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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Allegato 1 alla DGR 250/2005Criteri per la def<strong>in</strong>izione degli ambiti normativi delle fasce <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondabilità<strong>in</strong> funzione <strong>di</strong> tiranti idrici e velocità <strong>di</strong> scorrimento2.4 AMBITI NORMATIVI IN ASSENZA DI VALUTAZIONI SULLE VELOCITÀAnche sulla base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> idraulici <strong>di</strong> supporto caratterizzati da un m<strong>in</strong>or grado <strong>di</strong>approfon<strong>di</strong>mento della modellistica matematica, è possibile proc<strong>ed</strong>ere ad una prima verifica checonsenta <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire all’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione delle zone A0 e B0 e <strong>dei</strong> conseguenti ambit<strong>in</strong>ormativi AA e BB.Purché lo stu<strong>di</strong>o idraulico <strong>di</strong> supporto abbia comunque caratteristiche <strong>di</strong> sufficienteapprofon<strong>di</strong>mento, tali da permettere l’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione dell’entità <strong>dei</strong> tiranti idrici massimiall’<strong>in</strong>terno delle aree <strong>in</strong>ondabili stesse, e purché una valutazione, anche <strong>di</strong> massima, permetta<strong>di</strong> garantire che non vi si possano realizzare velocità elevate, <strong>in</strong> particolare superiori a circa 2m/s, si può proc<strong>ed</strong>ere alla r<strong>ed</strong>azione della carta degli ambiti normativi classificando, <strong>in</strong>fatti, lezone A0 e le zone B0 quali quelle <strong>in</strong> cui si verifich<strong>in</strong>o valori <strong>dei</strong> tiranti massimi,rispettivamente 50ennali e 200ennali <strong>in</strong>feriori a 0,30m, <strong>in</strong> quanto soglia che, anche nei varimeto<strong>di</strong> esam<strong>in</strong>ati, <strong>in</strong><strong>di</strong>vidua con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> pericolosità modeste.2.5 CARTOGRAFIA DEGLI AMBITI NORMATIVIAl f<strong>in</strong>e della produzione della “carta degli ambiti normativi delle fasce <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondabilità”, vale lapena ricordare che, le aree A0, aree a “m<strong>in</strong>or pericolosità relativa” rispetto alla T50 <strong>ed</strong>assimilate ad una fascia B, non risulteranno mappate nella carta f<strong>in</strong>ale degli ambiti normativi, <strong>in</strong>quanto automaticamente ricomprese nelle aree BB o nelle aree B0 <strong>in</strong> funzione dell’entità <strong>di</strong>tiranti e velocità, che si determ<strong>in</strong>ano per la T200.Fermo restando che, <strong>in</strong> assenza <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> dettaglio, le fasce <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondabilità attualmentemappate mantengono la loro classificazione <strong>in</strong> zone A e B, la mappatura f<strong>in</strong>ale, nei term<strong>in</strong>i piùgenerali, è composta dai tre livelli normativi AA, BB, B0. È possibile, peraltro, che lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>dettaglio sia effettuato per uno solo <strong>dei</strong> tempi <strong>di</strong> ritorno <strong>di</strong> riferimento, producendo <strong>di</strong>versesituazioni dalla comb<strong>in</strong>azione <strong>dei</strong> <strong>di</strong>versi ambiti normativi. Ad esempio <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>dettaglio, f<strong>in</strong>alizzati all’analisi della sola pericolosità relativa dell’evento 200ennale, le aree damappare nella carta delle fasce <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondabilità per l’applicazione della normativa risulterebberole zone A, BB, B0.3. SPECIFICAZIONI SULL’APPLICAZIONE DELLA METODOLOGIAAi f<strong>in</strong>i applicativi si segnalano i seguenti ulteriori aspetti <strong>di</strong> rilievo nella elaborazione dellacartografia degli ambiti normativi alla quale viene associata la normativa corrispondente:1. I valori <strong>dei</strong> tiranti idrici e delle velocità, cui si fa riferimento nella proc<strong>ed</strong>ura del<strong>in</strong>eata aiparagrafi prec<strong>ed</strong>enti per l’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione della “m<strong>in</strong>or pericolosità”, sono, <strong>in</strong> ogni zona, quellimassimi che si possono realizzare nella zona stessa durante l’evoluzione della piena. Taleassunzione è cautelativa e <strong>di</strong> semplice applicazione e verifica; tuttavia, poiché, i valorimassimi <strong>di</strong> tiranti e velocità <strong>in</strong> un punto non si verificano, <strong>in</strong> generale, contestualment<strong>ed</strong>urante l’evoluzione della <strong>in</strong>ondazione, possono, <strong>in</strong> alternativa, essere utilizzati i valorimassimi del solo tirante idrico accoppiati ai contestuali valori <strong>di</strong> velocità.2. La def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> soglie <strong>di</strong> bassa <strong>ed</strong> alta pericolosità relativa richi<strong>ed</strong>e anche una valutazion<strong>ed</strong>el marg<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezza con cui le grandezze <strong>di</strong> riferimento - tirante e velocità- vengonovalutate nei s<strong>in</strong>goli casi. Nelle applicazioni pratiche <strong>di</strong> elaborazione della carta degli ambit<strong>in</strong>ormativi a partire dai dati <strong>di</strong> tiranti e velocità provenienti dai modelli idraulici applicati, ilr<strong>ed</strong>attore dello stu<strong>di</strong>o potrà qu<strong>in</strong><strong>di</strong> valutare nel merito le s<strong>in</strong>gole situazioni, tenendo contosia delle caratteristiche del modello <strong>di</strong> simulazione adottato sia della specifica realtàterritoriale, accorpando, ove opportuno, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione che <strong>di</strong> aumento, valoriche si <strong>di</strong>scost<strong>in</strong>o dalle soglie <strong>in</strong><strong>di</strong>viduate <strong>di</strong> quantità percentualmente modeste e nonsignificative. In particolare, nelle situazioni <strong>di</strong> bassissima velocità della corrente (0-0,5 m/s),Documento 4.1Pag<strong>in</strong>a 6 <strong>di</strong> 9

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