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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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L<strong>in</strong>ee guida per la verifica e valutazione delle portatee degli idrogrammi <strong>di</strong> piena nei piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> regionali<strong>di</strong>stribuiti. Soltanto <strong>in</strong> casi affatto particolari, dove l’importanza economica del dannoatteso e delle opere eventualmente necessarie alla sua mitigazione risulti <strong>di</strong> impattoelevato, si potranno adottare tali tecnologie, che comportano anche elevati costi <strong>di</strong>implementazione.La proc<strong>ed</strong>ura <strong>in</strong><strong>di</strong>retta dell’evento idrometeorologico critico, che muove da unaconsolidata pratica applicativa, può essere peraltro impiegata con successo per i calcolisp<strong>ed</strong>itivi, tenendo comunque presente il marg<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezza <strong>dei</strong> risultati ottenibili. Vaperaltro rilevato che, se si vogliono determ<strong>in</strong>are <strong>in</strong> modo quantitativo idrogrammi <strong>di</strong>piena a frequenza assegnata, va comunque accettato un notevole grado <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezzanella valutazione.Il metodo si presta anche alla valutazione del massimo volume esondabile nei casipratici, <strong>in</strong> cui si vogliano valutare gli idrogrammi <strong>di</strong> riferimento per eventi che superanouna certa soglia stabile <strong>di</strong> esondazione, ossia una portata <strong>di</strong> smaltimento q 0 < q T datadall’officiosità idraulica del tronco fluviale <strong>in</strong> esame.In questo caso, andrà ricercata la durata <strong>di</strong> precipitazione d 0 che produce l’idrogramma<strong>di</strong> riferimento con il massimo volume al <strong>di</strong> sopra della soglia q 0 . Matematicamente, <strong>di</strong>risolve il problema <strong>di</strong> ottimo <strong>in</strong>con<strong>di</strong>zionato:t⎪⎧⎪⎫⎨∫ 2d0: maxd[ q( t;aT*,d ) − q0] dt⎬(C.14)⎪⎩ t1⎪⎭dove:• q(t; a T* , d) <strong>in</strong><strong>di</strong>ca l’idrogramma q(t) prodotto da un precipitazione <strong>di</strong> altezzah = a T* d ν e durata d,• q 0 il valore della portata <strong>di</strong> soglia, e• t 2 – t 1 l’<strong>in</strong>tervallo temporale <strong>in</strong> cui q(t; a T* , d) > q 0 .Dal punto <strong>di</strong> vista pratico, la soluzione <strong>di</strong> può ottenere rapidamente per via iterativatramite una serie <strong>di</strong> simulazioni successive.Affidabilità del metodo <strong>in</strong><strong>di</strong>retto dell’evento idrometeorologico criticoCome tutti i meto<strong>di</strong> idrologici basati su ipotesi semplificative e approssimazion<strong>in</strong>ecessarie al calcolo pratico, i risultati che questo metodo è <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> fornirepresentano un certo grado <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezza.Tra i <strong>di</strong>versi fattori <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezza, va senza dubbio considerata l’ipotesi <strong>di</strong> lavoro cheassume la portata al colmo quale riferimento primario, prevista peraltro dalle normativevigenti.In Figura C.4.4 sono riportati i risultati <strong>di</strong> alcune simulazioni Montecarlo condotteutilizzando <strong>in</strong> <strong>in</strong>gresso al modello idrologico le precipitazioni generate da un modellostocastico, <strong>in</strong> base alle quali è possibile <strong>in</strong>ferire l’andamento della isol<strong>in</strong>ea cherappresenta la frequenza <strong>di</strong> superamento relativa all’evento 50-ennale. Tali risultati sonoanche confrontati con quelli ricavati dall’applicazione del metodo dell’eventoidrometeorologico critico descritto <strong>in</strong> questa s<strong>ed</strong>e.Documento 5.1Pag<strong>in</strong>a 52 <strong>di</strong> 56

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