11.07.2015 Views

raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L<strong>in</strong>ee guida per la verifica e valutazione delle portatee degli idrogrammi <strong>di</strong> piena nei piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> regionali<strong>in</strong>certezza. In prospettiva, la simulazione Montecarlo rappresenta la metodologiapassibile <strong>dei</strong> maggiori progressi. Allo stato attuale, la sua applicazione <strong>in</strong>contra però dueproblemi, che ne limitano l’utilizzo pratico a livello tecnico.Il primo problema, <strong>di</strong> natura pratica, riguarda la mole <strong>di</strong> dati <strong>ed</strong> elaborazioni necessariallo sviluppo <strong>di</strong> tale proc<strong>ed</strong>ura. In genere, tali dati non sono <strong>di</strong>sponibili sotto forma <strong>di</strong>archivi <strong>di</strong>gitali, se non per gli ultimi anni, ossia da quando sono state <strong>in</strong>stallate stazionipluviografiche <strong>di</strong> tipo automatico. Si richi<strong>ed</strong>e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> un’onerosa proc<strong>ed</strong>ura <strong>di</strong>restituzione <strong>di</strong>gitale degli archivi storici reperibili <strong>in</strong> formato cartaceo, tenuto conto chebisogna <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> serie cont<strong>in</strong>ue <strong>di</strong> precipitazioni orarie e/o suborarie per un congruonumero <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> osservazione.Il secondo problema, <strong>di</strong> natura non soltanto pratica ma anche concettuale, è legato allatuttora scarsa affidabilità <strong>dei</strong> modelli stocastici <strong>di</strong> precipitazione nella riproduzione dellacoda della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilità degli eventi estremi. In generale, tali modellisono basati sulla clusterizzazione <strong>di</strong> Neyman-Scott o <strong>di</strong> Bartlett-Lewis, necessaria ariprodurre la variabilità temporale e l’<strong>in</strong>termittenza del processo <strong>di</strong> precipitazione. Essiriproducono <strong>in</strong> modo consistente le statistiche <strong>di</strong> primo e secondo or<strong>di</strong>ne delleprecipitazioni alle <strong>di</strong>verse scale temporali, ma non sempre sono <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> riprodurre lestatistiche <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne superiore e i quantili a bassa frequenza. Inoltre, tali modelli sonoassai sensibili agli algoritmi <strong>di</strong> ottimizzazione necessari alla calibrazione <strong>dei</strong>parametri 18 . Per questo motivo, se adottata per la valutazione della portata <strong>in</strong><strong>di</strong>ce o delvolume <strong>in</strong><strong>di</strong>ce (valore atteso massimo annuale) la metodologia risulta assai robusta,mentre nella riproduzione degli eventi a bassa frequenza possono talora verificarsisottostime sistematiche, specie se la proc<strong>ed</strong>ura <strong>di</strong> calibrazione non tiene esplicitamenteconto <strong>di</strong> questa necessità.B.3.3.Metodo dell’evento idrometeorologico criticoQuesto metodo si presta alla valutazione approssimata degli eventi <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse alla luce*della normativa, EVQ = [{ V ≤ v} ∧ { Q ≤ q},con v ≤ vTe q ≤ qT]T , T ,, ossia le coppie <strong>di</strong>valori <strong>di</strong> portata e volume che si possono verificare con periodo <strong>di</strong> ritorno<strong>in</strong>con<strong>di</strong>zionato T-ennale della portata al colmo q T , che si assume nota. Per via dell<strong>ed</strong>ifficoltà a valutare v T , si considerano cautelativamente gli eventi[{ V ≤ v} ∧ { Q ≤ q}con q ≤ ], .q TIl metodo muove dall’assunto che le piogge temibili siano rappresentate dal modelloscala-<strong>in</strong>variante e che gli eventi <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse siano comunque prodotti da un assettometeorologico caratterizzato dalla struttura <strong>di</strong> <strong>in</strong>varianza <strong>di</strong> scala tipica dell’area <strong>in</strong>esame, rappresentata dall’esponente caratteristico ν. In pratica, si assume chel’esponente caratteristico rappresenti l’impronta climatica degli eventi pluviali estrem<strong>in</strong>ell’area <strong>in</strong> esame. Questa ipotesi <strong>di</strong> lavoro implica che la portata T-ennale <strong>di</strong> progettoq T sia prodotta da una precipitazione h = a d ν , dove ν è l’esponente caratteristico dellapluviometria del <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> sotteso dalla sezione <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse, e il parametro a è dato dal18 Burlando, P. & R. Rosso, Comment on “Parameter estimation and sensitivity analysis for the mo<strong>di</strong>fi<strong>ed</strong>Bartlett-Lewis rectangular pulses model of ra<strong>in</strong>fall” by S. Islam et al., Journal of GeophysicalResearch, Vol.96, no.D5, p.9391-9395, 1991.Documento 5.1Pag<strong>in</strong>a 39 <strong>di</strong> 56

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!