annifoto della signora Rosilla Piccolo


<strong>Campo</strong> de’ fiori 45ei ricordi<strong>Campo</strong> de’ fioriCorchiano - primi anni ‘80 Banda Musicale G. Verdi direttadal Maestro Giuseppe GiustozziProcessione di S. Antonio Abate<strong>Campo</strong> de’ fiori<strong>Campo</strong> de’ fiori1969 - Maria PiaMancini, Sergio DiCosimo eFranco EvangelistiCivita Castellana 1980 Alma e Giovanni Germanifesteggiano 25 anni di matrimonio. Foto della SignoraGabriella Germani


<strong>Campo</strong> de’ fiori 47di Letizia ChilelliL’ ANGOLO ... CIN CIN“LA CARTA DI IDENTITA’ DEL VINO”: L’ETICHETTAIn questo nostro nuovo incontro vifornirò delle nozioni sull’etichettache “veste” le bottiglie; vi suggeriscodi leggerla attentamente, essainfatti rappresenta un preziosissimoaiuto per comprendere meglio l’identitàdel vino che state per acquistare.Prima,però è necessario spiegarealcune sigle che spesso sonopresenti sulle etichette. Ci sono,presenti sul nostro mercato vinicolo,4 categorie di vini:- Vini a “Denominazione D’OrigineControllata e Garantita”(DOCG),chesono sottoposti ai requisiti più severi percertificarne la qualità e devono provenireda una determinata zona di produzione;- Vini a “Denominazione d’OrigineControllata” (DOC), che devono provenireugualmente da una determinata e ristrettazona, ma che hanno requisiti di qualità unpo’ meno severi;-Vini a “Indicazione Geografica tipica”(IGT), la cui provenienza è da una zonapiù ampia;- Vini “Da Tavola”, che possono provenireda uve di qualsiasi zona e senza particolarirequisiti, tranne quelli generali di leggesulla genuinità e su obblighi o divieti dilavorazione o etichettatura.(La legislatura che regola queste categorieè molto più complessa di queste pocherighe espresse qui, ma sinceramente noncredo possano interessare Decreti e Leggiin questa sede!)Ci sono delle informazioni obbligatorie chel’etichetta deve riportare :- Quantità di prodotto contenuta nella bottiglia,espressa in litri o centilitri o millilitri;- Il nome o la ragione sociale di chi imbottigliail vino;- Il lotto di produzione che è generalmenteformato da una sequenza alfanumericache comincia con la “L” di lotto e identifical’insieme di bottiglie confezionate inmomenti e circostanze identiche;- La sede dell’imbottigliatore;- Il grado alcolico con tolleranza dello0,5% in volume, calcolato a 15 C°, inquanto il volume dell’alcool e dell’acquavariano in modo differenzialeal variare della temperatura;- Obbligatorio per tutti gli imballaggiè il marchio Europeo “e”;- Per le bottiglie che sarannoimmesse sul mercato estero deveessere presente il nome delloStato in cui è stato fatto l’imbottigliamento;- Per i vini IGT è obbligatorio indicarel’area geografica e l’eventualesottozona;- Per il vino DOCG e DOC è obbligatorioindicare la regione determinataa cui fa riferimento la siglaVQPRD ( Vini di Qualità Prodotti inRegione Determinata) accompagnatoda DOC e DOCG e l’anno di produzione;- Per i vini Spumanti, il tipo di prodotto(metodo Charmat 6-9 mesi, ometodo Classico 4-5 anni);- La dicitura “non disperdere il contenitorenell’ambiente” o frasi similiche diano indicazioni affinché i rifiutisiano smaltiti correttamente;- Dalla vendemmia 2005 è obbligatorio,anche per il nostro Paese,indicare la presenza