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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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L<strong>in</strong>ee guida per gli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> riqualificazioneidrogeologica e vegetazionale nelle aree percorse dal fuoco- rill erosion e gully erosion: erosione <strong>in</strong> rivoli e erosione <strong>in</strong>canalata, <strong>in</strong> terreni am<strong>ed</strong>ia e forte pendenzaLa quantità <strong>di</strong> suolo erosa nel corso <strong>di</strong> un anno risulta molto <strong>in</strong>fluenzata dalla<strong>in</strong>tensità con cui il fuoco ha “aggr<strong>ed</strong>ito” il bosco ma rispetto ad una area ricoperta davegetazione, il suolo asportato dopo il passaggio <strong>di</strong> un <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o particolarment<strong>ed</strong>evastante per il substrato p<strong>ed</strong>ologico, può essere anche 35 volte superiore l’erosionenormale mentre un fuoco leggero implica una erosione <strong>di</strong> circa c<strong>in</strong>que volte la normaleasportazione.Anche la ridotta capacità <strong>di</strong> <strong>in</strong>filtrazione rappresenta un problema importante nelsistema idrogeologico e idrologico del post-<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o sia per la ridotta o nulla attività <strong>di</strong>veicolazione dell’acqua nel suolo da parte dell’apparato ra<strong>di</strong>cale sia per la m<strong>in</strong>oreporosità del suolo stesso sia per la formazione nel corso dell’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> livelli“idrofobici “ dovuti alla deposizione <strong>di</strong> sostanze idrorepellenti come sopra ricordato.Il calore prodotto da un <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o boschivo può far <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire, per un limitato lasso <strong>di</strong>tempo, anche 80 volte la normale capacità <strong>di</strong> <strong>in</strong>filtrazione <strong>di</strong> un suolo.In term<strong>in</strong>i stagionali, l’erosione del suolo <strong>di</strong> maggiore consistenza avviene nei mesiimm<strong>ed</strong>iatamente successivi all’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o, soprattutto <strong>in</strong> corrispondenza delle pioggeautunnali successive all’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o estivo.Tali per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> suolo sono particolarmente gravi soprattutto <strong>in</strong> considerazione dellalentissima p<strong>ed</strong>ogenesi che caratterizza gran parte <strong>dei</strong> suoli liguri con particolareriferimento ai substrati serpent<strong>in</strong>osi.AZIONI PRIORITARIE DI INTERVENTOIn funzione del tipo e dell’<strong>in</strong>tensità dell’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o si possono generare danni <strong>di</strong><strong>di</strong>versa entità, che, nei migliori <strong>dei</strong> casi, determ<strong>in</strong>ano danni alla vegetazione e per<strong>di</strong>t<strong>ed</strong>i suolo piuttosto contenuti, che consentono il recupero dell’assetto del territorio <strong>in</strong>pochi anni, presc<strong>in</strong>dendo da valutazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne ecologico sulle mo<strong>di</strong>ficazionicomunque <strong>in</strong>dotte alla vegetazione, al suolo <strong>ed</strong> alla fauna.Nel caso, <strong>in</strong>vece, <strong>di</strong> danni <strong>di</strong> maggiore rilevanza che possono essere percepiti sia <strong>in</strong>term<strong>in</strong>i estetico-paesaggisti sia, soprattutto, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> danno al soprassuolo <strong>ed</strong> allasua funzionalità idrogeologica, è presumibile che <strong>in</strong>cen<strong>di</strong> <strong>di</strong> forte <strong>in</strong>tensità possanoprovocare danni all’assetto del territorio <strong>ed</strong> il recupero naturale delle aree sia lento eparziale.Di fronte ad una situazione <strong>di</strong> degrado quale quella che si presenta agli operatori delsettore nell’imm<strong>ed</strong>iatezza dell’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o boschivo si suggerisce, pertanto, <strong>di</strong> <strong>in</strong>terveniretenuto conto delle seguenti <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni: <strong>in</strong>traprendere, <strong>in</strong> tempi contenuti, le azioni necessarie ad evitare ulteriorifenomeni <strong>di</strong> degrado; pianificare e progettare <strong>in</strong>terventi comb<strong>in</strong>ati <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del suolo e recupero dellacopertura vegetazionale;Documento 6.2Pag<strong>in</strong>a 3 <strong>di</strong> 28

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