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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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L<strong>in</strong>ee guida per gli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> riqualificazioneidrogeologica e vegetazionale nelle aree percorse dal fuoco<strong>dei</strong> ricacci esistenti, elim<strong>in</strong>ando i fusti morti <strong>in</strong> pi<strong>ed</strong>i; nel caso <strong>in</strong> cui tale operazionesia materialmente <strong>di</strong>fficoltosa e purchè i ricacci siano giovani, si provv<strong>ed</strong>e alr<strong>in</strong>novo della ceppaia, tagliando tutti i polloni al <strong>di</strong> sotto del loro punto <strong>di</strong> <strong>in</strong>serzione,favorendo la ripresa vegetativa della ceppaia. Per i materiali <strong>di</strong> risulta valgono lestesse considerazioni già fatte per la bonifica.2. impianto della vegetazione ex-novoPer l’impianto della vegetazione ex-novo, valgono i seguenti <strong>criteri</strong> generali: effettuare rilievi, anche sp<strong>ed</strong>itivi, della composizione della vegetazioneesistente e nelle aree limitrofe con caratteristiche analoghe all’area percorsadal fuoco; valutare se la composizione specifica <strong>di</strong> aree <strong>in</strong><strong>di</strong>sturbate dal fuoco, anche se<strong>in</strong> analoghe con<strong>di</strong>zioni, sia applicabile nell’area percorsa dal fuoco, dove lecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado sono maggiori. utilizzare prevalentemente arbusti ricostruttori autoctoni, impostando ilrecupero della vegetazione dagli sta<strong>di</strong> <strong>in</strong>iziali, <strong>in</strong> relazione sempre allo stato <strong>di</strong>degrado dell’area; impostare l’impianto <strong>di</strong> arbusti <strong>in</strong> misura pari ad almeno il 70-90 % dellacomposizione specifica del nuovo impianto <strong>di</strong> vegetazione; riservare una quota del 10-30 % alle specie arboree, che, <strong>in</strong> ogni caso,dovranno essere scelte tra quelle pioniere, proprie degli sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> transizione tragli arbusteti <strong>ed</strong> il bosco; evitare l’impiego <strong>di</strong> specie climatiche (le specie che costituiscono lo sta<strong>di</strong>of<strong>in</strong>ale del soprassuolo, <strong>in</strong> assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi),come ad es. il leccio, chepotrebbero <strong>in</strong>contrare serie <strong>di</strong>fficoltà <strong>in</strong> aree molto esposte e degradate, sianel suolo che nella copertura vegetazionale; nel miscuglio delle specie arbustive, riservare una quota del 30-40 % alegum<strong>in</strong>ose (come le g<strong>in</strong>estre) che consentono buone garanzie <strong>di</strong>attecchimento <strong>ed</strong> ottime qualità <strong>di</strong> miglioramento del suolo, a vantaggio anch<strong>ed</strong>elle altre specie; anche nelle specie arboree, almeno <strong>in</strong> piccole aree ristrette e/o nell’ambito <strong>di</strong>eventuali parcelle pilota, riservare una quota m<strong>in</strong>ima a legum<strong>in</strong>ose arboreecome la mimosa, l’albero <strong>di</strong> Giuda, ecc., al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> verificare le capacità <strong>di</strong>miglioramento del suolo e <strong>di</strong> aumento dell’accrescimento; nella scelta del miscuglio <strong>di</strong> sementi per le idrosem<strong>in</strong>e e le sem<strong>in</strong>e manuali,usare sempre miscugli molto <strong>di</strong>versificati, purchè <strong>di</strong> specie adatte ai siti <strong>di</strong><strong>in</strong>tervento; nel miscuglio per le sem<strong>in</strong>e <strong>in</strong>serire sempre specie arbustive (g<strong>in</strong>estre) elegum<strong>in</strong>ose erbacee (g<strong>in</strong>estr<strong>in</strong>o, trifoglie, erba m<strong>ed</strong>ica, ecc.) purchècompatibili con il sito, <strong>in</strong> misura pari ad almeno il 25-35 % del miscuglio; per quanto riguarda il materiale vegetale <strong>di</strong> impianto, privilegiare la fornitura <strong>di</strong>vivai esistenti <strong>in</strong> loco; utilizzare sempre, salvo casi particolari, piant<strong>in</strong>e con pane <strong>di</strong> terra (fitocella,paper pot, ecc.) per ridurre gli stress <strong>di</strong> impianto;Documento 6.2Pag<strong>in</strong>a 15 <strong>di</strong> 28

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