11.07.2015 Views

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute MentaleA ciò si aggiunga che la necessità <strong>di</strong> un inserimento residenziale può verificarsi all’improvviso perragioni <strong>di</strong> natura socio-ambientale (ad es. conflittualità intrafamiliari esasperate, per<strong>di</strong>ta dei congiunti <strong>di</strong>riferimento etc.).Con queste premesse, nonostante la notevole <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> formulare previsioni atten<strong>di</strong>bili a causa dellacomplessità delle variabili in causa, si ritiene ragionevole pensare per il prossimo quinquennio ad unnumero <strong>di</strong> 3 persone/anno con necessità <strong>di</strong> inserimento residenziale <strong>di</strong> lunga durata, pari a circa 15 casicomplessivi.A tale numero devono aggiungersi altri 12 utenti (6 ospiti della CTRP “Il Gelso”, 2 ospiti della CTRP“Piva”e 4 ospiti della RSA “Fabris”) che dovranno essere riallocati altrove, a causa della nuova normativaregionale (DGR 651 del 9-03-2010, per cui la capienza massima <strong>di</strong> una CTRP psichiatrica è stata ridottada 20 a 14 utenti) ed a causa della prevista trasformazione della RSA “Fabris” in due comunità alloggio ariabilitazione estensiva (per cui il numero complessivo <strong>di</strong> posti dovrà ridursi dagli attuali 44 a 40).In questo modo il fabbisogno stimato per il quinquennio è <strong>di</strong> 27 persone, mentre la <strong>di</strong>sponibilitàattuale <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> riduce a 94, il che in<strong>di</strong>ca in 121 la stima <strong>di</strong> posti necessari.• Necessità <strong>di</strong> adeguare l'orario <strong>di</strong> apertura dei CSM agli standard previsti dal Progetto Obiettivo per laTutela della Salute Mentale 2010-2012, che contemplano attività ambulatoriali svolte sulle 12 ore neigiorni feriali e almeno per 6 ore nei prefestivi.In attesa <strong>di</strong> una risposta da parte della Regione Veneto alla richiesta dell’ULSS <strong>di</strong> adeguate risorse e dellenecessarie autorizzazioni per poter procedere all’incremento <strong>di</strong> personale, si ritiene che anche modesteimplementazioni dell’organico, ove possibili, permetterebbero <strong>di</strong> organizzare soluzioni interme<strong>di</strong>e sia alla<strong>di</strong>missione dalla struttura ospedaliera che all’inserimento in strutture riabilitative.3.2 I bisogni emergenti• Necessità <strong>di</strong> considerare - nell’ambito dell’adeguamento dell'offerta <strong>di</strong> accoglienza residenziale <strong>di</strong> cui alpunto 4 del precedente paragrafo - il problema degli utenti con patologie psichiatriche gravi <strong>di</strong> etàcompresa tra i 50 e i 65 anni (o più giovani ma portatori <strong>di</strong> grave compromissione e con ridottepotenzialità <strong>di</strong> recupero). Trattasi per lo più <strong>di</strong> pazienti che, esaurite le risorse riabilitative e/ooccupazionali e venuto meno il sostegno familiare, necessitano <strong>di</strong> una soluzione residenziale protetta <strong>di</strong>lunga durata.• Necessità <strong>di</strong> prevedere modalità assistenziali specifiche per gli adolescenti con gravi <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong>personalità, che presentano bisogni assistenziali sia sanitari (trattamento degli instabili aspettipsicopatologici) che sociali (manifestazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sadattamento sociale quali vagabondaggio, abuso <strong>di</strong>alcool e/o sostanze, aggressività, condotte irresponsabili, <strong>di</strong>sadattamento a qualsiasi contesto). Poichètrattasi <strong>di</strong> casi soggettivamente rilevanti ma numericamente contenuti, si prevede una possibile risposta albisogno nell’ambito <strong>di</strong> soluzioni <strong>di</strong> “area vasta”, per in<strong>di</strong>viduare le quali sono stati attivati specifici gruppi<strong>di</strong> lavoro (ve<strong>di</strong> allegati al presente documento).• Necessità <strong>di</strong> formalizzare la già consolidata collaborazione tra DSM e servizio per la <strong>di</strong>sabilità adultame<strong>di</strong>ante protocollo specifico per la presa in carico degli utenti con “doppia <strong>di</strong>agnosi”.4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVILa risposta ai bisogni rilevati si basa sulle seguenti linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, che integrano in<strong>di</strong>cazioni regionali e<strong>di</strong>stanze locali.4.1 Gli obiettivi <strong>di</strong> mantenimento• Mantenere e consolidare l’attuale sistema dei servizi territoriali sanitari e socio-sanitari, garantendone ilivelli prestazionali quali-quantitativi sin qui espressi.Sostenere e promuovere questa “politica” significa in sintesi riconoscere e con<strong>di</strong>videre gli sforzi ed irisultati <strong>di</strong> un lavoro clinico, riabilitativo ed organizzativo che si è sviluppato negli anni e che si fonda suiseguenti contenuti:97

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!