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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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L<strong>in</strong>ee guida per gli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> riqualificazioneidrogeologica e vegetazionale nelle aree percorse dal fuocoFATTORI DETERMINANTI LA PROPENSIONE AL DISSESTO IN AREEPERCORSE DA INCENDI BOSCHIVINelle aree boschive percorse da <strong>in</strong>cen<strong>di</strong> sono evidenti, soprattutto per gli addetti ailavori, le problematiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto idrogeologico <strong>in</strong>dotte dal passaggio del fuoco. Diseguito si <strong>in</strong><strong>di</strong>viduano taluni fattori determ<strong>in</strong>anti la propensione al <strong>di</strong>ssesto qualirisultano dall’esame della letteratura <strong>di</strong> settore e da esperienze <strong>in</strong> campo, checonsentono <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare l’entità <strong>dei</strong> problemi <strong>in</strong>dotti dagli <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>:1. erosione superficiale con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> suolo fertile;2. alterazioni chimico-fisiche <strong>dei</strong> suoli;3. <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione della capacità <strong>di</strong> <strong>in</strong>filtrazione;4. riduzione <strong>dei</strong> tempi <strong>di</strong> corrivazione;5. erosione accelerata <strong>in</strong>canalata.Nei primi due casi si tratta <strong>di</strong> impatti <strong>di</strong> tipo geop<strong>ed</strong>ologico, riscontrabili nel breveperiodo, se si considera che le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> suolo avvengono nel corso <strong>dei</strong> due mesisuccessivi all’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o. Gli altri aspetti <strong>in</strong>teressano, propriamente il <strong>di</strong>ssestoidrogeologico e si esprimono nel m<strong>ed</strong>io e lungo periodo.Appare evidente come le criticità suddette siano strettamente legate tra loro, e talida <strong>in</strong>nescare elementi <strong>di</strong> criticità idrologica s<strong>in</strong>o a veri e propri fenomeni <strong>di</strong> propensionealla desertificazione e all’<strong>in</strong>staurarsi <strong>di</strong> nuove fitocenosi con caratteristiche a volt<strong>ed</strong>ifferenti rispetto alla copertura vegetale pre-<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o .I processi <strong>di</strong> danno idrogeologico hanno luogo a partire <strong>in</strong> presenza <strong>di</strong> temperatureche alterano sensibilmente le caratteristiche chimico-fisiche <strong>dei</strong> suoli; i dati vanno datemperature <strong>di</strong> circa 170° C per <strong>in</strong>cen<strong>di</strong> <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> vegetazione erbacea (stoppie opraterie ad erbe alte), f<strong>in</strong>o ad 850° C negli <strong>in</strong>cen<strong>di</strong> <strong>di</strong> bosco.A tali temperature le alterazioni <strong>dei</strong> suoli sono molto importanti; <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioniparticolari si forma uno strato idrorepellente, formato da sostanza organica migrataverso il basso dopo un processo <strong>di</strong> pirolisi; tale strato idrorepellente subsuperficial<strong>ed</strong>eterm<strong>in</strong>a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> maggiore ritenzione idrica sul sottile strato soprastante che, <strong>in</strong>presenza <strong>di</strong> piogge, è facimente soggetto ad erosione accelerata.Anche le caratteristiche fisiche <strong>dei</strong> suoli sono profondamente mo<strong>di</strong>ficate; il suoloperde plasticità, si riduce la porosità (e la capacità <strong>di</strong> ritenzione idrica) e si perde lacoesione; <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva, vengono favorite le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> erosione del suolo stesso.Dal punto <strong>di</strong> vista chimico, è vero che l’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o, nel breve periodo, rende <strong>di</strong>sponibilielementi <strong>in</strong>organici facilmente solubili <strong>ed</strong> assimilabili da parte del terreno,aumentandone sostanzialmente la fertilità, ma occorre sottol<strong>in</strong>eare che tali elementisono anche molto più facilmente ero<strong>di</strong>bili con le prime piogge; <strong>in</strong>fatti prima dell’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>oerano presenti <strong>in</strong> composti organici legati al suolo, risultando più <strong>di</strong>fficilmenteasportabili dalle piogge.In caso <strong>di</strong> asportazione della copertura i suoli vengono pesantemente espostiall’erosione, con la seguente cadenza <strong>di</strong> fasi:- splash erosion: <strong>in</strong>dotta dall’impatto <strong>di</strong>retto delle gocce sul suolo, determ<strong>in</strong>a la<strong>di</strong>sgregazione del suolo, la flui<strong>di</strong>ficazione della componente humifera el’occlusione <strong>dei</strong> pori;- sheet erosion: o erosione lam<strong>in</strong>are, <strong>in</strong> terreni a bassa pendenza;Documento 6.2Pag<strong>in</strong>a 2 <strong>di</strong> 28

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