di solfiti o dianidride solforosa.Fate poi attenzione al bollino di garanzia(di solito situato sul collo della bottiglia)rilasciato dai Consorzi di tutela, cioè unionidi produttori posti sotto l’egida dellaCamera di Commercio; questo bollino(numerato) attesta anche che il produttoresi è attenuto alle regole prescritte per lasua zona.Se poi si parla di “grandi vini” è possibiletrovare la dicitura “riserva” che attesta cheil vino è invecchiato almeno 3 anni.Sull’etichetta possono anche essereespresse informazioni facoltative:- Il nome del vino;- Il riferimento agli zuccheri residui (secco,amabile..);- Il nome o la ragione sociale delle personeche hanno contribuito alla produzione,nel caso siano diversi da chi ha imbottigliatoil vino;- Il marchio del vino che serve per identificareulteriormente il prodotto;- Il colore;- Consigli sull’abbinamento ideale e latemperatura di servizio.Occhio quindi a quando acquistate ilvino,le etichette infatti devono essere lospecchio fedele del contenuto della bottiglia,una fonte preziosa di informazioni enon una collezione di belle figurine da collezionaree osservare!Per la vostra pubblicità0761.513117info@campodefiori.biz


48<strong>Campo</strong> de’ fioriTanti auguri a nonno Alfonso e a nonnaMilena che il 3 Settembrefesteggiano il loro 50° anniversario dimatrimonio, ringraziandoli per averciinsegnato, in tanti anni, cosa significavolersi bene.Tanti auguri a nonno Alfonso che il 14Agosto ha compiuto 80 anni da Simone,Andrea, Maria Grazia e dalla famiglia alcompleto.Tanti auguri a Sara cheil 24 Luglio hafesteggiato il suo “7°compleanno”, da papàLuca, mamma Miria e ilfratellone Matteo.“Auguri principessa”.Auguri a Rita Casadidioche il 16 Luglio hafesteggiato 60 anni,dalle amiche Emilia,Marcellina e AnnaMaria.Tantissimi auguri di BuonCompleanno a Aurora e VeronicaMeloni che il 19 e il 20 Agostohanno compiuto gli anni. Un bacio,Marta & Teresa.Auguri a Enzo Ferrari che il 31Agosto ha compiuto 70 anni, dallamoglie, i figli Alessandro e Fabrizio.Tanti auguri a Priscilla Scarnatiche il 4 Agosto ha compiuto 3anni, dalla sorellina Virginia, daglizii, i nonni e i bisnonni.Tanti auguri di buoncompleanno a Eleonorae Michela Cola che il 18e 22 luglio hannocompiutorispettivamente 27 e26 anni.Le amiche di Faleri .Tantissimi auguri aRosanna e Giuseppeper l’arrivo dellapiccola Anastasia,dalle cugine.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 49Auguri ad Anna MariaMariotti che il 26 Luglio hacompiuto gli anni, dalla“combriccola”.Tanti auguri a Adriana DiBattista che ha compiuto gli anniil 22 Luglio, da Emilia eMarcellina.Tanti auguri a Remoe Alida per i loro 40anni dimatrimonio chehanno festeggiato il18 Agosto, dai nipotiGiovanni e Federico.Tanti auguri a Davide DeMasi che ha compiuto 18anni il 3 Agosto, con tantoamore, mamma, papà,Simone, zia Gina e nonnaMaria.Tantissimi auguri ad AlessandroFerrari che il 19 Agosto ha compiutogli anni, da mamma, papà e Fabrizio.Tanti auguri di buon compleannoa Franco Foglietta che compiegli anni il 18 Settembre,dalla moglie, i figli Alessio eAndrea e daStefania e Chiara.“Genio“,Tanti auguri dai tuoicolleghi di lavoro.Tanti auguri al nostro piccologrande amore LeonardoCeccarelli che compie 2 anniil 27 Settembre,da mamma e papà.


