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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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L<strong>in</strong>ee guida per la verifica e valutazione delle portatee degli idrogrammi <strong>di</strong> piena nei piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> regionalidove E[p] <strong>in</strong><strong>di</strong>ca il valore atteso del tasso m<strong>ed</strong>io <strong>di</strong> pioggia temibile <strong>in</strong> d ore consecutivesul <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> sotteso.Applicando questa metodologia, bisogna altresì ridurre il tasso <strong>di</strong> pioggia <strong>in</strong> ragion<strong>ed</strong>ella superficie del <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> sotteso e della durata dello scroscio secondo formulazioniadeguate 24 . Va rilevato <strong>in</strong> proposito che gli usuali abachi <strong>di</strong> letteratura si basano suosservazioni della costa orientale degli Stati Uniti 25 e su alcune aree italiane 26 , che noncomprendono la Liguria, la riduzione va qu<strong>in</strong><strong>di</strong> apportata con una certa cautela.Inoltre, bisogna eventualmente <strong>in</strong>trodurre un verosimile profilo <strong>di</strong> pioggia <strong>in</strong> grado <strong>di</strong>riprodurre gli ietogrammi osservati, ossia la variabilità temporale della pioggia durantelo scroscio stesso (profilo <strong>di</strong> pioggia). A tal f<strong>in</strong>e bisogna tenere conto che questo aspettova valutato <strong>in</strong> ragione sia della sensibilità del modello <strong>di</strong> trasformazione afflussideflussie sia della durata critica. Molti modelli concettuali sono sta costruiti esperimentati nell’ipotesi <strong>di</strong> profilo uniforme della pioggia <strong>in</strong>cidente, così come per brevidurate la sensitività al profilo è abbastanza ridotta.Le precipitazioni calcolate a partire dalla l<strong>in</strong>ea segnalatrice attesa <strong>di</strong> probabilitàpluviometrica vengono qu<strong>in</strong><strong>di</strong> utilizzate <strong>in</strong> <strong>in</strong>gresso al modello <strong>di</strong> trasformazioneafflussi-deflussi, determ<strong>in</strong>ando l’idrogramma <strong>di</strong> risposta e il relativo valore <strong>di</strong> picco.Per via della <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>atezza della durata dello scroscio critico, bisogna proc<strong>ed</strong>ere a un<strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> simulazioni per <strong>di</strong>verse durate. Per ogni simulazione si ricava il valore <strong>di</strong>portata <strong>di</strong> picco, q p = max t [q(t; d)]. Ripetendo la simulazione con precipitazioni <strong>di</strong><strong>di</strong>versa durata d, si determ<strong>in</strong>a l’evento critico, ossia la piena che produce la massima q p ,la quale si realizza per una particolare durata <strong>di</strong> pioggia d, detta durata critica d CR (v.Figura C.1.1).In pratica, si risolve il problema <strong>di</strong> ottimod CR : max d {max t [q(t; d)]}(C.6)dove max t [q(t; d)] <strong>in</strong><strong>di</strong>ca la portata <strong>di</strong> picco q p dell’idrogramma q(t) prodotto da unprecipitazione <strong>di</strong> durata d. La portata <strong>in</strong><strong>di</strong>ce è qu<strong>in</strong><strong>di</strong> data daq <strong>in</strong><strong>di</strong>ce = max t [q(t; d CR )]},(C.7)essendo E[p(d CR )] → q(t; d CR ) la trasformazione afflussi-deflussi operata dal modello (e<strong>in</strong><strong>di</strong>cata con il simbolo →).Questa proc<strong>ed</strong>ura comporta varie <strong>in</strong>certezze, legate sia alla ipotesi <strong>di</strong> trasformazion<strong>ed</strong>ella pioggia temibile attesa <strong>in</strong> portata temibile attesa, sia alla congettura <strong>di</strong> eventocritico, sia alle approssimazioni sulla configurazione spazio-temporale della pioggiastessa. Il maggiore svantaggio <strong>di</strong> questa proc<strong>ed</strong>ura risi<strong>ed</strong>e comunque nella sua<strong>in</strong>sensibilità alla variabilità spaziale delle precipitazioni. Tale proc<strong>ed</strong>ura, per la suaconsolidata pratica applicativa, può essere peraltro impiegata con successo nei calcoli24 De Michele, C. Kottegoda, N.T. & R. Rosso, The derivation of areal r<strong>ed</strong>uction factor of storm ra<strong>in</strong>fallfrom its scal<strong>in</strong>g properties, Water Resources Research, Vol.37, no.12, p.3247-3252, 2001.25 U.S. Weather Bureau, Ra<strong>in</strong>fall <strong>in</strong>tensity-frequency regime, Technical Report 29, Wash<strong>in</strong>gton, D.C.,1958.26 De Michele, C., Kottegoda, N. T. & R., Rosso, IDAF curves of extreme storm ra<strong>in</strong>fall: A scal<strong>in</strong>gapproach, Water Science and Techology, Vol.45, no.2, p.83–90, 2002.Documento 5.1Pag<strong>in</strong>a 44 <strong>di</strong> 56

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