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Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

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Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàLo stesso bisogno si manifesta anche nell’età adolescenziale e, soprattutto, nell’età adulta, quando sifonde con l’esigenza <strong>di</strong> definire e realizzare specifici percorsi educativo-occupazionali. Questo bisognointeressa 6 persone già in carico al servizio han<strong>di</strong>cap età adulta e 12 persone, stimate dal servizio <strong>di</strong>neuropsichiatria infantile, che compiranno 18 anni nel quinquennio <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>.Infine, si è manifestata l’esigenza <strong>di</strong> organizzare la possibilità <strong>di</strong> un’accoglienza residenziale in ambientestrutturato specificamente per persone con autismo, adeguato a rispondere sia alle esigenze della personache al bisogno della famiglia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong> sollievo.• Un bisogno emergente è quello <strong>di</strong> fare rientrare nel territorio <strong>di</strong> appartenenza 16 persone con <strong>di</strong>sabilitàgrave e gravissima in <strong>di</strong>missione dal Polo della Disabilità dell’azienda ULSS n. 9 <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong> (ex istitutoCostante Gris <strong>di</strong> Mogliano)• Un bisogno emergente è quello espresso dalle persone con gravi <strong>di</strong>sabilità neurologiche degenerative(Sclerosi multipla, S.L.A., Corea <strong>di</strong> Huntington). Sono state prese in carico negli ultimi 3 anni n. 14persone affette da sclerosi multipla, n. 6 persone affette da SLA, n. 4 persone affette da Corea <strong>di</strong>Huntington e il trend è in continua crescita. Oltre al bisogno <strong>di</strong> assistenza domiciliare <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>co,infermieristico e protesico, in sempre maggior numero queste persone richiedono un’accoglienzaresidenziale che risponda anche al loro elevato bisogno <strong>di</strong> assistenza sanitaria.• In continuità con il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007 – 2010, in cui era previsto un potenziamento della rete dei centri<strong>di</strong>urni (CEOD e CERD) nella <strong>zona</strong> Pedemontana-Ovest (con ipotesi <strong>di</strong> allocazione a Crespano delGrappa) si conferma il bisogno <strong>di</strong> attivare servizi <strong>di</strong>urni che consentano una maggiore facilità <strong>di</strong> accessoa quegli utenti che attualmente devono sopportare lunghe percorrenze per raggiungere i centri <strong>di</strong>urni dovesono inseriti. Questo bisogno interessa ad oggi 15 utenti CEOD e 7 utenti CERD.4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVI4.1 La visionSi con<strong>di</strong>vide e si fa propria la vision proposta dalla Regione del Veneto: Sostenere la persona <strong>di</strong>sabile e la suafamiglia lungo tutto il ciclo <strong>di</strong> vita (prima infanzia, età scolare, età adulta, età anziana), consentendole <strong>di</strong>:• Valorizzare le proprie risorse e competenze, compatibilmente con il livello <strong>di</strong> gravità della <strong>di</strong>sabilità• Essere integrato nel contesto famigliare, scolastico, sociale e lavorativo (ove possibile)• Essere protagonista nelle proprie scelte <strong>di</strong> vita, anche promuovendo la <strong>di</strong>fferenziazione, l’integrazione ela flessibilità delle forme <strong>di</strong> risposta in base alle esigenze personali e famigliari.4.2 Gli obiettiviL’in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi per il territorio dell’ULSS n. 8, relativamente al sistema <strong>di</strong> offerta, vieneoperata:• tenendo conto dell’esigenza <strong>di</strong> mantenersi entro la me<strong>di</strong>a regionale rispetto al migliore rapporto tra risorseimpegnate, utenti presi in carico e interventi effettuati;• secondo un approccio pre<strong>di</strong>ttivo sulle persone che nei prossimi anni necessiteranno <strong>di</strong> interventi e servizidell’area della <strong>di</strong>sabilità.4.2.1 Gli obiettivi <strong>di</strong> mantenimentoa. Mantenimento degli attuali servizi e interventi dei sistemi della domiciliarità e della residenzialità, intermini <strong>di</strong> tipologie e modalità <strong>di</strong> intervento, risorse impegnate, utenti presi in carico, interventieffettuati.b. Mantenimento degli standard attuali dei servizi e e delle prestazioni, nel rispetto delle <strong>di</strong>sposizioniregionali in materia <strong>di</strong> autorizzazione all’esercizio e accre<strong>di</strong>tamento istituzionale.c. Mantenimento del buon livello qualitativo dei servizi erogati.d. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> applicazione della scheda SVaMDi/ICF per le tipologie <strong>di</strong>prestazioni/servizi previste dai provve<strong>di</strong>menti regionali.e. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> valutazione e accesso ai servizi tramite l’Unità <strong>di</strong> valutazionemulti<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong>strettuale (UVMD).63

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