50<strong>Campo</strong> de’ fioriTanti auguri a MirkoAnselmi che compie 18 anni il15 Settembre da mammaAntonella, papà Francesco eil fratello Danilo.Tanti auguri a Nicolardi Ilaria checompie 9 anni il 6 Settembre. Tivoglio tanto bene tua cugina efutura madrina Luana Bongarzone.A questi due meravigliosi fratelliniGiulia e Luca vadano i migliori auguri di buon compleannoda mamma Ilaria e papà Roberto.Tanti auguri a Beatrice cheil 19 Agosto hacompiuto 2 anni, ti siamovicini nel festeggiare il tuocompleanno, esprimendol’augurio che il futuro assecondiogni tua più roseaaspettativa, da nonnaEmma, nonno Nicola, ziaLucia e zia Michela.A Manuel Montini un augurio speciale per ilsuo 1° anno dalla sorella Beatrice, dal papàAndrea e dalla mamma Simona.Tanti auguri a zia Manuela, zio Paolo e nonnoAlfredo.Tanti auguri a Rizzo Chiara che il 28Settembre riceverà la cresima da zia LuanaBongarzone che ti vuole tanto bene.Tanti auguri di buoncompleanno a Lucio chel’11 Agosto hacompiuto gli anni daBrunella, Flavia, Elisa,Lorenzo e Alessandro.Auguri al piccoloAlessio che compie 3anni il 5 settembre,da mamma Perla, papàAlessandro, lellaNicole, i nonni, ibisnonni e gli ziiTanti auguriper i tuoi40 annida tuofiglioSamuel etutti gliamici diCorchiano.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 51Tanti auguri a Flaviache l’11 Agosto hacompiuto 18 anni. Unaugurio sincero daElisa,Lorenzo,Alessandro,mamma, papà e daituoi cugini Andrea eDaniele. Auguri!!!!Un augurio particolarea una persona specialecome te!!!!Ti vogliamo tanto beneClaudia, Michela,Silvia, Simona, Chiara,Roberta, Loredana,Federica, Alessia,Erika, Serena, Monica,Andrea, Marco,Simone, Federico,Daniele, Pierpaolo,Diego, Manuele eJohnny.Tantissimiauguri aLuana eMauro cheil 7Settembrefesteggiano33 anni dimatrimoniodagli amicicamperistiMarina,Tonino,Angelo,Morena, Carla, Mauro e un augurioparticolare da Vichy.Attenta, due anni son passati e dasempre piu’ nipoti saremocircondati!!! Auguri per il nostroanniversario, Marco.Tanti Auguri a Angelo eMaria di Corchianoche si sono uniti inmatrimonio il 26 Luglioda tutti gli amici ed iparentiTanti auguri aLorenzo Rizzi cheil 7 Settembrefesteggia ilbattesimo, da papàPaolo e mammaSara.Sei la nostrameraviglia!!!Tanti auguri a mammaStefania e papà Daniele per illoro 1° anniversario dimatrimonio,dalla piccola Viola.Tanti auguri a Damiano DeLaurentis che compie 2 anni il10 Settembre, dalla nonnaGianna, zio Ettore e da tutti inonni.


52<strong>Campo</strong> de’ fioriVorrei fare gliauguri al mio grandeamore Darioche il 2Agosto hacompiuto27 anni....dallaragazza Gessica,gli amici Devid,Deborah,Alessandro, lamamma e il papà e la suocera....TI AMO AMORE MIO...!!!TantissimiAuguri aGiancarlo peri nostri5 anniinsieme chefesteggiamoil 2settembre.Ti Amo. TuaFederica.Buon compleanno a IoleAlessandrini di Fabricadi Roma che il 7 Agostoha compiuto 96 anni.Auguri dalle figlie, ilgenero, i nipoti e ipronipoti.A DaniloGiacominiche compie18 anni il 5Settembre.Auguri,Auguri,Auguri…Augurissimiper una vita piena di gioie efelicità, da mamma, papà, inonni e tutti i parenti contanto, tantoaffetto.Sembravanotalmentelontani… einvece sonoarrivatianche per tei tanto attesi18 anni!!!Tantissimiauguri adAndrea cheil 28 agosto ha compiuto gli anni.Ti vogliamo bene, mamma, papà,Maria Grazia, Simone, Alice, inonni e gli zii.Al fiore più bello dellanostra unione, Leila Morelli,che compie il suo primo annoil 3 Settembre.Con amore mamma Monia,papà Carlo e i nonni.Tanti auguri a FrancescoPrecetti che il 5Ottobre compie 17 anni,da mamma, papà, i nonni,gli zii e dal Comitatodella Contrada Selvotta.Tanti auguri a Michele Bonamin cheil 28 Settembre compie 10 anni, damamma Floriana, papà Carlo,Giancarlo, Sonia, Aldo e i nonni.