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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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L<strong>in</strong>ee guida per la verifica e valutazione delle portatee degli idrogrammi <strong>di</strong> piena nei piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> regionaliA 1S 3A 3Figura A.3.7. Situazione tipica <strong>di</strong>valutazione nei siti S 2 e S 3 <strong>di</strong> un<strong>bac<strong>in</strong>o</strong> dotato <strong>di</strong> stazioneidrometrica nel sito S 1 .S 1A 2S 2Portata <strong>in</strong><strong>di</strong>ce <strong>in</strong> siti fluviali <strong>di</strong> bac<strong>in</strong>i dotati <strong>di</strong> stazioni idrometriche(bac<strong>in</strong>i omogenei). In caso <strong>di</strong> prossimità e omogeneità <strong>dei</strong> bac<strong>in</strong>i scolanti,una volta stimata la portata <strong>in</strong><strong>di</strong>ce q <strong>in</strong><strong>di</strong>ce [S 1 ] nel sito S 1 dove è ubicata lastazione idrometrica, il corrispondente valore q <strong>in</strong><strong>di</strong>ce [S 2 ] nel sito S 2 <strong>in</strong> esamesi può ricavare con la formulaq<strong>in</strong><strong>di</strong>ce[ S ] = q [ S ]m⎛ A2<strong>in</strong><strong>di</strong>ceA ⎟ ⎞2 1⎜ , (A.10)⎝ 1 ⎠dove A 1 e A 2 sono le aree <strong>dei</strong> rispettivi bac<strong>in</strong>i idrografici sottesi, mentrel’esponente m caratterizza l’<strong>in</strong>varianza <strong>di</strong> scala a livello <strong>regionale</strong>.La valutazione dell’omogeneità è un esercizio abbastanza complesso e soggetto, <strong>in</strong>questo caso, a un elevato marg<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezza. In generale, conviene qu<strong>in</strong><strong>di</strong> ricorrereall’applicazione <strong>dei</strong> meto<strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>retti, sfruttando le osservazioni <strong>di</strong>sponibili per operareun controllo della metodologia adottata. Tale controllo va condotto applicando <strong>in</strong> viaprelim<strong>in</strong>are la metodologia <strong>in</strong><strong>di</strong>retta al sito dotato <strong>di</strong> stazione idrometrica, <strong>in</strong> modo daottenere <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni sulle prestazioni del modello per il macro-<strong>bac<strong>in</strong>o</strong> preso <strong>in</strong> esame.In or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> affidabilità crescente, sono applicabili sia le formule empiriche, sia ilmetodo geomorfoclimatico, sia la simulazione idrologica (v. Figura A.3.8). Lasimulazione idrologica richi<strong>ed</strong>e la costruzione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> trasformazione afflussideflussiper il sito <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse, mentre il metodo geomorfoclimatico si basa su unaapprossimazione del secondo or<strong>di</strong>ne delle statistiche <strong>di</strong> piena a partire da quelle deglieventi <strong>di</strong> precipitazione <strong>in</strong>tensa. Nei primi due casi va operato un controllo <strong>dei</strong> risultaticonfrontando le stime <strong>in</strong><strong>di</strong>rette nel sito idrometrico con quelle <strong>di</strong>rette, se l’<strong>in</strong>formazioneivi <strong>di</strong>sponibile consente valutazioni affidabili <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>retto. In caso <strong>di</strong> simulazioneidrologica, tale <strong>in</strong>formazione consente l’eventuale taratura del modello <strong>di</strong>trasformazione afflussi-deflussi, qualora il modello adottato contenga parametri <strong>di</strong>calibrazione. Se si utilizzano <strong>in</strong>vece modelli concettuali o fisicamente basati che nonprev<strong>ed</strong>ono parametri <strong>di</strong> calibrazione, l’<strong>in</strong>formazione sperimentale consente lavalidazione del modello.Documento 5.1Pag<strong>in</strong>a 25 <strong>di</strong> 56

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