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Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

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Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilitàf. Consolidamento dell’organizzazione degli interventi a sostegno della domiciliarità delle persone con<strong>di</strong>sabilità grave, in modo integrato, attraverso Progetti alla persona articolati e realizzati secondo le<strong>di</strong>rettrici in<strong>di</strong>cate dalla Regione del Veneto:- interventi per la vita in<strong>di</strong>pendente;- interventi <strong>di</strong> aiuto personale;- interventi <strong>di</strong> promozione dell’autonomia personale.4.2.2 Gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppoL’in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi <strong>di</strong> sviluppo viene operata ricercando la maggiore flessibilità possibile nellerisposte personalizzate all’utenza.a. Ottimizzare la presa in carico <strong>di</strong>fferenziata con percorsi personalizzati e <strong>di</strong>stinti per la <strong>di</strong>sabilitàcongenita/sindromica e la <strong>di</strong>sabilità acquisita, tenendo presente i bisogni della persona, laconsapevolezza, il funzionamento, la rete familiare e sociale, le risorse presenti. Occorre continuare apuntare sulla partecipazione attiva della persona con <strong>di</strong>sabilità alla vita quoti<strong>di</strong>ana e impostare unpercorso che sia il risultato <strong>di</strong> una continua evoluzione durante la quale sviluppare identità, autostimae autonomia.b. Realizzare percorsi <strong>di</strong> presa in carico specifici per le persone con <strong>di</strong>sturbo generalizzato dellosviluppo. Si veda, al riguardo, il documento <strong>di</strong> area vasta “Autismo”, allegato al presente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong><strong>zona</strong>.c. Realizzare percorsi <strong>di</strong> presa in carico <strong>di</strong>fferenziati per le persone con malattie neurologiche o altriparticolari quadri invalidanti (es. esiti <strong>di</strong> tumori cerebrali). Si veda, al riguardo, il documento <strong>di</strong> areavasta “Disabilità complesse”, allegato al presente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>.d. Migliorare la continuità della presa in carico:- durante la transizione dalla scuola al mondo del lavoro, ovvero al momento del raggiungimentodella maggiore età o della fine del percorso scolastico, con il passaggio della referenza, per il<strong>di</strong>sabile e per la sua famiglia, dal servizio <strong>di</strong> neuropsichiatria infantile al servizio per l’han<strong>di</strong>capdell’età adulta;- durante la transizione dall’età adulta all’età anziana, che si rivela un momento delicato sia per lepersone con <strong>di</strong>sabilità acquisita in età adulta sia per le persone già inserite in strutture <strong>di</strong>urne oresidenziali.e. Consentire alle persone con funzionalità sufficienti le massime opportunità <strong>di</strong> inserimento possibilenel mondo del lavoro, con modalità <strong>di</strong>versificate in ragione delle esigenze e capacità personali.f. Incentivare e rafforzare il lavoro con la rete territoriale dei servizi sociali dei comuni e le associazioni<strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> per favorire l’integrazione sociale, sportiva e del tempo libero.g. Accompagnare il faticoso percorso della famiglia della persona con <strong>di</strong>sabilità a prendereconsapevolezza <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> vita adatto, attraverso il sostegno psicologico in<strong>di</strong>viduale e familiare.h. Favorire il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> una persona con <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong> usufruire del centro <strong>di</strong>urno, come momentoeducativo occupazionale, che sia adatto al mantenimento e sviluppo delle sue capacità residue.i. Adeguare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza semiresidenziale alle crescenti richieste previste.j. Per quanto riguarda il raccordo tra domiciliarità e residenzialità: favorire il più possibile la cultura e labuona prassi dell’inserimento temporaneo programmato, per il sollievo alla famiglia e per iniziare lepersone <strong>di</strong>sabili all’acquisizione e all’esercizio <strong>di</strong> alcune fondamentali autonomie.k. Adeguare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza residenziale alle crescenti richieste previste.l. Organizzare l’accoglienza residenziale dei 16 ospiti del Polo della Disabilità dell’azienda ULSS n. 9(ex istituto Gris <strong>di</strong> Mogliano Veneto) provenienti da questo territorio.m. Organizzare l’accoglienza residenziale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili adulti con patologie neurologiche cronicoprogressive.n. Monitorare il fabbisogno reale <strong>di</strong> accesso alle Comunità Residenziali, in particolare con riferimentoagli utenti con doppia <strong>di</strong>agnosi (<strong>di</strong>sabilità grave associata a <strong>di</strong>sturbi comportamentali).o. Migliorare l’approccio pre<strong>di</strong>ttivo sulle persone che nei prossimi anni necessiteranno <strong>di</strong>:- accesso alle forme <strong>di</strong> sostegno per la domiciliarità;- accesso ai centri <strong>di</strong>urni;- accesso alle strutture residenziali, secondo la tipologia <strong>di</strong> struttura64

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