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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Allegato 2 alla DGR 16/2007In<strong>di</strong>rizzi relativi alla riperimetrazione delle fasce <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondabilitàa seguito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggior dettaglioEmergency Management Agency) americana, s<strong>in</strong>teticamente riprese nella DGR 299/03e riportate <strong>in</strong> allegato al presente documento.2.3 Tratto <strong>di</strong> corso d’acqua oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>oLe verifiche idrauliche, ai f<strong>in</strong>i della loro affidabilità, devono sempre riguardare tratti <strong>di</strong>corsi d’acqua “idraulicamente significativi”.Dal punto <strong>di</strong> vista della simulazione idraulica <strong>in</strong> alveo, nell’allegato A ai <strong>criteri</strong> <strong>di</strong> cui allaDGR 357/01 sono già def<strong>in</strong>iti come “idraulicamente significativi” tratti <strong>di</strong> corso d’acqua“delimitati da sezioni per le quali sia possibile assegnare a priori il livello idrico dellacorrente” (es. attraversamento della profon<strong>di</strong>tà critica per brusco restr<strong>in</strong>gimento oallargamento, presenza <strong>di</strong> soglie, ponti, traverse etc. oppure, ad esempio, deflusso <strong>in</strong>un ricettore con livello noto). Questo pr<strong>in</strong>cipio consente <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare tratti <strong>di</strong> corsod’acqua idraulicamente “sconnessi” l’uno dall’altro, tali da poter assumere che ilcomportamento idraulico <strong>di</strong> un tratto non sia <strong>in</strong>fluenzato e non sia <strong>in</strong>fluenzabile da trattia monte e a valle.Ai f<strong>in</strong>i dell’omogeneità e dell’affidabilità <strong>dei</strong> risultati degli stu<strong>di</strong> <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> aree<strong>in</strong>ondabili appare tuttavia necessaria una ulteriore precisazione riguardo lasignificatività del tratto stu<strong>di</strong>ato.Considerato che la riperimetrazione proposta va ad <strong>in</strong>serirsi <strong>in</strong> aree già perimetrate, ècomunque preferibile che gli approfon<strong>di</strong>menti <strong>in</strong>teress<strong>in</strong>o l’<strong>in</strong>tero tratto stu<strong>di</strong>atonell’ambito del piano <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> vigente, <strong>in</strong> particolare per corsi d’acqua <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionilimitate.Nel caso, tuttavia, si debba proc<strong>ed</strong>ere per stralci più limitati, deve essere valutato <strong>ed</strong>imostrato che, oltre al tratto <strong>di</strong> corso d’acqua, anche le aree <strong>in</strong>ondabili oggetto <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento risult<strong>in</strong>o “sconnesse” da quelle limitrofe, poste a monte e avalle.Ciò significa, <strong>in</strong> generale, che le rideterm<strong>in</strong>azioni effettuate <strong>in</strong> una zona, per potercostituire aggiornamento delle perimetrazioni <strong>di</strong> piano, devono risultare coerenti conquelle delle aree limitrofe e devono essere tali da non <strong>in</strong>fluire sulle valutazioniprec<strong>ed</strong>entemente effettuate, e da non essere <strong>in</strong>fluenzate da fenomeni <strong>di</strong> esondazione<strong>in</strong><strong>di</strong>retti provenienti da sezioni del corso d’acqua esterne al tratto <strong>in</strong>dagato.Analogamente dovrà essere <strong>di</strong>mostrato che i fenomeni <strong>di</strong> esondazione che siverificano nel tratto oggetto <strong>di</strong> <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e non <strong>in</strong>teress<strong>in</strong>o aree a valle <strong>di</strong> quella <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.2.4 Modellistica idraulicaL’aggiornamento del quadro conoscitivo conseguente alla presentazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>ed</strong><strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i <strong>di</strong> maggiore dettaglio deve sempre avvenire <strong>in</strong> un contesto <strong>di</strong> coerenza <strong>ed</strong>omogeneità tecnica con gli stu<strong>di</strong> condotti nell’ambito del piano vigente.Come sopra evidenziato, nel caso <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti riferiti a porzioni <strong>di</strong> aree giàoggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, è necessario che tali stu<strong>di</strong> riguar<strong>di</strong>no un <strong>in</strong>torno idraulicamentesignificativo, <strong>in</strong> modo da assicurare la coerenza <strong>dei</strong> risultati rispetto alle aree limitrofe ocomunque idraulicamente connesse.Documento 2.4Pag<strong>in</strong>a 3 <strong>di</strong> 5

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