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Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

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Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Dipendenzehanno problemi <strong>di</strong> isolamento sociale, altri ancora <strong>di</strong> sussistenza e mancano <strong>di</strong> riferimenti familiari.L’approccio a tali problematiche multi<strong>di</strong>mensionali è complesso e coinvolge <strong>di</strong>fferenti servizi sia sociosanitariche assistenziali. Purtroppo mancano appropriati riferimenti normativi e/o in<strong>di</strong>rizzi da parte delle autoritànazionali e regionali in grado <strong>di</strong> definire le risorse necessarie e facilitare le interconnessioni tra agenzie<strong>di</strong>verse. Spesso le strutture terapeutiche residenziali e altre strutture interme<strong>di</strong>e (ad es. case-famiglia) offronouna parziale soluzione ai problemi più urgenti ed imme<strong>di</strong>ati, ma strutture e programmi specificamentein<strong>di</strong>rizzati ai pazienti più anziani sono carenti, sia sul fronte alcologico che per la tossico<strong>di</strong>pendenza. Lanecessità <strong>di</strong> tali programmi è destinata a farsi sentire sempre più nel tempo e particolare attenzione va postanel monitoraggio dei bisogni emergenti in quest’area.4.2.6 Incrementare l’accessibilità <strong>di</strong> servizi e prestazioni agli utentiI servizi ambulatoriali specialistici per le <strong>di</strong>pendenze hanno la loro sede a Castelfranco Veneto, e pure altrestrutture, ad esempio la comunità terapeutica e il centro semiresidenziale, sono collocati nel territorio del<strong>di</strong>stretto n. 1. Generalmente la mobilità della citta<strong>di</strong>nanza non ha posto particolari ostacoli all’accesso aiservizi in caso <strong>di</strong> necessità, tuttavia l’erogazione <strong>di</strong> alcune forme <strong>di</strong> assistenza e prestazioni richiedono chevenga adeguata l’accessibilità. Più specificamente le attività del centro semiresidenziale richiedono unapresenza giornaliera da parte dell’utente per tempi lunghi (mesi) e ciò <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>fficilmente compatibile, speciein con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ridotta mobilità, non rara in pazienti con in<strong>di</strong>cazione al trattamento <strong>di</strong>urno. La realizzazione <strong>di</strong>una seconda sede del centro semiresidenziale nel territorio del <strong>di</strong>stretto n. 2 è auspicabile, tuttavia restavincolata alle necessarie autorizzazioni da parte della Regione, soprattutto per quanto riguarda il numerocomplessivo <strong>di</strong> posti accre<strong>di</strong>tati che deve essere adeguato e rendere economicamente sostenibile tale iniziativa.5. LE SCELTE OPERATIVE5.1. Le azioni <strong>di</strong> mantenimento5.1.1 Continuità, per tutto il quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>, dei servizi e delle azioni inatto nel sistema dei servizi, precedentemente illustrati, nel rispetto degli standard regionali e del livelloqualitativo raggiunto, mantenendo i risultati conseguiti in termini <strong>di</strong> utenti presi in carico ed interventi attuati.5.2. Le azioni <strong>di</strong> innovazione5.2.1 Il Progetto “GAP-NET” (rete <strong>di</strong> servizi per l’assistenza al gioco d’azzardo patologico)Nella nostra <strong>Ulss</strong> è da anni attivo presso il <strong>di</strong>partimento delle <strong>di</strong>pendenze un ambulatorio de<strong>di</strong>cato a personecon problemi <strong>di</strong> gioco d’azzardo patologico e rivolto ad un bacino <strong>di</strong> utenza provinciale ed extra provinciale.Questo progetto si propone <strong>di</strong> formalizzare l’attività dell’ambulatorio come riferimento specifico per l’interaprovincia <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong>, in accordo con le <strong>Ulss</strong> 7 e 9, attraverso lo sviluppo <strong>di</strong> ambulatori <strong>di</strong> “primo livello” intutte e 3 le <strong>Ulss</strong> e l’attribuzione all’ambulatorio dell’<strong>Ulss</strong> 8 <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong> “secondo livello”, per la consulenzae la presa in carico <strong>di</strong> utenti con problematiche complesse, per la sperimentazione <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> auto-mutuoaiutoe per il coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> formazione.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto è stato presentato alla Regione Veneto con una richiesta <strong>di</strong> finanziamento, a valere sul FondoRegionale d’intervento per la Lotta alla Droga 2010, <strong>di</strong> € 114.892.5.2.2 Interventi <strong>di</strong> prevenzione selettiva “PerCorsi <strong>di</strong> Prevenzione”Questo progetto si propone <strong>di</strong> dare continuità agli interventi <strong>di</strong> prevenzione selettiva già realizzati nel periodo2006-2010 e mirati su comportamenti a rischio specifici sia collegati all’uso e all’abuso <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse sostanze,sia correlati a determinati comportamenti antisociali. Tali interventi riguarderanno due gruppi target: alunni <strong>di</strong>terza me<strong>di</strong>a e del primo biennio delle superiori che frequentano classi segnalate per <strong>di</strong>fficoltà unitamente agenitori ed insegnanti; allievi e istruttori <strong>di</strong> autoscuole.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto è stato presentato alla Regione Veneto con una richiesta <strong>di</strong> finanziamento, a valere sul FondoRegionale d’intervento per la Lotta alla Droga 2010, <strong>di</strong> € 42.790.87

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