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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Allegato 1 alla DGR 1338/2007In<strong>di</strong>rizzi per la riperimetrazione e riclassificazione delle frane attive e quiescentia seguito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggior dettaglio3 Sezioni geologicheLe sezioni geologiche sono convenientemente estese <strong>in</strong> senso longitu<strong>di</strong>nale etrasversale al versante e realizzate <strong>in</strong> scala adeguata. Il loro numero deve essere tal<strong>ed</strong>a consentire la ricostruzione e la comprensione dell’assetto stratigrafico e geologicostruttural<strong>ed</strong>ell’area <strong>in</strong>dagata. Ove effettuate vengono altresì riportati i dati acquisiti conle prove <strong>in</strong> situ.Viene evidenziato l’andamento dell’eventuale stratificazione/fratturazione del substratoe <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> scivolamento riconosciuti o ipotizzati, sia nella coltre superficiale che nelsubstrato roccioso.4 Indag<strong>in</strong>i <strong>in</strong> sito e <strong>in</strong> laboratorioL’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e viene corr<strong>ed</strong>ata da <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>retto (sondaggi, pozzetti, provepenetrometriche <strong>di</strong>namiche e/o statiche ecc.) e <strong>in</strong><strong>di</strong>retto (geofisiche, stese sismicheecc.) eseguite ex-novo o derivanti dalla bibliografia <strong>raccolta</strong> relativamente ad <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>ipregresse già eseguite <strong>in</strong> loco. I sondaggi potranno essere, se del caso, attrezzati conpiezometri, per la rilevazione dell'andamento <strong>dei</strong> livelli <strong>di</strong> falda/e, e con <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ometri attia determ<strong>in</strong>are il movimento e <strong>di</strong>rezione del corpo <strong>di</strong> frana e la superficie/i <strong>di</strong>scivolamento. Verrà eseguito un programma <strong>di</strong> campionamento nei fori <strong>di</strong> sonda e neipozzetti geognostici, i campioni, <strong>in</strong><strong>di</strong>sturbati e rimaneggiati, verranno sottoposti alleprove <strong>di</strong> laboratorio necessarie ad <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i parametri geotecnici <strong>dei</strong> litotipi checaratterizzano il corpo <strong>di</strong> frana, necessari allo sviluppo delle verifiche <strong>di</strong> stabilità.L’<strong>in</strong>sieme delle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i <strong>in</strong> sito concorre, con i rilievi <strong>di</strong> campagna <strong>di</strong> maggior dettaglio,alla def<strong>in</strong>izione della caratterizzazione e modellazione geologica e del modellogeotecnico dell’area <strong>in</strong> esame, def<strong>in</strong>iti al successivo punto 8. Le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i e le proveeseguite devono essere ubicate <strong>in</strong> cartografia.5 Verifiche <strong>di</strong> stabilità del versanteSulla base del modello geologico <strong>di</strong> riferimento, ricostruito <strong>ed</strong> adeguatamente illustratocon le sezioni geologiche e dagli esiti <strong>di</strong> specifiche <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i per la caratterizzazionegeotecnica <strong>dei</strong> terreni e delle rocce dovrà essere elaborato il modello geotecnicoadottato per le verifiche <strong>di</strong> stabilità del versante.Le verifiche <strong>di</strong> stabilità del versante sono r<strong>ed</strong>atte <strong>in</strong> scala adeguata <strong>ed</strong> eseguitesecondo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge vigenti condotte tenendo conto delle più recent<strong>in</strong>ormative <strong>di</strong> settore; devono essere, comunque, effettuate con meto<strong>di</strong> che tenganoconto della forma della superficie <strong>di</strong> scorrimento, dell’assetto strutturale, <strong>dei</strong> parametrigeotecnici e del regime delle pressioni <strong>in</strong>terstiziali.Le verifiche <strong>di</strong> stabilità dovranno riguardare tutta l’area oggetto della richiesta <strong>ed</strong>essere estese ad una zona sufficientemente ampia a monte e a valle del pen<strong>di</strong>o stessoe comprendere anche eventuali superfici profonde; fondamentale è la valutazion<strong>ed</strong>ella presenza della falda acquifera.Si esplicita la metodologia adottata, lo schema <strong>di</strong> calcolo nonché sono riportate tutte lesuperfici stu<strong>di</strong>ate con i relativi risultati.Documento 2.7Pag<strong>in</strong>a 7 <strong>di</strong> 9

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