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 53Per il tuosettimocompleannoti auguriamo100 diquestigiornipiccolaEleonora .Grazie perla gioia e lafelicità che hai portato nella nostra vita.Ti vogliamo tanto bene. Mamma e PapàTanti auguri a Miguel cheha compiuto gli anni il 26Agosto, dagli zii, i nonni etutti i cuginetti.Tanti auguri a Paolo DeCarolis e Lorella Bea cheil 4 Settembrefesteggiano 25 anni dimatrimonio dal figlioEnrico, i parenti e gliamici.Tantissimi auguri aMarco Gargani diFabrica di Roma che il28 Settembre compie22 anni!!! Auguri dallafidanzata Maria Lucia!!Tantissimi auguri di buon compleannoai due piccoli fratellini Valerio eLorenzo che hanno compiutorispettivamente 2 e 4 anni, da Simona eSamuel.Tanti auguri a CesareRapiti di Carbognanoche il 30 Settembrecompie gli anni.Auguri dalla moglieCatia, le figlie MariaLucia e Alessia e ilgenero Marco.Tantissimi auguri a MartaSpadoni che l’8 Settembrecompie 18 anni. Speriamo chela maggiore età ti porti tantafortuna e felicità. Buon compleannoda Luisa, Luca, Giulia,mamma, papà e Marta.Gli allievi del 3° corsoaugurano ai maestri IvanLaugarat More e Nina ungrosso in bocca al lupo perla nuova scuola “ElParadiso de la Salsa”.Tantiauguri aLucaPeruzziche il 10Settembrecompie 40anni dallafiglia Sarae la moglieEmanuela.


54<strong>Campo</strong> de’ fioriTanti auguri aAndrea Maggioche il 14 ettembrecompie 3 anni, danonna Maria, nonnoCarlo, dagli ziiMichela, Gianluca,Francesca, Sandroe Maddalena.Tantissimi auguri aMassimiliano Maroni che il22 Agosto ha compiuto 18anni, dalla mamma, il papà,la sorella Gaia, la fidanzataEliana e il cagnolinoRoky.Tanti auguriaElisabettae Stefanoche il 25Lugliohannofesteggiato10 anni dimatrimonio.Auguronibelli!Tanti auguri aAlessandraCaccetta checompie 8 anni il5 Ottobre, dalpapà, la mamma,i nonni e gli zii.Tanti auguri al piccolo Diego Frangioli checompie il suo primo mese il 18 Settembre,dalla mamma Pamela, il papà Stefano,i nonni e gli zii.Tanti auguri a mammaSerena che il 2Settembrecompie 25 anni masoprattutto auguri alsuo piccolo amoreGiulia che il 14Settembre hacompiuto 3 anni.Auguri dal papà, inonni, gli zii e dalcuginetto Lorenzo (Mommy).Tanti auguri aMassimo Ziache compie 10anni il 2Ottobre e aFederico Bertoche compie 2anni il 29Settembreda chi vuole loro molto bene e sempregliene vorrà!Tanti auguri a Daniele Fantini che il 26 Agostoha compiuto 10 anni, da mamma Cristina, papàSandro, la sorellina Chiara, i nonni e gli zii.


Otto augurabuon compleannoad Antonio !!!!Tanti auguria GiorgiaUmbertiniche il 6Settembrericeverà ilbattesimo damamma, papà,la sorellaValentina etutti i parenti.<strong>Campo</strong> de’ fiori 55Tanti auguria RosaVessella cheil 12Settembrefesteggia ilcompleannoda mammaBarbara epapàMaurizio.Tanti auguri a Sonia e Aldodi Corchiano che aSettembre festeggianoil compleanno, da Michele,Giancarlo, Floriana, Rita,Carlo, Rosario e dallaredazione di<strong>Campo</strong> de’ fiori .Tantissimi Auguri a Simone Lapucci di Roma che compie3 anni l’ 11 Ottobre, da mamma, papà, i nonni e gli zii.Tanti auguri a Verna Misocchia chefesteggia il compleanno il 16Settembre, dalla mamma,il marito e i figli.Auguri di BuonCompleanno adAlessandro Perazzoniche compie gli anni il19 Settembre, dallanonna Rosila, i genitori,il fratello Romolo ela sorella Serena.


