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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Testo <strong>in</strong>tegrato <strong>dei</strong> <strong>criteri</strong> per la normativa <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> stralcioper la tutela dal rischio idrogeologico ex all. 1 DGR 357/01 e ss.mmeffettuata applicando schema <strong>di</strong> moto più opportuno, tra quelli sopra <strong>in</strong><strong>di</strong>cati, <strong>in</strong> considerazion<strong>ed</strong>ella morfologia del sito e delle caratteristiche del fenomeno fisico da considerare.In particolare, al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> valutare il grado <strong>di</strong> pericolosità delle aree <strong>in</strong>ondabili, devono esser<strong>ed</strong>eterm<strong>in</strong>ati, almeno <strong>in</strong> corrispondenza della portata duecentennale, i livelli idrici che vi sirealizzano, anche attraverso la sud<strong>di</strong>visione <strong>in</strong> opportune classi <strong>di</strong> tiranti idrici, nonché, conparticolare riferimento alle aree urbane, le zone a più alta velocità <strong>di</strong> scorrimento.Negli stu<strong>di</strong> connessi alla progettazione <strong>di</strong> opere i calcoli idraulici per la def<strong>in</strong>izione dellacon<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> deflusso vanno condotti con riferimento alle con<strong>di</strong>zioni antec<strong>ed</strong>enti e successivealla realizzazione dell’opera nella configurazione def<strong>in</strong>itiva; vanno esam<strong>in</strong>ate le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>deflusso relative alle fasi <strong>in</strong>term<strong>ed</strong>ie <strong>di</strong> realizzazione dell’opera nel caso <strong>in</strong> cui le stesseaggrav<strong>in</strong>o il regolare deflusso rispetto alla fase f<strong>in</strong>ale.I progetti <strong>di</strong> sistemazione idraulica, che non garantiscano il deflusso <strong>di</strong> portata duecentennale,devono quantificare il rischio residuo e determ<strong>in</strong>are le aree ancora <strong>in</strong>ondabili a seguito dellarealizzazione delle opere.In generale, poiché il trasporto <strong>di</strong> s<strong>ed</strong>imenti costituisce una componente che può <strong>in</strong>fluenzare <strong>in</strong>modo significativo la <strong>di</strong>namica della corrente, è opportuno che gli stu<strong>di</strong> idraulici effettu<strong>in</strong>oconsiderazioni, anche qualitative, relative al trasporto solido, f<strong>in</strong>alizzate a valutare l’importanza <strong>di</strong>tale fenomeno nel caso <strong>in</strong> esame (ad esempio, effetto della <strong>di</strong>namica dell’alveo sui livelli idricidurante gli eventi <strong>di</strong> piena e/o effetto dell’opera sulla <strong>di</strong>namica del trasporto <strong>di</strong> s<strong>ed</strong>imenti) e adevidenziare la necessità <strong>di</strong> eventuali approfon<strong>di</strong>menti <strong>in</strong> tal senso attraverso modelli a fondomobile. Ove necessario, ovvero su <strong>in</strong><strong>di</strong>cazione della Prov<strong>in</strong>cia, la capacità <strong>di</strong> trasporto dellacorrente <strong>in</strong> <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> piena può essere valutata, <strong>in</strong> prima approssimazione, sulla bas<strong>ed</strong>ella modellazione idraulica effettuata nello stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> una sp<strong>ed</strong>itiva caratterizzazione <strong>dei</strong>s<strong>ed</strong>imenti <strong>in</strong> alveo, ottenendo <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulla quantità e sulla tipologia del materialetrasportato e sulla tendenza morfologica evolutiva (deposito o erosione) <strong>dei</strong> vari tratti d alveo.2. Parametri <strong>di</strong> scabrezzaNella modellazione <strong>di</strong> moto permanente mono<strong>di</strong>mensionale il parametro <strong>di</strong> scabrezzarappresenta, per il tronco fluviale compreso fra due sezioni <strong>di</strong> calcolo, oltre alla natura e allecon<strong>di</strong>zioni dell’alveo e delle sponde, macroresistenze dovute alla variabilità longitu<strong>di</strong>nale dellageometria o a possibili variazioni brusche del perimetro bagnato al crescere della portata; ciòassume particolare rilevanza nei casi <strong>in</strong> cui il rilievo delle sezioni <strong>di</strong>sponibile non sia fitto lungo ilcorso d’acqua. In questi casi, il parametro <strong>di</strong> scabrezza deve tener conto <strong>di</strong> molteplici processi<strong>di</strong> resistenza e dovrebbe essere assunto superiore (<strong>in</strong>feriore <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Gauckler-Strickler) aquanto detterebbero con<strong>di</strong>zioni solo locali dell’alveo.I parametri <strong>di</strong> scabrezza da utilizzare nel calcolo idraulico, ai f<strong>in</strong>i sia delle verifiche idraulichesia della determ<strong>in</strong>azione delle aree <strong>in</strong>ondabili, devono tenere conto delle reali e documentabilicon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> manutenzione del corso d’acqua. Tali valori <strong>di</strong> parametro <strong>di</strong> scabrezza devonoessere desunti da quelli <strong>in</strong><strong>di</strong>viduati dalla tabella seguente (per semplicità riportati solo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<strong>di</strong> scabrezza <strong>di</strong> Gauckler-Strickler; si ricorda, comunque, che il coefficiente <strong>di</strong> Mann<strong>in</strong>g n è pariall’<strong>in</strong>verso del coefficiente K s <strong>di</strong> Gauckler-Strickler), tenendo conto che gli stessi dovrebberoessere considerati valori massimi non superabili.Documento 1.1Pag<strong>in</strong>a 17 <strong>di</strong> 19

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