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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Testo <strong>in</strong>tegrato della normativa-tipo <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> stralcioper la tutela dal rischio idrogeologico ex all. 2 DGR 357/01 e ss.mmnell’ambito della norma geologica <strong>di</strong> attuazione degli strumenti urbanistici o <strong>in</strong> occasion<strong>ed</strong>ell’approvazione sotto il profilo urbanistico-<strong>ed</strong>ilizio <strong>di</strong> nuovi <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>s<strong>ed</strong>iativi e<strong>in</strong>frastrutturali, la def<strong>in</strong>izione della <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a specifica <strong>di</strong> dette aree, attraverso <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>ispecifiche, che tengano conto del relativo grado <strong>di</strong> suscettività al <strong>di</strong>ssesto. Tali <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>idevono essere volte a def<strong>in</strong>ire gli elementi che determ<strong>in</strong>ano il livello <strong>di</strong> pericolosità, a<strong>di</strong>n<strong>di</strong>viduare le modalità tecnico-esecutive dell’<strong>in</strong>tervento, nonché ad attestare che gli stess<strong>in</strong>on aggrav<strong>in</strong>o le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stabilità del versante.5. Le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i e gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> cui ai commi prec<strong>ed</strong>enti devono tenere <strong>in</strong> debita considerazioneeventuali aree a maggiore suscettività presenti nei pressi della zona <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento, valutandoanche possibili espansioni <strong>di</strong> movimenti gravitativi.6. In ogni caso sono consentiti gli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> bonifica e <strong>di</strong>sistemazione <strong>dei</strong> movimenti franosi <strong>di</strong>retti alla messa <strong>in</strong> sicurezza degli <strong>ed</strong>ifici, dellestrutture esistenti e delle aree <strong>in</strong> <strong>di</strong>ssesto.7. A seguito della realizzazione degli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> bonifica e <strong>di</strong> sistemazione la Prov<strong>in</strong>cia surichiesta del soggetto attuatore, corr<strong>ed</strong>ata <strong>di</strong> idonei monitoraggi comprovanti lastabilizzazione dell'areale oggetto d’<strong>in</strong>tervento, mo<strong>di</strong>fica la perimetrazione delle zone eridef<strong>in</strong>isce la classe <strong>di</strong> suscettività al <strong>di</strong>ssesto con le proc<strong>ed</strong>ure <strong>di</strong> cui al comma 15,dell’art.97, della l.r. n.18/1999.7 bis. La Prov<strong>in</strong>cia può altresì ridef<strong>in</strong>ire, con le proc<strong>ed</strong>ure <strong>di</strong> cui al comma 15, dell’art.97, dellal.r. n.18/1999 le classi <strong>di</strong> suscettività al <strong>di</strong>ssesto e proc<strong>ed</strong>ere alla conseguente mo<strong>di</strong>ficadella perimetrazione delle zone a seguito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggior dettaglio riguardanti l’<strong>in</strong>teroareale perimetrato e comunque areali <strong>di</strong> ampiezza significativa, quali quelli svolt<strong>in</strong>ell’ambito degli stu<strong>di</strong> fondativi degli strumenti urbanistici comunali ovvero quelli <strong>in</strong>tegrativieseguiti dalla Prov<strong>in</strong>cia stessa. X8. Relativamente ai manufatti <strong>ed</strong>ilizi, alle opere, depositi o <strong>in</strong>s<strong>ed</strong>iamenti esistenti oltre a quantogià <strong>di</strong>sposto dal Piano relativamente a casi specifici e contenuto nel piano <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong>mitigazione del rischio o nelle misure <strong>di</strong> protezione civile, il Piano demanda ai Comunil’assunzione, nell’ambito degli strumenti urbanistici, <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> settore, e <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong>prevenzione <strong>ed</strong> emergenza <strong>di</strong> protezione civile (l.r. n.9/2000), <strong>di</strong> tutte le misure opportuneper ridurre il rischio per la pubblica <strong>in</strong>columità, delle quali è riportata una elencazione nonesaustiva nell’allegato 6.X V<strong>ed</strong>ere anche il Documento 2.7, contenente l’allegato 1 alla DGR 1338/07, cheriporta <strong><strong>in</strong><strong>di</strong>rizzi</strong> per la riperimetrazione e riclassificazione delle frane attive equiescenti a seguito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggior dettaglioDocumento 1.2Pag<strong>in</strong>a 16 <strong>di</strong> 28

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