56<strong>Campo</strong> de’ fioriCiao, Cecilia e FedericoOgni mercoledì mattina da circa due annisi svolge al C.S.E. di Civita Castellana l’AttivitàEspressiva, dove, quattro dei nostri ragazzihanno modo di esprimere la loro creatività, lavoglia di affermarsi e la gioia di sperimentarese stessi. E, come da programmazione, si allestiràuna mostra finale dove verranno espostitutti i lavori effettuati in questi due anni.La mostra si terrà dal 13 al 22 settembre aCivita Castellana in piazza Matteotti, con iltitolo “SEGIFAGI”(che sono propri le iniziali deinomi dei componenti il gruppo di lavoro:Sergio S., Giuliana P., Fabio A., Giuseppina P.).Queste pitture raccontano tutto di loro, comeuno specchio fedele del loro interiore.Quest’attività ha permesso loro di simbolizzaretutti i loro contenuti psichici e di dargli un’espressionescritta, di lasciare un segno, chepoi è il primo modo per dire: “Io esisto!”, consolidandola stima di se e il valore di ciò cheesprimono e producono. Alla fine di ogni attività,con entusiasmo, infatti, chiedevano dipoterci mostrare, a noi altri che non partecipiamoall’attività, le loro opere, ed ogni volta i loro sguardi attendevano, con trepidosa ansia, di ricevere quelle “conferme” al loro dirittodi esistere. <strong>Come</strong> ha scritto W. Kandinsky: “la scienza dell’arte può nascere soltanto se i segni diventano simboli e se l’occhio apertoe l’orecchio vigile rendono possibile il passaggio dal silenzio alla parola”. Ora la “parola” la lasceremo alle persone che visiteranno lamostra e ammireranno, ne siamo sicuri, con attenzione, le nostre opere e sapranno cogliere ciò di cui parlano, cioè delle realtà più profondedei nostri ragazzi.I loro conflitti, gioie, tensioni, aspirazioni paure e sicurezze sono su quelle tele; quei colori diventano il tramite per scoprire le loro emozionie ora possono arrivare alla gente!!!Riccardo Cardini Centro Socio Educativo “Rosa Merlini Frezza”L’EXTRA, mensile tarquiniese di informazione,cultura e costume ha pubblicato,simpaticamente, la foto che vi abbiamo proposto sulprecedente numero di <strong>Campo</strong> de’ fiori.Ringraziamo i colleghi di Tarquinia per l’attenzionee le belle parole che ci hanno rivolto,contracambiando i complimentiper la qualità ed i contenuti della loropregevole rivista.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 57ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI PER PRIVATIa pagamento per ditte o società- Tel. Fax 0761.513117Cedola da ritagliare e spedireL’annuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazioneCompilate qui il vs annuncio gratuito e speditelo in busta chiusa a<strong>Campo</strong> de’ fiori - P.za della Liberazione n. 2 - 01033 CivitaCastellana (VT) oppure mandate un Fax al n. 0761.513117 ouna e-mail a info@campodefiori.biz(scrivere in stampatello e senza abbreviazioni) .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................Gli annunci gratuiti sono esclusivamente riservati a privati. <strong>Campo</strong> de’ fiori non è responsabileper la qualitià e la veridicità delle inserzioni. A garanzia dei lettori, <strong>Campo</strong> de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi alpresente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche.Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, <strong>Campo</strong> de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate con la presente cedola.Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “tutela dei dati personali”.COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME..............................................Via...............................................................Città......................................................Tel...................................Firma................................................................Farmacie Civita Castellana aperte nei giorni festivi di Settembre 200807 Settembre Farmacia Filizzola C.so B.Buozzi14 Settembre Farmacia Municipale Via Ferretti21 Settembre Farmacia Municipale Via Santa