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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Testo <strong>in</strong>tegrato della normativa-tipo <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> stralcioper la tutela dal rischio idrogeologico ex all. 2 DGR 357/01 e ss.mmcontenuto nel piano <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> mitigazione del rischio o nelle misure <strong>di</strong> protezione civile,il Piano demanda ai Comuni l’assunzione, nell’ambito degli strumenti urbanistici, <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong>settore, e <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> prevenzione <strong>ed</strong> emergenza <strong>di</strong> protezione civile (l.r. n.9/2000), <strong>di</strong> tuttele misure opportune per ridurre il rischio per la pubblica <strong>in</strong>columità, delle quali, a titoloesemplificativo, è riportata una elencazione non esaustiva nell’allegato 6, da promuovereanche attraverso <strong>in</strong>centivi, e da attivare prioritariamente per le strutture altamentevulnerabili.Sezione II - Discipl<strong>in</strong>a dell’assetto geomorfologico IXArt.16 Aree a <strong>di</strong>versa suscettività al <strong>di</strong>ssesto1. Nelle aree <strong>di</strong> cui alla lett. b), comma 2, dell’art. 12, nel rispetto delle prescrizioni delD.M.11/03/1988, valgono le seguenti norme.2. Nelle aree a suscettività al <strong>di</strong>ssesto molto elevata (P g4 - frana attiva) non sonoconsentiti:a) gli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> nuova <strong>ed</strong>ificazione;b) gli <strong>in</strong>terventi ecc<strong>ed</strong>enti la manutenzione straor<strong>di</strong>naria, come def<strong>in</strong>ita dalla lett. b),comma 1, dell'art. 31 della l. n.457/78, salvi quelli <strong>di</strong> demolizione senza ricostruzione estrettamente necessari a ridurre la vulnerabilità delle opere esistenti e a migliorare latutela della pubblica <strong>in</strong>columità, non comportanti peraltro aumenti <strong>di</strong> superficie evolume;c) l’<strong>in</strong>stallazione <strong>di</strong> manufatti anche non qualificabili come volumi <strong>ed</strong>ilizi e la sistemazion<strong>ed</strong>i aree che comport<strong>in</strong>o la permanenza o la sosta <strong>di</strong> persone;d) la posa <strong>in</strong> opera <strong>di</strong> tubazioni, condotte o similari.Gli <strong>in</strong>terventi consentiti non possono <strong>in</strong> ogni caso comportare aumento del carico <strong>in</strong>s<strong>ed</strong>iativo.3. Nelle aree a suscettività al <strong>di</strong>ssesto elevata P g3 non sono consentiti:a) gli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> nuova <strong>ed</strong>ificazione;b) gli <strong>in</strong>terventi ecc<strong>ed</strong>enti la ristrutturazione <strong>ed</strong>ilizia, come def<strong>in</strong>ita dalla lett. d), comma 1,dell’articolo 31 l. 457/1978, fatti salvi gli <strong>in</strong>terventi pert<strong>in</strong>enziali, che le norme tecnich<strong>ed</strong>egli strumenti urbanistici, <strong>in</strong> relazione alla zonizzazione <strong>ed</strong> al pregio ambientale epaesaggistico delle aree, non qualifich<strong>in</strong>o come <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> nuova costruzione, fermorestando che gli <strong>in</strong>terventi ammessi non devono aumentare la vulnerabilità degli <strong>ed</strong>ificie le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio rispetto a fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto; nel caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong>demolizione con ricostruzione deve essere assicurata la riduzione della vulnerabilitàdell’<strong>ed</strong>ificio, rendendola maggiormente compatibile con la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> elevataIX V<strong>ed</strong>ere anche il Documento 2.1 contenente l’allegato 1 alla DGR 848/03, cheriporta <strong><strong>in</strong><strong>di</strong>rizzi</strong> <strong>in</strong>terpretativi e chiarimenti <strong>dei</strong> <strong>criteri</strong> per la r<strong>ed</strong>azione dellanormativa <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> per la tutela dal rischio idrogeologico <strong>di</strong> cui alla DGR357/01, nel quale sono forniti, tra l’altro, chiarimenti <strong>ed</strong> <strong><strong>in</strong><strong>di</strong>rizzi</strong> <strong>in</strong>terpretativi suspecifiche def<strong>in</strong>izioni <strong>di</strong> tipo urbanistico-<strong>ed</strong>ilizio nell’ottica della pianificazione <strong>di</strong><strong>bac<strong>in</strong>o</strong>.Documento 1.2Pag<strong>in</strong>a 14 <strong>di</strong> 28

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