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raccolta dei criteri ed indirizzi dell'autorità di bacino regionale in ...

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Allegato 1 alla DGR 1339/2007Chiarimenti sul regime normativo applicabile nella fascia <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>ed</strong>ificabilità assolutadai limiti dell’alveo nella normativa <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> stralcio regionaliAnche la <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a <strong>di</strong> cui al citato art. 26, relativamente ad <strong>in</strong>terventi <strong>ed</strong>ilizi, pone,qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> nuova <strong>ed</strong>ificazione.Alcune specificazioni sull’applicazione del regime transitorio <strong>di</strong> cui all’art 26 sono fornit<strong>ed</strong>alla circolare applicativa n. 3410 del 31/5/1993; <strong>in</strong> particolare è stato precisato che i<strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> cui sopra valevano <strong>in</strong><strong>di</strong>fferentemente per le nuove <strong>ed</strong>ificazioni sia <strong>in</strong>terrate sia<strong>in</strong> elevazione. Riguardo alla riconducibilità o meno <strong>di</strong> alcune tipologie <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi<strong>ed</strong>ilizi alla categoria della nuova <strong>ed</strong>ificazione sono anche state fornite, nel tempo,alcune ulteriori precisazioni. A titolo <strong>di</strong> esempio, con nota n. 4524/1994 dell’alloraServizio Difesa del Suolo - Ufficio Opere idrauliche, veniva specificato che, ai f<strong>in</strong>i dellanorma <strong>in</strong> esame, non erano ascrivibili alla categoria della nuova <strong>ed</strong>ificazione i modestiampliamenti <strong>di</strong> manufatti preesistenti f<strong>in</strong>alizzati ad adeguamenti igienico-sanitari etecnologici, purché non riducessero la <strong>di</strong>stanza del fabbricato esistente dal corsod’acqua, così come sbalzi o poggioli, rec<strong>in</strong>zioni, cancelli, condotte <strong>di</strong> servizio. Erano<strong>in</strong>vece da considerarsi nuova <strong>ed</strong>ificazione, e pertanto vietati, la demolizione ericostruzione fabbricati esistenti nonché le soprelevazioni (a meno che non rientrasseronei modesti ampliamenti <strong>di</strong> cui sopra).Come noto, l’approvazione <strong>dei</strong> piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> stralcio per la tutela dal rischioidrogeologico, ha determ<strong>in</strong>ato il superamento delle <strong>di</strong>sposizioni dell’art. 26 della L.R.9/93, relativamente agli aspetti compiutamente trattati nell’ambito del piano stralcio, <strong>ed</strong><strong>in</strong> particolare del regime relativo alle cosiddette “deroghe” <strong>di</strong> cui alla lettera b) delcomma 2.Peraltro va evidenziato come il nuovo assetto normativo si pone <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uità <strong>ed</strong> <strong>in</strong>coerenza con il prec<strong>ed</strong>ente assetto def<strong>in</strong>ito dalla legge <strong>regionale</strong>, alla luce <strong>dei</strong> dati <strong>ed</strong>egli elementi acquisiti sulla base degli stu<strong>di</strong> prop<strong>ed</strong>eutici ai piani <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong>. Inparticolare si rileva che nell’ambito della pianificazione <strong>di</strong> <strong>bac<strong>in</strong>o</strong> <strong>di</strong> rilievo <strong>regionale</strong> lamateria è complessivamente <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>ata come segue:1) è stata <strong>in</strong>trodotta la fascia <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>ed</strong>ificabilità assoluta, che prev<strong>ed</strong>e una <strong>di</strong>stanzam<strong>in</strong>ima dai limiti dell’alveo nel quale sono vietati <strong>in</strong>terventi <strong>ed</strong>ilizi,<strong>in</strong><strong>di</strong>pendentemente dallo stato <strong>di</strong> pericolosità (e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> valida sia per tratti stu<strong>di</strong>atiche non stu<strong>di</strong>ati nell’ambito del Piano), quale quella posta dal comma 3 dell’art. 8della normativa-tipo <strong>di</strong> cui alla DGR 357/01, la cui ampiezza, <strong>in</strong> particolare, è statadef<strong>in</strong>ita <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uità con quanto stabilito dall’ex art. 26 della l.r. 9/93;2) gli elementi <strong>di</strong> conoscenza <strong>ed</strong> approfon<strong>di</strong>mento acquisiti hanno condotto alla<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione <strong>dei</strong> tratti <strong>di</strong> corsi d’acqua <strong>in</strong>sufficienti allo smaltimento delle piene <strong>di</strong>riferimento e alla conseguente determ<strong>in</strong>azione delle aree <strong>in</strong>ondabili a <strong>di</strong>versi tempi<strong>di</strong> ritorno. In questi tratti è stato qu<strong>in</strong><strong>di</strong> valutato lo stato <strong>di</strong> pericolosità,corrispondente alla perimetrazione delle cosiddette fasce <strong>di</strong> <strong>in</strong>ondabilità, <strong>ed</strong>apposta una corrispondente specifica <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a <strong>di</strong> tutela (punto 3.1 <strong>dei</strong> <strong>criteri</strong> <strong>di</strong> cuiall’allegato 1 alla DGR 357/01 e ss.mm., corrispondente all’art. 15 della normativatipo<strong>di</strong> cui all’allegato 2 della stessa deliberazione);3) per i tratti <strong>di</strong> corsi d’acqua, pur significativi, ma non <strong>in</strong>dagati attraverso adeguateverifiche idrauliche nell’ambito del piano, permane una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> nonconoscenza dello stato <strong>di</strong> criticità idraulica e conseguente pericolo nelle areeDocumento 2.6Pag<strong>in</strong>a 3 <strong>di</strong> 5

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