Felicissima28 Settembre Farmacia Filizzola C.so B. BuozziFarmacie Corchiano e Fabrica aperte nei giorni festivi di Settembre 200807 Settembre Farmacia Sangiorgi di Corchiano28 Settembre Farmacia Liberati di Fabrica di RomaBenzinai Civita Castellana aperti nei giorni festivi di Settembre 200807 Settembre - Total Via Terni - Tamoil Via Flaminia - IP Variante Nepesina14 Settembre - Agip Via Belvedere Faleri - API Borghetto - Enerpetroli S.P. 311 Nepesina21 Settembre - API Via Corchiano - Schell Via Flaminia28 Settembre - Tamoil Via Falisca - Esso Via FlaminiaSOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTOCARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALESI desidero abbonarmi a : <strong>Campo</strong> de’ fiori (12 numeri) a € 25,00I miei datiNome___ ____ __________________________________ Cognome________________________________________________data di nascita_______________ __________Città________________________________________________________Prov._______Via_______________________________________________________________Telefono____________________________________Desidero regalare l’abbonamento a: <strong>Campo</strong> de’ fiori (12 numeri) a € 25,00Il regalo è per:Nome_______________________________Cognome_________________________________________________________________data di nascita___________________________Città______________________________________________________Prov.________Via_________________________________________________________________Telefono__________________________________effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.zadella Liberazione n. 2 - Civita CastellanaData______________Firma__________________________________Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di“Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è <strong>Campo</strong> de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 CivitaCastellana (VT)Data______________Firma__________________________________Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a <strong>Campo</strong> de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 CivitaCastellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117


58<strong>Campo</strong> de’ fioriAlbum d<strong>Campo</strong> de’ fioriCivita Castellana 1962 - Foto della Signora Lidia Scavone<strong>Campo</strong> de’ fioriCorchiano1946ProcessionedellaAssuntaAtene 1968Gara di Coiffeurprimo a sx Tulio Talia<strong>Campo</strong> de’ fioriSe vi riconoscete in queste foto, venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere


<strong>Campo</strong> de’ fiori 59ei ricordi<strong>Campo</strong> de’ fioriCivita Castellana 1947 - foto della Signora Antonietta Anzellini<strong>Campo</strong> de’ fiori<strong>Campo</strong> de’ fioriColonia provinciale di Tarquinia 1956da sx Massimo Conti, LucianaNervini di Ronciglione, Luigi (Geti),in basso Alberto AngeliniInghilterra 1964Angelo Misocchia, primo a sx dietroil bancone.pubblicate le vostre foto, portatele presso la redazione di <strong>Campo</strong> de’ fiori, esse vi verranno subito restituite.


60<strong>Campo</strong> de’ fioriAnnunciLAVOROCERCO-RAGAZZA Italiana 35 anni cerca lavorocome: baby sitter “esperta”, pulizie, stiratrice,dama di compagnia, benzinaia, bar/ristorante/alberghiecc, solo nelle ore diurne, per CivitaCastellana e dintorni. Max serietà, patentata,Tel. 338.9515635.-SIGNORA 48anni sposata, di CivitaCastellana, mamma di due figli grandi, cercalavoro come baby sitter, possibilmente in zona.Cell. 333.9997056-AUTISTA 48enne offresi per viaggi città,nazionali ed esteri, con auto propria o senza.Anche per week-end e festivi esperto e referenziato.Max serietà no perditempo.Tel. 333.2741653-HOSTESS diplomata operatrice turistica offresiper meeting, congressi, viaggi cittò, nazionali,esteri, disponibile shopping, teatro e tempolibero, pranzi e cene di lavoro. Max serietàesclusi perditempo Tel. 339.5887933e-mai: mira.fran@tiscali.itl-RAGAZZA di 21 anni cerca lavoro come camerierapresso bar/ristoranti nella zona di Nepi elimitrofe. 