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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Allegato 1 alla DGR 16/2007In<strong>di</strong>rizzi relativi alla riperimetrazione delle fasce <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondabilitàa seguito <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> sistemazione idraulica<strong>in</strong>ondabili con tempo <strong>di</strong> ritorno <strong>di</strong> 200/500 anni, facendole rientrare <strong>in</strong> fascia C, <strong>ed</strong>ist<strong>in</strong>guendole graficamente dalle reali aree <strong>in</strong>ondabili 500-ennali post-<strong>in</strong>tervento peruna più facile lettura <strong>ed</strong> <strong>in</strong>terpretazione.Si richiama <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e l’attenzione sulla cautela che richi<strong>ed</strong>e la perimetrazione dellapericolosità residua <strong>in</strong> due fattispecie <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento, per le quali risulta necessarioproc<strong>ed</strong>ere a specifiche valutazioni caso per caso:a) Interventi <strong>di</strong> risagomatura delle sezioni idrauliche e scavo del fondo alveo.Tali <strong>in</strong>terventi, pur potendosi configurare come <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> mitigazione del rischio,non si configurano, <strong>in</strong> generale, come <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> messa <strong>in</strong> sicurezza <strong>in</strong> quantonon è certa, a priori, la stabilità nel tempo della configurazione <strong>di</strong> progetto, epertanto non presuppongono, <strong>di</strong> norma, una riperimetrazione delle aree <strong>in</strong>ondabili.Nel caso <strong>in</strong> cui tali <strong>in</strong>terventi esul<strong>in</strong>o da una normale manutenzione e present<strong>in</strong>o ipresupposti per una riperimetrazione delle aree <strong>in</strong>ondabili, la valutazione del livello<strong>di</strong> pericolosità residua non potrà che essere effettuata sulla base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> specifici<strong>ed</strong> approfon<strong>di</strong>ti comprensivi <strong>di</strong> analisi sul trasporto solido e sulla morfo<strong>di</strong>namicafluviale.L’efficacia della riperimetrazione conseguente agli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> cui trattasi dovràqu<strong>in</strong><strong>di</strong> essere subor<strong>di</strong>nata:− a stu<strong>di</strong> <strong>ed</strong> <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i che consentano <strong>di</strong> valutare già a livello progettuale lastabilità della configurazione ottenuta e <strong>di</strong> garantirla nel tempo, ancheattraverso la def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> specifici piani <strong>di</strong> manutenzione, che descrivanomodalità, tempistica e costi della stessa; si sottol<strong>in</strong>ea la necessità <strong>di</strong><strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione esplicita del soggetto preposto alla manutenzione (v<strong>ed</strong>iparagrafo 2, lett d), <strong>in</strong> questo caso particolarmente rilevante;ovvero−alla esecuzione <strong>di</strong> adeguati programmi <strong>di</strong> monitoraggi successivi allarealizzazione dell’<strong>in</strong>tervento, da <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare già <strong>in</strong> s<strong>ed</strong>e progettuale, al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong>verificare la variabilità della configurazione attesa nel tempo, per trattisignificativi anche a monte e a valle del tratto <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse.b) Interventi <strong>di</strong> sistemazione idraulica <strong>di</strong>mensionati su portata duecentennalema senza il franco <strong>di</strong> sicurezza previsto.Si ricorda a questo proposito che il franco idraulico rappresenta il coefficiente <strong>di</strong>sicurezza che assicura il corretto funzionamento delle opere realizzate, tenendoconto <strong>di</strong> tutte le <strong>in</strong>certezze legate alla modellazione idrologico-idraulica e ai varifenomeni che possono occorrere durante l’evento <strong>di</strong> piena, <strong>dei</strong> quali lamodellazione non tiene solitamente conto, <strong>in</strong> particolare fenomeni <strong>di</strong> trasportosolido e <strong>di</strong> flottanti durante l’evento stesso.Nel caso, qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, che gli <strong>in</strong>terventi realizzati non prev<strong>ed</strong>ano l’adeguato francoidraulico, è necessaria una valutazione specifica e dettagliata che consenta <strong>di</strong>analizzarne le conseguenze. Qualora, <strong>in</strong> particolare, la deroga al franco previsto dalpiano <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> non sia supportata da specifiche motivazioni tecniche checonsentano <strong>di</strong> escludere ragionevolmente la possibilità <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong> piena superioririspetto a quanto determ<strong>in</strong>ato con la modellazione utilizzata (v<strong>ed</strong>ere <strong>in</strong> particolare ilDocumento 2.3Pag<strong>in</strong>a 5 <strong>di</strong> 6

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