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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Testo <strong>in</strong>tegrato <strong>dei</strong> <strong>criteri</strong> per la normativa <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> stralcioper la tutela dal rischio idrogeologico ex all. 1 DGR 357/01 e ss.mm<strong>in</strong>dagate con stu<strong>di</strong> <strong>in</strong>adeguati, deve essere prevista la def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> una ulteriore fascia,<strong>in</strong><strong>di</strong>viduata ad esempio come B*, sulla quale vige, <strong>in</strong> fase transitoria s<strong>in</strong>o all’<strong>in</strong>tegrazion<strong>ed</strong>egli stu<strong>di</strong>, la normativa della fascia B. Tale <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a, <strong>in</strong> analogia con quanto previsto peri tratti non <strong>in</strong>dagati <strong>di</strong> cui al punto 2.2, lett b), può essere aggiornata attraverso unadeguato stu<strong>di</strong>o idraulico che determ<strong>in</strong>i nel tratto corrispondente le fasce <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondabilitàcon i <strong>criteri</strong> dell’allegato A. Ove emerga una particolare criticità delle aree suddette, peresempio <strong>in</strong> rapporto alla frequenza degli eventi storici, può essere prevista una <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>apiù restrittiva quale quella della fascia A (def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> una fascia A* anziché B*). 10e) Accorgimenti tecnico-costruttivi per il non aumento del rischio idraulicoIn ogni caso tutti gli <strong>in</strong>terventi, che prev<strong>ed</strong>ono la messa <strong>in</strong> opera <strong>di</strong> accorgimenti tecnicocostruttiviper la riduzione del rischio idraulico, devono essere realizzati <strong>in</strong> conformità aquanto previsto dall’allegato B, parte <strong>in</strong>tegrante e sostanziale del presente atto.f) Con<strong>di</strong>zioni generali <strong>di</strong> ammissibilità degli <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong> aree <strong>in</strong>ondabili 11Qualsiasi <strong>in</strong>tervento realizzato nelle aree <strong>in</strong>ondabili non deve pregiu<strong>di</strong>care la sistemazioneidraulica def<strong>in</strong>itiva del corso d’acqua, aumentare la pericolosità <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondazione <strong>ed</strong> il rischioconnesso, sia localmente, sia a monte e a valle, costituire significativo ostacolo al deflussodelle acque <strong>di</strong> piena, ridurre significativamente la capacità <strong>di</strong> <strong>in</strong>vaso delle aree stesse -pr<strong>in</strong>cipio richiamato, tra l’altro, anche nell’Atto <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento relativo al D.L.180/98, <strong>di</strong> cui al D.P.C.M. 29/09/1998.g) Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ammissibilità <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi comportanti mo<strong>di</strong>ficazioni morfologiche <strong>in</strong>aree <strong>in</strong>ondabili 12In coerenza con il pr<strong>in</strong>cipio generale <strong>di</strong> cui alla lettera f), risultano ammissibili eventuali<strong>in</strong>terventi, che comport<strong>in</strong>o limitate mo<strong>di</strong>fiche morfologiche <strong>dei</strong> terreni ricadenti <strong>in</strong> aree<strong>in</strong>ondabili, ove ammessi dallo strumento urbanistico vigente e dal piano paesistico, <strong>di</strong>rettiad evitare o mitigare l’<strong>in</strong>ondabilità delle aree stesse attraverso il raggiungimento <strong>di</strong> unaadeguata quota del terreno, a con<strong>di</strong>zione che:a) siano corr<strong>ed</strong>ati da parere favorevole della Prov<strong>in</strong>cia, basato su un adeguato stu<strong>di</strong>o<strong>di</strong> compatibilità idraulica (i) , che verifichi che gli <strong>in</strong>terventi previsti:1. non alter<strong>in</strong>o significativamente la capacità <strong>di</strong> lam<strong>in</strong>azione delle acque <strong>di</strong>esondazione;2. non aument<strong>in</strong>o significativamente le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> pericolosità e <strong>di</strong> rischio (ii)dell’area <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse e delle aree limitrofe, a monte e a valle;101112(i)(ii)Periodo <strong>in</strong>trodotto dalla deliberazione Giunta Regionale n.1095/2001Lettera <strong>in</strong>trodotta dalla deliberazione Giunta Regionale n. 509/2003Lettera <strong>in</strong>trodotta dalla deliberazione Giunta Regionale n. 509/2003Tale stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> compatibilità idraulica è f<strong>in</strong>alizzato pr<strong>in</strong>cipalmente a valutare se l’<strong>in</strong>tervento previstoè compatibile con le con<strong>di</strong>zioni dell’area, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> pericolosità e <strong>di</strong> rischio. Lo stesso deve,qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, essere basato su una adeguata analisi idraulica, che permetta la valutazione delleconseguenze <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i idraulico-ambientali della realizzazione dell’opera per un tratto significativodel corso d’acqua.Con i term<strong>in</strong>i pericolosità e rischio si fa riferimento alle consuete def<strong>in</strong>izioni adottate nei <strong>criteri</strong> eraccomandazioni regionali <strong>in</strong> merito.Documento 1.1Pag<strong>in</strong>a 9 <strong>di</strong> 19

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