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<strong>Campo</strong> de’ fiori 63Nel cuoreCaro papi,non ci sono parole… non ci sono voci per leggere nei nostricuori questo immenso silenzio.Muta è la terra e il vento vaga spegnendo nell’immensitàlave di fuoco.Così è la nostra anima, colpita da un vuoto incolmabile e daun vortice silenzioso…Non basta un giro di valzer per ricordarti…Non basta la tuamusica o una poesia che vogliamo dedicarti, non ci sonoparole, anche se le ore o i minuti passano…Tutto passa comeuna meteora… In un cielo cobalto dove tu te ne sei andato.Papi sei nei nostri cuori e nelle nostre anime… per tutti i giornidella nostra vita.In ricordo di Bruno Rillo, Stefania e Luigi, Paola e Luigi,Massimo e Viola, Serena e Lorenzo, e la moglie Assunta.<strong>Campo</strong> de’ fiori seleziona ragazzi/e da inserire nelsettore commerciale. Per informazioni 0761.513117oppure info@campodefiori.bizoppure Piazza della Liberazione, 2Civita Castellana (VT)VISITA IL NOSTRO SITOCOMPLETAMENTE RINNOVATOWWW.CAMPODEFIORI.BIZLo Studio Legale dell’ Avv. Aldo PirasPatrocinante in Cassazione, ha stipulato una convenzione con<strong>Campo</strong> de’fiori con la quale, tutti i lettori, avranno dirittoa n. 3 consulenze gratuite.Per informazioni rivolgersi in redazione<strong>Campo</strong> de’ fiori è distribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Vignanello,Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo,Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura di Vetralla, Blera,Monte Romano, Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio,Tarano, Torri in Sabina, Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni,Terni, Amelia, Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, CanaleMonterano, Mazzano, Campagnano, Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano,Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo di Porto,Riano, Ostia, Nettuno, Anzio, Fregene. A Roma nei teatri, nei migliori alberghi e locali, suitaxi e in tutte le stazioni MET.RO. Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato adIstituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura,dello sport e dello spettacolo.<strong>Campo</strong> de’ fioriPeriodico Sociale diArte, Cultura,Spettacolo edAttualitàed Attualità editodall’AssociazioneAccademiaInternazionaleD’Italia(A.I.D.I.)senza fini di lucroReg.Trib. VT n. 351del 2/6/89PresidenteFondatore:Sandro AnselmiDirettore Editoriale:Sandro AnselmiDirettoreResponsabile:Stefano De SantisConsulenteEditoriale:Enrico De SantisSegreteria diRedazioneCoordImpaginazione eGrafica:CristinaEvangelistiSonia BonaminErmelindaBenedettiStampa:DirezioneAmministrazioneRedazionePubblicità edAbbonamenti:Piazza dellaLiberazione, 201033 CivitaCastellana (VT)c/c postalen.42315580Tel. e Fax0761.513117e-mail:info@campodefiori.bizRedazione di Roma:Viale G. Mazzini 140AbbonamentiRimborso spesespedizioneItalia: 12 numeri€ 25,00Estero: 12 numeri€ 60,00Per il pagamentoeffettuare iversamenti sul c/cpostale n. 42315580intestatoall’AssociazioneAccademiaInternazionaleD’Italia.L’abbonamentoandrà in corso dalprimo numeroraggiungibile epuò avere inizio inqualsiasi momentodell’anno ed avrà,comunque, validitàper 12 numeri.Garanzia diriservatezza pergli abbonatiSi garantisce lamassima riservatezzadei dati fornitiLa realizzazione didagli abbonati e laquesto giornale e la possibilità distesura degli articoli richiederne gratuitamentela ret-sono liberi e gratuiti edimpegnanotifica o laesclusivamente cancellazione scrivendoall’editore.chi li firma.Testi, foto, lettere e Le informazionidisegni, anche se non custodite nellopubblicati, non sarannoarchivio di <strong>Campo</strong>restituitide’ fiori verrannose non dopopreventiva edutilizzate al soloesplicita richiesta da scopo di inviareparte di chi li agli abbonati ilfornisce. I diritti di giornale e gliriproduzione e di pubblicazione,anche par-pubblicitari (leggeallegati, ancheziale, sono riservati 675/96 tutela datiin tutti i paesi. personali).


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