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aria ole, re i rire nte gno tiva per nto mii ici, e de . l îşi vin ului tivă tru ...

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istituzionale ed imp<strong>re</strong>nditoriale, proseguendo nella ricerca disemp<strong>re</strong> maggiori sinergie tra profit e non profit, tra soggettiprivati e programmi europei. Significa anche da<strong>re</strong> voce a chiconosce la <strong>re</strong>alt romena solo facendo uno sforzo di comp<strong>re</strong>nsionepossiamo usci<strong>re</strong> infatti dalla <strong>re</strong>torica che, speciein passato, ha sove<strong>nte</strong> accompagnato la narrazione <strong>de</strong>l nostrorapporto con uesto Paese e che pu esse<strong>re</strong> ben riassunta nel<strong>de</strong>tto fa pi rumo<strong>re</strong> un albero che ca<strong>de</strong>, di una fo<strong>re</strong>sta chec<strong>re</strong>sce. uesta pubblicazione i<strong>nte</strong>n<strong>de</strong> proprio dar voce allafo<strong>re</strong>sta che c<strong>re</strong>sce. unimmagine che mi aiuta a richiama<strong>re</strong> il secondo obiettivodi uesta pubblicazione, che consi<strong>de</strong>ro non meno ambizioso<strong>de</strong>l primo riconosce<strong>re</strong> linfluenza posi<strong>tiva</strong> che taliassociazioni esercitano nel processo di trasformazione <strong>de</strong>llasociet romena, attraverso la condivisione <strong>de</strong>lla propriaes<strong>per</strong>ienza in campo sociale e la cos<strong>tru</strong>zione costa<strong>nte</strong> di undialogo s<strong>tru</strong>tturato con gli i<strong>nte</strong>rlocutori sociali e istituzionalilocali. ambizioso compito che le nost<strong>re</strong> ONG o<strong>per</strong>anti inRomania si sono assegnate oggi e, infatti, uello di alza<strong>re</strong>lasticella, promuovendo i parametri romeni di assistenzasociale fino a raggiunge<strong>re</strong> le soglie europee, in particola<strong>re</strong>secondo due di<strong>re</strong>ttive. a prima, pi immediata e poco visibile, uella di continua<strong>re</strong> ad o<strong>per</strong>a<strong>re</strong> in alcune tradizionalisacche di emarginazioneesclusione sociale, dove maggiorisono i bisogni. a seconda, pi lungimira<strong>nte</strong>, uella di<strong>re</strong>n<strong>de</strong><strong>re</strong> visibili allesterno valori europei da condivi<strong>de</strong><strong>re</strong>,cercando di sensibilizza<strong>re</strong> la <strong>re</strong>alt romena sui problemi<strong>de</strong>llinfanzia, <strong>de</strong>llinserime<strong>nto</strong> <strong>de</strong>i giovani nel mondo <strong>de</strong>l lavoroe <strong>de</strong>llo sviluppo sostenibile. Anche <strong>per</strong> uesti motivi e<strong>per</strong> condivi<strong>de</strong><strong>re</strong> obiettivi ed ottimizza<strong>re</strong> le risorse, nel 00e sorto anche grazie allimpulso <strong>de</strong>lla nostra Ambasciata il C.I.A.O. Olt<strong>re</strong> ad incoraggiarne lazione, lAmbasciataha anche stimolato forme di collaborazione con il mondo imp<strong>re</strong>nditorialeo<strong>per</strong>a<strong>nte</strong> nel Paese, promuovendo alt<strong>re</strong>s limmaginee le funzioni <strong>de</strong>l C.I.A.O. p<strong>re</strong>sso le Istituzioni locali.Inolt<strong>re</strong>, il volume si propone di raggiunge<strong>re</strong> anche un terzoobiettivo, uello di far usci<strong>re</strong> dallinvisibilit i partecipanti<strong>de</strong>i programmi di assistenza i bambini in difficolt, glianziani, i malati, i rom. E parlo di partecipanti e non di<strong>de</strong>stinatari non a caso <strong>per</strong>ch, nel fotografa<strong>re</strong> la situazioneattuale <strong>de</strong>lle attivit sociali di origine o di inizia<strong>tiva</strong> italianain Romania, non possiamo trascura<strong>re</strong> levoluzione concettualeche tali attivit hanno subito dalla tradizionale coo<strong>per</strong>azioneallo sviluppo <strong>de</strong>gli anni 90 alla lotta allesclusioneai programmi di inclusione sociale e, infine, alla <strong>re</strong>sponsabilitsociale <strong>de</strong>lle imp<strong>re</strong>se. Da invisibilit a inclusione unpasso importa<strong>nte</strong>, che conse<strong>nte</strong> di misura<strong>re</strong> la maturit diuna Nazione. In tal senso, abbiamo voluto <strong>de</strong>dica<strong>re</strong> una partedi uesto volume alle attivit di <strong>re</strong>sponsabilit socialeattuate da alcune imp<strong>re</strong>se italiane in Romania, ovvero tutteuelle attivit che <strong>de</strong>rivano dallincorporazione volont<strong>aria</strong><strong>de</strong>lle p<strong>re</strong>occupazioni di natura etica e sociale nella visionestrategica di unimp<strong>re</strong>sa, seguendo il <strong>de</strong>ttato <strong>de</strong>lla nostraCostituzione che, allart. , lega indissolubilme<strong>nte</strong> inizia<strong>tiva</strong>economica privata e utilit sociale. Il bilancio che se netrae incoraggia<strong>nte</strong>, poich indica il livello di radicame<strong>nto</strong><strong>de</strong>lle nost<strong>re</strong> azien<strong>de</strong> nel Paese e una attenzione c<strong>re</strong>sce<strong>nte</strong>verso i bisogni <strong>de</strong>lla societ che le ospita. Ma vu<strong>ole</strong> ancheesse<strong>re</strong> uno stimolo a <strong>vin</strong>cola<strong>re</strong> sviluppo economico e svilupposociale, e uindi a <strong>re</strong>n<strong>de</strong><strong>re</strong> potenzialme<strong>nte</strong> pi incisivo ilnostro contributo alla trasformazione <strong>de</strong>lla societ romena.Il p<strong>re</strong>se<strong>nte</strong> volume ha, infine, un ultimo ambizioso scopouello di inizia<strong>re</strong> a riflette<strong>re</strong> sui frutti <strong>de</strong>l <strong>per</strong>corso ve<strong>nte</strong>nnaleavviato dallassociazionismo italiano in Romania, suisuccessi raggiunti proprio in termini di prog<strong>re</strong>sso sociale.Significa concentra<strong>re</strong> la nostra attenzione sulla miria<strong>de</strong> dipiccoli passi che tali associazioni hanno compiuto verso ilcambiame<strong>nto</strong> culturale ognuno <strong>de</strong>i traguardi raggiunti pu,infatti, diventa<strong>re</strong> il tassello di un <strong>per</strong>corso di trasformazionesociale <strong>per</strong>ch ci avvenga, occor<strong>re</strong> che i traguardi sianoriconosciuti, messi in luce, valorizzati. Per uesto, in unaprospet<strong>tiva</strong> futura, ritengo che la pi importa<strong>nte</strong> sfida che laRomania dovr affronta<strong>re</strong> sar proprio di porta<strong>re</strong> a compime<strong>nto</strong>il processo di cos<strong>tru</strong>zione di una <strong>de</strong>mocrazia matura,che ponga al centro <strong>de</strong>lla propria azione la tutela <strong>de</strong>i pi <strong>de</strong>bolie <strong>per</strong>segua il bene comune, in primis traducendo il complessocorpus normativo di cui si dotata negli anni in unascelta condivisa dalla collettivit. a capacit che il Paeseavr di rispon<strong>de</strong><strong>re</strong> alle esigenze di uesta parte <strong>de</strong>lla popolazionesar <strong>de</strong>terminata, <strong>per</strong>ta<strong>nto</strong>, anche dalla volont di accompagna<strong>re</strong>proprio la maturazione <strong>de</strong>lla societ, alli<strong>nte</strong>rno<strong>de</strong>lla uale si collocano i <strong>de</strong>boli, gli emarginati, i malati.In conclusione, vor<strong>re</strong>i spen<strong>de</strong><strong>re</strong> alcune par<strong>ole</strong> sul profond<strong>ole</strong>game <strong>de</strong>llItalia con la Romania e la nostra riconoscenzanei confronti di uei cittadini romeni che hanno lasciato leloro case natali e che contribuiscono ogni giorno al benesse<strong>re</strong><strong>de</strong>l nostro Paese, espletando compiti fondamentali nellavita uotidiana <strong>de</strong>lle famiglie italiane. Il complesso <strong>de</strong>lle attivitcui <strong>de</strong>dicato il p<strong>re</strong>se<strong>nte</strong> volume non <strong>de</strong>scrive sempliceme<strong>nte</strong>un atto spontaneo di solidariet di una nazione versounaltra a mio pa<strong>re</strong><strong>re</strong>, racconta molto anche di noi italianie <strong>de</strong>gli strappi che, non pi di un secolo fa, noi stessi abbiamovissuto e di cui conserviamo ancora memoria, uando molti<strong>de</strong>i nostri a<strong>nte</strong>nati sono emigrati verso le Americhe e, in seguito,verso il nord <strong>de</strong>llEuropa, trovando l un nuovo e pipros<strong>per</strong>o futuro. a capacit dimostrata dalla societ italianadi ma<strong>nte</strong>ne<strong>re</strong>, pur di fro<strong>nte</strong> a tale impone<strong>nte</strong> movime<strong>nto</strong>migratorio, la propria i<strong>nte</strong>grit e rifuggi<strong>re</strong> lesclusione unaricchezza che dobbiamo poter trasmette<strong>re</strong> a chi si trova orain uesta fase <strong>de</strong>l proprio sviluppo. E mi piace pensa<strong>re</strong> cheproprio uellItalia che nel caso <strong>de</strong>l povero Stefan Ciu<strong>re</strong>a estata matrigna, possa contribui<strong>re</strong> a far rifiori<strong>re</strong> uellalbero,muto testimone di un dramma non suo e rida<strong>re</strong> cosi un sorrisoed una rinnovata primavera a migliaia di piccoli romeni.Mario C ospitoI ntrod u zione d ell’ A mb asciato<strong>re</strong> d ’ I talia in Romania, Mario C ospito5

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